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Supercentro, nuove aperture e investimenti per 23 milioni di euro

Investimenti per oltre 23 milioni di Euro in 3 anni, restyling e ampliamento della rete vendita, ampliamento ed efficientamento dei Cedi e inaugurazione della nuova sede con un‘attenzione particolare alla sostenibilità energetica. Sono questi i progetti su cui si concentrerà il piano strategico triennale del Gruppo Supercentro, da oltre vent’anni operante nella distribuzione alimentare e oggi presente nel sud Italia (Puglia, Calabria, Basilicata) con una rete multicanale a marchio Sisa, Ipersisa e QuickSisa, Stop&Shop.

Il Gruppo che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 235 milioni di euro (in crescita del 13% rispetto all’anno precedente) e si avvia a chiudere il 2022 con 240 milioni di euro di fatturato, investirà 7,5 milioni di euro nell’acquisizione di 5 nuovi punti vendita nelle provincie pugliesi a cui si aggiunge l’investimento di 7,5 milioni di euro nel restyling della rete vendita esistente (i primi due supermercati completamente rinnovati saranno inaugurati a Martina Franca il 4 novembre e l’11 a Taranto in via Dante). Altri 2 milioni di euro saranno investiti nell’ampliamento del Cedi secco, mentre 5 milioni di euro sono destinati alla implementazione di un nuovo chash & carry e alle ristrutturazioni di quelli già esistenti anche in una logica di efficientamento energetico che, con ulteriori 1,5 milioni di euro riguarderà l’installazione dei pannelli fotovoltaici su tutti i punti vendita di proprietà.

Forte impulso anche al patrimonio immobiliare con la realizzazione della nuova sede inaugurata a San Giorgio Ionico (Ta) e di alcuni punti vendita di prossimità che porteranno la superfice di vendita diretta totale dai 25000 mq a 31000 mq. La rete passerà infatti grazie a questi investimenti dagli attuali 300 punti vendita tra diretti e affiliati, 2 Cedi e 4 Cash & Carry a 350 punti vendita, 2 Cedi e 5 Cash &Carry. Il Gruppo prevede inoltre l’assunzione di altri 100 dipendenti entro il 2025 che porterà il numero complessivo dei lavoratori a 600.

“Stiamo rispondendo alla crisi con un approccio per niente conservativo ma anzi puntando allo sviluppo, sia efficientando e migliorando la rete attuale che investendo nell’ampliamento dei servizi in ottica di multicanalità. Crediamo fortemente nel presidio del territorio in particolare dell’area del salentino con formule di prossimità che non superino i 1200 mq che meglio si adattano alle esigenze del consumatore, soprattutto nelle aree periferiche. Nel 2023 affiancheremo alla rete attualmente presente una nuova formula Economy che va incontro alle esigenze di risparmio senza cedere alle esasperazioni dei discount” – ha dichiarato Antonio Bonucci, direttore generale di Gruppo Supercentro.

“L’ambizione del Gruppo Supercentro è diventare il leader nell’area salentina, confermando la storia del gruppo da sempre ben radicato in questo territorio. Stiamo lavorando anche attraverso un passaggio generazionale graduale per creare le condizioni ottimali di una crescita che strategicamente mette al centro il territorio pugliese e in particolare salentino”– ha dichiarato il Presidente Paolo Michele Macripò.

Coop, la bolletta si paga con i punti fedeltà

“I valori che ci uniscono” è un programma di iniziative concrete di sostegno a persone e famiglie voluto da Coop Alleanza 3.0 a partire dallo scorso mese di luglio, quando è diventato evidente che gli effetti della crisi economica sarebbero stati particolarmente severi e prolungati. Attenzione alla qualità, difesa del risparmio, sostegno alle comunità sono i valori che fanno la forza di una cooperativa e che si concretizzano anche nella tutela del potere d’acquisto dei soci, che è la missione principale di una cooperativa di consumatori.

Nell’ambito di tale campagna si inserisce una nuova iniziativa di Coop Alleanza 3.0 per fornire un aiuto concreto contro i rincari delle bollette energetiche. Tale iniziativa, che parte il 15 novembre e prosegue fino al 31 gennaio 2023, attuata attraverso Accendi luce & gas Coop, coinvolge tutti i territori in cui è presente la Cooperativa e fornisce un supporto tangibile contro il caro-energia perché rende possibile convertire i punti accumulati con la Carta socio Coop in sconti sulla bolletta. Con la spesa, quindi, si paga la bolletta.

In particolare, il Socio Coop ogni 950 punti può scontare 25 euro sulla bolletta. Il beneficio può essere richiesto più volte, nella stessa bolletta o nelle successive. Lo sconto sarà visibile con voce separata e controllabile in fattura. Ulteriori iniziative sono state previste per i soci che diventeranno nuovi clienti di Accendi luce & gas Coop, i quali, oltre ad avere la possibilità di accedere agli sconti sopra descritti, riceveranno 80 euro in buoni spesa per contratto “DualFuel” (ovvero luce + gas) e 40 euro per contratto “MonoFuel”. L’ammontare totale dei benefici per i soci previsto da Coop Alleanza 3.0 per queste iniziative è pari a circa 1,5 milioni di euro.

