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Anna Muzio

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Aperture della settimana: Coop, Penny, SiDi, Pittarosso, Lush

Un Supermercato Piccolo (Végé) apre a Castello di Cisterna

Un’impresa storica del Sud, Si.D.I. Piccolo Srl, attiva da 70 anni nella Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio nell’area metropolitana di Napoli e nel Salernitano, socia di Gruppo VéGé, ha inaugurato un punto vendita  a insegna Piccolo a Castello di Cisterna (NA).
Il nuovo supermercato ha una superficie commerciale complessiva di 3.300 metri quadrati, di cui 1.300 dedicati a laboratori di pasticceria, panetteria e gastronomia per garantire a qualsiasi ora della giornata la disponibilità di prodotto fresco di produzione propria ai banchi del servito.
Tra i  reparti dedicati ci sono pescheria, macelleria, salumeria e una fornitissima enoteca oltre.
Non mancano un ristorante e bar/caffetteria interni. Il parcheggio esterno disone di 400 posti auto gratuiti.
Il punto vendita, che occupa circa 90 dipendenti, è il primo della Gdo nell’area metropolitana a Est di Napoli ad applicare l’orario di apertura non-stop dalle 8 alle 24. 

“La nostra è una presenza ampiamente consolidata a Castello di Cisterna, dove possiamo dire di essere di casa con un supermercato attivo da tempo – ha detto Raffaele Piccolo, titolare Si.D.I. Piccolo Srl -. L’apertura del punto vendita a Castello di Cisterna è motivo di grande soddisfazione per noi, sia perché ci offre l’opportunità di dare massimo spazio e risalto alla cultura del cibo di qualità che distingue da sempre la nostra offerta, sia perché si tratta di un importante passo in avanti nel progetto di sviluppo della rete vendita messo a punto in collaborazione con Gruppo VéGé”.

 

La Coop i Gelsi di Modena riapre rinnovata

Riapre la Coop “I Gelsi”, in via Vignolese 835, a Modena. La Coop si sviluppa su una superficie di 1.500 metri quadrati e impiega 105 lavoratori, 18 in più rispetto a prima dell’inizio dei lavori.
Complessivamente le iniziative di rilancio del centro commerciale, il cantiere del supermercato e dell’area “Salute & Benessere Coop”, insieme all’apertura del pet store “Amici di casa Coop”, hanno richiesto un investimento di oltre 4,7 milioni di euro.
Con i lavori di restyling trova spazio con affaccio in galleria il nuovo punto ristoro “Buona pausa Coop”, con 135 posti a sedere per un momento di pausa o un pranzo veloce. Si parte dalla colazione, con un buon caffè o un cappuccino accompagnato da un assortimento ampio di paste dolci e salate, spremute ed estratti. All’ora di pranzo ci sono oltre 190 ricette tra primi, secondi, contorni, insalate e piatti freddi, pizze classiche e alla pala, preparate anche nel forno a legna. L’area – dotata di wi-fi e prese per ricaricare cellulari e tablet – è stata pensata anche per eventi e ospita “Seminar libri”, lo spazio dedicato al book-crossing di Coop Alleanza 3.0.

Grazie ai lavori di restyling è stato ampliata e rinnovata l’area “Salute & Benessere Coop”, con tre farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop, oltre a prodotti per la cura della persona.
Nell’ambito del rilancio della galleria commerciale è da inserire anche l’apertura, a fine febbraio, del negozio dedicato agli animali domestici, “Amici di casa Coop”, anch’esso con affaccio in galleria.
Fino al 7 aprile, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 riceverà un buono spesa di 25 euro, utilizzabile entro il 22 aprile nella Coop rinnovata.
I clienti possono pagare la spesa in 11 casse di cui 4 fai-da-te e 7 tradizionali.

