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Centrale del Latte di Torino promuove la corretta alimentazione

A scuola di alimentazione, con la Centrale del Latte di Torino. Nei giorni scorsi, l’azienda piemontese ha realizzato un seminario divulgativo indirizzato a insegnanti, rappresentanti di classe, educatori, coordinatori didattici e responsabili mense di Torino e provincia oltre che a nonni e genitori impegnati a farsi ambasciatori di corretti stili di vita.

Un’iniziativa arrivata al 19° anno, che ha visto gli interventi in ambito nutrizionale dei sanitari dell’ASL Città di Torino e in ambito sportivo dell’Istituto di Medicina dello Sport. Numerose e di forte interesse le tematiche affrontate: il latte fresco e i suoi benefici, le fake news e le false intolleranze alimentari da latte vaccino, l’importanza dello sport in età scolare, per poi arrivare con l’Associazione FormEduca a un simpatico excursus di storia, aneddoti e curiosità legati all’azienda.

Positivo il bilancio dell’incontro fatto da Mario Restano, Direttore Marketing della Centrale del Latte di Torino: “Vedere questa platea così numerosa ci conferma l’importanza di continuare, come mission aziendale, a divulgare tematiche cardine legate ad alimentazione e salute. Vogliamo collaborare insieme a insegnanti, educatori, famiglie e supportarli nell’educazione degli studenti con il fine di promuovere messaggi chiari e semplici legati ai corretti stili di vita”.

Le relazioni del seminario sono disponibili sul sito www.centralelatte.torino.it insieme al virtual tour che con la sua esperienza di visita virtuale racconta a bambini e ragazzi in modo divertente tutto sulla filiera del latte, sulla sostenibilità, sulla lettura delle etichette e molto altro. Centrale del Latte di Torino ha avviato la produzione nell’ottobre del 1952 e oggi fa parte di Centrale del Latte d’Italia e Newlat Food, quindi del terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy.

Centrale del Latte d’Italia ha un fatturato attestato intorno a 309 milioni di euro, con 7 stabilimenti e 610 dipendenti. L’unità operativa di Torino serve 5.000 clienti ogni giorno, grazie a 4 piattaforme distributive e un parco mezzi di oltre 70 camioncini. È leader in Piemonte per la produzione e distribuzione di latte (fresco, a lunga durata Esl e a lunga conservazione Uht) e altri prodotti freschi/freschissimi (panna, insalate di IV gamma, yogurt, latticini, bevanda a base di soia, avena e riso, uova, pasta fresca e molti altri). I marchi di proprietà sono Tapporosso, Piemonte, LAATTE Tapporosso, Cappuccino Lovers.

Cosa mangiano gli atleti di serie A? Lo svela Probios

Cosa mangiano gli atleti di serie A per sostenere rendimento e performance durante allenamenti e partite? Da oggi è possibile scoprirlo sul sito di Probios e sui social network della squadra gigliata, l’ACF Fiorentina, che settimana dopo settimana svelerà 4 video ricette esclusive che caratterizzano i momenti più importanti della giornata degli atleti viola: colazione, pranzo, merenda e cena.

Un vero e proprio percorso alimentare a misura di campione realizzato dallo chef della squadra Duccio Pistolesi con la consulenza del nutrizionista della società viola Cristian Petri e sotto la direzione del Responsabile Sanitario Luca Pengue, che ha come protagonisti i prodotti Probios, l’azienda toscana leader nel bio dal 1978 e Official Food Supplier per la stagione calcistica 2021-2022, che ha portato nell’alimentazione quotidiana di tutto il Club viola, l’eccellenza dei suoi prodotti 100% biologici.

“Quando parliamo della performance atletica di una squadra di serie A, uno dei fattori importanti è l’alimentazione in quanto permette di ritardare l’insorgenza della fatica, diminuire e ottimizzare i tempi di recupero ed evitare cali di energia durante la gara”, sostiene Cristian Petri, nutrizionista dell’ACF Fiorentina. “Abbiamo deciso di avvalerci della consulenza di Probios, perché volevamo utilizzare l’esperienza di una delle aziende italiane più all’avanguardia nel settore dell’alimentazione. Possiamo sostenere di aver intrapreso una collaborazione vincente”.

