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Inalpi e il suo impegno per una filiera certificata. Ce ne parla l’AD Ambrogio Invernizzi

«Il marchio è ricchezza e forza». Ambrogio Invernizzi, AD di Inalpi non ha dubbi in proposito.

«Per questo, ci spiega, bisogna difendere questo patrimonio e investire per tutelarlo».

Esattamente quello che la sua azienda sta facendo in maniera sistematica, lavorando a 360° per garantire ai consumatori qualità certa, garantita e costante. Un impegno intenso di cui si è avuto modo di conoscere approfondire molti aspetti nel corso della fiera TuttoFood.

«Vede – ci spiega Invernizzi- oggi è fondamentale rassicurare i clienti sul fatto che siamo in grado di esercitare un controllo totale dell’intero ciclo produttivo del nostro latte.

Così abbiamo deciso di andare oltre i controlli previsti per legge: Inalpi ha infatti optato per effettuare con cadenza giornaliera tutti gli esami (tossine, antibiotici, enzimi ecc.) e di dotare tutti i mezzi di una strumentazione ad hoc per procedere ai prelievi direttamente in stalla.

Un meccanismo complesso e a elevato contenuto tecnologico, che prevede anche un sistema di incentivi per gli allevatori più ligi e delle penalità per i non adempienti».

Immagino che l’investimento necessario a mantenere standard così elevati non sia stato da poco…

Infatti: parliamo di 800 mila euro annui in più rispetto agli investimenti standard necessari per allinearsi al tradizionale sistema di controlli.

Il prossimo step?

Attualmente stiamo lavorando ad un protocollo di filiera, che coinvolge un’azienda del calibro della Ferrero e le due cooperative nostre fornitrici. L’obiettivo è quello di perfezionare ulteriormente l’aspetto della sicurezza e di migliorare l’operatività dell’allevatore, fornendo un vademecum dettagliato che spazi dalla tipologie dei mangimi al trattamento dei capi di bestiame, fino alle modalità più corrette per la mungitura. Il traguardo che ci siamo prefissati per il 2015 è quello di certificare la filiera.

Inalpi a Expo 2015: quali le iniziative?

Saremo presenti all’interno del padiglione di Federalimentare per tutta la durata dell’evento. Il nostro spazio sarà animato da un plastico della Lego a dalle creazioni di Ugo Nespolo. E naturalmente, abbiamo anche in carnet una serie di eventi che animeranno i sei mesi dell’Esposizione Universale.

Si è chiusa l’era delle quote latte: quali le conseguenze per voi?

Beh, qualche disagio c’è stato. Si è infatti registrato un aumento dei volumi prodotti che in media si è attestato intorno al 9-10%, ma che in alcuni casi è schizzato anche al 30%.

Il risultato è che ci siamo trovati con degli esuberi quantitativi non programmati. Per gestire la situazione si è stabilito che tale surplus (che per legge siamo tenuti a ritirare) dovrà però essere venduto a prezzo di mercato e non secondo gli accordi stipulati in precedenza sui quantitativi previsti a suo tempo.

TuttoFood ha contribuito a dare visibilità al vostro progetti di filiera e al vostro impegno per la sicurezza alimentare, ma è stato anche un trampolino di lancio per la vostra ultima novità…

Infatti: in anteprima abbiamo presentato la nostra linea d’alta gamma, realizzata in partnership con l’azienda di Daniele Invernizzi. Si tratta di quattro referenze DOP della Valsassina, che presto avranno distribuzione nazionale. Una nicchia interessante che speriamo trovi un volano importante nei sei mesi dell’Esposizione dedicata all’alimentazione. (Carmela Ignaccolo – Twitter: @carmelaignaccol )

Bermé al bergamotto e mela, novità salutare grazie ai polifenoli

Un nuovo succo al gusto di bergamotto e mela, puro al 100%, senza aggiunta di zuccheri e conservanti, è la novità di Bermé. Prodotto italiano, utilizza un bergamotto autoctono della costa ionica di Reggio Calabria ricco di benefiche sostanze naturali. Insieme ad un’alimentazione sana aiuta a combattere il colesterolo con effetti positivi per il cuore.

Il grande valore aggiunto di Bermé sta nei i polifenoli, contenuti nel bergamotto e mantenuti intatti in concentrazione particolarmente elevata grazie a un particolare processo di estrazione del succo, sia dalla polpa del bergamotto sia dall’albedo (la parte interna bianca degli agrumi che contiene anche un’alta quantità di flavonoidi). I polifenoli sono antiossidanti naturali presenti nelle piante, di cui è stata scientificamente dimostrata l’efficacia nella riduzione del colesterolo.

