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Carmela Ignaccolo

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Amazon Business si evolve, aggiungendo nuove funzionalità

Un anno dopo il lancio, Amazon Business su Amazon.it si evolve aggiungendo costantemente nuove funzionalità. Oltre al supporto per la Fatturazione Elettronica e l’integrazione con il sistema di interscambio (Sdl) dell’Agenzia delle Entrate, introdotto nel gennaio 2019, per dare maggiore flessibilità alle imprese e permettere agli uffici acquisti di risparmiare tempo e denaro, Amazon Business ha introdotto da poco nuove funzionalità come l’addebito diretto come ulteriore metodo di pagamento, la richiesta di sconto quantità, i processi di approvazione multilivello, i campi personalizzabili all’interno delle fatture e l’autenticazione singola (SSO).

“Cerchiamo costantemente nuovi modi per innovare per conto dei nostri clienti. Il loro feedback è stato prezioso nell’aiutarci a introdurre nuove funzionalità per supportare ulteriormente le imprese ” spiega Gerardo Di Filippo, Amazon Business Senior Manager per l’Italia.

Vediamo nel dettaglio le funzionalità aggiunte:

  • Addebito diretto in conto corrente come metodo di pagamento aggiuntivo. Gli acquisti possono essere completati rapidamente con l’addebito diretto, fornendo ai clienti una maggiore flessibilità quando si tratta di pagamenti.
  • Richieste di sconto quantità: i clienti possono richiedere sconti quantità quando vengono acquistate grandi quantità di prodotti. I rivenditori ricevono la richiesta di sconto in automatico e possono rispondere direttamente utilizzando il portale dedicato.
  • Processi di approvazione multilivello: si tratta di un’abilitazione a creare una catena di figure preposte all’approvazione dell’acquisto che hanno diversi livelli di autorità, permettendo di replicare la struttura organizzativa aziendale. C’è inoltre la possibilità di aggiungere diversi approvatori per un determinato livello, consentendo così di rivedere più velocemente una coda di ordini in sospeso e ridurre i colli di bottiglia nelle approvazioni.
  • Modelli di fatture personalizzati: i clienti possono aggiungere specifici campi all’interno delle fatture come il nome del dipartimento, il numero interno di ordine e i centri di costo. I campi possono essere visualizzati su Fatture, Amazon Business Analytics e all’interno del riepilogo dei propri ordini.
  • Autenticazione singola (SSO): offre ai clienti un modo centralizzato, semplice e sicuro per accedere ad Amazon Business. I clienti possono accedere ad Amazon Business con le proprie credenziali aziendali esistenti e quindi ridurre le criticità per l’onboarding degli utenti, offrendo un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità. Questa funzione centralizza il processo di autenticazione e riduce i costi della gestione dell’accesso degli utenti.
  • Conformità alla fatturazione elettronica: Amazon Business è conforme alle nuove normative e semplifica il processo di fatturazione elettronica per qualsiasi azienda, tramite integrazione con il sistema di interscambio (Sdl) dell’Agenzia delle Entrate.

Clienti e prodotti

Amazon Business serve aziende di tutte le dimensioni, e tra le categorie di prodotti maggiormente acquistate nell’ultimo anno annovera: informatica, dispositivi per telefonia, strumenti professionali, arredamento e prodotti da ufficio. Scendendo nel dettaglio dei prodotti più venduti abbiamo:monitor, schede di memoria, condizionatori, stampanti, carta per stampanti, macchine da caffè e cialde.

Le testimonianze dei partner

Wall Street English Italia: “Amazon Business e le sue funzioni hanno velocizzato il nostro processo di acquisto garantendo il rispetto totale delle policy aziendali. Essendo Wall Street English un’azienda muti sede, il processo autorizzativo multi-level e multi-utente ci ha permesso di risparmiare tempo e di garantire un processo corretto, garantendoci spedizioni veloci, tracciabilità delle spese per centro di costo, e consegne senza errori e una veloce e corretta riconciliazione con i dati contabili. Acquistando regolarmente prodotti come accessori informatici, cellulari, libri per tutte le nostre sedi, Amazon Business è diventato un utile strumento del processo di acquisto di Wall Street English.” spiega Eugenio Turco, Direttore Finanziario di Wall Street English Italia.

