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Crai aderisce a Filiera Italia per sostenere e valorizzare il cibo italiano

Crai entra nella fondazione Filiera Italia che vuole rappresentare il sistema agroalimentare italiano, radunando le imprese di trasformazione alimentare, le catene di distribuzione organizzata e la produzione agricola per esprimere una sola voce a livello nazionale e internazionale la realtà del sistema agroalimentare italiano, considerato sempre più come un modello di filiera integrato e sostenibile. Proprio la filiera controllata e di valore è ormai parte integrante del modello Crai e ha un ruolo determinante anche nel piano di sviluppo promosso dall’azienda, Crai Futura, un progetto che vuole ribadire la centralità del territorio attraverso i suoi investimenti.

I punti vendita Crai raggiungono il cuore dell’Italia, grazie alla presenza in ben 800 comuni del Paese. Nel modello Crai Secom, che fa della capillarità un suo tratto distintivo, assume una rilevanza centrale il concetto di restituzione di valore al territorio: investendo nelle realtà locali si alimenta di fatto un sistema nazionale virtuoso che si riflette nell’offerta Crai, ricca di prodotti locali ed espressione dell’italianità.

“Per noi essere parte di Filiera Italia è motivo di orgoglio: da sempre riserviamo una particolare attenzione alla filiera e al rapporto con il territorio e per questo siamo in linea con i valori della fondazione. La valorizzazione delle eccellenze italiane come elemento chiave per uno sviluppo sostenibile fa parte del nostro dna e non si limita al solo ritorno economico, ma abbraccia anche gli aspetti sociali, culturali e ambientali. Oltre a costruire relazioni autentiche, questo impegno sulla dimensione locale, va ad alimentare tutta la ricchezza del territorio, sia come varietà di prodotti di qualità offerti che come indotto distribuito in tutto il Paese” ha commentato Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato di Crai Secom.

Caddy’s compie 50 anni: previste iniziative promozionali sino a settembre

Sono tante le iniziative in cantiere per celebrare i cinquant’anni di Caddy’s, nata nel 1974 da un’idea di Giovanni Celeghin come piccola attività imprenditoriale a conduzione familiare che, partendo dal primo punto vendita a insegna CAD (Centro Acquisto Detersivi) in Veneto a Ponte di Brenta (Pd), si è ampliata arrivando a conquistare la fiducia di una platea sempre più nutrita di consumatori ma mantenendo lo spirito identitario e l’affiatamento di una grande famiglia. Oggi, con oltre 290 punti vendita distribuiti tra Nord, Centro Italia e Sardegna, Caddy’s offre un assortimento di prodotti che vanno da cura persona al make-up passando per profumeria, igiene casa, alimentazione speciale e integratori.

Per festeggiare il cinquantennale dunque, dal 14 giugno al 10 luglio si potrà tentare la fortuna e vincere buoni sconto in tutti i punti vendita con quiz sui prodotti Caddy’s, la loro funzione, la storia dell’azienda e altre curiosità. Il 14 giugno prenderà via anche un tour itinerante che attraverserà Milano, Trieste, Verona, Padova, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Torino per celebrare i cinquant’anni di successo. Protagonista dell’evento, un furgoncino vintage del 1969 personalizzato Caddy’s che diventerà un piccolo palco mobile e sosterà nelle piazze più importanti per far salire a bordo i cittadini offrendo trattamenti di make-up gratuiti più omaggi e coupon da usare in punto vendita. Poi ci saranno i mega volantini progettati in un’edizione speciale che dal 20 giugno proporranno una selezione di 150 prodotti con uno sconto del 50%. I festeggiamenti si concluderanno a settembre col concorso “Apri e vinci! – Festeggia 50 anni e realizza i tuoi sogni” con importanti premi in palio ogni giorno e un superpremio finale.