“Ci sono tre elementi alla base della nostra cucina”, sostiene lo chef di ACF Fiorentina, Duccio Pistolesi, “far seguire alla squadra una alimentazione “Think global, cook local”, ovvero una ricerca per innovazione culinaria con prodotti locali; la grande attenzione all’idratazione; una corretta preparazione di ogni alimento alla ricerca di gusto, leggerezza e digeribilità. Siamo riusciti a trasformare il concetto di dieta, sempre poco amato, in qualcosa che rende il tutto più vicino alla ristorazione contemporanea e tradizionale, seguendo le linee guida del nutrizionista”.

Si parte con la video ricetta che racconta uno dei momenti più importanti per un atleta professionista: la colazione a base di Pancake proteici, Porridge, Fettamisù, una formula studiata per dare la giusta carica di energia a corpo e mente. Si passa poi al pranzo, online dalla settimana successiva, con un piatto classico della tradizione italiana: Le Penne di grano senatore Cappelli con umami di pomodoro. Sarà poi il turno della merenda con un frullato energetico realizzato con Protein Bar Peanuts ideale per il recupero post allenamento. La Pasta e fagioli, realizzata con la pasta proteica firmata Probios, proposta per la cena, chiude il ciclo di video contenuti nella quarta settimana.

“La collaborazione con l’ACF Fiorentina ci ha permesso di coronare un sogno: mettere a disposizione la nostra esperienza nel campo dell’alimentazione bio”, afferma Renato Calabrese, direttore generale di Probios. “Per ogni sportivo preparazione atletica e benessere psicofisico sono strettamente legati a un programma nutrizionale capace di sostenere sedute prolungate di workout. Ecco perché abbiamo messo a punto una linea specifica per gli sportivi e per chi ama uno stile di vita dinamico: si chiama BioChampion ed è pensata per tutti coloro che ricercano prodotti ad alto contenuto di proteine vegetali. Con queste 19 referenze accompagniamo ogni giorno l’allenamento quotidiano dei nostri campioni”.

L’iniziativa ha tutti i numeri per diventare virale. Le 4 video ricette verranno pubblicate e condivise non solo sul sito, sui canali social e sul canale YouTube della squadra viola, ma anche sul sito e sui canali social di Probios, già seguiti ogni giorno da migliaia di utenti che possono acquistare oltre 1.000 prodotti biologici di qualità certificata e da produzioni sostenibili.

Cibo fresco e personalizzato (anche a domicilio): debutta a Milano Dog Heroes

Cibo fresco per cani, basato su piani alimentari personalizzati, ideati da veterinari nutrizionisti e già porzionati per essere serviti: debutta a Milano la startup Dog Heroes.  Il tutto senza nemmeno muoversi da casa, perché Dog Heroes consegna a domicilio (inizialmente a Milano).

Le ricette

Sono realizzate con ingredienti di qualità e senza additivi chimici né conservanti, per dare al proprio cane un’alimentazione che sia il risultato di processi di selezione delle materie prime e processi produttivi identici a quelli della produzione alimentare per l’uomo. Ogni ricetta è stata studiata da veterinari esperti in nutrizione clinica per essere completa e bilanciata secondo le linee guida FEDIAF (Federazione Europea dell’Industria degli Alimenti per animali da compagnia) e ha come principale apporto proteico, la presenza di tanta carne (oltre il 60%), oltre a verdure, cereali, vitamine e sali minerali, il tutto cucinato in un laboratorio in Lombardia.

La mission

L’obiettivo di Dog Heroes è quello di rivoluzionare in chiave healthy un mercato, quello del cibo per cani, che vale in Italia oltre 1 miliardo di euro, ma che presenta ancora ampi margini di innovazione, sia per quanto riguarda la qualità del prodotto che il livello di digitalizzazione e i modelli di distribuzione.

Ordinare è semplice: basta andare sul sito ed inserire i dati del proprio cane: razza, età, peso, abitudini e stile di vita. I veterinari Dog Heroes, quindi, elaborano un piano alimentare personalizzato sulle informazioni raccolte, che verrà consegnato a domicilio ogni due settimane, con porzioni giornaliere pronte per essere servite. Tutte le ricette sono, letteralmente, a prova di umano e a basso impatto, perché ottimizzano il surplus delle lavorazioni degli alimenti per uso umano, riducendo le eccedenze alimentari

Le tre ricette offerte oggi da Dog Heroes – Pork Bowl a base di maiale, Turkey Bowl a base di tacchino e Fish Bowl a base di pesce – il piano alimentare su misura e i consigli dei veterinari del team sono disponibili da oggi su www.dogheroes.it.

