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Germinal Bio propone la linea spalmabili per aperitivi plant based

In vista dell’estate e dell’immancabile rito dell’aperitivo da fare in terrazza o all’aperto, Germinal Bio propone la linea Spalmabili: una deliziosa selezione di creme e condimenti biologici, a base vegetale, ideali per farcire crostini e bruschette o per accompagnare un pinzimonio di verdure.

Avvalendosi di uno stabilimento dedicato che produce preparazioni pronte e fresche, Germinal Bio ha studiato un assortimento di cinque proposte 100% vegetali, senza lattosio e fonte di fibre e proteine: Hummus di ceci, Hummus di ceci e rapa rossa, Cocktail di verdure con maionese vegetale, Cremoso al pepe rosa e, infine, Cremoso all’erba cipollina.

Gli Spalmabili Germinal Bio sono il frutto di formulazioni attentamente studiate, senza alcun utilizzo di coloranti, conservanti, grassi idrogenati e organismi geneticamente modificati. Vengono impiegate solo materie prime biologiche certificate, provenienti da filiere corte e controllate dove vige un uso etico e sostenibile delle risorse della terra.

Per chi ama i gusti classici, c’è l’Hummus di ceci, con la sua consistenza caratteristica e il gusto delicato.

Germinal Bio propone anche la variante Hummus di ceci e rapa rossa: un condimento da spalmare su mini-panini e tramezzini o da impiegare come ripieno per rotolini di verdura. Un trionfo di colore per chi ama sperimentare.

Se, invece, si è in cerca di un antipasto che richiama i sapori della tradizione, il Cocktail di verdure con maionese vegetale è una proposta veg appetitosa da servire in una barchetta di insalata belga. Raffinate ed originali le proposte dei Cremosi: Cremoso al pepe rosa e Cremoso all’erba cipollina. Sono due sostituti vegetali del formaggio spalmabile, a base di mandorla biologica, per chi vuole gusti sempre nuovi e sapori intensi.

Tutti i prodotti della linea Spalmabili presentano una confezione richiudibile che varia dai 130 ai 150g e che favorisce freschezza e una migliore conservazione del prodotto.

Brimi, ecco la ricotta senza lattosio e con latte 100% dell’Alto Adige

La Ricotta senza lattosio di Brimi – la cooperativa di Bressanone specializzata nella produzione di mozzarella e formaggi freschi di alta qualità – è perfetta per coloro che sono intolleranti al lattosio o che faticano a digerirlo.

Ottima se gustata singolarmente o da utilizzare come ingrediente, è utile per giocare con la fantasia in cucina con ricette dolci e salate, come i dolci al cucchiaio o le torte salate. Senza lattosio ma senza rinunciare al gusto ed alla qualità, garanzia dei prodotti Brimi.

Tutti i prodotti infatti sono realizzati con il latte 100% dell’Alto Adige senza OGM proveniente dai piccoli e incontaminati masi di montagna altoatesini dove i soci-contadini di Brimi e le loro famiglie, allevano con cura e passione il loro bestiame in poche unità.

Brimi ha pensato anche ad un nuovo pack originale viola scuro, che cattura l’attenzione negli scaffali della grande distribuzione.

Conftrasporto-Confcommercio, Uggè: “da giugno sarà pressing sull’Ue”

Il caro energia prima e poi la guerra in Ucraina stanno mettendo a dura prova i nervi degli autotrasportatori e di tutti coloro che operano nel settore dei trasporti e della logistica.

Non usa mezzi termini Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, sulle politiche dell’UE legate al mondo dei trasporti e della logistica: “Siamo arrivati al punto di non ritorno, ora servono politiche realistiche che non guardino a utopici obiettivi ambientalisti senza capire come le imprese possano realmente agire per implementarne gli obiettivi”.

