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Anna Muzio

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Un nuovo Alìper debutta a Cusinati di Tezze sul Brenta

Ha aperto le porte ieri a Cusinati di Tezze sul Brenta il 106° punto vendita della catena dei supermercati Alì e Alìper (14° nella provincia di Vicenza).

Lo store si sviluppa su 2.200 mq, ha 12 casse e impiega 50 dipendenti. All’interno vari servizi quali reparto pasticceria, freschi, banco caldo con polli allo spiedo, friggitoria, piatti pronti, pescheria e cantinetta vini. Situato in una Galleria Commerciale, è affiancato da un bar, una parafarmacia, un’ottica, un negozio di abbigliamento, uno di articoli regalo e un pulisecco.

NIBI0542_stPer il gruppo, presente da oltre 40 anni nel panorama della grande distribuzione organizzata, si tratta della terza apertura dall’inizio del 2015. «Il nostro impegno – ha dichiarato Francesco Canella, Presidente Alì S.p.A.– sarà quello di contribuire alla crescita del territorio, attraverso il miglioramento del benessere sociale e della ricerca di soluzioni sempre nuove come risposta alle sfide che ci pone questa società in continua evoluzione. Continueremo a soddisfare i clienti con la qualità al miglior prezzo, e ci impegneremo a favorire l’occupazione e il lavoro delle PMI del territorio, a migliorare l’ambiente dove operiamo e a sostenere iniziative benefiche o progetti a favore della collettività, confermandoci un’azienda veneta a conduzione familiare profondamente radicata nel territorio».

Ospite d’onore all’inaugurazione è stato il maratoneta Ruggero Pertile, 4° ai Mondiali di Pechino e primo europeo. Sono previste animazioni e promozioni nel punto vendita fino a sabato 12 settembre, con il coinvolgimento di un gruppo rock’n’roll, sorprese per i più piccini, happy hour e una maxi grigliata, ma anche la colazione gratis per tutti i clienti.

Stabilimento di produzione in etichetta: il Governo reintrodurrà l’obbligo di indicazione

Negli ultimi mesi è stata una lotta che ha coinvolto la GDO nostrana quella contro la norma del Regolamento europeo 1169/2011 che prevede l’eliminazione dello stabilimento di produzione dall’etichetta dei prodotti alimentari. La mobilitazione, partita da Twitter, aveva portato a una petizione e a una raccolta firme che aveva sfiorato quota 30.000 (vd nostro articolo).

Ieri, con una nota, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che “il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge di delegazione europea che all’art.4 contiene la delega per la reintroduzione nel nostro ordinamento dell’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari e per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento n. 1169/2011 in materia di etichettatura. L’obbligo di indicazione della sede dello stabilimento riguarderà gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano. Allo stesso tempo partirà a breve la notifica della norma alle autorità europee per la preventiva autorizzazione. L’Italia insisterà sulla legittimità dell’intervento in applicazione di quanto previsto dall’articolo 38 del regolamento n. 1169/2011, motivandola in particolare con ragioni di più efficace tutela della salute dei consumatori”.

«Quello di oggi – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – è un passo importante che conferma la volontà del Governo di dare indicazioni chiare e trasparenti al consumatore sullo stabilimento di produzione degli alimenti. Diamo una risposta anche alle tantissime aziende che hanno chiesto questa norma e hanno continuato in questi mesi a dichiarare lo stabilimento di produzione nelle loro etichette. Non ci fermiamo qui, porteremo avanti la nostra battaglia anche in Europa, perché l’etichettatura sia sempre più completa, a partire dall’indicazione dell’origine degli alimenti. Per noi si tratta di un punto cruciale, perché la valorizzazione della distintività del modello agroalimentare italiano passa anche da qui. Lo scorso anno per la prima volta il Governo ha chiamato i cittadini a esprimersi ufficialmente su questa materia, attraverso una consultazione pubblica online. Il 90% dei 26 mila italiani che hanno risposto ha detto che vuole leggere la provenienza chiaramente indicata sui prodotti che consuma».

Soddisfazione è stata espressa su Twitter da vari esponenti delle insegne nostrane.

Alibaba miglior retailer dell’anno al WRC2015: ecco tutti i vincitori

È il colosso dell’e-commerce cinese Alibaba il retailer of the year 2015. Il prestigioso premio è stato assegnato ieri sera in chiusura del World Retail Congress 2015 tenutosi a Roma.