Photo © Elisabetta Baracchi

 

Un nuovo Penny Market debutta a Bisceglie: è il 365° in Italia

È il 47° Penny Market della Puglia e il secondo in città quello inaugurato a Bisceglie, in Via Bovio n. 324/326. L’apertura, 365a della rete italiana, insieme alle altre 20 previste per quest’anno fa parte del progetto di espansione di Penny Market Italia, all’interno di un piano d’investimenti che tocca i 167 milioni di euro tra il 2018 e il 2019. Il punto vendita di Bisceglie prevede l’inserimento di nuovo personale che andrà ad aggiungersi ai quasi 4.000 dipendenti italiani.
Ampio lo spazio ai prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi, Pane Fresco – preparato durante tutto l’arco della giornata – e la Cantina dei Vini, con circa 100 tipologie in assortimento. All’interno del punto vendita sarà presente anche la Macelleria, dove i clienti potranno apprezzare il meglio dei prodotti regionali disponibili e un banco Gastronomia e circa 60 prodotti a marchio privato CUOR DI TERRA con le migliori tipicità dei prodotti italiani.

Il layout e le caratterizzazioni interne sono il frutto dello sviluppo del nuovo concetto “Ambiente 3.0” di Penny Market, progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. Gli accorgimenti verso l’efficienza energetica – isolamento, Led per l’illuminazione del negozio, nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione – contribuiranno a risparmi annui fino a 32.000 Kwh che si possono tradurre in circa 8,98 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate, con una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a 19,20 tonnellate.

 

Lush apre nella stazione di Termini a Roma

Ha aperto il 2 marzo in Stazione Termini a Roma il più grande negozio Lush in Europa in una stazione ferroviaria.
Lush Roma Termini si sviluppa su una superficie di 140 metri quadri progettata interamente nel nome della sostenibilità.
Il negozio conferma il piano di sviluppo del brand, che vede ad oggi la capitale protagonista indiscussa dell’espansione su territorio nazionale.

“Siamo orgogliosi di proseguire l’ampliamento della nostra rete di punti vendita nella capitale e regalare ai cittadini romani e a tutti i viaggiatori d’Italia un negozio capace di rispecchiare al meglio lo spirito innovativo di Lush. La scelta stessa della location racconta e abbraccia a pieno la filosofia del nostro brand, da sempre attento all’impatto ambientale anche in tema di trasporti. Viaggiamo da sempre,
e dove possibile, in treno piuttosto che in aereo e prediligiamo sempre i mezzi pubblici per ridurre quanto più possibile le emissioni di Co2. Questo nuovo store si aggiunge ai quattro negozi presenti in città e si affianca al negozio di Milano Stazione Centrale, a conferma di un percorso di crescita insieme a Grandi Stazioni Retail, nostro partner privilegiato sia per quanto rappresenta che per la sua peculiare presenza in tutto il territorio nazionale. Il nuovo store si colloca in una posizione strategica e di collegamento per tutto il territorio nazionale; rappresenta il nostro ringraziamento alla città di Roma e si propone di attrarre i viaggiatori che transitano dalla Stazione Termini, prediligendo il treno per i propri spostamenti a indicare una scelta 100% etica e sostenibile” ha detto Alessandro Andreanelli, Amministratore Delegato di Lush Italia.

 

Pittarosso arriva a Chiari (Bs)

PittaRosso, uno dei maggiori protagonisti italiani nella vendita di calzature e pelletteria con oltre 200 punti vendita in Italia e all’estero, ha aperto un nuovo punto vendita a Chiari (BS). Il nuovo negozio, con superficie di oltre 1.600 metri quadri, si trova all’interno di un Parco Commerciale completato dal food (Penny Market) e altri importanti tenant (Tigotà, MaxiZoo e KIK, quest’ultimo del gruppo tedesco Tengelmann)
Il brand, di proprietà del Fondo Inglese Lion Capital dal 2014, a seguito del passaggio di proprietà per 300 milioni dalla 21 Investimenti della famiglia Benetton, ha chiuso l’esercizio 2017 con un fatturato di oltre 400 milioni, in crescita rispetto al 2016.
L’advisor per il nuovo punto vendita è Luca Parrino Retail.

Consistenze prossima frontiera del food: entra nel 20% dei nuovi prodotti

Sono le consistenze, dopo i colori e l’aspetto visivo, la nuova frontiera dell’innovazione alimentare: lo rivela una ricerca del Mintel Global New Products Database (GNPD), che evidenzia come un nuovo prodotto nell’area food and beverage su cinque in Europa nel 2017 ha inserito nella descrizione la consistenza. Un incremento rispetto al 17% dell’anno precedente.
Più del gusto e della vista, sembra essere questa la nuova leva per portare i consumatori sempre più annoiati e “saputi” ad acquistare prodotti alimentari: un interesse che colpisce in particolare gli europei, il continente con più fan della “texture” anche più dei supermodaioli dell’Asia Pacifico (che si fermano al 14%).

