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+203% per èVita Residuo Zero, le patate di Romagnoli F.lli

Lanciate sul mercato a inizio del 2020, le patate èVita Residuo Zero nascono come risultato di un progetto di ricerca condotto con la guida scientifica del Dipartimento per l’Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (Dibaf) dell’Università della Tuscia e Legambiente, partendo da varietà di patate di “Nuova Generazione”, naturalmente tolleranti ai principali patogeni che colpiscono la coltura: Alouette, Levante e Twister. Un percorso di ricerca che ha consentito di definire un protocollo di coltivazione ripetibile ed esportabile in tutti gli areali pataticoli italiani. Per la produzione di questa referenza viene anche impiegata la varietà Constance, anch’essa con caratteristiche agronomiche che le conferiscono una notevole tolleranza alla Peronospora.

Le patate èVita Residuo Zero sono un prodotto in linea con la strategia “Farm to Fork” – parte cruciale del Green Deal Europeo – orientata alla promozione di una filiera agroalimentare rispettosa dell’ambiente e in grado di garantire un prodotto equo e sano. È altresì in linea con le aspettative degli italiani che, tra le azioni chieste al settore agricolo per una filiera agroalimentare più sostenibile, mettono al primo posto la riduzione di pesticidi e di altre sostanze chimiche in campi e allevamenti, indicata dal 62% dei rispondenti a una recente indagine di Nomisma. Anche rispetto all’identikit di prodotto sostenibile, le patate èVita Residuo Zero si mostrano particolarmente in linea con la definizione data dai consumatori: il metodo di produzione, infatti, al pari del packaging, è tra le caratteristiche che rendono un alimento o bevanda sostenibile, indicato dal 33% degli italiani.

“Il successo delle nostre patate a ‘residuo zero’ va ricercato nel crescente interesse da parte dei consumatori verso prodotti ottenuti con pratiche agricole rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali – sottolinea Giulio Romagnoli, Amministratore Delegato Romagnoli F.lli Spa. A questo interesse la nostra azienda risponde lavorando alla diffusione di tecniche di coltivazione responsabili, per garantire prodotti con elevate caratteristiche organolettiche e ottime rese produttive. È però fondamentale anche riconoscere il giusto valore a tutti gli attori della filiera, perché non può esserci sostenibilità ambientale se, le azioni intraprese, non sono sostenibili anche dal punto di vista economico e sociale. Merito delle ottime performance delle nostre patate èVita Residuo Zero, oltre che ai partner coinvolti nel progetto di ricerca e allo staff agronomico della Romagnoli F.lli, va inoltre alle aziende agricole, parte fondamentale della nostra filiera, alla sensibilità della rete commerciale, sempre più attenta a cogliere le dinamiche d’acquisto e ad offrire ai propri clienti referenze realizzate nel rispetto dell’ambiente”.

A Felsineo S.p.A. il massimo punteggio nel rating di legalità

Tre stelle per il Felsineo S.p.A., società capostipite del Gruppo Felsineo. Si tratta del massimo punteggio che caratterizza il rating assegnato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alle imprese che operano con una condotta improntata sui criteri di legalità, eticità e trasparenza. Il riconoscimento valorizza l’impegno del Gruppo, che ha da tempo avviato un percorso di sviluppo finalizzato a garantire, ad ogni livello della filiera, la massima correttezza dell’operato e il pieno rispetto di operatori, comunità e ambiente.

Grazie ad una visione olistica della propria responsabilità sociale d’impresa, Felsineo S.p.A. ha infatti corrisposto non solo a tutte le indicazioni fondamentali previste dal Regolamento attuativo in materia di Rating di Legalità, ma anche agli ulteriori sei requisiti presenti nell’articolo 3, tra i quali l’attivazione di sistemi e protocolli a tutela dell’economia legale, la presenza di sistemi di Corporate Social Responsibility (CSR) e l’adesione a codici etici di categoria. Il conseguimento del massimo punteggio nel rating di legalità da parte di Felsineo S.p.A. consolida ulteriormente la reputazione del Gruppo sia nei confronti del mercato sia verso la comunità degli stakeholder, in particolare la pubblica amministrazione e gli istituti di credito e finanziari.

