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Anna Muzio

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…e tre, Carrefour inaugura “Supeco”, il nuovo format soft discount a Trofarello (To)

Arriva il terzo format Carrefour in poche settimane: dopo 3 Minuti a Roma e Attrazione 2.0 a Pomezia l’insegna francese ha aperto a Trofarello (To) Supeco, un nuovo punto vendita soft discount. Il remodelling del precedente punto vendita Carrefour di Torino 236/238 del quale solo ad inizio anno era stata annunciata la chiusura vuole essere un punto di riferimento per i cittadini e per le aziende ho.re.ca (Hotellerie – Restaurant – Café) locali che punta su convenienza, qualità e grandi formati.

Esteso su una superficie di 1.550 metri quadri lo store è organizzato attorno a spazi pensati per ogni tipo di necessità. È infatti possibile percorrere una vera e propria “piazza” del Mercato, con un’ampia scelta di prodotti freschi selezionati e confezioni pensate per l’ho.re.ca. Tra i reparti presenti vi sono la gastronomia con antipasti pronti, la rosticceria e una panetteria con forno per la doratura. Arricchisce l’offerta, inoltre, un’ampia macelleria affidata a un partner piemontese specializzato che ogni giorno propone una vasta selezione di piatti pronti per la cottura e un servizio di taglio con lavorazione a vista.

Presso il nuovo Supeco i clienti possono fruire di 6.300 referenze divise in 4.500 referenze di secco, liquidi e non food e 1.800 referenze di fresco e ortofrutta. Tra i prodotti presenti, il 50% dell’assortimento del secco è composto da primi prezzi pensati per le esigenze di consumatori attenti. Non manca un ampio parcheggio di 1.800 metri quadri.

«Abbiamo scelto Trofarello, una realtà importante per noi di Carrefour in una Regione chiave per lo sviluppo del Gruppo, per dare il via a una formula innovativa di offerta coerente con l’evoluzione del mercato e della domanda. Con “Supeco”, infatti abbiamo voluto dare una risposta concreta alle esigenze quotidiane dei nostri clienti in cerca di una convenienza sempre affidabile» ha commentato Alberto Coldani, Direttore Cash&Carry.

 

Italiani mobile dipendenti per lo shopping, ma cosa chiedono all’app ideale?

Lo shopping digitale piace sempre di più agli italiani. Ognuno di noi ha sul proprio smartphone da due a cinque app per fare acquisti, che magari vengono usati a supporto dello shopping tradizionale. Che lo smartphone sia ormai il nostro negozio preferito non è certo una novità. Zalando, piattaforma europea leader nel fashion online, si è messo in testa di capirci qualcosa in più e ha condotto un’indagine su un panel di 1000 consumatori per analizzare le abitudini degli italiani che effettuano acquisti in rete e che utilizzano dispositivi mobile.

La prima cosa che è emersa è che gli italiani non vivono lo shopping online come un passatempo, ma come una cosa maledettamente seria. Per questo il 56% del campione preferisce ritagliarsi del tempo dedicato esclusivamente a tale attività, in qualche modo rinunciando all’opportunità offerta dal supporto di poter fare acquisti sempre e ovunque. Cosa che fa il 32% degli intervistati, che approfittano dei momenti morti, delle pause e anche del tempo trascorso davanti alla tv.

E le app? La metà degli italiani ha scaricato sul proprio smartphone da 2 a 5 app di shopping. Il 42% utilizza la app del suo negozio online preferito per acquistare mentre il 35% la usa per cercare i prodotti ma preferisce, poi, concludere l’acquisto attraverso il sito. Le funzioni più apprezzate dagli intervistati in un’app di shopping moda sono: la semplicità e l’immediatezza (il 39% mette questo requisito al primo posto), la completezza delle informazioni (importante per il 39%) e un processo di check-out facile e intuitivo (il 29%). Per quanto riguarda le notifiche, invece, quelle che gli intervistati ricevono più volentieri sono relative a offerte e promo (76%), informazioni sullo stato degli ordini (61%) e informazioni su nuove collezioni o prodotti disponibili (39%). Colpisce come solo il 3% del campione considera le notifiche troppo invadenti.

