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La IV Gamma frena a volume: -5% le verdure e -8,6% la frutta

Dopo un anno positivo per volumi di vendita cha ha riportato il settore della IV Gamma oltre i livelli pre-pandemia, la crisi dei consumi e l’inflazione si è fatta sentire anche per l’ortofrutta che ha arrestato la sua crescita. Secondo i dati Circana la IV Gamma ha chiuso il primo semestre 2023 con un fatturato di oltre 550 milioni di euro, registrando una perdita a valore del 2% per le verdure e dell’1,7% per quanto riguarda la frutta e a volume rispettivamente del -5% e del -8,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo quota 409 milioni di confezioni.

Questa decisa battuta d’arresto arriva dopo due anni di crescita costante ma comunque lieve e con alti e bassi, e va a inserirsi in un contesto settoriale già difficile che, per ben noti problemi strutturali, mette in seria difficoltà le aziende.

Analizzati i risultati negativi del primo semestre, Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food si concentra sulle possibili soluzioni: “La crisi dei consumi legata all’inflazione aggrava la situazione di aziende che da tempo affrontano criticità strutturali che ne erodono costantemente i margini operativi, mettendo a rischio un settore che dà lavoro a circa 30.000 addetti in tutto il Paese e che, oltretutto, è strategico per la diffusione di sane abitudini alimentari tra i consumatori”.

L’Associazione che rappresenta le aziende di IV Gamma da tempo chiede alle Istituzioni un tavolo di lavoro allargato per trovare soluzioni in grado di salvaguardare gli interessi di tutte le parti coinvolte: consumatori, aziende, lavoratori e distribuzione. La difficile situazione attuale rende ancora più urgente la necessità di un confronto e di un intervento delle Istituzioni.

La Gdo traina la Mortadella Bologna IGP, bene produzione ed export

Nei primi sei mesi del 2023 sono stati prodotti 18,9 milioni di kg di Mortadella Bologna IGP, e venduti oltre 16,1 milioni di kg. Rispetto allo stesso periodo del 2022 la produzione è cresciuta del 3,8% e le vendite del 4,1% (dati forniti dall’organismo di controllo IFCQ certificazioni). L’affettato in vaschetta conferma la tendenza di fondo ad una costante crescita, registrando un aumento del 7,4%, a conferma della preferenza da parte dei consumatori per un formato comodo, pratico e di facile scorta.

In Italia la Gdo si conferma il principale canale di vendita con una quota del 54,9%, seguita dal Normal Trade col 28,6% e dal Discount col 16,5%. Il 20,5% delle vendite è destinato alle esportazioni, prevalentemente nei Paesi UE, tra quest’ultimi Francia e Germania rappresentano i principali mercati di riferimento, con quote del 30% e del 25%. In generale, le vendite in UE hanno registrato complessivamente un aumento del 6,7% rispetto al 1° semestre del 2022. In particolare, in Germania e Spagna le esportazioni di Mortadella Bologna IGP sono cresciute a doppia cifra, registrando un incremento, rispetto ai primi sei mesi del 2022, rispettivamente del 13,3% e 12,4%.

“È motivo di grande orgoglio constatare che, nonostante il momento difficile per l’economia europea e soprattutto italiana, la Mortadella Bologna IGP continui ad essere uno dei prodotti alimentari ad Indicazione Geografica più amato dagli Italiani e sempre più apprezzato all’estero” dichiara Guido Veroni, Presidente del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna. “La crescita del 4,1% delle vendite sul mercato interno assume quindi particolare rilievo perché conferma che la scelta del Consorzio di puntare sulla comunicazione delle caratteristiche qualitative uniche e inimitabili del prodotto risulta premiante, in termini di apprezzamento e vendite, in quanto va proprio ad intercettare il bisogno manifestato dal consumatore finale nel preferire un prodotto di alta qualità, tutelato e garantito dal marchio comunitario di Indicazione Geografica Protetta”. 

Le associazioni sportive dilettantistiche premiate da Gruppo VéGé e Decathlon

Si è chiusa la seconda edizione del progetto di Gruppo VéGé dedicato al sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche. L’iniziativa, basata su un’intesa e una visione comune con Decathlon, si fonda sull’attenzione ai bisogni delle famiglie con lo scopo di promuovere nei territori i valori positivi dello sport, della salute, di una corretta alimentazione.

