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Anna Muzio

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Lotta allo spreco: l’iper Carrefour di Collegno si accorda con Associazione Amici degli Animali

Un accordo per eliminare gli sprechi, e al contempo aiutare i migliori amici dell’uomo: è l’obiettivo del Protocollo d’Intesa tra Associazione Amici Animali di Collegno “G. Allara”, sezione canile sanitario rifugio “Il Cascinotto” e l’Ipermercato Carrefour Collegno firmato in Comune alla presenza della Giunta comunale. Quest’ultimo si impegna a donare, a titolo gratuito, prodotti alimentari, destinati al consumo animale, e prodotti per la cura e l’igiene animale non piùidonei alla vendita.

Si tratta di articoli che presentano lievi difetti di confezionamento che non pregiudicano la qualitàdel prodotto; con difetti o irregolaritàdi etichettatura che non siano riconducibili alle informazioni relative alla data di scadenza o alle sostanze o prodotti che provocano allergie e intolleranze; con difetto di peso (“sottopeso” vale a dire che oltre determinate tolleranze i prodotti non sono vendibili pur essendo integra la qualità); prossimi alla data di scadenza e non più adatti a essere offerti ai clienti; prodotti alimentari oltre il termine minimo di conservazione ( si intende la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il …..”) , purché siano garantite l’integrità dell’imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione; prodotti finiti della panificazione che non necessitano di condizionamento termico e che non sono stati venduti o somministrati entro le ventiquattro ore successive alla produzione.

“Siamo orgogliosi di aiutare il canile di Collegno con un’iniziativa di grande valore che ci lega ancor di più al territorio – dichiara Michele De Luca direttore Ipermercato Carrefour di Collegno Certosa – . Questo protocollo è parte di un progetto piùarticolato di Carrefour Italia per rispondere alle esigenze di chi, come noi, ama gli animali. Questo si puògiàcogliere dalla nostra decisione di consentire l’ingresso all’Ipermercato agli amici a quattro zampe: i clienti loro padroni hanno a disposizione carelli specifici e dedicati che vengono sanificati ogni giorno perché abbiamo a cuore la salute dell’animale. Siamo amici degli animali e ci èsembrato giusto pensare un accordo affinché il cibo non piùcommerciabile potesse essere riutilizzato”.

“La sigla di questo protocollo èper noi una grande soddisfazione – commenta Rosella Vignale, presidente dell’Associazione – èimportante che il cibo che puòessere utilizzato non venga gettato ma che lo si possa utilizzare per i nostri ospiti. Grazie alla sensibilitàdi Carrefour e alla disponibilitàdel Comune di Collegno cani e gatti del Cascinotto potranno contare su un aiuto importante”.

“Abbiamo seguito questo accordo come chi ha nell’ottica il bene del territorio. – dichiara l’assessore all’Ambiente Enrico Manfredi -. Il nostro impegno nella riduzione dei rifiuti si concretizza anche nell’evitare che prodotti ancora utilizzabili sebbene compromessi dal punto di vista merceologico vengano gettati nell’immondizia. Siamo lieti che con questa iniziativa sostenga la principale realtàdi tutela degli animali presente sul territorio collegnese e che per la città esercita delle funzioni essenziali”.

“La scelta di Carrefour – conclude l’assessore alle politiche sociali Maria Grazia De Nicola – risponde perfettamente a quell’impegno che abbiamo profuso affinché la sensibilitàdel cittadino fosse tale da ridurre il piùpossibile lo spreco alimentare. Abbiamo sempre parlato di cibo per umani, ma anche quello per gli animali ha la sua importanza e questo protocollo lo testimonia. Ciòche puòessere utilizzato e che èancora buono, non si butta”.