AllergenIO: caccia agli allergeni. Trovati 18.000 ingredienti

Si chiama AllerGenIO ed è la prima piattaforma digitale che identifica gli allergeni in oltre 18.000 ingredienti validati scientificamente dal laboratorio di Scienze della Salute Umana dell’Università degli Studi di Firenze. Una soluzione innovativa che si propone come punto d’incontro tra ristoratori da un lato e i consumatori allergici e intolleranti.

Quello delle allergie e delle intolleranze alimentari è oggi un fenomeno di dimensioni importanti (parliamo di un  mercato potenziale, solo in Italia, di 15 milioni di utenti). Si tratta di un dato tanto rilevante da spingere nel 2011 l’Unione Europea a emanare il Regolamento 1169, secondo cui tutti i ristoratori europei sono tenuti per legge a creare, stampare ed aggiornare il registro allergeni relativo agli ingredienti contenuti nei piatti somministrati.

Sull’onda di queste esigenze è nato AllergenIO.

“E’ arrivato il momento – afferma Andrea Casadio, CEO e Founder di AllerGenIO – di pensare in modo differente alla ristorazione, fornendo agli operatori uno strumento che possa permettere loro di tutelare e potenziare la propria clientela, rivolgendosi finalmente a un target finora trascurato”.

AllerGenIO ha avviato oggi la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma StarsUp : un primo round di investimento che coprirà il fabbisogno finanziario della società per i prossimi 18 mesi.

“Il primo obiettivo – chiarisce Ilaria Filiberti, CFO di AllerGenIO – è lanciare campagne marketing mirate ad accrescere la community di consumatori, ad ampliare la rete commerciale e ad intensificare la presenza sui canali digitali. Il secondo è quello di coinvolgere nuove figure in modo da consolidare il nostro team e rafforzare in particolar modo le aree Information Technology, Marketing e Public Relations. Inoltre, continueremo a investire nell’ambito della R&S al fine di perfezionare e sviluppare nuovi servizi in target”.

Entro il 2020 l’obiettivo della startup è di espandersi verso l’estero e in particolare verso tutti i paesi dell’Unione Europea in cui vige la stessa normativa.

Il modello di business è basato sulla vendita di licenze a prezzi accessibili, a fronte di un servizio unico, scalabile, distintivo e totalmente replicabile nei 28 stati membri, per un mercato complessivo di 2 milioni di attività e 17 milioni di consumatori allergici.

“Un servizio che permette ai ristoratori di distinguersi e caratterizzarsi – conclude Casadio – con un vero strumento di marketing a portata di click. Lo sviluppo della nostra App, denominata IO, permetterà ai consumatori di accedere in tempo reale ai menù dei ristoranti AllergenSafe presenti nella zona, prenotare un tavolo e mangiare con piacere dove è più sano e sicuro dagli allergeni”.

 

 

 

 

Pam insegna a mangiare bene ai bambini con “Nutri il sapere”

Siamo ciò che mangiamo, e ciò che mangiamo da bambini fonda la nostra salute da adulti: per questo è così importante insegnare ai più piccoli a mangiare bene, a conoscere le proprietà di ciò che è nel piatto, a imparare a distinguere gli alimenti sani e buoni. È ciò che fa il progetto “Nutri il sapere at school”, promosso da Pam Panorama, che porta l’educazione alimentare nelle scuole primarie del territorio nazionale

Con il supporto scientifico di Pleiadi, azienda leader nella divulgazione scientifica, da maggio sono già stati 28 gli appuntamenti dedicati alle scuole aderenti al progetto, e 80 i laboratori portati in classe. Le città coinvolte sono Spinea (VE), quartier generale dell’azienda, Milano, Roma, Torino, Bologna e Padova.

L’iniziativa ormai alla sua quarta edizione, quest’anno propone un’offerta didattica arricchita nei contenuti e nel metodo. “Parlare di corretta educazione e consapevolezza alimentare è un obiettivo primario per Pam Panorama, per questo siamo felici di essere – ancora una volta – i promotori di “Nutri il Sapere at school”. I bambini si dimostrano sempre molto interessati a scoprire curiosità e benefici dei prodotti che trovano al supermercato e poi sulle loro tavole” dice Fulvio Faletra, Direttore Customer Engagement Pam Panorama -. Si tratta di un’attività di formazione a 360° poiché saranno proprio i bambini, clienti di domani, a riportare in famiglia quanto appreso guidando così i genitori nel compiere scelte più consapevoli.”

