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Anna Muzio

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Intermarché presenta la spremuta last minute, “la più fresca del mondo”

Trovata di marketing o modo per rassicurare il cliente sulla freschezza e la naturalezza del proprio prodotto, frutto di un approccio da “produttore-distributore” con 64 unità di produzione? È un po’ tutte e due le cose l’iniziativa testata dall’insegna francese Intermarché nel punto vendita d’Issy Les Moulineaux nei giorni scorsi, ma che dovrebbe nei prossimi mesi essere estesa a tutta la catena. Le spremute fresche, preparate sul posto, porteranno impresso al posto della marca l’orario in cui sono state preparate, per rassicurare sulla loro assoluta freschezza. “Ogni succo d’arancia, simbolo emblematico del consumo in mobilità e urbano, sarà spremuto al momento nel punto vendita ed etichettato al momento della spremitura. Così l’insegna assicura ai suoi consumatori un prodotto allo stesso tempo buono e con un ottimo prezzo: solo 1,5 Euro” si legge in una nota.

Nel punto vendita a sottolineare ulteriormente l’iniziativa c’era uno schermo gigante che riportava l’ora dell’ultima spremitura. Divertente anche l’etichetta: “È qui, nelle terre nobili di questo Intermarché che Monique e la sua squadra trasmettono fin dalle [ora spremitura] una tecnica fedele ai valori e alla tradizione della nostra illustre casa fondata nel [ora spremitura]. Così, potrete gustare questa spremuta la cui freschezza è riconosciuta fin dal [ora spremitura]”.

Non poteva mancare l’hastag, #LeJusLePlusFrais, che infatti ha fatto furore su Twitter.

Gruppo Iperal e Axiante, come la tecnologia aiuta a differenziare l’offerta dei pdv

Una forte attenzione alla clientela locale tramite la differenziazione dell’offerta merceologica in ciascun dei suoi 32 punti vendita (ipermercati, supermercati e iperstore): questa caratteristica, da sempre nel DNA del Gruppo Iperal, ha reso funzionale la partnership con Axiante, system integrator dalla consolidata expertise nel mercato retail. Grazie a soluzioni innovative di space optimization, è stato possibile ottimizzare e velocizzare la personalizzazione dell’assortimento in singolo punto vendita.
Con l’obiettivo di elevare costantemente la qualità della customer experience nei negozi, il Gruppo Iperal aveva l’esigenza di adottare un sistema in grado di generare piani di gestione del merchandising tempestivi ed allineati alle specificità dei singoli punti vendita. Finora sono stati adottati planogrammi clusterizzati: ogni punto vendita riceveva il planogramma relativo al proprio cluster di riferimento, che, tuttavia, non risultava pienamente efficace, in quanto gli assortimenti erano diversi per ogni sito, così come le strutture e le performance dei singoli articoli. Il management Iperal si è posto l’obiettivo di creare planogrammi differenziati a livello di punti vendita in modo da fornire un piano di posizionamento ideale per ogni referenza. Grazie all’infrastruttura tecnologica e al supporto fornito da Axiante, nella sede centrale Iperal si ricevono informazioni rapide e precise sugli assortimenti e sulle performance di vendita di ogni punto periferico, alimentando in modo automatico i dati utili alla creazione dei planogrammi.

Con gli strumenti forniti da Axiante, l’ufficio centrale di space allocation è in grado di ottimizzare tutte le performance chiave in termini di margini, vendite e stoccaggio, riducendo notevolmente rotture ed eccessi di stock. Iperal, inoltre, può creare centralmente planogrammi perfettamente in linea con la struttura di ogni sito periferico, ovvero in base alla quantità di ripiani e spazio disponibile, per un’adeguata allocazione delle singole categorie merceologiche. È possibile pianificare le strategie di category management più adatte a ciascun contesto creando planogrammi che tengono conto del lay out, dei profili e delle abitudini dei consumatori e delle specifiche politiche di merchandising adottate nel negozio. La soluzione adottata da Iperal, infine, si integra perfettamente con la piattaforma gestionale, consentendo un’accurata analisi dei dati a supporto della personalizzazione dello store e della customer loyalty.