“Aver colto il massimo punteggio nel rating di legalità è per noi, oltre che motivo d’orgoglio, anche un concreto riconoscimento della nostra visione d’impresa. Trasparenza, eticità e un’estrema attenzione degli impatti della nostra attività su comunità e ambiente sono divenuti parte integrate del DNA del Gruppo. Questo risultato è per noi un segnale importante che sottolinea la coerenza delle nostre azioni e ci spinge a proseguire verso un modello d’impresa sempre più responsabile nel rispetto di tutti i nostri portatori d’interesse”, ha commentato Andrea Raimondi, Presidente del Gruppo Felsineo.

A Scuola Di Dolcezza, Eridania sostiene il consumo responsabile di zucchero

Gli anni della pandemia, con i ripetuti lockdown e la conseguente applicazione di misure restrittive a contenimento dell’emergenza sanitaria, ha rivoluzionato la nostra quotidianità. La casa è diventata il principale punto di attrazione nello stile di vita degli italiani e la maggiore disponibilità di tempo trascorso tra le mura domestiche ha portato a dedicarsi alla cura della famiglia e riscoprire le proprie passioni anche in cucina. Infatti, il crescente interesse verso il mondo delle ricette ha fatto esplodere l’home cooking: un fenomeno che ha premiato soprattutto la preparazione di dolci, con un conseguente focus sull’uso dello zucchero. Allo stesso tempo, è cresciuta l’attenzione verso la sfera healthy, anche con riferimento all’utilizzo dello zucchero.

In questo contesto Eridania, icona della dolcificazione in Italia dal 1899, guarda allo sviluppo sostenibile come un prerequisito fondamentale, che si traduce anche nella promozione di un consumo responsabile dello zucchero innanzitutto presso le nuove generazioni. Per questo l’iconico marchio ha deciso di promuovere “A scuola di dolcezza”, un progetto dedicato all’educazione nutrizionale nelle scuole primarie: l’obiettivo del percorso didattico in logica edutainment è quello di diffondere una cultura del benessere e della salute e aiutare i bambini a prendere consapevolezza dell’importanza di una corretta ed equilibrata alimentazione correlata sia al mondo dei carboidrati e al consumo responsabile dello zucchero, sia a una sana attività fisica.

In collaborazione con Neways, società specializzata in progetti educational, l’iniziativa coinvolgerà nel prossimo anno scolastico 2021-2022 circa 1.500 classi delle scuole elementari, ovvero 38.000 alunni e altrettante famiglie in tutta Italia. Eridania si farà promotrice di una serie di attività educative legate all’alimentazione. In particolare, alle scuole aderenti verrà inviato un kit in versione cartacea e digitale che include un libretto informativo con il programma del progetto, che si sviluppa su una serie di temi relativi alla corretta alimentazione, con focus sui carboidrati e lo zucchero. Il progetto, i cui contenuti sono stati studiati con la supervisione scientifica del Dottor Marco Deganello Saccomani, medico pediatra e gastroenterologo pediatrico, prevede anche tutta una serie di attività ludico-didattiche da svolgere in classe e a casa con i genitori. Tra queste, spiccano esperimenti fisici in cucina, laboratori artistici e di cucina per creare e lavorare la pasta di zucchero e realizzare semplici ricette dolci, attività sensoriali e descrittive. E non mancherà un concorso a premi per i genitori, che metterà in palio prodotti e omaggi promozionali Eridania. Il sostegno all’iniziativa è coerente con la mission che Eridania ha disegnato per il futuro al fine di rispondere adeguatamente ad una sfida lungo gli assi ambientale, sociale, educativo. Una visione di modello di business sostenibile che tiene conto del benessere delle persone e il cui operato d’impresa, così come l’agire dell’intera collettività o del singolo individuo, può avere un impatto positivo nell’innescare una spirale virtuosa a tre dimensioni, per garantire un pianeta migliore alle generazioni future.

