CLOSE
Home Authors Posts by instore

instore

3869 POSTS 0 COMMENTS

Olive Ficacci, fatturato in crescita e balzo nell’export del 33%

Il mercato delle olive made in Italy sta vivendo una stagione particolarmente positiva: secondo gli ultimi dati Nielsen, in Italia il comparto ha registrato un incremento del +4,3% a volume. Lo sa bene Ficacci, l’azienda di Castel Madama, che opera nel settore di olive da tavola e lupini freschi e traina il comparto conquistando con i suoi prodotti innovativi sia i consumatori italiani che internazionali. Nel 2021 l’azienda ha sfiorato il 30% di incremento di fatturato, chiudendo il bilancio di esercizio a 28,5 milioni di euro, con un balzo nell’export del 33% dal 2020. Il trend positivo deriva in particolar modo dalle vendite nella GDO, canale che vanta un aumento del 27% sul 2020.

Un anno importante il 2021 per l’azienda, frutto di una strategia che punta sull’alta qualità del prodotto fresco, sulle ricette innovative e appealing, ma anche su un nuovo concept di packaging sostenibile e riciclabile che piace ai consumatori per la praticità e il plus green. Fattori decisivi anche per il semestre 2022 dove la crescita rispetto al 2021 raggiunge quota +9%, con i mercati esteri che continuano a performare (+12%).

Nella mappa delle presenze all’estero l’azienda di Castel Madama gode di un ottimo posizionamento in Spagna, Portogallo, Grecia, Belgio, Francia, Germania, UK e nell’Est Europa. In crescita la presenza anche nei paesi asiatici tra cui Cina, Giappone, Corea del Sud. Sempre più legata al trend dell’italian aperitivo è l’attenzione del mercato USA dove le varietà di proposte Ficacci costituiscono l’appetizer perfetto da inserire negli amatissimi “charcuterie board”, spettacolari taglieri che gli americani creano per riprodurre il meglio dell’happy hour italiano, realizzati con salumi, formaggi, grissini, frutta e naturalmente con tutte le varietà di olive e sottaceti.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’: LE CARTE VINCENTI DEI PRODOTTI FICACCI
“Per essere competitivi in Italia e sui mercati globali, abbiamo unito all’innovazione delle ricette e agli standard qualitativi sempre più elevati il tema della sostenibilità lanciando ben due linee di prodotto sostenibili”, spiega Romeo Ficacci. “La nostra innovativa gamma “Un piattino di…” ha un design elegante in una confezione con l’85% di plastica in meno rispetto ad altri formati. Il nostro è solo un punto di partenza: contiamo di dimezzare il consumo di plastica entro il 2026”.

Sotto i riflettori dell’ultimo Summer Fancy Food Show di New York c’era proprio la linea “Un piattino di …”, presentata inoltre nel corso dell’ultima edizione di Cibus, dove è stata premiata per l’innovazione ed esposta nel Corner Innovation del polo fieristico di Parma. “Parliamo dell’unico pack ecosostenibile certificato Aticelca (B) nella categoria, caratterizzato da un posizionamento premium”, continua Romeo Ficacci.

“Le olive fresche sono confezionate senza liquido di governo, senza conservanti e la confezione è al 100% riciclabile nella carta. La pellicola interna può essere separata dal piattino di carta, per una raccolta differenziata ancora più consapevole”.

Il suo plus innovativo è arrivato fino a Parigi dove è stato selezionato per il SIAL Paris Innovation Program, contest che si terrà in occasione della fiera internazionale dell’agroalimentare dal 15 al 19 ottobre a Villepint. La gamma “Un piattino di… ” conta 8 referenze: Bel mix di olive italiane, Olive al peperone, Olive dolci siciliane, Ricetta tipica Etnea, Olive Itrana nera (Gaeta), Olive Kalamata, Olive verdi Cerignola e Lupini (Grammature 160-210g).

Tra i prodotti che vanno per la maggiore all’estero i Deli pack Ficacci, una gamma di 26 referenze, tra cui 9 antipasti e 3 preparati per Bruschetta, che comprende la migliore selezione di olive e antipasti in comodi pack da 150-200g, prodotti in tutta sicurezza, senza conservanti, senza coloranti e aromi artificiali, senza OGM e senza glutine.

