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Tag: alimentazione

La filiera carni presenta la clessidra ambientale

In un modello alimentare corretto il carbon footprint delle proteine è pari a 7,5 kg di CO2 equivalente, un valore in linea con quello di frutta e ortaggi, che arriva a 6,7 kg CO2 eq.

C’era la folla delle grandi occasioni stamattina a Expo Gate per la prima presentazione della ricerca sulla sostenibilità delle carni che vede per la prima volta riunite in un unico progetto Assica, Assocarni e UnaItalia, le principali associazioni di categoria delle tre filiere italiane principali (bovino, suino e avicolo). Ospite d’onore, più di un sempre frizzante Alessandro Cecchi Paone che ha moderato le presentazioni degli esperti presenti, non era una persona ma un oggetto: la clessidra ambientale, che troneggiava anche all’ingresso della struttura dedicata a Expo innalzata davanti al Castello Sforzesco.

http://youtu.be/eFuth1VspHM

La quale clessidra rappresenterebbe un nuovo modo di fare comunicazione sull’alimentazione e la sua sostenibilità. Di cosa si tratta lo ha spiegato Massimo Marino, fondatore di Life Cycle Engineering che ha condotta la ricerca. “Quello che presentiamo oggi è un nuovo simbolo che non sostituisce ma integra la tradizionale piramide alimentare che visualizza lo spazio degli alimenti all’interno della dieta mediterranea”. La rivoluzione copernicana consisterebbe nel non valutare la carbon footprint degli alimenti in termini assoluti, ma secondo il loro consumo reale.

Lo scopo, di ricerca e clessidra, è appunto quello di dimostrare che, in realtà, la carne non è da demonizzare in quanto alimento poco sostenibile, tutt’altro. “Il consumo di carni pro capite odierno reale al netto dagli scarti, – ha argomentato Marino  – si aggira oggi in Italia sugli 80 grammi al giorno: proprio quello che consigliano le linee guide dell’Inran (l’istituto per la nutrizione italiano, oggi CRA-NUT). La Clessidra Ambientale visualizza il concetto per cui, moltiplicato l’impatto ambientale degli alimenti per le quantità settimanali suggerite dalle linee guida nutrizionali, l’impatto medio settimanale della carne risulta allineato a quello di frutta e verdura, per i quali gli impatti unitari sono minori, ma le quantità consumate decisamente maggiori”.

Gli esperti schierati: Massimo Marino, Socio fondatore di Life Cycle Engineering, Ettore Capri, Direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile (Opera – UCSC), Evelina Flachi, Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Stefano Zurrida, Professore Associato di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Milano.
Gli esperti schierati: Massimo Marino, Evelina Flachi, Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Stefano Zurrida, Professore Associato di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Milano, Ettore Capri, Direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile (Opera – UCSC).

Il tentativo è quello evidentemente di contrastare anni di campagne ritenute denigratorie o non sempre scientificamente corrette, che hanno demonizzato il consumo di carne, specie rossa, il cui consumo eccessivo è ritenuta favorire obesità e malattie cardiovascolari.

In realtà la carne contiene sostanze nutritive importanti, mentre a causare danni sarebbe un consumo eccessivo, tecniche di cottura inadeguate (la sostanza carbonizzata ottenuta ad alte temperature) o tecniche di allevamento che provocano un eccesso di grassi nella carne, “alla americana”. La filiera italiana della carne invece strettamente controllata segue ormai processi industrializzati consolidati.

Dunque, lo scopo delle associazioni della filiera è sostanzialmente quello di mantenersi sulle posizioni attuali sul mercato interno, che ha ormai raggiunto la sua giusta quota di consumo procapite. Ce la ha confermato François Tomei, direttore Assocarni: “Ormai il mercato interno ha raggiunto una sua stabilità. Quello che si potrebbe fare è lavorare di più sul tema dei grassi, indicando sulla confezioni la percentuale interna. L’ho già visto fare con degli hamburger di Chianina in un supermercato”. Come vanno le nicchie, le carni bio e di animali allevati al pascolo? “Ci sono, certo, ma restano appunto una nicchia: contano per meno dell’1% del totale. Del resto basta andare al supermercato e veder i prezzi, doppi rispetto alla carne “normale” e tutto sommato ingiustificati”.

La “campagna della clessidra” si avvale di un video e di un sito nuovo di zecca.

Anna Muzio

Lafayette Gourmet e Lafayette Maison, icona dello stile francese

Lafayette Gourmet e Lafayette Maison (il format dedicato alla casa e alla decorazione) unite sotto lo stesso tetto, in boulevard Haussmann a Parigi: ecco la recente scelta strategica di Galeries Lafayette con lo scopo di celebrare ancora più in grande lo stile di vita francese.

