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Mare Aperto Foods lancia il tonno “Basso in Sale”

Per chi desidera portare in tavola benessere e gusto, Mare Aperto Foodssocietà genovese che fa capo al Gruppo Jealsa – propone il nuovo tonno “Basso in Sale”.

Con questa nuova referenza, dunque, l’azienda risponde alle esigenze del consumatore, sempre più attento ad inserire nella propria dieta quotidiana prodotti che favoriscano un’alimentazione corretta. Si è infatti constatato come nel 2020, il 17% degli italiani abbia acquistato prodotti salutistici in più rispetto al 2019 e il 66% ha continuato a consumarli anche dopo il lockdown. Anche l’acquisto dei prodotti “senza” – quindi in assenza di specifici ingredienti – è aumentato dal 41% al 48% da luglio a dicembre 2020*.

Da qui il lancio di un tonno a tasso ridotto di sale, il 75% in meno rispetto a 100g (peso netto e sgocciolato) di tonno in olio di oliva Mare Aperto 80 g classico. È dimostrato, infatti, che la maggior parte delle persone consumi in media circa il doppio del livello massimo di assunzione di sale raccomandato (5g), tanto che gli stati membri dell’OMS hanno stabilito come obiettivo la riduzione dell’assunzione di sale da parte della popolazione mondiale del 30% entro il 2025.**

“Il tonno in scatola è un alimento molto versatile in cucina e vanta un profilo nutritivo di tutto rispetto: le sue carni sono ricche di proteine pregiate, che contengono tutti quegli aminoacidi essenziali necessari all’organismo per crescere e ricambiare i tessuti. È buono anche il suo contenuto di sali minerali, soprattutto di ferro e di fosforo.” commenta la Dott.ssa Martina Donegani, Biologa nutrizionista, web contributor e consulente alimentare.

Basso in Sale è realizzato con tonno appartenente a specie non sovrasfruttate, pescato con metodi sostenibili e certificato Friend of the Sea (FOS), che garantisce l’origine sostenibile dei prodotti ittici. Al tonno viene aggiunto olio extravergine biologico, in linea con i principi dell’azienda in termini di sostenibilità e impegno reale verso l’ambiente.

“A differenza di quello che spesso si crede, le carni del tonno in scatola sono estremamente magre.  Per questo è preferibile consumare tonno conservato in olio extravergine d’oliva, meglio ancora se biologico come in questo caso: il suo utilizzo, infatti, comporta l’aumento di lipidi di ottima qualità, che forniscono una quota importante di sostanze antiossidanti, come i tocoferoli e i polifenoli. Anche il basso contenuto di sale è un plus fondamentale: optare per il tonno in scatola con un quantitativo di sale ridotto è un’opzione da privilegiare. Ridurre l’apporto di sale, infatti, è particolarmente importante perché l’eccesso di sodio favorisce l’ipertensione, causa primaria di infarto e ictus, oltre che di malattie cronico-degenerative, quali i tumori dello stomaco, osteoporosi e malattie renali” – conclude la dott.ssa Donegani.

Come per tutte le altre referenze di Mare Aperto, anche su Basso in Sale è presente il sistema di apertura facilitata, inoltre anche per questa referenza il packaging è completamente riciclabile, e segue l’approccio clean label ovvero trasparenza in ogni dettaglio informativo, tanto che tutti gli ingredienti sono riportati sul fronte della confezione e il cartoncino di tutti i cluster è certificato da FSC (Forest Stewardship Council) come proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

 

*Fonte: IRI Ricerca abitudini alimentari Post Covid-19 Unione Italiana Food

**Fonte: Piano d’Azione globale 2013-2020 dell’Oms per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (“Global action plan for the prevention and control of NCDs 2013-2020”).

 

Molino Rossetto, una nuova proposta per l’estate

Ha preso il via il nuovo progetto dedicato all’estate di Molino Rossetto. Una proposta trendy e in linea con le esigenze dei consumatori, anche più giovani, che durante la bella stagione prediligono pasti leggeri e freschi e sono attratti da preparazioni veloci e prodotti pronti al consumo, in grado però di inserirsi perfettamente in una dieta bilanciata. 

L’azienda ha dunque sviluppato e perfezionato le linee a catalogo puntando sull’alto contenuto di servizio, al fine di offrire prodotti sempre più pratici e veloci; sul gusto, per accontentare tutti i palati; e su una grafica accattivante, colorata, fresca e pulita, in grado di evidenziare immediatamente i plus di prodotto attraverso l’utilizzo di claim efficaci e diretti, come “Senza cottura”, “Fonte di proteine”, “Alto contenuto di fibre”, “Basso contenuto di grassi” o “Pronte in pochi minuti” ma, soprattutto, “Natural-mente”, concetto che suggerisce come mangiare bene aiuti a curare spirito e mente. 

A chi si rivolge l’azienda?

In particolare, con i Chicchi di cereali, le Vellutate ed i Semi, l’Azienda si rivolge ad un ampio pubblico: i lavoratori (anche smart worker) spesso in cerca di soluzioni per una pausa pranzo veloce e salutare; i giovani, target sempre più orientato ad una alimentazione a base vegetale; e, in generale, le persone attente al proprio benessere fisico, che seguono una dieta healthy a base di verdure e cereali. Con le Torte, invece, si propongono due soluzioni fresche e gustose pensate per chi vuole concedersi un momento di indulgenza che soddisfa non solo il palato ma anche l’umore. 

