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Infobip, l’outcome selling è una priorità per le aziende

La centralità del cliente è diventata più di una semplice espressione nel mondo business. Le aziende che hanno spostato la propria attenzione da migliorare i prodotti a soddisfare le esigenze dei clienti hanno riscontrato un aumento dell’80% delle entrate. Infobip, piattaforma cloud di comunicazione omnicanale, presenta le best practice, implementate in prima persona, che le aziende dovrebbero mettere in atto per portare avanti questo cambiamento. Recentemente la Technology and Services Industry Association (TSIA) ha coniato il termine ‘outcome selling’ per indicare che le vendite di tecnologia aziendale mirano ad aiutare i clienti a conseguire i propri risultati di business e poi a dimostrare come la soluzione contribuisca a raggiungerli.
 
L’outcome selling è diventata una priorità per le aziende che vogliono diventare customer-centric. Una recente ricerca dimostra che il 73% dei clienti concorda sul fatto che la customer experience aiuti a guidare le decisioni di acquisto e il 70% valuta la disponibilità dei dipendenti e la cortesia del servizio come gli aspetti che contano di più nella scelta di un brand.
 
“Oggi le aspettative dei clienti sono cambiate e i brand che offrono expertise e assistenza insieme a un prodotto o una soluzione di alta qualità ottengono un vantaggio competitivo”, ha dichiarato Vittorio D’Alessio, Sales Director Italy di Infobip. “Non è un caso che il 70% delle aziende abbia assunto dei Customer Success Manager, che si impegnano con il cliente prima o immediatamente dopo la chiusura del contratto. Questo significa che i Customer Success Manager sono già in contatto con i clienti e li accompagnano durante tutte le fasi del customer journey”. 
 
Diventare un’azienda customer-centric non è facile, ma ne vale la pena a lungo termine. Infobip fornisce alcuni suggerimenti per far ruotare il business intorno ai clienti, aumentando la fedeltà.
 

1. Mappare il customer journey: è importante sapere a che punto del viaggio si trovano i clienti. E’ possibile adattare la strategia per assicurarsi che ricevano le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno per passare alla fase successiva. Questo aiuterà anche a identificare chi deve essere presente e quando – per esempio, se serve un addetto alle vendite, un consulente o un responsabile dell’implementazione per aiutare i clienti.

2. Definire e allineare i processi: in una recente indagine, il 27% degli intervistati ha indicato la mancanza di efficacia come la principale frustrazione nei confronti del servizio clienti, mentre il 12% ha citato l’assenza di velocità.Per mantenere i clienti felici, è importante avere una struttura interna che riduca al minimo il numero di touchpoint da superare per un supporto adeguato. Questo significa avere team di assistenza clienti in grado di identificare un flusso di lavoro efficiente ed efficace che riduca i passaggi, i lunghi tempi di attesa e la mancanza di informazioni per i clienti.
 
3. Essere presenti su tutti i canali digitali: la presenza sui canali giusti è della massima importanza quando si tratta di offrire un’esperienza fluida. Uno studio di Microsoft mostra che il 66% dei consumatori ha usato almeno tre diversi canali di comunicazione per contattare il proprio servizio clienti. Per evitare la frustrazione, è importante avere una strategia di comunicazione omnichannel e gli strumenti giusti per permettere alle aziende di continuare a conversare con i clienti, sui canali che preferiscono. 
 
“Gli esperti di Infobip collaborano con le aziende per definire le best practice di comunicazione, presentando anche alcuni casi d’uso a dimostrazione di quelli che possono essere i vantaggi e i benefici di un approccio customer-centric” ha aggiunto Vittorio D’Alessio. “Recentemente ad esempio abbiamo aiutato uno dei principali gruppi bancari in Europa a definire i loro obiettivi di comunicazione, identificare i key target e poi abbiamo compilato una mappa del customer journey per mostrare come potrebbero raggiungere questi risultati chiave grazie alla giusta tecnologia”.