Molto lontano dall’essere una “noiosa lezione frontale”, i laboratori sono ad alto livello di interazione e sono condotti da un operatore qualificato, con un linguaggio consono all’età degli alunni. Attraverso attività ludiche, come card game o giochi di ruolo, e attività pratiche, come l’ideazione di un’etichetta o l’utilizzo di strumenti tecnici o ancora la preparazione dell’impasto per il pane, gli studenti hanno la possibilità di “toccare con mano” e di scoprire alimenti centrali in una corretta alimentazione, come appunto il pane, il pesce, il latte e i suoi derivati, i legumi, la frutta e la verdura.

Un’attenzione particolare viene riservata ai cibi biologici e ai prodotti freschi, anch’essi temi chiave per una corretta alimentazione. Ad accompagnare i bambini in questo viaggio nel cibo ci sono tre amici, provenienti dal pianeta Pam-o-Ram, e la storia che portano con sé: Anthea (una libellula-fragola), Gor (un gorilla-cocomero) e Liù (un leone-ananas), in missione sulla Terra per portare in salvo i semi di tutte le creature del loro pianeta in estinzione.

“Viene utilizzato il metodo sperimentale Pleiadi per coinvolgere gli studenti in prima persona, sviluppando così senso di osservazione, riflessione, manualità e creatività” fa sapere Lucio Biondaro di Pleiadi. Tutti i laboratori si svolgono direttamente a scuola, a eccezione di quello dedicato al pesce che si svolgerà presso i punti vendita Pam e Panorama.

Il progetto continua anche a casa, grazie al sussidiario che viene consegnato a studenti e insegnanti, dove trovano spazio nuovi esperimenti e le storie accattivanti raccontate da Anthea, Gor e Liù. Ai bambini sarà inoltre consegnata una tovaglietta per la colazione dove, sempre attraverso il gioco, potranno scoprire quali sono gli alimenti adatti per iniziare la giornata con la giusta energia.

TUTTOFOOD: i risultati del convegno nell’ambito di Retail Plaza

Esigenti e complessi: i consumatori si sono evoluti e il retail è chiamato a dar risposte adeguate.
Ecco unda delle principali evidenze emerse dal convegno Cibo: trasparenza, salute, identità – Le sfide di un consumo consapevole, organizzato da Fiera Milano in occasione di Milano Food City nell’ambito di Retail Plaza by TUTTOFOOD, l’arena dedicata al retail innovativo che approfondisce le tendenze più promettenti.

Come hanno evidenziato i dati presentati da Nielsen, a fronte di vendite stabili sta cambiando la composizione del carrello. Crescono soprattutto bevande, ortofrutta e largo consumo confezionato e si moltiplicano i canali tra cui scegliere. E se supermercati e superstore rappresentano ancora oltre la metà delle vendite (52%) e l’e-commerce solo l’1,2%, quest’ultimo è il canale che cresce più rapidamente.
La causa del cambiamento nel paniere dei prodotti? L’irruzione sulla scena dei millennial: un consumatore che, rispetto ai baby boomer, è più interessato a conoscere i meccanismi del settore (80% contro 63%) o a capire come è prodotto ciò che mangia (81% contro 65%) e che è disposto a pagare di più per cibi più salutari (81% contro 67% a livello mondiale; 76% contro 70% in Italia).
Nel nostro Paese, in particolare, i consumatori sono disposti a spendere di più per prodotti artigianali o poco industriali (74%), di origine italiana (72%), senza conservanti (70%) o ancora, a km zero (63%) o poco elaborati (63%).
Cambiano quindi anche gli stili di consumo e a crescere di più sono le fasce opposte: da un lato i Golden Shopper (4,3 milioni di famiglie con una spesa media di 3.780 euro) e dall’altro i Low Price (altri 4,3 milioni di famiglie con una spesa media pari a 2.860 euro). Dal 2015 a oggi, nel complesso, queste due categorie sono aumentate di 2 milioni di famiglie, per una spesa aggiuntiva di 6,6 miliardi di euro, e oggi contano ciascuna per il 17,4% sul totale dei consumatori.

“Trasparenza, salute e identità sono le parole chiave per gestire questa complessità – ha commentato Romolo de Camillis, Retail Director di Nielsen Italia –. Il cibo risponde sempre più a bisogni esperienziali e sono in ascesa i consumi identitari come il vegetariano-vegano-flexitariano o i consumi halal e kosher. Le performance di vendita dei prodotti sono quindi legate sempre più alla loro capacità di comunicare un messaggio, che coinvolge tutta la filiera”.