“Siamo particolarmente soddisfatti dell’evoluzione di Caddy’s a cui abbiamo assistito in questi cinque decenni: partiti da un punto vendita con tre dipendenti, abbiamo portato avanti un’azienda di famiglia arrivando alla terza generazione” dichiara Annalisa Celeghin, Vicepresidente del Gruppo DMO e Presidente della Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, attiva nel sostegno alla ricerca sulla prevenzione dei tumori cerebrali. “Oggi il nostro è un gruppo strutturato, sia per numero di punti vendita che per organigramma aziendale, ma siamo felici di essere riusciti a mantenere quello spirito, quel bagaglio di valori e quell’unità di intenti che caratterizzano una grande famiglia. Esattamente come DMO, che ha insito nel suo dna questo tipo di approccio”.

Un approccio che vuole restituire valore alla comunità e al territorio in cui opera e agire rispettando i diritti fondamentali di ogni individuo, assicurando uguali opportunità e accogliendo la diversità come valore fondamentale dell’azienda. Corre proprio lungo questo binario il progetto che ha preso il via negli ultimi giorni per contrastare e prevenire la violenza di genere attraverso la campagna di sensibilizzazione Specchi Rossi e la formazione obbligatoria messo a disposizione di tutto il personale del gruppo DMO.

Segno positivo per Etruria Retail, fatturato a 250 milioni nel 2023 (+1,8%)

Bilancio approvato con 450 milioni di euro di vendite al pubblico, 250 milioni di fatturato e una crescita di 4,4 milioni, pari all’1,8% rispetto all’anno precedente: con queste cifre Etruria Retail, azienda che opera nella Gdo del Centro Italia, archivia l’annata 2023. Nonostante le turbolenze dovute all’aumento dei prezzi e alle tensioni internazionali che hanno inciso sulla capacità di spesa e sulle abitudini dei cittadini, la situazione patrimoniale si è ulteriormente consolidata con un utile netto di 3,9 milioni di euro, il capitale investito di 74,2 milioni di euro e un patrimonio netto che supera i 48 milioni di euro. Per l’occasione è stato nominato anche un nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto da 11 membri, in rappresentanza dei territori e dei format di vendita.

“Il 2023 è stato un anno di crescita nel quale ci siamo impegnati a sostenere i soci e offrire ai clienti un’esperienza di spesa sempre più innovativa e adeguata a tutte le esigenze. I risultati non erano scontati, perché persiste una situazione generale di incertezza e di difficoltà. Cerchiamo di migliorarci in quello che sappiamo fare meglio: rafforzando e innovando la rete di negozi, puntando sull’innovazione, sulla sostenibilità e sulla tecnologia, cercando di formare figure professionali sempre più preparate e motivate. Sono tante le sfide che ci aspettano per il futuro, alcune delle quali non saranno semplici, ma siamo convinti che Etruria Retail possa ancora essere protagonista nel mercato e una presenza preziosa nei territori” ha detto Graziano Costantini, Direttore Generale di Etruria Retail.

Claudio Bernardini, Presidente di Etruria Retail

Il gruppo oggi conta su 311 negozi con diversi tipi di format: 148 a insegna Carrefour e 163 a insegna La Bottega Sapori & Valori. La Toscana resta la regione con più punti vendita nei territori di riferimento, 225, seguita dall’Umbria, con 59 negozi, il Lazio, con 22, e la Liguria con 5. Anche nel 2023 è proseguita la politica di sviluppo e di qualificazione della rete dei punti vendita con due nuove aperture e molti interventi di riqualificazione pensati nell’ottica dell’innovazione e della sostenibilità. Sul fronte dell’occupazione invece, Etruria Retail ha chiuso l’esercizio 2023 con oltre 250 occupati nel centro di distribuzione di Badesse. Fanno parte del gruppo 5 società operanti prevalentemente nella gestione diretta di punti vendita e nel settore del food service; i dipendenti diretti totali del Gruppo sono più di 700 unità. Complessivamente, insieme alla rete di vendita coi soci e i loro dipendenti, il Gruppo dà lavoro a oltre 3 mila persone.