Inaugurata la sala polivalente Gran Guizza del gruppo San Benedetto

Il Comune di Popoli e il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto hanno inaugurato la nuova Sala Polivalente Espositiva “Gran Guizza” presso il complesso scolastico “G. Paolini” di Popoli. Lo spazio ospita al suo interno Il Museo dedicato all’Acqua Minerale San Benedetto, il secondo dopo quello presente nello stabilimento di Scorzé.

All’inaugurazione erano presenti Concezio Galli, sindaco di Popoli, Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato Acqua Minerale San Benedetto, Frédéric Barut, Direttore Generale Acqua Minerale San Benedetto, Relmi Rizzato, direttore Risorse Umane e Legale del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto e le organizzazioni sindacali. Il Sindaco Concezio Galli si è dichiarato molto orgoglioso di terminare il suo mandato inaugurando un’opera che coinvolge la scuola, che guarda al futuro e che non rappresenta un punto di arrivo, ma un primo passo verso la crescita del territorio. Il Presidente Enrico Zoppas, nel suo intervento, ha affermato che vedere i giovani che si appassionano all’ambiente e all’attività industriale è motivo di grande orgoglio e che l’investimento sulla scuola rappresenta sempre un valore aggiunto.

Lo spazio è concepito con un forte intento educativo e si propone di diventare un punto di incontro e di confronto per gli studenti, i cittadini e utenti del territorio sul tema dello sfruttamento delle risorse idriche; un’occasione di formazione e informazione sulla capacità dell’uomo di creare ricchezza utilizzando le risorse del territorio attuando politiche di utilizzo e protezione delle risorse per consegnarle al futuro; un luogo di scambio tra domanda e offerta di lavoro con focus particolare sui temi della sostenibilità ambientale dell’iniziativa.

La realizzazione della Sala Polivalente Espositiva “Gran Guizza” contribuisce all’incremento dell’interazione tra sapere e saper fare tramite lo sviluppo di una programmazione efficace di attività quali ad esempio progetti di Alternanza Scuola/Lavoro, Stage formativi e/o di Inserimento, Laboratori, Lavori a progetto.

Babaco Market, le ricette per combattere gli sprechi alimentari

LA ZUCCA, VIRTÙ E FALSI MITI
Ci sono diversi falsi miti sulla zucca. Erroneamente considerata al pari delle patate e temuta per il suo sapore dolciastro e un elevato apporto calorico, la zucca è in realtà un ortaggio e appartiene alla famiglia delle verdure. Con la sua polpa, ricca di fibre e a bassissima densità calorica si possono rendere interessanti piatti come risotti, porridge, lasagne e persino torte.
 
La zucca fornisce diversi nutrienti di rilievo, tra cui il beta-carotene che, oltre al suo noto effetto antiossidante, aiuta a meglio assorbire il ferro. I suoi semi, ricchissimi di ferro, zinco e proteine, possono venir conservati e tostati, quindi consumati in insalate, pesti, o macinati e spolverati suoi primi piatti.
 
Per la sua forma e la sua consistenza cucinare la zucca è spesso considerata un’impresa eroica che fa desistere molte persone dall’acquistarla. Il “trucco” è prepararla tutta in una volta. Ecco come fare:
 
• Lavare attentamente la buccia
• Tagliare la zucca a metà
• Svuotarla dei semi con un cucchiaio o uno scavino
• Metterle all’interno uno spicchio d’aglio e erbe aromatiche a piacere (timo, salvia, rosmarino, ecc.)
• Rovesciarla su una teglia ricoperta di carta forno e spennella con olio EVO (serve per non farla rinsecchire)
• Cuocere in forno ventilato a 190° fino a che diventa morbida (circa 30/40 minuti)
• Svuotare la buccia della polpa cotta (spoiler: la buccia è commestibile e buonissima!)
 
