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Supermercati senza casse, una realtà anche in Italia. Prima apertura a Verona

Arriva pure in Italia la modalità d’acquisto cashierless (ossia senza personale alle casse) attraverso il nuovo Tuday Conad “Prendi&Vai”, che ha aperto nel centro storico di Verona. “Prendi&Vai” è il primo negozio del concept Conad Tuday, dedicato alla spesa di prossimità più evoluta, ad applicare l’intelligenza artificiale a un negozio di vicinato.

il totem con cui effettuare il pagamento

Per lo sviluppo tecnologico di questo innovativo negozio, DAO, cooperativa associata a Conad, ha lavorato con la tech company portoghese Sensei che ha già curato l’apertura di vari store in Europa e Sud America. “Prendi&Vai” è stato aperto a tempo di record: grazie al lavoro di decine di realtà, tra partner e aziende specializzate, in meno di un anno si è proceduto alla costruzione, test e inaugurazione.

“Prendi&Vai” di Verona promette un modo nuovo di fare la spesa nel format Tuday Conad: basta prelevarli dagli scaffali come dalla dispensa di casa propria, senza necessità di passare i prodotti in cassa. Ogni cliente quindi può prendere i prodotti dagli scaffali e riporli in uno zaino, una borsa, persino nelle tasche, oppure cambiare idea e riposizionare tutto dov’era. Una rete di sensori invia all’AI un identificativo della persona per unirlo ai prodotti che ha acquistato, e creare il carrello per il pagamento. Il tutto nel pieno rispetto della privacy e con un accurato data management. All’uscita, il pagamento è 100% digitale: può avvenire con carte, smartphone o tramite l’applicazione iOS e Android, creata da Sensei in esclusiva per la modalità “Prendi&Vai”. Un QR code generato dalla app permette alla clientela di uscire senza attese e ricevere lo scontrino virtuale in pochi minuti.

l’interno del punto vendita

DAO ha creato uno spazio dove la tecnologia diventa uno strumento al servizio della spesa tradizionale. L’AI da una parte contribuisce a rendere lo shopping più comodo e veloce, e dall’altra aiuta l’azienda a migliorare la comprensione delle abitudini di acquisto nello specifico punto vendita, consentendo a chi lo gestisce di adeguarne l’assortimento alle reali necessità. Nei reparti, la cura per i prodotti freschi, come l’ortofrutta e il pane, va di pari passo con l’enfasi sui prodotti confezionati e pronti al consumo. Infine, a differenza dei negozi senza cassa internazionali, nel “Prendi&Vai” Tuday Conad di Verona sarà sempre presente lo staff, specificamente formato per assistere e accompagnare i clienti in questa innovativa esperienza.

“È un progetto ambizioso e carico di aspettative, che di certo ci ha messo alla prova ed è servito ad aumentare il know how interno” commenta Nicola Webber, direttore operativo di DAO. “Tutta la nostra struttura ha reagito con efficacia allo stress operativo e possiamo dirci soddisfatti, soprattutto più consapevoli di ciò che oggi sappiamo fare contando sulle nostre competenze come impresa”.

Primi risultati del trimestre anti inflazione, cresce la marca del distributore

Seppur i dati Istat di settembre confermino ancora una situazione di debolezza dei consumi, nel mese di ottobre si sono registrati i primi segnali positivi sull’andamento dei volumi nel comparto alimentare derivati dall’avvio del trimestre anti inflazione, nato dal patto tra governo, produttori e distributori per favorire il contenimento dei prezzi e favorire il potere d’acquisto degli italiani. L’analisi dei dati di NIQ indica un dato relativo ai volumi nel comparto grocery, totale Italia, per l’insieme dei canali della distribuzione moderna, a +1,7%, contro un -0,1% di settembre e con un’inflazione relativa a questo paniere che scende al +5%, dal +7% di settembre.

