CLOSE
Home Authors Posts by instore

instore

3869 POSTS 0 COMMENTS

I 5 siti italiani più frequentati agli e-Christmas Shopper. L’oro va a e.price

Cresce l’attitudine degli italiani per lo shopping online. E in occasione del Natale tale propensione è ancora più spiccata.

A dirci come gli utenti si muovono nell’immenso mondo del web e delle app alla ricerca del regalo perfetto ci ha pensato un’analisi di Ogury – piattaforma di mobile data che fornisce la più completa visione del comportamento degli utenti mobile a livello globale – che tra novembre e dicembre 2017 ha preso in considerazione oltre 500 mila utenti mobile e i loro spostamenti sui siti e le app più popolari nei “classici” settori da regalo: tecnologia, elettrodomestici, moda, libri e cesti di leccornie.

La top 5 del Natale italiano

Nel periodo monitorato, tra tutti gli e-commerce presi in considerazione dallo studio di Ogury, è E.price a guadagnarsi il podio come migliore sito di vendita specializzata con il 27,1%. Dietro di lui Unieuro che guadagna il 24,8% di visitatori. Mentre Zalando, il pioneristico e-commerce nel settore dell’abbigliamento, appare al terzo posto con il 23,5% di visitatori unici. Sembra quindi che sarà un Natale all’insegna della tecnologia quello che ci apprestiamo a vivere, non solo per le modalità con cui acquistiamo i regali, ma anche per i doni che troveremo sotto l’albero. Anche il quarto posto in classifica, infatti, è occupato da un e-commerce specializzato in tecnologia ed elettrodomestici, Euronics, con il 15,7% di utenti.

Un piccolo spazio però lo guadagnano anche i libri: è infatti IBS a chiudere la top 5 posizionandosi al quinto posto con il 12,1% di visitatori unici.

Rimangono fanalino di coda gli e-commerce di alimenti e vini; a quanto pare noi italiani per questo genere di regali preferiamo ancora affidarci ai nostri negozi di fiducia: perfino l’e-commerce di Eataly non guadagna più dell’1% degli utenti unici.

L’identikit dell’e-Christmas Shopper italiano

Quando si tratta di tecnologia gli uomini superano le donne, anche se di poco. Infatti, nei principali siti e app di questo settore la percentuale di utenti uomini si aggira intorno al 60-65% contro il 40%-35% di donne. Situazione che si ribalta con i siti di abbigliamento, dove la percentuale di utenti donne è del 75% o più, eccezione fatta per Zalando, dove la percentuale di uomini sale a circa 40%, pareggiando quasi i conti.

Sul piano geografico, invece, è la Lombardia la regione dove risiede il maggior numero di “mobile e-Christmas shopper”. La seguono in classifica il Lazio e la Campania, dove sembrano avere grande successo gli e-commerce di abbigliamento.

Da un punto di vista anagrafico, infine, emerge che nella maggior parte dei casi gli utenti hanno tra i 45 e i 54 anni (quindi non è vero che siano solo i Millennials lo zoccolo duro degli e-comsumer), fatta eccezione per alcuni e-commerce di abbigliamento come Yoox, Zalando, Zara eH&M, dove gli utenti sono più giovani, con una fascia che si posiziona tra i 35 e i 44 anni. Anche app e siti di libri, come IBS, Feltrinelli e Libraccio,sembrano attrarre utenti più giovani, anche in questo caso la fascia di età è 35-44. Solo uno tra i numerosi e-commerce monitorati ha una maggioranza di utenti giovanissimi, (25-34); si tratta di Zaful, specializzato in abbigliamento low cost.

 

Talent Move di Unicoop Firenze vince i Cncc Italy Awards 2017 per la sua categoria

Vanno a “Talent Move”, il contest musicale ideato da Innovazione E Sviluppo per i centri Unicoop Firenze, i “Cncc Italy Awards 2017”, nella categoria “Consumer e Advertising Campaign”. Il riconoscimento annuale conferito dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, è motivato “dall’indiscutibile valore aggiunto di tutte le attività, le campagne, le strategie ed i servizi resi alla clientela, sottolineandone l’eccellenza”.

Il contest: genesi, realizzazione e performance

Talent Move è un concorso riservato a gruppi musicali e cantanti solisti emergenti, che ha ricevuto 400 candidature complessive e ha visto l’esibizione di 75 gruppi. Nasce da un’idea di Unicoop Firenze, che dopo una riflessione sull’evoluzione del mercato retail, dei comportamenti sociali e dell’accoglienza, ha pensato come evento strategico per pubblicizzare i vari centri commerciali, da poco ristrutturati e dotati di innovative sale musica.