UNA ZUCCA, MILLE RICETTE
• Una vellutata: frullare la polpa con brodo vegetale e un filo di olio, oppure preparare un soffritto con scalogno, zenzero e cannella, aggiungere la polpa e fai cuocere pochi minuti. Frullare tutto. Completare con un cereale integrale e alcuni ceci interi o frullati.
• Risotto: frullare la polpa con poco olio evo e aggiungerla in cottura. Si può abbinare anche a dei funghi saltati con aglio e timo oppure delle nocciole tostate.
• Pasta al forno: frullare la polpa con mezzo bicchiere di latte (anche vegetale), tagliare a dadini della provola e usare il tutto per condire della pasta. Mettere in forno, sotto il grill, per una decina di minuti.
• Se non si fossero messi l’aglio e le erbe aromatiche, la zucca è perfetta anche per preparare una torta con nocciole e noci, oppure dei muffin con gocce di cioccolato.
 
Crema di zucca e tahina con dukkah
Ingredienti per 4 persone:
• 600g di polpa di zucca già cotta con aglio e salvia
• 2 cucchiai di tahina
• 1 cucchiaio di succo di limone
• sale e pepe
 
Per la dukkah
• 2 cucchiai di semi di sesamo
• 2 cucchiaini di semi di coriandolo
• 2 cucchiaini di semi di cumino
• 1/4 di cucchiaino di pepe in grani
• 1/2 cucchiaino di semi di finocchio
 
Procedimento:
Per la dukkah: tostare i semi di sesamo, di coriandolo, di cumino, di finocchio e il pepe in grani in una padella antiaderente ben calda, senza aggiungere grassi. Dopo 1 o 2 minuti, quando sono fragranti, trasferirli in un mortaio o in un mixer e ridurli in una polvere grossolana. La dukkah si può conservare a temperatura ambiente, in un contenitore chiuso, fino a 1 settimana. 
Cuocere la zucca come indicato in precedenza. Lasciare raffreddare e frullare la polpa nel mixer ad alta velocità. Aggiungere la tahina e il succo di limone, emulsionando bene, e sale e pepe a piacimento. Servi la crema a temperatura ambiente, o fredda, decorandola con la dukkah.
 
Consigli e curiosità:
• La dukkah è un mix di spezie e semi tipico della cucina mediorientale. A seconda dell’area di riferimento, può essere realizzata con diverse spezie e frutta secca (ad esempio con le nocciole).
• Le spezie in grani o semi si conservano più a lungo e sono più aromatiche: è sempre necessario tostarle a secco per qualche secondo, facendo attenzione a non farle bruciare, e poi ridurle in polvere utilizzando un mortaio. In questo modo gli oli essenziali vengono rilasciati e conferiscono un sapore più intenso, oltre che un magnifico profumo.
• Questa ricetta può essere realizzata con qualsiasi verdura di consistenza simile: ad esempio con le barbabietole o con le carote, seguendo lo stesso procedimento. È anche un’ottima alternativa all’hummus di ceci tradizionale.
 
IL CAVOLO, IL RE DELLE CRUCIFERE
Tutte le verdure sono meravigliose, ma alcune sono più meravigliose di altre. È indubbio che le crucifere (come cavoli o broccoli) posseggano una marcia in più, sia per il loro effetto antitumorale sia per il loro apporto di calcio: contribuiscono al raggiungimento del fabbisogno a colesterolo zero, senza dover ricorrere ai latticini.
 
Di solito associamo il cavolo a preparazioni un po’ noiose e ripetitive. Anche questo, però, è un ortaggio molto versatile e che si presta per diverse ricette al pari della zucca. Ad esempio, è ottimo in un coleslaw (tipica insalata della tradizione anglosassone, di solito realizzata con maionese o yogurt) insieme alla frutta.
 
Coleslaw di cavolo cappuccio e frutta di stagione
Ingredienti per 4 persone:
• 1 piccolo cavolo cappuccio
• 2 carote 
• 1 zucchina
• 1 limone
• 2 susine
• 50 g di noci
• 50 g di prezzemolo o altre erbe aromatiche fresche
• Sale 
• 1 cucchiaio di olio
 
Per il condimento
• 100 g di yogurt di soia
• 1 cucchiaio di senape di Digione
• 2 cucchiaini di sciroppo d’acero
• 1 cucchiaio di olio d’oliva
 
Procedimento:
Tagliare il cavolo a julienne e, in una ciotola, massaggiarlo con olio, sale e succo di limone.
Tagliare a julienne anche le altre verdure e la frutta, mescolare tutto insieme al cavolo.
Unire gli ingredienti del condimento, quindi versare tutto sulle verdure. Aggiungere le noci. 
 