“In questo senso – afferma Alessio Bruschetta, Direttore Generale Eridania Italia – mi piace sottolineare che Eridania è parte di una filiera europea che garantisce un percorso di sostenibilità ambientale duraturo e condiviso. Siamo anche consapevoli della nostra responsabilità sociale verso la comunità. Per questo promuoviamo un consumo consapevole dello zucchero attraverso progetti come ‘A scuola di dolcezza’ e collaboriamo con associazioni mediche, come Fondazione ADI, per educare a una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, proseguendo in parallelo il rapporto che ci lega da anni a istituzioni charity a livello nazionale e locale”.

Amazon Fresh sbarca oggi a Torino

Amazon.it annuncia oggi che il servizio di consegna della spesa in giornata a Torino si arricchisce del negozio Amazon Fresh, accessibile direttamente sul sito amazon.it/fresh/ o sull’app Amazon. Amazon Fresh offre più di settemila prodotti, scelti da un’ampia selezione di carni tra cui tagli pregiati di Chianina o Black Angus, frutti di mare e pesce fresco tra cui pesce Spada, Salmone, orate e molto altro, snack salutari come frutta secca e biscotti, prodotti biologici come verdure, uova e conserve, pasta, articoli per la casa e altro ancora – tutto quello che serve per fare una spesa completa in modo veloce e senza stress. La selezione comprenderà, nei prossimi giorni, anche l’assortimento de La Centrale del Latte di Torino, come latte, yogurt, burro e tagliarini o cappelletti freschi.

“Dopo Milano e Roma, siamo felici di continuare a portare Amazon Fresh, l’esperienza di spesa di Amazon ancora migliorata grazie alla comodità della finestra di consegna di due ore, ai clienti Amazon Prime nella città di Torino e dintorni” ha affermato Camille Bur, Country Manager, Amazon Fresh FRITES. “I clienti Amazon Prime della città potranno acquistare e ricevere la spesa in giornata con tutto ciò di cui hanno bisogno, dai prodotti locali come carne, pesce, selezione di prodotti biologici e gastronomia gourmet agli articoli per la casa e la cancelleria, e molto altro ancora.”

Per l’occasione, Amazon offre 10€ di sconto sul primo ordine su Amazon Fresh a Torino, inserendo il codice promozionale 10FRESH.

Consegna a Torino in giornata
Per la prima volta, i clienti Amazon Prime di Torino e zone limitrofe (inclusi Venaria, Carmagnola, Chieri e Chivasso) coperte dal servizio, possono acquistare la spesa settimanale su Amazon Fresh attraverso la shopping app di Amazon o direttamente sul sito trovando prodotti freschi della qualità più pregiata, i loro brand preferiti e tanto altro, con consegna in giornata dalle 8 del mattino a mezzanotte, in finestre di 2 ore, senza costi aggiuntivi per ordini superiori a 50€ e ad un costo di 3,49€ per ordini di importo inferiore o in una finestra programmata di un’ora ad un costo di 4,99€ per ordini superiori a 50€ e di 7,99€ per ordini di importo inferiore. Per servire i clienti Amazon Prime della città di Torino Amazon ha aperto un nuovo centro logistico urbano per espandere in modo significativo il servizio di consegna ultraveloce. La struttura aggiungerà oltre 60 nuovi posti di lavoro permanenti nei tre anni a venire.

Un servizio in costante espansione
Amazon è entusiasta di espandere il servizio di consegna in giornata, da Amazon Fresh e store locali in Italia, con l’arrivo di Fresh a Torino dopo Roma e Milano; altre città saranno annunciate entro la fine dell’anno.