 

On e offline esperienza unica

Infine non è una novità ma è sempre interessare notare come il consumatore tecnologico italiano utilizzi il negozio online e il negozio tradizionale come strumenti complementari. Sei italiani su 10 dichiarano infatti di utilizzare lo smartphone durante lo shopping nei negozi fisici. Le ragioni principali sono la possibilità di confrontare i prezzi dei prodotti tra retailer offline e online (26%) e ricercare informazioni sui prodotti in modo da poter valutare l’acquisto in maniera più consapevole (21%).

«In Zalando – spiega Giuseppe Tamola, country manager di Zalando per l’Italia – l’approccio mobile è una priorità già da tempo. Quasi il 70% degli accessi a Zalando viene effettuato da dispositivi mobili per cui riteniamo sia molto importante offrire un’esperienza mobile sempre più vicina alle esigenze degli utenti. I clienti italiani, tra gli europei, sono quelli che accedono maggiormente da dispositivi mobile e i nostri dati interni confermano quanto emerso dalla nostra ricerca».

 

Il vino per questa (torrida) estate è rosso bianco o rosé? Winenews chiede agli esperti

Quella che stiamo vivendo è una delle estati più calde di sempre. E rischia di condizionare anche le scelte degli enoappassionati. Che sono portati a rinunciare ai vini rossi, magari leggermente refrigerati, a vantaggio di bianchi ghiacciati. Ma è l’unica scelta possibile? Winenews, uno dei portali più noti dell’enologia italiana, ha chiesto tre vini dell’estate (una bollicina, un bianco e un rosso) e una tendenza ad alcune delle migliori enoteche italiane. E i risultati sono spesso sorprendenti.

Si parte dalla Sicilia, dove l’enoteca Picone di Palermo suggerisce uno spumante metodo classico da servire freddo, uno Zibibbo o comunque un vino da vitigno aromatico, che freddo dà il meglio di sé, e tra i rossi il Rossojbleo 2016 della Cantina Gulfi, una versione particolarmente approcciabile del Nero d’Avola della Sicilia sud orientale, pur conservandone in pieno l’espressione varietale e l’identità territoriale.

All’enoteca Partenopea, a Napoli scelgono il Blanc de blancs di Monterossa, un classico Franciacorta, un Müller Thurgau e un Lago di Caldaro Tenute Manincor (Kaltarersee Keil). Poi giocano il jolly di un Riesling pétillant.

A Roma all’enoteca Trimani il titolare Francesco Trimani suggerisce un Brut da Riesling, il Peu Moussant di Le Fracce nell’Oltrepò Pavese, una Passerina 2016 Costa Graia, (una “brillante rappresentazione del territorio e dei suoi sapori”) e l’Aglianico Le Nuvole Franco che “è una voce nuova nel mondo dei rossi, vinificato in cemento, mantiene quasi intatte le caratteristiche del vitigno” e inoltre fa parte di un progetto di sostegno a ragazzi disabili, motivo in più per avvicinarcisi (Francesco consiglia di berlo rinfrescato). Trimani suggerisce di tenere d’occhio anche il Rossese di Dolceacqua Terre Bianche 2015.

A Montalcino Bruno Dalmazio, titolare dell’enoteca Dalmazio, fa la sua lista: un Franciacorta bello freddo, un Vermentino, e un Pinot Nero. Dalmazio punta forte anche sull’Etna Rosso, vino con caratteristiche forti ma comunque versatile e apprezzato dai winelovers.

Alla Vinoteca al Chianti, a Impruneta, consigliano uno Champagne, un bicchiere di Verdicchio per gli amanti del bianco e un Frappato Doc per chi non vuole rinunciare al rosso. Un vino tipicamente estivo è il Quojane di Barone di Serramarocco, uno Zibibbo secco.

Scelta tutta di territorio a Reggio Emilia, all’enoteca Il Cantinone di Toano: il Brina d’Estate Tenuta Ajano Brut Colldi di Scandiano, un Pignoletto frizzante e il Lambrusco Ottocentorosa di Albinea Canali. E come outsider il bianco Solata delle Cantine Cardinali.

Tappa a Verona, all’Antica Bottega del Vino. Anche qui sulle bollicine si va sul sicuro: un buon Champagne. Tra i bianchi un Durello “tranquillo”, bianco tipico delle colline tra Verona e Vicenza, e per i rossi un Valpolicella Superiore. La tendenza dell’estate 2017 è invece il Bourgogne Aligote, Cuvée des Quatres Terroires della cantina Domaine Chevrot, un classico bianco francese.

A Trento, all’Enoteca Grado 12 “spingono” un Trentodoc, il brut nature millesimato di Marco Tonini, l’Incrocio Manzoni Castel San Michele 2016 di Fondazione E. Mach, bianco strutturato e il Pinot Nero 2015 di Pojer e Sandri, un rosso profumato di frutti di bosco. La scelta extra è il Santa Maddalena Classico 2016, di Georg Ramoser.

Milano: all’enoteca Cantine Isola sulle bollicine vanno sul metodo classico, l’extra brut’ di Albino Maria Cavazzuti, prodotto in provincia di Modena. Il bianco viene dal Friuli, la Malvasia Chioma Integrale 2015 dei Vignaioli da Duline. Tra i rossi fa il bis il Lago di Caldaro delle Tenute di Manincor. Scelta del cuore un Cannonau Rosato dalla Sardegna, magari quello delle Cantine Aru a Iglesias.

Restiamo nell’hinterland milanese e spostiamoci a San Giorgio su Legnano. Giovanni Longo, dell’enoteca Longo, suggerisce il Franciacorta Villa Crespia dei Fratelli Muratori, il San Vincenzo delle Cantine Anselmi, un blend di Chardonnay e Sauvignon, e, tra i rossi, un Trentino Superiore di Isera, il Marzemino della cantina De Tarczal. Inoltre Longo crede molto nei rosati e suggerisce un Salento Rosato Igp della cantina Michele Calò e figli.

Ancora Lombardia, ancora fan del rosato. A Cantù, all’Enoteca La Barrique, sono convinti dell’imminente successo di questa tipologia e suggeriscono anche loro di tenere d’occhio il Salento. Per il resto il trio estivo prevede un Prosecco Valdobbiadene, un Collio Friulano e un Lambrusco o un Valpolicella per il rosso.

Si finisce ad Alba, dove all’Enoteca Grandi Vini propongono una scelta tutta regionale: come bollicina un Alta Longa della cantina Ettore Germano, dalla spuma fine che rinfresca la bocca; come bianco il Nascetta di Elvio Cogno; e come rosso Il rosso, il Freisa d’Asti, fresco e amabile. E il trend? Anche qui Piemonte: il Nebbiolo d’Alba 2010.

 

Il classico piace sempre ma la nuova tendenza è il rosato

«I classici – tira le fila Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, Associazione Enoteche Italiane – vendono sempre. Abbiamo notato solo una leggera tendenza verso vini meno aromatici, non eccessivamente fruttati ma piacevoli in bocca. Un ritorno, per i vini bianchi, a vini con una maggiore acidità».

Per le bollicine “si registra una tendenza a Prosecchi meno zuccherini. Quando consigliamo un Brut, il riscontro è positivo, rimangono tutti soddisfatti”.

E poi c’è il mondo del rosato, che sta crescendo prepotentemente. «Crediamo molto nei rosé – dice Terraneo – è un prodotto che va ancora coltivato. Solo da qualche anno si è capito il valore e la diversità che ha questo vino, e stiamo cominciando a far capire che è un universo molto vario. Esistono rosati delicati e leggeri, ma anche più rotondi e pungenti». Insomma, l’universo rosa non è più soltanto femminile.

Arte e sapori del territorio all’Ipercoop, “Opera tua” arriva in Veneto

Un connubio inedito ma decisamente interessante che unisce le due eccellenze che hanno reso famosa l’Italia nel mondo, l’alimentare e l’arte: è l’idea che sta dietro a “Opera tua”, il nuovo progetto di Coop Alleanza 3.0 che si dipanerà in sette tappe fino a novembre, portando in 52 Ipercoop lungo la Dorsale adriatica (dal Friuli-Venezia Giulia fino alla Sicilia) i migliori prodotti enogastronomici locali e sostenendo il restauro di capolavori del territorio. Dal 15 luglio fino al 4 agosto sarà il Veneto protagonista. Nei negozi Coop saranno proposte le specialità della regione, tra cui i suoi prestigiosi vini, dall’Amarone al Cabernet Marca Trevigiana Igt, al Raboso, fino al Prosecco Doc Extra Dry. Ma anche specialità come il Biancone del Grappa, formaggio a crosta fiorita, lo speck Asiago con 22 settimane di stagionatura a 1.000 metri e l’aglio bianco del Polesano.