“Dai contingentamenti al traffico merci al Brennero al sistema delle emissioni ETS, ai nuovi motori con il passaggio all’elettrico, sono tanti i temi che l’UE ha sul tavolo e che non affronta o affronta senza pensare al fatto che le imprese italiane del sistema della logistica rischiano di non reggere più”, prosegue Uggè.

“Vogliamo veramente che le imprese italiane della logistica chiudano i battenti? Non è chiaro che se le imprese dell’autotrasporto si fermano, si ferma l’intero sistema economico? Da giugno inizieremo a incontrare tutte le Istituzioni italiane che operano a Bruxelles affinché possano comprendere i reali bisogni del sistema economico italiano. Auspichiamo che potranno condividere i nostri obiettivi”, conclude il presidente di Conftrasporto.

(Franco Metta)

Gdo, aumenta l’attenzione sul carrello della spesa

I trend positivi del settore del largo consumo registrati nel biennio della piena pandemia sono ormai un ricordo: hanno infatti subito una scossa a seguito dell’aumento dell’inflazione e del rallentamento della crescita economica dovuti all’attuale scenario geopolitico. Di conseguenza, la combinazione di questi elementi sta creando un panorama del tutto nuovo per il settore della grande distribuzione in Italia, che avrà un impatto profondo sui comportamenti e le abitudini d’acquisto degli italiani e delineerà nuovi scenari di consumo.

A dirlo è NielsenIQ che ha condotto un’analisi mettendo a confronto i dati del primo quadrimestre del 2022 sul 2021 e notando un andamento diverso rispetto a quelle che erano le prospettive di mercato. I dati del primo trimestre per il Largo Consumo Confezionato (LCC) hanno registrato uno stabile declino fino al mese di marzo, tuttavia, grazie anche al contributo positivo della Pasqua (aprile +8%) la crescita del LCC si attesta di oltre 1 punto nei primi quattro mesi del 2022.

L’indagine ha poi preso in esame l’alterazione delle dinamiche competitive in atto, per far emergere le performance dei canali di vendita: stando ai dati del 2019 di NielsenIQ rispetto all’anno corrente, l’e-commerce nel Q1 ha un valore del 2,6% diversamente dalla quota (0,9%) registrata nel 2019, mentre i discount raggiungono attualmente quasi il 20% del valore guadagnando 1 punto rispetto al 2019. Resta solido il format dei supermercati che tra il 2019 e il 2022 non ha riscontrato variazioni e registra oggi un valore del 38,3%.

L’inflazione teorica – stesso paniere e stessi volumi – nel largo consumo confezionato al momento si attesta intorno al 4,8%, ma le previsioni stimano che potrebbe arrivare oltre i 6 punti. Le variazioni reali dei prezzi raggiungono tuttavia una quota del 2,6%, mostrando un cambiamento dei comportamenti dei consumatori italiani, i quali rivedono il mix di prodotti nel loro carrello. Inoltre, la riduzione dei volumi legati all’elasticità ai prezzi sarà di circa il -2,5%.

Le conclusioni dell’analisi effettuata da NielsenIQ sono chiare: i consumatori stanno iniziando a mettere in pratica delle strategie di risparmio, che compensano gli effetti al rialzo dei prezzi causati dall’inflazione, cambiando il mix di prodotti nel carrello e facendo più attenzione a selezionare i prezzi più bassi. Si assisterà dunque a una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sarà costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo per andare a compensare la perdita del potere di acquisto.

(Franco Metta)

Festa del Bio, Carrefour vara un intero mese di iniziative

Di fronte allo scenario di incertezza degli approvvigionamenti alimentari legati alla crisi internazionale, gli italiani vedono nel biologico una risposta sempre più sicura alla propria esigenza di alimentazione sana, di qualità e a provenienza locale garantita.