Il gusto di Bermé è contraddistinto dalla freschezza delle note agrumate e un po’ aspre del bergamotto, che lo rendono dissetante, e dalla morbidezza della mela. Un succo ideale a colazione e a merenda, in grado di fornire un apporto di vitamine e sali minerali anche a chi fa sport.

Bermé è prodotto e distribuito da Dolomiti Fruits di Nanno (TN) in collaborazione con GM Srl di Condofuri (RC) e, al momento, viene distribuito in Italia nei punti vendita Crai, Conad, Interspar ed Eurospar, Unes, Sma e Simply del Gruppo Auchan. Entro luglio sarà completata la copertura nazionale della distribuzione del circuito GDO. All’estero si troverà entro la fine dell’anno negli Stati Uniti, in Germania, Austria, Cina, Russia, Emirati Arabi e Giappone.

Tra le certificazioni ottenute ad oggi: la IFS Food da CSQA, Kosher ABCERT e il marchio di qualità Demeter.

Da Eurofood arriva la Quinoa di Pereg in quattro varianti

Quattro diverse proposte a base di quinoa per variare con gusto i nostri menu quotidiani sono quelle di Pereg Natural Gourmet Food distribuite da Eurofood.
Si tratta di una miscela di spezie e verdure aggiunte alla quinoa, alimento altamente digeribile, proteico, con poche calorie, adatto ad ogni dieta, soprattutto per i celiaci in quanto è totalmente priva di glutine. Contiene inoltre fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro, zinco, e grassi in prevalenza insaturi. È anche una ricca fonte di proteine vegetali ed è povera di sodio.

Queste le referenze:
Quinoa Integrale è la confezione base da 170 grammi per preparare quattro porzioni. In venti minuti è pronto un piatto adatto a celiaci, vegani e certificato kosher.

Quinoa “all’Italiana” è la miscela di quinoa e pezzettini di verdure: pomodori cipolle, carote, prezzemolo, peperoni, da consumare anche come insalata fredda.

Quinoa con Spinaci è la ricetta che unisce a una base di carote e cipolle una ricca quantità dell’ortaggio con il più alto contenuto di ferro in natura.

Quinoa con Verdure è una vera e propria ratatouille da usare come contorno a carne o pesce.

Italiani e verdure: le consumano, le amano e le sprecano di più secondo una ricerca Saclà Doxa

Le verdure sono amate dal 91% degli italiani, soprattutto giovani. Sei su 10 ne hanno aumentato il consumo nell’ultimo decennio. Alti gli sprechi: un italiano su due (52%) dichiara di essere costretto a gettare nella spazzatura le verdure che acquista. Però, sette su 10 le mangiano perché sono buone, svincolandole dalla logica “punitiva” di alimento da consumare solo “perché fa bene”, in cui sono state confinate per anni. Sono i risultati principali della ricerca “Gusto verde. Gli Italiani e le verdure” che Saclà ha commissionato a Doxa.

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Lontani i tempi del “contorno” punitivo, oggi le verdure, grazie anche all’attenzione crescente dedicata loro da chef stellatissimi, hanno scalato posizioni e anzi il 64% degli italiani le considera “piatto principale” del menu. Le consuma un esercito di 50 milioni di italiani (91%) e ben 7 su 10 le mangiano perché sono buone. Tra i giovani, il 58% dichiara di averne aumentato il consumo negli ultimi 10 anni. Per ragioni poi di gusto e praticità, ma anche per l’innata natura “anti spreco”, le verdure conservate risultano essere le preferite da due italiani su 10.

Nord e donne ne consumano di più
Gli italiani mangiano verdura in media una volta al giorno e il 20% le mangia più di 10 volte a settimana. In generale le donne (7,2 volte a settimana) consumano verdure più spesso degli uomini (6). Il Nord è un vero e proprio caposaldo del consumo di verdura (7,5 volte a settimane) mentre nel Sud Italia (ma dov’è finita la dieta mediterranea?) le porzioni settimanali scendono molto (5,3 volte). Nella media il Centro Italia (6,9).
In realtà questi consumi potrebbero essere anche più alti, se non sussistessero alcune barriere al consumo di verdura: secondo gli intervistati, ci vuole troppo tempo per prepararla (28%), la verdura non piace a tutti in famiglia (19%), mancano idee creative per cucinarla (14%) e, ma solo per ultimo, il fatto che non se ne apprezza il gusto (7%).