GDO, è partito il braccio di ferro sui listini

I primi ritocchi dei listini finiranno nel carrello della spesa con l’autunno, poi il nuovo anno potrebbe portare rincari anche a due cifre per alcuni generi alimentari. A chiedere gli aumenti l’industria di marca che proprio in queste settimane sta incontrando le catene della GDO per definire volumi e prezzi di vendita per il 2022. Per la pasta, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i produttori chiedono aumenti del 20%, per le farine del 15%, le merendine +12%, salumi +4%, fazzoletti di carta e carta igienica +7%, conserve di pomodoro +15%, piselli ed altri legumi 17%, l’olio 20%, i prodotti lattiero caseari +8% e via di seguito.

Una pioggia di rincari chiesti dopo un decennio di inflazione zero o, per alcuni comparti merceologici, di deflazione. Perché quest’anno a ritoccare i listini all’insù sono praticamente tutti i produttori ed è una situazione che, secondo le stime degli addetti ai lavori, potrebbe spingere nel 2022 i prezzi del carrello della spesa del 2-4%. È il sommarsi di molte concause dagli aumenti dell’energia ai trasporti, alle materie prime base senza dimenticare la speculazione che sfrutta la situazione ritardando lo scarico di navi cariche di grano, mais, soia e semi di girasole puntando sui rincari.

«Serve un grande senso di responsabilità di tutti gli attori della filiera e come Selex non intendiamo scaricare sui consumatori aumenti così importanti – dice Maniele Tasca, direttore generale del Gruppo – ma si rischia una forte pressione sui margini delle aziende della GDO. Se ci saranno rincari che l’industria non può assorbire sarà accettabile un aumento dei listini ma temporaneo perché le insegne saranno in grande difficoltà nel trasferire questi aumenti».

Giorgio Santambrogio, Ceo di Gruppo VèGè, punta l’indice contro la speculazione: «Siamo contro le speculazioni che alcuni fornitori fanno e siamo disposti a sederci al tavolo per studiare come ripartire tra catene e industria i rincari – spiega l’AD. Bisogna innanzitutto collaborare con industria di marca perché non è equo che la GDO debba assorbire i rincari non potendo scaricarli sui clienti».

Un’altra possibile area d’intervento è lavorare sull’efficienza della filiera. Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD, teme una speculazione che si autoalimenta creando rarefazione delle materie prime con «aumenti esagerati, fuori da ogni regola – premette. Lancio un appello al Governo e all’Antitrust per intervenire sugli aumenti ingiustificati dei prezzi con controlli e verifiche. C’è poi il caro bolletta elettrica quasi raddoppiata in un anno, un costo diventato insopportabile».

Guarda alle conseguenze Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Associazione nazionale cooperative di consumatori. «Si rischia un’inflazione da costi sui consumatori che potrebbe essere un freno formidabile alla ripresa del Paese. Il problema non riguarda solo la distribuzione ma ricade su tutti i comparti produttivi: agricoltura, industria, distribuzione – avverte Pedroni. È un tema urgente che deve essere assunto dall’esecutivo e dalle politiche economiche che si potranno intraprendere. Sarebbe importante in questo momento un’azione forte di sostegno dei consumi, anche attraverso le leve fiscali. E poi su iniziativa del Governo, sarebbe utile istituire un tavolo comune per non lasciare sole le singole imprese. Sono convinto che tutti, produttori e distributori, debbano prendere la responsabilità di limitare in modo significativo gli aumenti di prezzo sui consumatori».

Fonte: Il Sole 24 Ore

Sondaggi via SMS, gli strumenti più efficaci per misurare la soddisfazione dei clienti

Nell’era della digitalizzazione, i consumatori sono sempre più al centro dell’attenzione di brand e aziende. Gli utenti stanno infatti assumendo un nuovo ruolo agli occhi dei marchi, non più passivo e di pura ricezione dei contenuti o prodotti ma attivo, grazie alla possibilità di condivisione di opinioni e pareri. Il consumatore di oggi non cerca solo un fornitore di servizi, ma un partner affidabile a cui potersi rivolgere e da cui sentirsi ascoltato e compreso.

