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Conad Adriatico chiude il 2023 a 2.134 milioni (+6,65%). Cresce l’incidenza della mdd

Tempo di bilanci per Conad Adriatico che archivia il 2023 con un fatturato di 2.134 milioni di euro (+ 6,65% rispetto al 2022), 323,05 milioni di euro di patrimonio netto consolidato e una quota di mercato del 17,90% nel territorio di competenza. Nell’ultimo decennio la cooperativa ha mantenuto un trend di sviluppo costante, con un aumento complessivo del fatturato del 131%, consolidando la sua posizione di leadership sul mercato. Nonostante l’anno connotato dalle forte spinte inflattive, Conad Adriatico ha dimostrato una grande resilienza nel corso del 2023, confermandosi come punto di riferimento sul territorio. Con 273 soci imprenditori, 473 punti vendita e circa 8.450 collaboratori, la cooperativa ha continuato a operare con determinazione e dedizione per generare valore per i territori in cui è presente: Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

Nel 2023 Conad Adriatico ha potenziato la propria leadership confermandosi primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,07%, nelle Marche (21,29%) e nel Molise (21,29%) e seconda azienda top nella Regione Marche nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall’Università Politecnica delle Marche. La forza della collaborazione, la passione dell’imprenditorialità, la mutualità e la partecipazione rappresentano il cuore pulsante del modello cooperativo Conad che ha consentito al gruppo di consolidare il legame con le comunità e il territorio e la sua posizione nel settore della distribuzione. Anche nel 2023 la cooperativa si è distinta per l’impegno profuso a sostegno del potere d’acquisto dei clienti attraverso una solida politica di supporto per i prodotti a marchio, promuovendo iniziative di fidelizzazione e campagne di sensibilizzazione che incoraggiano scelte alimentari sostenibili. In particolare, è stata potenziata l’iniziativa “Bassi e Fissi”, che consiste in un’ampia selezione di prodotti a marchio Conad che soddisfano le esigenze quotidiane dei consumatori, continuando il processo virtuoso di potenziamento sia in termini di quantità dei prodotti sia di convenienza economica. In questo scenario, infatti, i prodotti della marca del distributore hanno giocato un ruolo fondamentale per i consumatori assicurando convenienza, massima cura per la qualità dei prodotti, controlli lungo tutta la filiera e attenzione alla sostenibilità ambientale. Nella rete di vendita di Conad Adriatico, la crescita dell’incidenza dell’mdd è proseguita sia nei grandi punti vendita che nei negozi di prossimità, con quest’ultimi che hanno mostrato una notevole solidità rispetto ai discount, mantenendo una performance di oltre 13 punti percentuali rispetto alla media del proprio territorio.

“Di fronte a spinte inflazionistiche che hanno raggiunto un picco del 5,7% e tensioni geopolitiche che hanno complicato i mercati energetici e agroalimentari, la cooperativa ha continuato a svolgere un ruolo sociale attivo, stimolando l’occupazione, sostenendo le aziende locali e promuovendo iniziative di responsabilità sociale, con un forte impegno verso la sostenibilità, l’innovazione e la formazione dei collaboratori” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando. “La sostenibilità è al centro della nostra strategia: stiamo incrementando la produzione e l’autoconsumo di energia pulita, riducendo i consumi nella logistica e nei punti vendita, e prestando particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione e al futuro dei giovani. Conad Adriatico ha intrapreso un percorso significativo che porterà presto alla pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità. La nostra leadership non è mai stata un fine a sé stessa, ma un mezzo per creare valore in modo cooperativo e sostenibile”.

Per il quadriennio 2023-2026 Conad Adriatico ha definito un importante piano di sviluppo con investimenti per 342 milioni di euro con l’obiettivo di continuare ad accrescere la propria quota di mercato e l’efficienza della rete di vendita, di investire in progetti di digitalizzazione, innovazione e valorizzazione delle filiere locali oltre ad importanti investimenti in formazione e crescita del capitale umano, con lo sguardo sempre attento alla salvaguardia ambientale, alla valorizzazione del tessuto imprenditoriale e al benessere delle persone e delle comunità. Nel 2023 Conad Adriatico ha investito oltre 92 milioni di euro per sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento della reta vendita con soluzioni tecnologicamente evolute per l’efficientamento energetico, la riduzione dei consumi e la generazione di energia pulita attraverso, ad esempio, gli impianti fotovoltaici.
Nel 2023 la Cooperativa ha intensificato l’impegno verso la Comunità destinando circa 4 milioni di euro a sostegno di iniziative di responsabilità sociale, dalla solidarietà alle iniziative per le nuove generazioni, dal contrasto alla violenza di genere allo sport inclusivo, fino al sostegno ad Istituti ed Enti per la valorizzazione della cultura e del territorio, evidenziando un incremento del 20,13% rispetto all’anno precedente grazie anche al sostegno attivo alle iniziative promosse dai Soci e dalla Fondazione Conad Ets.

La rete di vendita
Nel 2023 la rete di vendita di Conad Adriatico è composta da 453 punti vendita, per una superficie totale di 385.040 m2, gestita da 273 soci imprenditori: Marche (71), Abruzzo e Molise (162), Basilicata e Puglia (178), Albania e Kosovo (42). La cooperativa offre i propri prodotti attraverso diversi canali distributivi, con formati che includono: 24 Spazio Conad, 9 Conad Superstore, 187 Conad, 119 Conad City, 27 Margherita Conad, 66 Todis e 15 L’Alimentare. La rete di vendita è completata da 4 distributori di carburante e da 2 Pet Store Conad, a cui si aggiungono 27 parafarmacie, 12 ottico Conad.

Le persone
Anche dal punto di vista occupazionale, Conad Adriatico ha registrato risultati positivi nel 2023, con un aumento del numero dei collaboratori che ammonta a 8.791 (tra sede centrale e rete di vendita), con un incremento di 512 unità rispetto al 2022. Nel corso dell’anno la Cooperativa ha intensificato l’impegno per la formazione mettendo a disposizione dei soci, dei collaboratori di cooperativa e della Rete opportunità di sviluppo e formazione in ogni fase di carriera professionale, coinvolgendo complessivamente 2.860 risorse per un totale di 40.563 ore di formazione totale. I percorsi di crescita proposti sono orientati al miglioramento continuo per quanto riguarda le abilità professionali, i livelli di conoscenza dei prodotti e dei processi, l’utilizzo delle strumentazioni digitali e tradizionali, allo sviluppo dell’efficienza e dell’efficacia di tutti i processi di Punto di Vendita e di cooperativa. Conad Adriatico ha investito nello sviluppo di competenze legate alle tematiche della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, pilastri sempre più centrali della strategia aziendale.

Le imprese del territorio
Conad Adriatico coltiva da sempre un solido legame con i territori, dedicando massima attenzione alla valorizzazione delle aziende e della filiera agroalimentare regionale e locale. Nel 2023 la rete di fornitori locali di Conad Adriatico conta 551 produttori locali, con i quali la cooperativa ha sviluppato un fatturato di 566,6 milioni di euro, segnando un incremento di 76,2 milioni rispetto al 2022.

La sostenibilità
Nel corso dell’anno, Conad Adriatico ha continuato a lavorare sul contrasto agli sprechi e sulla diminuzione dell’impronta climatica, migliorando la gestione delle risorse, riducendo i consumi e promuovendo comportamenti sostenibili lungo tutta la filiera, dai fornitori ai consumatori. Nel settore della logistica, Conad Adriatico ha rafforzato la propria una strategia operativa per migliorare l’efficienza delle operazioni logistiche, contenendo i costi di movimentazione e trasporto con una significativa riduzione delle emissioni di CO₂. Centrali nell’impegno della Cooperativa sono stati i nuovi progetti di sviluppo con l’uso di energia fotovoltaica: nel 2023 è stato possibile evitare oltre 305.000 kg di CO₂ grazie agli impianti fotovoltaici installati sui punti vendita. Nel 2024 Conad Adriatico ha inaugurato un nuovo hub logistico a Grottaglie (TA), uno dei centri più innovativi del centro Italia che si distingue per l’attenzione all’innovazione e agli obiettivi di sostenibilità ambientale. L’hub si sviluppa su un’area di oltre 21.000 mq, di cui 9.500 mq coperti ed è dotato di moderne tecnologie e sistemi informatici avanzati per gestire in modo efficiente l’intera filiera logistica, a partire da un sistema di software integrato che permetterà di monitorare e ottimizzare le operazioni di stoccaggio, movimentazione e distribuzione dei prodotti. Il magazzino è suddiviso in diverse zone dedicate ai prodotti Superfresco, come carni e ortofrutta, che richiedono particolari condizioni di conservazione e refrigerazione.

L’impegno per la comunità
Anche nel corso 2022 forte è stato l’impegno di Conad Adriatico in iniziative di responsabilità sociale: oltre 3,9 milioni di euro sono stati destinati per sostenere progetti solidali a favore delle comunità. La Cooperativa ha sostenuto importanti iniziative a favore della scuola, come il progetto Unisona in collaborazione con la Fondazione Conad ETS, dello sport giovanile e delle associazioni e degli enti no-profit nei territori in cui opera, come ad esempio l’apertura degli Empori della Solidarietà in collaborazione con Caritas Italiana, al fine di fornire sostegno alimentare alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Nel 2023 sono 378 i punti vendita della rete di Conad Adriatico impegnati in iniziative “antispreco”, il cui lavoro di attenta gestione convogliano beni alimentari verso numerose associazioni: il Banco Alimentare, Caritas, Empori della Solidarietà, oltre a numerose parrocchie, Protezione Civile, Croce Rossa. Questa rete di preziosa collaborazione ha portato, nel 2023, al recupero di oltre 1 milione di kg di generi alimentari, pari ad un valore di oltre 819.000 euro.

Every day low price: Tuttigiorni sbarca in Veneto e apre a Treviso

Da pochi giorni, in collaborazione col Gruppo Rosa Supermercati – che fa parte del Cedi Ama Crai Est – ha aperto il Tuttigiorni firmato da Crai e Food 5.0. in Via Brandolini 44/4 a Solighetto (Treviso), portando in Veneto il modello Every Day Low Price con prezzi bassi tutti i giorni, senza volantini né offerte a scadenza. “Il modello punta sulla convenienza continuativa e si ispira alle esigenze quotidiane dei nostri clienti, offrendo ricercatezza, qualità e prezzi contenuti grazie a una selezione di prodotti locali e sapori autentici, in linea con il nostro concetto di sostenibilità” spiega Giangiacomo Ibba, AD di Crai.

L’ampia gamma di prodotti è un elemento fondamentale per il brand, che si impegna a garantire ai propri clienti i migliori articoli per ogni esigenza. “Il modello commerciale Every Day Low Price scelto per il punto vendita di Solighetto è un format innovativo che risponde alle esigenze dei consumatori locali e consente di trovare proposte vantaggiose e selezionate. Un impegno importante, garantito anche grazie alla mdd, che coniuga prezzi bassi e contenuti con la qualità che ci contraddistingue, nell’ottica di offrire una “spesa giusta” ai nostri clienti, senza le fluttuazioni legate alle promozioni” aggiunge Roberto Comolli, Direttore Generale di Food 5.0.

Inoltre, fondamentale per il format, risulta la dimensione locale, dove si sviluppano le relazioni con clienti, fornitori e collaboratori: ciascun punto vendita infatti crea un forte legame sia economico che sociale e porta un concreto contributo alla comunità. “Ci rende orgogliosi l’idea di promuovere una spesa consapevole e sostenibile, permettendo ai nostri clienti di acquistare solo ciò di cui hanno bisogno evitando gli sprechi e prediligendo le scelte locali. Siamo fiduciosi che questo format contribuirà a promuovere uno stile di vita più responsabile, attento all’ambiente e sensibile al compra locale” ha commentato invece Luca Villanova, Amministratore Rosa Supermercati e Presidente di Crai Cooperativa.

Il negozio si distingue per la sua sensibilità verso il territorio e i produttori locali, valorizzando la stagionalità delle materie prime. Nell’Angolo Verde sono sempre a disposizione frutta e verdura di stagione appena tagliate, mentre i reparti freschi sono assortiti secondo criteri di sostenibilità e provenienza locale. La vocazione ambientalista del brand si declina anche nei tanti servizi pensati per coinvolgere la comunità locale, come l’eco-compattatore per il riciclo delle bottiglie e l’omaggio di 5 centesimi per chi porta da casa le borse della spesa fino ai carrelli realizzati con plastiche recuperate dal mare. L’attenzione al cliente e al suo stile di vita è confermata inoltre dalla presenza di una nutrizionista a disposizione delle esigenze dei consumatori e dal “caffè con il direttore”, appuntamento che si tiene tutte le mattine, dalle 9 alle 10, per uno scambio di idee e suggerimenti. Tra i servizi aggiuntivi a disposizione dei clienti di Solighetto è presente anche la colonnina per la ricarica dei cellulari, il servizio di stampa e fotocopie, la possibilità di effettuare ricariche telefoniche, di utilizzare i principali buoni pasto in commercio e l’Amazon Locker. Fino al 30 giugno, infine, tutti i clienti potranno partecipare al concorso “Indovina di quanto abbiamo abbassato i prezzi”, con la possibilità di vincere fino a un anno di spesa per tutta la famiglia.

 

Italian sounding, il mercato del falso made in Italy vale più dell’export

La Lombardia è la regione italiana più colpita dal fenomeno dell’italian sounding con un impatto economico negativo pari a 10,2 miliardi di euro l’anno, seguita da Veneto (10 miliardi di euro), ed Emilia-Romagna (9,9 miliardi di euro). A rivelarlo sono i dati della ricerca di The European House – Ambrosetti, realizzata in occasione dell’ottavo forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage” di Bormio, che inoltre evidenzia come l’imitazione all’estero di prodotti del territorio abbia precluso quasi 9 miliardi di euro di vendite oltre-confine per il Piemonte (8,7), 5,5 per la Campania, e 3,5 miliardi di euro per la Toscana che vede colpiti soprattutto i suoi olii extra vergine di oliva e vini. Anche il Trentino-Alto Adige (3,3 miliardi di euro), è esposto più della Puglia (impatto di 2,8 miliardi di euro) che soffre per l’imitazione di olio e prodotti agricoli. La Sicilia (1,7 miliardi di euro) è più colpita del Friuli Venezia Giulia (1,6 miliardi di euro) che subisce specialmente l’imitazione dei suoi prosciutti. L’impatto dell’italian sounding sulle altre regioni italiane si attesta complessivamente a 6,3 miliardi di euro nel 2023.

“Le regioni più colpite dal fenomeno sono quelle che concentrano la propria esportazione su prodotti ad alta intensità di italian sounding, come i prodotti a base di carne o i prodotti lattiero-caseari, così come verso i Paesi più sensibili al fenomeno (Giappone, Brasile e Germania)” spiega Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti. “La tutela del Made in Italy è una priorità e l’implementazione di nuovi regolamenti DOP e IGP a partire dal 2024 rappresenta un passo significativo in questa direzione. Le associazioni di produttori avranno maggiori poteri per combattere pratiche ingannevoli, dare maggiore trasparenza ai consumatori e generare un valore aggiunto concreto per l’economia: nel 2023 il fenomeno dell’italian sounding nel mondo ha superato quello dell’export agroalimentare: 63 miliardi di euro contro i 62 di esportazioni”.

Come analizzato nel dettaglio da The European House-Ambrosetti, nel 2023 i consumatori esteri hanno acquistato 63 miliardi di prodotti tipici italiani “falsificati” che non provengono dal nostro Paese. Questo significa che il valore dell’export food&beverage italiano sarebbe più che raddoppiato a 126 miliardi di euro sommati ai 62 miliardi di export agroalimentare di vero Made in Italy. “L’italian sounding è competitivo grazie a prezzi mediamente inferiori del 57% rispetto ai prodotti originali. Negli Stati Uniti, ad esempio, il prezzo del Parmigiano può essere ridotto fino al 38%, quello del mascarpone fino al 50% e della pasta secca fino al 54%” ha aggiunto Benedetta Brioschi, partner The European House – Ambrosetti.

C’è anche chi cerca il Made In Italy autentico
In Cina, Giappone e Canada mediamente 7 consumatori su 10 cercano prodotti italiani veri senza considerare gli aspetti legati al prezzo che risultano determinati per poco più del 20% degli acquirenti. Come evidenziato nel dettaglio da The European House – Ambrosetti, anche in Germania il 72% dei consumatori desidera prodotti veramente italiani (il 28% ha, invece, la priorità di spendere meno), o in Australia (70%) e Brasile (69,1%). Più contenuta la quota nei Paesi Bassi (66,0% vuole il “vero italiano”), negli Stati Uniti (63,0%), in Francia (62,6%) e nel Regno Unito dove non si supera il 55% di consumatori che ricercano prodotti veramente Made in Italy anche a fronte di una maggiore spesa.

Ragù, parmigiano e aceto balsamico sul podio delle imitazioni
Ragù (61,4% italian sounding vs 38,6% vero prodotto italiano), parmigiano (61,0% vs 39,0%) e aceto balsamico (60,5% vs 39,5%) sono i tre prodotti più presenti in versione “imitazione” sugli scaffali della grande distribuzione all’estero. Secondo i dati The European House-Ambrosetti, seguono pesto (59,8% italian sounding vs 40,2% vero prodotto italiano), pizza surgelata (59,3% vs), prosciutto (59,2% vs 40,8%), pasta di grano duro (59,2% vs 40,8%), ma anche prosecco (58,9% italian sounding vs 41,1% vero prodotto italiano), salame (58,5% vs 41,5%), gorgonzola (57,0% vs 43,0%) e olio extra vergine di oliva (56,8% vs 43,2%).

“L’italian sounding si può contrastare attraverso iniziative economiche e industriali in sinergia con un cambiamento culturale soprattutto nella consapevolezza del consumatore estero. Certamente è prioritario realizzare investimenti produttivi, ma anche comunicare con efficacia il “Made in Italy” con iniziative di educazione del consumatore. Da un lato la riduzione delle barriere doganali e l’internazionalizzazione della filiera italiana della distribuzione possono essere fattori determinanti così come una forte disincentivazione all’indicazione fallace in etichetta, ma anche la creazione di ambasciatori del Made in Italy e l’adozione di tecnologie che permettano una precisa tracciabilità del prodotto” conclude Valerio de Molli.

Cisalfa lancia Intersport Superstore in Italia: attese tre aperture nel 2024

Si chiama Intersport Superstore il nuovo format di negozi sportivi multi-brand che Cisalfa lancia in Italia per rispondere alle esigenze di tutti i consumatori che vogliono fare attività sportiva con una particolare attenzione alla convenienza. Si tratta di un tassello strategico nel piano di espansione di Cisalfa Group che punta a far crescere la propria presenza sul mercato italiano differenziando il proprio business dalla storica insegna Cisalfa Sport. Per il 2024 sono previste le aperture di tre punti vendita, di cui i primi due nel mese di giugno a Tavagnacco (UD) e Tor Vergata (RM), per un totale di circa 160 assunzioni e 5 milioni di euro di investimenti. La strategia di sviluppo prevede l’apertura di ulteriori 4 negozi entro la fine del 2025 raggiungendo così oltre 400 assunzioni e 11,5 milioni di euro di investimenti.

“Siamo fieri, attraverso l’apertura dei nuovi punti vendita Intersport Superstore, di continuare a contribuire attivamente alla crescita economica, all’occupazione e allo sviluppo commerciale del nostro Paese” afferma Boris Zanoletti, Direttore Generale di Cisalfa Group. “Crediamo in un mondo in cui il benessere nasce dallo sport: così intendiamo rendere l’attività sportiva ancora più accessibile a tutti, che è anche un modo per promuovere l’inclusione sociale e la cultura di uno stile di vita salutare e del movimento”.

Rispetto a Cisalfa Sport, i negozi Intersport Superstore offriranno prodotti, accessori e attrezzature per ogni tipo di sport e attività outdoor, oltre a una selezione lifestyle, con fasce di prezzo più accessibili anche per i migliori brand internazionali. Con la sua offerta, Intersport Superstore punta a rivolgersi quindi a un pubblico variegato e di tutte le età, caratterizzato sia da consumatori sportivi che ricercano soluzioni tecniche e una più ampia offerta di brand sia da famiglie che desiderano avvicinarsi al mondo dello sport per la prima volta. A partire da metà giugno, tutti i consumatori potranno usufruire anche del canale e-commerce dedicato attraverso il sito Intersport.it, dove potranno acquistare i propri prodotti preferiti, scegliendo dall’ampio assortimento a loro disposizione.

A contraddistinguere i negozi Intersport Superstore saranno l’ampia metratura, superiore ai 2.500 metri quadrati (pari a 4 campi da tennis), e un’esperienza di shopping intuitiva: gli spazi sono organizzati per sport, genere e fasce di prezzo, facilitando così la ricerca e l’acquisto dei prodotti. Le aree tematiche per sport sono facilmente identificabili non solo dalla segnaletica e dai prodotti, ma anche per le loro caratterizzazioni attraverso colori e immagini, e personalizzazioni. Gli Intersport Superstore dispongono anche di corner per servizi dedicati, tra cui l’incordatura delle racchette da tennis, la manutenzione e riparazione delle biciclette e un servizio di stampa personalizzata per abbigliamento e di una gamma di oltre 12.000 referenze online e 8.000 in-store provenienti da più di 70 marchi. I consumatori possono trovare i migliori brand internazionali, come ad esempio Adidas, Asics, Columbia, Joma, Merrell, Nike, Puma e The North Face, a prezzi competitivi, oltre a una selezione di brand proprietari o in licenza esclusiva, tra cui Firefly, Energetics e Mckinley.

Dal punto di vista dell’esperienza digitale in negozio, sono presenti chioschi self-service per controllare la disponibilità dei prodotti, ottenere informazioni dettagliate sui prodotti, finalizzare l’acquisto online via e-commerce e registrarsi in autonomia al programma di loyalty (e scoprirne i vantaggi). Inoltre i consumatori hanno la possibilità di interagire con schermi digitali che forniscono informazioni su promozioni in corso e tutorial di allenamento. Non manca anche una particolare attenzione alla sostenibilità: tutti i negozi Intersport Superstore prevedono un’illuminazione a led finalizzata a ridurre i consumi energetici del 50% rispetto all’illuminazione tradizionale, oltre a impianti di riscaldamento e condizionamento di ultima generazione, con pompa di calore, collegati a un sistema di telegestione centralizzato per una riduzione degli sprechi energetici del 5-10%. Infine, le strutture perimetrali degli espositori saranno realizzate in materiali eco-sostenibili, tra cui metallo e legno certificato FSC e PEFC.

Multicedi rafforza la presenza in Campania e apre un nuovo Dodecà a Gragnano

Multicedi rafforza la presenza dell’insegna Dodecà sul territorio campano puntando sulla formula “Everyday Low Price” con l’apertura di un nuovo punto vendita Dodecà nel comune di Gragnano, in provincia di Napoli, con ingresso pedonale in Via Santa Croce e ingresso parcheggio in Via Volte.

Con una superficie di circa 2.200 mq, il nuovo Dodecà è stato concepito per essere un luogo in cui la spesa diventa un momento rilassante e coinvolgente. È possibile imbattersi in una cantina con oltre 600 etichette di vini ragionali e nazionali accuratamente selezionate, una cucina gastronomica che offre pietanze preparate con i migliori prodotti artigianali del territorio, spazi con corsie, spaziose e ordinate, per una spesa agevole, un’ampia area interna dedicata ai bambini e un’ulteriore area esterna immersa nel verde dedicata al relax con panchine e ombrelloni che prevede numerosi eventi nel corso dei prossimi mesi. A completamento un ampio parcheggio di 2000 mq. Grande attenzione è stata riservata ai prodotti proteici, alle specialità dal mondo e a tutti i prodotti di eccellenza del territorio locale esaltati di volta in volta con eventi in-store dedicati alla scoperta di nuovi sapori.

Dodecà si pone sul territorio di Gragnano come il supermercato conveniente che offre prezzi bassi sempre, che non stampa volantini, esprimendo un impatto positivo sull’ambiente: ogni 70 kg di carta risparmiata equivale a circa un albero salvato e ogni kg di carta non utilizzata equivale a circa 400 litri d’acqua risparmiati. La convenienza di Dodecà, quindi, si esprime su più livelli, non solo per i prezzi bassi sempre e per la sua anima sostenibile, ma anche per la selezione dei fornitori, per l’attenzione alle esigenze dei clienti e per la semplicità con la quale è possibile fare la spesa. Il format Dodecà – 12 mesi di convenienza – prevede oltre 1.000 referenze a marchio Decò, riconosciute dai consumatori per i loro standard di qualità e il prezzo competitivo. L’assortimento è completato dalla linea premium Gastronauta che offre sapori ricercati a un prezzo democratico e sempre accessibile.

Luigi Maccaferri è il nuovo Presidente di Italia Zuccheri. New entry anche nel CdA

Dopo 24 anni, Claudio Gallerani lascia la presidenza di Coprob-Italia Zuccheri. A prendere le redini è Luigi Maccaferri, storico membro del Consiglio di Amministrazione, diventato Presidente della cooperativa dello zucchero con sede a Minerbio (Bologna). “Sono onorato di rappresentare Coprob e desidero ringraziare il Consiglio di Amministrazione per avermi dato fiducia. Voglio ringraziare tutti i soci, vera forza della cooperativa”, esordisce il neopresidente, attivo in prima persona nella coltivazione delle barbabietole da zucchero nell’azienda che conduce con la sorella a Crevalcore.

il neo Presidente Luigi Maccaferri

A rinnovare il Consiglio d’Amministrazione è anche l’ingresso di Domenico Calderoni, Presidente della cooperativa Agrisol, e di Daniele Ravaglia, già Direttore Generale di Emil Banca e oggi Vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia, che avrà delega all’istruttoria dei progetti strategici e alla sostenibilità finanziaria. “L’esperienza in ambito agricolo di Calderoni sarà fondamentale e avere Ravaglia in squadra è una vera garanzia – afferma Maccaferri – la sua visione d’impresa, l’esperienza aziendale e la sua conoscenza dell’ambito finanziario ci saranno di grande aiuto nelle sfide che abbiamo davanti”.

“Grazie alla lungimiranza di Gallerani oggi ereditiamo una grande realtà d’impresa, l’unica rimasta nel nostro Paese a produrre zucchero 100% italiano, valorizzando le produzioni dei bieticoltori italiani. Tanto resta da fare: continuare nella valorizzazione del prodotto Italia Zuccheri, tracciato dal campo alla tavola, consolidare l’efficienza degli zuccherifici e ridurre i consumi e i costi. Soprattutto occorre consolidare la base sociale della cooperativa”, spiega il Presidente, facendo riferimento alle ben 3.992 aziende agricole socie di Coprob, presenti in cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia), per un bacino bieticolo di 29mila ettari.

“Si tratta di una responsabilità importante: la filiera di bieticoltura e trasformazione industriale dello zucchero che Coprob rappresenta è tutt’altro che scontata” – continua Maccaferri – “basti pensare che all’inizio degli anni 2000 nel Paese c’erano ben 19 zuccherifici, poi la riforma europea dello zucchero ha messo in grande difficoltà il settore e Coprob oggi è l’unica realtà che rappresenta lo zucchero italiano e compete con i giganti dello zucchero sul mercato nazionale”.

La cooperativa impiega attualmente 470 dipendenti e ha un fatturato di circa 200 milioni di euro, per una produzione di oltre 200mila tonnellate di zucchero e un portafoglio clienti di circa 800 aziende. “Coprob è l’highlander dello zucchero italiano – spiega Daniele Ravagliauna vera ricchezza per il territorio e per tutto il Paese. Il mio contributo riguarderà specialmente l’ambito della finanza per lo sviluppo dell’impresa e i progetti strategici, si tratta di un ruolo davvero stimolante perché riguarda quella che è in assoluto una delle aziende tecnologicamente più evoluta nel settore agricolo e della trasformazione agroindustriale. Il rapporto con le banche può avere un ruolo fondamentale, soprattutto in un mercato, come quello dello zucchero, che vede in campo aziende molto grandi, con forti economie di scala e strategie commerciali aggressive. Coprob è un’eccellenza riconosciuta nel Paese, l’obiettivo è valorizzare gli elementi qualitativi e costruire le condizioni per fare ancora meglio”.

Alla vicepresidenza di Coprob-Italia Zuccheri rimangono Piero Cavrini e Giovanni Tamburini.

Giocattoli online: Subito svela le categorie più ricercate, dai Lego ai videogame

In occasione della Giornata Mondiale del Gioco tenutasi lo scorso 28 maggio, Subito ha offerto una panoramica delle ricerche e dei prodotti venduti e acquistati sulla propria piattaforma di e-commerce, sottolineando come il gioco influenzi positivamente la nostra società, promuovendo inclusione, innovazione e crescita personale.

Il gioco assume diverse sfaccettature nelle varie fasi della vita di una persona, evolvendosi con l’età e le esperienze e la second hand può accompagnare questa evoluzione, come dimostrato dalle oltre 37 mila ricerche per la keyword gioco effettuate su Subito tra il 2023 e i primi quattro mesi del 2024. Il gioco può essere essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale durante l’infanzia, nell’adolescenza evolve nei videogames e nelle attività all’aria aperta; mentre negli adulti, con i giochi da tavolo o con i Lego arriva a rappresentare una fuga dalla routine quotidiana. All’interno della piattaforma c’è un mondo che copre tutte le fasce d’età e tutti i desideri. Si alternano ricerche relative ai giochi da tavolo, che sono state oltre 15.000 solo nel periodo tra gennaio e aprile 2024, per riunirsi con gli amici di una vita; a quelle delle console e i videogiochi che sembrano essere punto d’incontro tra tutte le generazioni. I giochi da giardino invece, superano le 11 mila ricerche sulla piattaforma nei primi mesi del 2024, così come altalene, scivoli, biciclette con o senza le rotelle e perfino le macchinine elettriche per sfidarsi con i compagni dell’asilo. Su Subito si può trovare tutto ciò che serve per un momento di svago, grazie a un’abitudine sostenibile ed economica allo stesso tempo. E per i più esigenti… è possibile trovare tutti i Lego introvabili o i puzzle più particolari.

Il numero di utenti che utilizzano la second hand come scelta di vita è sempre crescente ed è proprio nella categoria Tutto per bambini che sono più di 270.000 gli annunci attualmente online, a rappresentare la forte domanda di giochi per i primi anni di vita. I famosi mattoncini colorati Lego si trovano al primo posto delle 10 parole più ricercate tra gennaio e aprile 2024 sia nella categoria Tutto per bambini che in quella Collezionismo a conferma che non esiste un’età per divertirsi. Dai giochi da tavolo ai videogiochi, passando per le action figures e i giochi di carte collezionabili, questo hobby affascina milioni di persone in tutto il mondo, creando una community appassionata e dinamica. Entrando maggiormente nel dettaglio delle categorie e dei prodotti più ricercati, vediamo che in Tutto per bambini nella Top 10 dei primi mesi del 2024 rientrano i giochi all’aria aperta, come ad esempio altalene e casette (rispettivamente la prima e la seconda parola più ricercata) e le miniature dei mezzi di trasporto, tra cui le bici alla quarta posizione, seguite dalle jeep elettriche (7°) per sfrecciare nel loro giardino e dai monopattini (10°). Non mancano tra le ricerche i giochi che possano stimolare la memoria ed essere allo stesso tempo educativi, come la torre montessoriana, peluche o pupazzetti con i quali arredare i letti e le camerette di figli, nipoti e amici.

I bambini crescono e diventano adolescenti e adulti, le passioni cambiano, ma la voglia di divertirsi e di avere con sé quei giochi o accessori che hanno segnato alcuni momenti della loro vita non passa. È qui che la categoria Collezionismo della piattaforma ha la meglio, un mondo vasto e variegato, dove il collezionismo dei giochi occupa un posto di rilievo. I giochi di carte collezionabili, al secondo posto della Top 10 delle parole più ricercate, sono un’area fiorente nel collezionismo, le carte rare delle prime edizioni o con errori di stampa, come quelle di “Yu-Gi-Oh!” e dei “Pokemon”, possono essere estremamente preziose. E per i più nostalgici non sembrano mancare le ricerche per i flipper, alla terza posizione della Top 10 delle keyword più cercate, seguiti dal subbuteo (4°), dal jukebox (5°) e dalle Barbie alla sesta posizione, fino alle actions figures e i personaggi di film e serie tv in miniatura che vanno a rappresentare una fetta significativa del collezionismo.

Inoltre, i veri amanti dei videogiochi non smettono mai di esserlo, la loro passione continua anche in età adulta che sia per motivo di gioco con gli amici o per conservare i cimeli d’infanzia, le consolle e i videogiochi segnano le ricerche in ogni fascia d’età e soprattutto in ogni categoria della piattaforma. La Play Station 5 occupa la prima posizione tra le 10 keyword dei primi mesi del 2024 all’interno della categoria Console e Videogiochi, seguita dalla PS4 (2°) e dal Nintendo switch (3°), alternativa per chi desidera giocare anche fuori casa. Nella classifica troviamo anche le console retrò come il Nintendo (4°) e il GameBoy (5°) tra gli oggetti più ricercati, così come i giochi che hanno segnato la storia di queste piattaforme. Titoli come “Call of Duty” e le diverse stagioni di “Fifa” sono particolarmente ambiti dai collezionisti e anche se non rientrano nella Top 10 delle keyword più cercate, occupano una parte significativa delle ricerche degli italiani sulla piattaforma.

La second hand è sempre più un’abitudine consolidata e non solo un trend di passaggio, riuscendo ad essere una costante nelle vite degli abitanti del Bel Paese e arrivando a rivoluzionare anche il settore dei giochi, offrendo ai consumatori un modo sostenibile ed economico per espandere le proprie collezioni. Acquistare giochi pre-loved non solo riduce gli sprechi, ma permette anche di trovare classici introvabili e scoprire titoli che potrebbero essere sfuggiti al radar. Un trend, in continua espansione, che dimostra come il passato possa influenzare positivamente il presente, a garanzia di quanto l’amore per i giochi sia da sempre al centro di uno scambio generazionale.

Relazione di Impatto per Carrefour: collettività e ambiente in cima agli obiettivi

Carrefour Italia rende nota la sua prima Relazione di Impatto: l’azienda è la prima realtà della Gdo a livello nazionale a pubblicare questo documento, che illustra l’impatto ambientale e sociale generato attraverso il perseguimento delle quattro finalità di beneficio comune, stabilite per statuto al momento della trasformazione in Società Benefit avvenuta a giugno 2023. L’ambizione di Carrefour è di guidare la transizione alimentare per tutti, offrendo ai clienti un’alimentazione di qualità, affidabile e a un prezzo accessibile, attraverso tutti i canali di distribuzione, grazie alla competenza dei propri collaboratori, a un approccio responsabile e multiculturale, alla presenza capillare sul territorio italiano e alla capacità di adattamento ai nuovi modelli di produzione e consumo. Diventando Società Benefit, Carrefour Italia porta avanti questa missione impegnandosi a generare, oltre al valore economico, un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente.

“Da molti anni Carrefour Italia persegue, attraverso obiettivi specifici, un costante miglioramento del proprio impatto ambientale e sociale” dichiara Paola Accornero, General Secretary e HR Director di Carrefour Italia. “Con orgoglio quindi presentiamo la nostra prima Relazione d’Impatto, che evidenzia come il nostro modo di fare impresa sia orientato alla creazione di valore a tutti livelli, posizionandoci come agente di cambiamento positivo per il sistema di cui siamo parte. Siamo infatti convinti che sia indispensabile un’evoluzione dei modelli e dell’intero ecosistema, che contempli le conseguenze dirette e indirette del business, nonché la stretta interconnessione tra la generazione di profitto e il benessere della collettività e dell’ambiente”.

Sin dal 2018, Carrefour si è data precisi obiettivi annuali e monitora le performance di sostenibilità tramite il CSR & Food Transition Index. Dal 2021 Carrefour Italia pubblica il Bilancio di Sostenibilità e ora, con l’introduzione della Relazione di Impatto, si impegna per una trasparenza ancora maggiore in relazione al proprio impatto sulla società e l’ambiente. Il documento è organizzato secondo le quattro specifiche finalità di beneficio comune perseguite in quanto Società Benefit: la transizione del sistema alimentare in chiave sostenibile, la promozione di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e sicuro, la creazione di valore economico per tutti e la riduzione dell’impatto ambientale.

I principali risultati raggiunti nel 2023 per ciascuna delle quattro finalità di beneficio comune:

1. Favorire la transizione del sistema alimentare in chiave sostenibile
Ogni anno Carrefour Italia si pone un obiettivo di vendite di prodotti certificati sostenibili per contribuire all’obiettivo a livello Gruppo di raggiungere 8 miliardi di euro di vendite di questi prodotti entro il 2026. I risultati pubblicati nella Relazione di Impatto evidenziano che, nel 2023, l’obiettivo annuale di vendita di prodotti certificati sostenibili è stato superato, con un livello di raggiungimento del 108%. Inoltre, la survey NPS (Net Promoter Score) condotta da Carrefour Italia sulla soddisfazione dei clienti, ha evidenziato una percentuale di risposte positive pari al 67% alla domanda “Carrefour ti aiuta a mangiare meglio?”. Prosegue infatti anche l’attività di riduzione delle quantità di sale e zucchero dai prodotti alimentari a marchio Carrefour, con 16 tonnellate rimosse complessivamente nel corso dell’anno. Questi risultati sono conseguenza tangibile dell’impegno di Carrefour nell’offrire ai clienti prodotti di qualità, accessibili attraverso diversi canali e formati di vendita, coinvolgendo la rete produttiva e distributiva, e sensibilizzando i consumatori sull’importanza di un’alimentazione equilibrata.

2. Promozione di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e sicuro
Carrefour Italia si impegna per favorire lo sviluppo personale e professionale dei collaboratori, la conciliazione vita-lavoro, l’inclusione e le pari opportunità.
Dalla Relazione emerge che il livello di soddisfazione e coinvolgimento dei collaboratori Carrefour si attesta al 77% nel 2023. Nel corso dell’anno l’azienda ha introdotto una nuova policy a supporto della genitorialità – che prevede tra le altre cose un congedo retribuito doppio rispetto alla legge per il secondo genitore e un’integrazione economica dell’indennità di congedo parentale per tre mesi – e una iniziativa per le collaboratrici che soffrono di endometriosi, a cui viene riconosciuto un giorno al mese di congedo retribuito. Il 62% della forza lavoro totale è rappresentato da donne, mentre la percentuale di donne in ruoli manageriali oggi si attesta intorno al 34%. Il gender pay gap è pari al 4,6%, e l’obiettivo è di arrivare all’azzeramento nei prossimi anni.

3. Creazione di valore economico per tutti i soggetti coinvolti nel sistema impresa
Nella Relazione si evidenzia che circa un cliente su tre usufruisce delle agevolazioni della spesa in punto vendita e online, in linea con l’impegno per tutelare il potere di acquisto, che prevede anche una sempre più ampia proposta di prodotti a marchio Carrefour, compresi i prodotti di primo prezzo a marchio Simpl. L’adesione al Trimestre Antinflazione, tramite cui i prezzi di oltre 700 referenze a marchio Carrefour sono state bloccati o ribassati (nel 2024 le referenze con prezzi ribassati sono diventate 1.000), ha contribuito a rafforzare il legame di fiducia con i consumatori, così come iniziative come il “Carrello antinflazione” (30 prodotti a 30 euro) e la ridefinizione di nuovi formati di punti vendita come Carrefour Contact, che ha abbassato del 10% i prezzi di vendita. Con questa finalità Carrefour Italia mira inoltre a creare valore per l’indotto e favorire la collaborazione con realtà medio-piccole (sono 1.311 i fornitori identificati come locali o regionali nel 2023), nonché dare sostegno all’imprenditoria attraverso la rete in franchising, con 294 franchisee che hanno usufruito di servizi aggiuntivi a loro dedicati in ambito HR, sicurezza e qualità.

4. Riduzione dell’impatto ambientale
In un’ottica di risparmio dei consumi, nel 2023 Carrefour ha investito circa 2,9 milioni di euro per introdurre nuove tecnologie negli impianti di refrigerazione, condizionamento, riscaldamento e illuminazione. I risultati del 2023 mostrano una riduzione del 43% delle emissioni rispetto al 2019 e del 49% dello spreco alimentare dal 2016, anche grazie all’introduzione delle Vasche Antispreco e i Box Ortofrutta, con promozioni speciali per i prodotti vicini alla scadenza o non di prima scelta ma ancora buoni. Nell’ultimo anno sono stati recuperati il 95% dei rifiuti, mentre dal 2021 sono state risparmiate 496 tonnellate di packaging. Oltre alle iniziative per la riduzione energetica, Carrefour Italia ha inoltre avviato progetti ad alto valore sociale di piantagione di piccoli boschi in alcune aree italiane: nel 2022 è nata la Foresta Carrefour con la piantagione dei primi 150 alberi in Emilia-Romagna ed è cresciuta nel 2023 con la messa a dimora di altri 200 alberi in Piemonte e in Lombardia che con la loro crescita assorbiranno 130 tonnellate di CO2. Questi risultati sono in linea con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality a livello di Gruppo entro il 2030 per l’eCommerce ed entro il 2040 per i punti vendita, ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2026 e continuare a ridurre i rifiuti, con particolare attenzione allo spreco alimentare all’interno dei punti vendita.

Rebranding per Pet Food Store che diventa Pet Store e rinnova gli spazi espositivi

Iper La grande i annuncia una novità che riguarda il settore dedicato al pet: i negozi di prodotti per animali con insegna Pet Food Store diventano Pet Store e presentano rinnovati spazi espositivi, ampi assortimenti e una comunicazione per garantire ai clienti un’esperienza di acquisto nuova e coinvolgente. Il primo a essere inaugurato con l’insegna Pet Store è il punto vendita di Milano Portello, aperto lo scorso 16 maggio. Una scelta questa che sottolinea la volontà di Iper La grande i nell’offrire non solo prodotti alimentari di qualità per gli amici animali, ma anche una vasta gamma di accessori, abbigliamento, cuscineria, nuovi servizi e molto altro. Un riposizionamento che mira a soddisfare tutte le esigenze con un ampio assortimento di prodotti che copre il fabbisogno e il benessere degli animali domestici.

I Pet Store sono caratterizzati da una comunicazione in-store chiara e accattivante, ideata per identificare le diverse famiglie merceologiche, simpatiche vignettature e nuovi materiali, come legno e acciaio, utilizzati per le aree espositive. Un look dinamico è conferito dalle vivaci e cangianti vetrine, realizzate con una sovrapposizione di colorati plexiglass e di elementi ricoperti con finitura dicroica. A completare il rinnovamento del punto vendita, gli elementi luce a led utilizzati come indicatori di categoria. Ridisegnato per migliorare la fruibilità e la visibilità dei prodotti, il percorso di spesa dei Pet Store inizia con ampie corsie dedicate a prodotti alimentari, giochi e accessori per cani e gatti e si conclude con un’offerta di prodotti dietetici per i pet con esigenze nutrizionali specifiche. Rivisto e ottimizzato, l’assortimento presenta una selezione di prodotti per cane, gatto, animali d’acquario, roditori e volatili, l’inserimento di antiparassitari in pastiglie nella categoria dei prodotti farmaceutici e un “carretto snack” con biscotti sfusi per cani e gatti.

Riorganizzate per essere più funzionali e fruibili anche le aree dedicate agli accessori, alla guinzaglieria, alle cucce e alla cuscineria. All’interno dei Pet Store è presente pure una “bautique” destinata all’abbigliamento per gli amici animali che consente di scegliere e acquistare le ultime novità e tendenze moda e accessori, adatte alle diverse esigenze, dal tempo libero alla cerimonia. I nuovi Pet Store di Iper La grande i prevedono inoltre la realizzazione di test grazie ai quali i proprietari possono scegliere il prodotto più adatto alle esigenze del proprio animale domestico. Infine, in tutti i Pet Store, grazie alla Carta Vantaggi Più, è valido l’accumulo in cashback del 10% dell’importo speso, prodotti in promozione esclusi.

Fairtrade, l’inflazione pesa sul bilancio 2023. Bene banane e cacao, giù caffè e zucchero

Lo scorso anno gli italiani hanno speso 500 milioni di euro in prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade: il dato è stato diffuso in occasione dell’evento “Trent’anni sulla rotta della sostenibilità”, durante il quale è stato presentato anche il bilancio sociale dell’organizzazione. Si tratta di un valore in leggera flessione rispetto allo scorso anno: sui prodotti con i marchi Fairtrade, come per molti altri beni di largo consumo, nel 2023 ha pesato parecchio l’inflazione. Parallelamente, grazie alle vendite in Italia, le organizzazioni di agricoltori e lavoratori parte del network hanno ricevuto 3.686.407 euro in Premio Fairtrade, una somma aggiuntiva con la quale possono realizzare dei progetti di miglioramento della produttività o di sviluppo della comunità. La decisione su come spenderlo deve essere presa collettivamente dai membri delle cooperative, e l’interesse deve essere comune. Ad esempio possono essere acquistati prodotti per l’agricoltura, o strumenti per il lavoro nei campi, possono essere costruite piccole infrastrutture come magazzini o depositi oppure ambulatori sanitari e aule scolastiche.

“Quest’anno Fairtrade Italia ha raggiunto il trentesimo compleanno: si tratta di un traguardo eccezionale per la nostra organizzazione, nata dal basso per promuovere condizioni commerciali più eque a favore degli agricoltori di Asia, Africa e America Latina. Sono moltissimi i risultati che abbiamo raggiunto in questi anni: nei negozi e nei supermercati del nostro Paese ci sono più di 2.500 prodotti Fairtrade in vendita. Anche le organizzazioni di agricoltori sono cresciute con noi: oggi parliamo di poco meno di 2 milioni di agricoltori e lavoratori che beneficiano dei vantaggi del nostro circuito in 70 Paesi. Grazie a tutte le aziende e ai consumatori che con noi vogliono essere parte del cambiamento, puntiamo a raggiungere ancora più persone nei prossimi anni” ha dichiarato Paolo Pastore, Direttore Generale di Fairtrade Italia.

Il mercato Fairtrade nel 2023

Banane
Le banane si confermano il prodotto principale per il mercato italiano con un volume di venduto pari a 14.300 tonnellate (+8%), sia grazie all’ampia distribuzione nella Gdo (principalmente Aldi, Coop, Gruppo Selex, IN’s, Pam Panorama), sia grazie alla diffusione nelle mense scolastiche.

Cacao
Per i volumi movimentati, si conferma la seconda materia prima. Dopo dieci anni di crescita molto sostenuta, nel 2023 le vendite hanno registrato un leggero rallentamento con 9.649 tonnellate ( -1%), dovuto principalmente a un contingente rinnovamento degli assortimenti di alcuni importanti partner.

Zucchero di canna e caffè
Dopo parecchi anni di crescita a doppia cifra, per il secondo anno di fila lo zucchero rallenta con 4.468 tonnellate (-7%). Più instabile nel tempo invece è stato l’andamento del caffè, che ha avuto delle discese e poi delle parziali risalite, e nel 2023 ha registrato 726 tonnellate (-4%); per le referenze del canale retail ha colpito molto l’inflazione.

I prodotti non food
Nelle categorie non food, dopo una forte crescita nel 2022, i fiori hanno rallentato con vendite per 8.155.254 steli (-10%), mentre il cotone, che è uno dei prodotti con più forte potenziale nel medio termine, ha visto una crescita del 9% nella materia prima utilizzata.

“Dal punto di vista delle vendite, il 2023 è stato un anno di transizione, da un lato alcuni prodotti come caffè e zucchero hanno risentito dei cali generalizzati dei volumi dovuti all’inflazione, dall’altro prodotti come ad esempio banane e cotone hanno registrato una crescita importante” ha aggiunto Thomas Zulian, Direttore Commerciale di Fairtrade Italia. “Complessivamente siamo soddisfatti perché nel corso del 2023 abbiamo visto aumentare sia il numero di aziende con cui collaboriamo sia la quantità di referenze certificate sul mercato. Gli effetti positivi di questi due fattori si stanno già palesando nei buoni risultati dei primi mesi del 2024”.

 

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