Ecco l’elenco dei vincitori per ogni categoria:

“Retailer of the Year”: Alibaba
“Outstanding Leadership Award”: Paul Marchant di Primark
“Retail Transformation and Reinvention”: Primark
“Advertising campaign of the year”: For Every Milestone di Marks & Spencer
“Young Retail Entrepreneur”: Nitin Passi, fondatore di Missguided.com
“E-Commerce Retailer of the Year”: JD.com

“Store Design of the Year”: Hamleys Moscow

Alibaba ha cambiato e modellato il comportamento dei consumatori in Cina, riuscendo al contempo ad espandere la sua presenza a livello globale. Secondo i giudici è stata proprio grazie a questa costante innovazione, dalla catena di distribuzione al sistema per i pagamenti e i servizi finanziari, che Alibaba ha saputo creare nuovi modi di servire i suoi clienti.
Anche due dei più importanti nomi inglesi del retail, Primark e Marks&Spencer, hanno fatto incetta di premi.
Primark, che ha appena aperto il suo primo punto vendita americano a Boston, e il cui debutto in Italia è atteso per la prossima primavera (vd nostro articolo) ha incassato ben due premi. Il Direttore Generale di Primark Paul Marchant è stato insignito del premio alla leadership, e l’insegna ha sbaragliato la concorrenza nella categoria “Retail Transformation and Reinvention”. Questo grazie al notevole successo del suo business, alla sua espansione internazionale e alla capacità di superare le sfide in qualsiasi mercato in cui siano mai entrati.
Il premio per la migliore campagna pubblicitaria è andato al connazionale Marks & Spencer’s con la sua “For every milestone”, grazie al suo target mirato, la sua capacità di emozionare e divertire e al tempo stesso di esaltare i prodotti sponsorizzati.
Nitim Passi, che con un piccolo capitale ha fondato Missguided.com, ha vinto il premio di giovane imprenditore dell’anno. I giudici sono rimasti particolarmente impressionati dal suo approccio visionario e dalla sua capacità di creare una compagnia internazionale, estremamente competitiva sul mercato, senza alcuna forma di rifinanziamento.
JD.com, l’e-commerce retailer dell’anno, è stato invece premiato per essere un retailer di lunga tradizione. Nonostante debba affrontare un considerevole rivale sul mercato, ha sempre dimostrato di avere una grande agilità e di saper rispondere ai bisogni del consumatore, consegnando loro prodotti autentici.
Hamleys, l’iconico negozio di giocattoli di Londra, ha vinto il premio di Store design dell’anno per il suo nuovo negozio di Mosca. Grazie alla sua atmosfera unica e coinvolgente, lo shop russo ha saputo andare oltre l’essere un semplice luogo d’acquisto a prezzi convenienti, e diventare invece una meta dello shopping per tutta la famiglia.
Ian McGarrigle, presidente del World Retail Congress, ha dichiarato: “Questo è stato un nuovo incredibile anno, ogni categoria ha visto competere finalisti di alto livello. Siamo fieri dell’alto numero di iscrizioni raggiunte e i vincitori sono tutti begli esempi della natura variegata ed in costante cambiamento del retail.”

REUTPALA-Alessi_Lifetime_Achievement_Award_by_Professor_Gregory_Polletta_&_iGNITIATE_for_World_Retail_CongressI nuovi trofei, disegnati dal Professore Gregory Polletta, sono stati consegnati ieri sera presso il Cavalieri Waldorf Astoria di Roma. Realizzati da una stampante 3D, sono il frutto di 300 giorni di ricerca con più di 10 partner e produttori internazionali che hanno collaborato con tre laboratori universitari in tre Paesi e con il team di iGNITIATE.

La Gran Giuria quest’anno era composta da:
Ms Yu Wang, Wangfujing Dept Stores , Vice Presidente Concetta Lanciaux, Luxadvisory , Direttore Generale Terry Duddy. Home Retail Group, Precedente AD
Rick Darling, Li & Fung USA, Presidente
Richard Simonin, Groupe Vivarte, Presidente
Paul Charron, Campbell’s Soup, Presidente
Matt Rubel, Hudson’s Bay Company, Roark Capital Special Advisor, Direttore Esecutivo Sir Ian Cheshire, Kingfisher, Precedente AD
Gordon Campbell, Spar International, AD
Bijou Kurien, L Capital, Partner
Bernie Brookes, Edcon Holdings, AD designato
Andrew Jennings, Hema, Presidente