Mario Cifiello, Presidente di Coop Alleanza 3.0 ha commentato: “Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa, che avrà un impatto tangibile sulla bolletta delle famiglie. Si tratta di una misura che opera in pieno spirito mutualistico, andando a sostenere i nostri soci in un momento particolarmente difficile, perché siamo diffusi capillarmente sui territori, abbiamo nel nostro perimetro una società come Accendi luce & gas Coop che permette delle sinergie virtuose e, soprattutto, perché siamo convinti che, in questo modo, “i valori che ci uniscono” si traducono in azioni concrete di supporto dove più serve, che è esattamente la ragione per cui esistono le cooperative di consumatori.”

Non è la prima iniziativa che si concretizza nell’ambito de “I valori che ci uniscono” per sostenere il potere d’acquisto di persone e famiglie. Ogni mese, infatti, Coop Alleanza 3.0 con “Prezzo tutelato” annulla l’inflazione su un paniere di 600 prodotti (300 a marchio Coop e 300 di altre marche) scelti direttamente dai soci attraverso un sondaggio.

Piaceri Italiani, oltre 300 eccellenze made in Italy selezionate da Crai

È online da pochissimi giorni il nuovo sito www.piaceri-italiani.it, dedicato alla linea di prodotti premium “Piaceri Italiani” sviluppati dal Gruppo CRAI. Le pagine consentono un vero e proprio viaggio nel gusto attraverso le oltre 300 referenze accuratamente selezionate da CRAI tra quelle più rappresentative dell’eccellenza del nostro Paese. Un rilevante sviluppo dell’ecosistema della linea, frutto di una strategia finalizzata a sostenere l’alto di gamma e a favorire un contatto diretto con i consumatori più attenti alla qualità e alla tradizione.

Grazie a una struttura lineare e curata, il sito favorisce l’esperienza dell’utente alla scoperta del racconto di Piaceri Italiani. La home page presenta i due “Piaceri del mese”, mentre la ricca gamma di prodotti è suddivisa nelle categorie Dispensa, Fresco, Freddo e Bevande. Semplice e intuitivo, il sito è stato studiato per favorire una piacevole e coinvolgente esperienza di navigazione.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla scelta delle immagini, che hanno ovviamente un ruolo fondamentale per raccontare “le storie dietro al gusto”. Un vero e proprio viaggio nella tradizione da Nord a Sud attraverso i prodotti “Piaceri Italiani” che sono interpretati in modo iconico grazie anche al lavoro creativo dell’agenzia pubblicitaria Mosquito.

“Il sito di Piaceri Italiani aggiunge un’importante tappa al percorso di rafforzamento dell’alto di gamma che abbiamo già intrapreso. Investiamo nella bontà dei prodotti del nostro paese, che hanno reso la cucina italiana conosciuta in tutto il mondo. Grazie al sito possiamo arricchire il racconto della tradizione gastronomica del nostro Paese, avvicinando la filiera italiana dei produttori e i consumatori” afferma Mario La Viola, Direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo di CRAI.

Per celebrare il lancio del sito, insieme alla casa di produzione Ince Media è stata realizzata per la prima volta una esilarante mini web-serie di 24 episodi in cui vengono presentate 24 ricette in modo unico con protagonisti i bravissimi comici e attori Roberto Ciufoli e Alessandro Betti (nei panni dell’irresistibile Chef Tobia Montesi) insieme al seguitissimo Chef Hiro. Online sui canali digital (Sito web, Facebook, Instagram, YouTube) a partire da primi di novembre, la serie si concluderà all’inizio del prossimo anno.

“I prodotti della nostra Marca ci chiamano a un doppio impegno sia nei confronti dei produttori che dei consumatori, che ci assumiamo con grande responsabilità in un momento storico come quello che stiamo attraversando. Selezioniamo per la linea “Piaceri Italiani” solo i migliori prodotti: il sito ci consente di raccontare in assoluta trasparenza quell’attenzione alla sostenibilità e al territorio che sono per noi una vera e propria mission e per chi ci sceglie – sia un fornitore o un cliente – valori in cui riconoscersi” commenta Pietro Poltronieri, direttore MDD di CRAI Secom.

La linea Piaceri Italiani è composta da circa 300 prodotti e presidia le principiali categorie merceologiche come:

Drogheria Alimentare: dalle lenticchie al dolcetto, passando per la salsa di pomodoro, l’olio extravergine e i grissini. Una gamma caratterizzata da una ricca scelta per ogni occasione.

Fresco e freschissimo: prodotti appena fatti, subito confezionati, per portare in tavola tutta la fragranza e il sapore dei migliori prodotti della tradizione. Dagli affettati, ai formaggi e pasta fresca da cucinare.