Il risultato? Una nuova grande casa di 7.500 m² e 5 piani (quelli un tempo occupati da Marks & Spencer), in cui le varie aree dello shopping danno il meglio di sé: spesa alimentare, ristorazione, enologia, attrezzi per la cucina, biancheria.

Particolarmente ricca l’offerta della ristorazione, che consta di 14 punti che spaziano da rosticcieri tipici allo stellato Ducasse, dal pasticciere Pierre Hermé al bar Cuiller.

 

L’organizzazione degli spazi

3° PIANO – L’ARTE DI RIGENERARSI:

Apparecchi di bellezza

Biancheria da casa

Corredo da letto

Bagno

2° PIANO – L’ARTE DI RICEVERE:

Arte della tavola

Biancheria da tavola

Profumi per ambienti

1° PIANO – L’ARTE DI CUCINARE:

Tutto per la cucina

Piccoli elettrodomestici

Enologia

Vini, Champagne e Alcolici

PIANO TERRA – L’ARTE DELLA DEGUSTAZIONE:

Gastronomia francese

Cucina da tutto il mondo

SOTTOPIANO – L’ARTE DI FARE LA SPESA:

Alimentari

Mercato

 

 

Seducente

Seducente per natura, Kanzi®, la mela a club prodotta in esclusiva in Italia dai Consorzi VOG e VI.P., inaugura la stagione italiana 2014/2015 con un aumento del 30%.

La stagione è iniziata a fine settembre con un’ottima raccolta, in crescita del 30% rispetto alla stagione precedente grazie ai nuovi impianti messi a dimora negli ultimi anni e ora entrati in piena produzione. L’aumento nel volume di produzione permetterà di prolungare il periodo commerciale fino ai primi mesi estivi

Forte di questo avvio di stagione, Kanzi® quest’anno festeggia anche la sua decima stagione commerciale a livello europeo. La mela a club, frutto di un incrocio tra Gala e Braeburn, è stata infatti lanciata dall’organizzazione belga GKE nel 2004: da allora ha conosciuto una crescita costante ed è oggi tra i principali marchi del settore.

Un risultato che è frutto anche delle campagne di promozione del brand gestite da GKE in collaborazione con le strutture commerciali per Kanzi® dei singoli paesi. Quest’anno le attività sono già iniziate sulla pagina Facebook “The Seductive World of Kanzi®”, con un divertente quiz in cui i fan sono chiamati a indovinare il numero di mele presenti in un’immagine per tentare di aggiudicarsi un omaggio targato Kanzi®. Un’iniziativa che ha già superato i 2.000 partecipanti e si è concluso il 21 ottobre.

Nel corso della stagione le attività proseguiranno con promozioni sui punti vendita, PR tradizionali, Adv sui mezzi di settore e una iniziativa web based rivolta ai consumatori.

«Per questa stagione intensificheremo la distribuzione nei nostri due mercati più importanti, Italia e Spagna, con l’obiettivo di incrementare la conoscenza del brand – spiega il direttore del Consorzio VOG Gerhard Dichgans – In Spagna Kanzi® è ancora giovane ma sta già ricevendo acclamazione sia dal punto di vista distributivo che di favore presso i consumatori».

«La raccolta ha avuto un ottimo livello qualitativo – prosegue Josef Wielander, direttore del Consorzio VI.P – Kanzi® è una delle principali mele club, e in Italia e Spagna sta trovando un mercato crescente grazie a caratteristiche apprezzate da clienti e consumatori. I suoi segreti sono la polpa croccante e il perfetto bilanciamento tra dolcezza e acidità».

 

Moncalvo (Coldiretti): alla Gdo ruolo importante nel rinascimento dell’agricoltura italiana

Robero Moncalvo, presidente di Coldiretti, nel corso del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione risponde ad alcune domande di inStore sui rapporti tra sistema agricolo e gdo. Nella visione di Coldiretti, la sfida della modernità passa anche attraverso progetti di filiera che garantiscano la qualità del cibo sugli scaffali dei supermercati. Ne è un esempio il progetto per una filiera agricola tutta italiana che Coldiretti sta sviluppando.