Tim Berners-Lee: Big Data e IA prossime sfide della rete. Ma ci vuole più condivisione

È stato un fiume in piena Tim Berners-Lee al World Retail Congress. C’era grande attesa per l’intervento del creatore del World Wide Web, chiamato a parlare di retail in una edizione in cui la multicanalità ha fatto da fil rouge praticamente a tutti gli interventi. E come è giusto che sia, sir Tim non si è soffermato sulle piccolezze del commercio minuto e ha spaziato nella stratosfera di internet, non tralasciandone le zone oscure. Tra queste, bullismo (“Twitter è una grande invenzione ma dovrebbe fare qualcosa per bloccare il bullismo”), omologazione (“dobbiamo far salire a bordo ancora metà della popolazione mondiale, e quando arriverà ciò si tradurrà in un mix ancora più eccitante di culture e tradizioni. Che devono essere preservate”) e mancanza di trasparenza sui dati acquisiti dalle aziende (“conoscere il proprio cliente, il numero di scarpa che ha ma anche i suoi gusti, sarà sempre più fondamentale ma le aziende dovrebbero condividere con la persona i dati che hanno acquisito su di essa, per aiutarla a rendere la sua vita migliore”). Perché la relazione con il consumatore attraverso internet è, o dovrebbe essere, una mutua condivisione di conoscenze.

Berners-Lee ha anche individuato nell’Intelligenza artificiale la prossima forza dominante del futuro, e il retail dovrà prenderne atto. Ma ciò pone dei problemi. “Per ora non ne vediamo un grande utilizzo. Certo, quando chiedi al tuo telefono che tempo farà magari stai usando parecchi bit di Intelligenza Artificiale. Se la tua azienda ha una massa di big data e la sta usando per cercare dei modelli per comprendere il comportamento e anticipare i desideri dei consumatori, magari sta usando degli strumenti di IA. Ma quando ho fame e chiedo al mio telefono qual è il ristorante cinese più vicino sorge una questione interessante: per chi sta lavorando Siri? Sta lavorando per me? Il lavoro di Siri è trovarmi la cena cinese migliore o Siri sta lavorando per Apple e sta cercando di fargli guadagnare più soldi possibile vendendo all’asta il fatto che hanno un consumatore affamato attaccato al telefono che cerca disperatamente del cibo? Il dibattito etico gira intorno alla questione: per chi lavora l’AI?”.

La rete globale e l’arrivo di nuovi utenti del web porterà a formare una cultura globale “necessaria per parlare di problematiche come i migranti e la finanza ed affrontare problemi come il riscaldamento globale, la scienza e la cura del cancro.” Però “anche se il web ha abbattuto le frontiere tra le nazioni, e tu puoi leggere il blog di chiunque nel mondo, le leggi e i governi rimangono entro i confini nazionali. Fuori da ciò abbiamo molta poca governance, collaborazione, cooperazione e comprensione effettive. Farà veramente la differenza se saremo in grado di progettare sistemi democratici, scientifici e collaborativi e usare il web perché lavori come un pianeta intero, come una sola squadra”.

Tanta digitalità porterà a uno straniamento della persona, a un distacco dalla realtà? Almeno su questo Berners-Lee si è rivelato ottimista. “Posso parlare con altre sei persone che si trovano dall’altra parte del mondo ma penso che il bisogno di incontrarsi in un bar o interagire con una persona che puoi toccare e si trova davanti a te, non sparirà”.

Alla domanda di rito: quando guarda quello che è diventata la sua creatura oggi cosa pensa, le piace o no?” risponde “la rete è come l’umanità, ha cose gloriose e altre meno piacevoli. Ci sono miliardi di storie, piccole e grandi: la vera sfida è che non vengano perse”.

Unes diventa U2 anche a Vimercate: oggi l’inaugurazione

Ha riaperto oggi come U2 il supermercato Unes di Vimercate (MB), diventando il 117° della catena e il 61° in Lombardia. Il punto vendita di 621 mq ha cinque casse, 12 addetti e dispone di un parcheggio con 50 posti auto.
Impegno nella tutela dell’ambiente e adozione del format Every Day Low Price (EDLP) sono come sempre i pilastri sui quali si fonda il format U2.
Nel punto vendita rinnovato il cliente potrà scegliere tra 700 referenze fra le quali 300 di gastronomia e panetteria (la Panetteria Pane Sfuso offre prodotti genuini appena sfornati) insieme a un ampio assortimento di frutta e verdura, carne, surgelati, latticini, scatolame e prodotti non food, per un totale di 650 referenze freschissime e di 6000 a scaffale.

