To Dream atto primo. Ha aperto i battenti ieri, 13 aprile, la mega struttura commerciale pensata per riqualificare l’ex area industriale Michelin, nel quadrante nord-ovest di Torino. Si tratta della prima fase di un progetto che si svilupperà su un’area complessiva di 270.000 metri quadri, tra open mall e parcheggi.
A essere inaugurati in corso Romania – alla presenza di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino – sono stati per ora circa 25.000 metri quadri, che ospitano negozi di abbigliamento, casalinghi, libri, attrezzatura sportiva, beauty e una food court con 14 ristoranti, per un totale di 56 attività. Ma è solo l’antipasto: una volta completato – a fine 2024 – To Dream accoglierà, oltre al nuovo headquarter Michelin, 107 punti vendita, di cui 24 dedicati alla ristorazione; un cinema con 8 sale; una palestra Virgin; un Hotel Marriot 4 stelle con 120 stanze; una pista per go-kart tra le più lunghe d’Europa, costruita su tre livelli. Sono previsti inoltre numerosi servizi, un’area parcheggio per oltre 4.000 posti auto, dei quali 700 all’aperto, 400 postazioni di ricarica per le vetture elettriche e più di 150 stalli per le biciclette. A regime, in base alle attese dei promotori, To Dream dovrebbe richiamare ogni anno 12 milioni di visitatori, grazie a 88.000 metri quadri di superficie, suddivisi tra 45.000 metri quadri di negozi, ristoranti e servizi; 20.000 metri quadri di attività ludico ricreative, hotel, palestra; 20.000 metri quadri di retail park; 3.000 metri quadri di uffici.
Numeri impressionanti e l’investimento non è da meno: To Dream costerà oltre 250 milioni di euro, secondo quanto dichiarato a Instoremag da Francesco Federico, Amministratore Delegato di Romania Sviluppo, la società che ha portato avanti l’iniziativa: “To Dream nasce con l’ambizione di portare benefici a un ampio territorio; è un progetto di rigenerazione urbana straordinario, con un evidente valore sociale, che recupera oltre 270.000 metri quadri di area industriale restituendo ai cittadini un pezzo di città che offrirà servizi, occupazione, accessibilità, sistemi di mobilità efficienti e alternativi. L’intervento rappresenta uno snodo strategico di collegamento tra la periferia nord e il resto della città: una ricucitura fisica, economica e sociale. Una centralità urbana, ottimamente collegata non solo con il centro di Torino, ma con l’intera regione. To Dream dimostra concretamente come l’applicazione degli strumenti di rigenerazione urbana possano dare vita a un luogo nuovo in grado di creare valore, offrendo anche possibilità di incontro, lavoro e relazione”.
Questa prima fase ha richiesto 18 mesi di lavori, ma chiaramente la genesi del progetto è molto più antica, visto che il cambio di destinazione d’uso dell’area era stato avviato dall’Amministrazione di Torino nel 2010. Nella seconda fase – la cui apertura è prevista per il prossimo autunno – l’offerta commerciale verrà arricchita con ulteriori 20.000 metri quadri e l’arrivo delle insegne del gruppo Inditex (7.000 metri quadri) e di Primark (6.000 metri quadri). La terza, e ultima, fase di sviluppo di questo Urban District è prevista per la fine del 2024, con la realizzazione dell’area dedicata alle attività ludico-ricreative e del retail park con grandi e medie superfici commerciali (tra cui Decathlon con 5.500 metri quadri), Euronics, Risparmio Casa e il completamento dell’offerta di ristorazione, nonché l’apertura dell’Hotel Marriott.
Per quanto riguarda l’alimentare, To Dream avrà tre food court che incideranno circa il 10% sulla superfice commerciale utile: “La prima è collocata all’ingresso – spiega Edoardo Favro, Amministratore Delegato di Realia, la società che cura la commercializzazione del progetto – ed è focalizzata su fast food e delivery; la seconda, anch’essa inaugurata nella prima fase, seppure parzialmente, ha un carattere più da slow food, con servizio al tavolo. La terza food court, che verrà realizzata nell’aera ludica, sarà un misto tra le due formule. Ci saranno tutte le principali insegne, come Bomaki, Roadhouse, Wagamama, La Piadineria, Caffè Vergnano, Kebhouze. In particolare, Signorvino farà qui il suo flagship piemontese con un’area di 550 meri quadri, di cui 300 dedicati all’enoteca e 250 dedicati alla ristorazione. To Dream è un’iniziativa di natura regionale e questo è stato riconosciuto da tutti i principali brand, che hanno optato per taglie importanti dei punti vendita”.
Sotto il profilo architettonico, il progetto dell’architetto Adolfo Suarez, direttore di L22 Retail, brand del Gruppo Lombardini22, prevede che il percorso di visita inizi dalla piazza sviluppata intorno alla torre piezometrica, elemento di archeologia industriale che è stato conservato per ricordare il passato dell’area. Una grande scalinata in legno porta al piano commerciale rialzato dove archi e portici abbracciano la promenade (un viale centrale che sarà lungo circa un chilometro) e accolgono le vetrine dei negozi. Suarez – ideatore di altre importanti opere in ambito retail come il Forum Palermo, il Centro Sarca e il Bicocca Village di Milano, il centro commerciale Porte dello Jonio a Taranto e il Centro Commerciale Lingotto di Torino – si è ispirato ai portici della città sabauda, reinterpretandoli con grandi archi dal disegno minimale e contemporaneo, che si ritrovano anche nel logo della struttura.