Le mamme “rare” trovano aiuto da Telethon e Auchan Retail Italia

Auchan Retail Italia sostiene la campagna primaverile di Fondazione Telethon, “io per lei”, attiva dal 9 aprile al 13 maggio: l’iniziativa mette al centro le mamme “rare”, quelle che ogni giorno affrontano con il sorriso sulle labbra (e qualche volta anche no) le malattie genetiche dei loro bambini.

Tutti i clienti dei punti vendita Auchan, Simply e Lillapois potranno per cinque settimane, ogni volta che fanno la spesa, aggiungere allo scontrino un contributo minimo di 1 euro che andrà alla ricerca Telethon sulle malattie genetiche rare. In cambio, oltre alla gratitudine delle mamme “rare”, i clienti riceveranno un minipack personalizzato da 20 grammi con quattro biscottini in pasta frolla di Grondona. Biscotti che, in confezioni da 300 grammi e al costo di una donazione minima di 12 euro saranno venduti il 5 e 6 maggio (giorni dei banchetti solidali delle piazze italiane) dai volontari della fondazione Telethon in alcune delle gallerie Auchan e IperSimply. In questo caso i dolcetti saranno confezionati in scatole di latta differenti e collezionabili, per incoraggiare chI ne vorrà prendere più di una.

Auchan Retail Italia, gruppo della grande distribuzione italiana che opera in 19 regioni con una rete di circa 1500 punti vendita attraverso i marchi Auchan (ipermercati), Simply, IperSimply, PuntoSimply, Auchan e MyAuchan (supermercati) e Lillapois (drugstore), collabora con Fondazione Telethon fin dal 2002 e in questi sedici anni ha contribuito alla ricerca Telethon con oltre 32 milioni di euro raccolti.

 

Trent’anni di ricerca (e risultati) per Telethon

Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca quasi 500 milioni di euro, ha finanziato oltre 2620 progetti con oltre 1600 ricercatori coinvolti e più di 570 malattie studiate.

E i risultati in questi quasi trent’anni sono stati incoraggianti. Grazie alla Fondazione Telethon è stata infatti resa disponibile, grazie alla collaborazione con GlaxoSmithKline e con l’ospedale San Raffaele di Milano, la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, dal nome commerciale Strimvelis. È destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è in fase avanzata di sperimentazione anche per la leucodistrofia metacromatica (una grave malattia neurodegenerativa), la sindrome di Wiskott-Aldrich (un’immunodeficienza) e per la beta talassemia, mentre è appena stata avviata o è prossima all’avvio per due malattie metaboliche dell’infanzia (rispettivamente, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1). Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.