Chicchi 

I cereali in chicco, proposti in confezioni da 250 g, rappresentano la soluzione perfetta per preparare primi piatti o insalate fredde. La linea, che nasce da un’attenta selezione delle materie prime, grazie alla lunga expertise dell’azienda nel settore, conta quattro referenze, due convenzionali e due biologiche. Orzo e farro, convenzionali, hanno il grande vantaggio di poter essere preparati anche senza necessità di cottura, ma con un semplice ammollo di 2 ore in acqua, caratteristica che li rende particolarmente adatti ad un consumo fuori casa. Grano Saraceno e Quinoa, biologici, sono naturalmente senza glutine e dunque adatti anche al consumo da parte di soggetti intolleranti o affetti da celiachia. Per la preparazione, sono necessari solo 10 minuti di cottura, in acqua bollente o per assorbimento: modalità di cottura che ovviamente danno caratteristiche diverse al piatto finale. Ottimi per creare gustose “schiscette” o colorate bowl, per cui perfettamente in linea con i nuovi trend di consumo, sono un prodotto che permette di personalizzare ogni ricetta secondo i propri gusti e abitudini.  

Vellutate 

Le vellutate, in confezioni da 80 g perfette per due porzioni, soddisfano la richiesta di chi è in cerca di soluzioni gustose ma ricche di benessere. Alle varianti piselli e ceci carote zenzero, già presenti in gamma, si aggiungono oggi le nuove Vellutata di Verdure, che racchiude un equilibrato mix di ortaggi, e Vellutata di Pomodoro, che può diventare la base anche per un originale gazpacho per una gamma davvero colorata e accattivante. Il vero valore aggiunto di queste referenze è la velocità di preparazione: sono infatti pronte in solo due minuti di cottura, sul fuoco o in microonde. E per soddisfare l’acquisto di impulso di chi è in cerca di una pausa pranzo a casa o in ufficio sana e naturale, vi è anche il formato monodose da 35 g

Semi 

Non poteva mancare la linea di semi in cup con tappo apri-chiudi: un contenitore da 200 g, pratico e perfetto per un consumo ready to go”, in ufficio o all’aperto. Ottimi come spezzafame dall’alto potere saziante e salutari, dunque, sono perfetti per arricchire primi piatti e insalate. Sei le referenze in gamma, ovvero Zucca, Papavero, Sesamo, Girasole, Lino – certificati BIO – e il mix Insalata Più. Tutti ricchi di fibre vegetali e acidi grassi essenziali. 

Torte estive 

Sul fronte dolci, infine, Molino Rossetto propone le torte senza cottura che garantiscono tutto il piacere di un dolce in una preparazione di pochissimi minuti e senza l’utilizzo di un forno. Due le referenze: la Crostata senza cottura da 260 g e la Cheesecake senza cottura da 230 g, entrambe in astuccio e protagoniste di un restyling del pack orientato a rendere il prodotto più accattivante a scaffale. 

 

 

Cameo prosegue sul suo percorso di sostenibilità

cameo prosegue il percorso tracciato nella sua Carta della Sostenibilità, presentata a inizio aprile, lanciando due iniziative concrete e integrate a favore della riduzione degli sprechi alimentari, obiettivo fondamentale per la tutela dell’ambiente.   

Il Patto contro lo Spreco Alimentare

cameo ha sottoscritto il Patto contro lo Spreco Alimentare, promosso da Too Good To Go, l’App e azienda BCorp nata per mettere in contatto, ma anche ispirare e responsabilizzare i cittadini, gli esercizi commerciali e le aziende ad agire contro lo spreco di cibo. Oggi, attraverso la App Too Good to Go, i consumatori hanno accesso al più grande mercato di prodotti invenduti al mondo e contribuiscono in modo concreto e sensibile alla riduzione degli sprechi.

Con l’adesione al Patto, cameo si impegna su più fronti: da un lato metterà in campo iniziative formative e informative per sensibilizzare i propri collaboratori e consumatori sul tema della lotta allo spreco alimentare; dall’altro fornirà a Too Good To Go una parte dei suoi prodotti prossimi alla scadenza.

“Sensi di Polpa”

L’iniziativa “Sensi di Polpa”, partita a inizio giugno, nasce proprio per rendere concreto l’impegno di cameo verso la riduzione degli sprechi, in particolare della frutta, nell’anno designato dalla FAO come Anno Internazionale della frutta e della verdura.

Secondo l’indagine condotta da GFK nel 2019, infatti, in Italia ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. La frutta, in particolare, è in assoluto l’alimento più sprecato nel nostro Paese: circa 70 g per famiglia ogni settimana.

L’obiettivo è quello di promuovere buone pratiche, invitando le persone a non buttare la frutta ammaccata o imperfetta, esteticamente brutta: gusto e proprietà nutrizionali possono infatti essere preservati trasformando la frutta in confettura. Tutti sono invitati ad avere un ruolo attivo in questo cambiamento e possono partecipare accedendo al sito internet sensidipolpa.cameo.it sul quale sarà possibile inserire i kg di frutta salvati personalmente dallo spreco. L’obiettivo auspicato è quello di raggiungere i 10mila kg salvati.