Banco taglio: un’accurata selezione di formaggi e salumi, in prevalenza DOP e IGP, con la promessa di offrire sempre il meglio.

Bevande: una selezione di liquori da fine pasto che affianca i migliori classici, come mirto e limoncello, a chicche meno conosciute e assolutamente da scoprire.

Surgelati: una gamma ricca, in cui trovare sia le classiche eccellenze come gelati e dessert, sia le tipiche specialità salate provenienti dalle diverse regioni italiane.

Bauli compie 100 anni e presenta una ricerca dedicata al concetto di bontà

Gli italiani non rinunciano alla qualità dei prodotti che scelgono, sebbene gli aspetti ambientali e il legame con la tradizione condizionino sempre di più le decisioni di acquisto. È questo quanto emerge dalla ricerca condotta da Nextplora per il Gruppo Bauli in occasione del centenario dalla fondazione dell’azienda. Lo studio analizza l’evoluzione del concetto di bontà nel corso degli anni, gli aspetti che influiscono maggiormente sugli acquisti con un focus particolare sulla sostenibilità, insieme infine ai must have per il Natale, fornendo inoltre uno spaccato sulle differenze generazionali in termini di percezione.

“La bontà è da sempre l’obiettivo che ci poniamo e la passione è il motore che ci permette di realizzare prodotti capaci di creare momenti unici di gioia, gusto e condivisione – commenta Michele Bauli, Presidente del Gruppo Bauli. Negli ultimi decenni, abbiamo rilevato come questo concetto si stia ampliando sempre di più, andando ad arricchirsi con accezioni e significati diversi, nuovi, a volte anche inediti. Ed è così che bontà è sì gusto e gratificazione, ma anche qualità, attenzione al prossimo, all’ambiente, capacità di trasmettere storia e amore per la tradizione. Nell’anno del nostro centenario abbiamo voluto studiare come cambia e come cambierà, nei prossimi 100 anni, il concetto di buono, così universalmente caro a tutte le generazioni”.

Bontà uguale gentilezza: una costante per tutte le età
Il valore della gentilezza non passa mai di moda: indagando sulle azioni più legate al “sentirsi buoni”, il comportamento gentile con il prossimo rappresenta la prima scelta tra gli intervistati. Subito dopo però la priorità diventa l’ambiente: le scelte consapevoli per il pianeta e la raccolta differenziata si attestano rispettivamente in seconda e terza posizione nella classifica dei gesti “buoni”. In questo contesto, si rileva un lieve trend di cambiamento tra i giovanissimi: mentre i baby boomer, generazione X e millennial concordano nell’indicare la gentilezza come primo fattore di bontà, per la generazione Z essere buoni significa più di ogni altra cosa compiere scelte consapevoli per il pianeta (51%).

Naturalità, genuinità, ingredienti: la qualità del prodotto resta un driver di acquisto primario
Dall’indagine emerge come la qualità del prodotto – con aspetti quali l’origine degli ingredienti, la naturalità, l’assenza di conservanti/additivi/coloranti, la genuinità e la golosità – resti sempre, inequivocabilmente, il primo fattore capace di condizionare le decisioni di acquisto: è così per il 92% delle scelte dei rispondenti. Seguono, nella scala dei driver di acquisto, la sostenibilità (84%) – con aspetti quali la confezione riciclabile, l’impegno per l’ambiente o per il sociale e la filiera corta – e, infine, la storicità (79%), ovvero l’italianità e il rispetto della tradizione.

Tracciando uno spaccato generazionale, generazione Z e baby boomer segnalano priorità diverse: per i primi la qualità del prodotto arriva all’82% mentre per gli ultimi alla quasi totalità, il 96%. Per quanto riguarda la sostenibilità invece, le due generazioni si riavvicinano: 91% per la generazione Z e 89% per i baby boomer. Se la sostenibilità è un fattore particolarmente rilevante per i più giovani, la storicità è invece un elemento significativo principalmente per gli over 40, con l’85% e l’84% delle risposte rispettivamente indicate dalla generazione X e dai baby boomer.

Bontà significa qualità, origine degli ingredienti e confezioni riciclabili. L’attenzione al packaging unisce baby boomer e generazione Z. Rispetto al passato alcuni elementi sono diventati maggiormente rilevanti nel definire un prodotto buono. In questo senso, il 61% dei rispondenti ha indicato la qualità degli ingredienti, insieme alla naturalità e all’assenza di conservanti / additivi / coloranti. Segue in seconda posizione l’origine degli ingredienti, con il 56% delle preferenze, e subito dopo, con il 54%, la confezione riciclabile / sostenibile per l’ambiente.