“La consistenza ha una opportunità particolare di seguire la strada del colore che è diventato una caratteristica sempre più spopolare nelle formulazioni di cibo e bevande con l’obiettivo di attrarre più sensi. Per cibi e bevande sono stati usati ingredienti come la curcuma, il matcha e perfino il carbone attivo per creare prodotti dalle tinte vivaci, che fanno una gran scena sui social network. Anche se il colore cntinuerà a gicare un ruolo importante, le consistenze sono la prossima sfaccettatura delle formulazioni che forniscono ai consumatori esperienze social di valore” spiega Katya Witham, Global Food & Drink analyst di Mintel.
È evidente l’interesse degli euopei verso questi prodotti: proverebbero consistenze insolite il 37% degli spagnoli, il 36% dei polacchi, il 26% dei francesi mentre un po’ più cauri sono italiani e tedeschi, entrambi al 22%.

ma che tipo di prodotti cercano i consumatori? Pensando al caso tedesco, ben tre quarti sarebbe interessato a creme dolci o salate con consistenze insolite o interessanti, mentre il 40% immagina salse che durante la cottura “trasformano” la consistenza ei cibi.
Il cioccolato in particolare si immagina al centro delle sperimentazioni che riguardano le texture. Quasi la metà (48%) dei tedeschi hanno già provato un cioccolato con consistenze nuove e sarebbero interessati a riprovarlo: un trend che coinvolge soprattutto i giovani nella fascia 16-24, con una percentuale che sala al 60%. 

“L’importanza della consistenza nel cibo aumenterà perché interessa in particolare quei consumatori che cercano un’esperienza di consumo più tangibile e interattiva. I prodotti che richiamano vari sensi contemporaneamente danno ai consumatori una fuga dalla routine e dallo stress, forniscono opportunità di crearsi dei ricordi e condividerli con successo in post sui social. Il suono, sensazione e soddisfazione che dà la consistenza fanno sì che sia una tendenza da seguire e monitorare nel 2018, e oltre” conclude Witham.

 

Foto di Nate Bell per Unsplash

La supermostra di Esselunga arriva a Firenze

Dopo Milano, è Firenze la seconda tappa della mostra che celebra i sessant’anni di Esselunga ripercorrendone l’intera storia. Al via dal 28 marzo, sarà aperta fino al 21 aprile nei suggestivi spazi della Leopolda.

Dopo il successo del dicembre scorso a Milano dove ha accolto oltre 67.000 visitatori, la mostra approda in Toscana, dove l’insegna ha inaugurato il primo negozio nel 1961, proprio a Firenze. L’iniziativa non vuole essere un’esposizione tradizionale, ma un viaggio-spettacolo ideato per divertire, che mette in scena i cambiamenti di stile, di costume e di abitudini vissuti dall’Italia negli ultimi 60 anni. Come uno scrigno che si anima, gli ambienti svelano avvenimenti del passato, curiosità, retroscena. Molti gli oggetti e i documenti inediti, a partire dagli appunti autografi di Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga.

Tra gli elementi “spettacolari” c’è lo zootropio, un dispositivo ottico “meccanico”, totalmente analogico, che  permetterà di vedere come si preparano le lasagne Esselunga, uno dei prodotti più apprezzati dai clienti; un’installazione di carrelli, icona stessa del supermercato; uno scenografico trono a forma di fragola dove sedersi e scattare fotografie e selfie.

 

Un camion e le produzioni locali tra le novità

L’edizione fiorentina si è arricchita di alcune novità legate alla tradizione toscana, come il racconto della produzione del pecorino di Manciano o la pesca nel Mar Tirreno, riprodotte nella stanza caleidoscopica immersiva dedicata anche alle produzioni di Esselunga. Ulteriore novità è l’esposizione di un vero camion Esselunga sul quale  sarà possibile salire, divertendosi a far finta di guidarlo.