A supporto della causa anche alcuni volti noti: Marco Bianchi, divulgatore scientifico ed esperto in materia di alimentazione, che racconta la bellezza di mangiare sano ma con gusto, e Benedetta Rossi, digital creator, da anni vicina a cameo e ai suoi prodotti, con le sue “ricette furbe” per confetture e marmellate.

“Siamo convinti che, mettendo in campo azioni concrete e coinvolgendo le persone da vicino, si possa fare la differenza nella tutela dell’ambiente. È con questo spirito che abbiamo sottoscritto il Patto contro lo Spreco Alimentare e dato il via all’iniziativa Sensi di Polpa, da subito accolta con entusiasmo dai nostri collaboratori e ora aperta a tutti i consumatori” afferma Alberto de Stasio, Direttore Generale di cameo.

 

 

Riso Gallo presenta ‘La carta del riso’

Oggi il comparto agroalimentare non può tralasciare i temi della sostenibilità ambientale e sociale e cresce l’aspettativa nei confronti di industria e grande distribuzione affinché si prendano carico della cura dell’ambiente. 
Da questa visione nasce il programma di sostenibilità Riso Gallo, “Coltiviamo il Futuro” che si compone di preziose collaborazioni con principali organizzazioni di tutta la filiera, partendo dalla ricerca con Università, passando per laboratori, multinazionali dell’agrofarmaco e sementieri, fino ad includere anche i partner per lo sviluppo degli imballaggi e per la valorizzazione dei sottoprodotti della lavorazione del riso in prospettiva
di economia circolare.

Il percorso, iniziato nel 2018, ha beneficiato della partecipazione attiva fin dalle prime fasi dei partner coinvolti, a dimostrazione dell’approccio condiviso ed integrato che lo caratterizza. 

La carta del Riso

Il tutto è stato presento durante un webinar organizzato da Riso Gallo, a cui hanno
partecipato i rappresentanti di oltre 70 Aziende Agricole delle “terre del riso”; nell’occasione, è stata presentata la “Carta del Riso”, un patto tra persone e territori, che consiste – in prima istanza – in semplici promemoria per le buone pratiche di tutti i giorni, che possono però contribuire in maniera significativa ad andare incontro alla richiesta di sostenibilità quale strumento chiave per la tutela e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente.

Un obiettivo che si può raggiungere solo attraverso un approccio responsabile e consapevole, condiviso tra tutti gli attori della filiera: una “scelta di campo” a vantaggio del consumatore, per l’ambiente e per le persone, che si sviluppa secondo otto direttrici:
1. Certificazione secondo lo standard internazionale di agricoltura sostenibile FSA di SAI platform;
2. Messa in atto di azioni volte a preservare la fertilità del suolo;
3. Scelta di varietà più performanti e identificate insieme a Riso Gallo attraverso specifici studi (ad es: LCA) al fine di ridurre le emissioni di gas serra;
4. Utilizzo di semente italiana certificata, oltre che “No OGM”;
5. Divieto di utilizzo di fanghi in risaia;
6. Divieto di utilizzo di glifosate sulla coltura;
7. Tracciabilità dalla coltivazione alla distribuzione;
8. Formazione e aggiornamento continuo circa le pratiche agronomiche e della sicurezza alimentare.
La “Carta del Riso” si focalizza sugli aspetti agronomici, comprendendo tuttavia anche misure che hanno un impatto diretto sulla tutela del territorio, dell’ambiente e delle persone che ci operano ma si inserisce anche  all’interno di un progetto più ampio.

Il riso che sostiene

Riso Gallo infatti si impegna a passare, per una quota progressivamente sempre più rilevante della propria produzione, da una prospettiva di “riso sostenibile” a una di “riso che sostiene”, capace cioè, partendo dalla cura dell’ambiente e del territorio, di andare anche oltre l’ambito agricolo, allargando lo sguardo a monte, ossia alla selezione delle
materie prime ed al benessere dei lavoratori della filiera.

Particolarmente rilevante, in questo senso, diventa l’ottavo punto della “Carta”, per il quale Riso Gallo si impegna a mettere a disposizione delle aziende agricole strumenti per migliorare la biodiversità, ridurre l’inquinamento delle acque e per la razionalizzazione dei
mezzi tecnici attraverso l’utilizzo di tecnologie satellitari; il tutto a vantaggio sia dell’ambiente che del benessere delle comunità locali, per un sistema interconnesso, visto come patrimonio ambientale, culturale e umano del nostro Paese.
Un’ulteriore conferma dell’impegno di Riso Gallo è data dalla “Garanzia G.A.L.L.O.” apposta sui prodotti, che si caratterizzano per specifici requisiti di tracciabilità, origine locale e sicurezza.

Monitoraggio degli indicatori ambientali
Inoltre, nell’ambito del suo programma di sostenibilità “Coltiviamo il futuro”, Riso Gallo si è impegnata nel monitoraggio costante dei principali indicatori ambientali – con l’obiettivo del continuo miglioramento degli stessi.
All’interno dei suoi due stabilimenti Riso Gallo, l’energia elettrica utilizzata per la produzione proviene al 100% da fonti rinnovabili certificate, evitando dunque di generare ulteriori emissioni nell’ambiente. I valori legati alle emissioni ed ai consumi sono, infatti, in costante miglioramento, come dimostrano le significative variazioni registrate nel quadriennio 2016 – 2020:
• Consumi energetici totali: -10,9% (-10.262 GJ)
• Consumi energetici per kg di riso lavorato: -18,9%
• Emissioni dirette evitate di Gas serra (per produzione di calore): -17,6% (-604,1 t CO2e)
• Emissioni indirette evitate di Gas serra per riduzione imballaggi: -14,7% (-572,0 t CO2e)
Dal 2016 al 2020, si evidenzia inoltre una costante riduzione del consumo imballaggi del 15,4% (-5.014 q), pur a fronte di un aumento delle quantità di riso commercializzate: questo è il segno di un’attenzione costante all’utilizzo responsabile delle risorse.