Il packaging riciclabile sembra essere un aspetto capace di avvicinare – ancora una volta – le generazioni più lontane: la generazione Z (per il 54%) e i baby boomer (per il 60%) sono particolarmente sensibili a questo aspetto e indicano la sostenibilità delle confezioni tra gli elementi che hanno acquisito maggiore importanza rispetto al passato. L’italianità della marca è invece un tema caro alle generazioni più anziane, e viene indicato come più importante rispetto al passato dal 53% delle scelte sia dei baby boomer che della generazione X),

Nessun dubbio: senza panettone e pandoro non è Natale
La ricerca Nextplora per Bauli ha analizzato anche abitudini e percepito della ricorrenza per eccellenza, il Natale. Un momento magico e speciale che, nonostante il passare degli anni e i cambiamenti della società, resta immutato nei cuori. Immancabili panettone e pandoro in tavola: sono loro a creare l’atmosfera autentica del Natale per il 62% degli italiani (più ancora dell’albero di Natale, che “fa Natale” per il 59%). E durante le Feste le note che risuonano nelle case degli italiani sono inconfondibili per tutti: “A Natale Puoi”, la canzone che da anni fa da sottofondo agli spot Bauli, è la canzone del Natale per antonomasia secondo il 45% degli intervistati.

I grandi classici non tramontano mai! Dai Baby Boomer alla Gen Z: diverse generazioni, passioni immutabili
Non importa che si appartenga ai più “anziani” Baby Boomer o ai “super young” Gen Z: ci sono delle cose che accomunano davvero tutti! Il rito della colazione, ad esempio, è un evergreen: ben il 90% degli italiani dichiara di farla abitualmente e per il 68% è addirittura irrinunciabile. Iniziare la mattina con una nota di dolcezza è una consuetudine e i prodotti della tradizione sono i più scelti: biscotti (53%) e croissant e merendine (43%) sono immancabili sulla tavola della prima colazione all’italiana.

Anche in occasione del Natale, ci sono “classici” davvero senza tempo: dopo pranzi e cene con famiglia ed amici, ad esempio, mangiare il pandoro o il panettone è un must per il 58% degli italiani. Insospettabilmente, i dolci tradizionali del Natale superano persino lo scambio dei regali (52%) nei “mai più senza” del periodo festivo e sono immancabili soprattutto per i Baby Boomer (addirittura 69%) e per gli appartenenti alla Generazione X (60%).

I dolci del Natale restano dei punti fermi nei menù degli italiani: solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di aver rinunciato a panettone e pandoro a tavola. C’è una risposta chiara, infine, all’eterno dilemma “panettone o pandoro”! Il 63% degli italiani si dichiara fieramente Team Pandoro, soprattutto i più giovani (il 76% degli appartenenti alla Gen Z e il 78% dei Millennial), mentre il panettone incontra i gusti soprattutto dei Baby Boomer (54% rispetto alla media nazionale del 37%).

I discount continuano la loro corsa in Italia

Sempre più italiani scelgono di fare la spesa al discount: una crescita che non si arresta anche nei primi mesi dell’anno. Non è solo una questione di prezzi competitivi: oggi anche i target più evoluti e gli appassionati di food frequentano sempre di più queste insegne.

Dalle nuove abitudini di acquisto post-pandemiche alla digitalizzazione, dall’attenzione alla sostenibilità alla crescita dell’inflazione: tanti sono i fattori che negli ultimi anni hanno modificato i comportamenti dei consumatori nella spesa del largo consumo. Secondo i dati GfK Consumer Panel questo cambiamento di contesto ha premiato il canale online, i drugstore e soprattutto i discount – mentre tutti gli altri canali hanno visto una contrazione negli ultimi due anni. La crescita dei discount è un fenomeno che interessa il nostro Paese già da qualche anno e che non si è arrestato neppure durante il periodo della pandemia. A luglio 2022 i discount hanno raggiunto una penetrazione dell’85,3% delle famiglie italiane.

Un profilo di utenza sempre più variegato
Tante le ragioni che stanno dietro al successo crescente dei discount: dall’apertura di tantissimi nuovi punti vendita agli investimenti in comunicazione, dalla promozionalità all’evoluzione dell’assortimento con l’inclusione di brand affermati ma anche di prodotti internazionali o di nicchia, difficili da trovare altrove. Sicuramente – rispetto a qualche anno fa – non è più solo il prezzo competitivo a caratterizzare l’offerta di queste insegne: un riposizionamento che emerge chiaramente dall’analisi dei consumatori che oggi fanno la spesa al discount. Secondo i dati GfK Sinottica, infatti, negli ultimi anni la penetrazione di questo tipo di insegne è cresciuta presso tutti i target, ma in particolare presso le componenti più evolute ed elitarie della popolazione, per le quali il prezzo non è sicuramente il primo fattore nella scelta del punto vendita.

Guardando invece alla segmentazione della popolazione basata sugli stili alimentari emerge una crescita della penetrazione dei discount particolarmente accentuata presso i cluster più dinamici, curiosi e “metropolitani”. A scegliere sempre più spesso – rispetto al passato – di fare la spesa su questo canale sono infatti i Food Lover (4,2 milioni di italiani, un target prevalentemente femminile e moderno, con conoscenze e competenze elevate in cucina), i Food Player (4,4 milioni di italiani, un target giovane, evoluto e prevalentemente femminile che ama sperimentare in cucina, con un occhio alla linea e alla sostenibilità) e gli Urban Taster (8,8 milioni di italiani, un target più adulto, cittadino e con risorse elevate, che ama la sperimentazione e la convivialità).

Discount protagonisti anche in comunicazione
Dopo la crescita registrata lo scorso anno, nei primi sette mesi del 2022 gli investimenti pubblicitari e la pressione televisiva della Gdo risultano in calo. In questo contesto, i Discount, seppure in contrazione, mostrano una maggiore tenuta in termini di presenza televisiva rispetto alle altre insegne. Nonostante lo scenario di comunicazione appena descritto, nell’analisi del percepito dei consumatori italiani, i discount continuano a mostrare performance più positive rispetto al resto della Gdo, sia in termini di visibilità che di propensione. Nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2022 rispetto al pari periodo del 2021 – infatti – si confermano in crescita sia l’Advertising Awareness (+12%) – che misura il ricordo degli spot pubblicitari – sia la Brand Awareness spontanea dei discount (+13%).

Le rilevazioni GfK STP evidenziano, inoltre, un aumento nella propensione di visita ai discount, in crescita del +3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli italiani, quindi, sono in questo momento particolarmente attenti alla comunicazione pubblicitaria di questa tipologia di insegne: un altro indizio della forza attrattiva dei discount nel contesto odierno. Sarà interessante continuare a monitorare il fenomeno per capire come evolveranno i comportamenti dei consumatori dei prossimi mesi alla luce dell’incertezza del contesto attuale e dell’aumento generalizzato dei prezzi.

Gianluca Di Tondo diventa AD di Barilla

Il marketing, quando è ideato e realizzato bene, è strategia e non certo tattica. La riprova arriva da Barilla, che ha promosso sul campo il suo uomo marketing migliore, Gianluca Di Tondo, già Group Chief Marketing Officer, che da aprile 2023 sarà il nuovo Amministratore Delegato del gruppo, prendendo il posto di Claudio Colzani, rimasto in sella per oltre 10 anni. Un passaggio di consegne morbido per un’azienda che – grazie a Colzani – è cresciuta soprattutto sui mercati internazionali.

Gianluca Di Tondo ha alle spalle una lunga esperienza di oltre 25 anni nel mondo del food & beverage, con ruoli sia in ambito commerciale che di marketing. Il suo nome è legato ad Heineken, visto che ha gestito a livello globale il brand, con piena responsabilità del Profit and Loss, della visione a lungo termine e della strategia di un marchio presente in 192 mercati.

Entrato in Barilla a marzo 2020 – in piena pandemia, tanto da aver lavorato per i primi tempi da Amsterdam, dove all’epoca viveva – in qualità di Group Chief Marketing Officer si è occupato della definizione di una nuova category strategy della pasta che ha portato alla nascita della linea Barilla Al Bronzo, del lancio dei nuovi loghi di Barilla e Mulino Bianco e della creazione del Barilla Acceleration Team, centro di eccellenza di competenze digitali e Advanced Analytics a Londra. Inoltre, è la stessa azienda a sottolineare il ruolo fondamentale di Di Tondo nell’acquisizione di Pasta Evangelist, di cui è diventato Chairman del Board.

È farina del suo sacco l’idea di riportare con la campagna “Un gesto d’amore” il marchio Barilla al posizionamento e alle atmosfere iconiche del passato, quelle che hanno fatto la storia del marketing in Italia. E c’è sempre Di Tondo dietro a The Rooftop Match, la partita a tennis tra Roger Feder e Carola e Vittoria, due ragazzine di Finale Ligure. Un video divenuto virale per il suo modo di raccontare la passione per lo sport e la voglia di superare tutte le difficoltà, comprese quelle create dall’emergenza pandemica.

A sintetizzare le ragioni che hanno portato alla scelta di Di Tondo è Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla, che dopo aver ringraziato Colzani per i risultati raggiunti, ha affermato che “Negli ultimi anni sono cambiati comportamenti d’acquisto, modelli lavorativi e canali distribuitivi. Vogliamo essere al centro di questo cambiamento, aprire la nostra finestra sul mondo per rispondere sempre al meglio alle esigenze delle persone. Gianluca Di Tondo, con la sua visione ed esperienza, saprà accompagnare la nostra azienda nel processo di trasformazione necessario per essere ancora più competitivi nello scenario internazionale”.

Combattere gli sprechi, Caffè Borbone collabora con Banco Alimentare

Tra i bisogni primari non fa eccezione il caffè, da sempre simbolo di condivisione e solidarietà, soprattutto a Napoli. È qui che ha preso spontaneamente vita il fenomeno più solidale di sempre, il caffè sospeso, quello che si lascia pagato in anticipo al bar, a favore dell’avventore indigente che non potrebbe permetterselo. Sul principio che il caffè non può e non deve essere mai un lusso per pochi, ma sempre e solo un piacere per tutti, si basa l’idea di organizzare un recupero del caffè invenduto, in perfetto stato e buonissimo, con una ridistribuzione che avviene molto prima della data di scadenza indicata.