Le opere d’arte tra le quali i soci potranno scegliere di promuovere il restauro sono invece la “Sacra famiglia con Sant’Orsola” e il Salotto rosso o Sala di lettura di Villa Pisani Museo Nazionale. La prima opera è un dipinto a olio con soggetto devozionale del pittore di scuola Belliniana del XVII sec Rocco Marconi noto come Depentor, che ha subito le influenze di Palma il Vecchio e di Bellini. Il quadro si trova a Padova presso la Pinacoteca del Museo degli Eremitani.

“Sacra famiglia con Sant’Orsola”.

Il Salotto rosso o la Sala di lettura, invece, si trova presso Villa Pisani, la “Regina delle ville venete”, lungo la Riviera del Brenta a Stra (VE). La Sala di lettura è il risultato dei tanti interventi succedutisi nel tempo. All’inizio del ‘700 il salotto era destinato a sala di lettura adiacente alla biblioteca e poi si è trasformato in camera da letto.

 

Responsabilità sociale sul web, via carta fedeltà

“Opera tua” – che ha avuto a Roma il suo battesimo, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini – si snoda in parallelo con l’iniziativa “Sapori, si parte!”, che porta a rotazione in tutti gli Ipercoop, per un periodo di circa tre settimane, le eccellenze del gusto delle regioni italiane: dai vini del Veneto ai tarallini della Puglia, dai formaggi e i salumi delle Marche al pesto di pistacchi e ai cannoli della Sicilia. In abbinamento con ciascuna tappa, i soci di Coop Alleanza 3.0 possono promuovere il restauro di un’opera d’arte della stessa regione interessata dall’iniziativa, votando appunto tra due proposte, espressione della cultura e dei talenti delle diverse aree. Gli interventi di restauro riguardano diverse tipologie – dal quadro alla statua lignea, dal mosaico ai reperti archeologici, fino ad antichi tessuti – in un percorso alla scoperta di opere ritenute talvolta “minori”, anche in piccole città di provincia.

L’investimento della Cooperativa per il recupero delle opere ammonta a 100 mila euro: un sostegno coerente con l’impegno di Coop Alleanza 3.0 per la cultura come veicolo essenziale di coesione sociale.

Si vota tappa dopo tappa sul sito della Cooperativa nella propria area personale – visibile anche da smartphone e raggiungibile ancora più velocemente con la short url all.coop/operatua – e scegliere quale tra le due opere proposte restaurare. Come riconoscimento per ogni voto effettuato (è possibile votare solo una volta per tappa), i soci ricevono uno sconto del 10%, caricato direttamente sulla propria Carta socio Coop, da usare anche subito su una spesa di prodotti della regione oggetto dell’iniziativa, su un importo di massimo 100 euro.

I soci possono vedere l’andamento dei voti sul sito della Cooperativa; l’opera vincitrice verrà resa nota subito dopo la fine di ogni tappa. Sempre online sarà possibile seguirne anche il restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento dell’intervento di recupero. Un’operazione che, in una logica di concretezza, punta alla qualità dei restauri, alla certezza dei tempi di realizzo, al monitoraggio dei lavori grazie al web. La chiusura dei restauri è prevista per giugno 2018. Le opere da restaurare sono state scelte da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con Fondaco Italia, società attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali, che ha lavorato a sua volta con le istituzioni territoriali.

Ikea, il pop-up store funziona e prolunga l’apertura al 6 gennaio

Oltre 60mila visitatori e 66mila prodotti venduti in due mesi e mezzo. Sono i numeri che testimoniano il buon successo del pop-up store aperto da Ikea a Roma lo scorso 27 aprile nella centralissima piazza San Silvestro. E che hanno convinto l’azienda svedese a prolungare l’apertura fino al 6 gennaio.

L’apertura del negozio di piazza San Silvestro è un segnale dell’attenzione che la clientela riserva alla multicanalità: il pubblico sembra interessato ai nuovi format di vendita che si affiancano a quelli tradizionali. In questo caso si tratta di un negozio di dimensioni molto ridotte rispetto ai tradizionali store Ikea (appena 400 metri quadri), specializzato in un settore merceologico (la cucina, con idee e accessori per l’arredamento e la mise-en-place), con un assortimento selezionato e con una fruizione rapida e agile, che non sostituisce la messa cantata della visita al tradizionale negozio Ikea (a Roma ce ne sono due: uno all’Anagnina aperto nel 2000 e uno a Porta di Roma inaugurato nel 2005), ma vi si affianca. In questo modo, ai clienti viene offerto un bouquet di servizi tra cui scegliere sulla base delle loro esigenze. In questa direzione nella capitale Ikea ha aperto nel 2016 il Pick-up & Order Point, un punto vendita di prossimità nel quartiere Collatino in cui alcuni aspetti del negozio classico si uniscono alla comodità dell’acquisto online da pc, tablet e smartphone.

«L’entusiasmo con cui Roma ha accolto il pop-up store – dice Belén Frau, amministratore delegato di Ikea Italia – testimonia quanto sia strategico sviluppare progetti innovativi che avvicinano l’azienda al centro della città e alle persone. È nel Dna di Ikea rendere l’assortimento più accessibile a un numero sempre maggiore di persone, attraverso modalità che sappiano andare incontro alle esigenze dei nostri clienti».

Record di spesa all’Amazon Prime Day, in Italia al top c’è food e grocery ma Paese che vai…

In fondo ce lo si poteva aspettare: l’Amazon Prime Day 2017 è stata la più grande giornata di shopping a livello globale della storia di Amazon, e anche la più grande giornata di shopping di sempre su Amazon.it: la novità è che tra gli articoli più veduti quest’anno in Italia non ci sono videogames, e-book o gadget elettronici ma referenze food e grocery.
Qui le promozioni più acquistate sono state Finish All in One Max 110 Lemon pastiglie per lavastoviglie e le capsule Caffè Vergnano 1882. Tra le promozioni di Prime Now invece il prodotto più venduto è stato l’Hamburger di Scottona – Chianina Igp.

A riprova del fatto che ormai Amazon è diventato un gigantesco supermercato globale, anzi ipermercato, durante il Prime Day sono stati venduti oltre 100.000 prodotti all’interno del negozio Pc, oltre 50.000 prodotti nella categoria fai-da-te, i cuochi amatoriali hanno acquistato oltre 70.000 utensili e gadget per la cucina e sono stati acquistati quasi 100.000 articoli nella categoria sport.

Ma per una volta non tutto il mondo è paese, e uno sguardo globale delle vendite dà uno spaccato quasi antropologico dello shopper globale. Ma anche una anteprima sulle tecnologie che, in tempi brevissimi immaginiamo, invaderanno le nostre case ed entreranno a far parte delle nostre vite. Come è stato con il kindle o l’i-phone. La next big thing sarà quasi certamente Amazon Echo Dot, il dispositivo da casa con a bordo l’assistente vocale Alexa con il quale fare la spesa, conoscere le previsioni del tempo e ascoltare musica e ora anche guardare video, che è stato a livello globale il prodotto più acquistato (e ha venduto sette volte più dell’anno scorso).

Ecco invece i prodotti più venduti nei vari Paesi, escusi i gadget Amazon:

USA: foodie e indagatori genetici. Pentola a pressione programmabile Instant Pot DUO80 7-in-1 Multi-Use; Test per il DNA 23andMe DNA Tests for Health + Ancestry

Regno Unito: nerd giocherelloni. TP-Link Wi-Fi Smart Plug per Alexa; Sony Playstation 4

Spagna: tecnologici. SanDisk Ultra Fit 64GB USB 3.0 Flash Drive; Moto G Plus (5th Generation) Smartphone; Lenovo Ideapad 310 Laptop

Messico: accessoriati. AmazonBasics Apple Certified Lightning to USB Cable; Nintendo Switch