Un ruolo “di sistema” sottolineato anche nei dati presentati da Giorgio Santambrogio, AD di Gruppo VéGé e Presidente di ADM – Associazione Distribuzione Moderna: “Ogni settimana 60 milioni di persone acquistano nei punti vendita della distribuzione organizzata, generando 101 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 7% del totale nazionale. Il 91,5% dei fornitori sono imprese italiane e di queste il 78% sono PMI che, grazie alle marche del distributore, hanno la possibilità di entrare in canali e generare volumi a cui difficilmente avrebbero accesso in altro modo”.

“In tema di trasparenza – ha aggiunto Andrea Colombo, Direttore Generale di Coop Lombardia – abbiamo varato ad esempio un progetto per la vendita di uova ottenute senza antibiotici e oggi, insieme con IBM, abbiamo lanciato una call per coinvolgere 70 giovani startup e ricercatori e rendere disponibili in modo affidabile le informazioni lungo tutta la filiera attraverso un’innovativa tecnologia blockchain”.

“Per Esselunga trasparenza, salute e identità significano essere l’unico distributore in Italia con propri impianti di produzione alimentare in gastronomia e pasticceria, con oltre 700 materie prime lavorate e 284 referenze prodotte – ha aggiunto Luca Magnani, Direttore Qualità di Esselunga –. Abbiamo un laboratorio con 47 esperti e sviluppiamo la conoscenza, la ricerca e la cultura di prodotto. Per produrre la paella, ad esempio, abbiamo mandato i nostri esperti per 10 giorni in Spagna a imparare la ricetta originale dagli chef spagnoli”.

Per Stéphane Coum, Direttore Operations di Carrefour Italia, oggi la distribuzione deve cambiare il proprio “centro di gravità”: “I punti vendita devono essere luoghi dove il cliente può non solo acquistare ma anche mangiare, scegliendo tra prodotti che rispondono alle esigenze di target diversi. Non è solo una questione di marketing: la distribuzione deve accompagnare la ‘food transition’, che vede cambiare il ruolo sociale del cibo e per questo noi ci impegniamo, ad esempio, a una ripartizione più equa dei profitti con i produttori, oltre che a valorizzare le eccellenze locali con progetti ad hoc, di cui alcuni anche in Italia”.

“Noi adottiamo da molti anni un approccio molto diretto alla trasparenza – ha concluso Mario Gasbarrino, AD di Unes – ad esempio, abbiamo eliminato le promozioni per sostituirle con prezzi più bassi sempre. Oggi scelte come queste stanno diventando necessità per tutti, perché il cliente, anche grazie a Internet, ha a disposizione sempre più informazioni e le sue richieste crescono. Con il progetto Viaggiatore Goloso il nostro gruppo ha anticipato questa tendenza e oggi la sta accompagnando verso le sue ulteriori evoluzioni esperienziali e identitarie”.

In linea con il format di Milano Food City, Retail Plaza by TUTTOFOOD si rivolge a un duplice target, tanto business quanto consumer, con iniziative che tratteggiano un ideale filo conduttore verso i temi e le tendenze che saranno approfonditi l’anno prossimo in manifestazione. Il dialogo con il consumatore e il cittadino si realizzerà durante la settimana di Milano Food City (8-13 maggio) attraverso diverse attività in-store come esperienze multimediali, viaggi esperienziali, degustazioni, happy hour e personal shopper in collaborazione con le Insegne partner. Il palinsesto completo delle iniziative è disponibile online all’indirizzo http://www.retailplaza.it/Page/14.

Non solo. In occasione di Milano Food City, Retail Plaza by TUTTOFOOD lancia un nuovo concetto di cashback “consapevole”: i consumatori che faranno la spesa utilizzando una delle due app Ti Frutta o ExtraSconti, scattando la foto dello scontrino, otterranno denaro spendibile per acquisti futuri di prodotti basati su trasparenza, salute e identità e potranno partecipare a Retail Plaza.

 

 

Nutritionally correct: più fibre e proteine, ma meno grassi. Così cambia l’alimentazione degli italiani

Nutritionally correct, così si sta progressivamente rivelando l’alimentazione degli italiani, stando quanto emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che, a sei mesi dal lancio della prima, torna a fotografare i cambiamenti avvenuti sia nell’offerta dei prodotti di largo consumo venduti in Italia sia nella shopping list dei consumatori. Dall’indagine emerge infatti che i prodotti alimentari venduti in Italia sono più virtuosi e corretti dal punto di vista nutrizionale, con una riduzione di zuccheri e di grassi saturi e un incremento di fibre e di proteine. Sostanzialmente invariato l’apporto calorico, fermo a 184,8 calorie/100 g/100 ml.