Il contest ha ottenuto oltre 22.000 interazioni sui post (oltre 270) degli eventi, 3.360.000 pagine viste, una media del +24% di presenze nei centri commerciali per ciascuna tappa, un aumento – ad un solo mese dell’evento – del 30% della fruizione delle Sale musica (tra cui il 20% da nuovi giovani clienti), 5% scostamento fatturati nel periodo dell’evento, aumento delle vendite reparto musica/cd +15%,+ 11.572 incremento likes sulle pagine facebook, + 22% incremento visite web, + 100% coinvolgimento tenants (operatori).

I candidati, dopo aver girato un clip nelle sale musica, ed aver superato la selezione del pubblico social, hanno potuto esibirsi dal vivo, presso le aree attrezzate di 5 centri commerciali, alla presenza di una giuria di esperti, composta da addetti ai lavori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali, e di un vasto pubblico. Le tappe sono state Cascina – Centro dei Borghi, Massa e Cozzile – Centro Montecatini Coop.fi, Arezzo – Centro*Arezzo, Firenze – Centro*Gavinana e Prato – Coop.fi Parco*Prato superstore. A ogni tappa, sono stati presenti ospiti famosi, tra cui Lorenzo Baglioni e la cantante Federica Carta, finalista di Amici 2017.  Dal 2013, anno in cui il contest è nato a Montecatini, si sono alternati sul palco artisti quali Valerio Scanu, Dolcenera, Greta e Cristian Imparato, Madh, Shorty, Elodie, La Rua, Briga. A vincere l’edizione 2017 è stata Eleonora Tirrito, cantante originaria di Massarosa (LU), che si è esibita a agosto davanti a oltre un migliaio di persone. A lei la possibilità di registrare un video professionale, visibile on line.

Federica Carta ospite di Talent Move

Dice a proposito dell’iniziativa,  Letizia Cantini, direttore del patrimonio Unicoop Firenze: “Obiettivo strategico è la promozione dei centri commerciali grazie a un nuovo concetto di accoglienza del cliente, tramite la realizzazione di servizi per coinvolgere tutte le fasce d’età, in questo caso ragazzi e giovani adulti, attraverso il servizio delle sale musica, presenti in alcuni centri commerciali”.

Aggiunge Maurizio Baldi, gestione centri commerciali Unicoop Firenze: “Con Talent Move, il centro commerciale non è più solo un punto di aggregazione per lo shopping, ma diventa un luogo di formazione e fruizione artistica. Le sale musica sono un servizio innovativo, spesso non presente sul territorio, in grado di attirare giovani e non, anche dai comuni limitrofi. Questo servizio, con la combinazione di Talent Move, ha portato a un incremento di frequentazione all’interno dei nostri centri commerciali Unicoop Firenze, e a un maggiore incasso da parte dei vari negozi che si trovano nelle gallerie dei nostri centri commerciali”.

Conclude Mario Bucca, ideatore e coordinatore di Talent Move: “Dal 2013, Talent Move è cresciuto tantissimo, diventando una realtà a livello nazionale, una crescita esponenziale che si evince dal numero di candidature, dalla qualità dei partecipanti, dai premi in palio. Voglio ringraziare i tanti che mettono tutta l’energia e l’impegno in questa iniziativa, e che ci hanno portato a vincere oggi”.

MyBank Bridge, la soluzione per le aziende che non hanno un sito di ecommerce

Nell’era dell’ecommerce le aziende prive di un sito ad hoc rischiano di restare indietro.

Per venire incontro alle esigenze di chi dispone solo di una pagina vetrina, nasce MyBank Bridge: vero e proprio collegamento immediato tra venditore e acquirente adatto a tutti gli ambiti merceologici, oltre che al settore dei servizi caratterizzati dal fattore mobilità. La soluzione permette ai merchant di inviare al suo cliente una mail contenente un link che lo indirizzerà direttamente alla pagina di pagamento MyBank per finalizzare la transazione, evitando così l’abbandono del carrello o della pagina di check out.

Ad oggi MyBank è integrato con oltre l’80% delle banche italiane e sta affermandosi in altre regioni d’Europa come Grecia, Spagna, Francia dove sta già riscontrando una buona copertura e dove registra un incremento significativo nelle transazioni cross-border.

Alcunim dei brand che nno già implementato la soluzione di MyBank: Acea, Alpitour, Enel, ENI, E.On, Esprinet, Ikea, Logista, Lottomatica, Moby Lines, Monclick, Pirelli, Quixa, Q8, Rajapack, Sephora, Trenitalia, TNT, Twin Set, e molti altri.

Prosegue con successo The positive Cup di Nespresso, attivo in 58 città

The Positive Cup di Nespresso, il programma per la raccolta e il riciclo delle capsule esauste prosegue con successo. Anche quest’anno l’azienda sostiene l’operato di Banco Alimentare Lombardia attraverso la donazione di 410 quintali di riso.

Il progetto, attivo in Italia dal 2011 grazie alla collaborazione tra Nespresso, CIAL, Federambiente e il CIC (Consorzio italiano Compostatori), consente ogni anno di recuperare e destinare ad una seconda vita le capsule usate, riciclando i due materiali di cui sono composte: l’alluminio e il caffè residuo. Dalla sua attivazione il progetto ha permesso di raccogliere 2.062 tonnellate di capsule in alluminio e di donare oltre 1.801 quintali di riso a Banco Alimentare Lombardia.

 Le capsule, recuperate grazie all’impegno dei consumatori, vengono avviate al processo di riciclo e valorizzazione dei due materiali.  L’alluminio viene riciclato al 100% mentre il caffè viene utilizzato come fertilizzante nella risaia di Roncaia, in Provincia di Pavia. Il riso coltivato viene poi acquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare Lombardia, che a sua volta lo distribuisce a chi ne ha più bisogno attraverso gli enti caritativi convenzionati, incluse numerose mense dei poveri.

Ad oggi il programma di raccolta delle capsule esauste è attivo in 58 città in tutta Italia con 97 punti di raccolta, di cui 49 Boutique Nespresso e 48 isole ecologiche.

Per partecipare attivamente al progetto e conoscere nel dettaglio tutti i punti di raccolta Nespresso è possibile visitare i siti web:

https://www.nespresso.com/it/it/pages/store-locator#RECYCLING

https://www.bancoalimentare.it/it/lombardia

Bistrot di Autogrill apre all’interno di CityLife

Bistrot di Autogrill apre un nuovo store a Milano, all’interno dello Shopping District del quartiere CityLife. Il suo obiettivo, in continuità con quanto fatto finora, è quello di costruire una filiera alimentare basata sui principi del Design Sistemico, uno strumento di educazione e promozione di modelli sostenibili di consumo del cibo, messo a punto dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. La visione sistemica è volta infatti all’analisi delle filiere dei prodotti in modo tale da per poter utilizzare tutte le risorse in modo più efficiente.

Il Bistrot di CityLife  propone un’offerta green e healthy, due trend che nascono da una sempre crescente attenzione dei consumatori nei confronti di una gastronomia varia, rispettosa dell’ambiente e sana.

La proposta gastronomica

Lo store di Milano CityLife ha infatti inserito a menù diverse zuppe, vellutate e insalate che potranno essere personalizzate al momento con crostini di pane, semi misti, pancetta croccante. Al corner dedicato alle insalatone, accanto alla ‘MIVIZIA’ con i consueti ingredienti da mixare al momento, vengono proposte due mini insalate verdi e delle ricette sfiziose di piatti unici a base di riso venere e altri cereali integrali, elementi nutrizionali fondamentali da inserire in una dieta varia e ricca di fibre.

Grande spazio anche ai dolci, grazie a “Cristalli di Zucchero” che realizza per Bistrot numerosi prodotti della pasticceria tradizionale locale e italiana me a “Golosi di Salute” che realizza dolci tradizionali rivisitati.

Fiore all’occhiello della proposta di Bistrot Milano CityLife i prodotti di “Laboratorio Senza Glutine”, un laboratorio di San Martino specializzato nella produzione di alimenti freschi senza glutine e fatti a mano. L’assortimento prevede lasagne alla bolognese, ravioli al brasato e crescione mozzarella pomodoro alle erbette.

Il laboratorio di panetteria a vista rimane comunque uno dei punti di forza di Bistrot: per rafforzare il concetto di trasparenza – in un’ottica di reale freschezza e  differenzialità. Gli ingredienti principali sono il lievito madre e le farine italiane – con la linea ‘Farine Oltrepo’ dei mulini di Voghera – e l’‘olio EVO Anfosso’, produttore dal 1945 di olio con olive della Valle di Oneglia.

Il progetto WASCOFFEE

Se Bistrot incarna la vocazione di Autogrill verso l’innovazione, nel concept di CityLife si è andati oltre: per la prima volta, infatti, per l’allestimento dello store, si è introdotto, in via sperimentale, un materiale derivante dal riutilizzo di caffè, elemento simbolo dell’offerta Autogrill nel mondo.

E’ nato così WASCOFFEE, il progetto di Autogrill in collaborazione con CMF GREENTECH, azienda italiana innovativa nel settore dei materiali ecosostenibili e Costagroup, partner creativo per il progetto WACOFFEE. L’obiettivo è quello di P ripensare alla supply chain della ristorazione, rivalutando processi produttivi coerenti con un modello di  economia circolare.

 

5 consigli per prevenire le frodi pubblicitarie. Il vademecum di Meetrics

Quello del frodi pubblicitarie è un mercato sempre più fiorente, che nel 2017 vale 20 miliardi di dollari. E le stime per il 2025 non sono certo rosee: si ipotizza infati che l’Ad Fraud sarà il secondo mercato illegale più grande al mondo con un costo per i contribuenti di oltre 1 trilione di dollari all’anno.

Per fortuna ci si sta muovendo alla ricerca di soluzioni. Tra i più attivi in quest’ambito ricordiamo Meetrics (società tedesca specializzata nella misurazione della qualità e della trasparenza del digital marketing) che ha sviluppato una soluzione per prevenire la segnalazione di Traffico Non Valido e che offre ai propri clienti Ad Fraud Prevention, uno dei quattro tool di misurazione che caratterizzano Ad Attention Manager Suite, la soluzione principale della società.

Sono cinque le tipologie di frodi pubblicitarie più comuni individuate da Meetrics: la suspicious page, ossia pagine web che mostrano elementi sospetti, il botnet trafic, quando si trovano possibili visitatori non umani, il suspicious behaviour, quando gli utenti manifestano un comportamento sospetto sulla pagina, il browser malware, quanto vengono rilevate tracce di malware ed infine l’incentivized surfbar, quando si evidenziano indicazioni per traffico a pagamento.

Individuato il problema, ecco anche 5 dritte per difendersi:

  1. Verificare i prezzi, se troppo bassi la fonte potrebbe non essere attendibile
  2. Esaminare con attenzione i dettagli di analisi
  3. Affidarsi a società di verifica ed insistere per ads.txt
  4. Utilizzare black e white list con le società di verifica per tenerle aggiornate
  5. Non aspettare che se ne prende cura qualcun altro

 

233 euro, in media, spenderanno gli italiani per il cenone di Natale. La ricerca Tiendeo.it

Shopping natalizio:  siamo alle battute finali. Ma come viene pianificato dai consumatori italiani? Ce lo spiegna Tiendeo.it, il web e l’app dei cataloghi e delle offerte online, che presenta i risultati di uno studio* sul comportamento dei consumatori. Il primo dato è che in questo periodo sempre più consumatori pianificano in anticipo i loro acquisti. Infatti, secondo i dati interni di Tiendeo.it, le visite alla piattaforma sono aumentate del 15% dall’inizio di dicembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La spesa media per gli acquisti alimentari di Natale supera i 200 Euro

Attraverso un’analisi interna tra le oltre 8,000 brochures e cataloghi online disponibili su Tiendeo.it, è emerso che il costo medio della spesa per il cenone di Natale ammonterà a 233 euro, il paniere più economico costa 114 Euro mentre il più costoso 352 Euro (confrontando lo stesso tipo di prodotti). Quindi, gli italiani più lungimiranti che decidono di comparare i prezzi e le promozioni prima di effettuare i loro acquisti per i pasti natalizi possono risparmiare fino a 233 euro.

Acquisti alimentari e regali, le principali preoccupazioni degli italiani a Natale

Gli acquisti alimentari natalizi e i regali sono i concetti che suscitano maggiormente l’interesse degli italiani quando si tratta di risparmiare sui loro acquisti. Questo si riflette nei dati interni di Tiendeo.it: i regali concentrano il 43% delle ricerche di prodotti collegati al Natale, mentre il cibo è al centro del 32% delle consultazioni.

Queste preoccupazioni si riflettono nelle ricerche dei cataloghi su Tiendeo.it. Dall’inizio di dicembre, i cataloghi dei supermercati sono al primo posto, registrando 1 su ogni 3 letture sulla piattaforma, seguiti dai cataloghi dedicati alla casa e alla decorazione (19%) e all’elettronica (16%).

Sano, senza OGM, biologico e a Km 0: ecco il cibo che piace

Alimenti sani (senza grassi o sale), privi di OGM, biologici e possibilmente realizzati con ingredienti a KM0 : ecco i cibi preferiti dagli italiani. A dirlo l’indagine online realizzata da GfK in 17 paesi, chiedendo quali sono le caratteristiche più importati che considerano quando scelgono cosa mangiare o bere.

Un italiano su due (49%) ha indicato come fattori decisionali importanti il fatto che un alimento sia privo o a basso contenuto di zuccheri, realizzato senza utilizzo di OGM e privilegiando ingredienti a chilometro zero. Seguono nella classifica di importanza gli alimenti privi o con pochi grassi (44%) e quelli realizzati con ingredienti biologici (42%). Un italiano su tre considera valuta positivamente il fatto che un alimento sia privo di sodio o potenziato con vitamine e minerali. Infine, ben il 19% considera come caratteristica importante il fatto che un prodotto sia senza glutine.

I localismi

Gli italiani risultano i più sensibili in assoluto sul tema del KM0: nel nostro Paese si registra la percentuale più alta di persone che considera importante l’utilizzo di ingredienti locali quando si tratta di scegliere cosa mangiare.

Non emergono grandi differenze nelle classifiche di uomini e donne, anche se queste ultime esprimono in generale delle opinioni più marcate (in particolare per quanto riguarda gli alimenti a basso contenuto di zuccheri e di grassi).

Come prevedibile, le famiglie ad alto reddito assegnano in media maggiore importanza alle caratteristiche degli alimenti, rispetto a quelle a basso reddito. Interessante notare però come anche le persone meno abbienti tengano in grande considerazione i prodotti a KM0, in percentuale quasi uguale alle altre fasce di reddito.

A ogni età il suo cibo

Guardando invece ai risultati per fasce d’età, emergono alcune tendenze specifiche. La fascia d’età degli over 60 – ad esempio – risulta essere la più attenta in generale alle caratteristiche del cibo. Particolare importanza viene data a fattori quali l’utilizzo di ingredienti a KM0, senza OGM e a basso contenuto di sodio e grassi. Tra i ventenni invece c’è una spiccata preferenza per gli alimenti realizzati con ingredienti biologici e prodotti localmente. Infine, nella fascia 30-39 anni gli italiani danno particolare importanza ai prodotti senza glutine e che contengono probiotici.

Nel resto del mondo

A livello internazionale, si prediligono in linea di massima gli alimenti a basso contenuto di zucchero o senza zucchero e quelli privi di OGM (entrambi con il 48%). Al terzo posto si posizionano i prodotti privi o a basso contenuto di sale (45%), seguiti a breve distanza dai prodotti realizzati con ingredienti biologici, quelli a basso contenuto di grassi e arricchiti con vitamine o minerali.

Dall’indagine emerge inoltre come i più selettivi in assoluto siano essere i cittadini cinesi: per 8 categorie su 9, infatti, la Cina è al primo posto. L’unica eccezione riguarda gli alimenti a KM0, caratteristica che vede l’Italia al primo posto per importanza assegnata. Particolarmente esigenti anche i consumatori del Brasile, che si posiziona al secondo posto in classifica per l’importanza attribuita a ben 5 categorie.

L’indagine

GfK ha condotto un’indagine online in 17 Paesi, coinvolgendo oltre 23.000 persone dai 15 anni in su. Gli intervistati dovevano rispondere alla domanda: “Quando sono importanti le seguenti caratteristiche, quando devi scegliere un cibo o una bevanda?”. Le opzioni elencate erano: È realizzato con ingredienti biologici; Utilizza ingredienti o viene prodotto a KM0; È privo (o a basso contenuto) di zuccheri; È privo (o a basso contenuto) di grassi; È privo (o a basso contenuto) di sodio; È fortificato con vitamine o minerali; Contiene prebiotici o probiotici; È privo di OGM (Organismi Geneticamente Modificati); È senza glutine.

La rilevazione è stata effettuata nell’estate 2017.