La composizione merceologica delle vendite infine fotografa una situazione in cui i generi vari rappresentano il 49%, seguiti dal settore salumi e latticini (24%), ortofrutta (13%), carni (9%), a chiudere surgelati e pesce fresco (5%). La quota maggiore delle vendite si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (57%), seguita dalla Toscana nord e dalla provincia de La Spezia (31%), Umbria, Lazio e Abruzzo (12%). A livello provinciale, vanno in doppia cifra Grosseto, con il 24%, Siena (20%) e Arezzo (12%). Per quanto riguarda la composizione delle vendite relative alle insegne, l’84% delle vendite si registra in quelle Carrefour così distribuiti: Carrefour Express, 35%, Market, 30% e Store, 19%, seguiti da Bottega Sapori e Valori, al 9%, e altre insegne, al 7%.

Parte il nuovo concorso a premi Tassoni, per partecipare c’è tempo sino a novembre

“Vinci il nuovo Bitter del Lago Tassoni ogni ora” è il nuovo concorso a premi Tassoni legato all’acquisto della cedrata e alla scoperta delle sue nuove occasioni d’uso. Il concorso si svolge dal 10 giugno all’11 novembre, in esclusiva nel canale Gdo, per tutti gli acquisti effettuati nei punti vendita fisici. Per partecipare, dopo aver acquistato un cluster di cedrata, è sufficiente registrare lo scontrino sul sito https://www.tassonilussodiosare.it. Le estrazioni avverranno ogni ora, dalle 10:00 alle 20:00, con una speciale estensione fino alle 24:00 per la giornata finale dell’11 novembre. In palio bottiglie di Bitter del Lago, per un montepremi complessivo del valore di oltre 24.000 euro. A supporto del progetto, Tassoni ha attivato una campagna promozionale in store e sul profilo Instagram di Cedrata Tassoni. Nei punti vendita l’iniziativa viene evidenziata con i volantini promozionali e le grafiche personalizzate presenti sui pack della Cedrata, già rinnovati in occasione restyling della Nuova Era ispirato allo stile liberty caratteristico del Lago di Garda, e nel crowner dei pallbox di Cedrata Tassoni.

Il concorso è un invito a provare il BitterTass che, grazie alla facile preparazione, per cui basta miscelare 5 cl di Bitter del Lago con 10 cl di Cedrata e aggiungere ghiaccio e foglioline di mirto come guarnizione, è un drink ideale dall’aperitivo al dopo cena, alla portata di tutti, che si presta a diventare il cocktail dell’estate 2024 all’insegna del “Lusso di Osare”.

Destinato a un pubblico dai 18 anni in su, il Bitter del Lago Tassoni, è ideale per la migliore miscelazione. Nella sua elegante bottiglia da 700ml, ruvida, brillante e caratterizzata dal pattern a “buccia d’agrume” che identifica tutta la Collezione Tassoni, accentua ed esalta il colore rosso rubino del Bitter del Lago. Il suo gusto nasce da una ricetta dell’antica spezieria Tassoni e si basa su un’attenta combinazione di botaniche, selezionate dal Mastro Erborista Tassoni, con l’infusione di cedro diamante di Calabria, frutto a cui Tassoni è fortemente legato. Tra gli ingredienti spiccano il colombo, una radice proveniente dal Sudafrica, di intensa colorazione gialla, capace di donare una particolare speziatura alla nota amaricante, il rabarbaro, il macis, le bacche di vaniglia e cannella.

Nutella compie 60 anni e si trasforma in gelato: arriva Nutella Ice Cream

Arrivato nei primi punti vendita all’inizio di giugno, Nutella Ice Cream segna l’ingresso del brand Nutella nel mercato dei gelati confezionati e delle vaschette, un segmento domestico che in Italia vale complessivamente 1,45 miliardi di euro, in crescita del 8,4% a valore (Fonte: Circana). Il prodotto si presenta come un morbido e cremoso gelato alla nocciola arricchito da strati di vera Nutella, e nasce per offrire ai consumatori la stessa esperienza sensoriale della crema spalmabile amata da milioni di fan nel mondo. Un risultato reso possibile grazie a sessant’anni di esperienza di Ferrero nella produzione di Nutella, cominciata nel 1964 ad Alba, in Piemonte, unitamente alla conoscenza, alle competenze e alle tecnologie acquisite frutto dall’ingresso nell’ecosistema Ferrero nel 2019 di Ice Cream Factory Comaker (ICFC), società con stabilimenti in Spagna e in Italia, che vanta anch’essa sessant’anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione di gelati.