Nell’arco di due mesi, la soluzione di space optimization è stata implementata in tutti i punti vendita del Gruppo Iperal, i quali hanno potuto immediatamente beneficiare di una maggiore semplicità di gestione del merchandising, velocizzando le decisioni su tutti gli aspetti, dal posizionamento a scaffale, fino all’assortimento delle categorie merceologiche e ottenendo un maggior controllo sul flusso dei prodotti a vantaggio delle performance di vendita. I planogrammi sono accessibili via web, consentendo agli addetti di utilizzare, condividere e modificare le informazioni in tempo reale, risparmiando sui processi di stampa e confermando, quindi, l’attenzione di Iperal alla salvaguardia del territorio. Nell’ottica del consumatore, tutto ciò si traduce in una risposta puntuale, tempestiva e coerente alle sue necessità, con l’incremento della sua soddisfazione e il miglioramento della sua esperienza nello store.

Feel the Music, musica live alla Rinascente fino a luglio

Aaron Tesser sax & Gianluca Viani dj @ Rinascente MIlano 2014.

Tutti i martedì, da aprile a luglio, nella Food Hall al settimo piano della Rinascente
di Milano piazza Duomo torna per il terzo anno consecutivo la musica live di Feel the Music. Musicisti, vocalist e dj set si esibiscono per far vivere al pubblico una serata fuori dal comune, magari accompagnata da un drink o da una cena con vista sulle guglie del Duomo. Un esempio di come uno sempre di più gli spazi retail abbiano la necessità (e l’opportunità) di aprirsi ad iniziative culturali o gastronomiche, che diano valore aggiunto a una clientela distratta e sommersi di stimoli da ogni dove.

I generi proposti sono quelli che hanno conquistato il pubblico nelle precedenti edizioni: jazz, chill out, lounge, soul, dance, bossa nova, R&B, spesso mixati tra loro. Partner dell’evento sono Heineken che in Rinascente presenta The Sub, per vivere ovunque il piacere della birra alla spina, e Vodka Belvedere. Insieme al Bar, a disposizione degli avventori ci sono i ristoranti Maio Restaurant e Obicà.

Ecco il programma delle serate:

14/04 Andrea De Sabato from RTL 102.5 + Joe La Viola (sax)
21/04 Fabio Carniel dj + Gillo (vocal)
28/04 Viani dj + Aaron Tesser (sax)

05/05 Marco Fullone dj from Radio Montecarlo + Michelle Lily (vocal)
12/05 Marzio Casagrande dj + Stefano Serafini (tromba)
19/05 N ello Simioli dj from Radio Kiss Kiss + Imma (vocal)
26/05 Papa dj from Buddha bar Montecarlo + Aaron Tesser (sax)

02/06 Menini dj + Elisa Maffenini
09/06 Steve Paradise dj + Gianluca Carollo (tromba)
16/06 Sacchi e Durante + Mara J Boston (vocal)
23/06 Fabrizio Fiore djset present Flabby’s Groove + Mauro Brunini (trumpet)
30/06 Marshall Fent dj + Aaron Tesser + Moony (regina della dance dei primi anni 2000)

07/07 dj Alberto Ghisellini + Chiara Luppi (vocal)
14/07 dj Jay Swa + Lara Pasquali Love (vocal)
21/07 Gianluca Durante dj + Marco Catinaccio (percussioni)
28/07 Fabrizio Fiore djset present Flabby’s Groove + Aaron Tesser (sax)

A Tuttofood Agrifood Covalpa, verdure surgelate, come fresche

Sostenibili, che parlano del loro territorio, sicuri e di qualità superiore: seguono i dettami dell’agricoltura del terzo millennio gli ortaggi e la verdura surgelati di Agrifood Covalpa, nati dal lavoro di oltre 400 produttori ortofrutticoli e di un Ufficio Agronomico dedicato. Con sede presso l’altopiano del Fucino (L’Aquila), il gruppo alimentare è nato nel 1989 dall’unione di sette cooperative agricole e presenterà la sua produzione a TuttoFood, che aprirà le porte a Fiera Milano il prossimo 3 maggio. «Quest’anno la manifestazione ha un ruolo molto importante. – afferma Valeria Picco, responsabile Marketing del gruppo – TuttoFood, infatti, sarà per noi produttori del settore largo consumo la vetrina ufficiale per mostrare le nostre referenze al pubblico internazionale. L’impronta eco-sostenibile che contraddistingue il tema centrale dell’EXPO, inoltre, si sposa perfettamente con i nostri principi produttivi e l’attenzione a una dieta più green sia nel senso di “più ricca di vegetali” sia nel senso di “meno impattante per l’ambiente” favorisce e sempre più favorirà il consumo di vegetali, freschi e surgelati».

