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Anna Muzio

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Wheat is Wheat is Wheat, cosa succede quando il food si fa brand?

Riflette su food, marketing e design la mostra di “prodotti impossibili” “Wheat is Wheat is Wheat” del designer Peddy Mergui in corso al padiglione Israele a Expo fino al 26 giugno.

Il designer, fondatore dello studio Talking Brands e professore all’Holon Institute of Technology con oltre 20 anni di esperienza in design branding e con all’attiva centinaia di campagne di successo, ha creato dei packaging di prodotti alimentari di tutti i giorni e li ha riadattati all’estetica di noti brandi di lusso: dai limoni di Nike alle uova firmate Versace dell'”iMilk” alle confezioni di pasta Ferrari con cavallino rampante. Mergui esagera l’estetica e i valori che influenzano i “consumer trend” e manipolano la relazione tra un oggetto e un ideale, e commenta: “Che cosa compriamo effettivamente quando siamo disposti a pagare un sovrapprezzo per un BRAND di farina o di sale da cucina? Consideriamo il valore aggiunto in base al packaging o alla qualità del prodotto contenuto?”.

Una riflessione, in fondo, e un richiamo a un consumo alimentare più cosciente e responsabile.

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Apre a Roma Balduina il diciannovesimo NaturaSì

Continua l’espansione dei supermercati biologici nella Capitale. Venerdì 12 e sabato 13 giugno NaturaSì inaugura a Roma il suo diciannovesimo negozio, uno spazio di 200 metri quadri in via Placido Martini 16 all’angolo con via Ugo De Carolis, nello storico quartiere della Balduina.

Nel nuovo spazio NaturaSì sono disponibili oltre 4.000 referenze bio certificate, come i prodotti ortofrutticoli, gli alimentari freschi e confezionati – con referenze adatte a vegetariani, vegani e a chi cerca prodotti privi di glutine – i prodotti per l’igiene della casa e per l’accudimento dei più piccoli, i prodotti dell’angolo erboristeria. Presente anche un piccolo corner per l’enoteca e lo spazio dedicato ai libri dove trovare letture che insegnano a tutta la famiglia i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica e le buone pratiche per la tutela dell’ambiente.

Durante i due giorni di inaugurazione nel nuovo NaturaSì romano sono previste degustazioni e cocktail bio.

Ingenico lancia il Pos con cassa in un unico dispositivo

Racchiude in sé le funzioni di più dispositivi: registratore di cassa con memoria fiscale, POS bancario e sistema di fatturazione elettronica predisposto all’invio telematico dei corrispettivi l’ECR-Pos presentato da Ingenico per la prima volta in Italia.

Le nuove iniziative di legge prevedranno la semplificazione degli adempimenti fiscali sfruttando le leve della tecnologia e il nuovo terminale Ingenico è stato progettato in linea con queste tendenze.

ECR-POS è un Misuratore Fiscale piccolo, leggero e portatile (è alimentato a batterie). Ha touch-screen a colori (che può anche trasmettere filmati informativi o pubblicitari), stampante veloce, connettività GPRS ed elevato livello di sicurezza. In grado di emettere anche fatture elettroniche, è già predisposto per l’eventuale trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, in sostituzione degli obblighi di registrazione.

Utile per consegne a domicilio (e-commerce o click and collect) o attività fuori sede, per vending machine (che dal gennaio 2017 saranno obbligate a trasmettere i corrispettivi), e anche per “alleggerire” le code alle casse o al ristorante, per pagamenti al tavolo, e in generale per tutti i commercianti. Consente anche la dematerializzazione dello scontrino lato merchant, perché gli importi sono salvati in un archivio centralizzato.

In qualità di POS, il nuovo terminale ECR-POS è progettato per accettare ogni strumento di pagamento, sia bancario che privativo: carte a chip, a banda magnetica, contactless, telefoni NFC, e-wallet e, in futuro,  ApplePay.

“ECR-POS è un ottimo esempio di come l’innovazione tecnologica possa agevolare gli esercenti nella gestione quotidiana della propria attività. Ingenico ha sviluppato non solo un prodotto certificato e in linea con gli obblighi di legge, ma anche il dispositivo più innovativo con la soluzione di business più compatta disponibile sul mercato” ha commentato Luciano Cavazzana, presidente e amministratore delegato di Ingenico Italia.

Il dispositivo wireless ECR-POS (denominato Ingenico iWE280) è il primo di una nuova linea di terminali di ultima generazione che Ingenico svilupperà con le funzionalità di misuratore fiscale e di POS bancario, che rappresenteranno una grande opportunità per aggiornare e semplificare le attività del punto cassa.