Secondo un’indagine condotta da SWG su un campione nazionale di 1200 consumatori per Carrefour Italia in occasione della Festa del Bio, infatti, il valore aggiunto dell’acquisto biologico per il consumatore risiede non solo nella salubrità (80% del campione) e qualità dei prodotti, ma oltre il 60% intravede anche una maggior garanzia del rifornimento e oltre il 50% ritiene che questi possano rappresentare un acquisto più conveniente in termini di rapporto qualità-prezzo nell’attuale contesto di inflazione. Un dato importante se confrontato con la propensione degli italiani agli acquisti in questo momento di crisi: oltre due terzi del campione ritiene che modificherà le proprie abitudini di consumo, con il 54% che cercherà il risparmio nelle offerte speciali e facendo scorte.

Il 56% degli italiani afferma, inoltre, che questi aspetti possano spingerli ad aumentare i propri acquisti di prodotti biologici, una tendenza trasversale a tutte le tipologie di consumatori, anche tra coloro che si dichiarano attualmente poco interessati a questa categoria: ben il 43% di coloro che non acquistano biologico ritiene infatti che in tempo di crisi questi prodotti potrebbero rappresentare una soluzione per coniugare salute, qualità e convenienza.

Anche l’impatto del biologico sul sistema paese è dipinto come virtuoso: oltre il 65% degli Italiani ritiene che scegliere questi prodotti generi dei benefici per l’ecosistema economico. Di questi, il 48% sottolinea il sostegno alle imprese italiane mentre il 38% l’indipendenza dall’import e dunque una maggiore sovranità alimentare. Seguono la tutela dell’ambiente e il risparmio di carburanti: il 37% degli intervistati che ritiene il bio un valore aggiunto per il paese sottolinea la riduzione dell’uso di fitofarmaci, spesso di importazione, e di carburante per il trasporto dei prodotti da paesi terzi (31%).

La prossimità gioca un ruolo chiave anche tra i motivi per cui gli italiani acquistano biologico: avere a disposizione prodotti italiani e locali è rispettivamente per il 57% e 48% un driver di scelta, con particolare preferenza alle aziende del territorio e quelle dedicate a produzioni esclusivamente biologiche. Solida la fiducia degli italiani nelle linee di marca privata dei supermercati, che tocca il 76%. Anche le certificazioni (54%) e il packaging sostenibile (45%) interessano, in particolare, i consumatori più giovani: è soprattutto nella Generazione Z che emerge una fortissima propensione al biologico rispetto alle altre classi di età (+19% rispetto alla media).

“Il mercato del bio, attualmente, si trova di fronte a numerose sfide, ma siamo certi delle potenzialità di questo segmento e ci impegnamo per rendere questi prodotti sempre più accessibili per tutti i consumatori, aumentando l’offerta e migliorandone la sostenibilità” sottolinea Gilles Ballot, Direttore Merci, Marketing e E-Commerce di Carrefour Italia. “In particolare, proseguiamo nello sviluppo del marchio Carrefour Bio per assicurare ai nostri clienti maggiore convenienza, una scelta che ci ha premiato con una quota di oltre il 60% del fatturato del settore. Inoltre lavoriamo per rendere le nostre linee sempre più sostenibili: abbiamo l’obiettivo entro l’estate di raggiungere il 95% delle confezioni di Ortofrutta Carrefour Bio compostabili, riciclabili o ottenute da materiale riciclato. Lavoriamo poi al fianco di oltre 400 piccole e medie aziende italiane, supportandole nel processo di conversione al biologico”.

Per favorire la diffusione del biologico, che rappresenta uno dei pilastri della strategia di Transizione Alimentare per Tutti, Carrefour Italia ha inaugurato la “Festa del Bio”, iniziativa nata in Francia e che oggi arriva anche nel nostro Paese. Il programma prevede un mese di eventi e iniziative speciali che coinvolgono gli oltre 1450 punti vendita sul territorio italiano per raccontare le storie, i valori e i principi che guidano il settore del biologico. Tra le iniziative previste, oltre ad iniziative promozionali con sconti del 20% su prodotti biologici fino a metà giugno, degustazioni ed eventi in selezionati punti vendita sul territorio nazionale ed eventi interni per sensibilizzare i dipendenti, come in occasione della Giornata Mondiale delle Api dello scorso 20 maggio.

Arrivano i nuovi croissant di Bistefani

Bistefani si arricchisce di una nuova referenza: il Croissant. La ricetta prevede solo l’utilizzo di materie prime d’eccellenza, come uova da galline allevate a terra e latte fresco 100% italiano dell’Appennino toscano.

La lievitazione naturale di 24 ore, grazie al lievito madre, è invece una caratteristica che rende i nuovi Croissant Bistefani inconfondibilmente soffici e fragranti e dal sapore di burro. E per finire sono super sfogliati, per esaltarne il gusto davvero straordinario.

I nuovi Croissant Bistefani sono perfetti per coloro che sono alla ricerca di prodotti di ispirazione artigianale, dal gusto raffinato, per una colazione premium e arrivano sugli scaffali con un packaging nell’iconico colore rosso del brand e 100% riciclabile.

Grazie a un gioco di trasparenze sul fronte della confezione, è possibile percepire sin da subito la qualità del prodotto e la lucidatura in superficie. E, per preservarne la fragranza e il gusto, ogni Croissant è confezionato singolarmente in incarti trasparenti.

Penny sostiene e protegge l’impollinazione

Nella giornata mondiale dedicata alle api, Penny Market inaugura presso la propria sede di Cernusco sul Naviglio e presso le piattaforme logistiche di Quattordio e Desenzano gli alveari che hanno dato “casa” a 180.000 api a cui se ne aggiungeranno altre 6.000 in poche settimane.

Gli alveari sono stati posizionati nelle aree verdi dei due centri di distribuzione e nella terrazza della sede dell’azienda multinazionale dall’anima italiana, dove l’amministratore delegato Nicola Pierdomenico ha dato il benvenuto alle nuove colonie insieme al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti.

“…le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli ecosistemi: l’80% delle piante dipende dall’impollinazione tramite insetti e circa un terzo di frutta e ortaggi dipendono dall’impollinazione operata dalle api. Sono insetti che rappresentano un modello di sostenibilità perché sfruttano i fiori per ricavarne energia e cibo ma restituiscono alle piante l’investimento energetico sotto forma di impollinazione. Gli ecosistemi restano in equilibrio perché le api assicurano alle piante la riproduzione, e quindi risultano ottimi indicatori ambientali, in quanto consentono un monitoraggio indiretto dello stato di salute del territorio circostante…” così spiega Giuseppe Manno, responsabile di Apicultura Urbana, azienda specializzata nella creazione di arnie e alveari proprio in ambiente cittadino, partner di Penny per questo progetto di valore. Apicultura Urbana ha selezionato per Penny le aree e i tempi, e fornito il know-how per convivere con gli insetti in modo da promuovere il loro indispensabile lavoro ambientale.

Con “Viviamo Sostenibile” Penny abbraccia tre aree fondamentali dell’approccio etico verso l’ambiente, i prodotti e la responsabilità sociale. “Adottare” 180.000 API nei propri luoghi di lavoro è di certo un piccolo gesto; ma fatto con coerenza e determinazione in una sfida, quella della sostenibilità, che Penny ha accolto con impegno e che vuole vincere ogni giorno, proprio partendo da gesti concreti.

Anche grazie alle api ospitate Penny riuscirà a produrre circa 300 barattoli di miele che l’azienda venderà simbolicamente a marchio privato Apenni proprio per reinvestire il ricavato in successive operazioni di supporto all’ambiente, all’impollinazione e quindi alla vita di tutti noi.