Prodotti sicuri e di qualità superiore, che nascono nel cuore verde della Valle del Fucino, tra terre incontaminate e circondate dal Parco Naturale del Sirente – Velino, dalla Riserva naturale del Monte Salviano e dal Parco Nazionale d’Abruzzo. La scelta di semi sempre sicuri e di prima qualità, il terreno fertile e il microclima di montagna conferiscono al prodotto finito proprietà organolettiche eccellenti. Un connubio di naturalità e attenzione verso le tecniche agricole più innovative che prendono solo il meglio della tradizione e prediligono le pratiche di risparmio idrico e di coltivazione sostenibile, fanno del consorzio Agrifood-Covalpa una vera certezza in termini di sicurezza alimentare, qualità ed ecosostenibilità.

«Il nostro obiettivo da sempre è e sempre rimarrà quello di proporre verdure surgelate sempre più simili – per aspetto, gusto, consistenza – alla verdura fresca e di stagione. È questa la vera innovazione che il consumatore premia e riconosce» spiega Picco. Grazie alla lavorazione tempestiva e alla surgelazione istantanea a -18°C, infatti, è possibile “bloccare” tutte le ricchezze nutrizionali originarie del prodotto, mantenendole così intatte fino alla fine.

Agrifood Covalpa infine, grazie ai suoi impianti fotovoltaici e al suo impianto di cogenerazione, non solo evita l’emissione in atmosfera di 653 ton di CO2, 764 ton di SO2, 693 ton di NOX e 33 ton di polveri, ma favorisce anche la produzione di energia ecosostenibile.

In Piazzale Siena Milano il primo Carrefour Gourmet 24/24

Ha aperto dopo una breve ristrutturazione il Carrefour di Piazzale Siena a Milano. Il pdv, poco più di 1000 mq,  è stato riposizionato come Carrefour Market Gourmet, il secondo del capoluogo lombardo e il primo del format aperto 24 ore su 24. «È un supermercato normale con qualcosa in più: nella fattispecie 600 referenze frutto di un’attenta selezione in tutte le categorie food. Ma non vogliamo ghettizzare, nel fresco ad esempio c’è l’alto di gamma servito con proposte particolari ma anche il confezionato per chi è di fretta o il classico ortofrutta e peso. Non c’è un percorso obbligato, lasciamo al cliente libertà di scoprire nuovi prodotti anche un po’ “folli”» spiega Roberto Simonetto, direttore vendite Carrefour Market.

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La sfida dell’apertura no-stop come sta andando? «Al di là di ogni aspettativa – dice Simonetto -. Abbiamo deciso di non vendere nessun tipo di alcolici nel turno notturno, e questo ci ha evitato parecchi problemi. È un luogo protetto, illuminato a giorno, sicuro. Abbiamo un flusso di clienti continuo, è uno snodo di passaggio, e c’è tutto un popolo della notte che va o torna dal lavoro e si ferma qui a fare la spesa. Sono giornalisti, medici, taxisti, una clientela eterogenea. Poi c’è Expo naturalmente, volevamo dare un servizio in più e dimostrare che Milano è una città sempre aperta. Tanto che nei prossimi mesi sono previste altre due aperture 24/24 che si aggiungeranno a piazzale Siena e piazzale Clotilde, già aperta da qualche anno, in modo da presidiare tutta la città».