Consigli e curiosità
• Si può mangiare il coleslaw come contorno, ma è ottimo anche per farcire un panino.
• Si può impostare in anticipo: preparare a parte verdure e condimento, poi unire tutto alla fine.
• Si conserva in frigo per un paio di giorni.

Mercati di largo consumo, le previsioni IRI per il 2022

IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper, ha elaborato le previsioni sull’andamento dei mercati del Largo Consumo Confezionato per il l’ultimo trimestre del 2021 e per il 2022. Il nuovo rapporto previsionale è stato elaborato considerando un contesto caratterizzato dai seguenti fattori che influenzeranno le vendite di Largo Consumo nei mesi futuri:

• L’epidemia da Coronavirus è sostanzialmente sotto controllo, nonostante la diffusione delle nuove varianti del virus. Tuttavia il Sistema istituzionale ed economico italiano resta improntato alla prudenza.

• Il rilancio dell’economia italiana è previsto continuare anche nel 2022. I cardini su cui l’Esecutivo sta orientando la propria politica vertono su sostegno dell’occupazione e crescente allocazione delle risorse agli investimenti (in parte discendente dalle risorse del Next Generation EU).

• Lo Smart Working è diventato un fatto strutturale con una influenza significativa sui comportamenti sociali e di consumo.

• All’interno del comparto del Largo Consumo si consolida la crescita del canale di convenienza, il Discount, ma aumentano le vendite dei prodotti d’alta gamma all’interno della Distribuzione Moderna Classica.

• L’inflazione del Paese è in salita. Tuttavia i prezzi del comparto stanno reagendo con ritardo alle spinte al rialzo, anche a causa del particolare ciclo degli accordi commerciali che caratterizza la filiera del Largo Consumo. Si prevede che gli aumenti si scaricheranno sui prezzi finali soprattutto fra la fine del 2021 e la prima metà del 2022.

• La risalita dei prezzi aumenterà la concorrenza orizzontale. Le promozioni saranno una leva competitiva fondamentale.

Nonostante un rallentamento della domanda che caratterizzerà l’ultimo trimestre, il 2021 chiuderà in positivo, grazie all’eredità dei primi otto mesi: l’andamento delle vendite a valore si attesterà al +2%. Il 2022 segnerà invece un calo ma molto contenuto, pari al -0,8%. Tuttavia il retail veicolerà ancora il +9,3% di ricavi rispetto al pre-Covid e il +7,1 in termini di volumi: si tratta quindi di un salto di livello rispetto a prima della pandemia.

L’inversione di tendenza di quest’anno si registrerà a partire dal IV trimestre. Il trend negativo raggiungerà però il culmine nel primo trimestre del 2022 scontando il confronto con le controcifre elevate durante la seconda ondata Covid. Solo nella seconda metà del prossimo anno ci sarà un recupero della crescita. Le principali motivazioni alla base di queste previsioni, oltre al “rimbalzo” sulla domanda eccezionale della seconda Ondata epidemica (Ottobre 2020-Marzo 2021), sono la spinta inflazionistica attesa e la maggiore normalizzazione dei comportamenti sociali (più mobilità per motivi lavorativi e più pasti fuori casa.

Per quanto riguarda le previsioni sugli acquisti in volume è necessario sottolineare che questi ultimi saranno influenzati dalla risalita prezzi che caratterizza il secondo semestre del 2021. Prevediamo che l’aumento dell’inflazione si esaurirà entro i primi 6 mesi del 2022. Il profilo evolutivo dell’andamento atteso dei volumi nel Largo Consumo ricalca quello dei ricavi ma sconta l’effetto dei rincari.

Si attende quindi una chiusura del 2021 con una crescita delle vendite a volume pari al +1,8%. Il 2022 vedrà invece una flessione che si attesterà al –1,6%.