Dal 2019, è stato infatti intrapreso un progressivo passaggio di tutti gli astucci dei prodotti Riso Gallo a cartoncino certificato FSC, la certificazione per la gestione forestale responsabile.
Ma soprattutto: Riso Gallo – per prima nel riso in Europa – ha iniziato ad utilizzare sempre più confezioni in plastica “suitable to be recycled”, sia per il sottovuoto che per il confezionamento in atmosfera protettiva.

Imballo eco-sostenibile

In particolare, per il confezionamento del riso sottovuoto, Riso Gallo ha sviluppato con Goglio, uno dei principali player in Europa nel packaging flessibile, un innovativo imballo eco-sostenibile. Il nuovo materiale è a basso impatto ambientale, come attestato dall’ente indipendente Cyclos: “Abbiamo seguito
da vicino e con molto interesse questo progetto che rappresenta un perfetto esempio di cosa significhi innovare in modo sostenibile e fare “eco-design”, pensando fin dall’origine l’imballaggio in funzione del suo riciclo”, ha recentemente dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica.
“La sostenibilità è una scelta strategica per la nostra azienda – dichiara Riccardo Preve, Consigliere delegato di Riso Gallo Spa -. La Carta del Riso non fa che concretizzare un ampio percorso intrapreso già da molti anni e che mira a generare valore aggiunto attraverso scelte industriali responsabili e nel pieno rispetto dei territori in cui operiamo”.

Freskissimo, debutta la terza gamma del pet food

Non è né secco né umido: è Freskissimo, un alimento innovativo e unico per il settore del pet food in Italia. Freskissimo è infatti il primo cibo per cani e gatti “fresco”, già cotto e pronto per essere consumato. Fatto con pochi ingredienti trattati nel modo più semplice, Freskissimo è un alimento monoproteico a base di carne 100% italiana, porzionata in bocconcini di pollo, tacchino o suino. Con Freskissimo si inaugura così la “terza gamma” del pet food italiano.

Quello del pet food si configura oggi come uno dei più fiorenti, alimentato dall’attenzione crescente all’alimentazione dei nostri amici a 4 zampe ha spinto. Da qui la scelta sempre più frequente,  da parte dei dei responsabili di acquisto, di alimenti “super-premium” ad elevato contenuto qualitativo e di servizio.

 

Freskissimo, con la sua composizione è stata studiata nei minimi dettagli, risponde proprio a questa domanda evoluta. rappresenta una risposta ad un mercato del pet food in continua evoluzione.

Sono molteplici le caratteristiche distintive di Freskissimo:

1) è un prodotto completo: ha un altissimo tenore proteico, anche grazie alla cottura leggera che rende il prodotto non solo più appetibile, ma anche più digeribile (90% di digeribilità) preservando al contempo la qualità delle proteine e degli amminoacidi essenziali della carne. Non va integrato con altri alimenti perché una razione giornaliera contiene tutti gli elementi nutritivi necessari al benessere dei propri animali;

2) le sue materie prime sono di alta qualità: la carne è 100% italiana, arricchita con le vitamine essenziali (A, B, D, E), i sali minerali e contiene le proteine dei piselli, ricche di arginina e importanti per la ricostruzione muscolare, è senza glutine e senza conservanti aggiunti. In particolare è un prodotto idoneo anche per i gatti sterilizzati perché favorisce il benessere delle vie urinarie. È un prodotto di facile masticazione, per cui ideale per l’alimentazione di cani e gatti di tutte le età (anche dei cuccioli) e con stili di vita diversi;

3) la sua cottura è leggera: i bocconcini di carne vengono cotti a bassa temperatura, come a casa, perché la cottura a bassa intensità preserva la qualità delle proteine e degli amminoacidi essenziali della carne e mantiene elevata l’appetibilità del prodotto;

4) è un prodotto comodo e di facile utilizzo: porzionato in gustosi bocconcini già pronti per essere serviti, il prodotto va sempre conservato in frigorifero (tra 0°C e +7°C) per mantenere intatte tutte le caratteristiche nutrizionali; sul retro delle pratiche confezioni apri & chiudi è indicata la razione giornaliera consigliata per ogni pet, in base al peso e all’età.

Perché la sostenibilità sta a cuore anche ai retailer

I retailer alimentari possono svolgere nell’aiutare gli acquirenti a prendere decisioni di acquisto più sostenibili. A dirlo i dati di una ricerca effettuata dalla società internazionale di loyalty marketing tcc, che ha registrato le opinioni di circa 2.000 consumatori in Germania, Francia, Russia, Cina e Italia.