In questa edizione, Gruppo VéGé ha premiato 3.830 Associazioni Sportive Dilettantistiche italiane con gift card Decathlon, del valore di 300 e 600 euro, per un montepremi totale di oltre 1.500.000 euro, da utilizzare presso i negozi e l’online e distributore di articoli sportivi. Sono stati premiati anche i clienti dei circa 2.200 punti vendita appartenenti a 25 imprese al dettaglio, facenti parte di Gruppo VéGé e coinvolte nel progetto, con più di 1600 gift card Decathlon del valore di 100 euro ciascuna.

Il concorso ha previsto per ogni 15 € di spesa dei clienti nei punti di vendita del network nazionale VéGé, la presenza di un QRcode sullo scontrino insieme ad altri eventuali codici, se nella spesa erano presenti “prodotti acceleratori” a marca Ohi Vita (la MDD benessere del Gruppo) e altri brand partner dell’Industria di Marca. I QRcode così raccolti sono stati conferiti tramite una app dedicata nel “borsellino virtuale” delle Associazioni Sportive Dilettantistiche iscritte all’iniziativa. Alla fine dell’attività, in base ad una classifica per insegna, hanno ricevuto i premi le società sportive che hanno raccolto più codici tra i milioni di punti donati da tutti i clienti dei nostri punti vendita.

“Siamo orgogliosi di aver ideato questo progetto in esclusiva con Decathlon ed orgogliosi di essere stati ancora una volta pionieri in Italia, su scala nazionale. Sono anche lieto che l’intero settore del retail in Italia stia mutuando le nostre buone prassi, perché i valori dello sport sono universali e più aiuto si dà allo sport dilettantistico meglio è. Ecco un esempio in cui la concorrenza delle buone idee diventa un valore aggiunto a beneficio di tutti”, commenta Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé.

“Il progetto di Corporate Social Responsibility di Gruppo VéGé dedicato alle ASD è stato il primo nella sua categoria, e farne parte fin dall’inizio ci inorgoglisce e rafforza la nostra partnership, fondata sulla condivisione dei valori dello sport” ha aggiunto Gianluca Sgarlata, Direttore B2B di Decathlon. “Questa collaborazione, giunta alla seconda edizione, permetterà di supportare tantissime ASD, che hanno l’importante ruolo di diffondere la pratica sportiva in Italia e promuoverne valori e benefici. Vedere sorgere tante iniziative simili ci fa molto piacere, significa che il progetto è stato ispirante per tanti operatori del mercato, e chi ne beneficia sono proprio le associazioni. Decathlon, attraverso la sua capillarità su tutto il territorio nazionale, è al loro fianco per sostenerle nella loro attività”.

La cipolla rossa di Tropea al Magna Graecia Film Festival

Sarà l’attore, regista e sceneggiatore internazionale Sergio Castellitto il destinatario dello speciale premio che il Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp riconoscerà nell’ambito del Magna Graecia Film Festival. La serata dedicata al simbolo agroalimentare della Calabria, tra i partner della rassegna giunta alla sua 20esima edizione, si terrà sabato prossimo 5 agosto all’Arena Porto di Catanzaro Lido.

Il Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP è tra i quattro main partner che hanno aderito alla prima edizione del Magna Graecia Food Feast, oltre al Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria, il Consorzio Clementine di Calabria e Nostrum Bio. In occasione della serata dedicata alla Rossa di Tropea ci sarà la cena dedicata a questo speciale ingrediente. Sarà trasmesso inoltre un video sulla cipolla rossa, la Tropea Experience realizzato da Enjoy Calabria in collaborazione con Vegitalia Spa.

Italiani più fiduciosi: intenzioni d’acquisto in crescita a luglio (+11,3%)

Rovesciando la tendenza rilevata a maggio e giugno, le intenzioni d’acquisto di luglio tornano a crescere a doppia cifra (+11,3%) riavvicinandosi ai livelli massimi dell’ultimo anno raggiunti lo scorso marzo. Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Eumetra, le temperature estive hanno portato molti italiani a pensare all’acquisto di pompe di calore che, con un incremento del +37,7%, segnano il maggiore rialzo della propensione al consumo, raggiungendo il livello massimo degli ultimi 12 mesi. Un contributo importante alla ripresa delle intenzioni d’acquisto arriva anche dall’intero comparto mobilità. Tra i veicoli, le auto nuove registrano il maggiore slancio e con una crescita del 21,5% raggiungono livelli superiori rispetto alla scorsa estate e vicini ai massimi di febbraio e marzo.

