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Anna Muzio

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Nuovo packaging eco-sostenibile per le verdure di Romagna Sipo

Meno plastica più sostenibilità: SIPO prosegue nel suo processo di rinnovo delle confezioni con un occhio di riguardo all’ambiente e lancia i nuovi packaging in cartone per la linea delle Verdure di Romagna. Tutto ciò a pochi mesi dal rinnovo del packaging dello storico marchio Sapori del mio Orto, avvenuto nel marzo 2018, dove è stato introdotto per gli ortaggi di I gamma il flow pack in carta pane.

Il nuovo packaging sostituisce quello precedente in polipropilene ed è stato adottato sulla maggior parte delle referenze a listino: carote, coste di sedano e cuori di sedano, fagiolini, finocchi, lischi, peperone friggitello, peperone piccante, cuore di porro, ravanelli a mazzi e strigoli. I prodotti sono anche confezionati con un film di protezione molto più leggero rispetto al precedente, che utilizza il 30% in meno di plastica. Una scelta green che denota anche in questo caso la continua attenzione verso i temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.

I formati delle confezioni vanno da 150 grammi a 600 grammi a seconda delle referenze. Il prezzo è rimasto invariato rispetto alla linea precedente.

Realizzati in collaborazione con CIESSE Paper, la commercializzazione è partita da qualche settimana e i nuovi prodotti sono disponibili nel canale Gdo.

“Crediamo che sia stato un passo doveroso da parte nostra – sottolinea Elisa Monticelli, Marketing Manager di SIPO – continuare a porre attenzione ai temi della salvaguardia ambientale, soprattutto considerando che i mercati esteri sono molto attenti al riciclo dei materiali. Crediamo che ciò possa rafforzare il nostro posizionamento come azienda rispettosa dell’ambiente e del territorio e portare all’acquisizione di nuovi clienti sia in Italia sia all’estero”.

 

Nasce Fabrita, private label Multicedi che punta al territorio

È nata Fabrita, nuova private label di Multicedi, impresa affiliata al Gruppo Végé con oltre 300 punti vendita concentrati in Campania ma presenti anche in Lazio, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Ampio il panorama di prodotti spalmati su 14 categorie tra alimentari, prodotti per la cura della persona e della casa.

Il lancio della nuova MDD, in vendita in tre delle insegne di proprietà dell’azienda (SuperRisparmioso, Dodecà e SeBòn), è stato curato da Gruppo Roncaglia.

La campagna ha raccontato in maniera diretta la linea di posizionamento del marchio, con il claim “Fabrita, una di noi”.  Il brand è infatti “è strettamente legato al territorio e alla realtà dei consumatori, ne fa parte perché ne conosce i gusti e dunque sceglie quello che sceglierebbero i suoi consumatori”. Propone solo prodotti di qualità e di aziende italiane selezionate e controllate.
“Per raccontare questa stretta relazione con i consumatori, celebriamo la nascita di Fabrita richiamando uno scenario legato alla nascita di un nuovo componente della famiglia” – spiega Carla Leveratto, Creative Director del Gruppo Roncaglia -. I volti sorridenti dei membri di questa famiglia, ovvero il target di riferimento, sono visti in soggettiva dai prodotti del neonato brand da dentro il carrello/culla”.
 
“Multicedi ci offre la possibilità di raccontare un universo valoriale pensato per guidare i consumatori nella scelta di acquisto attraverso un progetto integrato, che si svela nella comunicazione sul territorio, nei materiali di allestimento dei punti vendita, per arrivare a un pubblico ancora più ampio grazie al sito web e ai contenuti social dedicati al nuovo brand e ai suoi prodotti” conclude Giuseppe Ardizzone, Strategic Planner del Gruppo Roncaglia.

Chiquita, dal Bollino blu con Shazam si parte alla scoperta della filiera della banana

Quante volte abbiamo usato Shazam per conoscere l’autore di una canzone che non ricordavamo o del tormentone del momento, magari anche tra le corsie di un supermercato: ora grazie a una innovativa partnership potremo fare lo stesso con il famoso Bollino blu di Chiquita che, tramite la stessa app, ci darà accesso alla filiera della banana più famosa, consentendo di curiosare tra piantagioni e produttori.