E’ infatti emerso che nove consumatori su 10 ritengono che i supermercati possano aiutarli a fare scelte più sostenibili nei punti vendita, mentre quasi otto su 10 ritengono di prendere decisioni di acquisto in base alle caratteristiche ecologiche dei prodotti.

La crescente domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori ha dato vita a un partenariato continuo tra il marchio RE-GENERATION della società internazionale di loyalty marketing tcc e diversi marchi europei molto noti. Questa gamma mira a conferire nuovo valore ai materiali riciclati provenienti dall’UE, esercitando un impatto positivo sull’economia circolare locale. RE-GENERATION di tcc collabora da alcuni anni con i più grandi marchi alimentari del mondo per fornire agli acquirenti premi fedeltà, quali articoli da forno, casalinghi, borse e accessori progettati per avere un impatto ambientale ridotto. Le sue gamme hanno vinto numerosi premi, tra cui il Red Dot Design Award, a dimostrazione che l’utilizzo di materiali riciclati nella realizzazione di prodotti per consumatori non deve essere sinonimo di design monotoni.

I riconoscimenti di design internazionali come il Red Dot premiano non solo l’approccio ambientale dei prodotti, ma anche la qualità del design. Il brand RE-GENERATION di tcc ha lanciato una nuova linea di accessori per il forno e la cucina acquistabili online o tramite programmi di fidelizzazione con supermercati selezionati in tutta Europa. La gamma si aggiunge agli articoli in vetro, agli utensili da cucina, ai contenitori e agli accessori prodotti dall’azienda attraverso le sue partnership con il produttore di utensili tedesco leader di mercato Berndes e il marchio di prodotti da cucina Guzzini.

Nicolas Garrelly, Sustainability Manager di tcc, ha dichiarato: “RE-GENERATION ha portato all’uso di una quantità fenomenale di materiale riciclato proveniente principalmente dall’UE, e siamo decisi a continuare su questa strada. Abbiamo intrapreso questo lavoro dopo aver rilevato il desiderio da parte dei consumatori di prodotti realizzati in modo sostenibile. Negli ultimi due anni, questa tendenza non ha fatto che aumentare e diffondersi, come dimostra la nostra recente ricerca. I retailer del settore alimentare svolgono un ruolo particolarmente importante in quanto possono attingere a questo forte sentimento attraverso i loro premi fedeltà, aiutando a loro volta i consumatori a operare scelte più rispettose dell’ambiente. Grazie all’utilizzo di materiali riciclati post consumo, partecipiamo all’economia circolare e contribuiamo all’impiego di materiali riciclati in linea con le nuove aspettative dei consumatori.”

Bakery, con 339,3 miliardi è boom del mercato globale

Il mercato del bakery, con un fatturato che potrebbe raggiungere i 339,3 miliardi a livello globale, ha superato in maniera positiva l’emergenza. Un settore in costante evoluzione che affronterà anche le tematiche legate a sostenibilità e packaging green. 

L’emergenza sanitaria ha impattato in maniera negativa su diversi settori, ma quello del food è riuscito a reggere l’onda d’urto economica da essa derivata. Una categoria in particolare che ha registrato un ingente aumento delle vendite è stata quella dei prodotti da forno: da una ricerca condotta dall’American Bakery Association e pubblicata su Food Beverage Insider è infatti emerso come nel mercato americano le vendite siano aumentate del 62,3% con l’avvento della pandemia, con una crescita del 44,3% soltanto per crackers e biscotti. Ottimo riscontro anche per muffin e bagel, le cui vendite sono aumentate del 23,4%. A guidare la classifica è però il pane, che ha raggiunto circa 1,2 miliardi di dollari. A sottolineare questo boom dei consumi durante la pandemia ci ha pensato una recente ricerca di Market Watch, che ha mostrato come il mercato globale dei prodotti da forno raggiungerà i 339,3 miliardi di dollari entro il 2026 con un tasso di crescita annuo del 3,54%.

Segnali positivi anche per i grissini, particolarmente apprezzati in America: da un approfondimento riportato da Global Market Insights è emerso come il mercato dei breadsticks raggiungerà i 3,6 miliardi di dollari a valore nel 2026 all’interno del mercato del pane confezionato (24 miliardi), di cui rappresentano il 15%.

Ma non è tutto, perché la crescita del settore è legata alle proprietà nutritive dei prodotti da forno: sempre più consumatori, infatti, sono alla ricerca di alimenti ricchi di fibre, salutari e con pochi grassi.

“La crescita dei prodotti da forno in piena fase di emergenza sanitaria ha dimostrato l’importanza del settore per milioni di persone in Italia e nel mondo, sottolineando gusti e necessità dei consumatori – ha spiegato Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – Siamo attivi nel mercato da oltre 60 anni con i nostri grissini e snack da forno, apprezzati in Italia e all’estero, e continueremo a realizzare prodotti sempre più attenti e consoni alle esigenze del mercato, soprattutto a quelle delle nuove generazioni come Millennial e Gen Z. Siamo inoltre orgogliosi del grande lavoro realizzato dal nostro team all’estero e dell’ottimo feedback sui nostri grissini, soprattutto nel mercato americano dove da anni abbiamo consolidato la nostra presenza.

Il 2020 è stato particolarmente difficile, ma siamo riusciti a chiuderlo con un aumento del fatturato legato ai mercati internazionali del 4,5%. Un dato molto importante reso possibile dal consolidamento di rapporti commerciali con clienti acquisiti recentemente e all’introduzione di nuovi prodotti”.

Bakery, i trend dei prossimi anni

Il futuro del mercato del bakery sembra essere sempre più orientato al mondo della sostenibilità, non solo in termini di packaging. Da una recente ricerca segnalata da Food Beverage Insider è infatti emerso come il 56% dei consumatori ponga maggiore attenzione all’origine dei prodotti, soprattutto per quanto concerne quelli da forno, leggendo le etichette e le proprietà nutritive. E ancora, secondo un’indagine della Crafts Baker Association pubblicata su Bakery Info torneranno di moda i sapori del passato, scelti da un numero sempre crescente di consumatori, e continuerà la richiesta di pane: il 42% dei consumatori vorrebbe vederne di più in formati adatti allo spuntino, in particolar modo quelli che contengono semi e cereali.

Ma non è tutto, perché una delle principali tendenze della prossima decade riguarderà l’aumento di prodotti da forno sempre più vegan-friendly: basti pensare che nel 2020 il 15% di tutti i prodotti da forno sia avvenuto con un posizionamento vegano secondo un’indagine di Innova Market Insights. Una richiesta legata al desiderio da parte dei consumatori di ridurre la loro assunzione di prodotti di origine animale.

Sostenibilità, le prospettive future

I rischi politici, le opportunità mancate e le prospettive future della sostenibilità: l’indagine Centrica Business Solutions

Le aziende italiane ed europee hanno difficoltà a giustificare gli investimenti in tecnologie a basse emissioni di CO2 a causa dell’impatto della pandemia da Covid-19. Lo rivela la nuova ricerca “Perché aspettare per raggiungere il Net Zero?”, condotta da Centrica Business Solutions.

Nel nuovo report si evince che, durante la pandemia, circa la metà delle aziende intervistate (47%) ha lamentato la difficoltà di giustificare gli investimenti in tecnologie ad alta efficienza energetica e a basse emissioni di CO2, anche se sono utili per generare risparmi a lungo termine.

Nonostante questo, due aziende su cinque (42%) affermano che realizzare un modello di business sostenibile resta ancora una priorità assoluta, mentre la metà delle aziende intervistate (50%) ha affermato di essere focalizzata nel raggiungimento di eccellenti performance finanziarie e di buoni profitti, per reagire alle difficoltà causate dalla pandemia negli ultimi due anni, la metà di queste (51%) ha implementato sistemi e strategie di gestione energetica proprio finalizzate a controllare i costi.

I leader delle sostenibilità

La ricerca di Centrica Business Solutions  distingue le aziende tra quelle leader nella sostenibilità (20%) e quelle follower (80%), che ancora devono adottare pienamente un approccio sostenibile. Le aziende che dimostrano una leadership nella sostenibilità superano l’ottica contingente, a breve termine, e risultano più consapevoli che perseguire profitti nel breve periodo causerà uno svantaggio economico al loro business e all’intero pianeta nel lungo periodo. Il 79% dei leader, infatti, ha dichiarato di dare la priorità ai guadagni a lungo termine, rispetto ai ritorni rapidi e alle strategie a basso rischio. Si tratta di aziende che utilizzano proattivamente le strategie di gestione dell’energia per essere più competitive e hanno quasi il doppio delle possibilità di accedere ai finanziamenti green (86%) rispetto ai follower (45%). I leader, inoltre, (41%) sono più propensi ad adottare una strategia aggressiva “alto rischio, alto guadagno”, creando potenzialmente un maggior distacco con i follower (23%).

Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions, ha presentato i dati della ricerca: “Nonostante molte aziende dimostrino ancora di essere fortemente impegnate nei propri piani per raggiungere il Net Zero, la nostra ricerca rivela che molte di esse a causa della pandemia stanno riscontrando difficoltà nel dare priorità e giustificare gli investimenti in tecnologia a basse emissioni di CO2. Purtroppo le priorità degli investimenti in aree considerate ‘non core’ del business, come ad esempio quella dell’energia, hanno sempre rappresentato un ostacolo per le aziende italiane, ma i dati dimostrano anche che una corretta strategia energetica può migliorare i bilanci di ogni azienda e sostenere la ripresa dall’impatto causato dal Covid-19. Il nostro report, infatti, sottolinea le opportunità di business che derivano da un approccio più avanzato all’energia: le aziende che hanno già investito in tecnologie energetiche innovative sono state in grado di ridurre i costi, diminuire le emissioni di CO2 e cogliere nuove opportunità di guadagno”.

La transizione energetica

Secondo l’indagine di Centrica Business Solutions, infatti, chi pensa di poter attendere per implementare un approccio sostenibile in azienda, si espone a rischi politici, costi non previsti e opportunità mancate. Uno dei limiti di molte aziende, infatti, è quello di non aver compreso pienamente i rischi né colto le opportunità della decarbonizzazione. “Basti pensare che il percorso di sostenibilità di molte aziende è iniziato proprio considerando le possibilità di risparmiare sui costi: ridurre il consumo di risorse significa anche diminuire le spese. Il non agire costerà alle aziende sempre di più a causa delle tassazioni sulle emissioni”, aggiunge Stella.

La ricerca rivela, infatti, che più della metà delle aziende europee (57%) utilizza tecnologie, prodotti e servizi ad alta efficienza energetica per creare nuove opportunità di guadagno. Le aree più favorite dagli investimenti riguardano le unità di storage (48%), i pannelli solari (42%) e le misure di demand side response (19%).