A Cagliari apre Tuttigiorni, la prima insegna con formula d’acquisto omnicanale

Un doppio taglio di nastro quello che si è tenuto a Cagliari, in Viale Poetto – Viale Campioni d’Italia, dove il Gruppo Abbi della F.lli Ibba, azienda sarda da oltre settant’anni nel settore della grande distribuzione e socio del Gruppo CRAI, ha inaugurato la nuova insegna Tuttigiorni, basata su un’innovativa strategia omnicanale che unisce il digitale e il fisico. Il Gruppo Abbi ha finalizzato un nuovo approccio all’e-commerce, definito come “social commerce” e, al tempo stesso, lo ha trasformato anche in negozio fisico, aprendo il primo punto vendita “Tuttigiorni”.

Un negozio senza barriere tra offline e online in cui i consumatori potranno vivere un’esperienza unica scegliendo dove e come comprare e ricevere la propria spesa. La nuova insegna unisce il “social commerce” con un nuovo modo di concepire la spesa:

– da un lato il digitale, dove i Clienti potranno trovare una community pensata per dare valore alle esperienze, al cibo sano e buono ed alla convenienza di tutti i giorni, dove sarà possibile comunicare direttamente anche con i produttori locali;

– dall’altro il negozio fisico, nel quale i clienti potranno cambiare il modo di fare la spesa: prezzi giusti e fissi ogni giorno, per tutto l’anno, senza volantini e senza offerte a scadenza. E tanti servizi.

Forte legame con il territorio e le aziende e produzioni d’eccellenza; da mattina a sera il panificio “La Rosa dei gusti” sfornerà pane saporito e fragrante, cotto nel forno a legna e nel rispetto delle ricette tradizionali. Completano l’esperienza di scelta le squisite prelibatezze ed i sapori ricercati della linea La Rosa dei gusti ed un ampio reparto di freschi e freschissimi con frutta e verdura, carne, pesce, salumi e formaggi. Con un assortimento per una spesa giusta, dove le varie linee dei prodotti a marchio hanno uno spazio preponderante, all’insegna della qualità e della giusta convenienza.

Le persone sono al centro del progetto: “un caffè con il Direttore”, in cui tutte le mattine, dalle 9:00 alle 10:00, il Direttore sarà a disposizione dei clienti per uno scambio di idee e suggerimenti.

Un altro servizio offerto sarà quello, su prenotazione, di un incontro con un’esperta nutrizionista per ricevere suggerimenti per un’alimentazione sana e corretta. È previsto un eco-compattatore per le bottiglie in plastica (Pet) per innescare un ulteriore passo virtuoso verso il riciclo e il rispetto dell’ambiente. Infine, l’invito a riutilizzare gli shopper: per ogni borsa portata da casa, il cliente riceverà un rimborso di 5 centesimi e la prima verrà donata dal punto vendita. Il pubblico potrà fare affidamento su un’apertura h24, grazie al sito online, usufruire del servizio di consegna a domicilio ed accumulare punti con la carta Tuttigiorni.

Entusiasta, il presidente del Gruppo Abbi Giangiacomo Ibba dichiara: “siamo davvero felici di proporre in Sardegna questa nuova insegna digitale e fisica al tempo stesso, un vero modello omnicanale che pone il cliente al centro di tutto. La componente di Community renderà viva l’esperienza online, fornendo una rotondità di spesa unica. Questa integrazione, unita al modello di convenienza 365 giorni all’anno porta la convenienza ad un concetto più ampio, garantita dalla qualità dei prodotti locali e dalle eccellenze nazionali”.

Babaco Market continua a crescere ed estende il servizio ad oltre 300 comuni

Babaco Market festeggia il suo secondo anno in Italia ampliando la sua mission antispreco e confermando l’impegno a sostegno del comparto agricolo italiano.

Nato a Milano a maggio 2020 col desiderio di soddisfare le esigenze dei consumatori che l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 aveva reso sempre più evidenti, come la crescita dei servizi di spesa online e l’aumentata consapevolezza dell’importanza di un consumo più sostenibile, in questi due anni è riuscito a inserirsi in maniera virtuosa nella filiera distributiva di frutta e verdura, a dare vita a un e-commerce sempre più sostenibile e ad ampliare il raggio d’azione della sua attività.