È importante inoltre registrare che nel segmento dei prodotti a marca del distributore (MDD) i dati risultano ben più significativi: il trend a volume registrato a ottobre indica +5,4%, contro +2,5% di settembre, mentre l’inflazione su questi prodotti segna un -3,1%, scendendo al 3,4% dal 6,5% di settembre. La quota di mercato della MDD raggiunge ad ottobre il risultato storico del 32,9%, con una crescita di 0,5% rispetto a settembre. Per quanto riguarda l’industria di marca (IDM), pur migliorandolo, registra un trend a volumi in terreno negativo, -0,5% a ottobre, contro -1,6% di settembre, con l’inflazione su questo segmento che scende dal +7,6% al +6,2%, e la quota di mercato che perde lo 0,5%.

“Ottobre è il primo mese del ‘trimestre anti-inflazione’ che ha visto l’adesione pressoché unanime delle imprese della distribuzione. I dati rilevati da NIQ evidenziano chiaramente che le numerose attività messe in campo dalle aziende a sostegno dell’iniziativa attraverso l’offerta dei prodotti a marca del distributore stanno avendo un riscontro positivo da parte delle famiglie italiane, che ne apprezzano sempre più la qualità e la convenienza” commenta Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “È altresì evidente che il ruolo marginale che l’industria di marca ha avuto sull’iniziativa del trimestre, con interventi limitati a qualche proposta promozionale, ne determina un’ulteriore perdita di quota di mercato. Per poter raggiungere un obiettivo di riduzione strutturale dell’inflazione e un sostegno al rilancio dei consumi è però necessario il contributo anche da parte delle imprese dell’industria dei beni di largo consumo, che deve necessariamente passare attraverso un intervento per ridurre i prezzi di listino. Vedremo se nei prossimi mesi i dati del ‘trimestre anti-inflazione’ saranno confermati, possiamo però affermare fin d’ora che il ruolo delle aziende della distribuzione moderna è stato fondamentale e lo sarà anche nei prossimi mesi, per continuare a sostenere le famiglie italiane nella spesa quotidiana”.

Dolci Preziosi pensa già alla Pasqua: arriva l’Uovo di Amici

Cerealitalia: da sinistra, Franco Cannillo, Amministratore Delegato; Grazia De Gennaro, Consigliera CDA; Doadi Sesena, Direttore Generale

Sono numerose le novità che Dolci Preziosi, marchio di Cerealitalia, tiene in serbo per la Pasqua 2024. Su tutte l’uovo realizzato in collaborazione con “Amici”, il brand del talent show più longevo e seguito della televisione italiana.

Giunto alla sua 23a edizione, il programma di Maria De Filippi è conosciuto da oltre il 93% di tutti i target testati, tra i potenziali acquirenti di uova di Pasqua. “Amici” registra una notorietà ed un profilo d’immagine superiore a serie tv “fenomeni del momento” oggetto della ricerca, attestandosi come “vero e proprio brand” amato da mamme e figli.

Cerealitalia rinnova inoltre la collaborazione con lo chef e Maître Chocolatier Ernst Knam, il quale conferma il suo impegno a firmare la gamma di uova di cioccolato di alta qualità di Dolci Preziosi rivolta a un target adulto. La linea per la Pasqua 2024 si arricchisce con una nuova referenza distintiva: cioccolato al caffè dall’aroma vellutato. L’esperienza di mercato di Dolci Preziosi si fonde nuovamente con la maestria dello chef Ernest Knam per il lancio di una novità esclusiva: una gamma di quattro tavolette di cioccolato accompagnata da una linea cucina con blocchi e gocce di cioccolato.

Ritorna pure l’uovo firmato da ClioMakeUp, la makeup artist più influente e amata d’Italia. Il progetto è l’occasione per comunicare il sostegno, da parte di Dolci Preziosi e ClioMakeUp, ai programmi medici della Fondazione Operation Smile Italia ETS impegnata nel garantire cure necessarie a persone nate con malformazioni del volto. L’uovo di Pasqua Dolci Preziosi – ClioMakeUp presenterà una nuova immagine distintiva e un numero superiore di sorprese: esclusivi accessori beauty, dalla qualità premium, selezionati personalmente da Clio.

Oltre ai grandi classici rivolti al target kids come Paw Patrol, Pokémon e Trudi, l’assortimento di uova firmato Dolci Preziosi annovera nuove partnership come quella con Superman e Milo, serie animata tra i cinque migliori programmi pre-scolari su Rai Yoyo. L’offerta pasquale 2024 firmata Dolci Preziosi si completa con le colombine in collaborazione con Barbie, la bambola che fa sognare da generazioni, e Hot Wheels, le macchinine più vendute al mondo.