In questo senso, i leader risultano quasi due volte più propensi dei follower ad attuare una strategia di decarbonizzazione che superi gli attuali requisiti istituiti dai governi (80% rispetto al 42%) e a proseguire, in maniera proattiva, con la decarbonizzazione prima ancora che lo richieda la normativa (83% rispetto al 45%).

Prospettive

Rispetto agli anni precedenti, la ricerca 2021 evidenzia che le aziende si stanno sempre più rendendo conto dei vantaggi dell’energia come vera e propria risorsa. Nel 2019, solo il 5% degli intervistati considerava l’energia come un’opportunità per generare nuove entrate e un vantaggio competitivo, mentre oggi questo valore è salito al 23%. Le nuove tecnologie includono sistemi energetici decentralizzati (70%) con fornitura di energia rinnovabile propria o microgrid rinnovabili condivise e la generazione, l’uso e la gestione flessibile dell’energia attraverso strumenti come i mercati locali dell’energia e/o le centrali elettriche virtuali (60%).

Molte aziende si trovano in difficoltà perché non hanno ben chiaro come poter raggiungere il Net Zero. Nell’anno in cui l’Italia è in partnership con la Gran Bretagna per la conferenza sul clima COP26 ed è partita la sfida del nuovo Governo sulla transizione ecologica, è fondamentale che aziende come la nostra offrano a quelle imprese che si impegnano per un futuro a basse emissioni di CO2 la tranquillità di sapere che il miglioramento della propria gestione energetica può fornire una certezza dei costi. Vi sono molti strumenti consolidati di finanziamento che possono sostenere la transizione verso un futuro sostenibile senza la necessità di un investimento iniziale”.

Leggi qui il report completo 

Valutare il proprio stile di vita con il chiosco de Il Gigante

Ha preso il via al Centro Commerciale La Fontana del Gruppo Il Gigante il progetto “il Benessere al Centro”, sviluppato da Capsula in collaborazione con Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa.

La galleria del centro commerciale mette così a disposizione un “chiosco” a misura d’uomo per effettuare auto-misurazioni e auto-valutazioni del proprio Stile di Vita, aprendo la strada ad un inedito modello di relazione con i suoi visitatori e anticipando un trend in grande ascesa, orientato sempre più alla ricerca del benessere e al miglioramento della qualità di vita.

Con Capsula tutte le misurazioni vengono effettuate in modo anonimo in un Health Pod di nuova generazione presente all’interno del centro commerciale, per accogliere e guidare i visitatori verso un innovativo percorso di cultura della prevenzione e di un corretto stile di vita.

Sono sufficienti pochi minuti all’interno di Capsula per completare diverse misurazioni in totale autonomia. Tra queste la pressione arteriosa, il livello di invecchiamento cellulare, lo stato di forma e il livello di stress. Capsula garantisce anche la sicurezza degli utenti attraverso l’igienizzazione obbligatoria delle mani prima di ogni utilizzo dell’health pod: se non verrà effettuata non sarà infatti possibile accedere ai servizi di screening.

L’esito delle misurazioni è inoltre immediato, con la consegna di una stampa riassuntiva dei vari parametri oggetto di indagine. Sarà anche possibile ottenere un report più dettagliato (accessibile tramite QR Code) e una serie di servizi online offerti, tra gli altri, da istituti clinici e imprese assicurative, come ad esempio dei servizi di telemedicina.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla nascita di questo Progetto, frutto di una sinergica cooperazione tra operatori nel mondo della prevenzione, come il Gruppo Aon, e operatori della Grande Distribuzione Organizzata, come l’insegna Il Gigante del Gruppo Rialto SpA, consapevoli della straordinaria importanza di portare al consumatore finale un accesso semplice alle più sofisticate tecnologie oggi disponibili per misurare il nostro Stile di Vita” – commenta Alessandro Chailly, Amministratore Delegato di Capsula Srl.

“Empower your Wellbeing” è lo slogan riportato sull’Health Pod da Aon, partner di Capsula nei progetti di tutela della salute e del benessere delle persone.

“La digitalizzazione della salute ha avuto un’accelerazione incredibile negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia”, ha commentato Enrico Vanin, Amministratore Delegato di Aon S.p.A e di Aon Advisory and Solutions S.r.l. “Il mondo dell’Health&Wellbeing è da molto tempo al centro della Value Proposition di Aon e cerchiamo di offrire sempre nuove soluzioni nell’ambito della digital health, che siano accessibili e di facile utilizzo, per favorire il più possibile la prevenzione e la tutela della salute stessa. Capsula è uno strumento innovativo che si inserisce in quest’ambito, mettendo le persone in prima linea nel prendersi cura di sé”.

Il servizio Capsula sarà presto disponibile anche all’interno dei piani di Wellbeing aziendale di imprese ed organizzazioni pubbliche e private, desiderose di cogliere questo momento storico di grande attenzione verso il benessere e la salute della Persona.

La soluzione ideata è offerta da CAPSULA e Aon non ha alcun coinvolgimento nella sua operatività. Nella presente comunicazione sono illustrate alcune caratteristiche del prodotto fornito da CAPSULA.