Bennet, partnership con Supermercato24 per la consegna della spesa in un’ora

Si estende la partnership tra Supermercato24 e Bennet: il servizio, inizialmente attivo a Torino, sarà esteso anche alle aree di Como, Brescia e Busto Arsizio (VA), consentendo anche ai clienti di queste città di ricevere la spesa direttamente a casa, in giornata o anche entro un’ora, agli stessi prezzi del punto vendita e con la possibilità di scegliere i prodotti tra uno dei più vasti assortimenti della spesa online in Italia.

L’accordo riguarderà 11 punti vendita, e renderà disponibili sulla piattaforma di Supermercato24 un totale di 12.000 referenze. Saranno, inoltre, circa 1.200 i prodotti in offerta e oltre 1.200 i prodotti freschi disponibili sulla piattaforma per la consegna a casa in giornata.
I clienti potranno anche scegliere tra un vasto assortimento di private label: dai prodotti di prima scelta della linea Specialità Gourmet, ai prodotti bio di Eco, dal gusto de Le Delizie dell’Orto e della Cascina delle Delizie, a Mon Desir e Vivisì.

Supermercato24 è l’unica piattaforma per la spesa online che consente di scegliere il proprio supermercato di fiducia, dove un personal shopper si recherà e farà la spesa, consegnandola poi all’indirizzo e all’orario desiderato, anche a un’ora dall’ordine. Sarà cura dello stesso personal shopper contattare telefonicamente il cliente per ogni necessità. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, dalle ore 9 alle ore 20, a un costo di consegna di 4.90 euro, senza canone aggiuntivo di iscrizione al servizio.

“Siamo entusiasti della nostra collaborazione con Bennet, che si sta ampliando per raggiungere un numero maggiore di clienti, non solo nelle grandi città ma anche in quelle a media-bassa densità, dove è più difficile usufruire dei vantaggi della spesa online – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato24 -. Siamo certi che, insieme a un partner di rilievo come Bennet, potremo offrire agli abitanti di Torino, Como, Brescia e Busto Arsizio un servizio sempre più capillare ed efficiente, con la consegna della spesa a casa dal proprio supermercato preferito in giornata e anche in un’ora”.

“Con la partnership fra Bennet e Supermercato24 affianchiamo due brand importanti nel settore retail proseguendo il nostro percorso di innovazione nei modelli commerciali – commenta Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet -. In particolare estendiamo un servizio che, mettendo a valore le nostre competenze distintive in termini di assortimento, prezzo e qualità, offrirà ai consumatori un’esperienza di acquisto ancora più comoda, semplice e veloce”.

Un supermercato U2 arriva a Trezzo d’Adda (Mi) con un approccio “green”

Aprirà al pubblico mercoledì 28 novembre a Trezzo Sull’Adda un nuovo U2 Supermercato Controcorrente (SP 2 angolo via Cavour). Con un assortimento diA Trezzo Sull’Adda saranno disponibili 8.650 referenze e tanti servizi, il nuovo punto vendita si estende su un’area di oltre 1.400 metri quadri. Presenti la gastronomia servita, dove acquistare tutti i giorni preparazioni culinarie e un vasto assortimento di salumi e formaggi; la macelleria servita che offre un’ampia scelta di carni con varietà dal mondo; la pescheria con pesce fresco; la panetteria self – service, per portare in tavola ogni giorno pane fresco e fragrante e l’ortofrutta sfusa

Dellei 8.650 referenze proposti con la tradizionale  formula commerciale Every Day Low Price di U2 Supermercato, 300 riguardano la gastronomia/panetteria, 300 l’ortofrutta, 200 la carne, ben 900 latticini e salumi, 550 i surgelati 4.200 lo scatolame e non mancheranno i prodotti non food (“forti” di 2.200 referenze). I clienti potranno scegliere tra i prodotti esclusivi firmati da Unes a marchio il Viaggiator Goloso, U! Confronta&Risparmia, la linea ecologica di prodotti per la casa Green Oasis Casa ed Eco U!, oltre ai prodotti di marca industriale.

Tra i servizi per i clienti c’è il Wi-fi gratuito, la postazione per la ricarica del cellulare, un ampio parcheggio e il Locker di Amazon per il ritiro dei prodotti acquistati online.