Non food in Italia, il commercio urbano vince sui grandi centri commerciali

L’edizione 2023 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha rilevato come il commercio urbano centrale continui a reggere al post-pandemia e mantenga la leadership per negozi di prodotti non alimentari, rappresentando il 43,7% della rete commerciale nazionale non food. Questa performance consente di mantenere la distanza dal secondo competitor, i centri commerciali, che rappresentano il 38,9% della numerica totale dei negozi del non food. Ma anche parchi commerciali, stazioni di servizio e ferroviarie, aeroporti e strutture sportive fanno la loro parte, in alcuni casi crescente, com’è avvenuto ai punti vendita presenti nelle aree periferiche urbane (+4,6% rispetto all’anno precedente) e ai factory outlet (+10,4%).

“Dalla nuova edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy emerge la fotografia di un’Italia del commercio non alimentare simile a un puzzle, composto di tanti differenti tasselli che si distribuiscono in modo diverso all’interno del territorio nazionale determinando una notevole e interessante ‘biodiversità’ locale” spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. “Le vie commerciali urbane sono le protagoniste al sud e nelle isole, i centri commerciali si concentrano nelle regioni del Nord, i parchi commerciali sono predominanti nel nord ovest insieme agli altri poli (come aeroporti e stazioni) che sono rilevanti anche nel centro Italia, dove inoltre spicca ancora il commercio urbano periferico”.

L’Italia minore è quella maggiore nel commercio non food
La mappa della rete di vendita urbana centrale vede predominare i centri urbani più piccoli, quelli sotto i 50 mila abitanti, dove si concentra la metà (49,4%) dei negozi non food esistenti in Italia. Un altro 30,5% si trova in città di medie dimensioni (tra 50 mila e 250 mila abitanti) e solo il 20,1% è situato nelle aree centrali delle grandi città, quelle con oltre 250 mila abitanti. Uno scenario consolidato e frutto di una lunga storia, ma che sta evolvendo per restare al passo con i tempi. Nel 2022 a perdere punti vendita sono stati principalmente i centri urbani più piccoli (-3,2%) e quelli medi (-1,9%), inoltre, a differenza degli anni precedenti, sono leggermente aumentati i negozi presenti nei comuni più grandi (+0,8%). “Piccolo è bello” anche quando si analizzano i centri commerciali, visto che oltre la metà dei punti vendita (57,7% del totale) è collocato all’interno di strutture con una superficie lorda inferiore ai 30 mila mq, confermando l’importanza dei piccoli contenitori nello scenario distributivo italiano.

Ripartizione % dei punti vendita della distribuzione moderna Non Food in agglomerazione urbana centrale Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy

Le tre Italie del commercio non alimentare
L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha analizzato la distribuzione dei punti vendita non alimentari nelle tre macro-aree del territorio nazionale delineando una situazione piuttosto differenziata. Nel sud e nelle isole sono protagoniste le vie centrali urbane che concentrano oltre la metà di tutti i negozi non alimentari presenti nelle città meridionali (50,2% di incidenza sulla numerica totale). La loro offerta è piuttosto varia e frammentata ed è incentrata, in particolare, sui punti vendita delle catene di abbigliamento. Nel centro Italia (10,8%) è particolarmente sviluppato il commercio urbano periferico, che risulta presente con una intensità doppia rispetto a quella delle regioni del nord ovest, ed è caratterizzato da un’offerta frammentata, in cui hanno particolare peso mobili, elettronica e abbigliamento. 