La nuova partnership con Shazam, la famosa app di identificazione musicale, darà ai consumatori di tutto il mondo l’opportunita di accedere direttamente alla filiera di fornitura delle banane Chiquita, attraverso la scansione del Bollino Blu. A partire da fine luglio, il codice Shazam appariràsu 200 milioni di Bollini Blu Chiquita in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti per un periodo di circa quattro settimane. I consumatori potranno accedere, tramite Shazam, a un’esperienza di realta virtuale che trasporterài consumatori nei Tropici, dando loro l’opportunità di seguire il viaggio di una banana dalle piantagioni Chiquita in America Latina, alle strutture portuali dall’altra parte dell’Atlantico, e fino al tavolo della propria cucina, passando per il punto vendita di fiducia.

Gli Shazam sticker saranno disponibili in Italia, Grecia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e negli Stati Uniti. Grazie a questo viaggio nella realta virtuale, Chiquita aiuterà i consumatori a scoprire cosa sta facendo concretamente per la sostenibilità, in modo emotivo e coinvolgente.

“In Chiquita siamo felici di aprire le nostre porte – ha detto Costabile Romano, direttore commerciale Italia -. Siamo consapevoli che, in quanto leader di settore, abbiamo il dovere di aiutare consumatori e rivenditori a capire e conoscere meglio il nostro impegno verso la sostenibilità e le azioni che stiamo intraprendendo per produrre e distribuire il miglior frutto possibile”.

Prodotti gluten free, la qualità nutrizionale è pari a quelli con glutine

Qualità nutrizionali elevate anche nei prodotti gluten free, a patto di usare cereali naturalmente privi o pseudocereali pregiati: lo dice uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Plant Foods for Human Nutrition, che ha messo in relazione la qualità nutrizionale dei prodotti da forno senza glutine con quella dei prodotti contenenti glutine, ponendo al centro dell’indagine quattro tipologie di prodotti: pane, sostituti del pane, biscotti e prodotti per la prima colazione. Basandosi su una metodologia a punti sviluppata appositamente per la ricerca, lo studio conclude osservando che in termini di qualità nutrizionale, all’interno della stessa categoria, tra i prodotti senza glutine e quelli contenenti glutine non vengono evidenziate significative differenze.

Per i punteggi finali sono stati presi in considerazione parametri sia quantitativi sia qualitativi. Nel primo caso si è andata a verificare la presenza di grassi totali e saturi, sodio, fibre e zucchero. L’analisi qualitativa si è basata, invece, sulla presenza o assenza di specifici ingredienti per determinare la qualità nutrizionale complessiva dei singoli prodotti analizzati. In particolare, è stata esaminata la presenza o assenza di amido come principale ingrediente, farine integrali, pasta acida utilizzata solo come agente lievitante, farine di legumi e di altri cereali o pseudocereali, fruttosio ed emulsionanti.

“Questo lavoro intende mettere l’accento sull’importanza della formulazione della composizione dei prodotti dal punto di vista nutrizionale – dichiara Nicoletta Pellegrini, Professore associato, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Università degli Studi di Parma –. Alcuni dei prodotti che abbiamo analizzato sono spesso utilizzati anche come snack o prodotti alternativi al pane, è quindi necessario che un occhio di riguardo sia dato a migliorare costantemente la loro composizione nutrizionale. L’utilizzo, per esempio, di cereali integrali e legumi, in aggiunta alle classiche farine senza glutine, potrà garantire un ulteriore miglioramento in termini di micronutrienti”.

Nello studio in oggetto si rileva che l’utilizzo di farine provenienti da cereali o pseudocereali naturalmente privi di glutine, così come l’aggiunta di grano saraceno nelle farine senza glutine, garantisce un corretto apporto in termini di micronutrienti e contribuisce alla riduzione dell’amido contenuto nei prodotti da forno. La scelta di utilizzare queste farine per diversi prodotti e in particolare per diversi tipi di pane gluten free, contribuisce a un’alimentazione sana. Grazie alla loro composizione nutrizionale, infatti, queste materie prime concorrono all’assunzione di una quantità rilevante di fibra alimentare, vitamina B e ferro.