“La ritrovata crescita delle intenzioni d’acquisto si associa a un lieve, ma significativo miglioramento delle aspettative degli italiani verso il futuro: il 50% degli intervistati si dice oggi molto (5%) o abbastanza (45%) ottimista, un dato in crescita di 5 punti percentuali sulla rilevazione di fine maggio. L’inflazione rimane la preoccupazione principale ma cala di due punti la percentuale di chi continua ad avvertire un rialzo dei prezzi mentre, parallelamente, salgono dal 25 al 27% gli intervistati che ritengono quello attuale un buon momento per spendere” dichiara Gilles Zeitoun, Amministratore Delegato e Direttore Generale Findomestic.

Sull’altalena delle intenzioni d’acquisto degli ultimi 12 mesi (7 in crescita e 5 in calo), la tendenza positiva di luglio gode dello slancio offerto dal segmento delle pompe di calore (+37,7%), ma anche della crescita dell’intenzione di acquistare impianti fotovoltaici/termici (+27,2%) o di isolamento termico (+13,8%). In aumento anche la propensione all’acquisto di infissi (+5,9%) come, più in generale, quella a ristrutturare l’abitazione (+4,6%). Solo le caldaie a condensazione risentono di una lieve flessione (-0,5%). Anche i dati relativi ad arredo e apparecchi elettrici ad uso domestico confermano il buon momento della casa: le intenzioni d’acquisto di piccoli e grandi elettrodomestici crescono rispettivamente dell’11 e 8,5% e i mobili sono sostanzialmente stabili (+0,4%) su livelli alti. Al contrario il segmento TV cede il 4,6%.

Nel mondo della mobilità buona ripartenza per le auto nuove (+21,5%), perfino migliore di quella delle auto usate (+13,5%), anche se queste ultime raggiungono il punto più alto dell’ultimo anno in termini di intenzioni d’acquisto. Lo stesso vale anche per il segmento moto e scooter, in crescita del +17,1%. Tra i veicoli alternativi, in forte rialzo sia monopattini elettrici e affini (+30,5%), sia le E-bike (15,4%). PC (+1,5%) e telefonia (+0,7%) sono i soli prodotti tecnologici con intenzioni d’acquisto in crescita, a differenza dei tablet che perdono il 7%, facendo segnare l’andamento peggiore del mese. In lieve flessione anche i viaggi (-0,7%) che il 65% ha già programmato per l’estate (a giugno era il 60%). Il 13% non andrà in vacanza e il 22% del campione non ha ancora preso una decisione. Nel settore del tempo libero, infine, le attrezzature per il fai da te registrano un incremento del 3,2% delle intenzioni d’acquisto.

Rilancio Pernigotti, nominato nuovo CdA e ingresso Invitalia in compagine societaria

Con l’ingresso di Invitalia, è stata perfezionata la compagine societaria della Pernigotti Holding SpA, società costituita dal fondo Lynstone di JP Morgan che ha rilevato dal Gruppo Toksoz l’intero capitale sociale della Pernigotti SpA. L’operazione, condotta per Invitalia nell’ambito del Fondo per la salvaguardia dei marchi storici, ha consentito di ricostituire il capitale sociale per 7.000.000 di euro (75% Lynstone-JP Morgan, 25% Invitalia) e così porre le basi per il rilancio del marchio e della produzione. I due soci cooperano nella stessa misura anche in Walcor SpA, altro storico marchio cremonese, specializzata nella produzione di uova di Pasqua e monete di cioccolata. È proprio la complementarietà delle linee produttive e, di conseguenza, del portafoglio prodotti che ha indotto ad una “operazione gemella” che, integrando fornitori, prodotti, rete commerciale e management, si presenta sul mercato come una proposta innovativa.

Già dal prossimo periodo natalizio i prodotti a marchio Pernigotti torneranno disponibili per i consumatori che hanno dimostrato anche in recenti analisi di mercato di aspettare il ritorno sugli scaffali della distribuzione dei gianduiotti, dei torroni  e delle praline. L’assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Pernigotti Holding SpA, con Luigi Mastrobuono Presidente, Attilio Capuano Amministratore Delegato, Camille Le Baut Consigliere, membri a loro volta anche del Consiglio della Walcor.