Giappone: salutisti. SAVAS Whey Protein; Happy Belly pure bottled water

Italia: ma che ci vado a fare al supermercato? Finish All in One Max tablets; Caffe Vergnano 1882 Espresso machine

India: tecnologici. OnePlus 5 phone; Seagate Expansion 1.5TB Portable External Drive

Germania e Austria: resto in casa. PlayStation Plus Membership; Soda Stream

Francia e Belgio: gamers seriali. PlayStation Plus Membership; Game of Thrones – The Complete Season 1 to 6 Blu-Ray

Cina: pedagogici. Fisher Price Soothe and Glow Seahorse (peluche luminoso); A brief history of humankind+ A brief history of tomorrow set

Canada: foodie e pragmatici.Pentola a pressione programmabile Instant Pot Duo 7-in-1 Multi-Use, AmazonBasics AA Rechargeable Batteries (8-Pack)

 

Esselunga apre a Verona e a Novara, 156 i punti vendita con un occhio al green

Due aperture in pochi giorni, a Novara e Verona: procede spedito l’ampliamento della rete vendita di Esselunga dopo il debutto a Roma, l’accordo tra gli eredi, archiviata l’offerta miliardaria dei cinesi  e con all’orizzonte lo sbarco in Borsa.

Ultima in ordine di tempo è l’apertura di Verona in viale del Lavoro, zona Fiera. Il negozio, con 4.500 metri quadri di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio a raso e interrato in grado di ospitare circa 900 autoveicoli. All’interno del nuovo negozio sono impegnati 144 addetti (134 nel superstore, 10 nel bar Atlantic) di cui 47 neoassunti in zona.

Nell’ambito dei lavori per l’apertura, Esselunga ha riqualificato l’area adeguando la viabilità di viale del Lavoro, ingresso della città, con la rotatoria all’altezza di viale dell’Industria. Nel bosco urbano di Forte Gisella sono state messe a dimora 2.200 piante, alberi e arbusti donati alla città come compensazione ambientale, inoltre sono stati recuperati 80 platani in aree verdi comunali. L’Esselunga di Verona Fiera, 156° negozio della catena, è la terza apertura del 2017 dopo quelle di Roma Prenestino e di Novara Veveri, ed è il terzo negozio nella città di Verona con quelli di corso Milano, aperto nel 1988, e via Colonnello Fincato, inaugurato nel 2001. Al fine di ampliarlo e di renderlo più moderno, con reparti rinnovati e il bar Atlantic, è prevista la chiusura temporanea del supermercato di corso Milano; durante questo periodo, Esselunga offrirà ai clienti di corso Milano un servizio gratuito di bus navetta col superstore della Fiera.

I clienti disporranno di tutti i reparti tipici Esselunga: frutta e verdura sfusa e confezionata con un’offerta di oltre 450 prodotti; pescheria, con personale dedicato che offre pesce fresco già pulito; macelleria con banco assistito; gastronomia e un vasto assortimento di vini con oltre 700 etichette con l’assistenza di sommelier. Nel negozio di Verona Fiera apre anche il 123° forno di Esselunga: panettieri specializzati, formati dalla “scuola dei mestieri” interna, offriranno ai clienti 18 varietà di pane fresco sfornato per l’intera giornata, oltre a una vasta gamma di pizze e focacce. Non manca il bar Atlantic, una realtà consolidata nel campo della ristorazione presente in 87 negozi Esselunga, il primo nella città di Verona.

Alle casse, la tecnologia di Esselunga per snellire e gestire in autonomia la spesa prevede moderne casse self-scanning e self-payment con utilizzo di lettore.

 

A Novara edificio certificato

Debutto pochi giorni prima per l’Esselunga di Novara in corso della Vittoria: il negozio, con 4500 metri quadri di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio a raso e interrato in grado di ospitare oltre 900 autoveicoli ed è il secondo superstore della città insieme a quello di corso Vercelli.

La spiccata vocazione green del nuovo è confermata dalla targa ricevuta per l’elevato livello di sostenibilità ambientale dell’edificio da parte di iiSBE,  organizzazione no-profit volta alla diffusione di politiche e pratiche di sostenibilità.
La certificazione è stata conferita nell’ambito del Protocollo Itaca, uno strumento per la misurazione dell’impatto ambientale di strutture di diverse destinazioni d’uso. Secondo iiSBE, il Superstore ha realizzato un punteggio di 3,2 su un massimo di 5, ottenuto grazie a un innovativo modello di sviluppo logistico, urbanistico ed energetico

Il Superstore è il primo in Piemonte a ricevere la certificazione ambientale, richiesta dalla Regione per l’apertura di strutture pari o superiori ai 4.500 metri quadri.

All’interno del nuovo negozio sono impegnati 119 addetti (108 nel supermercato e 11 nel bar Atlantic) con un importante impatto occupazionale sul territorio perché ha richiesto complessivamente l’assunzione di 47 persone di cui il 50% del Comune di Novara. 

Anche qui, oltre ai tipici reparti, Novara Veveri dispone del 122° forno di Esselunga e del bar Atlantic.

L’ipercoop Miralfiore di Pesaro riapre con un nuovo look

Nuovo look per l’ipercoop Miralfiore nell’omonimo centro commerciale a Pesaro, che riapre giovedì 13 luglio dopo un intervento che ha interessato l’intera galleria del centro commerciale per un investimento totale di 6,7 milioni.

Il nuovo negozio ha una superficie di 5.500 metri quadri e dà lavoro a 300 persone (30 in più di prima). L’idea di chi ha progettato il nuovo spazio è quella di creare un percorso di spesa semplice e funzionale, chiaro e con un occhio di riguardo alle specialità del territorio. Tra le principali novità, l’Isola dell’Orto, dove frutta e verdura verranno lavorate in loco per preparare piatti pronti da consumare; il Salad Bar in cui mangiare insalate, spremute, frullati e macedonie, il corner territori.Coop, uno spazio dedicato alle specialità delle regioni in cui è presente Coop, suddiviso in tre aree dedicate al Nord, al Centro e al Sud e con uno spazio particolare per quelli marchigiani come il ciauscolo, la casciotta di Urbino e il salame Fabriano. C’è anche un’area Show Cooking che ospiterà eventi culinari. Ristrutturati i banchi assistiti (macelleria, pescheria, gastronomia e panetteria). La cantina darà particolare risalto ai vini marchigiani e alle birre artigianali.

Come sempre in questi casi la ristrutturazione ha reso il negozio più “green” grazie a un nuovo impianto di illuminazione con luci a led che garantisce un risparmio energetico del 40%, ai banchi frigo chiusi da sportelli e dotati di dispositivi per il recupero dell’energia termica prodotta, e a un impianto di climatizzazione a basso consumo.

Trentuno le casse, 19 tradizionali e 12 fai-da-te, oltre a due casse automatiche nella zona dei prodotti freschi per il pagamento dei prodotti da consumare all’interno dell’ipercoop. Il negozio sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 21.

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’amministratore delegato alla Gestione di Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari e il presidente del consiglio di zona Marta Cecconi. La giornata sarà ricca di momenti di musica e intrattenimento. A tutti coloro che faranno la spesa il giorno dell’inaugurazione sarà donato un pacchetto di biscotti prodotti dalla comunità di San Patrignano. Inoltre, fino al 31 luglio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 riceverà un buono spesa di 25 euro, utilizzabile dal giorno dell’inaugurazione al 14 agosto.

Un nuovo Famila (Selex) al via a Teolo, Padova con un format tutto nuovo

Il Gruppo Unicomm di Vicenza (associato a Selex Gruppo Commerciale) debutta oggi con il 49° punto di vendita ad insegna Famila a Teolo, a meno di 20 chilometri da Padova. Il supermercato propone una nuova immagine che man mano sarà estesa al resto del canale e alle nuove realizzazioni. Il nuovo format esalta il ruolo dei reparti più innovativi, come il biologico, il benessere e salutistico, sempre più apprezzati dalla clientela e una cantina dove trova posto un ampio assortimento di vini locali.

Su una superficie complessiva di 2.000 metri quadri e un’area netta di vendita di circa 1.500 metri quadri, il nuovo Famila ospita 14.000 referenze. Lo staff del punto di vendita è composto da 30 addetti e dispone di cinque casse. Numerosi i servizi, per una spesa all’insegna della praticità e del relax. Come il parcheggio con 90 posti auto. 