 

Concretezza “green”, dalle ricariche auto alla compattatrice per il Pet

L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità si concretizzano nella proposta di borse in TNT riutilizzabili e sacchetti interamente biodegradabili e compostabili, oltre a confezioni d’acqua minerale a marchio U! Confronta&Risparmia senza il tradizionale imballo in plastica che permette di risparmiare ogni anno più di 480 camion di plastica da smaltire. Presso il nuovo punto vendita, inoltre, sarà disponibile la macchina compattatrice per il riciclo delle bottiglie in PET: per ogni bottiglia consegnata, al cliente verrà restituito un centesimo da scontare subito sulla spesa. Infine, presso il parcheggio saranno presenti 4 postazioni per la ricarica delle auto elettriche.

Fino a domenica 2 dicembre in omaggio c’è la shopper riutilizzabile in TNT firmata U2 Supermercato e 6 euro in buoni spesa da utilizzare presso il punto vendita.

Ikea Catania accoglie i cani randagi e fa il giro (social) del mondo

Sembrerebbe un caso di marketing da manuale la vicenda del negozio Ikea di Catania che dalla provincia dell’impero (del brand svedese) ha fatto il giro prima dei social per finire poi sulla stampa di mezzo mondo. I fatti: i dipendenti del pinto vendita siciliano decidono di accogliere all’interno del negozio, in mezzo ai mobili esposti (che vogliono dare come in tutte le Ikea del mondo uno spaccato di vita vissuta, con oggetti e libri in evidenza) alcuni cani randagi. Cui danno non solo riparo dalle intemperie (ricordiamo che la Sicilia è stata pesantemente coinvolta nell’emergenza maltempo) ma anche cibo e acqua.

La figlia di una cliente, tale Martina Taccia, nota i cani mentre dormono e li riprende. La mamma posta sui social. Il video non solo diventa virale – 1,5 milioni di vsualizzazioni in due settimane – ma scatena numerose reazioni (per la gran parte positive, anche del tipo “mi avete conquistato, sarò vostro cliente a vita”). Che non si limitano all’Italia ma fanno – letteralmente – il giro del mondo, dal Canada alla Corea del Sud.

Sembra proprio che in questo caso il non meglio identificato staff di Ikea abbia centrato l’obiettivo di far parlare positivamente di sé e soprattutto del brand. Magie dei social pet.

Poco importa poi se nel frattempo, alla vigilia del Black Friday, il Gruppo Ikea annuncia tagli per 7.500 esuberi in 30 Paesi nei prossimi due anni, come denunciano i sindacati. Il nuovo piano di ristrutturazione aziendale sarebbe dovuto al calo delle vendite nei negozi e all’aumento di quelle attraverso gli store online. Di conseguenza, il 5% della forza lavoro sarà congedato, mentre si apriranno 11.500 nuove posizioni legate allo sviluppo di nuovi formati di negozio e dell’e-commerce.

Segno dei tempi, e della società dei social.

 

 

Quanto sono disposti a spendere gli italiani per i prodotti sostenibili? Il 10% in più

Spesa sostenibile sì, certamente, basta non spendere troppo. E quanto sia questo “troppo” lo quantifica il più recente Osservatorio mensile realizzato da Findomestic in collaborazione con Doxa: non devono costare oltre il 10% in più. È il pnsiero di quasi sette italiani su dieci. Soltanto l’1% degli intervistati è disposto a spendere oltre il 20% in più.

“Sebbene il tema della sostenibilità sia sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – il prezzo rimane il principale driver di spesa per il 64% degli intervistati e ben un cittadino su quattro dichiara di non potersi permettere spese aggiuntive per prodotti ‘verdi’ ed etici”.

La sostenibilità si gioca prima di tutto a tavola. Chi si dichiara interessato al tema della sostenibilità è disposto a pagare di più soprattutto per beni alimentari (29%), interventi di riqualificazione dell’abitazione (13%), elettrodomestici e automobili (9%).