Conservate in crescita
Forse anche per questi motivi oggi 11,5 milioni di italiani si rivolgono alle verdure conservate, con un trend positivo nei consumi negli ultimi 10 anni del +5%. Il segreto di questo fenomeno? La metà degli italiani (52%) pensano che la qualità dei prodotti sia migliorata mentre per il 23% è rimasta stabile ed è peggiorata solo per il 9% degli italiani. Al top nell’apprezzamento olive (38%), carciofini (35%), e funghi (30%). In particolare tra i plus riconosciuti ad una verdura conservata ci sono la varietà offerta dalle aziende (63%), l’alto contenuto di servizio (49%) e il miglioramento del gusto (35%). I tre cardini su cui poggiano le aspettative dei consumatori nei confronti di una verdura conservata sono che sia sicura (57%), buona e gustosa (50%) e salutare (49%).
Insomma, la passione per le verdure, in Italia, non è la conseguenza di scelte di vita “estreme” o “ideologiche”: il consumo di verdure è considerato da 9 italiani su 10 (89%) importante per la propria alimentazione ma non a scapito di altri cibi. Vegani e vegetariani sono il 5% (1% i primi, 4% i secondi) della popolazione.

Semaforo verde per i vegani in gdo

Nell’ultimo numero di inStore, Valeria Volponi si occupa di come la distribuzione moderna sta affrontando un segmento di consumatori particolarmente interessante. Quello dei consumatori che si sono vitati ai prodotti vegetariani e vegani in particolare.

Statistiche non ufficiali parlano di circa 1.3 milioni di nostri concittadini votati al veganesimo, tali da rendere l’Italia il secondo paese al mondo per numero, dopo l’India. Per Eurispes gli italiani che non mangiano carne e pesce sono il 6,5% e coloro che escludono del tutto dalla dieta l’uso di prodotti animali e derivati solo 0,6%. Nel complesso, oltre il 7% della popolazione nazionale.

I vegani sono un target medio-alto spendente, di livello culturale elevato, sensibile alle scelte di consumo, a cui ha cominciato a prestare attenzione anche la grande distribuzione, generalista e specializzata. L’equazione “mangiare bene-stare bene” si è progressivamente identificata nel consumo di prodotti biologici e eco-friendly anche da parte di chi non soffre di allergie specifiche, tanto che il giro d’affari 2014 dell’alimentazione bio, secondo ricerche Ref su dati Nielsen, ha superato i 700 milioni di euro nei soli punti vendita della Gdo.

In una sorta di evoluzione naturale dal biologico, al vegetariano, al vegano, sono aumentate le referenze ed è migliorato anche il livello d’informazione al consumatore: più facile identificare i prodotti a scaffale, più immediata l’identificazione di quali cibi sono compatibili con la dieta scelta.

Puoi leggere tutto l’articolo nella versione sfogliabile online di inStore.

 

Tipiak lancia la Quinoa che con il Bulgur diventa Gourmand

Tipiak, il marchio francese noto per aver portato anni fa il cous cous sulle tavole italiane, presenta una novità in linea con le nuove esigenze del salutismo: Quinoa Gourmand. Si tratta di un mix di 50% di Quinoa Rossa e Bianca e di 50% di Bulgur. Un’alternativa al riso e alla pasta per preparare zuppe, minestre, risotti, contorni o insalate.

La Quinoa veniva coltivata già dal popolo Inca già 6000 / 7000 anni fa. Nota per le proprietà nutrizionali elevate, la Quinoa è apprezzata per la sua alta digeribilità, il grande contenuto proteico e il ridotto potere calorico che la rende adatta a ogni dieta. È un “falso cereale” ‐ non appartiene infatti alla famiglia delle graminacee ‐ contiene fibre e minerali come fosforo, magnesio, ferro e zinco, oltre ad essere fonte preziosa di proteine vegetali. La Quinoa inoltre è adatta per chi ha problemi di celiachia in quanto è totalmente priva di glutine.

Il Bulgur è un alimento a base di cereali, originario della Turchia. Si ottiene mediante la cottura a vapore dei semi di grano duro che, successivamente, vengono essiccati e frantumati in una sorta di granella. Una delle caratteristiche principali del Bulgur è quello di essere estremamente digeribile. È un cereale ricco di amido e povero di grassi, con un elevato contenuto di fibre.

Quinoa Gourmand è distribuita da Eurofood.

Nutri il Sapere: scuole alla scoperta del cibo negli iper Panorama

Informare e sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie ad una alimentazione corretta e consapevole , con una formula nuova per  un ipermercato: laboratori studiati ad hoc e tenuti presso i banchi dei freschi dagli esperti di Pam Panorama– è questo il senso dell’iniziativa “Nutri il sapere” di Pam, che, da marzo sino a fine maggio, coinvolgerà numerosi punti vendita Panorama sul territorio nazionale e numerose scuole primarie.

Nutri il sapereL’iniziativa, realizzata con il supporto di Gruppo Pleiadi, sarà strutturata in laboratori della durata di un’ora circa ciascuno, durante i quali i piccoli partecipanti approfondiranno la conoscenza ed apprenderanno i segreti del mondo ittico e del processo di produzione del pane, toccando con mano e sperimentando in prima persona quanto raccontato e spiegato a voce dal personale di Pam Panorama.

“Nell’anno di Expo2015 durante il quale il tema della corretta nutrizione del Pianeta diventa centrale come non mai, abbiamo deciso di investire fortemente in un progetto dedicato ai più piccoli per sensibilizzarli all’importanza di una consapevole e corretta alimentazione sin dalla loro giovane età – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama –. Per far questo abbiamo messo a disposizione l’esperienza ultra cinquantennale che abbiamo maturato sul campo, le competenze in materia di chi come noi quotidianamente si impegna per offrire il meglio da portare in tavola e gli strumenti più adeguati affinché anche i più piccoli possano capire l’importanza ed il valore della scelta di materie prime di qualità”.

 

Pesce e pane sotto la lente

Durante i laboratori tematici, gli studenti verranno a conoscenza di tantissimi aspetti e curiosità legate al mondo del pesce e della panificazione.

Relativamente al pesce, scopriranno i segreti della catena del freddo e tutte le fasi di lavorazione necessarie per offrire un prodotto fresco come appena pescato; analizzeranno il prodotto anche con il supporto di microscopi, osservandone le caratteristiche dal punto di vista tessutale e cellulare; studieranno la composizione, le funzioni vitali, le proprietà nutrizionali, come capire quando un pesce è fresco nonché gli accorgimenti necessari per offrire un prodotto di qualità 365 giorni l’anno.

Per quanto riguarda il pane, gli studenti apprenderanno, direttamente al banco forno, quali sono gli ingredienti principali e tutto il cammino e le trasformazioni che le materie prime devono fare prima di arrivare negli scaffali di vendita: scopriranno le diverse tipologie di pane in base alle specifiche caratteristiche, svilupperanno il concetto di trasformazione della materia coinvolgendo tutti i sensi e toccando con mano i principali ingredienti che lo vanno a formare, conosceranno i valori e le caratteristiche nutrizionali di questo importante alimento tanto amato nel nostro Paese e, attraverso immagini iconografiche, apprenderanno tutte le fasi della filiera.

Al termine delle attività, dopo un breve riepilogo dei punti salienti affrontati, gli studenti riceveranno dei gadget in omaggio accompagnati da veri e propri sussidiari di approfondimento sui temi trattati durante gli incontri.

Dopo Treviso e Marghera, il prossimo appuntamento con “Nutri il Sapere” è previsto per venerdì 13 marzo presso l’ipermercato Panorama di Roma Tiburtina.

Dall’orto alla cucina di Simply con Giorgione del Gambero Rosso

Parte dal Simply Store di Piazza Maestri del Lavoro a Siena domenica 22 febbraio il tour La cucina Simply di Giorgione, al secolo Giorgio Barchesi, romano “quasi veterinario” e volto noto di Gambero Rosso Channel che darà preziosi consigli per fare la spesa e preparerà all’interno del punto vendita alcune delle sua storiche ricette.

«Le mie ricette – spiega “Giorgione” – seguono la stagionalità dei prodotti. Sono piatti pensati per una cucina semplice e gustosa da mettere in tavola ogni giorno. Protagonisti indiscussi sono i prodotti del territorio, per questa ragione è importante saperli scegliere e quindi fare la spesa. Nel rapporto con Simply ritrovo la genuinità e la semplicità della mia filosofia in cucina, che intende divertire, unire le persone e recuperare la centralità dello stare bene a tavola».