Due i segnali importanti per l’economia italiana e per quella del territorio novese: l’interesse dei grandi fondi di investimento per la nostra manifattura, considerata ancora decisiva per lo sviluppo nell’intero quadro europeo, e in particolare per la leadership dell’industria alimentare; la strategicità del Fondo di salvaguardia dei marchi storici, che consente con il suo intervento di rilanciare sul mercato la tradizione dei marchi italiani, che hanno fatto e continuano a fare la storia del prodotto made in Italy in ottica di sviluppo e conquista di nuovi mercati. Una nuova prospettiva per il territorio e il ringraziamento per i lavoratori e loro rappresentanze che hanno atteso a lungo ma attivamente una svolta occupazionale, per le istituzioni locali, che hanno sostenuto il lavoro di costruzione della nuova ipotesi societaria, e per il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Gerry Scotti è testimonial del nuovo spot di Pasta Venere

Il nome è quello della dea della bellezza e dell’amore, Venere, il protagonista invece è uno dei volti più conosciuti e amati di sempre, Gerry Scotti. Prosegue così un legame storico di grande successo e simpatia, per portare sulle tavole degli italiani la nuova Pasta Venere Riso Scotti.

Pasta Venere consente di creare e sperimentare con i sapori e con i colori, grazie al nero seducente che dona quel tocco in più, al profumo e alla consistenza. Ideale per tutti i piatti, dai più semplici con pomodoro e basilico o con gamberetti e zucchine, ai gustosi e ghiotti classici regionali, ai sofisticati accompagnamenti con pesce e crostacei, oppure con un semplice filo d’olio e parmigiano: ogni condimento è perfetto, grazie alla speciale ruvidità, esclusiva del metodo di lavorazione Riso Scotti. Il tempo di cottura è un alleato: si può sperimentare in base alle proprie preferenze, grazie all’eccezionale consistenza che accontenta sia chi predilige la pasta al dente sia chi la ama più morbida.

“Riso Scotti è l’unica azienda a commercializzare la varietà Venere avendo siglato un accordo di licenza esclusiva con Sa.Pi.Se, la Cooperativa Sardo Piemontese Sementi che detiene la proprietà del marchio e controlla la filiera agricola” commenta Umberto Rovati, Marketing Manager Riso Scotti. “Alla base dell’accordo c’è un progetto di valorizzazione sui mercati nazionali ed esteri. Oggi con Pasta Venere e Gerry Scotti abbiamo un’occasione in più: all’italianità della materia prima, uniamo il piatto italiano per eccellenza più conosciuto al mondo e lo raccontiamo attraverso le parole e la testimonianza di un italiano super apprezzato e amatissimo”.

Lo spot parla sia agli esperti gourmet che ricercano raffinatezza ed esclusività, sia agli amanti della tradizione che non vogliono rinunciare alla qualità made in Italy e all’esperienza Riso Scotti nella creazione di prodotti unici. Lo spot è pensato per i più curiosi che amano sperimentare in cucina, così come per gli affezionati a uno stile di vita sano e bilanciato, oltre che innovativo, che trovano in Pasta Venere la soluzione ideale.

Lo spot sarà on air sui principali canali nazionali dal 30 luglio fino a metà settembre, con oltre 7.000 passaggi, con un’altissima percentuale in fascia prime time. Pasta Venere sarà inoltre protagonista nella trasmissione di Gerry Scotti “Caduta libera” con una telepromozione, per due settimane. La campagna si completa con un’importante e innovativa campagna digital e social.

Decimo bilancio di sostenibilità per Selex, un asset chiave nelle strategie del Gruppo

Il Bilancio di Sostenibilità, pubblicato da Selex e giunto alla sua decima edizione, rappresenta un ulteriore passo avanti che evidenzia come il Gruppo abbia raggiunto una piena maturità in quest’ambito.

“Da molti anni lavoriamo affinché la sostenibilità economica sia sempre più integrata alla sostenibilità ambientale e sociale delle nostre aziende” ha affermato Maniele Tasca, Direttore Generale Gruppo Selex. “Gli imprenditori sono naturalmente orientati a dare grande importanza ai territori in cui operano e su questa base stiamo costruendo, attraverso processi sempre più strutturati, gli obiettivi di costante e ambizioso miglioramento di tutte le dimensioni della sostenibilità”.