Sull’amore del Pianeta vince però un sano, italico scetticismo. Il 51% degli intervistati da Findomestic associa la sostenibilità a un impegno concreto delle aziende per ridurre il loro impatto sull’ambiente, un altro quarto (25%) pensa che la sostenibilità sia a tutti gli effetti uno stile di vita sempre più diffuso. Il 24% degli intervistati rimane invece scettico: per il 9% la sostenibilità è un ideale portato avanti dagli ambientalisti, per il 9% si tratta di uno slogan utilizzato dalle aziende per vendere di più, per il 4% si configura come un costo per le imprese e per un altro 3% è una moda passeggera. 

Gli italiani si spaccano in due quanto si tratta di comportamenti sosteniblli. Secondo l’Osservatorio Findomestic il 43% degli italiani adotta comportamenti sostenibili per contribuire alla tutela dell’ambiente, mentre il 37% lo fa perché ha a cuore il benessere delle generazioni future. La sostenibilità è fatta anche di piccoli gesti alla portata di tutti: il 58% degli intervistati dichiara di prestare attenzione alla raccolta differenziata, il 42% di ridurre al minimo i consumi, il 23% di limitare riscaldamento e condizionamento ove possibile e un altro 22% cerca di ricorrere alla riparazione degli oggetti piuttosto che alla loro sostituzione. Il 17% degli intervistati preferisce gli “spostamenti sostenibili”, scegliendo di muoversi a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici (10%), oppure utilizzando servizi di car, moto e bike sharing (4%).

 

Cosa deve fare un’azienda sostenibile?

Le aziende sostenibili sono, secondo il campione intervistato da Findomestic, quelle che si sforzano di ridurre le emissioni e l’impatto ambientale (62% con punte del 66% tra le donne). Ci sono altri fattori che secondo gli italiani caratterizzano un’azienda sostenibile: l’adozione di un codice etico di comportamento (28%), dare priorità a ricerca, sviluppo e innovazione (26%), tutelare le condizioni lavorative dei propri dipendenti (25%), mantenere la produzione sul suolo nazionale (23%).

Meno prioritari appaiono il miglioramento della qualità dei prodotti/servizi a beneficio dei consumatori (16%), lo sviluppo del territorio in cui opera (15%), la generazione di occupazione (13%), informazioni chiare e trasparenti sui prodotti (12%) e sull’operato finanziario (10%).

 

Il panettone di Iginio Massari arriva da Coin, “agorà delle eccellenze”

Il retail di Coin incrocia il food e lo fa intercettando uno dei grandi trend del momento: il panettone, sì l’antico dolce natalizio, naturalmente in versione ariginanale nonché gourmet, quella del decano e maestro dei maestri pasticcieri italiani, il pluripremiato Iginio Massari. Sarà in vendita a partire dal 24 novembre in quantità limitata in nove negozi della catena in Italia.

 

Agorà dell’eccellenza

Il Maestro Iginio Massari ha individuato in Coin il partner ideale per avvicinare il suo inconfondibile panettone ai suoi tanti fan in tutta Italia. Come una moderna agorà, la catena di department store si presenta infatti spazi distintivi per offrire da un lato uno sguardo ricercato sul mondo del fashion e del lifestyle e dall’altro una proposta di prodotti e servizi innovativi che valorizzano l’offerta e rispondono alle esigenze dei clienti.

Iginio Massari è noto al grande pubblico per il suo innato talento, la sua ferrea determinazione e per la profonda conoscenza delle materie prime, ma anche per le numerose apparizioni tv. Gestisce dal 1971 la Pasticceria Veneto di Brescia, che dal 2011 si è classificata ininterrottamente al primo posto della guida del Gambero Rosso. Il Maestro ha ricevuto, dal 1964, oltre 400 premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Leone d’Oro alla carriera, due campionati del mondo della pasticceria e il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana.