“L’innovazione nella ricettazione di nuove soluzioni senza glutine e l’alta qualità tecnologica impiegata in tal senso sono innegabili – dichiara Elena Dogliotti, biologo nutrizionista e membro del Dr. Schär Institute –. Non è un caso che sempre più aziende immettano sul mercato prodotti aglutinati: rispondono a una evidente richiesta dei consumatori, se pur spesso non dettata da una reale necessità. Ma non tutti i prodotti sono uguali. Il consiglio che posso dare ai consumatori per orientarsi nella varietà della categoria dei prodotti senza glutine è di prestare attenzione agli ingredienti, alla loro qualità e preferire i prodotti a pasta acida (lievito madre) che migliora le qualità nutrizionali rendendo più disponibili i minerali, diminuendo l’indice glicemico dell’alimento e fornendo elementi positivi per il microbiota intestinale. Infine, ricordo che una dieta aglutinata è una vera e propria terapia che solo i pazienti ai quali sia stata diagnosticata una patologia correlata al glutine (celiachia e sensibilità al glutine non celiaca) devono seguire. Eliminare gli alimenti con glutine senza una reale necessità non porta particolari benefici in termini nutrizionali”.

Al Prime Day acquisti rallentati dai problemi tecnici, e solo il 9% sceglie Whole Foods

Anche l’e-commerce esemplificato dal suo campione mondiale Amazon ha un tallone d’Achille: sono i problemi tecnici. Lo ha evidenziato un nuovo sondaggio condotto da JDA Software tra oltre 1.000 consumatori statunitensi secondo il quale il 27% degli intervistati che ha riscontrato problemi tecnici durante Amazon Prime Day ha deciso di non effettuare acquisti o ha acquistato meno di quanto previsto. In totale, il 52% degli intervistati ha riscontrato difficoltà tecniche nel corso dei due giorni di saldi, dal 16 al 17 luglio.

“Il nostro sondaggio ha rivelato che gli inconvenienti tecnici del sito Web e dell’app di Amazon hanno compromesso non solo le vendite durante le 36 ore del Prime Day, ma anche la reputazione dell’azienda quale retailer online affidabile – ha detto JoAnn Martin, vicepresidente, strategia del settore retail, Nord America presso JDA -. Con aspettative sempre più elevate, i consumatori sono alla ricerca di un’esperienza di acquisto fluida e saranno sempre più propensi a dare la loro lealtà e il loro denaro a quei retailer in grado di offrirla.”

 

Whole Foods al Prime Day, un flop

Dalla ricerca si evidenzia un’altro aspetto: la spesa alimentare non ama i saldi. Sarebbero falliti i tentatvi dell’azienda di Jeff Bezos di integrare nelle vendite del Prime date la neoacquisita Whole Foods, visto che solo il 9% degli interevistati ha detto si aver fatto acquisti preso il supermercato chic. Di qusti, il 75% è cliente albituale dell’ecommerce dell’insegna e solo uno su quattro ha detto si essersi rivolto a Whoel Foods apppsitamente cercando gli sconti.

“Prime Day è chiaramente ancora un evento online, nonostante il tentativo di Amazon di integrare Whole Foods nelle promozioni di quest’anno – ha commentato Martin -. Dal momento che hanno beneficiato degli sconti coloro che sono già consumatori regolari di Whole Foods, l’evento non è stata un’occasione per aumentare il numero di visite”.

 

Alla fine, si compra per se stessi

Sconti di certo:è questo ilprincipale motivo per acquisatre in uno di questi giorni da grandi saldi. Lo conferma il 74% degli intervistati. Ma tra chi ha effettuato degli acquisti il 40% ha ammesso di avere acquistato prodotti in saldi senza aver pianificato, il 31% ha detto che ha acqyistato ciò che aveva programmato di fare, il 19% ha detto che ha acquistato solo articoli scontati e il 10% ha ammesso di aver pianificato prima gli acquisti,  ma alla fine ha acquistato ciò che ha trovato in saldo.

“Come l’Alibaba’s Singles Day in autunno, Amazon Prime Day è un modo per gli acquirenti di acquistare oggetti per se stessi. È invece scarso l’effetto sulla spesa per altre stagioni dello shopping, come le vacanze o il ritorno a scuola – ha detto Martin -. I consumatori continuano a fare acquisti su ciò che è disponibile e in vendita, consentendo ad Amazon di sbarazzarsi di pezzi di inventario più lenti o di articoli in eccesso: una mossa intelligente per tutti i rivenditori”.

Quanto alla “piaga” degli acquisti restituiti, l’84% degli acquirenti di Amazon Prime Day ha dichiarato che conserverà i suoi acuisti e non pensa di restituirli, (ad esempio perché ha acquistato taglie diverse). Comunque gli uomini sono più inclinai a effettuare resi (22%) delle donne (10%).

Carrefour Brasile, al via un lab tra esigenze gourmet, impegno sociale e spreco zero

È il frutto di una collabirazione tra la Ong Gastromotiva e Fondazione Carrefour Brazil l’innovativo laboratorio, partito il 9 luglio a Rio de Janeiro, nel quale si creeranno ricette gourmet, a spreco zero e che coinvolgono le fasce sociali svantaggiate della popolazione.

Il progetto con Gastromotiva, una ONG che utilizza la gastronomia sociale per promuovere l’inclusione e la sostenibilità, prevede un investimento di circa 320 mila euro con la creazione del primo Laboratorio di Innovazione Gastromotiva, uno spazio dedicato allo studio e allo sviluppo di ricette a rifiuto zero. Oltre al supporto finanziario, la società curerà lo sviluppo di una linea di prodotti che sarà commercializzata dalla ONG di Rio. Il sostegno della Carrefour Foundation include il rinnovo del supporto per altri due progetti iniziati nel 2015, incentrati sull’educazione e la formazione dei giovani e degli adulti e sulla gastronomia sociale.

 

Le cinque migliori sugli scaffali

Il laboratorio di innovazione ha sede nel ristorante didattico, Reffetorio Gastromotiva. È qui che le ricette saranno create da dozzine di studenti delle ONG che si basano sull’uso gratuito di frutta e verdura, per produrre salse, conserve e torte. Entro la fine di quest’anno, le ricette sviluppate dall’Innovation Laboratory passeranno attraverso un processo di selezione e cinque di esse entreranno nella nuova linea esclusiva di prodotti alimentari sotto il marchio Gastromotiva. Il processo di produzione di ogni articolo prenderà in considerazione l’uso completo degli ingredienti, oltre a dare la priorità al loro valore nutrizionale e ai differenziali come il basso contenuto di zuccheri, sodio e grassi.

Oltre a curare il processo di produzione degli articoli, il Gruppo Carrefour Brasile fornirà il supporto tecnico per lo sviluppo di un piano aziendale e la gestione della nuova linea di prodotti. Attraverso questo progetto, Gastromotiva avrà una nuova fonte di reddito dalla vendita di questi articoli. Il sostegno al Laboratorio dell’innovazione porterà anche alla produzione di video attraverso i quali l’ONG condividerà le sue conoscenze sulla lotta allo spreco alimentare e alla gastronomia sociale.

Il rinnovo del supporto e dello sviluppo del nuovo progetto con Gastromotiva è in linea con il piano di trasformazione di Carrefour, “Carrefour 2022”, annunciato a gennaio. Tra gli obiettivi principali della nuova strategia globale c’è la transizione alimentare, attraverso la quale l’azienda vuole consentire ai suoi clienti di consumare cibo migliore, più di alta qualità, sicuro e rispettoso dell’ambiente e del sociale.

Quest’anno l’azienda rinnova anche il supporto per altri due progetti sociali gestiti da Gastromotiva dal 2015. Attraverso la sua Fondazione internazionale, l’azienda continuerà a contribuire alla formazione di giovani e adulti nel mondo della gastronomia – un’iniziativa che ha formato circa 270 persone negli ultimi tre anni. Inoltre, il Gruppo Carrefour continuerà a sostenere il progetto di ristorazione sociale che, dal 2016, offre pasti gratuiti a Reffetorio Gastromotiva per le persone in situazioni socialmente vulnerabili a Rio de Janeiro. Quest’anno si prevede che 18.000 persone beneficeranno del progetto, con un totale di 54.000 pasti gratuiti, risparmiando 41 tonnellate di cibo.

Un nuovo Conad City apre a Cagliari, decimo Conad in città

Moderno e funzionale per ogni tipo di spesa, con tanti servizi che vanno incontro alle esigenze dei clienti: così si presenta il nuovo Conad City aperto sabato 21 luglio in viale Trieste 98 a Cagliari. A pochi giorni dall’assemblea generale dei soci di Conad del Tirreno, in cui sono stati presentati i risultati dell’esercizio 2017, chiuso con un giro di affari complessivo di 2,49 miliardi di euro (+4% sul 2016), e un piano di investimenti triennale di 246,5 milioni di euro, la cooperativa inaugura il suo decimo supermercato a Cagliari.

Il punto di vendita si trova nel centro storico di Cagliari, in una zona residenziale e anche sede di lavoro dei principali enti pubblici. Sviluppato su 500 metri quadri di superficie di vendita, èdotato di 4 casse tradizionali e da lavoro a 12 addetti. A disposizione dei clienti un parcheggio per 15 posti auto. Saràaperto da lunedì a sabato dalle ore 8 alle 20.30 e domenica dalle ore 8.30 alle 13.30.

“Ci aspettiamo molto da questo nuovo punto di vendita che ci consente di consolidare e rafforzare la presenza in città – ha detto il direttore Rete di Conad del Tirreno Michele Orlandi -. Si tratta di un supermercato funzionale, moderno, con tanti servizi e convenienza per soddisfare al meglio le esigenze di una spesa quotidiana completa in tutti i reparti. Il legame con il territorio e le sue economie è, per noi di Conad, un valore fondamentale che rafforza il dialogo con i clienti e le comunità locali enfatizzando la distintivita dell’offerta Conad”.

“In una terra ricca come quella sarda, non potevamo non dare risalto ai nostri prodotti ed alle nostre eccellenze – sottolinea Alessandro Seu, nuovo socio imprenditore di Conad del Tirreno -. È un impegno quotidiano e costante per il rispetto e la promozione della cultura regionale sarda in campo alimentare. La storia di Conad in Sardegna nasce proprio a Cagliari alla fine degli anni ’70: oggi l’insegna è diventata leader e non posso che essere onorato di farne parte”.

Tanti i reparti per una spesa completa, in grado di coprire ogni esigenza di consumo: ortofrutta, macelleria, pescheria assistita, panetteria, gastronomia, rosticceria e salumeria assistiti, drogheria chimica e alimentare e una cantina di vini offrono ampi assortimenti, servizio efficiente, completo e di qualità. Nei reparti freschi e freschissimi è possibile trovare i prodotti improntanti ai nuovi stili di consumo, dal biologico al locale, con un ampio assortimento di prodotti a km 0. Nell’area benessere, con le proposte di Verso Natura Conad – con le linee Bio, Eco, Equo e Veg –, sono esposti i prodotti senza glutine, quelli per celiaci e ad alta digeribilità.

L’impegno quotidiano di Conad sul territorio si concretizza anche attraverso la partnership con numerose associazioni benefiche, culturali e sportive. A Cagliari Conad del Tirreno e i suoi soci hanno scelto di essere parte attiva nella realizzazione di alcuni importanti progetti di solidarietàa favore dei bambini. Iniziative quali ‘’I Cuccioli del Cuore’’ e ‘’Con tutto il cuore’’ hanno permesso di donare all’Ospedale Microcitemico di Cagliari 253.600 euro in quattro anni, utilizzati per dotare la struttura pediatrica di attrezzature di ultima generazione, a scopo diagnostico e curativo.

Conad del Tirreno è una delle sette imprese cooperative tra imprenditori dettaglianti indipendenti associata al consorzio nazionale Conad e ha sede a Pistoia. Associa 213 soci imprenditori – 122 in Toscana e provincia di La Spezia, 38 nel Lazio, 53 in Sardegna – con 342 punti di vendita che, nel 2017, hanno sviluppato un fatturato di oltre 2,49 miliardi di euro. Occupa complessivamente 10 mila persone. Conad del Tirreno ha in funzione 11 distributori di carburanti a insegna Conad, 22 parafarmacie e 3 corner Ottico Conad.

Amazon è sempre più il supermercato degli americani: il 18% delle spese passa da lì

Sembra inarrestabile l’ascesa di Amazon come supermercato degli americani: il 18% della spesa nel 2017 è passato da lì secondo un’indagine di One Click Retail che ha analizzato anche le vendite del secondo trimestre 2018. Ma cosa acquistano gli americani sul colosso online per riempire dispensa e frigorifero?

 

Vince il beverage: sul podio caffè, acqua e bevande

A farla da padrone sono le bevande, che continuano a dominare le vendite di Amazon. Fin dai primi tempi del resto il caffè, l’acqua in bottiglia e le bevande energetiche hanno costituito la maggior parte del mercato della sezione grocery della società, e questa tendenza non sembra destinata a cambiare.

Nel 2017 Amazon ha però conquistato il 18% delle vendite di generi alimentari online negli Stati Uniti, il doppio della quota del concorrente più vicino. Con Whole Foods, Prime Pantry, Amazon Fresh, Solimo (marchio MDD)e una copertura in rapida crescita della consegna nello stesso giorno e il giorno successivo, il ruolo centrale di Amazon nel futuro della spesa è innegabile

Fin dall’inizio, il caffè è stato in cima alla catena alimentare di Amazon. Non solo vende molto più di qualsiasi altro singolo tipo di prodotto nel gruppo Grocery, ma continua a crescere del 40% all’anno. Nel secondo trimestre del 2018, il caffè valeva circa 135 milioni di dollari di vendite ed è stato responsabile di 7 dei 10 articoli più venduti come best seller. Al primo posto, The Original Donut Shop.

Ognuno delle sette prime categorie che si classificano tra i primi 10 prodotti della Grocery provengono da marche diverse, quindi la concorrenza è agguerrita.

Questo fatto suggerisce anche come la maggior parte dei consumatori non sia particolarmente fedele a una marca di caffè, preferendo invece avere una varietà di opzioni a loro disposizione.Purchè sua in cialda. Il fatto che ogni singolo articolo di caffè classificato come bestseller nel secondo trimestre del 2018 sia sotto forma di cialde di caffè è rappresentativo delle tendenze del consumatore verso la velocità e la convenienza. E, come se le cialde non fossero abbastanza comode, One Click Retail ha rivelato una tendenza emergente verso le bevande di caffè pronte da bere. Una sottocategoria molto più piccola delle cialde di caffè, ma cresciuta dell’80% nel primo trimestre e che continua a essere uno dei segmenti a più rapida crescita nella categoria Caffè.

Anche la categoria delle bevande fredde è guidata dalla praticità. L’acqua in bottiglia, che è sempre stata una parte importante di questa categoria, è cresciuta del 65% nell’ultimo trimestre, superando ora le bevande energetiche come la più grande sottocategoria.

 

Avanti le MDD

All’inizio del secondo trimestre, Amazon ha introdotto una nuova linea di prodotti per le loro offerte di private label: cialde di caffè. Considerando il modo in cui questo prodotto domina costantemente la categoria di prodotti alimentari di Amazon, questa espansione del marchio non sorprende: la sorpresa più grande è che Amazon abbia aspettato così tanto tempo per farlo.

La società si lamenti, poiché sta avendo così tanto successo con il marchio 365 Everyday Value di Whole Foods. Sebbene sia ancora disponibile solo online tramite Prime Pantry, 365 Everyday Value è ora la più grande etichetta privata di Amazon e sta dando più carburante al modello di abbonamento di Amazon.
Con la crescente lista di caratteristiche “solo membri”, Amazon sta investendo in quello che è probabilmente il più grande programma di fidelizzazione dei clienti del Paese.

 

In Italia Fire, pastiglie per lavastoviglie e rasoi per hipster svettano al Prime Day

Una comparazione con il mercato itaiano viene dai prodotti più acquistati durante il Prime Day. l’evento dedicato agli acquisti esclusivi per i clienti Prime. lo scorso 16 luglio. Gli articoli più veduti su Amazon.it sono stati il dispositivo Amazon Fire TV Stick seguito da Finish Pastiglie Lavastoviglie All in 1 Max; Braun MultiGrooming Kit Rifinitore di Precisione Regolabarba 9 in 1 per lo Styling della barba e Hoover Scopa Ricaricabile 2 in 1 Freedom.

A Milano i prodotti più venduti su Prime Now sono stati: hamburger di Scottona – Chianina IGP di Antico Podere; il Cornetto – Classico di Algida e il Carpaccio di Fettine Sottili di Scottona Chianina IGP di Antico Podere.

Le categorie più acquistate per temi di interesse sono state: Elettronica, Casa e Giardino e Bellezza e cura della persona.

Quante alle capsule di caffè, durante le prime 12 ore di Prime Day i clienti in Italia ne hanno acquistato tante da poterne offrire almeno uno a tutti gli abitanti di Milano e Venezia (circa 1,6 milioni).

Tv e food delivery accoppiata vincente: per Deliveroo +20% durante i Mondiali

Cibo pronto, divano, partita alla tv e – direbbe l’inossidabile Fantozzi – rutto libero: è un trend degli ultimi anni ma in ascesa quello che vede un grande evento come i Mondiali di Calcio appena conclusosi accoppiarsi con il food delivery, le consegne di pasti a domicilio. Una conferma viene da Deliveroo, che ha monitorato gli ordini delle cucine appartenenti ai Paesi che hanno partecipato ai Campionati del Mondo in Russia e i piatti che hanno avuto più successo da giugno ad oggi.
Durante l’ultimo mese gli ordini su Deliveroo sono cresciuti di circa il 20%, con picchi del 24% a Roma.

Analizzando i dati relativi alle cucine rappresentative dei Paesi coinvolti nella competizione, la sfida a tavola ha visto rivaleggiare tra di loro in modo particolare tre Paesi su tutti: il Brasile, il Giappone e il Messico, le tre cucine best seller tra i Paesi partecipanti al Mondiale.

Una sfida all’ultimo colpo a suon di sushi, burrito e roll che ha visto predominare le specialità brasiliane, in modo particolare a Roma, quelle made in Japan a Milano, Roma e Firenze e quelle messicane a Torino.

A livello di preferenze assolute, sempre secondo i dati registrati da Deliveroo durante il periodo dei Mondiali, dominano i menù McDonald’s, che ha da poco siglato in diverse città italiane un accordo con Deliveroo per il servizio McDelivery.

Tra i più gettonati, oltre alle classiche e tanto amate patatine, i Chicken McNuggets (i bocconcini di pollo impanati), il classico hamburger e il Crispy McBacon, l’hamburger con bacon croccante e formaggio filante.

A seguire, la classica pizza Margherita, che si conferma come una delle compagne preferite a tavola in occasione di eventi tv, e i più innovativi poke, ciotole a base di pesce crudo tipiche della cucina hawaiana, vero e proprio fenomeno del momento, amati in modo particolare nelle versioni al salmone, avocado ed edamame.

E proprio i poke sono stati i protagonisti dell’ordine più consistente registratosi durante il corso della manifestazione dal Ristorante Pokèria by NIMA di Milano, con uno scontrino da 290 euro.

 

Fuga dal ristorante, ma la consegna tampona l’emorragia

Secondo un sondaggio interno svolto da Deliveroo gli oltre 3mila ristoranti partner nelle 20 città italiane dove il servizio è attivo hanno registrato durante i Mondiali di Calcio Russia 2018 un aumento degli ordini online (nel 55% dei casi) a fronte di un calo fisiologico delle presenze fisiche nei locali (segnalato dal 60% dei partner).

Acquisti estivi, secondo DoveConviene gli italiani puntano alla moda, ma con oculatezza

Sarà un’estate al mare, per lo più italiano, con un occhio attento al portafogli anche nelle spese che guardano alla moda, ma rifuggono l’acquisto di impulso: è quanto emerge dall’indagine sui comportamenti dei connazionali nella bella stagione effettuata da DoveConviene, piattaforma di drive to store e shopper marketing, che guida nel percorso di acquisto fisico 30 milioni di shopper nel mondo.

 

Rifarsi il guardaroba

Tra gli acquisti estivi preferiti dagli italiani ci sono l’abbigliamento, i costumi, le scarpe e gli accessori (50%). Sul podio degli imperdibili anche i weekend fuori porta per spezzare l’estate e la prenotazione di viaggi o break per l’autunno (13%) così come l’interesse verso aperitivi e cene fuori casa (11%). In classifica anche le creme solari e la cosmetica in generale (7%) o l’elettronica per essere sul pezzo anche in spiaggia (4%). Dalla ricerca emerge inoltre che sette Italiani su dieci preferiscono consultare le offerte prima di acquistare (69%). Mentre un 29% dichiara di consultarle ma che ciò dipende dalla tipologia degli articoli. Tra i mezzi per consultare le offerte siti e app (72%) o social media (10%). Solo l’11% si affida ai vecchi cataloghi. E solo il 2% invece asserisce di acquistare d’impulso.
 

Budget blindato

Le vacanze degli italiani quest’anno saranno di media durata: si concederà almeno una settimana il 34% degli italiani, tra i sette e i dieci giorni il 22%. Il 23% prevede invece una vacanza breve con meno di cinque giorni. Ma ci sono anche i più fortunati che potranno permettersi circa due settimane (13%) o anche più (8%). Il budget previsto continua a essere però contenuto, come nel 2017: il 39% prevede una spesa tra i 500 e i 1.000 euro, il 36% prevede di spendere anche meno di 500 euro. Un 20% invece stima di avere a disposizione un budget tra i 1.000 e i 2.500 euro. Solo il 5% è disposto a vacanze di extra lusso con un budget di oltre 2.500 euro.
 
 
Mare italiano meta prediletta

Se si pensa all’estate la prima associazione che viene in mente agli italiani è quella con il mare (34%). Al secondo posto si posiziona l’associazione con le tanto desiderate ferie e con la pausa dal lavoro (20%) così come la necessità di relax (16%). Qualche pensiero va verso le serate all’aria aperta (13%) da trascorrere con gli amici e verso il maggiore tempo disponibile da poter condividere con la famiglia (10%). Quello che è certo è che non si rinuncerebbe mai a un po’ di riposo (56%) così come all’abbronzatura (18%).

Se nel 2017 il 50% degli italiani aveva dichiarato di andare sicuramente in vacanza, quest’estate la percentuale cala leggermente al 45%. Ma a calare è anche la percentuale di chi resterà a casa (19%) contro il 23% del 2017. Aumentano invece gli indecisi (36%). Noti per le prenotazioni dell’ultimo minuto, gli italiani per il 2018 sembrano però spaccarsi: se il 51% deciderà all’ultimo rischiando di spendere molto di più, il 49% preferisce invece pianificare. Tra qeuesti ultimi c’è chi lo ha già fatto da diversi mesi (33%) o chi lo sta facendo in questo momento per poi poter prenotare il viaggio (16%).

Nella classifica delle destinazioni i posti di mare in Italia si guadagnano il primo posto assoluto (70%). Seguono con grande distacco le mete balneari all’estero (10%) e le città europee (9%). In ultima posizione invece tutti i luoghi esotici dall’altra parte del mondo (4%), dato in linea con i trend del 2017.

Le vacanze saranno trascorse principalmente con la propria famiglia (60%) o in coppia (26%). Le passerà con gli amici solo il 9% degli italiani, mentre un 5% andrà in ferie da solo.

Metodologia: Alla survey hanno partecipato oltre 2.000 maggiorenni, distribuiti in tutta Italia: Nord (40%), Sud (40%) e Centro (20%).Il campione è rappresentato in prevalenza da utenti donne (75%) rispetto agli uomini (25%) e ha coinvolto principalmente le fasce 41-60 (38%) e 36-40 (22%) seguite dalla fascia 31-35 (18%) e dalla fascia 26-30 (13%).

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