Così Caffè Borbone si schiera contro lo spreco alimentare, siglando un accordo con Banco Alimentare per la ridistribuzione del proprio caffè invenduto. La Fondazione Banco Alimentare si occupa del recupero di generi alimentari e di tutte le eccedenze della produzione agricola e industriale. In poche parole, cibo non consumato – ma ancora in perfetto stato – che verrà, quindi, ridistribuito tra le strutture caritative italiane che si occupano di soddisfare i bisogni primari delle fasce più bisognose della popolazione. Tutte le attività della Fondazione Banco Alimentare sono supportate quotidianamente da persone che dedicano il loro tempo in forma di volontariato, oppure contribuendo economicamente.

Il senso è quello di dare una seconda vita alle eccedenze alimentari, ancora perfette per il consumo e che nonostante ciò spesso sono destinate allo smaltimento. L’obiettivo più ampio è quello di fare convivere circoli virtuosi e atti di solidarietà, appoggiando politiche antispreco. Non solo rappresenta un passo importante verso le fasce più povere della popolazione, ma anche verso l’ambiente: gli alimenti recuperati, non diventando rifiuti, consentono un risparmio in fatto di risorse energetiche, grazie all’abbattimento delle emissioni di CO₂ nell’atmosfera e ottengono anche un fondamentale ritorno in termini di risparmio sui costi di stoccaggio, nonché di smaltimento rifiuti.

Essere solidali non è mai stato così saggio e necessario. E Caffè Borbone, da sempre presente quando si tratta di scelte etiche, anche stavolta ha preferito non farsi trovare impreparato. La ratio è che tutti noi possiamo fare qualcosa, che sia caffè o altro, quello che fa la differenza è esserci.

Largo consumo, l’eCommerce cresce del 9%

La spesa online di prodotti di largo consumo in Italia è cresciuta del 9% nel 2022, dopo un 2021 in cui questa categoria aveva registrato un incremento del 23,5%, raggiungendo €1,8 miliardi di vendite totali, equivalente al 2,5% del volume d’affari dell’intero settore FMCG. Si tratta di un trend positivo, ma piuttosto lontano dall’exploit straordinario del 2020, in cui era stato messo a segno un balzo del +146% negli acquisti online della GDO, per effetto dei confinamenti. A trainare la crescita in questo specifico segmento, sono i consumi nel Personal Care (+24,6%), Pet Care (+24,3%) e nel Food la Drogheria Alimentare (+8,8%).

La nostra Penisola nello scacchiere europeo si colloca in ottima posizione per l’eCommerce del FMCG nel Grocery, con una penetrazione del 42% (UK e Francia svettano al 57%), ma una ancora bassa frequenza di acquisto (al 6,8 con UK al 15,8) fa attestare la market share al 3,5% (con UK al 12,2%). Le spinte inflattive stanno determinando una crescita dei prezzi online in media più cari del 5,8%, con un trend di aumento negli ultimi due mesi (da 3,7% a 5,8%), ma nello specifico comparto FMCG l’innalzamento medio è del +1,6%.

Passando ai trend a livello nazionale divisi per area geografica, se nel Nord-Ovest e nel Nord-Est il valore dell’eCommerce cresce del +5,9% e del +7,5%, l’incremento è del 12,5% nell’area che comprende Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna, e addirittura del 30,2% nel Sud Italia, Sicilia compresa. Si tratta di alcune evidenze presentate alla quinta edizione di Netcomm Focus Food, dove sono stati illustrati i dati dell’Osservatorio Digital Netcomm FMCG, in collaborazione con NielsenIQ e dell’Osservatorio FMCG e-commerce: Prezzi e Assortimenti, in collaborazione con Qberg.

Spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm: “Lo scenario macro-economico odierno, soprattutto per effetto dell’inflazione che registriamo, sconta un incremento di costi sull’intera filiera agro-alimentare. Si tratta di rincari che è inevitabile che ricadano anche sugli operatori online e che si sommano a un maggior rialzo dei costi di trasporto e consegna. È chiaro che ci troviamo a esplorare una nuova fase e stadio dell’eCommerce, in cui i canali digitali si sono consolidati come abitudine di consumo fondamentale per 33,3 milioni di persone. Ma va anche osservato che se la pandemia ha dato una spinta enorme all’eCommerce, è anche vero che l’eCommerce ha sdoganato gli acquisti multicanale, con un italiano su quattro che dichiara di aver comprato sia online che nei negozi fisici da una stessa insegna. Proprio incontri come quello odierno creano per tutti gli attori della filiera – dalle aziende produttrici, agli intermediari, fino ad arrivare alle aziende distributrici – il territorio comune per discutere ed efficientare le attuali logiche produttive, commerciali e di operation. Esistono best practices, che prevedono nuovi paradigmi nell’erogare l’offerta, attraverso tecnologie promettenti come la robotizzazione del delivery, ma anche progetti altamente innovativi e sostenibili a fronte di considerevoli investimenti lungo tutta la supply chain”.