Presenti tutti i reparti freschi, dalla macelleria, servita da personale specializzato, alla salumeria gastronomia, con un’articolata scelta di prodotti locali, a testimonianza della profonda vicinanza al territorio che caratterizza Unicomm così come le altre imprese del circuito Selex, al reparto ortofrutta, oltre alla pescheria (che ha anche un banco con una scelta di pesce fritto al momento) e alla panetteria. Tutte le aree del fresco sono sia a vendita assistita sia a self service, per assicurare un servizio completo alla clientela. Esauriente l’assortimento in tutti i comparti, dove giocano un ruolo di punta i prodotti a marchio Selex, che assicurano la massima convenienza in tutte le principali categorie merceologiche, grazie al rapporto qualità-prezzo. Non manca una selezione mirata di articoli non alimentari, per le esigenze di tutti i giorni.

 

Soluzioni “green”

Il nuovo Famila di Teolo si caratterizza anche per le molteplici soluzioni adottate per favorire il risparmio energetico. Sono state infatti utilizzate solo lampade a led, a minor consumo rispetto alle tradizionali, e banchi freddi a basso consumo. Ciò permette anche di conservare meglio i cibi, di consumare meno energia e di emettere meno CO2 nell’ambiente. Inoltre, meno spese per il riscaldamento in inverno. Un ulteriore recupero energetico viene portato dall’impianto di refrigerazione alimentare. Lo stesso impianto infatti genera sia l’aria condizionata (caldo e freddo) per gli ambienti che il freddo per i comparti alimentari freschi.

L’impronta ecofriendly si esprime anche nella presenza del vino sfuso, molto richiesta dai clienti, che dà la possibilità di riutilizzare la bottiglia che ci si porta da casa, riducendo gli sprechi di vetro e con conseguente sensibile risparmio anche sul prezzo di acquisto.

L’avanzata del Free from, una “nicchia” da 6 miliardi di euro

Ma quale nicchia: il “free from” conquista gli italiani e diventa mainstream. Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e Nielsen la passione per i prodotti “senza”, caratterizzati dall’assenza o quanto meno dalla diminuzione di taluni ingredienti considerati nocivi, accomuna ormai tutti i consumatori. Il business dei prodotti “free from” nel 2016 ha superato i 6 miliardi di euro, con un aumento del 2,3% sul 2015, e ora pesa per il 28,4% sul totale del largo consumo alimentare rilevato dall’Osservatorio Immagino.

L’Osservatorio ha esaminato ben 36mila prodotti alimentari di ogni genere (acque e alcolici esclusi), ponendo grande attenzione al packaging e all’etichetta, e ha rilevato 6.711 prodotti presentati come “senza” o “a basso contenuto di”. Dall’analisi dell’Osservatorio emerge che il claim più diffuso nel mondo dei free from è “senza conservanti”, presente nell’8,5% dei prodotti presi in esame per una quota complessiva del 12,7% sul giro d’affari complessivo. Seguono le formule “senza coloranti” (presente sulle etichette del 4,3% dei prodotti), “senza OGM” (presente sull’1,9% delle etichette), “senza grassi idrogenati” (1,7%) e “senza aspartame” (0,1%).

Va però notato come le vendite a valore dei prodotti contrassegnati da questi “claim” sono in calo mentre crescono quelle di prodotti caratterizzati da altre formule come “senza additivi” (1,9% delle etichette e con un aumento annuo del 3,8% del business). In aumento anche le vendite di prodotti “senza sale” (+15,2%), “senza olio di palma” (+13,5%), “senza zuccheri aggiunti” (+10,5%), “senza grassi saturi” (+6,9%), “con poche calorie” (+3,3%), privi o a minor contenuto di grassi (+2,2%) o di zuccheri (+2,1%).

«Gli stili di consumo e le scelte di acquisto – dice Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy – raccontano la nascita e la crescita di nuovi segmenti che vanno oltre le tradizionali categorie merceologiche. Il free from ne è il migliore esempio: nato con pochi prodotti destinati a pochi consumatori, ha ampliato e segmentato l’offerta arrivando ad assecondare richieste e tendenze salutistiche sempre più peculiari e specifiche sia sul fronte della naturalità che del salutismo».

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