La collaborazione con il Maestro è un nuovo tassello nel percorso di valorizzazione delle eccellenze artigianali del nostro Paese intrapreso da Coin che propone i suoi spazi come palcoscenico per la vendita di prodotti che rispondono alle esigenze di un pubblico attento e sempre alla ricerca di nuove idee e proposte.

I panettoni di Iginio Massari saranno disponibili nei Coin di Milano (Coin Excelsior CityLife e Coin Piazza V Giornate), Genova, Bologna, Treviso, Firenze, Roma (Coin Excelsior Cola di Rienzo e Coin Piazza San Giovanni) e Napoli, fino al 24 dicembre.

Per il lancio dell’iniziativa il Maestro Massari incontrerà il pubblico venerdì 23 novembre alle ore 18, presso il department store Coin di Piazza V Giornate a Milano. Sarà l’occasione per assistere alla preparazione e degustare una crema chantilly allo zabaione, realizzata personalmente dal Maestro, da servire abbinata al panettone in vista delle feste.

Tra il nutriente e l’edonistico si muove la spesa degli italiani

Si muove a zig zag in direzioni che a prima vista potrebbero apparire contrastanti la spesa degli italiani: più proteine, fibre e grassi (e quindi più calorie) ma meno zuccheri, tra salute, italianità ed edonismo. Lo rivela la quarta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, lo studio realizzato da Nielsen e da GS1 Italy che, ogni sei mesi, incrocia oltre 100 indicazioni presenti sulle confezioni dei prodotti di largo consumo con le rilevazioni scanner di Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.

“Nella scelta di cosa comprare nel mondo alimentare entrano in gioco tanti “ingredienti” che concorrono alle scelte: il cuore e la mente, i sensi e il portafoglio. E ognuno combina il proprio mix come preferisce e come può – commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy -. La comunicazione dei beni di largo consumo influenza questo complesso processo di scelta in diversi modi: attraverso le informazioni di prodotto veicolate dalle etichette, con elementi che colpiscono la sfera delle emozioni, dell’irrazionale, della gratificazione e dell’esperienza multisensoriale e con il posizionamento di prezzo, diretto alla sfera più razionale. In questo processo in continuo movimento l’Osservatorio Immagino cattura l’operato dell’offerta e le scelte della domanda, misurandone il risultato finale e restituendo un quadro aggiornato dei consumi degli italiani».

La nuova edizione dell’Osservatorio Immagino ha analizzato le informazioni riportate sulle etichette di ben 94.179 prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (10 mila in più rispetto all’edizione precedente). Di questi, 54 mila sono prodotti alimentari che riportano la tabella nutrizionale: è su questo sub-campione che è stato elaborato il metaprodotto Immagino, l’unico indicatore statistico che riesce a misurare la qualità nutrizionale della spesa degli italiani e a seguirne l’evoluzione nel corso del tempo.

Dall’analisi è emerso che, tra giugno 2017 e giugno 2018, il carrello della spesa degli italiani è diventato più nutriente: l’apporto calorico medio è salito del +0,2%, arrivando a 182,8 calorie per 100 g/ml. Il nuovo mix di acquisti alimentari degli italiani, con l’aumento degli acquisti di alcuni prodotti a maggior tenore di grassi e con un più alto apporto calorico, ha avuto come effetto l’aumento dell’incidenza sul metaprodotto Immagino di alcune componenti percepite come positive (come fibre e proteine) e di quelle energetiche (come i lipidi) ma anche il calo di quelle considerate più critiche (come carboidrati e zuccheri).

A livello più generale, le scelte alimentari degli italiani continuano a essere guidate da un tandem di valori: il salutismo e l’edonismo. Uno scenario fotografato con efficacia dall’Osservatorio Immagino che, nell’anno terminato a giugno 2018, tra le otto grandi tendenze più rilevanti sul carrello della spesa, rileva trend positivi soprattutto nelle vendite di alimenti legati al lifestyle (ossia biologici, veg, halal e kosher, +8,9%) e di prodotti rich-in (in particolare integrali o con fibre, +5,2%). Ancora positiva, ma più lenta che nei mesi scorsi, la crescita delle vendite di prodotti per intolleranti al glutine o al lattosio (+3,2% contro il +4,4% dei 12 mesi precedenti) e “free from” (+1,0% rispetto al +2,3% dell’anno mobile precedente).