La SuperMostra nasce da un’idea di Esselunga, il concept è stato sviluppato da Andrea Baccuini, Mauro Belloni e Studio Giò Forma. L’evento è stato prodotto da FeelRouge Worldwide Shows in base al progetto di Studio Giò Forma e ai contenuti di Mauro Belloni. L’immagine della locandina della mostra è di Giovanni Gastel ed è stata tratta dal volume “60 parole per dire Esselunga”, edito da Rizzoli, realizzato in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione.

Alla mostra è legato anche un concorso: portando la propria Carta Fìdaty, sarà possibile partecipare all’estrazione di un carrello d’oro del valore di 25.000 euro e 60 buoni spesa di 2.000 euro ciascuno, con un montepremi di 145.000 euro. L’estrazione avrà luogo il 3 maggio 2018.

La mostra è aperta dal 28 marzo al 21 aprile presso la stazione Leopolda (viale Fratelli Rosselli, 5) tutti i giorni dalle 10 alle 19. Il sabato, apertura prolungata fino alle 20, l’ingresso è gratuito.

Guarda la fotogallery della mostra milanese di instoremag: La “Supermostra”: sessant’anni di Esselunga fino al 6 gennaio, a Milano

440 tonnellate, il “dono” dei clienti Carrefour al Banco Alimentare

Anche il punto vendita può divenire il luogo per riflettere e intraprendere azioni concrete di solidarietà: è ciò che è avvenuto lo scorso 25 novembre 2017 in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata in tutta Italia dalla Fondazione Banco Alimentare che ha coinvolto oltre 600 supermercati  di Carrefour Italia delle insegne express, iper e market, sia diretti sia in franchising. 

Ora sono stati diffusi i risultati: i clienti hanno donato ai volontari del Banco Alimentare presenti in loco complessivamente 438.890 chilogrammi di cibo. Gli alimenti raccolti, tra cui pasta, olio, zucchero, latte e molto altro, insieme ai prodotti forniti direttamente da Banco Alimentare, sono stati distribuiti a oltre 8.000 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) e hanno aiutato oltre 1.500.000 persone bisognose in Italia.

“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti quest’anno con Banco Alimentare. La Giornata Internazionale della Colletta Alimentare da oltre 18 anni è per noi di Carrefour Italia un appuntamento fisso per pensare a chi ha più bisogno. Attraverso il lavoro sinergico dei volontari del Banco, dei nostri punti vendita, e dei nostri sempre più generosi clienti il piccolo contributo di ognuno diventa un grande aiuto per molte persone in difficoltà” ha dichiarato Stéphane Coum, Direttore Operations di Carrefour Italia.

Samsung Pay è arrivato, anche nella Gdo: è sempre più facile pagare via smartphone

È sempre più semplice pagare la spesa con lo smartphone: dopo Apple, arriva – è anzi già attivo da giovedì 22 marzo – Samsung Pay, il sistema di pagamento via mobile di Samsung Electronics. L’Italia è la ventiduesima nazione in cui il servizio sarà attivo, la sesta in Europa.

 

La sfida eterna, Apple vs Samsung

Due player forti ora si sfideranno sul mercato dei pagamenti. Apple ha optato per il lancio a maggio 2017 con tre attori – Unicredit, Carrefour Banca e Boon – per poi andare ad aggiungere progressivamente gli altri (Banca Mediolanum, American Express, Widiba, Edenred, N26, Nexi, CartaBCC di Iccrea Banca, HYPE, Buddybank, Allianz e Bunq). Samsung a marzo 2018 ha scelto fin da subito di partire con tutte le principali banche italiane: Banca Mediolanum, BNL, CheBanca!, Hello Bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e Unicredit.

Le scelte delle banche italiane in ambito Mobile Proximity Payment.

Unicredit, Banca Mediolanum e Nexi hanno deciso di offrire ai propri clienti entrambe le soluzioni; Intesa Sanpaolo, BNL o CheBanca! hanno invece scelto di salire a bordo solo di Samsung Pay (per il momento). Tale scelta è conseguenza anche del modello di business dei due giganti: se Apple chiede alle banche associate una percentuale per ogni transazione (inferiore allo 0,15%), Samsung propone un modello di partnership, senza retrocessione economica di una fee. Oltre alle soluzioni device-based dei due produttori di smartphone, compatibili solo con alcuni modelli di device, alcuni gruppi finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Nexi, MPS, BNL ed Hello Bank!) hanno investito anche in soluzioni proprietarie che consentono di estendere il servizio anche ai possessori di altri device (in genere Android).