Parlando poi della totale opposizione agli Ogm, Moncalvo ha detto: «L’offensiva crescente cui stiamo assistendo non è slegata dalla trattativa commerciale in corso con gli Stati Uniti, dietro la quale si annida la tentazione di cedere sulla qualità in cambio di un aumento della quantità di export dall’Italia. Gli Ogm sono parte integrante della trattativa. Il nostro no agli Ogm non riguarda la salute per l’uomo, anche se la comunità scientifica è divisa al riguardo, ma è di natura socioeconomica. Gli Ogm sono incompatibili con la distintività e i legami con la tradizione dell’agricoltura, mettono in discussione le comunità rurali nel mondo».

Alla Rinascente il food incontra la moda

Gli chef che saranno presenti all'edizione 2014 di When Foods Meets Fashion in Rinascente Milano Duomo

Dal 23 al 25 ottobre tornano alla Rinascente di Piazza Duomo a Milano gli chef stellati e gli eventi di When Food Meets Fashion. La tre giorni propone un incontro tra due grandi eccellenze italiane, la moda e il cibo, tramite una ricca serie di appuntamenti: miniconferenze e presentazioni di prodotti d’eccellenza agroalimentare, degustazioni, corsi di cucina, show-cooking ma anche session di make-up e creazione di gioielli di pasta.

Fondamentale ancora una volta, come nell’edizione 2013, la partnership con Jeunes Restaurateurs d’Europe, l’associazione che riunisce i migliori giovani chef dell’alta gastronomia europea e che per l’occasione metterà a disposizione cinque grandi talenti: Silvio Battistoni, Pietro D’Agostino, Nicola Fossaceca, Cristiano Tomei e Leonardo Vescera.

 

Lo store diventa palco e cucina

Un momento dell'edizione dell'anno scorso
Un momento dell’edizione dell’anno scorso

Tutti gli eventi sono realizzati negli spazi del grande magazzino più antico e famoso d’Italia, in tutti i piani dello store, grazie al coinvolgimento di brand presenti in Rinascente, non solo dell’alimentare ma anche della cosmesi e della moda, e del partner Moët&Chandon. Il food viene raccontato in varie vesti, con un focus sulla qualità delle materie prime e l’importanza delle scelte alimentari (è evidente il riferimento a Expo 2015). Alcune aree saranno adattate per fare posto alle esigenze di lavoro dei cinque chef stellati. Il design supermarket sarà trasformato in una scuola di cucina, con piastre di cottura a induzione, pentole e utensili, grazie ai partner dell’evento AEG e Alessi. I corsi con gli “stellati” (due dedicati ai bambini), gratuiti, sono riservati ai titolari di carta fedeltà Rinascentecard e Friendscard e prenotabili dal sito. Per accogliere gli show cooking l’area centrale del sesto piano sarà riorganizzata per consentire al pubblico di ammirare lo chef al lavoro.

A tema food anche l’iniziativa benefica collegata: Rinascente farà una donazione a il Pane Quotidiano, l’associazione che a Milano si occupa di distribuire cibo ai bisognosi.

Un format innovativo che sfrutta il richiamo delle “rockstar del terzo millennio,” gli chef stellati, per valorizzare l’ampia offerta e i marchi presenti in Rinascente e che sicuramente attirerà nel punto vendita grandi folle, di curiosi sì ma anche di potenziali clienti. La prima edizione ha visto la partecipazione di 61.000 visitatori.

Anna Muzio

L’irresistibile ascesa della stevia: +14% nel 2014

La stevia piace sempre di più, ed è sempre più utilizzata dall’industria: secondo la società di consulenza britannica Zenith International le vendite mondiali aumenteranno nel 2014 del 14% raggiungendo le 4.670 tonnellate, per un valore di mercato di 336 milioni di dollari.

Non è insomma solo la Coca Cola con la sua versione verde, la Coca Cola Life, ad avere pensato di utilizzare la stevia per ridurre l’apporto di calorie e dare un’immagine più salutista. L’estratto della pianta sudamericana, conosciuta in Brasile e Paraguay da millenni ma giunta da noi solo pochi anni fa, è ormai utilizzato per dolcificare bevande, ma anche yogurt, dolcificanti sostitutivi dello zucchero e perfino medicinali. “Oggi sempre più consumatori controllano gli ingredienti di alimenti e bevande – ha detto Simon Redwood, Zenith Market Intelligence Consultant -. Per i produttori è fondamentale ridurre il loro contenuto di zucchero, e dal momento che i consumatori stanno iniziando anche ad evitare i dolcificanti artificiali la provenienza naturale della stevia e il suo contenuto calorico vicino allo zero sono dei grandi vantaggi”. In effetti per il solo mercato delle bevande gassate, da tempo nel mirino delle campagne contro l’obesità e a favore di stili di vita più sani,  è previsto un calo del 14% entro il 2018 secondo Euromonitor.

Per contro, Zenith prevede che il mercato mondiale della stevia raggiungerà nel 2017 le 7.150 tonnellate, per un valore di 578 milioni di dollari. “Le preoccupazioni salutiste sono ancora poco sentite nei mercati chiave asiatici quali India e Indonesia, e ci vorrà qualche anno prima che la stevia prenda piede in questi Paesi. Ma quando lo farà, realizzerà a pieno tutto il suo potenziale”, ha concluso Redwood.

Panna leggera Meggle con 100% latte vaccino

Panna leggera e senza Lattosio? Non è u più un ossimoro. Ecco infatti Light Cuisine, la nuova panna  leggera senza lattosio (inferiore a 0,01%) che riduce del 50% il tenore di grassi rispetto alla panna da cucina (10% Light Cuisine Meggle VS 20% della panna cucina tradizionale).

Prodotta al 100% con latte vaccino, Meggle Light Cuisine risponde a un concetto tutto nuovo di vivere la leggerezza in cucina: meno grassi e alta digeribilità senza rinunciare alla qualità degli ingredienti che è garantita da Meggle e dall’ „etichetta pulita“…solo panna ed enzima lattasi!

La nuova ricetta risponde appieno anche alle aspettative di gusto ricco del buon latte.

Light Cuisine si aggiunge alla gamma di prodotti Meggle Light e Senza Lattosio per scoprire un nuovo modo di vivere la qualità in cucina.

Caratteristiche

Prodotto UHT a lunga conservazione da 200 ml.

Prezzo consigliato: € 1,19

 

Ortofrutta, salute e benessere in convegno al Macfrut

Il rapporto che lega salute e benessere al consumo di ortofrutta in una prospettiva globale è al centro della terza conferenza del World Food research and innovation Forum il  25 settembre nell’ambito del MacFrut di Cesena.

Il corretto consumo di frutta e verdura è uno dei più importanti presupposti per una dieta equilibrata e un elemento chiave per preservare nel tempo salute e benessere. Non a caso, accanto all’ormai celebrata dieta mediterranea, si affiancano nuovi stili alimentari, come quelli suggeriti dalla nordic diet, la dieta nata nei paesi del Nord Europa, che incentiva il consumo di frutta e verdura.
Sebbene noto alla maggioranza della popolazione, le statistiche evidenziano che il semplice consiglio di consumare frutta e verdura più volte al giorno è però da molti disatteso. Durante il MacFrut ricerca e imprese  si interrogheranno sulle innovazioni e sulle tendenze del settore, in particolare legate agli aspetti nutrizionali, con la finalità di capire e intercettare le esigenze e le domande dei consumatori.  Si parlerà anche dell’impatto della crisi economica mondiale sui consumi di frutta e verdura, e in particolare di come la ridotta disponibilità economica abbia ricadute sulla domanda alimentare e quindi sul comparto ortofrutticolo. Per il settore della trasformazione saranno presentate, infine, le tecnologie innovative per una migliore valorizzazione delle caratteristiche funzionali degli alimenti.

Il World Food research and innovation Forum è il progetto strategico con il quale la Regione Emilia-Romagna partecipa a EXPO Milano 2015. A fianco della Regione c’è Aster, Consorzio regionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, le Università, il sistema fieristico regionale e le associazioni imprenditoriali.

Aperto a Milano il primo temporary store di Nattura

NATTURA - Temporary Store Stazione Centrale Milano 3Resta aperto fino al 2 novembre, al piano terreno della Stazione Centrale di Milano, Casa Nattura propone a viaggiatori e non tutti i prodotti della linea con le ultime novità dedicate a un’alimentazione sana ed equilibrata.

È stato creato un ampio spazio in vetro e legno bianco, con un tappeto di erba artificiale che evoca la terra e la natura. Il vasto assortimento dei prodotti Nattura, quasi cento referenze, è disponibile in un unico punto vendita, per rispondere alle esigenze nutrizionali e ai gusti più variegati: prodotti vegetali, senza glutine, senza latte e uova, senza lievito, di kamut e altro ancora.

Il visitatore potrà scegliere con tranquillità i prodotti che più rispondono ai propri gusti, facendo una spesa di genuinità e salute che lo accompagni in tutti i momenti della giornata: da una colazione buona e nutriente a una pausa di gusto e leggerezza, da bevande dissetanti e depuranti fino a un pasto creativo e salutare.

La produzione Nattura è basata sulla ricerca di ingredienti selezionati con attenzione, biologici, escludendo l’utilizzo di organismi geneticamente modificati e di sostanze chimiche.

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