Merita infine uno sguardo a quello che è stato il canale “rivelazione” degli ultimi due anni, ovvero l’online. Le attese a chiusura 2021 sono state ritoccate al ribasso rispetto all’edizione precedente delle previsioni, a causa di una crescita relativamente meno brillante a partire dai mesi primaverili. Comunque lo sviluppo dei ricavi previsto per il 2021 è di tutto rispetto (ca +490 milioni di euro). Le proiezioni IRI indicano che l’E-Commerce nel Largo Consumo Confezionato potrà aggiungere altri 260 milioni di fatturato nel 2022, raggiungendo una quota del 2,6% sul totale nella Distribuzione Moderna (fisica e online).

Babaco Market annuncia l’arrivo a Torino

Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – annuncia il suo arrivo a Torino. Già presente in oltre 50 comuni, tra Milano e hinterland, Monza, Brianza e nella provincia di Varese con Busto Arsizio e limitrofi, il servizio punta ad allargare i suoi confini oltre la Lombardia, partendo proprio dal capoluogo piemontese.

Nato a Milano, a maggio 2020, durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 per rispondere alle esigenze dei consumatori di avere a disposizione servizi di spesa online con un occhio di riguardo verso scelte più sostenibili, Babaco Market espande i suoi confini oltre la Lombardia, ottenuti anche grazie al sostegno di tutti colore che hanno sottoscritto l’abbonamento. Dal suo arrivo, il delivery ha incontrato il favore dei consumatori crescendo mensilmente a una media del +30% in termini di base utenti, del +54% in termini di ordini e fatturato e ha gestito a oggi un volume totale di oltre 20.000 consegne.

Babaco Market è un servizio su abbonamento che rende disponibili frutta e verdura sempre freschissima e di stagione direttamente a casa dei consumatori. Iscriversi è molto semplice: accedendo al sito, l’utente può abbonarsi a una Babacobox di frutta e verdura di stagione, di diverse misure, e può scegliere di riceverla direttamente a casa con frequenza settimanale o bisettimanale. La frutta e la verdura delle Babacobox sono sempre di stagione e provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, piccoli produttori e presidi slow food in tutta Italia, contribuendo anche alla salvaguardia della tradizione gastronomica locale italiana. Le selezioni settimanali vengono fatte in base alle disponibilità cercando sempre di garantire la massima varietà di prodotti e il rispetto della stagionalità degli alimenti.

La mission ambiziosa di Babaco Market di inserirsi in maniera virtuosa nella filiera distributiva di frutta e verdura e la volontà di contrastare in maniera attiva lo spreco alimentare e l’inquinamento ha permesso all’azienda di raggiungere altri importanti traguardi in questo primo anno di vita: Babaco Market ha contribuito a salvare circa 140 tonnellate di frutta e verdura e a evitare che venissero immesse nell’atmosfera 350 tonnellate di CO2. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy. Sempre in linea con la mission anti-spreco del brand, Babaco Market ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica, per questo tutte le Babacobox sono 100% plastic free.

“Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, o sia valorizzando le piccole produzioni che farebbero fatica a trovare sbocco commerciale sui canali di distribuzione mainstream”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, e continua: “Siamo lieti di annunciare oggi il nostro arrivo a Torino e di espandere i nostri valori di sostenibilità e di lotta contro lo spreco alimentare in un’altra regione del Nord Italia come il Piemonte”.

Agli italiani non piace fare la spesa

Secondo una recente indagine a cura di Everli, a più di un quarto degli italiani non piace fare la spesa, considerato un fastidioso impegno che sottrae parecchio tempo prezioso. A detta degli intervistati, la cosa più insopportabile è la coda alla cassa per pagare, ma anche cercare i prodotti nei vari reparti costituirebbe un motivo per fare della spesa una noiosa incombenza. Il 62% degli italiani si dichiara pertanto disposto a delegare qualcuno a fare la spesa, tuttavia tale eventualità lascerebbe emergere altri timori legati ad una non sufficiente cura nella scelta dei prodotti, specialmente quelli freschi.