L’ultimo Bilancio di Sostenibilità mira a raccontare gli impatti generati dalla Centrale Selex e dalle sue 18 imprese socie, tenendo in considerazione l’ambiente, le persone tra cui dipendenti, fornitori, clienti e comunità locale. Nel 2022 Gruppo Selex ha investito risorse per un valore totale di oltre 7 milioni di euro in attività sociali, sportive e culturali a sostegno del territorio e a supporto del Terzo Settore. Tra i progetti di valore, “Tutti per l’Ucraina” che ha permesso di devolvere a Medici senza Frontiere un valore complessivo pari oltre 730.000 euro e che grazie a un ulteriore sviluppo a livello locale ha ottenuto ben 1 milione e 200 mila euro di donazioni. Sempre in ottica di sostegno alle tante emergenze umanitarie e ambientali, Il Gruppo è sceso in campo anche con la campagna “Tutti per l’Emilia-Romagna” che ha raccolto oltre 500.000 euro a favore delle comunità colpite dall’alluvione. Inoltre, il progetto, grazie al sostegno di iniziative regionali promosse da alcuni soci, è arrivato così ad oltrepassare complessivamente la somma di 1 milione e 300 mila euro di donazioni.

Selex è in prima linea anche nella lotta allo spreco alimentare: grazie alla collaborazione con partner del Terzo Settore su numerose iniziative, anche digitali, per il recupero delle eccedenze alimentari, il Gruppo ha potuto salvare e donare oltre 2 milioni di kg di prodotti, compreso il fresco non venduto. Un incremento del +20% rispetto al 2021. Ottimi risultati anche nella conversione a packaging sostenibili. Quasi l’80% delle confezioni sono state modificate riducendo l’impatto sull’ambiente e favorendo l’impiego di materiali di riciclo. La MDD vanta il 95% di fornitori di origine italiana e nell’ultimo anno sono aumentati del 93% i partner con certificazione d’origine. Come ulteriore testimonianza di trasparenza e impegno concreto verso i propri clienti, il Gruppo Selex ha sottoscritto la “Carta dei Valori”: un programma certificato da un ente terzo che attesta gli impegni e gli obiettivi di sostenibilità assunti da Selex per la MDD. Infine, rispetto all’anno passato, Selex ha registrato un + 20% di emissioni eluse grazie all’installazione di impianti fotovoltaici. L’apporto di fonti di energia rinnovabile ha consentito la produzione oltre 18.000.000 kWh di energia “pulita” evitando l’emissione in atmosfera di oltre 5.800 tonnellate di Co2. A questo si aggiunge il risparmio registrato da parte della Centrale Selex grazie alla scelta, ormai per il terzo anno consecutivo, di acquistare esclusivamente energia verde certificata tramite Garanzia di Origine.

“Il decimo Bilancio di Sostenibilità rappresenta per noi un traguardo importante, di crescente consapevolezza rispetto ai temi della Responsabilità Sociale d’Impresa” aggiunge Alessandro Revello, Presidente di Gruppo Selex. “A guidarci è proprio il senso di responsabilità che sentiamo verso i nostri clienti che ogni giorno, in tutt’Italia, ci accordano la loro fiducia. È per loro che, in un‘ottica di sostenibilità economica e sociale e con l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto dei consumatori dalla spinta inflattiva, abbiamo lanciato Spesa Difesa. La campagna ha permesso alle famiglie italiane di riuscire a risparmiare oltre 22 milioni di euro sui prodotti a marchio Selex. Per noi un motivo di soddisfazione e orgoglio che ci spinge quotidianamente a supportare tanti progetti che creano valore condiviso sul territorio a supporto della collettività”.

Sacchetto Antispreco, parte l’iniziativa di Lidl contro gli sprechi alimentari

Lidl continua a impegnarsi contro lo spreco alimentare e lancia il “sacchetto antispreco”, progetto che restituisce valore a frutta e verdura esteticamente non perfetta, ma ancora buona e sicura, oppure con la confezione rovinata. L’iniziativa, che coinvolge tutti i 730 punti vendita Lidl presenti sul territorio nazionale, permetterà ai clienti dell’insegna di contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare, acquistando questi speciali sacchetti di ortofrutta non più rispondente agli standard commerciali aziendali.

I sacchetti antispreco vengono preparati quotidianamente dal personale del punto vendita dopo un’accurata selezione dei prodotti e sono disposti all’interno di un carrello dedicato nella zona retrostante le casse. Ogni sacchetto antispreco contiene 4 kg di frutta e verdura e può essere acquistato al prezzo fisso di 3 euro. Il numero di sacchetti confezionati dal singolo punto vendita varia a seconda della disponibilità giornaliera di merce idonea all’attività.