Amaro Ramazzotti festeggia i 200 anni con una bottiglia Fairtrade e un progetto in India

Coltivatori di spezie in Kerala, appartenenti alla cooperativa PBS.

Una bottiglia in edizione limitata, celebrativa e non in commercio, certificata Fairtrade di Amaro Ramazzotti. È stata prodotta in occasione dei 200 anni del celebre amaro, e dedicata ai valori di responsabilità sociale e ambientale. Lo zucchero utilizzato proviene da Mauritius, mentre parte RamazzottiFTdelle 33 spezie utilizzate (cardamomo, zedoaria e chiodi di garofano) sono state acquistate in Kerala, da coltivatori che hanno partecipato a un progetto di riqualifica delle coltivazioni, ora biologiche oltre che equosolidali, grazie a un progetto di formazione agraria, commerciale e finanziaria cui ha partecipato Pernod-Ricard insieme all’Ong Positive Planet, all’agenzia governativa GIZ e alla cooperativa locale Pbs (vd Attali: immigrazioni o fame nel mondo, l’unica soluzione è la sostenibilità sociale).

03_Vetiver handicraft making_Slicing of vetiver leavesPernod-Ricard, secondo produttore di alcolici al mondo, sembra aver abbracciato la strada della responsabilità e promette che questo appena conclusosi in Kerala non è l’unico progetto seguito. “Abbiamo impiegato nel progetto 400mila dollari in cinque anni. Giz, agenzia del governo tedesco, ha partecipato per il 50% ai finanziamenti. Oltre alla certificazione delle coltivazioni di spezie, che ha aiutato i contadini a vendere meglio il loro prodotto, sono state coinvolte una cinquantina di donne in un’attività parallela: la coltivazione di vetiver e la produzione di cestini intrecciati. Da anni siamo impegnati nello sviluppo di relazioni sostenibili e dell’imprenditoria locale con partner di diversi Paesi. In Messico ad esempio stiamo lavorando con i piccoli produttori di Mezcal” ha detto Noël Adrian, Ad di Pernod Ricard Messico ed ex Ad di Pernod Ricard Italia.

Per Cédric Retailleau, Ad Pernod-Ricard in Italia “Continueremo ad acquistare spezie in India ma quel che è più importante questa esperienza ha aperto la strada a nuovi progetti in altre parti del mondo”. Le soluzioni sono molteplici, è necessario però individuare i giusti partner con la collaborazione di tutti gli stakeholder.

Mastercard: i nuovi pagamenti centrali nella shopping experience (infografica)

Un nuovo studio di Mastercard rivela quali sono i desiderata dei consumatori in tutto il mondo, studiando le interazioni sui social. Dove chiedono un paesaggio retail mutato in grado di fornire uan shopping experience più coinvolgente consona alla velocità delle loro vite, e nuove e più semplici modalità di pagamento.

Il primo Retail Social Listening Study realizzato con PRIME Research ha analizzato 1,6 milioni di conversazioni online su shopping e retail in 61 mercati nei 12 mesi passati, individuando alcune tendenze chiave.

  • La ricerca della convenienza attraverso le innovazioni tecnologiche come i pagamenti tramite wallet elettronico, specie durante i viaggi.
  • Il desiderio di essere premiati con sconti e promozioni per l’uso di tecnologie di pagamento come l’NFC (un esempio è il “venerdì gratis” sui mezzi londinesi).
  • L’esigenza che sempre più retailer accettino i nuovi pagamenti, specie nel settore moda

Twitter si è rivelato il social più utilizzato per discutere di retail e acquisti.

In Europa in particolare nelle discussioni online le App e i wallet elettronici sono viste più favorevolmente rispetto ai pagamenti contactless (93% contro 91%), e i settori che raccolgono i commenti più positivi sono la moda e l’intrattenimento.

Secondo una ricerca di Juniper Research i mobile wallet nel mondo saranno 200 milioni entro la fine del 2016, il 100% in più rispetto alla fine del 2014.