Contribuendo a generare valore da una parte del raccolto che rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, Babaco Market ha raggiunto importanti traguardi sul fronte dell’antispreco in soli due anni di vita. Dal 2020 a oggi ha salvato oltre 500 tonnellate di frutta e verdura ed è riuscito a evitare che venissero immesse nella nostra atmosfera 1,25 mln di kg di CO2, collaborando con più di 100 produttori sparsi lungo tutto il territorio nazionale.

Grazie all’appoggio di più di 10.000 abbonamenti da parte di utenti che da oltre due anni condividono i valori e la mission di Babaco Market, il servizio si è espanso in più di di 300 comuni italiani. Oltre a Milano e hinterland, Monza e Brianza e alla provincia di Varese, nel corso degli ultimi 12 mesi Babaco Market è arrivato a Torino, in Emilia Romagna (Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia), a Bergamo, a Brescia, a Pavia, a Novara e a Como. Ma la crescita del servizio non è solo una questione geografica: Babaco Market accresce il raggio d’azione della sua attività antispreco contribuendo alla salvaguardia di altre categorie alimentari. Un ulteriore passo nella lotta allo spreco a supporto, questa volta, delle aziende italiane che si occupano di trasformazione alimentare, producendo spesso prodotti di eccellenza, ma che hanno difficoltà a garantire uno sbocco commerciale alla totalità delle loro scorte.

Per combattere anche questo tipo di sprechi, il sito di Babaco Market offre la possibilità di acquistare in modalità flash sale mensile prodotti aggiuntivi – come oli, conserve, farine, marmellate. Si tratta di prodotti lavorati di alta qualità che faticano a entrare nei tradizionali canali di distribuzione perché si avvicinano alla scadenza, hanno imperfezioni di packaging o sono a fine stock. I prodotti sono disponibili all’acquisto a prezzi scontati per tutti gli abbonati a Babaco Market nel Marketplace, la sezione dedicata sul sito.

“Siamo felici di festeggiare questo secondo anno in Italia con un bilancio così positivo. In questi due anni abbiamo raggiunto tanti obiettivi e tenuto fede alla nostra mission antispreco continuando a sostenere la filiera agricola e allargando il nostro raggio d’azione anche alle aziende italiane che si occupano di trasformazione alimentare. Il nostro obiettivo per il nuovo anno, e per gli anni a seguire, è continuare ad estendere la nostra presenza sul territorio italiano e consolidare il nostro impegno a sostegno della salvaguardia del Pianeta. Intendiamo rafforzare il nostro posizionamento come punto di riferimento dell’e-grocery antispreco in Italia e contribuire in maniera sempre più attiva a salvaguardare la salute e l’equilibrio della Terra ” spiega Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, che aggiunge: “siamo molto fieri inoltre che i nostri imballaggi siano 100% plastic free. Vogliamo continuare a perseguire questa strada, cercando di ridurre al minimo il packaging non necessario”.

TOP 3 DEI PRODOTTI PIÙ CURIOSI SALVATI

1. Mele Val Chianina: sono delle varietà antiche che vengono coltivate esclusivamente nella zona della Toscana come le Mele Ruggine e presentano difetti sulla buccia.

2. Arance (zona Sicilia, Puglia e Calabria): si tratta di arance che necessitavano di essere salvate dallo spreco a causa della buccia rameggiata, imperfezione causata dal vento oppure macchie nere sulla buccia causate dalle grandinate in fase di crescita.

3. Carote colorate di Polignano, Puglia: la particolarità delle carote di Polignano è data dal fatto che sono di molti colori, arancione, giallo tenue, giallo intenso, fino ad arrivare al viola scuro. Il seme della carota viene ancora selezionato dai contadini. L’unicità di questa coltivazione sta nella sapidità di queste carote dovuta ai campi dove crescono.

LE REGIONI IN CUI BABACO MARKET HA SALVATO DI PIÙ
Grazie all’alleanza tra Babaco Market e i produttori locali presenti in tutta Italia in questi due anni è stato possibile portare sulle tavole dei #Babacolovers tantissimi prodotti. Tra tutte le regioni, quelle più “virtuose” e attive nella lotta allo spreco alimentare al fianco di Babaco Market sono state:

1. Piemonte con il recupero di ciliegie, Porro Cervere, mele, kiwi e mirtilli.
2. Liguria con il recupero di zucchine, bietoline, cavolo nero, cavolini di Bruxelles, albicocche, susine, carciofo.
3. Emilia Romagna con il recupero di pesche, albicocche, susine, spinaci, melanzane, peperoni, zucchine.
4. Puglia con il recupero di bietole, puntarelle, broccoli, uva, cavolfiori, cicorie e cavolo rapa.
5. Sicilia con il recupero di arance, mandarini, clementine, pomodori, nespole e melone.

IWG e Tesco trasformano il supermercato in un luogo di lavoro

IWG – il più grande fornitore di spazi flessibili e uffici operativo con i brand Copernico, Spaces, Regus, Signature, HQ e No18 – trasformerà lo spazio in eccesso all’interno di Tesco, in spazio per il lavoro flessibile, portando il lavoro ibrido anche nel cuore delle località extra urbane.

Quest’ultima iniziativa di IWG si inserisce nei recenti trend di sviluppo che vedono comunità locali sempre più autosufficienti e vivaci, capaci di migliorare l’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti e di creare un impatto positivo per l’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni legate al pendolarismo. La prima location coinvolta nel progetto è il Tesco Extra a New Malden. Situati al piano superiore del negozio, i 3800 metri quadrati a marchio Spaces ospiteranno 12 OpenDesk, 30 postazioni di co-working e una sala riunioni. L’accesso per le aziende e i privati ai nuovi spazi è previsto a partire da maggio. I clienti potranno avere accesso al wifi, all’instore café e al comfort di uno spazio di lavoro privato.

Si tratta della prima collaborazione tra IWG e Tesco; l’accordo rientra nel piano globale di IWG di aggiungere 1000 nuove sedi alla sua rete nel 2022, in virtù della crescente domanda di spazi di lavoro ibrido. Un recente sondaggio di IWG ha evidenziato che i tre quarti (72%) degli impiegati preferirebbero poter lavorare in modo flessibile a lungo termine piuttosto che tornare in ufficio cinque giorni a settimana con un aumento di stipendio del 10%.

La crescita della rete globale di IWG è sempre più concentrata nelle località suburbane. Il 77% dei lavoratori dice che un posto di lavoro più vicino a casa è un must per la scelta della prossima mossa lavorativa: sono quattro volte più propensi a scegliere un ufficio vicino a casa rispetto a uno in centro città.

Marx Dixon, Fondatore e CEO di IWG, ha commentato: “Per decenni siamo stati pionieri nello sviluppo del lavoro ibrido, per permettere alle persone di lavorare in modo più comodo e produttivo. Le persone preferiscono vivere e lavorare all’interno di comunità locali piuttosto che pendolare. Un Tesco Extra in una posizione suburbana, nel mezzo di una comunità locale vivace è una location perfetta per uno spazio di lavoro flessibile”.

Louise Goodland, responsabile delle Partnership di Tesco ha dichiarato: “Siamo lieti di lavorare con IWG e di offrire ai clienti la possibilità di lavorare in modo più flessibile all’interno del loro supermercato Tesco di fiducia. Cerchiamo sempre di servire al meglio i nostri clienti e siamo curiosi di vedere come risponderanno a questa nuova opportunità”.

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