“Come catena di supermercati, possiamo svolgere un ruolo importante nella lotta contro lo spreco alimentare, tema a noi molto caro sul quale siamo attivi già da molti anni con numerose iniziative” commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Grazie al nostro sacchetto antispreco intendiamo promuovere un consumo più consapevole, sensibilizzando i nostri clienti che hanno saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa, dimostrando di apprezzarla sin da subito”.

L’introduzione dei sacchetti antispreco rientra nel più ampio progetto “Too Good To Waste” lanciato da Lidl nel 2019, che prevede l’applicazione di sconti mirati al fine di incentivare la vendita dei prodotti che si avvicinano alla data di scadenza. A ciò si aggiungono l’ottimizzazione continua dei processi di ordine, stoccaggio e rotazione della merce, e un fitto programma di donazione delle eccedenze in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus. Tale progetto, denominato “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco”, ha portato fino a oggi al recupero di oltre 31.000 tonnellate di cibo, equivalenti a 62 milioni di pasti.

Mozzarella regina dell’estate, Gambero Rosso stila la classifica delle migliori

La mozzarella è la grande protagonista delle tavole estive italiane: per questo Gambero Rosso ha deciso di dedicare a essa una delle storie di copertina del numero in edicola, stilando una nuova classifica, in blind test, per sancire i migliori prodotti artigianali e industriali con le “versioni più leggere” e quelle senza lattosio. A guidare la classifica sono le regioni centrali e meridionali che si confermano patria indiscussa della tradizione: Puglia, Campania, Molise, in particolare per quelle di nicchia, seguite da Basilicata, Lazio meridionale e Marche sono tra quelle più vocate a produrre i fiordilatte migliori.

Sulle vaccine di nicchia, la Campania fa doppietta con il primo posto conquistato dall’Agricola Gentile di Agerola, (Na) con il suo Fiordilatte e il secondo dalla Fattoria Savoia di Roccabascerana (AV) con la medaglia d’argento. Segue sul podio anche la Puglia, con il bronzo dell’azienda Delizia e la sua Deliziosa: ma la Puglia copre anche quasi ogni altra posizione della top ten, confermandosi una delle regioni dove è più facile trovare mozzarelle di alta qualità. Con un’eccezione, il quinto posto molisano, con il trionfo del Fiordilatte del Caseificio del Trigno, a Trivento in provincia di Campobasso.

Tra le etichette della GDO spiccano invece le maestrie di storiche aziende italiane familiari portate avanti sapientemente dalle nuove generazioni e che, oggi, rappresentano un vero vanto tra le eccellenze imprenditoriali del made in Italy: oro per Mastro Archimede – Sabelli Mozzarella Fiordilatte di Ascoli Piceno, dal 1921 una delle più dinamiche realtà casearie italiane e, oggi, “terzo polo” italiano delle mozzarelle; argento per la mozzarella di Manzi Giovanni dal 1959 a Itri (LT), che il figlio minore del fondatore ha trasformato da bottega a realtà imprenditoriale di selezione e distribuzione di formaggi e altri generi alimentari (a proprio marchio e non); bronzo infine per Nonno Nanni con la sua Mozzarella di Giavera del Montello (TV) con un ottimo rapporto qualità/prezzo e unica realtà del Triveneto presente in classifica.

A chiudere, migliore mozzarella vegana è quella bolognese della start up Dreamfarm, completamente a base di mandorle, sposata anche da brand come Pizzium, mentre la migliore mozzarella senza lattosio è BeneSì della Coop, e infine la migliore light è La leggera Santa Lucia di Galbani.