Più ecologiche le bottiglie Acqua San Benedetto Ecogreen. Rinnovato il pack

Meno PET e una maggior quota di rPET, il PET riciclato, quindi più sostenibilità ambientale:  è la ratio del progetto Ecogreen di Acqua Minerale San Benedetto, che presenta due nuovi pack per le bottiglie da un litro Easy e 1,5 litri.
“Progetto ecogreen” è la generazione di bottiglie di acqua minerale dedicata a chi ama la natura e studiata per contribuire a preservare le risorse del nostro pianeta; la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal Ministero dell’Ambiente il logo del programma per la valutazione dell’impronta ambientale e che comprende i formati da 0,5L, 1L Easy, 1,5L e 2L). Una linea di bottiglie a CO2 eq. compensata: il 100% delle emissioni sono infatti neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs che finanziano progetti legati alla riduzione dei gas effetto serra. Inoltre, in ottica sempre più ecosostenibile, 1L Easy è caratterizzato dalla presenza del 50% di RPET (PET rigenerato proveniente dal riciclo della plastica), il massimo previsto dalla normativa italiana, mentre i formati da 1,5L e 2L utilizzano il 30% di RPET. Il maggiore utilizzo di PET rigenerato comporta una riduzione dell’utilizzo di materia prima ed è soprattutto un modo intelligente di riutilizzare delle bottiglie favorendo la salvaguardia ambientale. Una linea di successo che nel corso del 2014 è cresciuta dell’8,9%, raggiungendo la quota dell’1,4% dell’intero mercato Acqua Minerale (Fonte: Iri Census 2014, Dati Iper, Super, LSP).

Oggi, i formati da 1L “Easy” e 1,5L si presentano in una veste ancora più “green” e funzionale grazie ad un ulteriore riduzione nell’utilizzo di PET, ad una shape innovativa e al tappo smart, dalle dimensioni e dal peso inferiori rispetto ai tappi standard. Il formato 1L Easy, in particolare, diventa ancora più compatta per essere sempre a portata di mano. Entrambe le bottiglie, inoltre, sono dotate di una presa rinforzata.

Le due bottiglie sono state progettate e realizzate dal reparto Ricerca&Sviluppo San Benedetto, azienda all’avanguardia nello studio e nella realizzazione delle bottiglie in Pet anche perché San Benedetto è stata la prima azienda italiana nel 1980 a lanciare i contenitori in questo materiale.

1L “Easy” dall’inizio del 2015 ha già ottenuto tre importanti riconoscimenti: Prodotto dell’Anno 2015 categorie acque sostenibili, Premio Food 2015 e Premio Natura 2015. Riconoscimenti che vanno ad arricchire una già prestigiosa collezione di Premi importanti, come Eletto Prodotto dell’Anno edizione 2011 e 2013, Brand Award 2013, Oscar dell’Imballaggio 2013, Packaging for Vending 2013.

Kamut una storia (bio) di successo che in cinque anni ha “convertito” 70 aziende italiane

In Italia dal 2011 a oggi oltre 70 aziende alimentari hanno deciso di convertirsi al biologico per poter entrare o rimanere all’interno della filiera Kamut. Il grano khorasan a marchio Kamut è infatti uno dei prodotti di punta del settore, sempre coltivato con metodo biologico, mai ibridato con varietà di grano moderne o geneticamente modificate e che, grazie al rispetto di un disciplinare da parte delle aziende licenziatarie, garantisce alta qualità lungo tutta la filiera.
La licenza per l’uso del marchio è gratuita, ma per ottenerla è necessario che l’azienda interessata abbia la certificazione biologica, che prevede che il 95% di ingredienti di origine agricola siano biologici.
Attualmente in Italia il grano khorasan Kamut conta 12 importatori e più di 300 aziende licenziatarie del marchio, tutte certificate biologiche, che rendono disponibili sul mercato circa 1200 tipologie di prodotti (dal pane alla pasta, dai biscotti al seitan, passando per il latte vegetale, la birra e gli snack). Sono, inoltre, circa 400 le pizzerie autorizzate che propongono nel loro menu la pizza preparata con farina di grano khorasan.

Un settore importante quello del biologico per il nostro Paese, in crescita costante da 12 anni a questa parte, con un incremento dell’8,8% dei consumi di prodotti a coltivazione biologica, nonostante il calo del 3,7% dei consumi alimentari convenzionali.

