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Officine Storiche a Livorno, dopo anni di lavori si taglia il nastro inaugurale

Sono stati il Sindaco di Livorno, Luca Salvetti, con Rossella Saoncella e Claudio Albertini, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo IGD Siiq, a inaugurare oggi, 14 settembre, il progetto di riqualificazione delle Officine Storiche di Porta a Mare, le antiche officine navali di Livorno, restituendo così alla città un’area patrimonio della comunità e inaccessibile da anni ai cittadini.

La riqualificazione di Officine Storiche iniziata nel 2019, sospesa per un anno durante la pandemia, si inserisce all’interno del più ampio piano di rigenerazione urbana del waterfront multifunzionale di Porta a Mare, un complesso che si estende su oltre dieci ettari, in corrispondenza dei moli che circondano la Nuova Darsena e il Molo Mediceo del porto antico di Livorno. All’interno del progetto di Porta a Mare, nel quale il gruppo IGD è entrata nel 2007, il Gruppo ha già completato la realizzazione del Comparto Mazzini, di Palazzo Orlando e della Torre dell’Orologio.

“Con l’inaugurazione di Officine Storiche si completa un lungo percorso che abbiamo portato avanti negli anni con l’obiettivo di dare una nuova veste ad un’area centrale e particolarmente ricca di significati per la città” commenta Claudio Albertini, Amministratore Delegato di IGD. “Per la prima volta, inoltre, abbiamo realizzato un intervento in una logica mixed use, soddisfacendo al contempo i nuovi bisogni e le richieste del territorio. Queste premesse positive ci rendono ottimisti sul fatto che il progetto incontrerà il favore e l’interesse di un ampio bacino, attratto dalle molteplici opportunità offerte”.

Officine Storiche si compone di 42 appartamenti (di cui il 70% già venduto) e un’area retail che si estende su una superficie di 16.200 mq di GLA, con 5 medie superfici, 21 punti vendita e un centro fitness di 4.700 mq. Il progetto presenta un concept particolarmente innovativo seppur fortemente collegato alla realtà territoriale, che ha consentito a IGD di trasformare l’intera area in una nuova destinazione della città, con spazi dedicati a intrattenimento, ristorazione, leisure e shopping, che si uniscono a soluzioni abitative, il tutto in una cornice unica, compresa tra il mare e il centro storico della città. Grazie alla rigenerazione di Officine Storiche, oggi l’intera area di Porta a Mare a Livorno si presenta come un waterfront multifunzionale, perfettamente integrato nel tessuto urbano. Un segno della continuità tra passato e presente, tra architetture industriali ed ex cantieri navali, che disegna un nuovo orizzonte per Livorno.

Nella realizzazione degli interventi, IGD ha posto grande attenzione al contenimento dei consumi e all’impiego delle energie rinnovabili. I complessi residenziali e commerciali sono stati realizzati nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e in regime di massima efficienza energetica, in quanto progettati secondo i più avanzati criteri previsti per gli edifici di classe A. Gli immobili saranno dotati di impianti di riscaldamento e raffrescamento centralizzati a gestione individuale e utilizzeranno l’energia geotermica del mare come fonte privilegiata. Le utenze comuni delle residenze e della parte commerciale, invece, saranno alimentate con l’energia generata in loco da impianti fotovoltaici. L’unicità e la bellezza del sito e del contesto in cui si inserisce hanno attratto operatori commerciali nazionali e internazionali che hanno deciso di aprire un proprio punto vendita presso Officine Storiche, in molti casi il primo nella zona. Questo ha consentito a IGD di creare un tenant mix capace di attrarre un eterogeneo target di utenti, interessati alle opportunità offerte dall’osmosi fra shopping, intrattenimento e ristorazione, con l’obiettivo di diventare un polo di attrazione per un bacino ampio.