Le migliori mozzarelle vaccine di nicchia

Il podio se lo aggiudica Agricola Gentile con Fiordilatte di Agerola (NA), dove i casari locali interpretano appieno la filosofia aziendale e producono un fiordilatte d’eccezione, impiegando latte crudo di vacche al pascolo.
Segue poi Fattoria Savoia con il suo Fiordilatte, dei fratelli Francesco e Mara Savoia di Roccabascerana (AV) a conquistare il secondo posto: il mini-caseificio utilizza solo il latte di pezzate rosse italiane del proprio allevamento, tenute in stabulazione libera e al pascolo tutto l’anno, nutrite a erba fresca e fieno.
In terza posizione la Deliziosa di Delizia, di Noci (BA). L’azienda è oggi una Spa che produce i tradizionali formaggi pugliesi e tra le sue specialità vanta la mozzarella di Gioia del Colle Dop che, come da disciplinare, è prodotta con latte locale.
Segue Famiglia Olanda con la sua Fiordilatte Mozzarella di Andria (BT) patria della burrata dove, oltre al celebrato latticino Igp, il caseificio familiare produce da 35 anni i classici formaggi regionali a pasta filata.
Ci si sposta in Molise con Fiordilatte di Caseificio del Trigno di Trivento (CB), l’emblema della vocazione molisana per latticini e paste filate che porta avanti la tradizione utilizzando latte fresco di raccolta giornaliera della zona.
Al sesto posto c’è la mozzarella di Posta La Via della Fattoria dell’Opera di Padre Pio Fiordilatte a San Giovanni Rotondo (FG), tra le aziende agricola nate grazie alle donazioni dell’iniziativa legata a Padre Pio e alla sua Casa Sollievo della Sofferenza.
Al settimo il fiordilatte del Caseificio Andriese Bontà Genuina Perina di Barletta (BT) che porta avanti la sua produzione artigianale, piccola ma non piccolissima, di latticini e paste filate fresche.
L’azienda Casearia Gioiella – Capurso di Gioia del Colle (BA) si posiziona all’ottavo posto con il suo Fiordilatte e al nono con la mozzarella di Gioia del Colle Dop, prodotta secondo il disciplinare con latte locale (Puglia e Basilicata) e siero-innesto autoctono.
Chiudono la classifica delle eccellenze i Fratelli Nuzzi, con la loro Mozzarella Fiordilatte, di Andria (BT): con oltre 40 anni di esperienza nella trasformazione del latte, producono paste filate fresche e stagionate, dal caciocavallo alla burrata di Andria Igp, fiore all’occhiello aziendale.

Le migliori nella GDO

Mastro Archimede – Sabelli Mozzarella Fiordilatte di Ascoli Piceno, dal 1921 è una delle più dinamiche realtà casearie italiane e, oggi, “terzo polo” italiano delle mozzarelle. Vince con il fiordilatte a marchio del fondatore, “Mastro Archimede” Sabelli.
Seconda si posiziona la mozzarella di Manzi Giovanni dal 1959 a Itri (LT), che grazie al figlio minore Salvatore da bottega di rivendita latticini è diventata realtà imprenditoriale di selezione e distribuzione di formaggi e altri generi alimentari (a proprio marchio e non).
Nonno Nanni con la sua Mozzarella di Giavera del Montello (TV) vince il terzo posto per il rapporto qualità/prezzo. Storica realtà casearia veneta a conduzione familiare, nata nel 1947, è oggi azienda all’avanguardia alla terza generazione.
Quarta è Fiordilatte di Vallelata, un brand Galbani e parte del Gruppo Lactalis Italia, holding che gestisce un importante portafoglio marchi nel settore lattiero-caseario in Italia.
Quinto posto ex aequo per due prodotti: la mozzarella fresca di Granarolo e “La Leggera” Santa Lucia di Galbani.
Idem per la sesta posizione aggiudicata a Conad con una mozzarella prodotta con latte italiano dall’azienda veneta Trevisanalat a Resana (TV), dal 2016 nel gruppo Sabelli, storico produttore private label di Conad e al fiordilatte di Sabelli, storica realtà imprenditoriale marchigiana a conduzione familiare, oggi alla quarta generazione, con 3 stabilimenti in Italia e uno Slovenia.

Per chi è sempre attento alla linea e strizza l’occhio a prodotti meno grassi, le quattro migliori mozzarelle light disponibili in commercio:

La Leggera Santa Lucia di Galbani
Benessere Oggi Puoi di Granarolo
Vivi Bene di Selex
Piacersi di Conad

Ma c’è anche chi al lattosio è proprio intollerante. Ecco per loro la migliore selezione di mozzarelle lactose-free che si possono trovare sugli scaffali della grande distribuzione:

BeneSì di Coop, prodotta dal Caseificio Villa di Erbusco, Brescia
No Lactose! Classic a marchio Carrefour, prodotta da Trevisanalat (Gruppo Sabelli)
Santa Lucia Senza Lattosio, prodotta e distribuita da Galbani

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