Il progetto Kamut prende vita alla fine degli anni ’80 dopo che per alcuni anni la famiglia Quinn, agricoltori da generazioni nel Montana, USA, aveva sperimentato la coltivazione di alcune quantità di semi di grano khorasan riscontrandone la particolarità rispetto ad altri tipi di grano moderno. Nel 1990 Bob Quinn, Presidente e fondatore di Kamut International, decise di registrare il termine “KAMUT” come marchio e di adottarlo per contraddistinguere un progetto di filiera mirato alla salvaguardia e alla produzione di questo cereale coltivato secondo il sistema dell’agricoltura biologica.

A Expo Milano 2015, Kamut International sarà presente all’interno del Parco della Biodiversità, l’area dedicata al biologico, con un’infografica animata che racconterà la storia, la qualità e le garanzie dalla postazione dedicata al marchio KAMUT presente nell’area Certificazioni e Servizi del Padiglione del Biologico.

Carozzi lancia l’e-commerce del formaggio

Carozzi Formaggi allarga i canali e le opportunità di vendita lanciando La Formaggeria, il sito web dedicato all’acquisto dei formaggi Carozzi, uno strumento che strizza l’occhio soprattutto al mercato globale.  L’azienda della Valsassina, che ha come principale canale distributivo la GDO (che copre il 40% delle vendite), si lancia nell’e-commerce con un sistema strutturato in ogni minimo dettaglio: dalla navigazione sul sito al servizio di consegna, dall’ordinazione alla possibilità di effettuare resi – qualora il prodotto venga mantenuto intatto.
Uno degli atout del servizio è la consegna veloce, che è assicurata entro le 24 ore su tutto il territorio nazionale, ad esclusione di Lazio (Rieti), Abruzzo (Chieti/L’Aquila), Molise (Isernia), Puglia, Basilicata, Calabria e le Isole per i quali occorrono 48 ore, mentre in Europa e nel mondo è garantita in pochi giorni: un servizio innovativo, mai realizzato da altri produttori di formaggio. Affinché i prodotti vengano consegnati integri e non perdano alcuna delle loro proprietà, la spedizione è realizzata attraverso contenitori isotermici resistenti in cartone e polistirolo espanso che garantiscono un’ottima conservazione, aiutati inoltre da buste di refrigerante sigillate che permettono di mantenere la temperatura corretta all’interno.

Prodotti tra tradizione e innovazione
I prodotti di Carozzi Formaggi si dividono oggi in otto principali categorie: il taleggio DOP, il quartirolo DOP, il gorgonzola DOP, i formaggi a crosta lavata (caratterizzati dal lavaggio periodico della crosta con una soluzione salina al fine di eliminare muffe e favorire la crescita di batteri rossi che ne contraddistinguono il colore esaltando il sapore), i formaggi a crosta naturale, i formaggi freschi ed, infine, i formaggi di capra, gli yogurt con latte vaccino e la novità di quest’anno, che viene incontro alle esigenze nutrizionali e consumistiche più attuali: lo yogurt di capra. Ottenuto utilizzando latte di capra italiano, grazie ad una lavorazione artigianale in impianti tradizionali e all’aggiunta di frutta è un prodotto capace di unire le qualità dello yogurt come il rafforzamento del sistema immunitario, l’arricchimento della flora intestinale e la digeribilità, alle proprietà del latte di capra, più tollerabile del vaccino, ricco di calcio, fosforo e vitamine e, dopo quello d’asina, il latte più simile al materno.
Carozzi formaggi ha 30 dipendenti e un fatturato di quasi 13 milioni di euro e produce 2 milioni di chili di formaggi l’anno. L’export vale per 1,8 milioni di euro, di cui 513mila euro negli USA e il resto in Europa, ma l’azienda sta avvicinando anche nuovi mercati come Cina, Giappone e Sud Africa.

 

Conad Adriatico sceglie JDA per ottimizzare la gestione del magazzino

Con l’obiettivo di ridurre i costi operativi ottimizzando le operazioni di gestione delle scorte e di incrementare il livello di servizio fornito alla base sociale, Conad Adriatico ha scelto la soluzione JDA Advanced Warehouse Replenishment di JDA Software Group, Inc. L’impresa Cooperativa tra dettaglianti che aderisce al Consorzio Nazionale Conad, con 355 punti vendita tra Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e, oltrefrontiera, in Albania e Kossovo, vuole in tal modo identificare e rinnovare i processi per ottenere maggiore integrazione su tutta la filiera delle merci, dal punto vendita al produttore, con una conseguente riduzione dei costi legati alla logistica e allo stock e un incremento del livello di servizio erogato.

CONAD Adriatico ha scelto la soluzione JDA per ridurre i costi legati allo stock e alla logistica dei magazzini. JDA Advanced Warehouse Replenishment infatti fornirà un’unica visione d’insieme delle esigenze di rifornimento dei magazzini e dei punti vendita, sulla base di previsioni accurate dei pattern di domanda di ciascuna referenza. Utilizzando queste previsioni come input, la soluzione JDA definirà le policy di stock più redditizie, inclusi nuovi schemi di consegna dal fornitore ai magazzini periferici, che ottimizzano la produttività delle operazioni di magazzino ed il livello di servizio, riducendo allo stesso tempo le spese logistiche e di stock.

“Il nostro obiettivo consiste nell’attuare una trasformazione della supply chain che porti al giusto equilibrio tra proprietà dello stock ed esigenze dei punti vendita – ha spiegato Mirco Papili, Chief Information and Logistics Officer di CONAD Adriatico -. Inoltre, ridurremo al minimo la frammentazione degli ordini, determinando la giusta frequenza di acquisto per ogni prodotto, tenendo allo stesso tempo in considerazione limiti logistici quali l’utilizzo della capacità di carico degli automezzi e le quantità d’ordine minime. Ovviamente tenendo sempre, come riferimento primario, l’aumento del livello di servizio da fornire alla base sociale”.

Contante addio? Bergamo si candida come prima “Cashless City”

Foto Ingenico

Un accordo tra pubblico, privato e cittadini con un obiettivo chiaro e ben definito: digitalizzare i pagamenti liberandosi del contante, che per il nostro Paese inizia a essere un costo davvero pesante. Partirà il 4 maggio da Bergamo e potrà essere in seguito esteso ad altre città Cashless City, il primo progetto nazionale promosso da CartaSì che, con la cooperazione tra Pubblica Amministrazione e tutti i principali attori del mercato dei pagamenti, vuole ridurre l’uso del contante in un’intera città aumentando l’incidenza dei pagamenti elettronici.

Cashless City vuole dimostrare come, con la collaborazione tra Pubblica Amministrazione, sistema bancario e imprese, è possibile rendere i pagamenti elettronici di uso quotidiano, aumentandone sensibilmente l’incidenza che, in Italia, si attesta al 14,3% contro il 31,8% di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Francia, con punte del 46,8% per i “top performers”: Norvegia, Svezia e Finlandia. Un obiettivo che, quando raggiunto, garantirà benefici economici concreti per tutto il Paese, agendo su due direttrici: semplificazione della vita e vantaggi per i cittadini (accessibilità ai servizi, sicurezza, miglior controllo delle spese) e tangibile spinta all’economia (eliminazione dei costi di gestione del contante, trasparenza).

Il coinvolgimento attivo dell’intera città di Bergamo avverrà attraverso gare alimentate dagli acquisti con carte di pagamento: potranno parteciparvi tutti i cittadini titolari di una qualsiasi carta di pagamento e tutti gli esercenti dotati di un POS. Sono previsti sia premi individuali (per cittadini ed esercenti) con meccanismi instant win e con estrazioni settimanali, sia premi collettivi come la realizzazione di opere pubbliche di interesse per tutta la città.

Partecipare è molto semplice: si effettua un acquisto con carta, si fotografa lo scontrino e si carica la foto sulla APP dedicata al progetto (CashLess City). Titolare della carta ed esercente partecipano così all’estrazione dei premi individuali. Alla vincita dei premi collettivi per la città, invece, concorrono tutti i pagamenti effettuati con carte, anche quelli per i quali non si carica la foto dello scontrino sulla app.

“Siamo fiduciosi che i meccanismi di incentivazione previsti dal progetto avranno un’efficacia reale e concreta tra i titolari di carte Visa e gli esercenti che le accettano. Visa Europe crede fermamente nella possibilità di sviluppo del nostro mercato, ancora fortemente contante-centrico ma con grandi prospettive di cambiamento, e l’annuncio di oggi ne è la prova tangibile” ha commentato Davide Steffanini, Direttore Generale di Visa Europe in Italia.

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