Nuovo impianto fotovoltaico per La Linea Verde

Alla luce dell’attuale crisi energetica e climatica, La Linea Verde ha deciso di mettersi in gioco e accelerare i tempi di attuazione di un nuovo progetto volto ad aumentare l’autosufficienza energetica, oltre che a contenere i costi e a migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Si tratta dell’installazione di un ampio sistema di pannelli solari su tutta la superficie dello stabilimento di Manerbio utilizzabile a questo scopo, con l’obiettivo di produrre una parte di energia in loco e assicurarsi così la parziale autonomia energetica.

Quando sarà a pieno regime, nelle giornate più soleggiate il sistema produrrà 2,5 megawatt di energia: una quota molto elevata, basti pensare che corrisponde al fabbisogno energetico di oltre 700 abitazioni. In questo modo si coprirà il 50% del fabbisogno del sito produttivo.

“Il business della IV gamma è relativamente inteso a basso impatto ambientale, tuttavia La Linea Verde si pone gli obiettivi di aumentare la propria autosufficienza energetica da fonti rinnovabili e gestire al meglio le risorse idriche. Questo progetto, insieme a quello della biofiltrazione per il recupero dell’acqua impiegata nei processi di lavaggio, mira proprio a gestire in modo virtuoso questi due aspetti” afferma Andrea Battagliola, direttore generale de La Linea Verde. “La nostra è un’azienda che non si accontenta e si impegna continuamente nella ricerca e messa in atto di soluzioni all’avanguardia per ridurre la propria impronta e tutelare l’ambiente”.

Il progetto, di cui è già stato realizzato il primo step e che vedrà nelle prossime settimane l’installazione di oltre 18.000 mq di pannelli, rientra nel piano triennale (2021/2023) battezzato “Fast Farm to Fork” dedicato agli stabilimenti, che mira a una forte evoluzione in ottica di Agricoltura & Industria 4.0 e sostenibilità dei processi produttivi. La sostenibilità è da sempre principio fondante dell’azienda e focus di una serie di scelte che la stanno indirizzando verso una posizione sempre più virtuosa. Fra l’altro, La Linea Verde vanta diverse certificazioni ambientali volontarie, quali la ISO 14001, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale.

Joint venture tra Conad e Intema per l’e-commerce di domani

Sviluppare a Potenza, in Basilicata, il centro servizi nazionale di supporto ai clienti web di Conad ed implementare innovative soluzioni di e-commerce e customer care. È questo l’obiettivo principale dell’accordo siglato nei giorni scorsi a Bologna tra Conad e lntema, società lucana di Information Technology.

La partnership tra il principale player italiano della GDO e l’azienda potentina è il coronamento di un rapporto ormai quinquennale nato proprio per disegnare e realizzare insieme soluzioni innovative legate ai processi di “click and delivery”: dalla piattaforma di commercio elettronico al sistema di pagamento online, dalla predisposizione e l’instradamento dell’ordine alla consegna a domicilio fino alle strategie e le attività di marketing e post-vendita.

«Abbiamo deciso di realizzare al Sud – afferma Francesco Avanzini, Direttore Generale Conad – il primo Hub di servizi avanzati a supporto di tutta la nostra clientela. In linea con la filosofia di Conad – che vede al centro proprio il rapporto con il cliente – vogliamo portarci sulla frontiera della omnicanalità attraverso soluzioni innovative per il supporto e l’assistenza della clientela».

«Una joint venture per accompagnare nella trasformazione digitale un grande player nazionale come Conad rappresenta per noi, – dichiara l’AD di Intema, Pasquale Carranouna nuova ed importante sfida. Siamo già impegnati nel disegnare e realizzare soluzioni software innovative (che integrano anche intelligenza artificiale e big data) come la nuova piattaforma “Hey Conad” dedicata all’e-commerce e ai servizi digitali che sarà lanciata breve».

A Torino Penny apre all’interno di Palazzo Priotti

Il nuovo store Penny ha aperto giovedì 21 luglio a pochi passi dalla stazione di Torino Porta Nuova, nel quartiere centrale, proprio in Corso Vittorio Emanuele al 52 e farà angolo con via Rattazzi. Il punto vendita si colloca in un edificio storico di pregio, ovvero Palazzo Priotti, noto per essere una delle prime architetture Liberty della città.