Hotel San Pietro: “In un albergo di lusso, velocità ed efficienza sono i capisaldi che governano e regolano la base del nostro servizio. Amazon Business, da cui acquistiamo cancelleria, accessori e anche materiale di ferramenta, è un partner molto potente che ci garantisce un servizio dall’ampia scelta, con tempi di consegna rapidi e affidabili, anche in aree con limiti di approvvigionamento tradizionali. Inoltre, Amazon Business è l’azienda che più ha recepito le nuove esigenze di fatturazione e di integrazione aziendale, a seguito dell’introduzione della fatturazione elettronica, che ha cambiato la vita amministrativa della nostra impresa; e ci permette una corretta “purchasing chain” che si conclude senza problemi di fatturazione, indipendentemente da chi processi l’ordine.” spiega Serena Furco, Accounting Manager dell’Hotel San Pietro.

Fides Consulting Srl: “Siamo un’azienda con una visione innovativa, due sedi, Napoli e Milano, e offriamo consulenza e sviluppo software su tutto il territorio nazionale, e tutto ciò anche grazie ai servizi di Amazon Business tra cui, e cito quelli che apprezziamo maggiormente: l’analisi acquisti in primis, che ci consente di riconciliare gli ordini con i pagamenti in modo veloce, quindi un monitoraggio più accurato degli stessi ordini, e i filtri sulle politiche di fatturazione, che possiamo impostare per avere un elenco fornitori che rispecchia le nostre esigenze.” conferma Antonio Caccioppoli, CTO di Fides Consulting.

Bending Spoons: Con Amazon Business possiamo ordinare in un attimo tutto quello che ci serve per il nostro ufficio, da una Playstation ultimo modello alle pastiglie per la lavastoviglie, inclusi anche prodotti più particolari e introvabili altrove per l’organizzazione degli eventi aziendali. Già solo il motore di ricerca e i filtri hanno ridotto il tempo di ricerca, sia in termini di rintracciabilità del prodotto sia in termini di ricerca di fornitori alternativi per soddisfare richieste di grandi quantitativi di prodotti. Inoltre, Amazon Business dà una spinta alla creatività grazie ai suggerimenti di prodotti a cui non avremmo mai pensato” afferma Alice Valsecchi, Office Manager di Bending Spoons.

Amazon Business offre anche l’opportunità alle aziende italiane di far crescere le loro vendite verso clienti business e incrementare il loro export in tutta Europa. Più del 20% delle vendite su Amazon Business.it vengono, infatti, effettuate fuori dall’Italia.

Imballaggi 2000: “Amazon Business ha permesso di raggiungere un ampio spettro di clienti aziendali, anche in aree, come il Sud Italia, e nazioni, come la Francia, dove non eravamo conosciuti. Oltre alla maggiore visibilità, Amazon Business ha aiutato a semplificare i nostri processi interni, in particolare attraverso la fatturazione automatica. L’approccio altamente innovativo è stato sia una sfida sia un acceleratore nel migliorare i nostri sistemi contabili.” spiega Francesco Benacci, Marketing, Imballaggi2000.

 

CIRFOOD punta su Rita e apre un nuovo ristorante a Reggio Emilia

Rita a Corte Tegge

CIRFOOD continua ad investire sul marchio RITA a Reggio Emilia con l’apertura di un nuovo ristorante nella frazione di Corte Tegge, Cavriago (RE) e il rinnovamento di due locali, in via Guicciardi e all’interno del centro commerciale Vittoria a Castellarano (RE).

La nuova apertura e il rinnovamento dei due locali, si inseriscono in un piano pluriennale di investimenti che CIRFOOD ha pianificato sul territorio e che sta realizzando per innovare il format commerciale RITA. Nel 2018, infatti, sono stati oggetto di restyling anche il self-service all’interno del centro commerciale Ariosto e quello nella zona industriale di Mancasale, entrambi a Reggio Emilia.