Per le aziende si apre quindi una nuova sfida per cercare di coinvolgere in maniera efficace i consumatori e soprattutto per ottenere il massimo dai feedback di questi ultimi, che possono diventare importanti fonti di informazione. Non chiedere ai clienti cosa pensino dei prodotti o servizi che hanno appena acquistato, significa perdere informazioni talvolta vitali per migliorare, aumentare la soddisfazione e, in ultimo, far crescere il proprio business.È qui che le imprese possono mettere in moto un processo di vera innovazione, per poter trovare e affermare il proprio spazio all’interno del mercato, differenziandosi dalla competizione. In un momento storico in cui condividere la propria esperienza con un brand è semplice ed immediato, la soddisfazione dell’utente rappresenta dunque un doppio traguardo per l’azienda, in quanto assicura la fedeltà del cliente, che a sua volta può diventare ambasciatore online e offline del brand stesso, influenzando le future scelte d’acquisto di altri utenti e consumatori.

La ricerca Esendex
Nonostante ciò, non tutte le aziende investono in strumenti di raccolta e analisi di dati relativi alla soddisfazione della clientela in maniera efficace: secondo i dai dati emersi da una recente indagine condotta in Europa da Esendex, leader nelle soluzioni di messaggistica istantanea per il business, quasi il 40% delle aziende partecipanti ha dichiarato di non aver mai inviato un questionario di customer satisfaction ai propri clienti, mentre un’azienda su cinque (20%) non ha mai investito nel miglioramento della customer satisfaction. Nel settore Retail, ad esempio, più del 25% dei merchant ha affermato che l’ultimo investimento fatto per migliorare la soddisfazione del cliente risale almeno a 5 anni prima, un dato che sale a quasi il 30% per il settore utilities. In futuro l’89% delle aziende dovrà puntare sulla customer satisfaction per distinguersi e il supporto di un partner che possa guidarle nello sviluppo di queste attività diventa fondamentale.Oggi, esistono infatti strumenti efficaci che permettono di raccogliere facilmente e velocemente i feedback dai clienti, permettendo di offrire un servizio che risponda davvero alle esigenze dei consumatori. Con un tasso di apertura del 93%, notevolmente più alto rispetto ad altri canali, gli SMS sono senza dubbio lo strumento più semplice, intuitivo ed efficace per il contatto clienti. Grazie alla personalizzazione e alla facile integrazione dei sondaggi tramite API, i moduli veicolati tramite SMS sono lo strumento perfetto per aumentare il grado di coinvolgimento degli intervistati, riscontrando un tasso medio di completamento del 12,6%.

Infine, l’analisi dei risultati sarà facilitata grazie alle dashboard fornite, e sarà pertanto più semplice prendere decisioni relative al cambiamento delle proprie strategie aziendali per poter fornire prodotti e servizi migliori e assicurarsi una sempre maggiore soddisfazione del cliente. Attraverso un set di soluzioni digitali come quelle fornite da Esendex, le aziende sono dunque in grado di collezionare feedback preziosi direttamente dalla propria clientela, arrivando a un livello di conoscenza molto sofisticato del proprio pubblico. Comprendendo infatti ciò che l’utente apprezza di più e identificando le aree di miglioramento, è possibile ottenere una maggiore fidelizzazione, una customer satisfaction più elevata, così come incrementi consistenti sia nel ROI delle campagne marketing, che nelle vendite attraverso tutti i canali.

Per saperne di più: https://www.esendex.it/blog/post/sondaggio-soddisfazione-del-cliente/

Supermercati, dove risparmiare in 70 città. L’indagine di Altroconsumo

Settanta città, 1.148 punti vendita tra supermercati, ipermercati e discount, oltre 1,6 milioni di prezzi rilevati per 125 categorie di prodotti, tra alimentari, per la cura della persona, della casa e pet food: sono questi i numeri dell’edizione 2021 dell’inchiesta di Altroconsumo sulla grande distribuzione. Un’indagine che permette di indicare il supermercato più economico visitato per ognuna delle città e di stilare anche quattro classifiche nazionali per catena e tipo di spesa (con prodotti di marca, a marchio commerciale, prodotti più economici e mista).