 

70 milioni di pagamenti via mobile in negozio nel 2017

Nel 2017 in Italia sono stati transati oltre 70 milioni di euro tramite smartphone all’interno dei negozi, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016, da circa 500.000 utenti che hanno pagato almeno una volta con un servizio di Mobile Proximity Payment. Tra le componenti che hanno contribuito a questa crescita c’è certamente l’arrivo di Apple Pay e della sua portata mediatica. Samsung ha l’opportunità di dare un’ulteriore accelerata al settore, forte anche del 35% degli utenti smartphone che possiede uno dei suoi device: numeri più che interessanti per giocare un’ottima partita.

“Con la partnership fra Bennet e Samsung affianchiamo due brand importanti – ha commentato Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, che da subito ha attivato Samsung Pay nei suoi punti vendita – in particolare presentiamo un servizio davvero innovativo che attraverso l’app di Samsung offre la possibilità di salvare i dati della carta Bennet Club, rendendo il momento del pagamento ancora piu’ veloce”.

Per utilizzare Samsung Pay è necessario essere in possesso di uno smartphone Samsung compatibile (per ora: Galaxy Note 8, S8 e S8+, A8, S7 e S7edge, Galaxy A5 2016-2017 e tra qualche settimana anche sugli S9 ed S9+) e una carta di pagamento appartenente ai circuiti bancari abilitati. Il servizio sia attiva accedendo all’app e registrandosi al servizio col Samsung Account, selezionando “aggiungi carta” per registrare la propria carta di credito. Per pagare è sufficiente far scorrere il dito dal basso verso l’alto sul display dello smartphone e avvicinare il telefono al POS dopo aver autorizzato la transazione con la scansione della propria impronta digitale o dell’iride (o l’inserimento di un PIN).

Samsung Pay funziona quasi ovunque venga accettata una carta di credito, debito o prepagata e supporta sia la tecnologia NFC (Near Field Communication) sia MST (Magnetic Secure Transmission), che consente di pagare su tutti i POS in circolazione, anche se non sono contactless. All’interno del Wallet, gli utenti possono virtualizzare le carte fedeltà di alcuni esercenti e accedere a una sezione “coupon” dalla quale possono usufruire di sconti dedicati.

 

Ecco a voi il supermercato del futuro, secondo K Group

Come sarà il supermercato del futuro, diciamo tra una decina di anni? Se lo è chiesto  il retailer finlandese K Group, che ha interpellato 6o esperti del settore ed ha poi creato una sorta di punto vendita virtuale per visualizzare il tutto.

Niente di rivoluzionario, c’è da dire. Aumenterà l’importanza della sostenibilità innanzitutto (la catena è già ben posizionata, essendo 31a nella classifica mondiale the Global 100 Most Sustainable Corporations), con edifici che producono l’energia della quale hanno bisogno.

La divisione del punto vendita in due aree, una più esperienziale, stile vecchio mercato, dove indugiare tra colori e profumi, e una per acquisti veloci nella quale l’imperativo è nn perdere tempo, per la scelta o per i pagamenti.

Grande attenzione sarà posta ai servizi, con consigli nutrizionali e una ristorazione di qualità ma anche corsi di cucina o officine meccaniche per le auto (sempre che l’auto privata abbia ancora senso, nel 2028).

La personalizzazione sarà sempre più in primo piano, come sanno orami da anni i guru del marketing, con un focus sulla profilazione che consente di offrire prodotti e servizi che il cliente non sa di volere, ma vuole (sempre che i recenti fatti di cronaca dei Cambridge Analytica non mettano almeno nel breve periodo un alt e facciano riflettere sull’utilizzo dei dati nei social network, Facebook in primis.

E si affermeranno sempre più tendenze attuali, dalle proteine vegetali ai prodotti artigianali ai vegetali a centimetro zero, cresciuti in negozio in serre idroponiche.

Un’ultima precisazione: l’insegna, che probabilmente in Italia dice poco, non è affatto delle più oscure, dato che ha annunciato a fine 2017 una partnership con il colosso cinese Alibaba sul tema dell’e-commerce.

Brico io festeggia la prima apertura, 30 anni fa, nel centro commerciale Bonola

È stato il primo centro commerciale di Milano, ha identificato e improntato una periferia non facile, quella del Gallaratese, ed ha raggiunto il traguardo dei 30 anni di storia: stiamo parlando del centro commerciale di Bonola. Dove apriva, esattamente 30 anni fa, il 23 Marzo 1988, il primo punto vendita Brico io.

Per festeggiare questo importante anniversario per tutta la giornata di venerdì 23 Marzo, a partire dalle 8.30, i clienti del negozio di Bonola potranno beneficiare di uno sconto del 30% direttamente alle casse su una spesa minima di 30 euro.

Alle ore 16 è invece previsto il taglio di una grande torta che verrà offerta a tutti i clienti per festeggiare la ricorrenza insieme al personale del negozio e a una rappresentanza del direttivo di Sede.

Brico io di Bonola si trova in via Quarenghi 23, a soli cinque minuti a piedi dalla fermata della metropolitana.

Brico io è un’insegna nata nel 1986 e oggi è una società di Coop Lombardia. Presente su tutto il territorio nazionale con punti vendita a gestione diretta e in affiliazione, è la catena italiana leader dei negozi di bricolage di prossimità.

Land of Fashion, viaggio tra collezioni e territorio nel sito e nell’app

Cinque chiavi d’accesso ad alcuni dei territori più affascinanti dell’Italia. Cinque luoghi dove vivere lo shopping, l’intrattenimento e una giornata in terre bellissime. Sono i factory outlet center del gruppo Land of Fashion, che si trovano in Franciacorta, in provincia di Brescia; in Valdichiana, nel cuore della Toscana; in Puglia, tra Bisceglie e Molfetta; a Palmanova, nel Friuli; e a Mantova, nella Bassa lombarda. Luoghi che ora possono contare su una nuova piattaforma che ha lo scopo di migliorare l’esperienza d’acquisto digitale dei clienti, più tecnologica e coinvolgente. Il nuovo sito, www.landoffashion.it, rappresenta un viaggio virtuale ma non solo attraverso i cinque outlet.

 

Tanti servizi in digitale

nuova piattaforma rappresenta uno strumento innovativo per un’esperienza di shopping interattiva. L’utente registrato quando arriva a un village riceve un messaggio di benvenuto che rappresenta il primo di una serie di servizi, che vanno dalla posizione salvata dell’auto nel parcheggio alla mappa interattiva sempre a portata di mano, dalle notifiche sulle promozioni in corso nei negozi preferiti all’interazione consentita dai rilevatori di posizione iBeacon. Più analogici ma non meno importanti gli sconti garantiti ai possessori della Village Card digitale.

Un’immagine della campagna spring summer 2018.

Il sito ha una struttura razionale con un’interfaccia semplice e intuitiva che ne rende facile la navigazione. Di ogni singolo village ci sono informazioni base come i brand presenti, gli sconti praticati e le partnership attivate con le realtà dei singoli territori. La parte più affascinante è rappresentata dalle immagini delle campagne che circondano i village e dai video che rappresentano un’esperienza immersiva. Dall’homepage si accede facilmente alle ultime news o ai servizi offerti tramite l’iscrizione alla Village Card Land of Fashion. La navigazione è verticale, il menu allo scroll si àncora all’header dei cinque siti per trovare le informazioni di base degli outlet con un sistema a tab e altri dettagli sul programma fidelity, le gift card e l’app.

La nuova tecnologia rappresenta una dimostrazione plastica di come Land of Fashion intenda dialogare con i territori circostanti, facendo dei factory outlet, spesso considerati dei non-luoghi templi solo del consumo, bastioni di un’identità forte e glocal, chiavi di accesso ai patrimoni artistici, paesaggistici ed enogastronomici dei vari territori in cui son incastonati.

Il grocery europeo varrà 2.289 miliardi nel 2022: la top 20 dei mercati

Si fa presto a dire crisi, bassa redditività, concorrenza con l’e-commerce: sta di fatto che il mercato europeo del grocery pesa, ed è destinato a crescere: secondo Igd varrà nel 2022 ben 2.289 miliardi di euro, 377,6 miliardi in più di oggi. Con un CAGR del +3,7% tra il 2017 e il 2022, la crescita sarà spinta da Turchia, Russia e Regno Unito che assommeranno il 51% della crescita. Il che concentrerà in Europa il 16% delle vendite globali nei cinque da qui al 2022.

 

In Europa centro orientale la maggiore crescita

L’aumento della spesa famigliare spinge i consumi dell’Europa orientale, con Ucraina, Russia e Polonia che registrano gli incrementi maggiori.

Layout sempre più attraenti, food court con proposte assai variegate, opzioni di ristorazione anche in negozio tendono ad attirare e convincere i clienti a sostare per più tempo nel punti vendita. Le tecnologie invece rendono l’esperienza della spesa più facile e veloce.

 

Aumenta la fiducia in Europa occidentale

La fiducia dei consumatori tenderà ad aumentare e spingerà le vendite in Italia, Francia e Spagna. E i retailer continueranno a  cercare nuovi modi per aumentare le vendite, puntando anche su prodotti di nicchia e opzioni biologiche, gluten-free e free from. Proseguirà il successo dei discount, che apriranno nuovi punti vendita e massimizzeranno gli assortimenti, traendo profitto anche dal canale online, in uno scenario sempre più competitivo.

Tra i trend più cruciali ci sarà l’alimentazione legata alla salute e il fuoricasa. 

 

La top 20 dei mercati europei grocery 2017-2022

Nella classifica dei mercati europei l’Italia nel 2022 sarà sesta, sorpassata da una Turchia in espansione a due cifre (+11,7%, unico mercato europeo), con un incremento medio basso del 2%, mentre l’Ucraina sorpassa la Svezia.

Tra tech e visual, il primo Dyson Demo Store italiano apre a CityLife

Tecnologico, interattivo, smart: ha aperto a Milano il primo Dyson Demo Store in Italia, all’interno di CityLife Shopping District. Un’esperienza particolare come particolari e innovativi sono i prodotti del brand inglese esposti.

Infatti, per spiegarli sono state ideata delle “styling stations” attrezzate con il futuristico asciugacapelli del marchio, mentre un hair stylist è a disposizione su appuntamento per far provare i benefici del “phon con il buco” che ha rivoluzionato le regole della hair routine, quanto meno nei backstage delle Fashion Week di tutto il mondo. Poi ci sono le smoke box, che mostrano come i sensori del purificatore siano in grado di rispondere autonomamente e in modo intelligente alle condizioni ambientali e di rimuovere allergeni e inquinanti dall’aria.

Un’intera parete è attrezzata di aspirapolvere senza filo, compreso il nuovo Dyson Cyclone V10TM, e di luci che assicurano la giusta illuminazione anche degli spazi lavorativi. Tutto insomma nel Dyson Demo Store è concepito per dare la possibilità ai clienti e curiosi di toccare con mano e mettere alla prova questi prodotti decisamente futuristici.
“Per far comprendere a chiunque come funziona la nostra tecnologia, è fondamentale dare l’opportunità di testare e fare esperienza dei nostri prodotti” ha detto James Dyson, Ingegnere Capo e Presidente, in occasione della recente apertura dello store di New York, sulla prestigiosa Fifth Avenue.
Il Dyson Demo Store milanese è il primo in Italia e il ventesimo dell’azienda, presente con i suoi prodotti in 65 mercati.

L’attività di Dyson si concentra attualmente su cinque principali ambiti tecnologici. Aspirazione, trattamento dell’aria, asciugacapelli, asciugamani ad aria e illuminazione. Al centro di tutti i prodotti c’è il motore digitale, vero cuore tecnologico che li alimenta e che permette loro di risolvere problemi spesso ignorati da altri, utilizzando tecnologie sono create per consumatori reali e case reali, pensate per lavorare meglio e diversamente da qualsiasi altra.
Da oggi sono disponibili sotto un unico tetto per essere messe alla prova da chiunque e acquistate all’interno di uno spazio totalmente dedicato.

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