Ripartizione % dei punti vendita della distribuzione moderna non food per macro-area geografica e tipologia di agglomerazione commerciale. Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2023 di GS1 Italy

Nell’Italia settentrionale si riscontra una forte concentrazione dei negozi nei centri commerciali, sia al nord ovest (43,5%) che al nord est (42,5%), e nella loro evoluzione stanno integrando sempre più servizi per migliorare il loro posizionamento e la loro attrattività. I parchi commerciali sono leggermente più sviluppati nel nord ovest (8,1% dei punti vendita) che al nord est (7,1%) e costruiscono la loro capacità di attrazione su grandi superfici specializzate in bricolage, mobili ed elettronica di consumo (52,0% della rete di vendita in Italia). Il nord ovest registra anche la maggior concentrazione di negozi presenti in factory outlet (4,4%), grandi mall dedicati soprattutto al mondo dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori (69,9% dei punti vendita nei factory outlet in Italia), ma che stanno introducendo sempre più aree dedicate all’entertainment. Infine, gli altri poli commerciali (aeroporti e stazioni su tutti), che hanno un ruolo importante nel nord ovest e nelle regioni dell’Italia centrale (entrambi 1,7% dei negozi non food), e per cui hanno un maggior peso le merceologie incentrate sui flussi di passaggio (come abbigliamento, edutainment, borse e accessori, profumeria), che costituiscono circa il 62,5% della rete di vendita in Italia.

 

Nasce il magazine Noi Distribuzione per raccontare il mondo della distribuzione moderna

Noi Distribuzione è il neonato magazine digitale che racconta il mondo della distribuzione moderna attraverso le storie che mettono al centro il lavoro di persone e imprese quotidianamente impegnate al servizio degli italiani. Raggiungibile a questo indirizzo, Noi Distribuzione nasce su impulso di Federdistribuzione, che da oltre sessant’anni riunisce e rappresenta le imprese della distribuzione alimentare e non operanti nel nostro Paese.

Noi Distribuzione è un progetto partecipato e sostenuto dalle aziende, che si prefigge di dare voce alle persone e alle attività concrete del settore, al valore delle professioni e al rapporto con le comunità locali, all’evoluzione del commercio moderno e alle sfide che lo attendono in chiave di sostenibilità e digitalizzazione.

Noi Distribuzione ospiterà contenuti che nel tempo tratteranno i tanti temi che riguardano il settore: “Abbiamo deciso di raccontare il valore del lavoro e delle persone, le progettualità, la relazione con le comunità locali e i cambiamenti che il settore distributivo affronta, con tanto impegno che rimane spesso ‘dietro le quinte’ e che merita di essere condiviso per riaffermare il ruolo importante che il settore della distribuzione moderna ricopre nel nostro Paese” ha dichiarato Marco Magli, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Federdistribuzione. “Noi Distribuzione è solo il primo passo di una serie di iniziative che saranno sostenute e promosse dall’insieme delle aziende associate e che ci auguriamo possano aumentare la conoscenza e la consapevolezza della centralità di un importante settore economico e sociale come il nostro”.

Nuova social challenge per Chiquita: reinterpretare lo storico jingle

Chiquita lancia la nuova social challenge “It Sounds So Good” e incoraggia i consumatori a reinterpretare l’inconfondibile jingle del marchio con il proprio stile personale: suonarlo all’ukulele, trasformarlo in una jam hip-hop, suonarne una versione rock, o persino dargli un tocco reggae.

“Vogliamo coinvolgere i nostri consumatori e tutti gli appassionati del brand a interagire con lo storico jingle di Chiquita in una modalità autentica e partecipativa, con l’intento di portarli nel mondo valoriale della marca e farli sentire parte della famiglia Chiquita” ha detto Mariaelena Paragone, Head of Global Brand Building Strategy in Chiquita. “Con ‘It Sounds So Good’, vogliamo connetterci sempre di più con le giovani generazioni, intercettando i loro gusti e i loro linguaggi attraverso il potere della musica, e incoraggiando il loro talento da creator di contenuti”.

Questa attivazione fa parte delle iniziative a supporto della campagna globale “It Peels So Good” lanciata la scorsa estate con l’obiettivo di consolidare il ruolo di Chiquita nella categoria, non solo in termini di qualità premium e gusto inconfondibile, ma anche di heritage e personalità distintiva. “It Sounds So Good” vedrà coinvolti una serie di influencer e creator su Meta e TikTok con l’obiettivo di incoraggiare i follower a cimentarsi col canto, imbracciare uno strumento musicale, o riunirsi con gli amici per fare un po’ di buona musica con Chiquita. Le versioni speciali del jingle dovranno essere condivise sui social utilizzando l’hashtag #ItSoundsSoGood, e taggando la pagina IG Chiquita @chiquitabanana o quella Tik Tok @chiquitabananaofficial. L’attivazione si concluderà con la pubblicazione da parte di Chiquita di un video mash-up di fine anno con le interpretazioni più coinvolgenti della community.

Prosegue senza esitazione l’attività ecosostenibile di Ritter Sport

Pubblicato dal 2014, il Rapporto di Sostenibilità di Ritter Sport documenta i risultati conseguiti dall’azienda in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, gli avanzamenti dei progetti in corso e i target da raggiungere a breve, medio e lungo termine.

Nel biennio 2021/22 Ritter Sport ha compiuto un ulteriore passo verso la sostenibilità e la trasparenza della filiera del cacao dando impulso ai programmi di partnership con cooperative e organizzazioni di produttori in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù. Questi programmi sono diretti a promuovere la sostenibilità a lungo termine della coltivazione del cacao migliorando le pratiche agricole, le condizioni di vita e lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte. L’obiettivo che Ritter Sport si è proposta di centrare entro il 2025 è duplice: estendere la tracciabilità del cacao sino alla singola azienda agricola e portare al 100% la quota del fabbisogno annuo di massa e burro di cacao per la produzione della gamma Ritter Sport soddisfatta dalle forniture provenienti dai programmi di partnership. Peraltro, il traguardo della tracciabilità totale è stato raggiunto a fine 2022, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo prefissato.

Il know-how di Ritter Sport anche in Nicaragua
In Nicaragua l’azienda è presente dagli anni ’90 con il programma Cacao-Nica, cui si è aggiunta, dal 2012, la piantagione di proprietà “El Cacao”, che segue i dettami dell’agricoltura integrata dimostrando come le risorse e le più avanzate competenze in campo agronomico di un’azienda possano essere messe al servizio della locale crescita produttiva e della qualità del prodotto, in armonia con l’ambiente e la biodiversità, favorendo altresì la creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito per le comunità rurali. A pieno regime, “El Cacao” coprirà sino a 1/4 del fabbisogno annuo di massa di cacao dell’Azienda, a conferma che la coltivazione del cacao con standard elevati può essere anche economicamente redditizia.

Energia da fonti rinnovabili
Sin dalla seconda metà degli anni ’80 la famiglia Ritter ha preso una posizione netta in materia di energia: impegnarsi a portare a termine la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Oltre alla centrale di cogenerazione, attiva dal 2002 nello stabilimento di Waldenbuch e che fornisce circa il 50% del fabbisogno di energia elettrica e il 70% dell’energia termica, da maggio 2022 l’Azienda si è dotata del più grande impianto solare termico della Germania. Realizzato sul tetto del nuovo magazzino materie prime e imballaggi di Dettenhausen, il grande impianto fotovoltaico è in grado di generare fino a 1125 MWH l’anno di energia termica che Ritter Sport condividerà con la rete di teleriscaldamento del comune di Dettenhausen.

Seguendo la strategia aziendale di ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni – dirette e indirette – di gas climalteranti, è stato adottato un nuovo sistema di raffreddamento commissionato nel 2022 per il sito di Waldenbuch. Una volta operativo, il nuovo sistema di raffreddamento consentirà non solo di ridurre del 95% i consumi di acqua connessi al ciclo produttivo, ma anche di consumare il 75% di energia elettrica in meno rispetto al sistema precedente.

Gestione della carbon footprint
Dal 2020, Ritter Sport è neutrale dal punto di vista climatico grazie al sistema delle compensazioni. Tuttavia, l’Azienda, in collaborazione con i suoi fornitori di materie prime, intende raggiungere entro il 2025 l’obiettivo della completa neutralità climatica includendo le emissioni Scope 3 su cui può esercitare un’influenza diretta. Inoltre, è in corso il complesso passaggio dalle compensazioni affidate a organizzazioni esterne al calcolo della riduzione dell’impronta carbonica derivante dal ripristino della selva pluviale e dalla piantagione di El Cacao, in cui crescono più di un milione di alberi di cacao insieme a 30.000 alberi da ombra autoctoni o piantati dai coltivatori locali.

“Con #discoverthegood abbiamo voluto ribadire il nostro desiderio di comunicare in modo semplice, trasparente e costruttivo con tutti i nostri stakeholder, mettendoli nelle condizioni di valutare i risultati raggiunti e quelli ancora da conseguire” dichiara Thomas Straub, Amministratore Delegato di Ritter Sport Italia. “Il Rapporto documenta come gli investimenti e l’impegno di questi anni verso tutta la filiera del cacao stiano iniziando a dare frutti di cui andare legittimamente orgogliosi. Chi oggi non agisce in modo sostenibile, domani non avrà un futuro”.

Stretta una partnership strategica tra Spesati e Abbi Group

Spesati, società di consegna della spesa a domicilio, ha siglato una partnership con Abbi Group attraverso la sua controllata Centro Cash, azienda sarda attiva nella distribuzione all’ingrosso e specializzata nella fornitura di prodotti alimentari e non per il canale Horeca e trader.

Con oltre 28.000 iscritti e una rete di consegna in continua espansione, Spesati è un riferimento per le famiglie e i consumatori che cercano un modo comodo per ricevere la loro spesa quotidiana. La startup, nata nel 2017, ha inventato un modello di business che elimina la necessità di un supermercato fisico dedicato consentendo politiche di prezzo aggressive sui prodotti della spesa quotidiana e accedendo ad un numero di referenze molto ampio, anche sui grandi formati convenienza. Tutto questo abbinato alla possibilità di ordinare  in meno di 60 secondi. Sconti automatici del 10% riconoscono e premiano la fedeltà del cliente in base alla frequenza di riacquisto, l’intelligenza artificiale assisterà e creerà istantaneamente una proposta di carrello sulla base degli interessi e necessità del cliente, magazzini robotizzati in aree ad alto carico antropico lo prepareranno in meno di tre minuti.

La notevole crescita commerciale e il successo di Spesati hanno attirato l’interesse di importanti investitori, tra cui Abbi Group che, attraverso Centro Cash, ha acquisito una partecipazione significativa nella startup e, unitamente ad altri soci, ha sottoscritto un aumento di capitale per sostenere l’espansione della società a livello nazionale ed internazionale.

“Abbiamo seguito con interesse il progetto Spesati sin dall’inizio e oggi arriviamo insieme all’aumento di capitale perché crediamo si tratti di un progetto e-commerce differenziante rispetto al panorama nazionale” afferma l’Amministratore Delegato di Centro Cash, Giorgio Annis. “Riteniamo che il nostro know-how specifico sia in grado di supportarli e infine, in quanto azienda sarda, meriti sostegno coerentemente con quelli che sono i nostri valori aziendali”.

“L’ingresso di un socio industriale di questo calibro nella compagine rappresenta una milestone epocale per l’azienda, oggi tra le più promettenti del settore a livello tecnologico e commerciale” ha aggiunto Mario Sanciu, amministratore delegato e fondatore Spesati. “Siamo entusiasti di lavorare a fianco di Abbi Group per portare il nostro servizio a un numero ancora maggiore di consumatori e porre insieme le basi per una scalabilità nazionale sostenibile e innovativa”.

È tempo di una sound identity per Italia Zuccheri

“La musica è il cibo dell’amore, l’agricoltura è il cibo della vita”: le parole di William Shakespeare rappresentano il filo su cui nasce il nuovo progetto di sound identity di Italia Zuccheri. Intrecciando l’arte dei suoni con l’arte dell’agricoltura questa novità sonora rappresenta una produzione moderna e innovativa, che riflette a pieno il carattere dell’azienda.

Oltre al sound logo che caratterizza il progetto, è stata composta una traccia principale dal titolo “Terra, Zucchero e Noi” che rappresenta il simbolo sonoro di Italia Zuccheri e che da qui in avanti si ritroverà anche su tutti i canali online e offline del brand. Le playlist tematiche, proposte come un accompagnamento musicale per i diversi momenti della giornata e in continuo aggiornamento, saranno disponibili su Spotify, dove verrà creato un profilo dedicato, e sulle principali piattaforme streaming. Ad arricchirle, infine, tracce complementari e suoni autentici che rimandano ad ambienti e abitudini affini al mondo dell’agricoltura e della cucina.

“Veicolare i valori di Italia Zuccheri attraverso il suono aggiunge una nuova dimensione al brand” afferma Leandro Cariolo, Responsabile Marketing & Trade Marketing Italia Zuccheri Commerciale. “La nostra sound identity è concentrata sui concetti di Terra, uomo e valori, perché abbiamo voluto che le melodie scelte potessero esprimere la semplicità e l’autenticità della nostra visione, il nostro carattere italiano, la cura artigianale e la qualità del nostro prodotto. Ma anche il senso di umanità e di unione rappresentato dai tanti agricoltori che lavorano con noi, all’insegna della sostenibilità, per un obiettivo comune”.

Il progetto arricchisce inoltre la nuova creatività incentrata sul prodotto Nostrano, lo zucchero grezzo 100% italiano proposto da Italia Zuccheri come alternativa nazionale allo zucchero di canna e soggetto proprio in queste settimane di una nuova campagna media. Lo spot, caratterizzato dal claim “Coltivatori con cura”, è in programmazione sulle più importanti emittenti nazionali radio e tv fino alla fine di novembre.

Logistica, Cedior sceglie Gi.Ma Trans per le consegne in Gdo

Cedior – centro multifunzionale ortofrutta – ha scelto il fornitore logistico Gi.Ma. Trans per le consegne fino ai CE.DI. della Gdo, un servizio che richiede flessibilità, tempi di reazione rapidi e disponibilità di mezzi per la movimentazione a temperatura controllata di frutta e verdura.

Nella sua piattaforma di Zelo Buon Persico (Lodi), Cedior si occupa di movimentazione della merce, gestione delle scorte e degli ordini, controllo qualità e confezionamento di prodotti ortofrutticoli in packaging personalizzato con i brand Elisir, Cedioro e Lombardia Gerunda. L’azienda annovera tra i suoi valori la selezione dei migliori prodotti ortofrutticoli, la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto di tutti i collaboratori e di tutti gli attori della filiera con i quali instaura rapporti professionali e duraturi. L’amore per i frutti della terra unito al rispetto per le persone sono il “credo” di Cedior, che si traduce anche in un’accurata cernita dei propri partner, in particolare degli operatori logistici. La scrupolosa cura della merce e la puntualità di consegna devono infatti essere valori condivisi da tutta la filiera, dal produttore fino alla consegna finale; il know how e la professionalità di chi conosce il settore ortofrutticolo da sempre sono requisiti essenziali a garanzia della qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole dei consumatori.

La scelta dell’operatore Gi.Ma. Trans come fornitore logistico è stata dettata soprattutto dalla sua trentennale esperienza di lavoro con la Gdo, che assicura familiarità con l’operatività che caratterizza il settore, abituato a tempi serrati e consegne spesso in AxA. Garantire un’efficiente movimentazione a temperatura controllata di frutta e verdura, infatti, significa soprattutto saper rispettare i tempi di consegna previsti.

Attualmente la collaborazione tra Cedior e Gi.Ma. Trans prevede la movimentazione in media di 4 bilici refrigerati al giorno sul territorio nord-italiano per consegne in AxB, oltre all’aggiunta di ulteriori mezzi per le consegne in AxA (motrici o bilici a seconda dei volumi per le diverse piattaforme). Gli ordini vengono preparati nel magazzino di Cedior dagli addetti alla produzione, grazie alle moderne linee di confezionamento presenti nella sede di Zelo Buon Persico e in seguito la merce viene caricata sui mezzi Gi.Ma. Trans già predisposti alla temperatura corretta: i gruppi frigoriferi dei rimorchi e le unità frigo delle motrici, inoltre, sono tutti integrati con un sistema satellitare autonomo di ultima generazione che permette raffreddamento ottimale, monitoraggio della temperatura e soprattutto tracking da remoto.

La scrupolosa selezione di Cedior nei confronti dei propri fornitori di logistica in outsourcing è anche alla base dei progetti futuri di crescita sul territorio nazionale: sebbene infatti la piattaforma logistica di Milano consegni già più di 50 milioni di kg di frutta e verdura nei supermercati, punti vendita locali e mercati rionali di 20 regioni italiane, la volontà dell’azienda è quella di aumentare la propria presenza nelle catene della Gdo nel centro e sud Italia per far arrivare l’eccellenza dei prodotti della terra su tutte le tavole.

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