Dalla ricerca emerge comunque un dato chiaro: quasi un terzo degli italiani si sentirebbe più sollevato risparmiando le energie e il tempo investito al supermercato. La preferenza ricade su attività più gratificanti ed appaganti, dalla cura della persona alle attività fisiche sino al tempo da trascorrere con la famiglia e mangiare o bere con gli amici.

Bistecca vegetale in 3D, arriverà nei supermercati nel 2022

In occasione dell’Italian Tech Week che si sta svolgendo in questi giorni a Torino, Giuseppe Scionti, CEO e fondatore di Novameat, ha annunciato che nel 2022 nei supermercati arriverà la bistecca vegetale stampata in 3D.

«Grazie ad un complesso processo di biostampa abbiamo creato il primo prototipo» spiega Scionti, «ora stiamo affinando la produzione di massa, su scala industriale possiamo produrne una tonnellata all’ora».

La carne viene riprodotta sfruttando una base d’acqua impastata con fagioli gialli, oli vegetali, aromi e in alcuni casi estratti di alghe. Scionti coglie l’occasione per rimarcare l’enorme impatto ambientale del prodotto: «Per ogni hamburger animale si utilizzano circa 15.000 litri d’acqua, ne impieghiamo il 90-95% in meno, a parità nutrizionali. Per il consumatore non deve essere un sacrificio».

Fonte: Ansa

Ferrero, debuttano in grande spolvero delle tavolette di cioccolato

L’azienda di Alba prosegue con le innovazioni frutto di un forte impegno in R&S: previsto ad ottobre l’arrivo sui mercati delle tavolette di coccolato a marchio Ferrero Rocher.

 

Non solo gelati: dopo il lancio degli stecchi e dei ghiaccioli all’Estathè, Ferrero amplia infatti ancora il suo raggio d’azione con un prodotto a marchio Ferrero Rocher.

E stavolta il signore della Nutella punta sulle tavolette di cioccolato, un mercato caratterizzato da un buon trend di crescita, con un valore sul totale canali (GDO, tradizionale e discount) di 578 milioni di euro e fortemente concentrato su due player, che da soli detengono il 45 % di quota.

Le nuove tavolette – disponibili nei varianti ‘al latte’, ‘’fondente’ e ‘bianco’ – arriveranno in Italia ai primi di ottobre e il loro sarà un lancio in contemporanea con altri Paesi: Germania, UK, Russia, Polonia, Austria, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo.

Il prodotto, realizzato in modo da evocare l’iconica pralina del Ferrero Rocher, è frutto di un’innovazione studiata da tempo da un folto team di esperti.

SumUp, partnership con GDO e catene di Consumer Electronics

Dall’inizio del 2021, SumUp ha ampliato le partnership alle catene di Consumer Electronics come MediaWorld, Unieuro, Euronics, Expert e Trony, a retailer della grande distribuzione organizzata quali Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e Franco Cosimo Panini. L’obiettivo è innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare promuovendo l’esperienza dello One Stop Shopping, soprattutto per piccoli commercianti e artigiani, per far sì che l’acquisto di un POS sia semplice come quello di uno smartphone.

Facilitare per commercianti e artigiani la possibilità di proporre ai propri clienti il pagamento con carta, promuovendo l’esperienza “One Stop Shopping”: è con questo intento che SumUp, leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, sta rafforzando in Italia la collaborazione con le più importanti catene di Consumer Electronics e sta lavorando per espandersi anche nel settore della GDO, per essere sempre più presente nei supermercati italiani.

“La logica ‘One Stop Shopping’ consente, infatti, a chi ha un piccolo business – come micro imprenditori, rivenditori, hobbisti o artigiani – di centralizzare la ricerca e l’acquisto di soluzioni innovative utili a sviluppare la propria attività, facendo riferimento ad un unico luogo. In questo modo, semplificano la vita lavorativa e risparmiano tempo prezioso”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. I piccoli commercianti possono, così, dotarsi rapidamente di un terminale di pagamento elettronico (POS), nello stesso negozio in cui, ad esempio, acquistano lo smartphone per usare un numero aziendale o la carta per la stampante, senza doversi recare in un centro specializzato o in una filiale bancaria, iniziando ad accettare i pagamenti elettronici il giorno stesso, senza vincoli e costi nascosti o necessità di stipulare contratti, potendo implementare anche i pagamenti a distanza.