Prezzi online per categorie merceologiche
Le spinte inflattive stanno determinando una crescita dei prezzi online in media più alti del 5,8%, con un trend di aumento negli ultimi due mesi (da 3,7% a 5,8%), ma nello specifico comparto FMCG l’innalzamento medio è del +1,6%. L’analisi dell’Osservatorio traccia un notevole rincaro dei generi di prima necessità, come Latte (+7,2%) e Pasta (+6,8%). In crescita anche il segmento dei Gelati (+6,7%), anche per effetto di un caldo autunnale prolungato in tutto il Paese. Un aumento a doppia cifra (+33,2%) si segnala per le Confezioni Speciali/Ricorrenze (con le Uova di Pasqua costano di più dei Panettoni). Tra i decrementi, spiccano gli Accessori Cane e Gatto (-16,6%, in continuità con la scorsa edizione), il Pet Food (-4,1%), i Piatti Freschi/Specialità (-6,6%) e la Profumeria (-13,6%).

Assortimenti online
Gli assortimenti sono molto concentrati sui primi 10 produttori, che pesano per il 18%, mentre i Private Label valgono il 17%. I primi 30 produttori sommati alla Private Label rappresentano quasi la metà della quota di visibilità e i produttori non tra i primi 30 sono 849 e oltre 5.800 marche. Sempre i produttori non tra i primi 30 hanno trend costanti di crescita nell’assortimento. Va anche osservata una tendenza di decrescita in tutte le macrocategorie del Private Label, in linea con le analisi dello scorso anno.

Promozioni e sconti, strategie nelle diverse aree geografiche
Continua a salire la percentuale di prodotti caratterizzati da un’azione di taglio prezzo, percentuale che arriva al 10.02%. Va anche osservato che si assiste a una dinamica di maggiori sconti, ma meno impattanti: infatti, da un lato lo sconto medio, calcolato come sconto % sul totale delle osservazioni, cala dal 2,73% al 2,62%. Ma dall’altro più sconti, ma meno profondi, perché diminuisce anche la percentuale che rappresenta la profondità degli sconti medi dichiarati.

Inoltre, le insegne gestiscono le diverse piazze geografiche secondo diverse strategie. L’analisi condotta su tre diverse insegne evidenzia tre politiche differenti nel gestire le varie piazze di vendita. Ad esempio, i prezzi minimi non sono concentrati su una stessa piazza (e.g. per l’insegna 2, il 36.9% delle referenze ha il minimo a Forlì, il 34.2% a Milano, il 28.9% a Roma). Questo perché le politiche rispecchiano da un lato la struttura di governance, dall’altro anche stadi di maturità diversi nel modo di affrontare la localizzazione e la dicotomia tra fisico e online.

Mare Aperto presenta la nuova gamma Frozen

Mare Aperto presenta la nuova gamma Frozen: Filetti di tonno a pinne gialle al naturale e poi Nuggets, Burger e Mini-burger a base di tonno e salmone, ingredienti per la prima volta abbinati nella stessa ricetta in questa categoria.

Con queste nuove proposte, l’azienda dimostra ancora una volta la sua capacità innovativa e l’expertise nella realizzazione di prodotti capaci di coniugare gusto e benessere, per soddisfare un consumatore sempre più evoluto. Si tratta, infatti, di validissime alternative proteiche ai prodotti simili a base di carne avicola o bovina, facili da cucinare e adatte ad ogni tipologia di consumatore, dai bambini che possono essere convinti più facilmente a mangiare pesce sotto forma di burger o nuggets, ai fan dell’aperitivo che possono stupire gli amici preparando deliziosi stuzzichini con i mini-burger.

La nuova linea nasce da un’attenta ricerca della materia prima e da una ricettazione estremamente raffinata, coordinata dall’Executive Chef Paolo D’Ambrosio il quale ha portato la sua lunga esperienza nello sviluppo delle ricette delle nuove referenze per Mare Aperto. Le nuove referenze, oltre ad essere una buona fonte di Omega 3, racchiudono tutto il benessere delle proteine del pesce, che contribuiscono al mantenimento della salute delle ossa e alla crescita della massa muscolare.

Questi prodotti, come tutti quelli a marchio Mare Aperto, rientrano nel programma We Sea, che racchiude gli impegni dell’azienda e della sua casa madre Jealsa in 5 linee d’azione che riguardano la sostenibilità a 360°. La materia prima è quindi gestita secondo le linee guida di Pesca Responsabile, il primo dei 5 punti del programma di responsabilità sociale d’impresa We Sea.

Le altre linee d’azione comprendono una politica di massima attenzione alla qualità e alla sicurezza; l’utilizzo di energie rinnovabili e l’impegno concreto verso la protezione dell’ambiente; la responsabilità sociale d’impresa e l’economia circolare.