Nutella Ice Cream è prodotto nello stabilimento di Alzira, in Spagna, in provincia di Valencia, grazie all’allestimento di una linea totalmente nuova, caratterizzata da impianti innovativi e un alto grado di automazione e tecnologia. Alla base dei gelati Ferrero ci sono sempre il gusto e la qualità, che passano attraverso la scelta di ingredienti attentamente selezionati, la cura del dettaglio, il controllo maniacale in ogni fase del processo produttivo e lunghe sperimentazioni, da poter garantire sempre al consumatore l’eccellenza e la massima soddisfazione. Disponibile nel banco freezer dei supermercati, Nutella Ice Cream è contenuto in un barattolo riciclabile da 230g realizzato con un packaging a base di carta proveniente da fonti certificate sostenibili. Per gustarlo al meglio è consigliato attendere circa dieci minuti una volta estratto dal freezer.

“Nel contesto delle celebrazioni del 60esimo compleanno, Nutella cambia forma per la prima volta nella sua storia e si trasforma in gelato, ma non un gelato alla Nutella, è la Nutella che diventa gelato” commenta Federica Roberto, Region Marketing Manager Gelati di Ferrero Italia. Che aggiunge: “Nonostante Ferrero sia tra gli ultimi player ad essere entrato nel mercato dei gelati in Italia, abbiamo grandi ambizioni: crediamo che Nutella Ice Cream possa presto diventare tra i prodotti più amati dai consumatori nel segmento del gelato in vaschetta”.

La novità, che verrà presentata al grande pubblico sabato 15 e domenica 16 giugno in Piazza Municipio a Napoli, sarà in distribuzione anche in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio e Lussemburgo, e va ad affiancare la gamma di gelati Ferrero che, a partire dal 2021, ha abbracciato tanti brand del Gruppo: i coni Kinder Bueno Classico e Kinder Bueno White, gli stecchi Ferrero Rocher e Raffaello nelle versioni Classic e Triple Experience, Kinder Chocolate Ice Cream, Pocket Coffee e, novità anch’essa targata 2024, Pocket Coffee Mocaccino, che si uniscono ai ghiaccioli Estathé Ice, nei gusti limone e pesca.

Distretti agroalimentari in crescita: nel 2023 export a 27 miliardi (+4,5%). Soffre il vino

I distretti agroalimentari archiviano il 2023 con un bilancio positivo: le esportazioni sfiorano quota 27 miliardi di euro, con un progresso del 4,5%, quasi 1,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Il risultato è in linea con quello registrato dal totale export agroalimentare italiano, che ha segnato un +5,8% nel 2023 (i distretti ne rappresentano il 43%). A mettere nero su bianco i dati il Monitor curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo.

“Il grande apprezzamento all’estero di alimenti e bevande italiani continua a crescere e a rendere sempre di maggior interesse per le aziende rafforzare la propria presenza nei mercati stranieri” ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo. “A servizio di questo sviluppo e della competitività, abbiamo destinato 20 miliardi di euro al comparto grazie all’accordo siglato con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, insieme a Cassa Depositi e Prestiti. Un intervento a cui si accede grazie a linee di finanziamento come Crescita Agri, parte del programma Il tuo futuro è la nostra impresa, dedicata ad investimenti in azienda modulabili sul ciclo produttivo della filiera di appartenenza per soluzioni di efficientamento energetico e crescita internazionale”.

L’unica filiera a mostrare un segno leggermente negativo nell’evoluzione annuale è quella del vino, che recupera parzialmente nell’ultimo trimestre del 2023 e realizza nel complesso dell’anno solo un lieve calo in valore (-0,7% rispetto al 2022), determinato soprattutto dall’arretramento sui mercati nordamericani (Stati Uniti -7,4% e Canada -9%). Tra i distretti, spicca positivamente la performance del prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+4,3%), a cui si aggiungono i vini e distillati del Friuli (+9,2%), di Bolzano (+6,6%) e di Trento (+2,3%). Soffrono invece tre grandi distretti, territori di produzione di importanti vini rossi italiani, i vini di Langhe, Roero e Monferrato (-4,4%), i vini dei colli fiorentini e senesi (-4,5%) e i vini del veronese (-1,9%), tutti con marcati arretramenti oltreoceano, anche se bisogna rilevare che negli anni passati i buyer statunitensi avevano fatto importanti scorte di vino italiano, favorite anche da un dollaro forte e da un effetto cambio favorevole.