Queste le insegne che troveranno posto all’interno di Officine Storiche: Primark, JD Sport, Original Marines per l’abbigliamento; Pandora, Blue Spirit, Librerie.coop, Giochi Preziosi, Dmail, Just in case per cultura e tempo libero. Tra i punti ristoro apriranno Starbucks, Mc Donald’s, Pokè Sun Rice, La Piadineria, Calavera, Billy Tacos, Amodo Bakery, Alice Pizza, Gelato Sicily, Pan di Nino. Per la Cura Persona – Salute vi saranno Profumeria Douglas e Ottica Lama. A questi punti vendita si aggiungono più di 1.700 mq dell’innovativo spazio dedicato all’intrattenimento di Wappy, oltre ai 4.700 mq del fitness centre di Tonic.

Il piano di trasformazione urbana di Porta a Mare proseguirà con lo sviluppo degli altri comparti: Lips, Molo Mediceo e Arsenale. Il Gruppo IGD ha in corso una riprogettazione coerente con il Piano Operativo recentemente adottato dal Comune di Livorno, che consentirà di rispondere ad un mix di esigenze: residenze, uffici, attività commerciali, attività turistico ricettive e servizi, integrati in modo funzionale con i quartieri storici della città e il porto turistico.

Codè Crai Ovest rifà il look ai punti vendita di Torino e Muggiò

Continua il processo di rinnovamento in chiave sostenibile di Codè Crai Ovest, cooperativa della grande distribuzione organizzata attiva nel Nord Ovest Italia con oltre 300 punti vendita tra Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta. Negli scorsi giorni hanno infatti riaperto, dopo accurate ristrutturazioni, i punti vendita di Torino, in Via Sant’Anselmo e di Muggiò (MB) in Via Silvio Pellico.

Il supermercato di Torino è stato completamente ristrutturato in chiave green con la sostituzione di tutti i frigoriferi in favore degli armadi del fresco a minor impatto ambientale. Il punto vendita vanta un vasto assortimento di prodotti, un reparto ortofrutta molto fornito, banchi del secco, armadio surgelati e una vasta gamma di proposte take away. Il supermercato di Via Sant’Anselmo prevede inoltre il servizio di consegna spesa a domicilio e tramite Deliveroo.

Quello di Muggiò, in provincia di Monza Brianza, con i suoi 600 mq di superficie ospita i reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta e panetteria. Presenti inoltre le sezioni secco e l’armadio surgelati. Il supermercato prevede il servizio di consegna a domicilio tramite Deliveroo. Presente inoltre un parcheggio auto adiacente al punto vendita.

25 anni di Gros, il prossimo obiettivo è l’omnicanalità

Venticinque anni fa undici famiglie di imprenditori romani unirono le forze per affrontare insieme le sfide crescenti di un mercato della grande distribuzione sempre più competitivo e che iniziava a popolarsi di strutture gestite dalle multinazionali: nacque così il Gruppo Romano Supermercati (GROS), che nel 2023 festeggia i suoi venticinque anni di attività con le dodici insegne associate: CTS, Castoro, Idromarket, Effepiù, DEM, MA, Ipercarni, Ipertriscount, Pewex, PIM, Sacoph, TOP.

“La nascita di GROS, nel 1998, è una questione indissolubilmente legata a quello che fa una famiglia, progettare un futuro” commenta il Presidente Giorgio Trombetta. “Ci siamo uniti per essere sempre più competitivi su Roma e nel Lazio, mantenendo a vantaggio dei nostri clienti il miglior rapporto qualità-prezzo possibile: abbiamo pensato alle nostre famiglie e alle famiglie dei nostri clienti, a fronte di un mercato del retail che iniziava all’epoca una sorta di spersonalizzazione. Il merito di un successo così rapido dipende dall’approccio al mercato e al territorio. Gros monitora in modo sistematico e trasforma in iniziative commerciali concrete le esigenze della clientela che, nel tempo, costantemente si evolvono: una vera famiglia è attenta a quel che accade al suo interno e intorno a sé, il che vuol dire massima concentrazione sull’evoluzione del mercato retail e della società civile”.

I numeri di una crescita costante
Il Gruppo Romano Supermercati taglia il traguardo dei venticinque anni con una rete complessiva di 176 punti vendita a Roma e nel Lazio, per una superficie complessiva di 223mila mq e 118mila mq adibiti a deposito, considerando anche l’apertura del nuovo centro di distribuzione a Fiumicino, con oltre 8mila dipendenti e un fatturato 2022 di 2,4 miliardi di euro. “La possibilità che ogni associato ha di organizzarsi al proprio interno ci porta ad avere una rete eterogenea” spiega il direttore acquisti Giovanni Scifoni. “Il nostro layout standard comunque prevede un punto vendita di circa 1.300 mq, con il reparto ortofrutta all’ingresso, dove spiccano i prodotti locali e regionali, il reparto gastronomia con la cucina e la preparazione della pizza e del pane, la macelleria e la pescheria. Tutti con il banco servito nel perimetro del negozio. Completa l’offerta l’enoteca, arricchita con numerose etichette locali”.

Per Gros “Maestri del Fresco”, “territoriale” è sinonimo di preferenziale: i fornitori del territorio godono infatti di canali preferenziali in linea con i requisiti previsti dai capitolati dei fornitori “Vicini a te”, marchio che coniuga le esigenze di offrire prodotti tipici con il rispetto della crescita delle aziende del proprio territorio di riferimento, mettendo a disposizione della clientela dei punti vendita affiliati circa 800 prodotti locali, ma, soprattutto, dando valore alle singole aziende produttrici. “Il territorio per noi è un elemento di interscambio vivo: diamo spazio alle eccellenze per valorizzarle e, nel contempo, quelle eccellenze sono lo specchio del nostro impegno nel territorio che si concretizza con una cura particolare per la profondità degli assortimenti” aggiunge Scifoni. Il calendario promozionale Gros “Maestri del Fresco”, infatti, è caratterizzato da circa 35 volantini all’anno con oltre 500 articoli in promozione.

Il futuro, per crescere ancora
La strategia di Gros “Maestri del Fresco”, per i prossimi anni sarà caratterizzata dalla presenza di negozi fisici e online. In effetti il retailer punta molto sul nuovo canale e-commerce, che attualmente tratta circa 10mila referenze, gestite grazie all’utilizzo di 4mila mq di darkstore, creato nel 2020. “Come nel negozio fisico, anche l’online rispetta la promessa fatta da 25 anni ai nostri clienti, freschezza e qualità, non a caso il nostro core business è Maestri del fresco” illustra Scifoni. “L’idea è offrire le stesse promozioni ai clienti, consentendogli di risparmiare anche sulla spesa online”.

“Venticinque anni passano in fretta e i venticinque anni sono un momento di festa e gioia per tutti noi: associati, fornitori, clienti, anche per il territorio. Quando gli obiettivi e le strategie sono ben chiare sin dall’inizio è un piacere lavorare insieme e progettare il futuro: continueremo a crescere in volumi, valore e servizi offerti: oggi festeggiamo soprattutto con la consapevolezza di avere margini di sviluppo molto ampi” conclude il Presidente Trombetta.

Torna Penny Vegas, il gioco interattivo a premi di Penny

Torna Penny Vegas, il gioco interattivo di Penny che fa guadagnare prodotti e punti PennyCard con un semplice click. Il gioco, vincitore dell’Interactive Key Awards 2023 come migliore Advergame & Entertainment del settore, sarà presente all’interno dell’app di Penny Italia dal 14 settembre all’8 ottobre. L’approccio digitale – e quindi sostenibile – dell’azienda dà quindi alla sua app un ruolo centrale per essere più vicina ai clienti e permettere di accedere a tutti i servizi e vantaggi a loro riservati e, perché no, anche ad una buona dose di intrattenimento.

Il nuovo format di gioco conferma e migliora quello della precedente edizione: scorrendo sullo schermo è possibile attivare la slot-machine e, con tre simboli identici, vincere il prodotto corrispondente. Per questa edizione inoltre, il brand ha scelto di introdurre la novità di poter guadagnare, oltre ai prodotti, tanti punti extra sulla PennyCard. I prodotti aggiudicati possono essere ritirati in uno dei 440 punti vendita Penny entro 5 giorni dalla ricezione dell’e-mail di conferma, mostrando in cassa il codice a barre riportato nella stessa.

“Penny vuole essere sempre più presente e vicina ai propri clienti, con iniziative smart e divertenti che diano valore alla convenienza e alla qualità che scelgono tutti i giorni”  afferma Bruno Bianchini, direttore marketing strategico Penny Italia. “Penny Vegas si inserisce nella strategia di digitalizzazione che l’azienda porta avanti all’interno del percorso Viviamo Sostenibile”.

Crescita record per Newlat Food, fatturato a +23% nel primo semestre dell’anno

Il Consiglio di Amministrazione di Newlat Food, sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023. I ricavi raggiungono 413,3 milioni di euro in crescita del 23,2% rispetto ai 335,5 milioni di euro nella prima metà del 2022. L’EBITDA normalizzato si attesta a 39,8 milioni di euro con un incremento del 40.7% rispetto al periodo precedente, mentre l’EBITDA consolidato si attesta a 38,5 milioni di euro rispetto ai 25,2 milioni nel 2022, con un forte incremento della propria marginalità sul fatturato pari al 9,3%, in deciso aumento rispetto ai livelli raggiunti l’anno precedente (7,5% al 30 giugno 2022).

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è pari a 23 milioni, di euro in aumento del 197,3%, rispetto a 7,7 milioni di euro del primo semestre 2022. Il risultato netto consolidato è pari a 10,7 milioni di euro, in forte aumento del 391,4% rispetto al primo semestre 2022.

“Lo straordinario risultato del primo semestre dell’anno conferma un livello di crescita organica tra i migliori del settore, dando prova delle previsioni di forte miglioramento dei margini comunicati in sede di chiusura dell’esercizio 2022″ ha commentato il Presidente Angelo Mastrolia. “Le nostre previsioni sono state addirittura superate, raggiungendo un margine EBITDA oltre il 9% e una generazione di cassa che proietta il gruppo a oltre 30 milioni di FCF per fine anno. La leva operativa generata dalla forte crescita del fatturato e dalla grande attenzione ai costi ci ha permesso di far crescere l’utile netto a 10,7 milioni di euro rispetto ai 2,2 milioni di euro dello scorso anno. Tutto questo nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei tassi di interesse. I risultati semestrali contribuiscono a dare maggior forza e maggiore flessibilità al gruppo anche sul fronte M&A, sul quale stiamo lavorando alacremente, con la speranza di proiettare in breve tempo il nostro Gruppo ben oltre il miliardo di euro di fatturato”.

Partnership confermata tra Eridania e Bake Off Italia

Eridania propone Zefiro come alleato dei concorrenti di questa nuova edizione di Bake Off Italia – Dolci in forno: i concorrenti potranno attingere anche ad altri prodotti della linea Eridania, Zucchero di canna Tropical, Zucchero Demerara, Zucchero Moscovado integrale, Zucchero Bio Canna integrale, Zucchero Bio Cocco integrale.

Alla guida del cooking show, on air per oltre tre mesi su Real Time (canale 31) e disponibile su Discovery+, si riconfermano Benedetta Parodi e i giudici Ernst Knam, Damiano Carrara e Tommaso Foglia.

Bake Off è l’unico programma del suo genere che vede la presenza di Eridania da cinque edizioni, segnale di una partnership vincente tra marchio sinonimo di dolcezza e qualità e l’eccellenza della pasticceria in televisione.

Pasta e amore, on air Garofalove, il nuovo spot di Pastificio Garofalo

È on air dal 9 settembre il nuovo spot pubblicitario di Pastificio Garofalo che presenta scene di grande valore simbolico in grado di ritrarre il mondo in brevi immagini e di rappresentare la pasta non solo come cibo ma soprattutto come alimento sentimentale. Garofalo così diventa Garofalove e fa emergere l’anima della pasta. Il tutto sincronizzato su un classico della canzone italiana, “Vorrei che fosse amore”, il singolo di Mina pubblicato nel 1968 e ora reinterpretato dalla voce della cantautrice Annalisa.

Con una declinazione multi soggetto, la creatività della campagna pubblicitaria ruota intorno alle diverse storie caratterizzate da uno storytelling vivace, energico e ironico. Le famiglie, intese nella sua accezione più ampia, sono le protagoniste di Garofalove, diverse ma unite da un sentimento universale: l’amore, quello liberamente vissuto da ognuno.

“Volevamo raccontare il nostro prodotto come un atto d’amore, un gesto che fa chi lo produce e che accompagna i momenti ordinari e straordinari di chi la consuma” dichiara Emidio Mansi, Direttore Commerciale Italia di Pasta Garofalo. “La qualità di un prodotto non dipende solo dalla materia prima e dalla maestria di chi lo produce ma anche dei suoi valori”.

Gli spot della nuova campagna pubblicitaria Garofalove saranno pianificati su tv, pay tv, radio, web e i canali social di Pasta Garofalo.

IN’s Mercato dalla parte delle donne, riparte la campagna Autunno In Rosa

A partire da lunedì 11 settembre iN’s Mercato prosegue il percorso di valorizzazione dell’empowerment femminile con nuove iniziative e attività. Sono previste partnership speciali con due imprenditrici italiane: Catia Tosi e Veronica Sironi, attive rispettivamente nel mondo dell’import export tech e del mondo tessile. Le collaborazioni saranno veicolate attraverso un piano di comunicazione social; madrine del progetto Marina di Guardo, scrittrice e opinionista e Alessia Mancini, Ambassador dell’insegna. 

Svariati i contenuti previsti, pensati per raccontare esperienze e visioni con un focus su temi di rilievo per il mondo femminile. Insieme a Marina di Guardo e Alessia Mancini ci saranno riflessioni condivise: dall’autostima femminile al prendersi cura di sé, valorizzando la propria consapevolezza e il proprio benessere. Nei contenuti verrà presentata la spazzola asciugacapelli volumizzante, creata in Limited edition insieme a Catia Tosi, imprenditrice che ha saputo trasformare la sua professionalità in una realtà imprenditoriale di successo nel settore Tech Import Export. Nel secondo appuntamento, Marina di Guardo incontrerà Martina Lorusso, in arte Momusso, la talentuosa illustratrice e social influencer che ha portato la sua creatività in tanti ambiti artistici e commerciali. La sua creazione: la shopper tote bag in edizione limitata disegnata appositamente per iN’s, sarà disponibile in tutti i punti vendita nel prossimo autunno, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La campagna Autunno in rosa è legata anche all’importante iniziativa che iN’s promuove dal 2021 a ottobre, il mese rosa dedicato alla prevenzione al femminile e alla lotta contro il tumore al seno. Si tratta del Pink Camper, il progetto di responsabilità sociale che iN’s offre alle sue collaboratrici, per sensibilizzarle sull’importanza della salute e della cura di sé. Il Pink Camper è una clinica mobile, allestita con attrezzature mediche all’avanguardia e personale sanitario specializzato, dove le donne possono sottoporsi gratuitamente a una visita senologica e a un’ecografia mammaria, due esami fondamentali per la diagnosi precoce del tumore al seno. Il Pink Camper rappresenta un gesto di attenzione e di solidarietà da parte di iN’s verso le sue collaboratrici, che possono così beneficiare di un servizio rapido, sicuro e confortevole. Per promuovere l’iniziativa, una pratica newsletter con link diretto per la prenotazione e un piano di comunicazione integrata che coinvolgerà diversi canali e strumenti. Le collaboratrici nei punti vendita riceveranno locandine e flyer informativi sul progetto e sulle modalità di partecipazione. Sul sito di iN’s sarà presente inoltre una sezione dedicata al Pink Camper, dove si potranno trovare informazioni, testimonianze e aggiornamenti sul progetto.
 
“La nostra campagna autunnale dedicata alle donne è il frutto di un impegno costante e di una visione strategica che mette al centro le esigenze, le aspettative e le potenzialità del mondo femminile. Siamo orgogliosi di proseguire con le iniziative del progetto In’s per le donne, che si sviluppano su diverse attività volte a valorizzare l’autostima, la salute, la bellezza e il talento di tutte noi donne” dichiara Francesca Anna Salmaso, Responsabile Marketing e Comunication.

“In qualità di azienda leader nel nostro settore, siamo consapevoli del nostro ruolo e della nostra responsabilità sociale, e intendiamo valorizzare il ruolo e il contributo delle donne nella società, nell’economia, nella cultura e nell’innovazione, per questo vogliamo offrire alle donne una proposta di valore integrata e differenziata accompagnandole nel loro percorso di crescita personale e professionale” aggiunge il Direttore Generale Moreno Fincato.
 

Veggy Good, la novità San Carlo che coniuga gusto e benessere

Veggy Good è la novità di casa San Carlo, uno snack croccante e sfizioso in grado di coniugare gusto e benessere e soddisfare anche i palati più esigenti, grazie a un connubio di sapori: quello del mais, rustico e leggermente affumicato, e della patata viola, dolce e deciso allo stesso tempo.

Primo snack della linea benessere a base di mais, i Triangolini Mais e Patata Viola, non sono fritti e non contengono glutine, lievito e lattosio. Con il loro sapore rappresentano l’equilibrio tra benessere e gusto. Uno spuntino ideale per ogni momento della giornata a casa, in ufficio, al parco: perfetti per affrontare il rientro dalle vacanze. I Triangolini Mais e Patata Viola, così come tutti gli snack della gamma, sono realizzati in un impianto che utilizza energia da fonti rinnovabili, con un pack realizzato con carta certificata FSC proveniente da foreste gestite in maniera etica e responsabile, completamente riciclabile nella carta.

Veggy Good Triangolini Mais e Patata Viola, disponibili nel formato da 65g, incontrano le esigenze di consumatori giovani, metropolitani, sempre al passo con i tempi e che amano il contatto con la natura, stare all’aria aperta e praticare attività sportive. Non a caso sono stati scelti come prodotto ufficiale dalla Federazione Ginnastica D’Italia. Della stessa linea benessere fanno già parte altre tre varianti: Triangolini Riso e tre legumi, Triangolini con Ceci croccanti, e i Quadrotti con Carota.

Bio, una survey di Nomisma rivela dati in crescita, in Italia e all’estero

Continua la crescita del biologico italiano: a confermarlo sono i dati su superfici agricole, operatori ed export. Positive anche le performance del mercato interno, grazie al traino dei consumi fuori casa (ristorazione commerciale e collettiva segnano un +18% sul 2022) ma anche di una ripresa a valore dei consumi domestici (+7% anno terminante luglio 2023 rispetto all’anno precedente), certamente spinta dalle dinamiche inflattive data la lieve flessione riportata a volume in distribuzione moderna. Sono questi alcuni dei dati che Nomisma ha presentato pochi giorni fa in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio 2023, gli Stati generali del biologico. Nell’ambito dell’Osservatorio Sana, strumento che propone il monitoraggio dei numeri chiave della filiera biologica, dalla produzione fino alle dimensioni del mercato, Nomisma ha presentato le ultime stime sul mercato interno, i risultati di una survey sul consumatore italiano e un’indagine su 254 imprese alimentari e vitivinicole.

Le dimensioni del mercato bio in Italia
Nel 2021 le vendite alimentari bio nel mercato interno (consumi domestici e consumi fuori casa) hanno superato i 5 miliardi di euro e rappresentano il 4% delle vendite al dettaglio biologiche mondiali. A trainare la crescita del mercato sono i consumi fuori casa che sfiorano 1,3 miliardi di euro, segnando una crescita del +18% rispetto al 2022 legata al balzo in avanti dei prezzi più che all’aumentare delle occasioni di consumo. Fondamentale però è la ripresa dei consumi domestici che, dopo la leggera flessione dello scorso anno (-0,8% a valore rispetto al 2021), registrano una variazione del +7%. Anche in questo caso la crescita è da collegare soprattutto alla spinta inflazionistica dell’ultimo anno, confermata dal calo dei volumi in grande distribuzione (-3% le confezioni di prodotti bio vendute rispetto allo stesso periodo del 2022).

Bio consumer base
I risultati della consumer survey Nomisma su 1.000 responsabili degli acquisti alimentari italiani hanno mostrato come la consumer base di prodotti bio sia rimasta costante rispetto allo scorso anno (89% della popolazione 18-65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio nell’ultimo anno). Chi acquista bio sceglie principalmente in base all’origine: il 29% seleziona prodotti bio 100% italiani, un ulteriore 17% quelli di origine locale/km 0 e l’11% cerca l’ulteriore presenza del marchio DOP/IGP. Anche la marca gioca da sempre un ruolo fondamentale nella scelta dei prodotti bio da mettere nel carrello (8% preferisce la marca industriale e il 7% la marca del supermercato).

L’export
Positiva anche quest’anno la performance dell’export di prodotti agroalimentari italiani bio che raggiunge i 3,6 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del +8% (anno terminante luglio) rispetto all’anno precedente. Nonostante si registri una crescita più contenuta rispetto allo scorso anno, comunque in linea con l’export agroalimentare nel complesso, il riconoscimento per il bio Made in Italy sui mercati internazionali risulta rafforzato dall’evoluzione di lungo periodo (+189% rispetto al 2013) e dal crescente ruolo del bio sul paniere dei prodotti Made in Italy esportati (il peso nel 2023 ha raggiunto oggi il 6% a fronte del 4% registrato dieci anni fa). Le aziende bio italiane dimostrano dunque la loro resilienza, nonostante un contesto fortemente condizionato da scenario inflattivo, emergenze energetiche e climatiche. Per gran parte delle aziende (il 74%) infatti l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia sono state le principali criticità da affrontare negli ultimi 6-12 mesi, seguite dalla riduzione della domanda di prodotti bio (riscontrata da un terzo delle aziende) ma le previsioni per il futuro sull’export bio italiano sono positive (anche più caute rispetto a quelle dello scorso anno). Nello specifico, il 38% delle aziende prevede di aumentare nei prossimi 12 mesi il fatturato realizzato sui mercati internazionali, quota che sale al 61% con riferimento al vino. Più timide le proiezioni riguardo al mercato interno, soprattutto da parte delle aziende del food. Nel wine, invece, ben 1 azienda su 2 prevede in Italia una crescita del fatturato nel fuori casa e 1 su 3 scommette sullo specializzato (enoteche, wine shop..). Meno entusiasmo sulla Gdo sia da parte delle aziende del vino che del food.

“L’interesse del consumatore per il biologico è confermato, ma l’attuale contesto economico, i consumi in forte revisione per lo scenario inflattivo e gli stili di vita e alimentari in continuo mutamento dove la crescita a valore è confermata ma a fronte di un rallentamento dei volumi venduti” commenta Silvia Zucconi, Chief Operating Officer Nomisma. “Fondamentale risulta dunque promuovere efficaci azioni di informazione verso i consumatori con l’obiettivo di rafforzare conoscenze e consapevolezza sui valori del biologico e sulle garanzie sottostanti la certificazione. In questa logica determinanti le opportunità legate alle iniziative del Piano di Azione Nazionale per l’agricoltura biologica a partire soprattutto dalla scuola e coinvolgimento delle nuove generazioni rappresentano oggi più che mai i pilastri per porre le basi di una corretta educazione alimentare. Fondamentale inoltre sgombrare il campo da elementi confusori relativi al profilo della sostenibilità ambientale di un prodotto; il 40% dei consumatori è confuso dalla presenza di green claims, favorendo attività informative sul punto vendita che per il 92% dei consumatori rappresentano un elemento molto efficace per comprendere le caratteristiche di sostenibilità ambientale del prodotto biologico”.

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