APPerò, parte il programma fedeltà del Gruppo Ethos

Lo scorso 20 ottobre è partito APPerò, il primo programma fedeltà nei centri commerciali che terminerà il 30 Settembre 2023 e che rafforzerà la continua interazione tra i mall e i propri clienti. Per partecipare al programma sarà necessario scaricare l’app del centro commerciale di riferimento e accumulare punti attraverso varie metodologie: fotografando gli scontrini per convertire gli acquisti in punti (Punti Acquisti) , accedendo una volta al giorno al centro commerciale (Punti Presenza) e assegnando punti al cliente per premiare la sua fedeltà tramite registrazione o invito ad un amico (Punti Fedeltà).

Attraverso l’applicazione mobile voluta da Ethos, sviluppata e implementata da Ideasfera – Data Driven Creative Agency, questo programma non solo premierà i clienti dei centri commerciali del gruppo, ma sarà anche un importante strumento di comunicazione di ciò che avviene all’interno dei punti vendita. I clienti, tramite l’accumulo dei punti e con estrazione casuale, potranno vincere diversi premi immediati, tra i quali Gift Cards, buoni spesa, buoni cena, buoni carburante, biciclette e numerosi viaggi, che cambieranno nel corso dell’anno e saranno messi in palio anche dai singoli mall. Durante l’anno saranno previsti alcuni “Click Day” riservati ai clienti che avranno raggiunto una determinata soglia di punti, in cui potrà essere ritirato lo speciale premio a loro dedicato.

Un’idea vincente, di cui il Gruppo Ethos si fa pioniero: è la prima volta che una società di gestione, in questo caso di centri commerciali, implementi un programma loyalty annuale tipico della GDO e dei Retailer, con la volontà di creare una relazione duratura con i visitatori dei centri commerciali clienti dei Tenant. Si tratta di un’operazione inedita, che riporta i centri commerciali al centro nella fidelizzazione del cliente, creando una relazione con i tenant come mai prima d’ora era stato fatto.

Questo è il risultato di un percorso iniziato nel 2019 con il lancio della prima app, che aveva l’obiettivo di creare le basi relazionali tra centro commerciale e clienti. A seguito del successo riscontrato e del potenziale dell’idea sviluppata, il Marketing di Ethos ha implementato le App in 25 centri. In questi anni sono state realizzate diverse attività di Promotion Marketing sulle App, legate prevalentemente a concorsi volti ad incentivare il ritorno dei clienti nei centri commerciali Ethos, ma l’obiettivo finale era quello di arrivare ad un programma Loyalty annuale, a cui i clienti potessero aderire e fidelizzarsi così al loro centro commerciale di riferimento.

“Ora possiamo dire di avercela fatta! APPerò rappresenta il nostro programma Loyalty di gruppo a cui i nostri clienti possono aderire ed essere premiati durante tutto l’anno. Finalmente possiamo comunicare col nostro cliente attraverso uno strumento straordinario che è lo smartphone e che portano sempre con loro. Abbiamo, infatti, messo al centro della nostra strategia la comunicazione one to one, possibile solo grazie allo strumento che abbiamo utilizzato per realizzare il programma fedeltà: un’App. Abbiamo creato una comunicazione bidirezionale tra noi e loro, per essere continuamente in contatto. Ma abbiamo fatto di più, allargando il concetto di fidelizzazione ai Tenant. Questi ultimi avranno un ruolo fondamentale e saranno al centro dei servizi offerti dall’App. Grazie al Marketing di Prossimità, avranno a disposizione una piattaforma per veicolare promozioni, offerte, lancio di nuove collezioni, aperture, e quanto altro agli utenti fidelizzati. Siamo all’inizio di un nuovo ciclo che pone al centro della nostra strategia di Marketing il Cliente e il Tenant, due facce della stessa medaglia per migliorare l’esperienza di acquisto” – dichiara Davide Petrucci – Responsabile Marketing di Ethos.

“Quando nel 2019 ci siamo fatti la domanda, perché investire nell’Intelligenza Artificiale, le risposte sono state molteplici, legate all’esperienza maturata in tanti anni di sviluppo di attività di Promotion Marketing nei centri commerciali. La prima cosa emersa era legata alla possibilità che offrivamo ai clienti di poter convertire tutti gli acquisti che facevano in un centro commerciale in punti, così come fa normalmente un Retail o la GDO. Inoltre, questa autonomia da parte dei clienti prescinde dall’utilizzo di personale da parte del centro, come le hostess impiegate nelle varie postazioni. Quest’ultimo elemento apre le porte alla possibilità di attuare attività nel lungo periodo, in quanto si abbattono o annullano completamente i costi del personale per seguire le attività promozionali. Pertanto, grazie all’utilizzo delle nostre App dotate di Intelligenza Artificiale è possibile realizzare un programma Loyalty su base annua. Inoltre, questa tecnologia ha consentito di sviluppare un sistema che unisce tutti i Tenant, in quanto i clienti possono accumulare punti derivanti dagli acquisti fatti in tutti i negozi della galleria” – aggiunge Marco Barbagli – Founder & Managing Director di Ideasfera.

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