Il metaprodotto

Lo studio in particolare ha monitorato la variazione della composizione nutrizionale di 40 mila prodotti venduti nei reparti drogheria alimentare, fresco, freddo e bevande e che, elaborando queste variazioni su basi statistiche, ha permesso di definire un “metaprodotto”, in figura esemplificato da un superpanino dell’informazione alimentare con cui evidenziare la media dei valori delle principali componenti nutrizionali (carboidrati, zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi, fibre e calorie) su 100 grammi o 100 ml.

Il metaprodotto Immagino -Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, ed. 2, 2017

L’Osservatorio Immagino ha evidenziato, in particolare, una crescita della presenza delle fibre negli acquisti degli italiani (+2,3% nell’anno terminante a giugno 2017), elemento nutrizionale che arriva a pesare quasi per il 2% nella composizione del metaprodotto che per la restante parte si compone per il 20,8% di carboidrati di cui 8,5% zuccheri, per l’8,6% di grassi di cui 3,0% saturi, e per il 6,2% di proteine. Le fibre sono la tendenza più importante sul mercato in questo frangente, mentre calano i grassi saturi (-0,8% in una componente lipidica media sostanzialmente invariata) e gli zuccheri (-0,1%). Cresce anche l’apporto medio di proteine (+1,7%) elemento su cui pone attenzione un ampio target di consumatori: dagli sportivi ai vegetariani/vegani, alle prese con la sostituzione di proteine di natura animale.

L’Osservatorio Immagino

Dal suo esordio a oggi, ha esteso la sua copertura, arrivando a comprendere un paniere di prodotti sempre più ampio che inquesta seconda edizione  ha analizzato oltre 100 variabili presenti sulle etichette di una base di 73.500 prodotti del largo consumo nata dal confronto tra gli 88.500 prodotti della banca dati del servizio Immagino di GS1 Italy a giugno 2017 e i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati da Nielsen. Si tratta di prodotti che, nell’anno terminante a giugno 2017, hanno sviluppato circa 33 miliardi di euro di vendite, pari al 78% delle vendite totali del largo consumo realizzate in ipermercati e supermercati italiani.

 

Sano, senza OGM, biologico e a Km 0: ecco il cibo che piace

Alimenti sani (senza grassi o sale), privi di OGM, biologici e possibilmente realizzati con ingredienti a KM0 : ecco i cibi preferiti dagli italiani. A dirlo l’indagine online realizzata da GfK in 17 paesi, chiedendo quali sono le caratteristiche più importati che considerano quando scelgono cosa mangiare o bere.

Un italiano su due (49%) ha indicato come fattori decisionali importanti il fatto che un alimento sia privo o a basso contenuto di zuccheri, realizzato senza utilizzo di OGM e privilegiando ingredienti a chilometro zero. Seguono nella classifica di importanza gli alimenti privi o con pochi grassi (44%) e quelli realizzati con ingredienti biologici (42%). Un italiano su tre considera valuta positivamente il fatto che un alimento sia privo di sodio o potenziato con vitamine e minerali. Infine, ben il 19% considera come caratteristica importante il fatto che un prodotto sia senza glutine.

I localismi

Gli italiani risultano i più sensibili in assoluto sul tema del KM0: nel nostro Paese si registra la percentuale più alta di persone che considera importante l’utilizzo di ingredienti locali quando si tratta di scegliere cosa mangiare.

Non emergono grandi differenze nelle classifiche di uomini e donne, anche se queste ultime esprimono in generale delle opinioni più marcate (in particolare per quanto riguarda gli alimenti a basso contenuto di zuccheri e di grassi).

Come prevedibile, le famiglie ad alto reddito assegnano in media maggiore importanza alle caratteristiche degli alimenti, rispetto a quelle a basso reddito. Interessante notare però come anche le persone meno abbienti tengano in grande considerazione i prodotti a KM0, in percentuale quasi uguale alle altre fasce di reddito.