Rallenta, ma resta in territorio positivo, la filiera della pasta e dolci: il lieve calo del quarto trimestre (-0,6% tendenziale) non pregiudica il bilancio positivo dell’anno 2023 (+4,8%) ossia 214 milioni di vendite in più sui mercati esteri. Di questi, ben 142 milioni sono stati realizzati dal comparto pasta e dolci dell’alimentare di Parma. Ottima performance anche per i dolci di Alba e Cuneo, con un +5% nel 2023; registrano invece una battuta d’arresto i comparti pasta e dolci dei due distretti campani: -4% per l’alimentare napoletano; -10,4% per l’alimentare di Avellino.

Recupera invece la filiera dei distretti agricoli, grazie all’ottimo risultato del quarto trimestre del 2023 (+14,2%) che riporta in positivo il bilancio dell’intero anno (+3,2% rispetto al 2022). Ottimo recupero per l’ortofrutta romagnola: nonostante i danni prodotti dall’alluvione e dalle gelate primaverili, chiude in positivo il 2023 (+1,7% rispetto al 2022). Esportazioni in forte crescita nel 2023 per il distretto dell’agricoltura della Sicilia sud-orientale, che al suo interno ricomprende anche le zone di produzione del pomodoro di Pachino IGP (+38,4%). Ottimi risultati anche per l’ortofrutta dell’Agro Pontino, con un balzo di circa 29 milioni (+14%) di cui 22 verso la Germania (+22%). Arretrano leggermente l’ortofrutta del barese, (-3,3%), e le mele dell’Alto-Adige (-1,8%). Nel 2023 risultati molto positivi anche per la filiera delle conserve (+10,1%), determinata soprattutto dal principale distretto del comparto, le conserve di Nocera (+10,3%). Ottime performance anche per i comparti conservieri dell’alimentare di Parma (+24%) e dell’ortofrutta e conserve del foggiano (+21%); ha registrato una lieve contrazione solo il comparto conserve dell’alimentare di Avellino (-2%).

Luci e ombre all’interno della filiera delle carni, che nel complesso registra un +5,6% di crescita tendenziale nel 2023, ma nasconde dinamiche contrapposte tra i distretti che la compongono: progressi a due cifre per carni di Verona (+12%), salumi di Parma (+12,7%), salumi dell’Alto-Adige (+14,3%), che aggiunte al buon risultato dei salumi del modenese (+5,9%) riescono a compensare i cali delle carni e salumi di Cremona e Mantova (-13,3%), e dei salumi di Reggio Emilia (-11%). Il settore avicolo sembra entrato in una fase di normalizzazione, mentre il mercato suinicolo mondiale è ancora influenzato dalle problematiche legate alla diffusione della peste suina. Dinamica nel complesso positiva anche per la filiera del lattiero-caseario (+2,6% nel 2023): alle lievi contrazioni dei distretti della Lombardia (-2,1%) e di Reggio Emilia (-2,7%) si contrappongono le buone performance del distretto parmense (+11,5%), di quello sardo (+9,8%) e della mozzarella di bufala campana (+7,4%). Non si arresta la crescita a valore dei distretti dell’olio (+15,1%) dovuta in particolare al contributo dell’olio toscano, il principale distretto della filiera (+17,8%), ma anche all’exploit del comparto olivicolo del distretto dell’olio e pasta del barese (+30%). Sostanzialmente stabile l’olio umbro (-0,9%). Sul fronte dei prezzi, Il 2023 è stato un anno record nei listini degli oli di oliva: la scarsa produzione (anche da parte della Spagna) ha fatto crescere il prezzo alla produzione dell’olio evo italiano di circa il 50%.

Nella filiera del riso, entrambi i distretti realizzano crescite in valore a due cifre: Pavia +15,9% e Vercelli + 26,1%. La scarsa produzione mondiale causata dalla siccità, unita al blocco delle esportazioni da parte dell’India, ha spinto i listini del riso bianco ai massimi nel 2023. Progressi anche per la filiere del caffè (+5,3%), dove spicca il distretto del caffè e confetterie del napoletano (+13,7%). Il caffè di Trieste mostra un progresso dell’8% nel 2023; bene anche il distretto del caffè, confetterie e cioccolato torinese (+2,4%). Positivo il bilancio del 2023 anche per il distretto dell’ittico del Polesine e del Veneziano (+6,1%): i progressi verso Germania (+21%) e Croazia (+13,5%) compensano i cali sui mercati francese (-12%) e spagnolo (-3%). La Germania si conferma il primo partner commerciale per i prodotti dei distretti agroalimentari: il rallentamento dell’economia tedesca nel 2023 non ha ridotto le vendite verso questo mercato (+6,7% nel 2023). Chiudono invece in territorio leggermente negativo i flussi verso gli Stati Uniti (-1,4%), mentre crescono in Francia (+7,5%) e nel Regno Unito (+6,6%). Le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni distrettuali agroalimentari, segnano nel complesso un progresso del 2,9% nel 2023 (rispetto al +4,9% delle economie avanzate).

Pillarstone, iniezione di capitali per rilanciare PittaRosso e Scarpe&Scarpe

A seguito della recente omologa del concordato preventivo in continuità, grazie al quale il debito della società viene ridotto a meno di un terzo e il patrimonio netto torna in territorio positivo, PittaRosso torna a operare pienamente “in bonis”. L’operazione di salvataggio del brand, che coi suoi 150 negozi e circa 1500 dipendenti è tra i più noti in Italia nella distribuzione retail di scarpe, è stata possibile grazie all’intervento di un investitore finanziario, il fondo RSCT Fund, (Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund), gestito da IQIQ con l’advisory esclusiva di Pillarstone, che si è impegnato a ricapitalizzare la società diventando azionista di controllo attraverso la conversione di crediti e l’investimento di nuova finanza. Lion Capital, azionista precedente, manterrà una quota di minoranza.

RSCT è già azionista di controllo (la famiglia Pettenuzzo ha mantenuto una quota di minoranza) di Scarpe&Scarpe, un altro tra i player principali della distribuzione retail di scarpe, con 130 negozi e circa 1200 dipendenti, anch’essa rilevata da una procedura di concordato preventivo nel 2022 a seguito della quale è stato varato un piano di rilancio basato sull’apporto di nuova finanza e nuove competenze manageriali. Le due aziende, che resteranno indipendenti, rappresenteranno un giro di affari superiore ai 500 milioni di euro, che ne fa potenzialmente il leader italiano. Con la gestione coordinata delle due aziende saranno ottenute significative sinergie negli acquisti, nella logistica e nella gestione della rete dei punti vendita, con l’obiettivo di raggiungere una migliore efficienza e una crescita della profittabilità maggiore rispetto ai piani di sviluppo stand alone, rendendo più solide entrambe le aziende. In un settore poco impattato dalla concorrenza online e in cui si assiste a una progressiva scomparsa di piccoli player indipendenti in favore di grandi catene distributive, entrambe le insegne implementeranno una strategia che metta i bisogni del cliente al centro, con un’esperienza d’acquisto più completa che offre non solo scarpe ma anche accessori e abbigliamento.

Un passaggio importante dell’operazione di salvataggio di PittaRosso è avvenuto nel 2022 con la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione costituito da Marco Ghiringhelli e Marco Basaglia, professionisti indipendenti ed esperti nelle situazioni di crisi di impresa, al fine di dare discontinuità rispetto alla precedente gestione e di predisporre un nuovo piano concordatario sulle linee guida condivise con la nuova compagine societaria. Il percorso di risanamento e rilancio, iniziato quattro anni fa e sancito dal voto favorevole di oltre il 93% dei creditori, ha già dato i suoi frutti consentendo alla società di chiudere gli ultimi due bilanci con segno positivo. In particolare, il bilancio relativo all’esercizio 2023 riporta tutti gli indicatori di performance operative e finanziarie positivi e in crescita rispetto all’anno precedente, in particolare i ricavi, pari a 275,8 milioni di euro (+1%), Ebitda pari a 9,8 milioni di euro (+29%) e disponibilità liquide al 31 dicembre 2023 pari a 69,1 milioni di euro. Il piano industriale 2022-2027 prevede lo sviluppo selettivo della rete di vendita ed investimenti destinati al rinnovo dei negozi, allo sviluppo del canale e-commerce, al potenziamento dei sistemi informativi oltre che all’efficientamento energetico, per oltre 17 milioni di euro di cui 5 milioni già investiti nel periodo 2022-2023.

RSCT aveva rilevato nel 2020 crediti sia verso PittaRosso che verso Scarpe&Scarpe, in un momento critico della vita delle due realtà causato dalla pandemia Covid-19 e da politiche di espansione territoriale molto aggressive. “Abbiamo creduto fin da subito alle possibilità di rilancio di queste due imprese, e abbiamo deciso di supportare i piani di concordato con nuova finanza, nuove idee di business e un importante apporto manageriale. Attraverso una gestione coordinata, PittaRosso e Scarpe&Scarpe saranno leader per dimensione e presenza geografica in Italia e con un rinnovato e importante supporto manageriale e finanziario, le due insegne potranno essere ancora più grandi, solide, profittevoli e in grado di garantire continua crescita di valore per tutti gli stakeholders nel lungo termine” commenta Gaudenzio Bonaldo Gregori, Presidente e Amministratore Delegato di Pillarstone.

PwC ha supportato l’operazione con l’incarico di interim CEO e CFO di PittaRosso, lo Studio Legale Nevoni ha seguito gli aspetti legali legati al concordato mentre lo Studio Bogoni ha agito in qualità di advisor finanziario della società; lo studio Giliberti Triscornia e Associati ha agito in qualità di advisor legale di RSCT mentre Gianni & Origoni ha supportato Lion Capital. Fin dalla sua nascita nel 2015 Pillarstone ha supportato oltre 35 aziende in processi di restructuring e turnaround. Ad oggi Pillarstone interviene su un portafoglio di circa 20 aziende, per un controvalore di Asset Under Management di circa 2,5 miliardi di euro, tra le quali si possono contare alcuni leader dei rispettivi mercati quali Sirti, Scarpe&Scarpe, PittaRosso, Premuda, Magicland, Acquaworld.

Couponing: siglata la partnership tra Savi e L’Isola Dei Tesori

Partnership in vista tra la marketing technology company Savi e la catena del pet care L’Isola dei Tesori: grazie alla collaborazione, i digital coupon potranno essere utilizzati negli oltre 300 store della catena presenti sul territorio nazionale. L’accordo permetterà inoltre ai partner di Isola dei Tesori di raggiungere i propri clienti in maniera mirata, smart e sicura con promozioni spendibili in una delle principali catene specializzate e massimizzare l’efficacia delle loro campagne promozionali, con evidenti vantaggi sul fronte della sales optimization.

Oltre all’efficientamento dell’intero processo di emissione e gestione delle promozioni in cassa, la partnership prevede l’introduzione di nuovi formati digitali, che contribuiranno a rendere il couponing sempre più immediato e rilevante perché basato sul comportamento dei consumatori. I consumatori potranno dunque utilizzare i nuovi format digitali, sempre più diffusi dai brand all’interno delle proprie campagne di digital advertising, accedendo in maniera semplice e istantanea a promozioni su un’ampia categoria di articoli. Già oggi, i prodotti del settore petfood rappresentano una quota del 7,5% nel totale dei buoni sconto diffusi nel nostro Paese, con un trend in forte crescita vista la sempre maggior presenza di animali domestici nelle case degli italiani. Oltre ai normali buoni sconto cartacei, oggi sempre più consumatori scelgono i coupon dematerializzati che consentono di abbattere il consumo di carta e di ridurre il tempo necessario per la loro validazione. Nel 2023 si è dunque assistito a una crescita consistente nell’utilizzo dei buoni sconto digitali, aumentati del 45% in un solo anno, portando tale soluzione di acquisto a raggiungere il 14,5% del totale transato in cassa.