RITA, acronimo di Ristorazione Italiana, è il marchio che da sempre identifica i ristoranti self-service di CIRFOOD, caratterizzati da una vasta scelta di specialità gastronomiche della tradizione, piatti light ed innovativi e ricette internazionali. Un concept coerente con i valori di CIRFOOD che da sempre promuove il piacere, la qualità della nutrizione e una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata.

[Not a valid template]La nuova apertura

Il locale realizzato a Corte Tegge, grazie ad un investimento di 3.300.000 euro, è caratterizzato dal tipico design dei locali RITA che ricrea un ambiente informale e familiare, in cui il consumatore è posto al centro di un percorso che abbraccia un’offerta di piatti di qualità, compreso il corner pizzeria, con un servizio coinvolgente e innovativo. Con 325 coperti nell’area self-service e 50 nella sala ristorante con servizio al tavolo, accoglierà i propri clienti con menù esposti su un moderno monitor che presenterà i piatti del giorno e le iniziative in corso.

Grande attenzione è stata rivolta anche alla sostenibilità ambientale della struttura, con la presenza di un impianto fotovoltaico a servizio dell’edificio, l’installazione – come in tutti i nuovi locali di CIRFOOD – di illuminazione a LED e di impianti per la regolazione in remoto della temperatura degli ambienti per favorire il risparmio energetico.

I restyling

Al nuovo locale RITA a Corte Tegge, si aggiunge il restyling dei due ristoranti RITA di via Guicciardi a Reggio Emilia e del centro commerciale Vittoria a Castellarano, che sono stati completamenti rinnovati seguendo il nuovo stile del format di CIRFOOD. La zona di distribuzione è stata completamente adeguata alla nuova offerta di RITA, i percorsi all’interno dei locali sono stati ottimizzati per un migliore uso dello spazio e una migliore fruizione da parte dei clienti. Anche l’illuminazione, come in tutti i locali del ristorante self-service, è stata migliorata con l’installazione di lampade a LED che migliorano la luce e permettono un maggiore risparmio energetico.

Siamo orgogliosi di portare l’innovazione dei nostri locali RITA a Reggio Emilia, la città in cui la nostra impresa è nata ed è profondamente radicata. Siamo felici di poter offrire in diverse zone della città e della provincia un servizio completamente rinnovato e sempre più in linea con le esigenze del consumatore contemporaneo, che cerca benessere, qualità e sostenibilità” dichiara Rossella Soncini, Direttore di Area Emilia Ovest CIRFOOD.

Profumerie Sabbioni e Raja insieme per una strategia eco-responsabile

Profumerie Sabbioni, brand italiano specializzato nella vendita di profumi e make-up , sceglie l’expertise e la consulenza di RAJA, azienda leader in Europa nella distribuzione di imballaggi e forniture aziendali, per definire la strategia eco-responsabile relativa agli aspetti del packaging e della logistica.

Profumerie Sabbioni ricercava imballaggi rispettosi dell’ambiente in grado di rispondere alle ultime esigenze degli e-shopper, sempre più attenti all’eco-sostenibilità. Da qui la decisione di affidarsi a RAJA, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni all’avanguardia per la linea green contraddistinte dall’impiego di materiali riciclati e volte a ridurre l’impatto ambientale.

RAJA rappresenta un asset strategico per il nuovo canale di vendita online in grado di offrire consulenza e prodotti specifici per incontrare le recenti richieste del mercato del packaging. – afferma Beatrice Montanari, Responsabile E-commerce di Profumerie SabbioniSeguendo il trend di crescita e le preferenze dei beauty shopper è emerso, inevitabilmente, il bisogno di garantire la sostenibilità degli imballaggi. Un elemento che ormai incide notevolmente sulle preferenze d’acquisto soprattutto fra i giovani e-shopper come i Millenials e la Generazione Z. Un’esigenza dunque fondamentale per il nostro business a cui RAJA ha risposto in modo eccellente”.

RAJA ha individuato per l’azienda romagnola una soluzione green completa che ha consentito la totale eliminazione della plastica con effetti oltre le aspettative in termini di protezione, modularità, facilità di reso, smaltimento e ingombri. Risultati raggiunti grazie anche all’accurata selezione degli imballaggi che ha visto come protagonisti la Busta Jiffy Green r Realizzata impiegando solo ed esclusivamente carta riciclata e imbottita in carta stropicciata rivestita da due ulteriori strati di materiale riciclato da imballo) e il sistema di riempimento Geami WrapPack che ha permesso di sostituire il pluriball interno con materiale in carta antishock 100% naturale, riutilizzabile e riciclabile. 

“Le priorità del cliente diventano le nostre priorità, come dimostra la partnership instaurata con Profumerie Sabbioni. – dichiara Lorenza Zanardi, Direttore Generale di RAJA Italia In questo specifico caso, inoltre, la collaborazione si è dimostrata particolarmente performante anche per l’impegno ambientale che accomuna entrambe le aziende.  L’attenzione verso queste tematiche ha da sempre caratterizzato la nostra realtà sia a livello nazionale che internazionale, come testimoniato dal recente ampliamento della nostra offerta presentata nel Catalogo Green. La sensibilità e l’impegno di RAJA verso le risorse del pianeta si traducono inoltre in 5 buone abitudini che abbiamo identificato internamente e riassunte in 5 R: Ridurre, Riutilizzare, Ripensare, Rinnovare e Reciclare”.

 

My Cooking Box debutta a Milano con il suo primo monomarca

Debutta a Milano (in Piazzale Francesco Baracca 10) il primo flagship store monomarca di My Cooking Box, la start up bergamasca, focalizzata sul meal kit delivery.

L’intuizione di creare box gastronomiche, dove trovare i migliori ingredienti italiani, selezionati nelle giuste dosi e accompagnati alla ricetta, è stato vincente. Lo dimostrano le richieste continue del mercato, il successo dell’ultima campagna di crowdfunding e le partnership con diverse aziende del panorama alimentare italiano. L’ultimo importante sodalizio è con il brand cameo insieme al quale sono state realizzate quattro “sweet box” frutto dei migliori ingredienti Made in Italy selezionati da My Cooking Box e dell’esperienza dei maestri pasticcieri di cameo.

Un successo, quello di My Cooking Box, frutto di una strategia ben calibrata e di respiro internazionale che prevedeva, appunto, l’apertura di un punto vendita pilota in Italia.

“L’apertura del primo monomarca a Milano, città diventata negli ultimi anni un riferimento per l’Italia nel mondo, rappresenta un passo fondamentale per la conoscenza del brand, non solo per i clienti italiani, ma anche per quelli stranieri – afferma Chiara Rota, founder e CEO di My Cooking Box”.

Lo store, vestito di legno e di colori neutri, esibisce tutta la sua collezione di box: dalla Fileja calabrese alle Busiate alla siciliana; dai Pici toscani ai Mezzi Paccheri campani. Basta, poi, cercare tra gli scaffali per trovare le box della cena siciliana o pugliese, oppure provare una pizza gourmet con alici, tartufo, caponata e mandorle. E per finire, le sweet box dove cimentarsi nella preparazione della Torta Mousse al Pistacchio o del Dessert ai Tre cioccolati. 

Qui si possono anche acquistare box per un amico lontano; sarà cura di My Cooking Box farglielo recapitare nel paese in cui risiede. Non solo, il negozio funziona anche come punto di ritiro per gli acquisti effettuati nello shop online.

Durante l’anno saranno previsti eventi live e cooking show per offrire l’occasione di assaggiare le ricette e rendere ancora più vivo questo viaggio nel gusto firmato My Cooking Box.

 “Questa inaugurazione – conclude Rota– è la prima tappa di un percorso di respiro internazionale, che prevede la nascita di nuovi store nei principali mercati chiave per il marchio”.

Milano è, dunque, il punto di partenza per l’avviamento di altri quattro monomarca diretti in Germania e UK e di ulteriori trenta in franchising distribuiti in tutta Europa.

ALDI porta la spesa a Vicenza con un suo nuovo store

ALDI, inaugura a Vicenza  giovedì 19 settembre un nuovo punto vendita nel quartiere Villaggio del Sole in via Brigata Granatieri di Sardegna n° 27. Lo store che impiega 11 nuovi collaboratori, ha una superficie di oltre 1.100 m² ed è dotato di un impianto fotovoltaico che eroga una “potenza green” di 48 kW, mentre l’ esterno – con un parcheggio gratuito di 108 posti auto a disposizione dei clienti – ospita un’area verde in cui ALDI ha piantato circa 30 alberi. Inoltre, l’azienda ha provveduto alle opere di urbanizzazione su un’area di 3.000 m² realizzando una rotonda e un sottopasso ciclopedonale.

L’assortimento

ALDI dedica grande attenzione al made in Italy, con un assortimento alimentare composto per il 75% da prodotti che nascono dalla collaborazione con fornitori italiani selezionati. L’offerta ALDI è incentrata su una selezione virtuosa dell’assortimento per un’esperienza di acquisto semplice e intuitiva e offre qualità, convenienza e freschezza dei prodotti con circa 120 referenze tra frutta e verdura e l’85% di linee a marchio proprio.

L’ampio reparto ortofrutta, ispirato ai mercati rionali, è il primo spazio che dà il benvenuto ai clienti. Da ALDI il “Banco dei Sapori” rappresenta un importante progetto dedicato alle tipicità regionali italiane, mentre l’accogliente vinoteca offre una selezione accurata e di qualità di vini. Particolare attenzione, inoltre, è stata rivolta alla zona dei prodotti da forno “Pan del Dì” dove i clienti possono trovare un assortimento fragrante e appena sfornato. Negli store ALDI è possibile inoltre coniugare una spesa veloce con una pausa durante gli acquisti grazie al corner “Caffè al Dì”.

Un ampio spazio del negozio è riservato alle promozioni: due volte a settimana, il lunedì e il giovedì, ALDI propone una variegata offerta di articoli sempre nuovi a prezzi imperdibili oltre alle offerte dei prodotti in assortimento. In occasione dell’apertura, da giovedì 19 settembre, si possono trovare offerte in sottocosto. Inoltre, sconto del 30% su tutto il reparto frutta e verdura fino a domenica 29 settembre.

Ki Best 2019, le parole d’ordine sono omniexperience, engagement, smart shopping

Omniexperience, Engagement, Smart Shopping: queste le tre tendenze principali individuate da Fabrizio Valente, fondatore e amministratore di Kiki Lab-Ebeltoft Italy, dopo un’attenta disamina di oltre 200 aree retail visitate nell’ultimo anno in Italia e nel mondo.

Una ricca testimonianza di queste realtà  verrà presentata nel corso di Ki Best 2019, l’evento annuale organizzato da Kiki Lab a Milano il 15 ottobre: un viaggio attraverso tendenze e aree retail innovative visitate da Valente e dal team di Kiki Lab a Londra, Dubai, Amsterdam e New York.

Ad arricchire l’evento (oltre alle testimonianze qui presentate) ci saranno anche le case history di Kiko, Woolrich, Todis, Fastweb, PittaRosso, AW Lab, MediaWorld, ALDO Italy, Xiaomi MI Store Italia.

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AI e l’impatto su aziende e lavoratori USA. L’indagine Genesys

L’intelligenza artificiale (AI) non è nata adesso. Di fatto ha visto la luce già nel lontano 1956. Ma in questi ultimi anni sta vivendo un revival di tutto rispetto da un capo all’altro del mondo. Una recente ricerca sponsorizzata da Genesys (azienda di informatica e telecomunicazioni statunitense, fondata da Gregory Shenkman e Alec Miloslavsky nell’ottobre del 1990), ci delinea un affresco interessante di come oggi la AI venga percepita sui luoghi di lavoro a stelle e strisce.

Il primo dato importante è che entro il 2022 il 60% delle aziende statunitensi prevede di utilizzare l’IA o l’automazione avanzata per ottimizzare le operazioni, e le prestazioni.

Quanto all’efficacia i pareri sono piuttosto unanimi: indipendentemente dall’età della loro organizzazione, infatti, i datori di lavoro statunitensi intervistati ritengono che l’IA renda le loro aziende più efficaci. In particolare, il 32% di loro ritiene che consente di raggiungere obiettivi in ​​modo più rapido ed economico. Un ulteriore 25% ritiene che l’IA consenta ai dipendenti di diventare più produttivi e di sentirsi più preziosi. E non basta: il 26% considera l’IA necessaria per consentire alle proprie aziende di rimanere competitive in futuro e quasi due terzi (64%) pensano che i loro dipendenti siano entusiasti di avere strumenti tecnologici migliori e abilitati all’intelligenza artificiale perché li assiste nel loro lavoro.

Nessuna perplessità dunque?

Beh, qualche dubbio c’è.

Per esempio tra il 31% degli intervistati che non ritiene l’intelligenza artificiale congrua alla propria attività.

E poi c’è chi è preoccupato dei costi: il 24% dei datori di lavoro.

Le conseguenze sul lavoro

Su questo punto c’è una forte disconnessione tra datori di lavoro e impiegati. I primi attribuisco infatti ai loro dipendenti timori che essi non hanno: sono loro troppo pessimisti o gli altri tropo superficiali?

Secondo la ricerca di Genesys, infatti, il 42% dei datori di lavoro statunitensi ritiene che i dipendenti abbiano paura dell’intelligenza artificiale / dei robot a causa della potenziale eliminazione del lavoro. A causa del rischio percepito per l’occupazione, l’8% dei datori di lavoro afferma che vorrebbe evitare l’adozione di AI / robot nelle proprie aziende.Al contrario, il 67% dei dipendenti statunitensi intervistati per Genesys, ha dichiarato di non aver paura che l’intelligenza artificiale / i robot eliminino il proprio lavoro entro i prossimi 10 anni, mentre solo il 19% ha paura.Ma come si comporteranno le aziende?Il 50% dei datori di lavoro afferma che l’adozione dell’IA non li farà ridurre la forza lavoro.Mentre il 30% prevede al contrario, prevede tagli della forza lavoro.E infine l’impatto dell’AI: quali le previsioni?Il 36% dei datori di lavoro vede un impatto positivo dell’intelligenza artificiale sui propri dipendenti nel prossimo anno, con il numero che salta al 53% quando viene interrogato circa cinque anni in futuro.Tra i dipendenti, infine, ottimista è il 32% del campione. 

AIXA: dal 4 al 7 novembre torna l’appuntamento sull’Intelligenza Artificiale

Dopo il successo della prima edizione, AIXA  il forum dedicato alle applicazioni pratiche dell’Intelligenza Artificiale, ritorna anche quest’anno al MiCo dal 4 al 7 novembre, per dare spazio al dibattito e al confronto.

 

Gli appuntamenti

DIGITAL & HUMANITY RELEVANCE – 4 novembre

Mark Curtis, Chief Client Officer di Fjord – Design and Innovation from Accenture Interactive terrà la sua lecture, “Relevance”, realizzata in collaborazione con Fondazione Fiera Milano e Meet The Media Guru sul format di Exhibitionist, cercherà di spiegare perché, con l’avvento della tecnologia, oggi la brand communication, per avere successo, deve
mettere al centro le persone.

AI BUSINESS TRAINING -5/6/7 novembre

Sono essenzialmente degli Experential Lab articolati su 3 giorni (5-6-7 novembre). Verteranno su Artificial Intelligence, Augmented Reality & Virtual Reality(AR/VR)e MAR-TECH con i maggiori esperti del settore, case studies di successo e industry show-case.

5 novembre, chairman Guido Di Fraia dello IULM modererà l’evento dal titolo “AI disruption per le aziende italiane: nuove opportunità per il business”.

6 novembre: chairman Lorenzo Montagna modererà l’evento dal titolo “The business power of augmented & virtual reality:l’uso della realtà aumentata e virtuale per il business”.

7 novembre chairman Alessando Chessa di Linkalab modererà l’evento dal titolo “MarTech, quando l’Intelligenza Artificiale e la tecnologia incontrano il marketing”.

INTAIL- 5 novembre

Focus sull’intelligenza artificiale nel retail con la presenza di key note speaker nazionali ed internazionali. Nel corso della giornata avrà luogo il Retail Award, premiazione dei case studies più innovativi a livello nazionale e internazionale nel Retail in 6 diverse industries.

INTELLIGENCE IN DATA SCIENCE – 6 novembre

Marketing Analytics Summit è l’evento più importante a livello internazionale su Big Data & Marketing Science. Top Manager di aziende di grandi, medie e piccole dimensioni partecipano a Marketing Analytics Summit per scoprire nuovi modi di incrementare il ritorno dei loro investimenti digitali.

INTELLIGENCE IN INNOVATION- 5 – 7 novembre

Intelligenza Artificiale e Marketing sarà tra i temi della 2 giorni di “SMXLMilan–Search & Social media MarketingConference”, blockbuster internazionale nel digital marketing con 3 sessioni parallele, 50track sessione oltre100speaker tra cui Igor Beuker, Aleyda Solis, Rand Fishkin, David Amerland, Oli Gardner, Jason Miller, Simo Ahava e molti altri.Tra le novità 2019 il boot camp con 20 work shop su SEO, Content, Advertising, LinkBuilding.

CHI INCONTRERAI AD AIXA?

CEO, COO, CMO, Social Media Director, CIO, CDO, Logistic & Supply Chain Manager, Responsabile Produzione, Quality&R&S. Industry: Manufacturing, Retail, Digital&Media, Energy, Telco, Pharma, Financial Services, PA, Utilies.

I numeri di AIXA

4 giorni di networking

8.000 mq di esposizione

200 speaker

70 incontri

100 ore di eventi

 

Registrati qui agli eventi AIXA

Fresco Market apre nella capitale il suo 22° negozio

Continua lo sviluppo di Fresco Market, con l’apertura del ventiduesimo negozio della catena, il dodicesimo nella Capitale. In Via Flaminia 320, per la precisione, con uno spazio di 500 mq, ottimizzati per facilitare l’esposizione con particolare richiamo alla tradizione del mercato tradizionale.
Fresco Market privilegia la vendita dei prodotti Made in Italy provenienti da filiere controllate allo scopo di alleggerire il prezzo dalle forti spese per le pubblicità tipiche dei prodotti di marca, per garantire alle famiglie italiane prodotti di qualità a prezzi convenienti. Nella scelta delle filiere, Fresco Market predilige i rapporti con i produttori locali e con realtà controllate fondate su severi standard qualitativi e su tecniche che riducono al minimo l’uso di fitofarmaci sui prodotti ortofrutticoli.

[Not a valid template]Offrire ai consumatori italiani prodotti provenienti da filiere certificate significa avere la possibilità di controllare processi produttivi e distribuzione per garantire qualità in ogni fase del processo.
Dal reparto ortofrutta, con una vasta esposizione di frutta e verdura tipica della classica bottega del fruttivendolo nel rispetto dell’eccellenza del territorio e della stagionalità al reparto macelleria, dove viene privilegiata la filiera corta per portare in tavola le migliori carni del territorio con una vasta offerta di preparati pronti freschi e di confezionati sottovuoto skin, per garantire le migliori tecniche di conservazione. “Siamo orgogliosi del successo che Fresco Market sta registrando negli ultimi mesi. Abbiamo in programma infatti nuove aperture nel 2019 e nel 2020 per rendere sempre più capillare la nostra presenza e soddisfare le esigenze di un numero sempre più alto di clienti che mettono al primo posto la qualità e la provenienza dei prodotti, senza dover rinunciare al risparmio” ha dichiarato
Luca Chirieleison, Direttore Vendite e Marketing di Fresco Market.

Dopo Coney Island, il Gruppo Zamperla apre a FICO il Bologna Luna Farm

Dopo il Luna Park di Coney Island, Gruppo Zamperla, top player mondiale del settore entertainment, sceglie FICO per aprire entro fine anno Bologna Luna Farm, il primo parco divertimenti a tema contadino in Italia, frutto di un investimento da 11 milioni di euro.

Basato su un concept originale ideato per FICO Eataly World, Luna Farm offrirà alle famiglie un’esperienza di puro divertimento in una sorprendente fattoria. Tra scenografie curate nei minimi dettagli si potranno provare le emozioni di 15 attrazioni a tema, tra le quali una monorotaia sospesa da percorrere a bordo di una gallina, una ruota del mulino panoramica o il recinto dei tori autoscontro con proiezioni interattive in pista.

Nel nuovo parco indoor, progettato dalla design company Team Park Project, si potranno infatti sperimentare in anteprima mondiale soluzioni di realtà aumentata e interattività sviluppate da Z+, consociata del gruppo Zamperla. Rilevante anche l’attenzione data in questo progetto ai temi dell’inclusione e fruibilità, sui quali il gruppo investe da anni in ricerca e sviluppo, sviluppando attrazioni dedicate a persone con esigenze speciali.

Luna Farm è il frutto della collaborazione tra Zamperla Group, player mondiale nel settore entertainment da oltre 50 anni, e FICO Eataly World, il parco del cibo più grande del mondo, aperto a Bologna nel novembre del 2017. Il luna park contadino occuperà una superficie coperta di circa 6.500 metri quadrati, nell’area del CAAB – Centro Agroalimentare Bologna dove sorge FICO, ha richiesto investimenti per 11 milioni di euro e, a pieno regime, darà lavoro a 70 persone, di cui 50 operatori giostre e accoglienza selezionati da subito. Circa 12 i mesi di lavoro richiesti per progettare e realizzare un parco a tema che per molti aspetti non ha eguali in Italia.

Il Parco si rivolge alle famiglie con bambini, che solo in Emilia-Romagna rappresentano una platea di oltre 1.235 mila nuclei; in sinergia con FICO avrà un bacino di attrazione nazionale ed internazionale.

 “Siamo orgogliosi della partnership con FICO Eataly World perché condividiamo la mission di valorizzazione dell’eccellenza italiana nel mondo. – sottolinea Alberto Zamperla, presidente dell’omonimo gruppo – La sua natura di progetto d’avanguardia ci ha spinti a investire con convinzione in questa collaborazione. Luna Farm arriva nel secondo anno di vita di FICO come naturale evoluzione di un progetto che anticipa trend del futuro: FICO offre risposte innovative alla trasformazione delle esigenze dei consumatori, e l’entertainment ha un ruolo chiave.”

“Quando abbiamo pensato FICO abbiamo immaginato un luogo immenso e gioioso per i bambini e per le loro famiglie – dichiara Oscar Farinetti, fondatore di Eataly – Luna Farm è la naturale evoluzione del progetto iniziale. Una grande attrazione per i bambini che parte da giochi che ci riconnettono con le nostre radici e le nostre tradizioni. La collaborazione con Zamperla, eccellenza italiana che costruisce parchi nel mondo, sottolinea una volta di più l’attenzione di FICO per lo sviluppo di un turismo inclusivo e accessibile.”

 Il recruiting

Dal 1° settembre Luna Farm ha aperto anche la campagna di recruiting per i 50 addetti alle attrazioni e all’accoglienza degli ospiti. Dopo una selezione online, la ricerca avrà come momento culmine un evento che si svolgerà a Fico a metà ottobre e si concluderà il giorno seguente con i colloqui individuali. Il percorso di recruiting si avvale anche della collaborazione di “Insieme per il lavoro”, il progetto nato dalla collaborazione tra Comune, Città Metropolitana e Arcidiocesi di Bologna che mette in rete associazioni, sindacati e settore non profit, per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone in condizioni di fragilità.

 

 

 

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