«L’atto del pagamento è arrivato al cuore della shopping experience, e porta frustrazione nel momento in cui non è accettato nelle nuove forme e coinvolgimento quando è veloce, facile e personale» ha commentato Carlos Menendez, Executive Director for International Markets di MasterCard.

 

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Cruciali donne e bambini per lottare contro la fame nel mondo: il latte “sociale” di Granarolo

Foto Stefano Pesarelli/Gramarolo, Njombe Milk Factory.

Un convegno organizzato a Expo su uno dei suoi temi di fondo più rilevanti e urgenti: quello della fame nel mondo, on particolare riguardi ai 200 milioni di bambini che ne soffrono nei Paesi in via di sviluppo. “Esperienze, sfide e strategie per l’alimentazione infantile nel mondo” si è tenuto sabato scorso presso l’Auditorium di Palazzo Italia organizzato da Granarolo con la presenza di relatori provenienti da diversi Paesi e organizzazioni internazionali.
Innazitutti i numeri: sono 795 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo, di cui il 98% vive nei Paesi in via di sviluppo: 511,7 milioni in Asia; 232,5 milioni in Africa; 34,3 milioni in America Latina e Caraibi e 14,7 milioni nei Paesi sviluppati. Di questi, 200 milioni sono i bambini malnutriti, che già nascono svantaggiati se a soffrire la fame sono le madri stesse: 17 milioni nascono già sottopeso. Le mamme sono il primo produttore di cibo al mondo, ma tradizioni culturali e strutture sociali fanno sì che spesso siano più colpite dalla fame e dalla povertà rispetto agli uomini.
La fame non significa solamente mancanza reale di cibo, ma anche di micronutrienti, che espone le persone a contrarre più facilmente le malattie infettive, impedisce un adeguato sviluppo fisico e mentale, riduce la produttività nel lavoro e aumenta il rischio di morte prematura. Circa il 50 per cento delle donne incinte nei Paesi in via di sviluppo ad esempio soffre di mancanza di ferro, e a causa di ciò 315.000 donne muoiono ogni anno per emorragie durante il parto.

«Abbiamo scelto di organizzare questo momento di confronto e riflessione perché crediamo che un’alimentazione sicura e accessibile, in un mondo sempre più globalizzato, sia una delle maggiori sfide globali del nostro tempo – ha spiegato Gianpiero Calzolari, Presidente Granarolo S.p.A. -. Per vincerla, noi vediamo solo una strada: organizzazioni internazionali e soggetti privati devono trovare forme di collaborazione e modalità congiunte di divulgazione delle informazioni rilevanti. Nessuno oggi può far finta di non sapere».
Granarolo ha diverse iniziative che sostengono la diffusione di un’alimentazione sicura e accessibile, tra le quali dal 2004 crede e sostiene attivamente questo progetto Africa Milk Project, e Allattami. «In Africa abbiamo sostenuto un progetto che replica il modello cooperativo sul quale Granarolo stessa si fonda, in una delle zone più povere della Tanzania», dice ancora Calzolari. «Oggi la latteria-caseificio di Njombe cammina con le proprie gambe Siamo convinti che si potrà esportare questo modello per dare concrete opportunità lavorative ad altri allevatori e casari e una produzione di latte pastorizzato e quindi sicuro a tanti bambini nel mondo. Stiamo già ragionando con Cefa Onlus su un sostegno alle comunità locali in Mozambico, aggregando il mondo cooperativo che ruota intorno ad ACI (Alleanza Cooperative Italiane)».
Convinti poi che il latte materno sia alimento insostituibile per i neonati, con il Policlinico Sant’Orsola di Bologna Granarolo ha dato vita ad “Allattami”, unica banca del latte materno mai promossa da un’azienda in Europa che consente di nutrire neonati critici e/o prematuri, con latte materno prelevato da madri che ne hanno in eccesso. «Un progetto italiano per l’Italia che ci auguriamo possa essere replicato in molti altri contesti per dare latte di mamma sicuro a tanti bimbi».

Si trasforma in Gourmet il primo Carrefour 24/24 (Milano, piazza Clotilde)

È stato il primo punto vendita in Italia ad adottare la formula, ormai presente in vari negozi dell’insegna francese, dell’apertura 24 ore su 24 sette giorni su sette: è il Carrefour milanese di piazza Principessa Clotilde, che ora cambia format adottando la formula gourmet. Tra le novità, un banco carni servito e, da fine settembre, il reparto sushi. realizzati al momento da un esperto sushi chef.