“L’accordo con L’Isola dei Tesori si inserisce nella nostra strategia di medio-lungo periodo volta a agevolare l’esperienza di acquisto per i consumatori, favorendo la diffusione dei coupon digitali presso una rete sempre più ampia di partner” ha dichiarato Andrea Zermian, Sales and Marketing Director Savi. “Con questo passo, Savi consolida il suo ingresso nel mercato del pet-food e del pet-care, un settore in continua ascesa nel nostro Paese, che vede un giro d’affari superiore ai 3 miliardi di euro e che può contare su un enorme bacino di consumatori, con 4 famiglie su 10 che oggi accolgono un animale da compagnia”.

Nona edizione della Basko Arena, quest’anno ospiti Loredana Bertè e Arisa

Con l’arrivo dell’estate, ripartono gli appuntamenti con la Basko Arena. Quest’anno a calcare il palco della manifestazione, giunta alla sua nona edizione, saranno due donne molto amate, Loredana Berté e Arisa. La prima si esibirà il 10 luglio a Romito Magra mentre la seconda coinvolgerà il pubblico nella serata del 18 luglio a Genova Cornigliano. Gli appuntamenti, come di consueto, saranno aperti a tutti e a ingresso gratuito. Alla speaker radiofonica Marina Minetti il compito di condurre entrambe le serate.

Negli spazi esterni presso i due supermercati il pubblico troverà un Village dedicato a tutte le fasce d’età. A partire dalle ore 16 il villaggio Basko si animerà di dj set, giochi e animazioni per i più piccoli, degustazioni gratuite e distribuzione di gadget. I live inizieranno alle ore 21.

“Saranno due serate di spettacolo all’insegna della musica e del divertimento aperto a tutti” spiega Giovanni D’Alessandro, Direttore Canale Basko. “Sono orgoglioso di questo evento, capace di animare le piazze antistanti i nostri punti vendita e regalare ai clienti un momento genuino di svago e di buona musica. La musica unisce, crea legami importanti e sono convinto che anche quest’anno, grazie alle voci di due delle artiste più eclettiche del panorama musicale italiano, le serate resteranno tra gli istanti da ricordare e condividere on e offline”.

La partecipazione ai concerti è gratuita, fino ad esaurimento posti. Nei supermercati Basko che ospiteranno gli spettacoli sarà possibile fare la spesa fino alle ore 23:00.

Penny, arriva un video a supporto delle diversità e dell’inclusione

Dopo l’annuncio come partner ufficiale di Milano Pride e Pride Sport Milano, Penny presenta il video a favore del rispetto e dell’inclusione. Presentato in anteprima al Teatro dell’Elfo, in occasione della Pride Sport Night a cui hanno partecipato istituzioni, federazioni sportive e atleti di spessore internazionale, la clip è un chiaro invito al rispetto della diversità, che per Penny resta un valore fondamentale, e spinge a prendere una posizione, ad essere sé stessi sempre e comunque. Protagonista anche la testimonial Pride Month Penny, la drag queen La Wanda Gastrica, ritratta in scene reali di back-stage in un crescendo emotivo di riflessione e trasformazione.

“Non è sufficiente dichiararsi sportivi, occorre scendere in campo e giocare per vincere, e lo stesso vale per l’inclusione e il rispetto delle differenze. Non basta più parlarne, serve necessariamente metterci la faccia con coraggio e trasparenza. Con la consapevolezza che la diversità sia una ricchezza e che i valori di Penny siano anche i valori dello sport, abbiamo deciso di esserci, di sostenere Milano Pride e Pride Sport, oltre il pregiudizio, oltre le paure”, ha detto Marcello Caldarella, Corporate Communications Manager di Penny.

Il concept creativo e key visual della campagna sono stati sviluppati dall’agenzia Halleluja in collaborazione con Vidmotion.

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