Snack Dolci, fatturato a 592 milioni di euro. L’analisi di IRI

Quella degli Snak Dolci, notissima categoria spezzafame, ha contiguità con numerose altre merceologie. Come quelle di Gomme da Masticare, Caramelle, Tavolette, Praline, Ovetti o Pronti da Gelare, ma affinità ci sono anche con altri ambiti competitivi come quelli di Pasticceria,  Biscotti, Snack Salati Yogurt, Merendine o Frutta Secca. Tutti concorrono, infatti, a soddisfare il medesimo bisogno di pausa spezzafame; qualcuno con valenze più “golose” e di impulso, qualcuno con sfumature più salutistiche.

Andamento sul canale moderno

Il comparto del Fuori Pasto Dolce rappresenta l’8,5% del fatturato della Drogheria Alimentare, sviluppa oltre 2.200 mio euro nell’anno terminante a marzo 2021 con una flessione del -1,5%. Al suo interno categorie fortemente legate all’impulso, all’ on the go e alla snackizzazione come Caramelle e Gomme da Masticare hanno subito forti rallentamenti durante il periodo di pandemia perché, a fronte delle restrizioni, sono venuti a mancare i momenti e le occasioni di consumo. Premiate invece le Tavolette di Cioccolato, prodotto eclettico che ha soddisfatto il bisogno di indulgence e parallelamente è stato utilizzato per cucinare torte, dolci nel periodo del lockdown e ha confermato la sua crescita anche nei mesi successivi, chiudendo l’anno terminante a marzo 2021 con una crescita a valore del +12,6%: ben 56 milioni di € in più rispetto all’anno precedente. Gli Snack Dolci sono la prima categoria a valore con un fatturato di 592 milioni di euro e presentano trend sostanzialmente stabili, in leggera crescita a volume (+0.2%) e in leggera flessione a valore (-0.1%). L’ultimo anno terminante ha visto i mesi di aprile e maggio 2020 con flessioni a doppia cifra. Come per Caramelle e Gomme anche per gli Snack sono mancate le occasioni di consumo: le merende dei bambini, l’on the go, la pausa dolce. L’autunno ha visto invece trend incoraggianti che sono culminati con un mese di gennaio 2021 estremamente positivo: grazie anche alle performance nella settimana dell’Epifania, gli italiani hanno riempito le calze della befana di Snack Dolci. Ottime anche le performance del mese di marzo 2021, in netto contrasto con i dati molto negativi di marzo 2020 quando è iniziato il primo lockdown.

Tra i canali distributivi i supermercati sviluppano oltre il 57% del fatturato della categoria con una crescita del +1,2%. Il secondo canale per importanza con un peso del 19% e primo per tasso di crescita a valore (+9,7%) è il discount; si confermano poi le difficoltà degli ipermercati (-14,2% a valore) a cui si uniscono le performance poco brillanti del Libero Servizio Piccolo (-5,3%). Il mercato è molto eterogeneo: offre al consumatore oltre 220 referenze tra cui scegliere negli ipermercati, 150 nei supermercati e 60 nel discount e nell’Lsp. I clienti dei punti vendita del Largo Consumo Confezionato possono scegliere tra i più classici e sfiziosi prodotti a base Cioccolato e Biscotto oppure tra quelli più salutistici come quelli a base Frutta e le Barrette di Cereali. Snack base Cioccolato e base Biscotto sono i due segmenti più importanti a valore, ognuno sviluppa oltre il 25% della categoria ma quest’anno hanno avuto trend molto diversi: in crescita il primo (+7,3% a valore) in flessione il secondo (-5,9%); in leggera flessione anche il segmento base cereali (-1%) e il base wafer (-2,2%).

Prezzi e promozioni

Il prezzo al chilo di 11.84 euro – sostanzialmente stabile – e una battuta di cassa media di 1,61euro fanno degli Snack Dolci un prodotto mainstream con un indice prezzo intorno al 95% rispetto ai prodotti del comparto Fuori Pasto Dolci, ma risultano decisamente meno convenienti se paragonati alle Merendine. Il livello promozionale «ogni taglio prezzo» è stabile al 26,6%. Tra i segmenti il più promozionato è quello dei prodotti a base Biscotto che raggiunge il 37,5%, mentre il base Cioccolato non arriva al 20% dei volumi veicolati in promozione «ogni taglio prezzo». Per quanto i consumatori siano sempre molto attenti ai prezzi, in questo contesto di Fuori Pasto il fattore “impulso” gioca un ruolo molto importante. E’ necessario stimolare sempre il consumatore, che raramente ha nella sua lista della spesa questi prodotti. Nonostante un anno estremamente difficile, gli elementi chiave del successo di questa categoria sono la valorizzazione della marca, la visibilità all’interno del punto vendita e la comunicazione.

Nuovi trend

Anche se quest’anno è stato molto particolare, l’Innovazione rimane un elemento chiave in un mercato guidato dall’impulso. Sul mercato si stanno affacciando ai prodotti dei grandi leader novità “spezzafame” che strizzano l’occhio al mondo più salutistico. Un’altra tendenza incentivata dalla pandemia è quella relativa allo sviluppo dell’online: è vero che oggi pesa solo l’1,5% del fatturato complessivo degli Snack Dolci (anno terminante a marzo 2021, totale iper + super + libero servizio piccolo + discount + generalisti Online) ma è vero pure che questo peso è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno.

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