I paesi coinvolti nella ricerca sono: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Russia, Corea del Sud, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

Auchan e il “Bollino” che fa discutere

E’ scoppiato il caso del “Bollino blu” Auchan. L’operatore della grande distribuzione alcuni mesi fa ha deciso di indicare con un marchio i prodotti che, all’interno delle varie categorie merceologiche, sono giudicati migliori dal punto di vista nutrizionale rispetto ai competitor. Tutto ciò, con l’obiettivo di promuovere stili di vita più salutari nei propri clienti. Il giudizio, secondo quando riportato nella pagina web dedicata all’iniziativa (https://www.auchan.it/it-IT-it/static/lavitainblu.aspx), è emesso da un pool di esperti in base alla lettura delle etichette dei prodotti messi a confronto.

Il sistema dei “bollini” non è nuovo. Nel Regno Unito sulle etichette sono riportati dei semafori che assegnano un bollino rosso, giallo e verde a seconda della validità nutrizionale; in Francia il Nutri-score, che identifica gli alimenti con 5 colori, dal verde intenso all’arancio intenso. In Italia questo approccio non è stato adottato perché ritenuto troppo semplicistico e addirittura penalizzante per alcune eccellenze – anche sotto il profilo nutrizionale – alimentari nazionali.

Anche la scelta di Auchan ha sollevato delle perplessità presso alcuni nutrizionisti e associazioni consumeristiche, che non reputano sufficientemente chiari i criteri di scelta su cui il “bollino” viene attribuito.

Neppure l’industria di marca è favorevole. “L’iniziativa di Auchan rivela un’elevata discrezionalità –  commenta Luigi Bordoni, Presidente di Centromarca – Le informazioni fornite al consumatore non consentono di identificare con chiarezza quali sono i criteri per l’assegnazione dell’evidenziazione a scaffale. Ne risulta una comunicazione incompleta e fuorviante, che confonde e può determinare una distorsione della concorrenza. Quindi non in linea con le prescrizioni del Codice del Consumo, in cui è stabilito che le informazioni devono essere espresse in modo chiaro e comprensibile, tali da assicurare la consapevolezza del consumatore. Per questo abbiamo incontrato i rappresentanti di Auchan ed esposto le evidenze delle nostre analisi. Ora attendiamo un riscontro dal gruppo”.

Elena Consonni

IP4M, le nuove telecamere del Gruppo Urmet per banche e retail

Il Gruppo Urmet – realtà italiana con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commercializza prodotti e sistemi nei settori della comunicazione e sicurezza integrata dell’edificio – lancia la nuova linea di telecamere IP4M, un top di gamma che, per le sue caratteristiche tecniche estremamente performanti e la qualità delle rese video, è particolarmente indicato per luoghi in cui è essenziale un sistema di videosorveglianza ad alta definizione, come aree pubbliche, retail, banche e luoghi d’arte.

Le prestazioni

Parliamo di prodotti versatili e flessibili per diversi sistemi d’impianto. In tal senso, il Codec H.265, grazie a un nuovo standard di compressione video ad alta risoluzione (High Efficiency Video Coding), introduce un incremento di efficienza nella gestione degli streaming video riducendo il bit rate del 50% rispetto al codec H.264, per una trasmissione multi-stream sia su banda stretta che larga. Inoltre, la funzione V-Dect costituisce un ulteriore valore aggiunto: si tratta di un’analisi video che permette di delimitare il monitoraggio ad alcune aree specifiche, verificare il transito di soggetti da un punto all’altro o la loro permanenza, impostando allarmi automatici in caso di attraversamento di una zona etichettata come “non consentita”. L’opzione Corridor Mode, in più, restringe la visuale delle telecamere, focalizzandole su un’area più ristretta. Tra le specifiche tecniche più rilevanti delle telecamere IP4M, l’ottica motorizzata 2,8-12mm con autofocus, lo slot SD (per l’eventuale videoregistrazione locale) e la doppia alimentazione, tramite alimentatore esterno o PoE.

I Plus

Le soluzioni Urmet presentano l’importante plus di essere completamente gestibili tramite un’unica piattaforma Urmet Video Smart (UVS) e un’unica App, iUVS, comuni a tutti i prodotti di videosorveglianza Urmet IP e AHD, a garanzia di un utilizzo semplice e intuitivo. Software e App sono disponibili rispettivamente per sistemi Windows Mac e Android e IOS (smartphone e tablet). È disponibile anche l’interfaccia per browser Internet Explorer e Safari.  Tra le funzioni più interessanti per l’utente finale, l’opzione Playback consente di accedere da remoto on demand al registrato di ogni flusso collegato.

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare