Samsung Pay è arrivato, anche nella Gdo: è sempre più facile pagare via smartphone

È sempre più semplice pagare la spesa con lo smartphone: dopo Apple, arriva – è anzi già attivo da giovedì 22 marzo – Samsung Pay, il sistema di pagamento via mobile di Samsung Electronics. L’Italia è la ventiduesima nazione in cui il servizio sarà attivo, la sesta in Europa.

 

La sfida eterna, Apple vs Samsung

Due player forti ora si sfideranno sul mercato dei pagamenti. Apple ha optato per il lancio a maggio 2017 con tre attori – Unicredit, Carrefour Banca e Boon – per poi andare ad aggiungere progressivamente gli altri (Banca Mediolanum, American Express, Widiba, Edenred, N26, Nexi, CartaBCC di Iccrea Banca, HYPE, Buddybank, Allianz e Bunq). Samsung a marzo 2018 ha scelto fin da subito di partire con tutte le principali banche italiane: Banca Mediolanum, BNL, CheBanca!, Hello Bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e Unicredit.

Le scelte delle banche italiane in ambito Mobile Proximity Payment.

Unicredit, Banca Mediolanum e Nexi hanno deciso di offrire ai propri clienti entrambe le soluzioni; Intesa Sanpaolo, BNL o CheBanca! hanno invece scelto di salire a bordo solo di Samsung Pay (per il momento). Tale scelta è conseguenza anche del modello di business dei due giganti: se Apple chiede alle banche associate una percentuale per ogni transazione (inferiore allo 0,15%), Samsung propone un modello di partnership, senza retrocessione economica di una fee. Oltre alle soluzioni device-based dei due produttori di smartphone, compatibili solo con alcuni modelli di device, alcuni gruppi finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Nexi, MPS, BNL ed Hello Bank!) hanno investito anche in soluzioni proprietarie che consentono di estendere il servizio anche ai possessori di altri device (in genere Android).

 

70 milioni di pagamenti via mobile in negozio nel 2017

Nel 2017 in Italia sono stati transati oltre 70 milioni di euro tramite smartphone all’interno dei negozi, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016, da circa 500.000 utenti che hanno pagato almeno una volta con un servizio di Mobile Proximity Payment. Tra le componenti che hanno contribuito a questa crescita c’è certamente l’arrivo di Apple Pay e della sua portata mediatica. Samsung ha l’opportunità di dare un’ulteriore accelerata al settore, forte anche del 35% degli utenti smartphone che possiede uno dei suoi device: numeri più che interessanti per giocare un’ottima partita.

“Con la partnership fra Bennet e Samsung affianchiamo due brand importanti – ha commentato Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, che da subito ha attivato Samsung Pay nei suoi punti vendita – in particolare presentiamo un servizio davvero innovativo che attraverso l’app di Samsung offre la possibilità di salvare i dati della carta Bennet Club, rendendo il momento del pagamento ancora piu’ veloce”.

Per utilizzare Samsung Pay è necessario essere in possesso di uno smartphone Samsung compatibile (per ora: Galaxy Note 8, S8 e S8+, A8, S7 e S7edge, Galaxy A5 2016-2017 e tra qualche settimana anche sugli S9 ed S9+) e una carta di pagamento appartenente ai circuiti bancari abilitati. Il servizio sia attiva accedendo all’app e registrandosi al servizio col Samsung Account, selezionando “aggiungi carta” per registrare la propria carta di credito. Per pagare è sufficiente far scorrere il dito dal basso verso l’alto sul display dello smartphone e avvicinare il telefono al POS dopo aver autorizzato la transazione con la scansione della propria impronta digitale o dell’iride (o l’inserimento di un PIN).

Samsung Pay funziona quasi ovunque venga accettata una carta di credito, debito o prepagata e supporta sia la tecnologia NFC (Near Field Communication) sia MST (Magnetic Secure Transmission), che consente di pagare su tutti i POS in circolazione, anche se non sono contactless. All’interno del Wallet, gli utenti possono virtualizzare le carte fedeltà di alcuni esercenti e accedere a una sezione “coupon” dalla quale possono usufruire di sconti dedicati.