Antibiotici? No grazie, Coop lancia uova, pollo e suini “puliti” con “Alleviamo la salute”

I danni dell’abuso di antibiotici e il conseguente rischio di antibiotico resistenza è stato più volte sottolineato dall’Oms, l’Organizzaione mondiale della Salute, e Coop si spende con il progetto “Alleviamo la salute” lanciata due mesi fa: e sugli scaffali sono già arrivati le uova senza antibiotici, prime in Italia, e i primi prodotti di suino. Mentre è già stato raggiunto il traguardo del 100% pollo allevato senza uso di antibiotici.

Nei punti vendita sono arrivate le uova a marchio Coop prodotte da galline allevate a terra senza uso di antibiotici, sin dalla nascita. Due le referenze disponibili, certificate da due enti indipendenti, ben riconoscibili dai consumatori grazie alle apposite etichette. In totale, a regime, saranno allevate senza antibiotici almeno 2 milioni di galline con una produzione di più di 1.800.000 uova. Un traguardo alla portata di Coop che già nel 2010 ha ricevuto il premio “Good Egg” assegnato dalla “Compassion in World Farming” per le sue uova da galline allevate a terra con animali nati e allevati in Italia. La scelta era già avvenuta nel 2003 per le proprie uova a marchio, poi estesa appunto nel 2010 a tutte le uova di qualsiasi marca presenti sugli scaffali Coop.

 

Coinvolta l’intera filiera avicola, dall’uovo al pollo

Intanto la campagna “Alleviamo la salute” presentata a fine aprile scorso sta dando i suoi primi significativi risultati e Coop, oltre le aspettative, ha coinvolto il 100% della filiera avicola nel processo di allevamento senza uso di antibiotici in anticipo rispetto alla scadenza che si era prefissata. Nei supermercati del gruppo, infatti, sono già presenti a scaffale 25 referenze della linea “Origine” con etichetta “Allevato senza uso di antibiotici”, per una stima di 240mila polli a settimana. E tra poco la linea si arricchirà di altri prodotti per arrivare a 32 referenze.

«Raggiungere un obiettivo così complesso addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia è stato possibile -sottolinea Maura Latini direttore generale Coop Italia– grazie al fatto che la nostra politica è sempre stata quella di avere al nostro fianco fornitori consapevoli e coinvolti in processi produttivi e gestionali rigorosi: sono loro i nostri primi alleati».

La politica di riduzione nell’uso degli antibiotici è arrivata anche a interessare i primi prodotti suini che dalla prima settimana di luglio vanteranno l’etichetta “allevato senza uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi”. «È un primo obiettivo di riduzione che ci siamo dati per questi animali arrivando a garantire il non uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi – continua Latini -. Si tratta di un obiettivo comunque ambizioso e importante sempre nell’ottica della tutela della salute perché si tratta di una filiera particolarmente complessa».

Questi primi prodotti fanno parte della linea “Fior Fiore”, si tratta di animali allevati allo stato brado in due allevamenti toscani (sulle colline del Chianti e in Maremma). In tali condizioni gli animali impiegano molto più tempo per raggiungere il peso stabilito e questo ovviamente significa maggiore qualità delle carni e lavorazione artigianale dei prodotti. Attualmente nella linea sono coinvolti più di 3000 suini.

L’impegno complessivo di Coop è di lunga scadenza, imponente e tale da generare una vera e propria rivoluzione nei metodi di allevamento: complessivamente ne saranno interessati più di 14 milioni di animali ogni anno e oltre 1.600 allevamenti in Italia.