In assortimento, una vasta scelta di vini di qualità e birre artigianali, i prodotti della tradizione regionale condivideranno gli scaffali con le più importanti eccellenze italiane frutto del lavoro di produttori attenti alle tradizioni e alla qualità, come le pregiate carni piemontesi o toscane o il pescato fresco e i prodotti bio dell’ortofrutta.

Come si trasforma un supermercato di 500 mq nel format che punta sull’eccellenza dei prodotti della catena ce lo spiega il direttore del “mercato”, Luca Bresciani. «Abbiamo inserito nello staff un macellaio che propone specialità. Gli scaffali sono stati sviluppati in altezza per inserire nuove referenze. Accanto ai prodotti fissi ora si trovano le “asperity”, le specialità che proponiamo con una formula espositiva d’impatto, su scaffali di legno leggermente aggettanti rispetto al fronte della scaffalatura. Infine, per la prima volta abbiamo adottato la fila unica per acceder alle tre casse assistite, cui si affiancano quattro casse con self check out. Naturalmente dati gli spazi limitati non abbiamo l’intera offerta prevista dal format, ad esempio il panificio e la gastronomia sono ridotti».

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Nel punto vendita è attivo il servizio lavanderia, Clicca&Ritira, la spesa online con consegna a domicilio, e sono accettati tutti i tipi di buoni pasto, anche quelli elettronici. È anche possibile, con tessera sanitaria, ottenere le agevolazioni previste per chi soffre di celiachia.

Dice Stéphane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia: «Siamo particolarmente affezionati al punto vendita di Piazza Clotilde a Milano apripista in Italia del modello 24h che continua a rappresentare un successo in tutte le zone in cui è stato adottato. Carrefour ha da sempre innovato nella modalità di vendita e nell’offerta di servizi innovativi che vanno incontro allo stile di vita moderno e flessibile, un modus operandi che ha portato il Gruppo a essere il primo distributore europeo e uno dei punti di riferimento della spesa degli italiani. Il modello Gourmet è un esempio di come Carrefour lavori a stretto contatto con fornitori di prodotti di eccellenza».

Il primo Carrefour Gourmet d’Italia è nato a Milano, in Piazza Gramsci, seguito in città dal punto vendita di via Gustavo Modena e Piazzale Siena, quest’ultimo il primo Carrefour Gourmet 24h (vd la visita di InStore).

Pam lancia il concorso “Vinci l’Alaska”

Promozione vincente si ripropone, torna dunque anche quest’anno il concorso di Pam Panorama che mette in palio un viaggio nello stato più freddo degli States. Due i presupposti: l’acquisto di alcuni prodotti e il possesso della carta fedeltà.
Vinci-l_alaska Fino al 30 settembre 2015, acquistando il salmone selvaggio fresco o le confezioni da g 100 di carpaccio o tartare di salmone selvaggio dell’Alaska Red King negli oltre 160 punti vendita Pam e Panorama aderenti all’iniziativa si parteciperà direttamente al concorso “Vinci l’Alaska” che prevede l’estrazione finale nel mese di ottobre. In palio c’è un soggiorno viaggio di 9 giorni per 2 persone nella natura selvaggia ed incontaminata Alaska, con escursioni guidate anche in barca grazie alle quali assistere e partecipare alla pesca del Salmone Selvaggio. Il secondo premio, è invece un weekend per due in un hotel a 5 stelle di Bormio, con ingresso al parco termale. Il Concorso è realizzato in collaborazione con Alaska Seafood Italia, ente senza fine di lucro per la promozione dei prodotti ittici dell’Alaska.

Il salmone selvaggio è una specie rara importata direttamente dall’Atlantico in vendita in esclusiva nei supermercati Pam e negli ipermercati Panorama. Ha un sapore particolare, un colore più intenso ed una carne più morbida del salmone di allevamento che si trova comunemente in vendita.

“Visto il grande successo dell’iniziativa nelle precedenti edizioni, non abbiamo voluto mancare nel promuovere anche quest’anno questo interessante concorso – afferma Michela Airoldi – Direttore Marketing di Pam Panorama – Il pesce rappresenta sicuramente uno dei fiori all’occhiello della nostra offerta e siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri Clienti il meglio proveniente dal Mare, anche una specie così rara e ricercata come il Salmone Selvaggio dell’Alaska.”

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