“Come SumUp stiamo valorizzando le partnership con le catene di Consumer Electronics e GDO perché vogliamo innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare non solo online, ma anche a livello territoriale, per rendere l’acquisto di un POS semplice come quello di uno smartphone. Per questo – aggiunge Gianluca Cotroneo, Business Development Manager Retail di SumUp – abbiamo portato il POS fuori dalle filiali e fatto sì che sia reperibile ovunque, anche nei piccoli paesi, grazie ad una rete diffusa: dalle grandi catene di elettronica di consumo fino alle edicole e alle cartolerie”. In particolare, da inizio 2021 SumUp ha ampliato le partnership con le catene di Consumer Electronics (sia retailer fisici che online), raggiungendo in sei mesi una copertura di questo canale quasi del 100%. Alla collaborazione con MediaWorld, partner di SumUp già da due anni, nel 2021 si sono aggiunte quelle con Unieuro, Euronics, Trony e alcuni tra i partner principali dell’insegna Expert. Negli ultimi mesi si sono, inoltre, concretizzate unioni di primissimo livello con retailer della grande distribuzione organizzata come Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e oltre alla rete di cartolerie e cartolibrerie servite da Franco Cosimo Panini. La sinergia con questi rinomati marchi ribadisce l’affermazione della tecnologia di SumUp e l’intenzione di democratizzare sempre di più l’accesso ai pagamenti digitali: entro la fine dell’anno, puntiamo infatti a quintuplicare la nostra presenza negli store italiani”, conclude Cotroneo.

Esselunga e Shewants firmano l’accordo per la distribuzione dei prodotti de Il Milanese Imbruttito

Prodotti “imbruttiti” di qualità, in esclusiva nel supermercato simbolo di Milano. Shewants, l’agenzia creativa dietro al progetto Il Milanese Imbruttito, ed Esselunga, una delle principali catene italiane della grande distribuzione, firmano un accordo quadriennale per la distribuzione in esclusiva dei prodotti a marchio “Il Milanese Imbruttito” in tutti i negozi e online su esselungaacasa.it

Dopo una serie di collaborazioni di successo – tra cui la vendita di panettoni e panettoncini Imbruttiti – per i prossimi quattro anni, tutti i prodotti, dalle uova di Pasqua ai quaderni, dalle cuffiette wireless allo speaker bluetooth, dal Pandoro del Giargiana alle capsule del caffè, saranno acquistabili in esclusiva solo nei negozi Esselunga. Licenziatario dei prodotti è Vergani srl, altro storico colosso milanese della pasticceria, che ha prodotto il panettone, il pandoro, i cioccolatini e le chiacchiere imbruttite, e che si occuperà di sviluppare assieme a Shewants tutte le referenze da inserire in assortimento.

“Questa partnership è per noi un traguardo molto importante perché conferma il valore del brand Il Milanese Imbruttito. Grazie a una community di 3 milioni di persone e una riconoscibilità unica nel panorama del social entertainment, Il Milanese Imbruttito è un valido alleato per tutte quelle aziende che vogliono raggiungere il proprio pubblico attraverso le chiavi della leggerezza e dell’ironia”, commenta Marco De Crescenzio, Brand Licensing Director, co-fondatore e direttore generale della comunicazione social di Shewants.

Nato per ironizzare sulla città più operativa d’Italia, Il Milanese Imbruttito è un brand con un’altissima riconoscibilità e punto di riferimento nel panorama italiano del social entertainment. Grazie a una community di oltre 3 milioni di persone e una media di oltre 1.500.000 visualizzazioni per ogni video pubblicato, nel corso degli anni Shewants ha sviluppato, oltre a una linea di prodotti a marchio, progetti editoriali e video per diversi clienti e brand internazionali tra cui Disney, Amazon, Sky, Samsung, PayPal, Microsoft e Coca-Cola, trasformando i loro prodotti in contenuti emozionali per la community.

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