Il nuovo spazio Penny è stato creato secondo un format appositamente studiato per la città e a misura d’uomo, con un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand ma in uno spazio di 360 metri quadri più idoneo alle declinazioni metropolitane. Anche in questo punto vendita Penny conferma un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali. Il negozio è dotato di una gastronomia servita con referenze territoriali di rinomati brand locali, inoltre oltre alle casse tradizionali possiede anche casse self (fai-da-te) che consentono una spesa più rapida, autonoma e semplice.

L’apertura del nuovo negozio Penny ha permesso l’assunzione di 11 collaboratori, di cui ben 8 donne, in gran parte selezionati proprio nel capoluogo piemontese.

L’immobile è stato completamente ristrutturato – con estrema attenzione nel non contaminare la parte di valore storico-architettonico – e sono stati sostituiti tutti i serramenti per migliorare l’efficientamento energetico dell’involucro. L’approccio sostenibile è ben intuibile anche nella sala vendita dove sono state installate luci led e banchi frigo con porte coibentanti per una miglior esperienza d’acquisto e nell’ottica di un maggior contenimento energetico. All’interno del negozio è installato un eco-compattatore Coripet per l’innovativa raccolta selettiva delle bottiglie in PET ad uso alimentare; la partnership tra Coripet e Penny per il riciclo della plastica è nata lo scorso anno e sta “abbracciando” oramai quasi tutti i negozi d’Italia con numeri a favore dell’ambiente davvero importanti.

Codè Crai Ovest, Michele Poliseno è il nuovo presidente

Michele Poliseno è il nuovo Presidente di Codè Crai Ovest, la cooperativa torinese che oggi conta quasi 400 punti vendita a marchio Crai in tutto in nord ovest d’Italia.

Il Consiglio di Amministrazione, nominato lo scorso 3 luglio dall’Assemblea dei Soci, lo ha eletto per un mandato di 3 anni. Il presidente uscente, Piero Boccalatte è stato invece nominato Presidente Onorario. Da 64 anni socio Codè Crai Ovest, Boccalatte mantiene la presidenza di Crai Secom.

Michele Poliseno, originario di Rivoli (TO) e attivo nel settore GDO da quando aveva 25 anni, oggi è proprietario di 7 punti vendita Crai tra Torino e Provincia: gli storici supermercati di Condove e Almese, aperti nel 2004, ai quali negli anni si sono aggiunti quelli di Ciriè, dell’Aeroporto di Caselle e quelli di Via San Quintino, via Gioberti e via Caserta a Torino.

“Sono onorato della fiducia accordatami dai colleghi e orgoglioso di ricoprire un ruolo così importante – ha dichiarato il nuovo Presidente Poliseno. Sono consapevole che in questo periodo di incertezza mi sarà richiesto un forte impegno per affrontare le nuove sfide che il mercato e l’evoluzione dei consumi ci mettono di fronte. L’obiettivo è sempre quello di una crescita del gruppo e dei soci, che non può esistere se non in chiave green ed ecosostenibile. Durante il mio mandato continuerò ad incentivare le tante iniziative solidali con i piccoli produttori e con le diverse associazioni impegnate in ambito ambientale che sono state messe in piedi da Crai negli anni, nonché le campagne di sensibilizzazione dei clienti verso il tema sostenibilità, prima fra tutte quella che prevede l’istallazione, in sempre più punti vendita, di dispositivi per riciclo della plastica nell’ottica di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti”.

Piero Boccalatte aggiunge: “Al nuovo presidente va il mio augurio per una gestione serena e fruttuosa. La sua giovane età lo rende particolarmente consapevole di come le nuove tecnologie, i nuovi modi di comunicare e tutte le innovazioni dei nostri giorni siano fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Gruppo”.

Codè Crai Ovest ha inoltre reso pubblici i dati ufficiali relativi al 2021: il fatturato è di 353 milioni + 11,7% rispetto al 2019. Confermato il piano triennale di sviluppo di oltre 10 milioni di Euro all’anno con la previsione di 45 aperture entro il 2023 e circa 200 assunzioni.

Riapre l’Interspar di San Giovanni Rotondo

Anche in Puglia prende forma il progetto di restyling della rete Despar Centro-Sud (oltre 160 i punti vendita nella Regione), che si consolida nell’area Dauna, con l’importante riapertura dell’Interspar di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.

Il punto di vendita (di Viale della Gioventù) si estende su una superficie di 1.400 mq sviluppati secondo il progetto di remodelling Format 35, il concept proposto da Despar Centro-Sud, in collaborazione con l’Università di Parma e con gli esperti in Store Design di Spar International. Il progetto di restyling non ha trascurato l’attenzione alla sostenibilità, mediante l’installazione di impianti di illuminazione a Led e di impianti del freddo a CO2 che sfruttano una tecnologia di refrigerazione di ultima generazione, permettendo l’efficientamento energetico ed elevati standard di affidabilità e sicurezza.

Rinnovati tutti i reparti dei freschi a cominciare dall’Ortofrutta e dalla Gastronomia che propone menù adatti a tutti i momenti della giornata: dalla colazione al pranzo, fino alla cena con soluzioni sfiziose, preparate dagli chef Despar, utilizzando i migliori ingredienti tipici e le ricette della tradizione. Pietanze prelibate da poter consumare in un’area ristoro riservata all’interno dei punti vendita.

Rinnovato anche il reparto Macelleria al cui interno è sempre disponibile una selezione di tagli prelibati e certificati, oltre ad una vasta gamma di preparati di carne. Nuova anche la Pescheria, al cui interno è possibile acquistare piatti pronti e specialità ittiche. Non manca all’interno dell’Interspar una fornitissima Enoteca con cantinetta refrigerata che ospita le migliori etichette e, infine, lo Spazio Festa, un intero reparto con tutto l’occorrente per celebrare ogni evento nel comfort della propria casa e soluzioni per decorare coloratissime feste di compleanno così come cene ricercate.

«Il progetto di riammodernamento della nostra rete – spiega Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora – si concentra ora sulla Puglia, presidio importante della nostra rete, dove stiamo consegnando alla clientela dei nostri storici punti vendita tutta la qualità dei prodotti e dei servizi che contraddistinguono i nostri nuovi format».

Megamark, nel 2021 vendite alle casse per 2,2 miliardi di euro

Vendite alle casse per 2,2 miliardi di euro nel 2021 per il Gruppo Megamark, in crescita del 9,7% a rete corrente rispetto al 2020 e quota di mercato che ha raggiunto il 14,6% (fonte NielsenIQ: GNLC gennaio 2022), confermando la leadership della realtà di Trani nella distribuzione moderna nel Mezzogiorno.

Il gruppo, presente in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria con più di 500 punti vendita a insegna A&O, Dok, Famila e Sole365 con oltre 5.500 persone impiegate, ha registrato un’ulteriore crescita delle vendite alle casse anche nel primo semestre del 2022, segnando un +6,5% rispetto all’analogo periodo del 2021.

“I risultati ottenuti – conferma il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, fondatore e presidente del Gruppo Megamark – ci rendono orgogliosi e ci spronano ad andare avanti nonostante il percorso, soprattutto quest’anno, sia ricco di imprevisti e impegnativi ostacoli. La spinta inflazionistica di questi mesi sta mettendo a dura prova tutto il sistema distributivo e il potere d’acquisto delle famiglie: noi abbiamo deciso di dare una risposta forte assorbendo e neutralizzando fino al 50% i rincari. Sebbene molti considerino rischiosa questa scelta, a nostro avviso è l’unica che consente di dare ristoro alle difficoltà delle famiglie, nell’auspicio che un aiuto concreto arrivi anche dal Governo e dagli altri attori della filiera. Dai risultati conseguiti in questo semestre, le famiglie dimostrano di apprezzare questa scelta e le altre azioni intraprese per difendere il loro potere d’acquisto: tra queste, l’iniziativa ‘Spesa Difesa’ con i prodotti della nostra marca commerciale Selex proposti a prezzi sempre più convenienti e i ribassi che pratichiamo regolarmente sui prodotti locali e di stagione”.

Durante l’assemblea dei soci – tenutasi lo scorso 28 giugno – si è fatto il punto sul presente e sul futuro del Gruppo ed è stato deliberato un investimento di oltre 50 milioni di euro per il piano industriale 2022-2024: nello specifico sono in programma otto nuove aperture di superstore, 12 ammodernamenti e una nuova piattaforma logistica, con una previsione di altre 300 nuove assunzioni.

“Il nostro gruppo – continua Pomarico – prosegue la propria politica di sviluppo con un occhio sempre più attento all’innovazione e alla sostenibilità ambientale. Nelle nuove strutture abbiamo scelto di utilizzare le migliori tecnologie per la catena del freddo, la climatizzazione e l’illuminazione ottimizzando così i consumi energetici”.

Nel 2022 aumentano le carte fedeltà nei portafogli degli italiani

La relazione con il cliente e la fidelizzazione si confermano una priorità per i retailer italiani, soprattutto dopo oltre due anni di pandemia. Al contempo i consumatori del Bel Paese sono sempre più abituati a sottoscrivere e utilizzare le carte fedeltà in molteplici aree di spesa.

Secondo l’Osservatorio Loyalty di Stocard by Klarna dal 2019 al 2022 le carte fedeltà per utente sono cresciute del 20%, circa 3 carte in più di media per consumatore. Ogni utente attivo in Stocard Italia, l’app che consente di memorizzare le carte fedeltà nel proprio smartphone e che conta più di 11 milioni di utenti, attualmente ha una media di 16 carte. Anche gli acquisti effettuati con le carte fedeltà hanno registrato un balzo in avanti dal 2019 a oggi, mettendo a segno un aumento del 24%.

Esaminando nello specifico le quattro Aree Nielsen, l’Osservatorio ha rivelato che nell’Area 1 (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia) ogni utente Stocard ha in media 17 carte. Seguono l’Area 2 (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Emilia Romagna) e l’Area 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna) con una media di 16 carte per utente. Contano mediamente 15 carte fedeltà ciascuno i consumatori dell’Area 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia). Lo spaccato regionale appare dunque piuttosto omogeneo, sintomo di una propensione del consumatore ad affidarsi a programmi fedeltà.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle carte fedeltà, invece, è emerso che dal 2019 al 2022 è stato il Nord-Est ad aver registrato l’incremento maggiore (+33%), seguito dal Centro con il +30%. Al terzo posto si piazza il Sud (+23%) e chiude la classifica il Nord-Ovest con un incremento del +20%. Questi dati dimostrano che, al di là delle differenze regionali, la pandemia ha accelerato la tendenza alla fidelizzazione in tutto il Paese: i consumatori sono affezionati ai programmi fedeltà ed utilizzare le loyalty cards fa sempre più parte delle loro abitudini d’acquisto.

L’Osservatorio Stocard by Klarna ha analizzato lo spaccato regionale anche dal punto di vista dei mercati che hanno registrato il maggiore scostamento per numero di carte fedeltà dalla media nazionale nel periodo 2019-2022.

Al Nord-Ovest è stato lo Sport a distinguersi rispetto agli altri mercati con +81% di carte rispetto alla media nazionale. Al Nord-Ovest invece ha guadagnato la maggior fidelizzazione la categoria Eldom (+57%), al Centro il Drug (+42%). Il Sud resta più legato alla GDO (+30%), mercato tradizionalmente più vicino alle logiche di fidelizzazione.

“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio mostra come la penetrazione delle carte fedeltà sia omogenea in tutto il Paese, e questo è un messaggio importante per i retailer, perché li rende consapevoli che i loyalty program sono strumenti utili e apprezzati dai clienti” dichiara Valeria Santoro, Country Manager Italia di Stocard by Klarna. “Oggi è indispensabile anticipare i comportamenti e le necessità dei consumatori e offrire loro un servizio personalizzato e distintivo, che può essere sviluppato solo attraverso la raccolta e l’analisi dei dati contenuti nelle carte fedeltà. Tale analisi consentirà ai retailer di ottimizzare l’esperienza in negozio dei propri clienti, oltre che programmare al meglio i propri approvvigionamenti, una necessità impellente soprattutto in questo periodo”.

Gdo in Italia, la ricerca di NielsenIQ su andamento del valore e volume delle categorie

NielsenIQ rilascia i dati aggiornati sullo sviluppo dei prezzi per categorie. Prendendo in considerazione le categorie più rilevanti, ovvero quelle che nelle ultime 5 settimane* sviluppano almeno 10 milioni di euro, l’85% evidenzia un trend a valore positivo se confrontato con l’anno 2021.

Pesa l’inflazione: sale il valore ma cala il volume
In termini di giro d’affari, sono i dessert freschi e gli integratori e acque aromatizzate, che crescono rispettivamente del 72,6% e del 35,1% a valore, complice l’ondata di caldo intenso che tiene in stallo il nostro Paese dall’inizio della stagione estiva. L’inflazione impatta in modo particolare, in quanto, se consideriamo gli stessi trend ma analizzando i volumi, la crescita è “solo” del 54%.

Secondo i dati di NielsenIQ, ad esempio, crescono a valore ma presentano trend negativi l’olio di semi e la pasta di semola. Categorie che invece crescono molto a volume e non particolarmente a valore sono quelle della pulizia dei servizi igienici e della cura del viso femminile, che progrediscono rispettivamente del +37,6% e del +19,5% a volume.

Il dato inflazionistico viene ulteriormente confermato se prendiamo i trend a valore e a volume delle singole categorie e le confrontiamo fra loro: il 90% cresce più a valore che a volume, di conseguenza il loro prezzo medio aumenta; il pollo, per esempio, cresce molto a volume (+25,4%), ma il trend delle vendite a valore risulta quasi doppio (+47,1%). In controtendenza, con una diminuzione del prezzo medio, troviamo categorie come l’acqua gassata (-7,3%) e l’alimentazione sportiva (-5,1%).

Meno promozioni sugli scaffali
Analizzando la pressione promozionale delle categorie più rilevanti, dalle analisi di NielsenIQ emerge come il 59% di esse presentino una pressione promozionale a valore inferiore rispetto all’anno precedente. Nonostante i consumatori cerchino di risparmiare per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dovuti all’inflazione, infatti, solo il 41% delle categorie presenta un trend delle vendite promo positivo. Le variazioni più significative nell’incidenza delle promozioni sul giro d’affari complessivo delle categorie più rilevanti si riscontrano, ad esempio, per riso bianco (-9,1 PP), burro (-7,0 PP) e rotoli di carta (-4,9 PP).

Andriani, arriva il quarto bilancio di sostenibilità

Giunge alla sua quarta edizione il cosiddetto Bilancio di Sostenibilità di Andriani S.p.A. Società Benefit, esempio di eccellenza industriale virtuosa e punto di riferimento dell’innovation food, che quest’anno si presenta in una rinnovata formula che anticipa quanto previsto dalla nuova direttiva europea sul Corporate Sustainability Reporting (CSRD), ampliando il contenuto della relazione sulla gestione con l’informativa di sostenibilità in ambito sociale ed ambientale.

Il nuovo report denominato Relazione sulla Gestione di Sostenibilità, rendiconta le attività realizzate da Andriani nel corso del 2021 e rappresenta per l’Azienda uno dei principali strumenti di comunicazione con i suoi stakeholder: ognuno dei sette capitoli, infatti, rimanda ai 17 SDGs, a sottolineare il suo sempre più fattivo impegno in favore di uno Sviluppo Sostenibile e il suo contributo al perseguimento dei 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite e degli obiettivi dell’Agenda 2030, dettagliando al contempo sia le performance di sostenibilità e i risultati raggiunti in tema di SDGs e di azioni per il beneficio comune, sia le informazioni economico-finanziarie, che segnano nel 2021 un incremento di fatturato pari a +9% rispetto al 2020, con la produzione di un valore aggiunto globale di oltre 24 milioni di Euro.

La Relazione, inoltre, definisce un percorso evolutivo di responsabilità e di consapevolezza, anche rispetto agli attuali scenari, nel quale l’azienda, mossa da uno spirito proattivo ed innovatore, mette a sistema le proprie conoscenze aprendosi sempre più alla collaborazione e alla cooperazione con parti terze, quale soluzione per una crescita virtuosa.

“Da questo documento emerge l’enorme sforzo che l’intera filiera agroalimentare sta compiendo nel perseguire non solo risultati economici, ma una transizione radicale. In questa direzione il 2021 ha rappresentato per noi un anno veramente entusiasmante: finalmente l’intera società, istituzioni, governi, cittadini e cittadine, ci stanno sollecitando ad un rapido e reale cambiamento” ha dichiarato di Michele Andriani, Presidente e AD di Andriani S.p.A. Società Benefit, introducendo la Relazione sulla Gestione di Sostenibilità.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare