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Arriva la musica per il retail creata con l’intelligenza artificiale

Si chiama M-Lab il catalogo musicale di M-Cube creato con strumenti di intelligenza artificiale e pensato per il mondo del retail, per supportare i brand nella creazione di una customer experience all’interno del punto vendita. I brand sono sempre più concentrati sulla costruzione di una connessione emotiva con i loro clienti, obiettivo che può essere raggiunto attraverso elementi visivi personalizzati, un profumo familiare o un’esperienza omnicanale che unisce simultaneamente touchpoint online e offline. Tuttavia, la musica in-store è spesso considerata un elemento secondario, nonostante il suo enorme potenziale per creare un legame profondo con i consumatori. M-Lab nasce proprio per superare queste sfide, offrendo brani creati tramite un avanzato processo di intelligenza artificiale. Il catalogo è progettato per adattarsi alle esigenze specifiche del mondo del retail, con playlist personalizzate che contribuiscono a stabilire un’atmosfera coerente e unica, aumentando l’engagement emotivo dei clienti e il loro legame con lo spazio retail. Continuando a riconoscere il valore, l’importanza e l’unicità del contributo degli artisti, M-Cube comprende anche le esigenze in evoluzione del settore retail, lanciando un catalogo alternativo di musica di altissima qualità.

Con oltre 25 anni di esperienza specializzata nel mondo del retail, M-Cube possiede una conoscenza approfondita delle esigenze dei suoi brand, permettendo la creazione di un catalogo perfettamente in linea con le esigenze specifiche dei brand del mondo del fashion e del retail. Il catalogo musicale è interamente di proprietà di M-Cube, consentendo ai brand di contenere i costi e garantendo piena trasparenza nella scelta delle playlist e nell’atmosfera desiderata. Questo nuovo catalogo non sostituisce l’offerta tradizionale di M-Cube ma rappresenta un’aggiunta innovativa, offrendo una maggiore scelta e flessibilità. M-Lab assicura un servizio radio dinamico per il punto vendita, con contenuti privi di testi espliciti e playlist aggiornate regolarmente per evitare ripetizioni.

“Dopo aver creato esperienze sonore personalizzate per tutti i tipi di ambienti nel mondo del retail negli ultimi 25 anni, M-Cube mette a disposizione la sua vasta conoscenza musicale per i principali brand nei settori moda, lusso, automotive e largo consumo. Grazie alla ricerca sulla psicologia del suono, al marketing esperienziale e alla competenza in materia di diritto d’autore, M-Lab è uno strumento essenziale per tutti i retailer che devono affrontare le sfide odierne” ha dichiarato Mike Sponza, Co-Founder e Group Music & Licensing Director di M-Cube.

Union Investment affida a CBRE la gestione del Carrefour di Pavia

CBRE ha ricevuto il mandato di gestione per il centro commerciale Carrefour di Pavia, di proprietà di Union Investment. L’incarico prevede diverse attività, spaziando dalla commercializzazione alla gestione tecnica e al marketing. Carrefour di Pavia è il centro commerciale di riferimento del territorio, con 70 negozi distribuiti su 17.500 metri quadrati di Gross Leasable Area (GLA). Il centro ospita diversi brand noti, sia nazionali che internazionali, insieme a un’ampia e diversificata offerta food & beverage presente nella food court.

Grazie a questo incarico, CBRE si conferma preferred partner al fianco di Union Investment nella gestione del portafoglio retail e office da oltre sette anni. Il network gestito da CBRE per Union Investment comprende, oltre Carrefour di Pavia, Le Befane Shopping Centre di Rimini, il centro commerciale Casalbertone di Roma e l’immobile di Piazza San Fedele 1-3 a Milano, per un totale di oltre 107.000 metri quadrati di GLA, che costituiscono il 75% del patrimonio immobiliare complessivo di Union Investment in Italia. Inoltre la partnership italiana è parte di una collaborazione più ampia tra CBRE e Union Investment a livello EMEA, con Puerto Venecia in Spagna, Mercado Nuremberg in Germania e Klanderij nei Paesi Bassi.

“La passione e l’impegno che mettiamo ogni giorno nel supportare i nostri clienti ci permette di continuare a sviluppare sinergie strategiche e di contribuire al successo reciproco, affrontando insieme le sfide del mercato in continua evoluzione” ha dichiarato Pier Luigi Paolettoni, Head of Retail Out of Town Italy di CBRE.