Sullo sfondo la “War on Cash” che da tempo stanno operando Banca d’Italia e Governo, con una serie di iniziative di legge volte a ridurre l’utilizzo del contante, anche in funzione anti evasione fiscale. “Sette anni fa in Italia il 95% delle transizioni era in contanti – ha detto Cavezzana – oggi siamo oltre l’80%. Sempre 30 punti percentuali in più della Ue. La carta è usata solo per spese elevate, questi dispositivi possono aiutare a introdurre i pagamenti quotidiani digitali”.

A Lidl Italia il Positive Business Award per Innovation e Social Network

Macina successi il nuovo corso di Lidl. Dopo aver incassato risultati positivi in tutta Europa, e aver aperto un punto vendita pilota dal layout totalmente rinnovato a Castelfranco Veneto, l’azienda multinazionale della Gdo (qualcuno vuole ancora chiamarli discount?) raccoglie consensi anche sul fronte della comunicazione, che da qualche anno a questa parte è decisamente innovativa, a voler sottolineare il “nuovo corso” preso dall’insegna. Lidl Italia ha infatti ricevuto il “Positive Business Award” per le categorie Innovation – Repositioning e Social Network.
Il prestigioso riconoscimento, creato dalla Scuola di Palo Alto, Business School italiana non accademica, premia aziende, imprenditori e manager che hanno capito quanto il successo si possa costruire partendo dalla felicità delle persone.
L’originale premio intende dunque premiare la cultura positiva di aziende e organizzazioni in ogni sua declinazione e ambito di applicazione. Due le aree per cui è stata premiata Lidl Italia, che si sono concretizzate in due premi: il Positive Business Innovation – Repositioning, per lo sviluppo a 360° della struttura commerciale, delle risorse umane e della strategia di comunicazione che ha portato con successo al riposizionamento del brand, ed il premio Positive Business Social Network, per la pagina Facebook che ha oltre un milione di fan ed è una delle pagine social più apprezzate in Italia.

Gianfranco Marc Brunetti con Laura Fiorini (ufficio stampa Lidl Italia).

“Siamo molto orgogliosi di ricevere questi due premi, che testimoniano il nostro impegno per un costante miglioramento sia nei confronti dei nostri clienti che nella creazione di un ambiente di lavoro positivo per tutti i nostri 11.000 collaboratori” commenta Gianfranco Marc Brunetti, Responsabile Comunicazione Lidl Italia. Promuovere la cultura positiva all’interno della nostra azienda è sicuramente determinante come volano della crescita di essa. Noi pensiamo che chi smette di migliorarsi smette di essere bravo e, infatti, la tensione al rinnovamento sarà la nostra guida anche in futuro, dando sempre più risalto ad iniziative aziendali volte al miglioramento dell’ambiente di lavoro, della produttività e dell’innovazione”.

“Come promotore del premio e fautore della diffusione in Italia della ‘cultura positive’ sono felice di riscontrare un aumento consistente di imprese che dimostrano concretamente una gestione attenta al benessere delle persone, al loro coinvolgimento; di manager che hanno smesso di guardare al futuro con inutili lenti nere che rendono ogni cosa un’impresa impossibile da conseguire – commenta Marco Masella, presidente della Scuola di Palo Alto -. Continueremo nel nostro intento di portare alla ribalta questi esempi imprenditoriali perché siano d’ispirazione per tutti, per far comprendere al mondo del business che la positività può essere veramente un vantaggio competitivo per la propria impresa”.

Le altre aziende premiate nelle rispettive categorie sono state: Mondadori Store (Buying Experience), Robert Bosch (Company), Ditta Maglia Francesco (History), Planetaria Hotels (Sustainabilty Ambientale), Manfrotto – Vitec Group (Sustainabilty Sociale), CloudTel (Network), NTP (Start up), Korian (Communication), DS Group (Image), Thun (Web Presence), Phonetica (Technology), Aznom (Innovation Product Launch), Servizi CGN (Vision e Training), Edenred (Food Experience), Ecophon Saint-Gobain (Baby), Albatross Yachting & Vacanze (Travelling Experience), Eusebio Gualino – Gessi (Business Manager), Villa Arese Lucini (Location), Manuel Tavilla (Training Manager), Alessandro Risulo – CartTime (Business People), California Bakery (Team), Paolo Del Debbio con Quinta Colonna (Media).

Annunciata inoltre al termine della serata, la terza edizione del Positive Business Award, che si terrà a giugno 2016.

Ferrero, svolta equosolidale: 100% di cacao certificato entro il 2020

Non è una questione da poco, quando il terzo produttore al mondo di prodotti a base di cioccolato, decide di votarsi al cacao equosolidale. Ne ha parlato Aldo Cristiano, Director cocoa procurement Ferrero, alla conferenza di presentazione dei dati FairTrade Italia tenutasi in Expo. Che anche per il 2014 segnalano una crescita a due cifre: +17,8% il valore del venduto sul 2013, pari a 90 mln di euro.

Un impegno, quello di Ferrero, che copre tutti gli ingredienti principali dei prodotti della multinazionale di Alba, ovvero oltre al cacao (l’azienda ne acquista 4 milioni di tonnellate l’anno, il 3% della produzione mondiale), zucchero di canna, olio di palma, nocciole, uova e latte.

“Oggi siamo al 40% di cacao certificato, superiore alla previsione che avevamo stabilito per fine 2014 del 20%, e sono certo che raggiungeremo questo traguardo nei tempi stabiliti, o anche prima” ha detto Cristiano. La scelta di Ferrero è stata motivata, oltre che dai valori etici e di sostenibilità di impresa, da un fatto incontrovertibile: le pratiche equosolidali, tramite l’educazione dei contadini, permettono di ottenere non solo una resa maggiore dei terreni (in Costa d’Avorio si è passati da 400 a 1000 Kg per ettaro, ma in Ecuador si arriva a 3000 Kg per ettaro), ma anche di garantirne la qualità. “Ad oggi abbiamo formato 60mila contadini, tramite FairTrade o cooperative od enti che sono poi stati sottoposti ad audit”.  La qualità, appunto, è risultata la molla che ha fatto scattare il meccanismo virtuoso. “Dopo il 1999 abbiamo notato un progressivo degrado della qualità e delle proprietà organolettiche del cacao prodotto, ma anche della quantità. Oggi da un terzo a un quarto del raccolto è perso a causa delle malattie, che potrebbero essere evitate usando pratiche agricole corrette”. In altre parole, ci sono ragioni economicamente valide per scegliere un commercio “justo”, come si chiama in spagnolo. “Lo scopo non è la competitività con le altre aziende, ma la soddisfazione delle esigenze dei consumatori” spiega Aldo Cristiano.

Dunque dobbiamo aspettarci a breve una Nutella con marchio Fair Trade? “Non ci interessa avere prodotti “buoni” e altri no, per noi è più importante certificare che il 40% del nostro cacao è equosostenibile, ed è equamente distribuito in tutti i nostri prodotti. E possiamo farlo, perché importiamo le fave di cacao, non semilavorati di cui non è sempre facile tracciare le origini. La trasparenza è fondamentale, ciò che è indicato in etichetta deve essere ciò che c’è nel prodotto” conclude Aldo Cristiano.

Responsabilità sociale d’impresa: Sainsbury’s lancia il customer service per non udenti

Si chiama SignVideo e consente alle persone non udenti di comunicare, via video e con il linguaggio dei segni, gratuitamente. Lo sta testando la catena britannica Sainsbury’s nel suo customer service.

“Siamo orgogliosi del nostro servizio clienti, e parte del nostro lavoro è assicurarci che sia il più facile possibile per tutti i nostri clienti comunicare e ottenere informazioni sul loro punto vendita. Abbiamo già impianti a induzione magnetica per non udenti in tutti i nostri punti vendita e siamo contenti di testare questo nuovo soluzione in modo che sia ancora più facile per i nostri clienti non udenti contattarci quando ne hanno la necessità” ha detto Tim Fallowfield, Company Secretary, Corporate Services Director e Board Champion for Disability and Carers di Sainsbury’s.

La catena è già da tempo intrapreso un percorso per rimuovere gli ostacoli per le persone con disabilità. Nel 2011 ha creato il primo supermercato con segnali in Braille, e ha anche ideato un gioco per non vedenti. È Disability Confident partner del Ministero per le persone diabili britannico.

U2, continuano le conversioni: riapre rinnovato il pdv di Cassina de’ Pecchi (Mi)

Qualità, prezzi convenienti tutti i giorni, tutela dell’ambiente e lotta allo spreco: è questa la formula di U2 di Unes che l’11 giugno inaugurerà il suo 113° punto vendita a Cassina de’ Pecchi (Mi).

L’ex punto vendita Unes in piazza Europa 16 aperto 7 giorni su 7 con orario continuato, aderisce ora alla formula EDLP (Every Day Low Price) di U2 che, coniugando il low price con l’high value, ha avuto un ottimo riscontro tra i clienti che apprezzano l’assenza di promozioni, offerte a termine, volantini e raccolte fedeltà e prediligono prezzi convenienti tutti i giorni, che garantiscono risparmi medi (con una percentuale di risparmio che si attesta fra il 15 ed il 50% su tutta la merce), e un assortimento ampio e vario, particolarmente nel reparto fresco. Forte di 7700 referenze fra le quali 300 di gastronomia e panetteria, insieme a un ampio assortimento di frutta e verdura, carne, surgelati, latticini, scatolame e prodotti non food. Per un totale di 650 referenze freschissime e di 7050 referenze a scaffale.

La Panetteria Pane Sfuso offrirà dei prodotti genuini appena sfornati. E sarà in vendita la gamma “Altromercato” del commercio equo e solidale.
Tra le misure ecosostenibili adottate nel nuovo supermercato U2 di Cassina de Pecchi spicca la macchina schiaccia bottiglie, che emette uno scontrino/buono da scontare sulla spesa alla cassa di un cent ogni bottiglia. Un modo, molto diffuso all’estero, per risvegliare nei clienti la voglia di riciclo. Inoltre, il pdv dispone anche di contenitore Humana per la raccolta di indumenti, utilizza barre denominate “Cliente successivo”, nate dal recupero di 108 bottiglie PET, vende solo lampadine a basso consumo e bottiglie d’acqua senza imballo, per proseguire l’impegno nella riduzione dei rifiuti.
L’impianto luci a risparmio energetico permette un risparmio del 50% sul consumo dell’energia elettrica.

U2 Supermercato è risultata, da un’indagine condotta da Altroconsumo su 909 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount distribuiti sul territorio nazionale, la più conveniente in Italia per quattro anni consecutivi (2011 – 2012 – 2013 – 2014), nelle categorie sia dei prodotti di marca sia dei prodotti a marchio commerciale, ottenendo il punteggio 100, ovvero l’indice massimo della convenienza.

Lotta allo spreco: Tesco parte in Uk e si fa aiutare da un’App

Anche Tesco si impegna per lottare contro lo spreco alimentare: è partito in dieci pdv del Regno Unito il programma FareShare FoodCloud per recuperare il cibo scaduto o prossimo alla scadenza che non può più essere venduto, ma è ancora buono e può essere utilizzato da persone in difficoltà. L’accordo è stato messo in atto con le associazioni di volontariato FareShare e FoodCloud che si occupano di povertà e indigenza. Grazie a un’apposita App, i manager dei negozi avvisano gli enti benefici indicando precisamente il tipo e la quantità di alimenti disponibili, così da poterne organizzare facilmente ritiro e ridistribuzione.

Sebbene Tesco “elimini” solo l’1% di alimenti, stiamo comunque parlando di cifre importanti: nei pdv Tesco britannici l’anno scorso sono stati eliminati 55.400 tonnellate di cibo, 35mila tonnellate delle quali erano ancora commestibili. Il reparto più interessato è la panetteria, seguito da frutta e verdura e alimenti pronti quali sandwich e insalate.

Dopo la legge passata in Francia (vedi In Francia una legge contro lo spreco alimentare nel retail), anche il parlamento britannico sta pensando di introdurre norme che obblighino la Grande distribuzione a prendere misure concrete per arginare il problema. I numeri sono sconfortanti: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo buttato ogni anno, sufficiente per sfamare quattro volte gli oltre 800 milioni di persone che muoiono di fame ogni anno.

La GDO è responsabile dell’1% dello spreco alimentare totale, che avviene in gran parte alla fonte (agricoltura e distribuzione) e presso l’utente finale. Per questo Tesco già in passato ha deciso di eliminare le promozioni “2 per uno” e ha inserito nei packaging della propria private label informazioni e consigli su come sprecare di meno in modo da sensibilizzare il consumatore. In Italia Coop, firmataria del Protocollo di Milano che ha tra i suoi obiettivi proprio la riduzione dello spreco (con l’abbattimento del 50% entro il 2020), segue il programma “Buon fine” e “Brutti ma buoni” in 544 punti vendita che ha donato ad enti benefici 4.604 tonnellate di alimenti (dati 2012). Ma chi più chi meno, tutte le grandi catene hanno programmi di riutilizzo, che spesso passando per associazioni quali Banco Alimentare, Croce Rossa o anche la parrocchia più vicina: mancano per lo più dei programmi centralizzati e monitorati. Ultimamente poi molte insegne hanno deciso di mettere in vendita a prezzo fortemente scontato i prodotti prossimi alla scadenza, e a livello europeo si sta ragionando su come eliminare o prolungare la dicitura Termine minimo di conservazione (TMC) dagli alimenti a lunga conservazione.

Panorama con “Giugno, mese della salute” lancia la parafarmacia dei servizi

Offrire servizi ad alto valore aggiunto ai clienti dell’area parafarmacia, operando al contempo sinergie con altri reparti dell’ipermercato quali quello che tratta alimenti “salutisti” o per intolleranze: con questa logica parte l’operazione “Giugno, mese della salute” di Pam Panorama. Da oggi e per tutti i venerdì di giugno gli specialisti della salute SPRIM saranno a disposizione gratuitamente dei clienti delle parafarmacie +Medical di dieci ipermercati Panorama per consulti e misurazioni su temi quali la corretta alimentazione, la pressione arteriosa, la circolazione sanguigna e il grado di glicemia. Un servizio pensato per andare incontro alle esigenze dei clienti offrendo un ulteriore supporto informativo di valore a quanti si rivolgono agli spazi parafarmacia per i propri bisogni legati alla salute.

Si inizia oggi con un approfondimento sulla corretta alimentazione durante il quale il nutrizionista presente potrà darà utili suggerimenti su come mantenere e seguire uno stile alimentare salutare in base al proprio organismo e al proprio metabolismo.
Venerdì 12 giugno è la volta della prova gratuita della pressione arteriosa, un servizio molto utile e richiesto che consente di tenere sotto controllo uno degli indicatori basilari dello stato di salute fisica.
Il 19 giugno si approfondirà invece il tema della circolazione con un focus sui problemi e le conseguenze legate all’insufficienza venosa.
Si chiude il ciclo di appuntamenti venerdì 26 giugno con la misurazione del tasso di glicemia a cui si accompagnerà una consulenza che offrirà indicazioni preziose per uno stile di vita più attivo e salutare.
“Abbiamo da sempre una particolare attenzione al tema della salute e con questa iniziativa vogliamo offrire un utile supporto per i nostri Clienti – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama – Per questo motivo ci siamo rivolti a specialisti del settore che garantiscano elevati livelli di competenza e professionalità“.
A tutti i clienti, al termine di ogni consulto, sarà consegnato un buono sconto del 10 % per gli acquisti all’interno della parafarmacia e due buoni sconto del 30% validi per l’acquisto di un articolo a scelta del reparto ortofrutta e di un articolo della categoria “senza lattosio, senza sale, senza zucchero o senza lievito”.

Cefla realizza impianti a Expo e chiude il 2014 a 415 milioni di euro

Si è chiuso positivamente il 2014 per il Gruppo Cefla, con un consolidato di gruppo pari a oltre 415 milioni di Euro, un patrimonio netto di oltre 214 milioni di Euro ed una posizione finanziaria netta positiva. Tutte le Business Units presentano risultati e trend positivi.

Particolarmente importante è stato il coinvolgimento in EXPO Milano 2015, che ha interessato soprattutto le Business Units Plant Solutions e Shopfitting Solutions; Plant Solutions in questa occasione è stata chiamata a progettare e realizzare il sistema di impiantistica generale degli edifici di Expo: ristorazione, servizi igienici, spazi commerciali, servizi ai visitatori, servizi ai partecipanti, magazzini e locali tecnici (architetture di servizio), e, insieme a due società del Gruppo, Elca Techonologies e Zenith Shop Design, ha partecipato alla fornitura di soluzioni innovative per il Supermercato del Futuro, progettato dall’Architetto Carlo Ratti, direttore del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston.

La B.U. Shopfitting Solutions nel 2014 ha presentato molte novità alla fiera Euroshop di Dusseldorf, tra cui le linee di scaffale con piani ultra-sottili, un sistema di illuminazione a LED totalmente integrato nella scaffalatura ed i carrelli spesa Filomarket.

“In questi anni abbiamo affrontato la crisi con un approccio positivo di crescita – spiega il Presidente di Cefla Gianmaria Balducci – , senza avere paura delle nuove sfide e del cambiamento; oggi infatti abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento che si fonda su una serie di principi: cambiare ed essere competitivi, adattandosi a nuovi scenari; sviluppare nuovi prodotti e nuovi mercati; innovare i processi ed accettare di mettersi sempre in discussione per evitare che un successo del passato possa diventare successivamente un limite. Il buon risultato dell’ultimo bilancio ci rende ancora più positivi sul futuro”. In questo contesto di crescita e rinnovamento si colloca un’importante scelta strategica: la creazione di Cefla International. La nuova area strategica è focalizzata sullo sviluppo dell’azienda negli Stati Uniti, in Cina ed in Russia, dove Cefla è presente da anni con importanti siti produttivi.

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