Risparmio massimo fino a 1.700 euro l’anno
La conferma arriva, come ogni anno: scegliendo la catena o il punto vendita più conveniente individuati con le classifiche di Altroconsumo si possono risparmiare anche grandi cifre, anche se solo laddove la concorrenza funziona. Il risparmio massimo individuato nell’inchiesta arriva fino a 1.700 euro all’anno in media per le famiglie italiane, sia passando alla catena di discount più conveniente per una spesa con i prodotti più economici (Aldi), sia scegliendo, invece del più caro, il supermercato più conveniente in città (il Super Rossetto, in provincia di Rovigo). Purtroppo, non in tutti i 70 centri visitati si può risparmiare allo stesso modo e il divario tra Nord e Sud è evidente. Considerando la spesa media delle famiglie al supermercato – 6.843 euro nel 2020 (Istat) – il risparmio massimo, nelle città più convenienti, può arrivare fino al 20% circa se si sceglie il punto vendita più economico invece di quello più caro: siamo, appunto, a 1.700 euro l’anno in provincia di Rovigo (1.720 per la precisione), 1.523 euro a Reggio Emilia e Modena, 1.400 euro a Brescia e Ravenna. Sono cifre che stridono con i 100 euro circa di risparmio possibile (solo il 2%) nelle città dove non c’è concorrenza tra i supermercati visitati, tutte al Centro-Sud: Potenza, Pesaro, Pistoia, Sassari, Reggio Calabria, Foggia. In questi centri, anche cambiando supermercato, i prezzi restano sempre allo stesso livello e comunque piuttosto cari. Quanto ai punti vendita più convenienti dell’indagine, continua ad andare Rossetto: due suoi negozi (in provincia di Rovigo e Brescia), insieme a un punto vendita Emisfero (Vicenza), sono i più convenienti dell’inchiesta. Come registrato da anni, nelle prime 30 posizioni troviamo 20 super del Triveneto; bisogna arrivare al 40esimo posto per il primo negozio non al Nord, l’Ipercoop di Prato. Nell’indagine completa ci sono anche i risparmi massimi calcolati per differenti tipi di nuclei familiari e differenti tipi di spesa. Vengono riportati anche alcuni esempi di prodotti (uno shampoo, un detersivo lavatrice, un formaggio e un’acqua) per cui sono state rilevate le differenze di prezzo maggiori a seconda del punto vendita: il prezzo per lo stesso prodotto è cambiato anche del 200%. Inoltre è stato anche fatto un approfondimento sulla qualità dei prodotti di marca, a marchio commerciale e del discount nei test e, infine, realizzato un focus su come sono cambiati i prezzi rispetto a prima della pandemia.

Pandemia: come sono cambiati i prezzi
In passato – con la corsa all’accaparramento delle prime fasi emergenziali – di anomalie sui prezzi ne erano state rilevate, in particolare rispetto alla riduzione delle promozioni. Cosa succederà sul lungo termine? Il timore di un progressivo aumento circola, tra incertezze e ripresa economica, rincari delle materie prime e possibili speculazioni. Altroconsumo ha voluto vedere cosa è accaduto ad alcuni prezzi, confrontando quelli rilevati nell’indagine sui supermercati del 2019 con quelli di quest’anno (farina, passata di pomodoro, Emmenthal, pasta, spinaci surgelati, crema mani, detersivi per pavimenti, saponetta). Spicca l’aumento rilevato nelle indagini per il costo medio di due prodotti molto comuni ed entrambi poco reperibili nei primi mesi di pandemia: la farina, il cui prezzo è a + 27% rispetto a due anni fa, e la passata di pomodoro a +22.

La metodologia dell’indagine
Senza preavvisare i punti vendita, i rilevatori di Altroconsumo hanno registrato 1,6 milioni di prezzi in 70 città, presso 1.148 negozi: 230 iper, 599 super e 319 discount, selezionati su criteri che ne garantiscono la rappresentatività. Per ognuna delle 125 categorie di prodotto considerate (le più acquistate secondo Istat) sono stati registrati i prezzi, promozioni incluse, di tutti i prodotti presenti sugli scaffali. I prezzi vengono elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni che permettono di ottenere gli indici di competitività su base 100 e realizzare le classifiche.

Forte ripresa per i consumi di snack dolci e salati

Dinamico e in continua evoluzione e con un giro d’affari che, tra prodotti dolci e salati, sfiora gli 1,5 miliardi di euro annui, il mondo degli snack corre per restare al passo ed anticipare i bisogni dei consumatori.

Col ritorno alla vita fuoricasa, il mercato dei fuoripasto è ripartito (+11,3% gli snack salati e +7,8% quelli dolci nell’anno finito a giugno 2021, secondo Iri) ed è ripartito il carosello dei nuovi prodotti. Molte imprese hanno approfittato dei forzati mesi di lockdown per concentrarsi sul post-Covid e sulle nuove richieste che stavano emergendo dal mercato. In parallelo anche i retailer hanno rivisto l’assortimento a scaffale che oggi è molto ampio ed eterogeneo: si va dalle oltre 220 referenze degli ipermercati alle 60 dei discount. Preferenze che sembrano chiare: snack golosi, che soddisfino il bisogno di gratificazione, ma sempre più salutari e “naturali” e per nuove occasioni di consumo (come l’aperitivo in casa) e per target particolari: sportivi. La Non Patatina Fiorentini (non fritta ma soffiata ad aria), i Triangolini low fat di Náttúra Protein Sport (70% di grassi in meno rispetto alla media) e la linea a base di legumi Veggy Good di San Carlo sono solo alcune delle ultime novità. Molte sono le aziende che ci hanno investito, come Granarolo che ha lanciato gli snack a base di formaggio Groksì e Noberasco.

«Il lancio è coinciso con il lockdown e, quindi, non è stato semplice ma ha dato risultati confortanti – commenta l’amministratore delegato Mattia Noberasco. Anche i risultati di questi mesi confermano che il progetto è di grande interesse per il consumatore, in particolare per un target molto attento a benessere e sport. Sui prodotti plus abbiamo destinato un budget abbastanza ambizioso perché contiamo di aumentare la distribuzione e farli assaggiare il più possibile per farli conoscere. Nel frattempo stiamo continuando a sperimentare ingredienti e le novità potrebbero arrivare entro fine anno».

Che i nuovi segmenti stiano portando valore al mondo degli snack, ampliando la platea dei consumatori, lo conferma la performance dei fuoripasto dolci a base frutta: una nicchia da 23,7 milioni di euro (pari al 3,8% del mercato totale in GDO) ma che sta crescendo in fretta (+37,5% a volume in 12 mesi). «Nonostante il Covid, con la chiusura di bar, uffici, scuole, abbia dimezzato il potenziale dei canali di vendita, nel 2020 Be Kind (terzo player di mercato, ndr) ha continuato a crescere a ritmo sostenuto (+105%), grazie al rapporto con le insegne che hanno rivisto gli assortimenti, e nel 2021 registra tassi di aumento più alti rispetto al mercato», spiega Federico Odella, marketing director di Be-Kind South Europe & East-Med. In questi mesi Be-Kind ha avviato diverse partnership con importanti brand (come Lavazza, Fuze Tea, Powerade e Virgin) per dare visibilità a questo snack.

I nuovi momenti di consumo domestici sono decisivi anche per spingere le vendite di fuoripasto salati, e in particolare di estrusi (+12,3%), e di patatine (+12%), in particolare di quelle “artigianali” (+17%), arrivate a 105 milioni di euro, quasi un quarto del mercato totale. Ma tra gli snack salati il vero fenomeno dell’ultimo anno sono i pop-corn, che, secondo i dati di Unione Italiana Food, hanno messo a segno un +20% a valore e un +30% a volume, raggiungendo i 41 milioni di euro di sell-out. Un segno dei tempi: chiusi i cinema, l’abbinata “pop-corn+film” si è trasferita in salotto, con lo streaming. E il mais soffiato si compra ora al supermercato, dove sono infatti sbarcate le aziende specializzate, orfane dell’horeca, come la piacentina Funfood (leader nel fuoricasa), con la sua versione premium e in barattolo, del classico pop-corn americano.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Kimbo Sparkling Coffee, la nuova bevanda di Kimbo

Kimbo, azienda leader in Italia e nel mondo nella produzione di caffè di altissima qualità, lancia sul mercato delle bevande: Kimbo Sparkling Coffee. Si tratta di un’originale e rigenerante soft drink, frizzante al punto giusto e al gusto di caffè, pensato per regalare un tocco di freschezza ai momenti di ogni giorno: un aperitivo con gli amici, una pausa relax a casa, il post-workout o un momento di piacere on-the go, per lasciarti sorprendere dalle sue particolari note aromatiche ogni volta che vuoi.

Kimbo Sparkling Coffee è ideale da gustare in mobilità direttamente dalla lattina,accompagnato da ghiaccio e limone o come base per la preparazione di cocktail rinfrescanti pensati per chi apprezza le note aromatiche tipiche del caffè. Elemento distintivo del prodotto è l’elegante packaging dal design al passo con i tempi: una lattina da 250ml con fondo blu come il mare di Capri, di cui vengono qui evocati i celebri Faraglioni, simbolo del brand Kimbo ma da sempre anche emblema di esclusività. “Italians keep it cool” è lo slogan finalizzato a consigliare un consumo rigorosamente freddo della bevanda.

Il prodotto è stato svelato in un primo momento al pubblico durante il mese di agosto, nelle suggestive cornici della Sardegna e dell’isola di Capri in occasione di esclusivi eventi estivi, fra cui l’ambito Premio Faraglioni di cui Kimbo è stato Main Sponsor.
Kimbo Sparkling Coffee comincerà ad essere disponibile, a partire dal mese di settembre, nella grande distribuzione organizzata.

Partnership digitale tra Edenred e Tigros

La pandemia ha alimentato in modo significativo lo shopping online tirandosi dietro anche i servizi correlati come i ticket elettronici della spesa effettuata in Rete. In tale contesto nasce la partnership tra Edenred, leader mondiale nelle soluzioni che innovano e semplificano il mondo del lavoro, e Tigros, la catena di supermercati radicata tra Lombardia e Piemonte, che da oggi abbraccia, per l’appunto, anche la spesa online.

I clienti potranno i utilizzare i Ticket Restaurant e i buoni acquisto Edenred Shopping-Ticket Compliments anche nella loro versione digitale, oltre che nei 70 punti vendita presenti sul territorio e negli 8 ristoranti Buongusto, per la spesa online Tigros Casa con consegna nella città di Milano e provincia.

«Siamo molto orgogliosi di rafforzare la partnership con Tigros estendendo l’utilizzo dei nostri buoni pasto e buoni acquisto anche perla spesa online. Da sempre Edenred punta sul digitale per rispondere alle nuove esigenze e per semplificare l’attività quotidiana delle persone» dichiara Paola Blundo, Direttore Commerciale Merchants di Edenred Italia. «L’app Ticket Restaurant è oggi tra le prime dieci applicazioni dedicate al food più scaricate dagli italiani, e sta già riscuotendo successo anche l’app dedicata ai buoni acquisto Edenred Shopping-Ticket Compliments.Crediamo fortemente che la digitalizzazione sia fondamentale soprattutto in questo momento storico in cui si ricercano soluzioni e servizi da utilizzare ovunque e in qualsiasi momento».

«Questa collaborazione con Edenred contribuisce a rendere il nostro servizio di spesa online Tigros Casa ancora più pratico e comodo» – dichiara Tigros. «Puntiamo a migliorare costantemente l’esperienza della spesa online, come nei nostri punti vendita, cercando soluzioni innovative e, allo stesso tempo, semplici e rilevanti per i clienti, tenendo sempre al centro il valore della convenienza».

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