“La professionalità e la dedizione di CBRE ai nostri progetti sono evidenti nell’entusiasmo che i team manifestano nella gestione dei nostri asset” ha aggiunto Mario Schmidt, Asset Manager Union Investment. “Grazie alla qualità della gestione e all’impegno costante espresso in questi anni, abbiamo valutato CBRE come il nostro partner di riferimento del territorio italiano”.

Conad ETS, oltre 100mila studenti coinvolti nel Progetto Scuola

Grande partecipazione per la terza edizione del Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS, che dà continuità all’impegno di soci e cooperative Conad verso le istituzioni scolastiche, gli insegnanti e gli studenti. Quest’anno il progetto prevede cinque appuntamenti e un percorso in più tappe di educazione alla legalità realizzati grazie a Unisona Aps e patrocinati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Città di Milano. L’obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sulle emergenze sociali attraverso incontri formativi e di approfondimento in diretta nazionale streaming condotti da importanti protagonisti dell’impegno civile, culturale e scientifico del nostro Paese.

32.500 gli studenti che hanno potuto assistere gratuitamente all’evento, in diretta streaming nazionale da Casa Emergency a Milano, spazio “di diritti e cultura”. Con la conduzione di Nogaye Ndiaye, scrittrice e divulgatrice antirazzista, impegnata a promuovere online e offline il dialogo su temi di giustizia sociale e diritti umani, la mattinata ha visto gli interventi di Adele Minutillo, psicologa, psicoterapeuta e ricercatrice presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità; Estella Guerrera, psicologa psicoterapeuta, esperta in salute mentale e supporto psicosociale presso l’Ufficio Regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia, esperta in eco-psicologia e arteterapia; Maddalena Grechi, esperta UNICEF in programmi di comunicazione sociale e coordinatrice del gruppo Youth Advisory Board dell’Unicef; Sofia El Goud e Cristian Fanara, studenti e membri dello Youth Advisory Board (YAB), l’organismo di partecipazione al programma europeo Garanzia Infanzia, costituito dall’UNICEF in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha il compito di raccogliere le voci di bambine/i, ragazze/ragazzi che vivono in Italia sulle questioni e i servizi che li riguardano più da vicino, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione della povertà minorile e dell’esclusione sociale.

Il loro punto di vista è parso unanime: l’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni. Ansia, disturbi del sonno, demotivazione sono solo alcune delle conseguenze dirette e indirette. La permanenza prolungata all’interno della dimensione social favorisce fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone. Per altri versi, inoltre, l’immersione attraverso i social nelle vite apparentemente perfette di persone e personaggi spinge a continui paragoni, alimentando il senso di inadeguatezza e addirittura una percezione falsata del proprio corpo. Studi scientifici riportano percentuali di diffusione del fenomeno di dipendenza da smartphone tra i giovani comprese tra il 10% e il 61%, con differenze marcate tra regioni geografiche e gruppi demografici. In Italia sono allarmanti i dati sulla diffusione della dipendenza da social media tra i giovani, strettamente correlata all’uso eccessivo dei device. Dalle ultime ricerche emerge che in ambito scolastico quasi il 38% degli studenti italiani ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni e il 29% si sente disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Percentuali superiori alla media Ocse, che si attesta rispettivamente al 30% e al 25%.

L’incontro è stato un importante momento di ascolto e confronto: contributi video, sondaggi live istantanei, testimonianze dirette di studentesse e studenti hanno avuto un ruolo centrale per individuare quale percorso di regolamentazione e autoregolamentazione potrebbe garantire un utilizzo più equilibrato della tecnologia. “Affiancare e supportare i giovani nel loro percorso formativo ed evolutivo è uno degli obiettivi centrali di Fondazione Conad ETS, perché sensibilizzarli sulle emergenze sociali significa renderli più consapevoli e attivi nel cercare soluzioni che possano migliorare le comunità di domani” – ha affermato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice della Fondazione. “Per questo – ha proseguito Alfieri – sentiamo molto vicina la tematica trattata e siamo felici di averne parlato con migliaia di studenti di tutta Italia, contribuendo a informarli meglio sugli atteggiamenti potenzialmente pericolosi. Un primo passo per imparare a non sottovalutare i segnali d’allarme e a prevenire derive. Quest’anno la scelta dei temi proposti dal nostro Progetto Scuola, tra cui proprio il rapporto con i social, è stata guidata dagli studenti che, durante l’edizione 2024, hanno espresso le loro preferenze rispondendo a un sondaggio Ipsos”. I dati emersi dal sondaggio hanno mostrato che i giovani si aspettano più informazione su tematiche sociali che non rientrano nei programmi ministeriali, ma che sono altrettanto importanti per aiutarli a orientarsi in un mondo sempre più complesso.

Per aumentare la consapevolezza dei giovani rispetto alle tematiche sociali più urgenti e per accompagnarli nel confronto con le istituzioni, quest’anno Fondazione Conad ETS sostiene anche il progetto di UnisonaAps, AGENDO, che prevede la creazione in una quarantina di scuole di comitati permanenti di studenti ai quali fornire informazioni e strumenti concreti per dialogare con le amministrazioni comunali. In particolare l’attenzione si sofferma sul tema della mobilità sostenibile all’interno delle città.

Despar Italia, la linea a marchio S-Budget introdotta in tutte le regioni

In occasione di Marca (BolognaFiere), Despar Italia ha presentato lo sviluppo della propria offerta a marchio con l’introduzione in tutte le regioni di S-Budget, la linea convenienza rivolta al cliente che cerca il risparmio senza rinunciare alla qualità.

“Il prodotto a marchio è da sempre una leva di posizionamento distintiva per la nostra insegna – spiega Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia –. Negli ultimi anni, caratterizzati da un’evoluzione delle abitudini d’acquisto, la nostra offerta mdd ha acquisito un ruolo sempre più importante poiché nel prodotto a marchio il cliente trova il giusto equilibrio tra prezzo e qualità. Un’ascesa testimoniata anche dai numeri che portano la nostra marca privata ad essere tra le best performer nella gdo italiana e che ci spinge a continuare a investire nella private label con l’obiettivo di raggiungere una quota di mercato dei nostri prodotti mdd del 25% entro la fine del 2025. Per questo abbiamo scelto di ampliare il nostro assortimento con l’introduzione della linea S-Budget in tutti i territori in cui siamo presenti, integrando la nostra offerta con un’ampia gamma di articoli ad alta convenienza, senza rinunciare alla componente imprescindibile della qualità, con l’obiettivo di tutelare il potere di acquisto e intercettare le esigenze di risparmio di alcune fasce di clientela. Una linea nella quale si esprimono i valori di prossimità e vicinanza alle persone che da sempre sono nel DNA di Despar, di cui proprio nel 2025 festeggiamo i 65 anni di presenza in Italia. Un traguardo che celebriamo con numerose iniziative per continuare a raccontare i valori di prossimità e radicamento territoriale e il legame di vicinanza e fiducia che ci unisce ai nostri clienti che rappresentano le solide basi su cui affrontare le prossime sfide e proseguire il nostro percorso di sviluppo”.

S-BUDGET ARRIVA IN TUTTA ITALIA
S-Budget è un marchio già presente sugli scaffali dei negozi di Despar Nord in Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Lombardia, con un paniere completo di oltre 700 prodotti alimentari e non, capaci di garantire al cliente un risparmio medio del 30% sul carrello della spesa e confermandosi, negli anni, driver strategico di crescita del prodotto a marchio. Nella prima fase di lancio della linea a livello nazionale, prevista per il primo quadrimestre del 2025, il portafoglio di S-Budget in Italia si comporrà di oltre 250 prodotti per la spesa quotidiana, includendo prodotti alimentari e non alimentari tra cui pasta, farina, burro, surgelati, latticini, salumi confezionati, condimenti, bevande e articoli per l’igiene della casa e la cura della persona e punta, in un secondo momento, ad ampliarsi con ulteriori referenze per soddisfare le più ampie esigenze di spesa. Segno distintivo di S-Budget è l’icona del “borsellino”, un originale portamonete animato che rappresenta la filosofia di accessibilità e convenienza che caratterizza la linea S-Budget nata proprio con l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, offrendo prodotti ad alta convenienza adatti alla capacità di spesa di tutti i clienti grazie a prezzi più contenuti, ma con tutte le garanzie di qualità del marchio Despar.

UN ANNO DI INIZIATIVE
Il 65esimo anniversario di Despar Italia sarà il filo conduttore delle attività di comunicazione dell’insegna per il 2025. A dare inizio ai festeggiamenti è una campagna offline al via nei primi mesi dell’anno veicolata attraverso i principali punti di contatto con il cliente, dal volantino al punto vendita alle affissioni, caratterizzata dal payoff “Da 65 anni sei in buone mani” che racconta i valori di fiducia, competenza e qualità che da sempre caratterizzano la filiera Despar. Il concept creativo mette al centro l’immagine del passaggio di mano dei prodotti Despar dai produttori al punto vendita e dal punto vendita alle case dei clienti, proprio con l’obiettivo di raccontare la stretta relazione che lega l’insegna dell’abete ai suoi clienti e ai produttori con i quali collabora, portando valore aggiunto ai territori e alle persone.

Le celebrazioni proseguiranno nel mese di febbraio con il concorso “Festeggia con Despar”, un’iniziativa a livello nazionale che coinvolgerà i punti vendita diretti e affiliati di tutta Italia che permetterà ai clienti di aggiudicarsi premi con vincita immediata, premi speciali dedicati ai diversi territori e di partecipare all’estrazione finale con la possibilità di vincere un premio esclusivo. Per consolidare ulteriormente la brand awareness sarà inoltre incrementato del 25% il budget pubblicitario, rafforzando ulteriormente la presenza dell’insegna dell’abete in tv, radio e sui canali social con diversi flight di comunicazione nel corso dell’anno. Un’attenzione speciale sarà poi riservata ai collaboratori e ai fornitori di Despar attraverso l’organizzazione di una convention nazionale e di una convention dedicata agli imprenditori affiliati con le quali il marchio dell’Abete vuole mettere al centro le persone, motore e cuore pulsante dell’insegna.

LE NOVITÀ DI PRODOTTO
Accanto all’estensione della linea S-Budget su tutti i territori in cui è presente l’insegna , Despar Italia presenta diverse novità come i taralli intrecciati a mano Despar Premium, lo yogurt Scelta Verde Biologico, oltre che la pasta di semola proteica Despar che arriverà a breve sugli scaffali. Nel 2025 è previsto inoltre il restyling di numerose referenze, tra cui la grafica della linea Free From senza glutine e senza lattosio, e il lancio di circa 200 nuovi prodotti, con uno sguardo rivolto alle nuove tendenze del mercato e a segmenti con opportunità di crescita interessanti quali l’ambito degli alimenti specializzati, come il funzionale, o dei prodotti premium che valorizzano le filiere corte e i prodotti tipici locali.

Casalasco acquisisce Knorr Tomato al Gusto e consolida la presenza in Germania

Nuova acquisizione per Casalasco. Il Gruppo ha rilevato da Unilever la gamma tedesca di sughi per pasta Knorr – Tomato al Gusto, lanciata negli anni Novanta. L’accordo per il passaggio di proprietà è stato firmato ad Amburgo nelle scorse settimane e sarà effettivo dall’1 marzo 2025.

Casalasco, già proprietaria dei marchi Pomì, Pomito e De Rica, con una filiera integrata basata su 800 aziende agricole, 5 stabilimenti e 70 linee di confezionamento, arricchisce così la propria gamma con un’altra aggiunta molto conosciuta e apprezzata dai consumatori tedeschi, rafforzando il proprio posizionamento in Germania, Paese già coperto dal marchio Pomito. Tomato al Gusto è presente sugli scaffali tedeschi come linea per sughi pronti del marchio Knorr da oltre vent’anni, posizionato nella gamma Premium di prodotti a base di pomodoro, caratterizzata da diverse ricette con ingredienti vegetali fino alla versione della Carbonara, il tutto confezionato in brick da 370 e 500 grammi. Per un periodo transitorio di 12 mesi dall’operazione, Casalasco ha ottienuto anche il diritto di utilizzare il marchio Knorr esclusivamente in abbinamento a questa gamma di prodotti, seppur il marchio Knorr resti a tutti gli effetti di piena proprietà di Unilever. I prodotti della gamma “Tomato al Gusto”, da sempre confezionati da Casalasco per conto di Unilever, si aggiungeranno alle oltre 2.300 referenze che il Gruppo Casalasco distribuisce in più di 60 Paesi nel mondo, con una quota di export superiore al 70% e un fatturato consolidato di 630 milioni di euro nel 2023.

“Con questa operazione il nostro Gruppo intende consolidare la propria presenza in Germania, uno dei principali mercati europei per il food e dare un’identità chiaramente italiana ai marchi distribuiti a livello globale. L’acquisizione della linea “Tomato al Gusto” si inserisce nel processo di internazionalizzazione intrapreso negli ultimi anni e rafforzerà la posizione di Casalasco a livello europeo in un segmento strategico come quello delle conserve rosse” spiega Costantino Vaia, Amministratore Delegato di Casalasco.

Casalasco distribuirà i prodotti sul territorio tedesco con la collaborazione del suo partner commerciale Hengstenberg GmbH & Co di Esslingen, con cui già raggiunge il mercato con il marchio Pomito.

Mdd, Italia 11esima in Europa con 31,8% di quota

Oggi i prodotti a marchio del distributore rappresentano quasi il 32% di quelli acquistati dagli italiani tra gli scaffali della distribuzione moderna del nostro Paese, con una quota di mercato in aumento di 3,5 punti percentuali negli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2024) e hanno generato nel 2024 un fatturato di 26 miliardi di euro, in aumento del +2,4% sul 2023 e del +35,4% rispetto al 2019. Secondo il rapporto “Il ruolo guida della Distribuzione Moderna e della Marca del Distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare” a cura di TEHA (The European House – Ambrosetti), il nostro Paese sta progressivamente riducendo la distanza con la media europea, che oggi è pari al 35,8% di prodotti mdd sul totale e in aumento dello 0,5% nell’ultimo anno.

SVIZZERA, SPAGNA E PAESI BASSI AL TOP, NORVEGIA ULTIMA
Con il 31,8% di prodotti mdd sui nostri scaffali, l’Italia si posiziona all’11° posto tra i principali Paesi europei per quota di mercato dei prodotti “a marchio” in una classifica guidata da Svizzera (52,3% di quota di mercato), Spagna (45,6%) e Paesi Bassi (45,2%). Fra gli altri Regno Unito, Portogallo e Austria si attestano al 44%, la Germania al 41% e il Belgio al 39,8%. Al di sotto della media europea, insieme all’Italia, anche Francia (34,4%), Danimarca (34%), Svezia (30%) e, a seguire, Ungheria, Polonia, Grecia, Repubblica Ceca e Norvegia che chiude la classifica con il 21,4%. “Se la quota di mercato della mdd italiana si allineasse ai primi tre paesi UE, nel 2030 il fatturato supererebbe i 50 miliardi di euro generando un fatturato aggiuntivo cumulato di 58 miliardi di euro tra il 2024 e il 2030, con un impatto significativo dal punto di vista economico, sociale e di evoluzione nelle dinamiche d’acquisto degli italiani” ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, TEHA.

I PRODOTTI A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE SOSTENGONO LA CRESCITA DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE
Dalla ricerca TEHA emerge con chiarezza come la marca del distributore sia sempre più una leva fondamentale per la crescita sostenibile dell’intero settore della distribuzione moderna e delle aziende che ne fanno parte: dal 2015 al 2023, le imprese con oltre l’80% di fatturato legato all’ MDD hanno avuto un incremento medio del giro d’affari dell’8,5%, creando così più occupazione (+5,5% tra il 2015 e il 2023) e generando un valore aggiunto del 9,3%. I prodotti “a marchio” inoltre hanno contribuito a far risparmiare alle famiglie italiane quasi 20 miliardi di euro tra il 2020 e il 2024, favorendo l’accesso a prodotti alimentari sani a prezzi contenuti. Non solo: nel 2024, le aziende della distribuzione moderna hanno recuperato 14.000 tonnellate di cibo grazie alla collaborazione con Banco Alimentare. Sul fronte ambientale, per ogni euro di fatturato il settore distributivo ha ridotto le emissioni di CO2 del 30% tra il 2013 e il 2022, stimolando innovazioni nella filiera alimentare e guidando le imprese coinvolte verso una maggiore sostenibilità.

“La transizione sostenibile è il cuore della nostra visione per il futuro del Paese – ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente ADM. La distribuzione moderna e, in particolare, l’offerta dei prodotti a marca del distributore si affermano come una leva strategica per la crescita economica delle aziende italiane, ma contribuiscono altresì al rafforzamento del benessere sociale, promuovendo occupazione stabile e garantendo un accesso più equo ai consumi. Guardiamo al futuro con la consapevolezza che la sostenibilità, nelle sue dimensioni economica, sociale e ambientale, debba essere integrata con l’innovazione tecnologica, in un processo che continui a generare efficienza, a offrire maggiore servizio ai clienti e a generare un impatto positivo sul sistema economico e sociale. Le imprese del retail moderno, che già guidano il 58% delle aziende partner verso pratiche più sostenibili, sono sempre più impegnate a essere un modello virtuoso, capace di coniugare sviluppo, inclusione e responsabilità”.

Real estate, prima acquisizione in Italia per Grr Garbe Retail

Prende il via dall’Italia il programma di espansione europeo di Grr Garbe Retail. L’operazione, la prima al di fuori della Germania, comprende un portfolio del valore di 222 milioni di euro composto da 22 immobili food retail  (7 ipermercati e 15 supermercati.) Le proprietà, locate a Coop Alleanza 3.0, coprono complessivamente una superficie lorda affittabile di circa 140.000 mq, con una forte concentrazione nella regione dell’Emilia Romagna. Grazie a questa operazione, Grr Garbe Retail rafforza la propria presenza sul mercato immobiliare retail europeo, in linea con l’obiettivo di Garbe di espandere ulteriormente la piattaforma a livello internazionale.

Le quote del fondo chiuso regolamentato italiano, “Retail Partnership”, gestito da BNP Paribas Real Estate Investment Management Luxembourg S.A. (SGR), sono state acquisite da ICG Real Estate, la divisione dedicata al real estate del global alternative asset manager ICG, e da un investitore istituzionale tedesco. Il venditore è Coop Alleanza 3.0. Grr Garbe Italy ha assistito gli investitori nell’operazione e continuerà ad operare come Asset Management Advisor del fondo. L’operazione prevede un nuovo contratto di locazione trentennale con Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa italiana e la terza in Europa. Questo accordo garantisce la stabilità del rendimento del portafoglio.

“Con questa operazione entriamo in una nuova asset class. Siamo convinti della solidità del food retail in Italia e puntiamo a sviluppare ulteriormente questa area di business sotto il cappello di Grr Garbe Retail. Il nostro obiettivo è creare valore sia per i tenant che per gli investitori, e questo portfolio, legato a Coop Alleanza 3.0, è una testimonianza del nostro impegno per offrire soluzioni retail sostenibili che rispondano alle esigenze dei conduttori. Puntiamo a proseguire le acquisizioni in Italia, ampliando organicamente questa asset class con acquisizioni mirate” ha detto Marco Grassidonio, Country Head di Garbe Italy.

“Questa acquisizione rappresenta una pietra miliare nel percorso di Grr Garbe Retail. Riflette le nostre ambizioni di crescita, con l’espansione del nostro business Value Add in Germania e i primi passi nel mercato europeo, dopo l’acquisizione di Grr un anno fa. Entrando nel mercato italiano retail, stiamo gettando le basi per proseguire nei nostri piani di crescita di lungo termine” ha aggiunto Thomas Kallenbrunnen, Managing Director di Garbe.

“L’operazione sottolinea la nostra capacità di lavorare in sinergia con gli operatori corporate per trovare soluzioni innovative che garantiscano le loro esigenze immobiliari nel lungo termine, garantendo al contempo un immediato apprezzamento del valore per i nostri investitori. Coop è un partner apprezzato e non vediamo l’ora di valorizzare il portfolio per un reciproco beneficio” ha concluso Luca Lelli, Managing Director di ICG Real Estate.

Conserve Italia porta le sue novità a Marca 2025

Saranno diverse le novità che Conserve Italia presenterà alla 21ª edizione di Marca by BolognaFiere, il Salone internazionale dedicato alla marca del distributore, in programma il 15 e 16 gennaio all’interno del quartiere fieristico di Bologna. Per il gruppo cooperativo dei marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani, si tratta di un’importante occasione sia per rafforzare le collaborazioni esistenti con le principali insegne della grande distribuzione organizzata, sia per consolidare il proprio ruolo di partner affidabile e innovativo nel panorama del retail.

“La presenza a Marca evidenzia l’impegno di Conserve Italia nel garantire alla Gdo prodotti di eccellenza e un servizio di alta qualità, frutto di una filiera agricola 100% italiana composta dai nostri soci agricoltori e da una squadra di collaboratori pronti a lavorare nei diversi ambiti per la soddisfazione di cliente e consumatore, supportate da un’innovazione costante che mettiamo in campo a tutti i livelli, a partire da quello tecnologico” dichiara Andrea Colombo, Direttore Commerciale Italia di Conserve Italia. “Siamo convinti che in una situazione di forte instabilità a livello internazionale che non favorisce l’andamento dei consumi l’industria alimentare da una parte e la Gdo dall’altra, possano unire le forze adottando un approccio sempre più collaborativo, ad esempio promuovendo iniziative di digitalizzazione e condivisione dei dati e una maggiore efficienza nei processi logistici, così da creare un vantaggio reciproco e ricadute positive anche sui consumatori”.

All’interno del suo stand a Marca, Conserve Italia presenterà le principali innovazioni introdotte nel corso dell’ultimo anno con i propri brand, in linea con le tendenze emergenti. Il 2024 è stato caratterizzato in particolare dalle novità per succhi e polpe di frutta rivolte al mercato italiano. A partire da Yoga che ha lanciato la nuova bottiglia PET (50% riciclato) nel formato famiglia da 1 litro nelle gamme classico, senza zuccheri aggiunti e 100% frutta. La collezione dei brik 200 ml Optimum Yoga con i personaggi di Super Mario (sostenuta anche da uno spot sui canali tematici per bambini) così come quella dei tappi con i capoluoghi italiani per le bottiglie Yoga in vetro 125 ml, hanno coinvolto piccoli e grandi consumatori in azioni di fidelizzazione della marca. Altra novità in casa Yoga è la gamma ACE Color in confezione Tetra Gemina: quattro nuovi gusti in un packaging del tutto inedito per la marca.

Nuove proposte anche da Valfrutta, a partire dalla nuova gamma di polpe Triangolini Morbidini e dalla decima collezione dei Triangolini, i succhi per bambini nell’inconfondibile brik a forma triangolare, tuttora in comunicazione sui canali tematici. Spazio poi all’Art Special Edition dei Frullati Veggie dal packaging con i personaggi della Disney reinterpretati secondo l’arte moderna. Sempre con Valfrutta, novità anche nei legumi con la nuova Soia Edamame Italiana lavorata da fresco e con la nuova gamma della Passata di Pomodoro in confezione di cartone.

Fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia per dar vita a Unicoop Etruria

Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia hanno avviato un percorso di aggregazione deliberato dai rispettivi CdA che è stato presentato agli organismi di rappresentanza dei soci, al personale direttivo e alle organizzazioni sindacali. L’obiettivo è dare vita a una nuova e più forte cooperativa nel cuore dell’Italia Centrale che si chiamerà Unicoop Etruria Società Cooperativa. Aggregazioni di questo tipo sono state negli anni una costante tra le cooperative di consumatori. Il tema è stato al centro del Documento programmatico per il rinnovamento delle coop di consumatori approvato a settembre 2024 a Populonia (LI) dalle Cooperative del Distretto Coop Tirrenico e che, tra i suoi capisaldi per il futuro, sottolineava la necessità di nuove sinergie produttive, sociali ed economiche tra cooperative, ampliando il loro ruolo di collante sociale e di punto di riferimento per i servizi, la solidarietà e lo scambio culturale, capace di rispondere ai nuovi bisogni di una popolazione che, secondo le previsioni, sarà sempre più anziana e sola.

Una delle novità derivanti dal progetto sarà il coinvolgimento dei soci, che attraverso l’adozione di un nuovo modello di governance, rafforzeranno il loro ruolo nelle scelte e nei processi decisionali della cooperativa. Attualmente le due cooperative hanno un assetto di tipo tradizionale, mentre quello di Unicoop Etruria sarà basato su una divisione chiara di ruoli tra chi rappresenta i soci e chi ha la responsabilità della gestione, ovvero rispettivamente il Consiglio di sorveglianza e il Consiglio di gestione. Con questo tipo di organizzazione, definita dualistica, verrà dato maggiore potere e capacità di indirizzo ai soci, elemento essenziale per iniziare questo percorso. Intanto, in attesa delle doverose modifiche statutarie, le due cooperative proseguono un percorso di avvicinamento sia dal punto di vista della socialità, sia estendendo le sinergie già in essere su logistica, informatica, centrale acquisti. In questo percorso Unicoop Firenze sarà parte del progetto di rilancio avendo espresso una esplicita manifestazione di interesse ad una revisione dei perimetri delle cooperative per semplificare il sistema e renderlo più adeguato ai nuovi bisogni dei territori, dei soci e dei consumatori. Il percorso di Unicoop Etruria poggia su un piano industriale che prevede interventi per fare in modo che la nuova cooperativa risponda ancor di più alle esigenze dei soci e dei consumatori. Azioni sì complesse, ma chiare e definite che, nell’arco di un triennio, porteranno la nuova cooperativa ad avere una rete vendita produttiva, confermando l’insegna Coop leader economico e sociale nei territori storici, capace di anticipare le trasformazioni socioeconomiche e rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone.

“Il progetto di rinnovamento, consolidamento e sviluppo delle nostre cooperative non nasce oggi, lo stiamo realizzando passo dopo passo da tempo, in stretta sinergia col movimento cooperativo (ANCC e Distretto Coop Tirrenico). Siamo giunti ora al passaggio che rafforza i valori che stanno alla base della cooperazione di consumo, valorizza il ruolo dei soci e pone basi più solide per un riposizionamento favorevole sia in termini di prodotto che di prezzo” dichiara Antonio Bomarsi, Presidente di Coop Centro Italia.

“La nascente cooperativa sarà una realtà solida e protesa verso il futuro, impegnata per offrire prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato, per tutelare il potere d’acquisto, promuovere la solidarietà e la salvaguardia dell’ambiente. In sintesi, la nuova cooperativa, Unicoop Etruria, continuerà ad evolversi e per farlo ripartirà dalle proprie origini che oggi più che mai risultano attuali e vitali” aggiunge Simonetta Radi, Presidente di Unicoop Tirreno.

“Con il documento presentato a Populonia abbiamo tracciato un percorso per il rafforzamento della cooperazione tra consumatori del distretto tirrenico, partendo dall’analisi dei cambiamenti in atto nella nostra società – prosegue Roberto Negrini, Presidente del Distretto Coop Tirrenico -. L’aggregazione di due realtà importanti come Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia è un passo fondamentale per dare risposta alle nuove esigenze economiche e sociali del nostro territorio, frutto di un lavoro di squadra che procede da mesi con un obiettivo comune: centralità del socio, maggiore convenienza e incremento della solidità economica e patrimoniale del movimento cooperativo”.

“Questo processo di aggregazione è un esempio del dinamismo e della capacità di innovazione che hanno oggi le cooperative del consumo. Con questo passo Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia mettono al centro il socio e si pongono l’obiettivo di sviluppare l’offerta rivolta ai consumatori dei territori e le nuove esigenze del mercato – conclude Ernesto Dalle Rive, Presidente dell’Associazione nazionale delle coop dei consumatori – . Senza dubbio è un’operazione coraggiosa che consente a Coop di consolidare il ruolo di leader in quelle aree per in una fase non semplice a causa dell’andamento dei consumi”.

Claim più amati: probiotici e senza glifosato in vetta. Bene i green

Che caratteristiche hanno i prodotti di largo consumo che stanno dimostrando di saper resistere al taglio dei consumi degli italiani? A rispondere è l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che ha rilevato l’andamento delle vendite in volume di più di 138 mila prodotti, classificati in base alla presenza in etichetta di oltre 100 tra claim, certificazioni, pittogrammi e indicazioni geografiche. Da tale analisi emerge la classifica dei claim più apprezzati dagli italiani e per cui le vendite in volume sono aumentate nell’arco dei 12 mesi rilevati.

Vince il claim “con prebiotici/probiotici” nella cura della persona con il +26,6% dei volumi rispetto all’anno precedente, mentre il top performer nel food è l’indicazione “senza glifosato”, che in 12 mesi ha visto aumentare di +25,9% i volumi acquistati in supermercati e ipermercati. A seguire il claim “biodegradabile” nel mondo del cura casa green (+23,6%), l’ingrediente “avocado” nel food (+21,9%), la famiglia dei prodotti certificati “biologici” e con “peptidi” nel cura persona (+17,0% e +16,5% rispettivamente) e i claim relativi alla “assenza di residui” nei prodotti alimentari (+15,5%).

Nel solo mondo alimentare spicca anche l’andamento positivo dei prodotti presentati in etichetta come “senza soia” (+13,6%), “lavorato a mano” (+10,6%) e di cui viene indicata la presenza di ingredienti differenzianti, come “anacardi” (+12,6%) e “tahina” (+11,1%).

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