Shopping, un evento sempre più a dimensione famiglia

Shopping e figli: una contraddizione? Non in Italia, dove ben il 73% dei genitori il più delle volte porta con sé la prole a fare acquisti, e il 29% addirittura sempre (con picchi decisamente più alti al Sud e tra le coppie più giovani). Ecco quanto emerge dalla ricerca realizzata da Neinver, 2° player europeo nel settore degli outlet, in collaborazione con ANPE, l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani.

Schermata 2016-06-29 a 15.35.09
DOMANDA: «Lei porta con sé il figlio/a/i a fare shopping (di abbigliamento, accessori)»

 

Quando

Lo shopping per l’80% degli italiani è concentrato nei weekend e per il 40% è vissuto come un’occasione familiare, percentuale che sale al 47% per i papà. È un momento giudicato positivamente dal 78% dei genitori, perché è capace di rasserenare (50%) e dare felicità (28%).

Dove e perché

Il 40% del campione propende per gli outlet, apprezzati per varie ragioni. Particolarmente graditi: la comodità di parcheggio (75%), le aree gioco (64%), gli spazi aperti per passeggiare (47%).

DOMANDA: «Cosa non deve mai mancare nel luogo dello shopping se si va con i bimbi?»
DOMANDA: «Cosa non deve mai mancare nel luogo dello shopping se si va con i bimbi?»

 

 

 

 

Laura Andreoletti, Country Manager di Neinver in Italia, ha confermato, con la sua dichiarazione, i risultati dell’indagine “Nei nostri centri il 50% circa dei visitatori viene con la famiglia, più della metà con bambini sotto i dieci anni”.

Dal canto suo, Luisa Piarulli, Presidente ANPE, ha commentato: “In una società complessa, nella quale predomina l’Avere piuttosto che l’Essere, educare allo shopping riveste un ruolo quanto mai significativo. Può rappresentare un’attività educativo-formativa utile nel percorso evolutivo e preziosa nella definizione di un’identità responsabile, purché sia vissuto come un evento piacevole e coinvolgente. Fare shopping con i genitori costituisce inoltre la premessa pedagogica per un’educazione al consumo consapevole e favorisce un primo approccio verso la comprensione dell’economia e dei suoi impliciti (risparmio, scelta, ponderatezza…)

Come

Qual è il comportamento dei bambini, in giro per negozi? È veramente incontrollabile? Contrariamente a quanto si possa pensare, le cose vanno meglio del previsto: solo 1 genitore su 4, infatti, lamenta che il proprio bimbo tocchi tutto ciò che vede, corra per il negozio (23%) o faccia i capricci perché gli si compri qualcosa a ogni costo (23%).Unico vero, grande “nemico” è la noia cui i piccoli reagiscono con broncio (1 su 2) pianti (9) e urla (11%), reazioni che mettono in difficoltà il 44% dei genitori.

DOMANDA: «Come reagiscono di solito i suoi figli di fronte a un NO? »-«E voi genitori, come reagite di fronte ad un capriccio?»
DOMANDA: «Come reagiscono di solito i suoi figli di fronte a un NO? »-«E voi genitori, come reagite di fronte ad un capriccio?»

Naturalmente le reazioni degli adulti sono variegate: si passa per esempio da un 10% che li rimprovera severamente, a un 3%, che, invece, cede alle richieste dei figli pur di metterli a tacere.

Come acquistano i genitori

Anche i piccoli hanno voce in capitolo: tanto è vero che il 58% dei genitori lascia sempre esprimere loro le proprie preferenze, mentre il 22% dichiara di non potersi esimere, visto che i propri figli hanno già dei gusti e uno stile ben precisi e solo il 20%, invece, sceglie senza tener conto di ciò che il bimbo chiede.

Tuttavia ciò non significa che gli adulti siano in balia della prole: solo il 20% dei genitori procede all’acquisto senza che ve ne sia effettiva utilità, ma esclusivamente per il piacere di gratificare i figli e meno ancora (15%) sono quelli che usano l’acquisto come “elemento di negoziazione”, legandolo al rispetto di un patto.