A ogni età il suo cibo

Guardando invece ai risultati per fasce d’età, emergono alcune tendenze specifiche. La fascia d’età degli over 60 – ad esempio – risulta essere la più attenta in generale alle caratteristiche del cibo. Particolare importanza viene data a fattori quali l’utilizzo di ingredienti a KM0, senza OGM e a basso contenuto di sodio e grassi. Tra i ventenni invece c’è una spiccata preferenza per gli alimenti realizzati con ingredienti biologici e prodotti localmente. Infine, nella fascia 30-39 anni gli italiani danno particolare importanza ai prodotti senza glutine e che contengono probiotici.

Nel resto del mondo

A livello internazionale, si prediligono in linea di massima gli alimenti a basso contenuto di zucchero o senza zucchero e quelli privi di OGM (entrambi con il 48%). Al terzo posto si posizionano i prodotti privi o a basso contenuto di sale (45%), seguiti a breve distanza dai prodotti realizzati con ingredienti biologici, quelli a basso contenuto di grassi e arricchiti con vitamine o minerali.

Dall’indagine emerge inoltre come i più selettivi in assoluto siano essere i cittadini cinesi: per 8 categorie su 9, infatti, la Cina è al primo posto. L’unica eccezione riguarda gli alimenti a KM0, caratteristica che vede l’Italia al primo posto per importanza assegnata. Particolarmente esigenti anche i consumatori del Brasile, che si posiziona al secondo posto in classifica per l’importanza attribuita a ben 5 categorie.

L’indagine

GfK ha condotto un’indagine online in 17 Paesi, coinvolgendo oltre 23.000 persone dai 15 anni in su. Gli intervistati dovevano rispondere alla domanda: “Quando sono importanti le seguenti caratteristiche, quando devi scegliere un cibo o una bevanda?”. Le opzioni elencate erano: È realizzato con ingredienti biologici; Utilizza ingredienti o viene prodotto a KM0; È privo (o a basso contenuto) di zuccheri; È privo (o a basso contenuto) di grassi; È privo (o a basso contenuto) di sodio; È fortificato con vitamine o minerali; Contiene prebiotici o probiotici; È privo di OGM (Organismi Geneticamente Modificati); È senza glutine.

La rilevazione è stata effettuata nell’estate 2017.

I paesi coinvolti nella ricerca sono: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Russia, Corea del Sud, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

TUTTOFOOD 2019, un palinsesto ricco di innovazioni e di partnership di valore

TUTTOFOOD 2019: più di un anno e mezzo all’alba. Ma sono già più di 250 le aziende le aziende italiane e internazionali che hanno già confermato la loro presenza, per un parziale di oltre 11.000 mq occupati. E altre sono in lista di attesa per confermare la propria partecipazione alla fiera.

Carte in regola, dunque, per consolidare il ruolo di manifestazione agroalimentare internazionale più importante d’Italia, che la biennale milanese del food&beverage si è conquistata in sole sei edizioni, chiudendo quest’anno con numeri record: 80.146 i visitatori professionali, certificati (+2,5%), il 23% dei quali esteri da 141 Paesi, e più di 2.850 espositori dall’Italia e dall’estero.

La prossima edizione (fieramilano dal 6 al 9 maggio 2019) si annuncia ricca di innovazioni. A partire da un layout espositivo totalmente rinnovato, nel quale il confine tra espositori italiani ed esteri verrà superato in favore di una compresenza nei diversi settori merceologici, affiancati da un affondo sulle rispettive territorialità grazie alle aree TUTTOREGIONAL e TUTTOWORLD.

Sono 16 i settori verticali confermati, sui quali sono previsti numerosi approfondimenti:

TUTTODAIRY, TUTTOMEAT, TUTTOFROZEN, TUTTOSWEET, TUTTOPASTA, TUTTOBAKERY, TUTTOGROCERY, TUTTODELI, TUTTOOIL, TUTTOGREEN, TUTTOREGIONAL, TUTTOWORLD, FRUIT&VEG INNOVATION, TUTTOSEAFOOD, TUTTODRINK, TUTTOHEALTH.

Un’attenzione particolare sarà  inoltre, rivolta all’autenticità e alla protezione dei marchi e delle denominazioni di origine.

International Excellence

Per incrementare ulteriormente il livello della rappresentatività internazionale, ecco un’altra grande novità di TUTTOFOOD 2019, un progetto che si basa su una rigorosa selezione di sole eccellenze agroalimentari. Per ciascun settore è previsto un Paese Ospite – dall’Italia per la pasta alla Francia per i formaggi, dalle birre tedesche all’ittico spagnolo – che riunisce le “specialità” in otto “strade del gusto” dove dialogheranno con il meglio del Made in Italy agroalimentare.