Su tutti i trend aleggia però incontrastata la ricerca dell’italianità dichiarata in etichetta, che accomuna il 25,1% dei prodotti e raggiunge il 22,5% di quota sul giro d’affari complessivo del mass market, in crescita del 3,5% rispetto all’anno finito a giugno 2017. Complessivamente sono oltre 6,4 miliardi di euro le vendite generate dai prodotti che riportano in etichetta claim come “100% italiano”, “made in Italy” e “solo ingredienti italiani”, pittogrammi (come la bandiera nazionale) e indicazioni geografiche riconosciute in ambito Ue (come Dop, Igp, Doc e Docg).

La strategia “glocal” di Unilever: accordo con De Nigris per una linea di condimenti Calvé

Barbara Cavicchia e Luca de Nigris alla presentazione della partnership alla Boutique De Nigris 1889 in corso Magenta a Milano.

Unilever, multinazionale anglo-olandese dell’alimentare e personal care, e Gruppo De Nigris, azienda famigliare con 130 anni di storia giunta alla quarta generazione e specializzata nella produzione di aceti, hanno annunciato oggi una partnership che si è concretizzata nella creazione di una nuova linea di condimenti. Il debutto è previsto tra marzo e aprile 2019 sugli scaffali della Gdo con il marchio Calvé. A base, ça va sans dire, aceto (tre diversi, a dire il vero) che uniranno anche la forza di superfood quali curcuma e zenzero.

La linea sarà collocata accanto agli aceti, ma avrà un posizionamento diverso, che guarda al salutismo e a quella fascia crescente di consumatori che scelgono pranzi leggeri a base di insalate. Ma è ideata anche per esaltare il gusto di piatti con carni bianche, rosse e pesce. Sarà una linea ideata per l’Italia e che si inserisce perfettamente nella strategia della multinazionale, che intende “glocalizzare” parte della produzione adattandola ai gusti e alle risorse enogastronomiche dei Paesi in cui opera (che per la cronaca sono 190). “risorse ricchissime che ho trovato sempre meglio valorizzate – spiega Barbara Cavicchia, Marketing Food & Beverage Director di Unilever tornata in Italia dopo un’esprienza a Londra – . Il prodotto italiano è stato oensato per il mercato italiano, ma devo dire che dato l’appeal del food made in Italy ce lo hanno già richiesto in altri Paesi”.

L’incontro con uno specialista degli aceti nasce da una precisa scelta di innovare creando un prodotto nuovo: “La partnership con De Nigris è l’esempio migliore di innovazione nell’ambito degli obiettivi fissati dall’Unilever Sustainable Living Plan, tra cui quello di migliorare il benessere delle persone entro il 2020 – continua Cavicchia -. Le abitudini alimentari degli italiani si stanno spostando verso una direzione salutista come dimostra anche l’aumento nel consumo di verdure che, unite a frutta e proteine, diventano un vero pasto. Il mercato dei condimenti, però, è rimasto ancora tradizionale, non riuscendo a soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori. Calvé è il marchio di salse più amato dagli Italiani e ha le credenziali giuste per entrare e innovare nella categoria dei condimenti a base aceto”.

Quanto a De Nigris, azienda campana nata nel 1889 che ha oggi tre stabilimenti tra Campania ed Emilia e 78,5 milioni di euro di fatturato nel 2017: “la partnership con Calvé riconosce il nostro ruolo di category specialist nel mondo aceti e condimenti – come ha spiegato Luca de Nigris, Amministratore Delegato Gruppo De Nigris -, ruolo che si deve non solo alla leadership che ci vede primi produttori di aceto balsamico di Modena I.g.p ed export leader con il 27% di quota a volume in oltre 70 Paesi, ma soprattutto alla capacità di innovazione nel mondo condimenti a base aceto attraverso prodotti in grado di dare valore a uno scaffale molto tradizionale”.