Oggi è la giornata nazionale contro lo spreco alimentare: le azioni lungo la catena

Immagine Tesco su dati WRAP UK, 2014.

Anche quest’anno il 5 febbraio è la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare. Una buona notizia arriva dalla semplificazione normativa in materia di donazione degli alimenti invenduti che dovrebbe diventare operativa entro l’anno e favorire la donazione delle eccedenze e dei prodotti alimentari invenduti, attraverso la semplificazione e armonizzazione del quadro di riferimento (procedurale, fiscale, igienico-sanitario) che disciplina attualmente il settore.
Le responsabilità sono a tutti i livelli della filiera “dalla fattoria alla forchetta”, il risultato è agghiacciante: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo buttato ogni anno, sufficiente per sfamare quattro volte gli oltre 800 milioni di persone che muoiono di fame ogni anno.
Ecco alcune azioni intraprese da insegne della GDO per “colpire” il cliente finale.
Tesco ad esempio ha ridotto le promozioni “paghi uno prendi due” e ha inserito informazioni “anti spreco” sulle confezioni di 25 prodotti particolarmente “a rischio” di spreco, come spiega nel video Mark Little, Head of Food Waste Reduction.

I numeri dello scandalo sono evidenziati in questo video-inforgrafica del Barilla Centre for Food and Nutrition.

Gli italiani e lo spreco: percezioni e realtà
Il sondaggio “Waste Watcher – Knowledge for Expo” promosso da Last Minute Market con Swg “fotografa” le attitudini degli italiani verso lo spreco alimentare. Quattro su cinque si dichiarano incuriositi e soddisfatti delle tecnologie che possono favorire la riduzione e prevenzione dello spreco alimentare. Tra le soluzioni si pensa al frigorifero “smart” che segnala le date di scadenza del cibo riposto e conserva meglio il cibo. Il 19% degli intervistati si dichiara al contrario ancora impreparato o impaurito di fronte a tecnologie intelligenti. I più spreconi sono i giovani e i bambini, secondo il 63% degli intervistati. Nella percezione degli italiani solo il 22% dei cittadini di mezza età e solo il 2% degli anziani può essere tacciato di spreco. E i luoghi dello spreco? Mense, supermercati e ristoranti secondo la grande maggioranza degli intervistati, che auspica, sempre a larghissima maggioranza, una campagna di educazione sul tema sia per gli studenti che per i cittadini: lo chiede l’80% degli intervistati, quindi 4 italiani su 5. La realtà però vede lo spreco “domestico” responsabile del 42% dello spreco alimentare…

 

Torna a febbraio Biofach, “la” fiera del biologico

Andrà in scena dall’11 al 14 febbraio a Nuremberg, in Germania, Biofach e Vivaness 2015: Food for Thought, le fiere del biologico e della cosmesi naturale che riuniranno circa 2.200 espositori (200 dei quali al Salone Internazionale della Cosmesi Naturale) e circa 42.000 visitatori professionali attesi.

All’interno della manifestazione  si svolgerà un imponente convegno sul biologico che, tramite quasi 100 conferenze e gruppi di discussione, coivolgerà più di 6.500 partecipanti. In discussione, argomenti che muovono il comparto e danno forma al futuro del mercato globale e del movimento biologico, influenzando altresì la politica, partendo dal tema chiave di quest’anno “Organic 3.0 – buone condizioni quadro per più bio”. Il congresso si articolerà in sette forum, con il debutto del Forum della scienza e del Forum della politica. Agricoltura sostenibile, alimentazione free from, e tendenze del bio del futuro saranno tra i “temi caldi” trattati. Tutte le conferenze sono aperte e gratuite per i partecipanti di Biofach e Vivaness.

Come si posiziona la cosmesi naturale a fronte dell’andamento dinamico del mercato? Come può svilupparsi ulteriormente il settore? Quali temi muovono gli attori del mercato?  A queste domande risponderà il Forum VIVANESS, il congresso del Salone Internazionale della Cosmesi Naturale con sette manifestazioni. Nella giornata del 12 febbraio, dedicata ai mercati internazionali, si terrà la manifestazione “Italia, il mercato si muove ancora!”.

Per programmare la visita al salone e al congresso espositori, consultare la sezione Highlights & Congress sui siti di Biofach e di Vivaness.

 

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