In parallelo sono previste attività per incrementare la presenza in manifestazione di buyer italiani e internazionali e di operatori professionali provenienti dai principali Paesi e dai mercati più dinamici. I Paesi focus della prossima edizione saranno Cina, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA.

Le partnership

A rafforzare sempre più la manifestazione come hub dell’agroalimentare in tutte le sue declinazioni, si consolidano inoltre le autorevoli partnership siglate da Fiera Milano.

Tra queste spicca l’alleanza con Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, riconfermata fino al 2021 e intensificata con una cadenza annuale degli eventi: si aggiunge infatti da oggi il Netcomm Focus Food, l’appuntamento che mira a diventare punto di riferimento per la trasformazione digitale e l’e-commerce delle aziende del food&beverage.

Sempre annuale è anche l’appuntamento con Seeds & Chips, il Global Food Innovation Summit focalizzato su temi quali l’impatto delle tecnologie sulle filiere, che nel 2019 tornerà a essere inserito nel contesto della manifestazione mentre nel 2018 si terrà a fieramilanocity dal 7 al 10 maggio 2018, in concomitanza con Milano Food City e a cui prenderà parte John Kerry, ex Segretario degli Stati Uniti d’America.

A Milano Food City, la settimana del cibo di qualità che coinvolge tutta la città dal 7 al 13 maggio, gli espositori di TUTTOFOOD condividono il meglio dei loro prodotti con foodies, cittadini e turisti in una miriade di eventi coinvolgenti, dalle degustazioni agli show-cooking ai momenti per le famiglie. Nel 2018 Milano Food City, nata da un’idea originaria di TUTTOFOOD, sarà inserita nel programma annuale di “settimane-evento” di YESMILANO, ricevendone un ulteriore traino promozionale.

 

Per informazioni sempre aggiornate: www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.

KM90, la nuova risto-bottega emiliana che valorizza le eccellenze

Si chiama KM90 ed è la nuova risto-bottega emiliana creata da un gruppo di imprenditori che hanno fatto della selezione e della qualità due must. Specialmente quando si parla di eccellenza enogastronomica, di tradizione emiliana, di storia locale e di passione.
Il nome non è casuale: il locale, infatti, si trova esattamente in corrispondenza del casello autostradale di Fidenza (tra le uscite Fiorenzuola e Parma) della A1 (la Milano-Napoli) ed esattamente al novantesimo chilometro della stessa.
KM90 è articolato per aree: la caffetteria, la risto-bottega, il ristorante emiliano, la bottega.

La caffetteria

Per un caffè, un cappuccino, una macedonia, una fetta di torta, un centrifugato di frutta fresca oppure per un aperitivo emiliano. Il caffè di KM90 nasce dalla selezione di una singola piantagione, portata in torrefazione e proposta senza nessuna interferenza. Solo fuoco! Oltre al caffè, tè e infusi, cioccolata calda, succhi di frutta freschi, spremute e biscotteria.

La risto-bottega

Dal panino al culatello di Zibello DOP, a quello con il prosciutto di Parma riserva 24 mesi, dalla focaccia vegetariana alla piadina con prosciutto cotto e crema di Parmigiano Reggiano, dalle lasagne alla bolognese alle melanzane alla parmigiana oppure da un tagliere di salumi e formaggi all’hamburger di strolghino con spinaci saltati e maionese leggera. Questi sono solo alcuni dei piatti che possono essere ordinati alla risto-bottega di KM90 e ritirati, dopo aver fatto lo scontrino in cassa, stando comodamente seduti al proprio tavolo ed aspettando la vibrazione del pager.

Il ristorante emiliano

Il ristorante emiliano è ospitato negli spazi al piano superiore di KM90, in un ambiente accogliente caratterizzato dal mattone e dal legno delle travi e del parquet. Il ristorante emiliano è l’unico spazio di KM90 che fa “pausa”: chiude infatti il lunedì sera.

La bottega

Tutto ciò che si vede a KM90 può essere consumato in loco o portato a casa per condividere la cultura del buon cibo, con i sapori e i saperi dei migliori artigiani del gusto. L’Emilia è famosa nel mondo per i suoi prodotti tipici, DOP, IGP, pasta fresca ripiena, vini, conserve ed eccellenze gastronomiche. La selezione della qualità è il risultato della ricerca, della passione e dell’esperienza di Silvano Romani.

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