Tra le decine di referenze prodotte c’è infatti MelaMadre, aceto da bere, messo a punto dall’Accademia De Nigris, e l’aceto di melagrana.

Il lancio e le strategie di promozione della nuova linea – che sarà in linea con la portata che può impiegare la multinazionale, e comprenderà passaggi tv oltre che una costante presenza sui social – saranno in un primo tempo concentrati sul canale Gdo, per poi passare eventualmente all’HoReCa.

 

Salutismo anche a pranzo

La necessità di innovare nel segmento condimenti sembra trova riscontro nei dati emersi da recenti indagini di mercato. Che confermano la crescente tendenza salutista degli italiani che prediligono l’acquisto di prodotti locali (+8,2%) e naturali: si registra un vero boom nel comparto del superfood (+8%), insieme a frutta e verdura (+4%).

La maggiore consapevolezza nei confronti dell’importanza di un corretto stile di vita passa attraverso l’alimentazione unita ai mutati stili di vita, sempre più orientati a un consumo dei pasti veloce ma non “punitivo”: il consumo delle insalate ad esempio ha visto un aumento del 40% negli ultimi 10 anni, con un consumo medio di tre volte a settimana. Oltre la metà degli italiani secondo Nielsen e rapporto COOP è inoltre disposta a pagare di più per prodotti che non contengono ingredienti indesiderati: consapevoli di ciò che potrebbe essere dannoso per la salute, sono molto attenti a scegliere con cura cosa mettere nel piatto.

 

 

 

 

Addio alle uova da galline allevate in gabbia per Conad, da luglio 2019

Le galline ovaiole escono, finalmente, dalle gabbie: Conad si impegna e annuncia che entro il 1° luglio 2019 eliminerà da tutto il suo assortimento le uova da galline allevate in gabbia (categoria 3).

Il provvedimento riguarda i prodotti di tutte le marche ed è la prosecuzione di un percorso già iniziato nel 2018 con la rimozione delle uova da galline in gabbia dai prodotti a marchio Conad, in un’ottica di sempre maggiore attenzione al mondo naturale e animale.

Che questa sia anche una richiesta dei consumatori lo dicono i dati. Da settembre 2017 a settembre 2018 Conad ha venduto uova per un fatturato di 38.673.129 euro, con un trend in crescita del 2,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente. A fronte di questo incremento, nello stesso periodo le vendite di uova da galline in gabbia hanno registrato una diminuzione in valore del 69%. Attualmente la categoria 3 rappresenta il 17% del comparto in valore, e il dato progressivo di settembre 2018 indica una percentuale del 12%.

Parallelamente, gli acquisti di uova da galline allevate a terra hanno segnato un aumento del 137,6%. La categoria detiene oggi una quota del 63% del mercato in valore. In crescita anche il fatturato delle uova da galline allevate all’aperto, per le quali si rileva un aumento del 23,6%, e che rappresentano il 20% del venduto in valore.

Il marchio Msc per la pesca sostenibile arriva nei prodotti Consilia

Il marchio blu MSC arriva su tonno, salmone e merluzzo Consilia, private label del Gruppo SUN, Supermercati Uniti Nazionali, a certificare la sostenibilità della pesca, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio ittico per le generazioni che verranno.

Soddisfazione per il Consorzio SUN per aver scelto prodotti ittici provenienti da attività di pesca certificate secondo lo standard MSC per una pesca ben gestita e sostenibile.

“Da sempre il nostro operato si fonda sulla soddisfazione delle esigenze dei nostri consumatori – commenta Stefano Rango direttore del Gruppo Sun -. Ma senza per questo dimenticare di tutelare l’ambiente in cui viviamo e soprattutto preservarlo per le generazioni future”.

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