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Joint venture tra Euricom e Fatima per l’esportazione del riso basmati in Pakistan

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione antitrust, Euricom annuncia la partnership (50:50) con Fatima Rice Mills e diventa una delle prime società straniere a stabilire una base per la produzione di riso per l’esportazione in Pakistan. Nell’ambito della transazione, Euricom acquisirà il 50% del capitale azionario di Fatima mentre Fatima controllerà il restante 50%. Fatima è proprietaria della più moderna riseria per la lavorazione del riso basmati in Pakistan, un Paese riconosciuto come fornitore leader di riso basmati di alta qualità che soddisfa i severi standard qualitativi europei.

Circa l’80% delle importazioni europee di basmati proviene dal Pakistan. Questa transazione pone Euricom, che trasforma e vende globalmente circa un milione di tonnellate di riso all’anno, come l’unico grande operatore nel settore del riso con un partner locale e una base per l’esportazione in Pakistan. In quanto operatore importante nel settore del riso e con una crescente domanda di riso basmati, Euricom aiuterà la joint venture ad accedere non solo all’Unione Europea, ma anche al Regno Unito e ad altri mercati internazionali.

“Lavoriamo con Fatima da quindici anni, avendo costruito una forte partnership che ha permesso ai consumatori europei di gustare un riso basmati di alta qualità. Questa partnership ci aiuterà a rafforzare il nostro controllo sulla catena di approvvigionamento del basmati e raggiungere un maggior grado di integrazione verticale, saremo quindi più efficaci nel garantire l’approvvigionamento e nell’attuare pratiche etiche e sostenibili. Questo aspetto è sempre più importante per noi e per i nostri clienti” ha commentato Bruno Sempio, Presidente di Euricom.

“Crediamo che questa collaborazione presenti una preziosa opportunità non solo per la nostra azienda ma anche per il nostro Paese, soprattutto in questo momento in cui gli investimenti esteri in Pakistan sono limitati. Siamo quindi fiduciosi che questa joint venture avrà un impatto positivo sull’attività dei piccoli produttori e contribuirà in modo significativo a incrementare le esportazioni del Pakistan. Siamo certi che Fatima continuerà a operare come sempre, servendo tutti i nostri clienti con lo stesso livello di impegno e dedizione di prima” ha aggiunto Ghulam Sarwar, Proprietario e CEO di Fatima.

La transazione dovrebbe essere completata entro il 31 dicembre 2024.

Italia Zuccheri e Forno Bonomi insieme per promuovere il made in Italy

Una partnership nata sotto il segno dell’eccellenza produttiva e il rispetto per l’ambiente quella nata tra Italia Zuccheri e Forno Bonomi. A partire dalla scorsa estate, il logo di Italia Zuccheri è presente sui pack degli Amaretti Forno Bonomi, un segno tangibile di questa collaborazione e un endorsement che promuove l’italianità tanto nel canale della Grande Distribuzione Organizzata quanto nel canale Horeca. La sinergia tra le due aziende non solo celebra la qualità dei prodotti, ma sottolinea anche un impegno condiviso verso pratiche sostenibili e una forte identità di origine italiana.

“La collaborazione con Forno Bonomi rappresenta un importante traguardo per Italia Zuccheri – dichiara Alessandro Benincà, Direttore Generale di Italia Zuccheri Commerciale. Attraverso questa nuova intesa, abbiamo l’opportunità di far conoscere il grande valore dello zucchero 100% italiano, frutto del lavoro di migliaia di bieticoltori della nostra cooperativa. La presenza del nostro zucchero negli Amaretti di questa storica azienda di montagna ci permette di raccontare una storia di tradizione e di rispetto per la terra e le persone. Crediamo fortemente nel valore di fare rete con le aziende e le filiere, e questa nuova sinergia ne è un esempio concreto”.

“Siamo ambasciatori del Made in Italy nel mondo e lieti di collaborare con Italia Zuccheri per utilizzare lo zucchero 100% italiano nei nostri Amaretti – aggiunge Fausto Bonomi – Amministratore Delegato di Forno Bonomi. Questa partnership rafforza il nostro impegno verso la sostenibilità e l’eccellenza italiana, offrendo ai nostri clienti bontà e qualità garantita per le specialità dolciarie della nostra tradizione. Siamo certi che la combinazione dei nostri prodotti con lo zucchero Italia Zuccheri sarà apprezzata dai nostri consumatori”.

Epta e Lidl insieme per il punto vendita più sostenibile di sempre

Epta, azienda specializzata nella refrigerazione commerciale, ha contribuito alla realizzazione del punto vendita Lidl Italia più sostenibile di sempre, progettando un innovativo impianto di refrigerazione. Quest’ultimo si distingue per una centrale frigorifera a CO2 transcritica, arredi refrigerati a gruppo incorporato a propano e un sistema di recupero di energia termica, che alimenta le pompe di calore acqua-acqua per il riscaldamento e il raffrescamento dello store. Lidl, che conta oltre 12.350 store a livello globale di cui 750 solo in Italia, ha scelto di affidarsi a Epta per ottimizzare le performance della sua catena del freddo nel primo format di supermercato del futuro, inaugurato il 30 maggio scorso a Villafranca, in provincia di Verona. Il nuovo Lidl, che si estende su una superficie di 1400 m2, sostituisce lo storico punto vendita di Villafranca aperto nel 1992, e segna l’inizio di un nuovo capitolo e un punto di svolta nelle politiche di sostenibilità dell’azienda. Numerosi sono i primati del nuovo store: completamente autosufficiente da un punto di vista energetico in virtù dell’installazione di un impianto fotovoltaico da 575.000 kWh/anno, e costruito con materiali riciclati, minimizza le dispersioni energetiche e le emissioni in atmosfera, per un’eco-compatibilità a tutto tondo.

“Questo progetto nasce dalla consolidata collaborazione tra Epta e Lidl Italia: nel 2022 un team di specialisti dell’insegna ci ha infatti presentato la sfida di realizzare un format di Retail a impatto zero, che si ispira alla comune vocazione per l’innovazione e la sostenibilità di entrambe le realtà” afferma David Wirth, Responsabile tecnico di Epta del progetto.

Al cuore dell’impianto si colloca una versione potenziata di Eco2Small, centrale a CO2 transcritica di media e bassa potenza, ideale per installazioni in spazi ristretti, che coniuga compattezza e modularità, consentendo numerose possibilità di configurazione. In tale contesto, la centrale si combina con un subcooler ETE Extreme Temperature Efficiency che, attivo in caso di temperature elevate, garantisce un raffreddamento del fluido refrigerante e un significativo risparmio oltre i 40°C. In aggiunta l’intero sistema si fonda sul recupero di energia termica che prevede, in primavera e autunno – con temperature esterne comprese tra i 15 e i 22°C – il rilascio in ambiente dell’eccesso di calore prodotto dagli arredi, a favore di una sensibile riduzione dei consumi energetici. Grazie alla tecnologia ETE, il punto vendita è in grado di lavorare nelle più sfidanti condizioni di calore estremo che caratterizzano le estati di oggi e del futuro. Infine, nella stagione invernale, al di sotto dei 15°C, un sistema di Heat Recovery permette di valorizzare il surplus di energia termica originata dai banchi, al fine di riscaldare il punto vendita.

Il sistema, già sperimentato da Epta in diverse installazioni, è garanzia di efficienza in tutte le quattro stagioni. Nello store Lidl di Villafranca, l’innovazione del Gruppo raggiunge un livello inedito: per la prima volta l’impianto opera a CO2 subcritica, senza la necessità di passare in transcritico durante la modalità Heat Recovery, attiva nel periodo invernale. Inoltre, Lidl Italia consegue un superiore risparmio energetico grazie ai 1280 moduli fotovoltaici bifacciali applicati sul tetto e sulle pensiline ombreggianti del parcheggio del punto vendita, in grado di produrre il corrispettivo energetico dei consumi di 230 abitazioni.

Une refrigerazione senza sprechi
Lidl Italia opta per la chiusura dei banchi frigoriferi del suo nuovo punto vendita, adottando una strategia vincente per combattere gli sprechi. Con l’obiettivo di limitare la dispersione del freddo all’interno dello store di Villafranca, a vantaggio di una migliore conservazione delle referenze e di un abbattimento dei costi energetici, l’insegna ha infatti selezionato i top di gamma dell’offerta tecnologica Costan, con porte vetrate sempre di produzione Epta. Tra i modelli protagonisti del punto vendita, Sound Top, verticale negativo a gruppo incorporato, funzionante a propano e destinato ai surgelati, si conferma assoluto bestseller per il mondo discount, con una superficie espositiva raddoppiata a parità di ingombro al suolo, in combinazione con vasche tradizionali.

Nel reparto freschi spiccano invece i verticali positivi GranVista della famiglia GranFit e Arcade della linea Fundamenta, entrambi a marchio Costan, destinati rispettivamente a referenze di ortofrutta, carne e pesce e salumi e latticini. Se il primo modello assicura eccellente visibilità ai prodotti, grazie a porte dal design esclusivo dotate di maniglie trasparenti che rendono il banco quasi invisibile, il secondo, specifico per il canale Soft Discount, presenta un’area di appoggio ottimizzata, con configurazioni fino a 7 ripiani rinforzati. Quest’ultimo coniuga flessibilità e un miglioramento delle prestazioni, calcolato tra il 12 e il 22%, rispetto ai modelli precedenti, grazie a evaporatori ad alta efficienza e ventole a consumo ridotto, a dimostrazione di come la sostenibilità, per Epta, si declini in ogni dettaglio, dall’impianto al singolo banco. La collaborazione tra Lidl Italia ed Epta, consolidata in anni di restyling e aperture di numerosi punti vendita, ha condotto verso nuove frontiere, per cui oggi il nuovo supermercato di Villafranca rappresenta un format a impatto positivo sull’ecosistema, aprendo la strada a una nuova generazione di store sempre più sostenibili.

Amadori diventa premium partner del Cesena FC

Si rafforza il connubio tra Amadori e Cesena FC: nella stagione calcistica 2024/25 Amadori sarà infatti premium partner del club bianconero, beneficiando così di una brand exposure di grande prestigio in occasione delle gare interne del campionato di serie B e durante le conferenze stampa nei momenti pre e post-partita. La rinnovata partnership vedrà Amadori affiancare il Cesena FC anche in qualità di food supplier con una serie di attività che, nel corso della stagione, andranno dal posizionamento di prodotto all’interno delle sale hospitality dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi a incontri con gli atleti del settore giovanile sul tema della corretta alimentazione finalizzata alla pratica sportiva.

Oltre alla consolidata presenza al fianco della prima squadra, anche in questa stagione proseguirà il sostegno di Amadori al progetto “Per un calcio integrato”, il programma di inclusione sociale che da sei anni unisce ragazzi con disabilità e atleti del vivaio bianconero in sessioni di allenamento congiunte. Fondata nel 1969 a Cesena, dove hanno sede gli uffici direzionali e il principale sito produttivo, Amadori è specialista del settore avicolo e sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: “bianche”, “rosa”, “gialle” e “verdi”. Amadori può contare sulla collaborazione di oltre 9.300 persone, tutte in Italia, e si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, che garantisce una distribuzione capillare in tutta Italia.

“Siamo felici di essere uno dei partner principali del Cesena FC, specialmente in questa avvincente sfida della serie B” – commenta Denis Amadori, AD del Gruppo. “In questi anni siamo sempre stati vicini alla squadra, in continuità con quel legame storico iniziato nei gloriosi anni Ottanta. Oggi, insieme al sostegno all’importantissimo progetto sociale del Calcio Integrato, abbiamo deciso di impegnarci anche in qualità di food supplier: vogliamo promuovere attraverso questa collaborazione i nostri messaggi legati a sani stili di vita e a un’alimentazione corretta ed equilibrata, in cui le proteine naturali sono centrali e di cui Amadori, in qualità di Italian Protein Company, vuole essere leader anche culturale per i consumatori”.

InPost, la collaborazione con Tamoil fa crescere la consegna fuori casa in Italia

Il gruppo logistico specializzato nelle consegne fuori casa InPost Group continua a crescere sul territorio italiano grazie a importanti partnership, come quella stretta con la società petrolifera Tamoil. Nella aree delle stazioni di rifornimento carburanti sparse lungo la penisola sono attualmente ospitati 100 locker per offrire un servizio ai cittadini residenti nelle aree limitrofe: sono sempre di più infatti gli italiani che approfittano di una sosta sul tragitto casa-lavoro, mentre fanno il pieno di carburante o manutenzione al proprio veicolo, per spedire oppure ricevere con InPost i prodotti acquistati sui principali e-commerce italiani. La possibilità di inserire la gestione dei pacchi all’interno di routine quotidiane fa risparmiare tempo e dà maggiore libertà ai clienti.

“Presso le stazioni di servizio, il nostro utente può ritirare e spedire i suoi pacchi mentre svolge altre commissioni – spiega Nicola D’Elia, Managing Director Southern Europe di InPost. I dati in nostro possesso evidenziano un picco di utilizzo nella fascia oraria dalle 16 alle 20, dal lunedì al venerdì. L’obiettivo è di essere sempre più vicini agli italiani e offrire maggiore comodità, evitando lunghe attese a casa del corriere o in fila per spedire o ritirare un pacco. La modalità di consegna fuori casa è già molto apprezzata nel Nord Italia, infatti il 48% dei locker più utilizzati presso i distributori Tamoil sono proprio situati in quella parte del Paese, e come al Sud vengono adoperati sia per spedire che per ritirare i pacchi. Al centro e nelle isole sono utilizzati prevalentemente per la spedizione. Il nostro obiettivo è trasmettere a tutta la popolazione la cultura della consegna fuori casa”.

La capillarità raggiunta dal network InPost nel nostro Paese con circa 7.500 punti in tutte le regioni agevola una fruizione sempre maggiore da parte dei cittadini dei servizi di consegna out of home. Aggregando i dati di dieci tra le maggiori città, InPost arriva a coprire il 65% della popolazione, ovvero oltre cinque milioni e mezzo di italiani che vivono a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania vivono a cinque minuti da un punto InPost.

Consorcio e Fondazione Ecoalf insieme per promuovere tutela di mari e oceani

Grupo Consorcio, azienda spagnola attiva nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, ha firmato un accordo di collaborazione con la Fundación Ecoalf, con l’obiettivo di promuovere progetti di tutela e miglioramento dei mari e degli oceani. L’accordo si concretizza nell’ambito del progetto “Upcycling the Oceans”, iniziativa leader a livello internazionale nella lotta ai rifiuti marini e principale progetto della Fondazione Ecoalf, ente spagnolo senza scopo di lucro nato nel 2015, che fonda il suo impegno sulla salvaguardia degli oceani e sull’economia circolare.

Nato in Spagna nel 2015, Upcycling the Oceans è cresciuto nel tempo in modo esponenziale fino a raggiungere anche l’Italia e altri Paesi come la Grecia, la Francia, l’Egitto e la Thailandia, con la prospettiva di espandersi ad altre nazioni del Mediterraneo. Il progetto si distingue per l’approccio innovativo, coinvolgendo il settore della pesca nella raccolta quotidiana dei rifiuti marini attraverso i pescatori. I rifiuti raccolti dalle reti vengono depositati nei porti in appositi contenitori e quindi trasportati agli impianti di trattamento per la selezione e il riciclaggio, dove vengono trasformati in nuovi prodotti. Attraverso questo accordo, Grupo Consorcio sosterrà la Fondazione Ecoalf nei suoi sforzi contro i rifiuti marini per almeno i prossimi quattro anni. Questo impegno mira non solo a ripulire gli oceani, ma anche a dare una seconda vita ai rifiuti recuperati e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prevenire l’inquinamento marino.

“Questo accordo con la Fondazione Ecoalf rafforza il nostro impegno per una pesca sostenibile e l’importanza di prendersi cura delle nostre risorse naturali. Sostenere ‘Upcycling the Oceans’ ci permette di contribuire attivamente alla pulizia degli oceani e alla trasformazione dei rifiuti in nuovi prodotti, in linea con i nostri valori e obiettivi ambientali” ha dichiarato Valeria Piaggio, Vicepresidente di Grupo Consorcio.

Agrifood, ESD Italia e Areté a supporto delle relazioni fra Gdo e industria

In un mondo dove data analytics e AI continuano a rivoluzionare il modo di lavorare delle aziende, ESD Italia ha creduto nelle potenzialità delle nuove tecnologie investendo su strumenti innovativi per la previsione dei prezzi e la gestione della volatilità. L’introduzione dei modelli previsionali sviluppati da Areté – Agrifood Intelligence, specializzata nel forecast sui mercati agroalimentari, ha consentito all’azienda di gestire le pesanti difficoltà che hanno compromesso la tenuta della filiera agrifood, mettendo a disposizione elementi oggettivi di dialogo con l’industria, potendo attutire i colpi della forte volatilità degli ultimi anni pianificando e coordinando le proprie attività con un rinnovato dinamismo e consapevolezza.

Gli ultimi cinque anni (2020-2024) hanno visto la maggior parte delle commodity agrifood interessate da record storici di volatilità, attraversando momenti di sostenuta inflazione, alternati a trend di deflazione di analoga portata che hanno riguardato la totalità dei mercati agrifood, dai cereali (mais, frumento tenero, frumento duro, riso) agli oli vegetali (oliva, girasole, palma) a zucchero e caffè, per non parlare di gas naturale ed energia elettrica, fino al packaging. Gli esempi più recenti e significativi di questa volatilità sono il cacao, il cui prezzo è triplicato solo nei primi 4 mesi del 2024, per poi dimezzarsi nel giro di un mese fra aprile e maggio 2024, senza che per questo la volatilità venisse a mancare anche nei mesi successivi. Anche il caffè ha mostrato forti tensioni, se pensiamo che solo fra ottobre 2023 ed aprile 2024 i prezzi della varietà Arabica sono aumentati del 70%.

Non mancano casi di marcata deflazione dei prezzi, come nel caso del frumento tenero e del duro (rispettivamente alla base della produzione di pane e pasta) che dai picchi storici dell’estate 2022 hanno visto prezzi in calo del 40-45%. Oppure dell’olio di girasole che, dopo i pesanti rincari dovuti al conflitto fra Russia ed Ucraina ha visto prezzi gradualmente in calo nel corso degli ultimi due anni di circa il 65%. L’interconnessione dei mercati è sempre più forte, non solo all’interno del comparto agrifood, ma anche nel generale comparto delle commodity. Per questo motivo le metodologie previsive di Areté sono state applicate con successo anche ai prezzi di energia elettrica e gas naturale, altro caso in cui a rincari ben oltre il 300% in meno di tre mesi a metà 2022, sono seguiti due anni di progressiva deflazione, con un -90% per il gas naturale e per l’energia elettrica.

“Gli andamenti anomali dell’inflazione nel corso degli ultimi anni ci hanno spinti ad implementare in maniera rapida ed efficace nuove soluzioni per comprendere al meglio le dinamiche di mercato e farsi un’idea di cosa sarebbe successo in futuro. In modo da poter gestire in maniera efficace il dialogo con l’industria di marca e quella privata tanto nei momenti di inflazione quanto in quelli di deflazione, per continuare a garantire migliori prezzi ai consumatori finali” spiega Piergiorgio Bonini, Direttore Generale di ESD Italia.

“I modelli consentono di avere visibilità sugli andamenti dei prezzi delle commodity fino a 18 mesi in avanti – aggiunge Enrica Gentile, AD di Areté. Veniamo ormai da quasi cinque anni di mercati estremamente complessi e volatili, resi costantemente difficili anche dal succedersi di eventi “estremi” – pandemia, conflitti, meteo, blocchi logistici ed altro – che tuttavia stanno rendendo la volatilità una condizione pressoché strutturale. I sistemi previsionali hanno consentito alle nostre aziende di non farsi trovare impreparate, di anticipare gli andamenti di mercato e di ridurre drasticamente l’impatto dei picchi di prezzo, preservando marginalità ma anche agevolando il dialogo e la contrattazione con clienti e fornitori ai diversi livelli della filiera, anche a beneficio dei consumatori finali. Le previsioni coprono ormai circa 40 principali commodity, ma siamo costantemente a lavoro su nuovi mercati, anche seguendo le richieste e le priorità delle aziende con cui lavoriamo”.

Conad e BluVet offrono servizi veterinari agli animali domestici

È partita la partnership tra Conad e BluVet, network di oltre 30 cliniche e ospedali veterinari, che offre cure agli animali domestici attraverso servizi strutturati e innovativi su tutto il territorio nazionale. La collaborazione è nata con l’obiettivo di fornire ai clienti titolari di Carta Insieme e Carta Insieme Più Conad Card un accesso agevolato a prestazioni veterinarie di medicina di base e a visite specialistiche di elevata qualità per i propri animali domestici, come ad esempio prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie comuni, visite di routine, vaccinazioni, controllo dei parassiti, nutrizione, gestione delle malattie croniche diagnostica e medicina di secondo livello per i casi più complessi. La sinergia con BluVet rientra nella strategia omnicanale di Conad, con l’obiettivo di costruire un ecosistema che affianchi alla spesa servizi di alta qualità, in grado di rispondere alle molteplici e differenziate esigenze degli oltre 12 milioni di clienti che frequentano settimanalmente i punti vendita Conad.

“Crediamo che collaborare con un partner d’eccellenza nei servizi veterinari come BluVet permetta di generare valore per i nostri clienti, grazie a uno staff competente e professionale di medici e infermieri che ogni giorno mette al centro del proprio lavoro la cura e il benessere degli animali” ha commentato Silvia Bassignani, Direttore Marketing Canali Distributivi e CRM di Conad. “La collaborazione con BluVet nasce dopo un lungo percorso di avvicinamento del Sistema Conad al mondo del pet, che ha visto dapprima l’apertura di oltre 150 negozi specializzati, i nostri PetStore, in tutta Italia, e in seguito la fornitura di servizi aggiuntivi in punto vendita come la toelettatura. Si tratta di un ulteriore tassello di un percorso che ha visto affiancare alla spesa servizi dedicati al mondo dei viaggi, della diagnostica e della cura e del benessere delle persone, e che sarà ulteriormente ampliato nel prossimo futuro con nuove proposte di servizi”.

“Lo spirito di questa collaborazione è offrire ai clienti Conad le migliori cure per i loro animali, grazie all’impostazione clinica di BluVet, basata su altissimi standard qualitativi e all’attenzione alla salute a 360°: dalla prevenzione alla terapia, dalla diagnosi alla gestione delle urgenze. Con Conad poi, condividiamo la visione della relazione con il cliente, sempre basata sulla fiducia, ed è per questo che riteniamo che questa collaborazione possa portare vantaggi per tutti, a partire dal benessere dei nostri amici animali” ha aggiunto Cecilia Accampi, Presidente del Gruppo BluVet.

Al momento la partnership è in fase di test in 300 punti vendita – di cui 30 PetStore – e 10 cliniche veterinarie BluVet, al termine della quale sarà valutata l’estensione della convenzione a tutte le strutture veterinarie e ai punti vendita Conad e PetStore Conad sul territorio nazionale. Quattro le Cooperative associate a Conad coinvolte nella fase di sperimentazione: Conad Centro Nord, Conad Nord Ovest, Commercianti indipendenti Associati e Pac2000a.

Coop e Coripet insieme per puntare sul Pet riciclato

Al via la collaborazione tra Coop Alleanza 3.0 e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo. L’iniziativa è in linea con il Piano di Sostenibilità della Cooperativa, e vuole coinvolgere direttamente i soci Coop, partendo da oggetti di uso quotidiano per la diffusione di comportamenti che sono tasselli fondamentali per un cambiamento virtuoso che parte da vicino. Obiettivo della collaborazione è ridurre la produzione di nuova plastica puntando sul Pet riciclato, idoneo a rifare nuove bottiglie. È il supermercato Coop di Zola Predosa in Via Delle Officine, 27, nello spazio antistante al negozio che ospita l’ecocompattatore Coripet protagonista del progetto di economia circolare “da bottiglia a bottiglia” ossia ricavare Rpet da bottiglie usate per realizzarne di nuove.

A partire dallo scorso 19 luglio, grazie all’installazione dell’ecocompattatore Coripet, tutti i cittadini con l’ausilio dell’app Coripet (scaricabile da smartphones) potranno conferire le bottiglie in Pet e ricevere punti. Il meccanismo è semplice: basta accedere alla macchina, inserire le bottiglie (che devono essere vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile) e ottenere in cambio punti Coripet per ricevere premi e vantaggi. Un ruolo importante nell’iniziativa è quello svolto dai soci di Coop Alleanza 3.0. Infatti, i soci possono abbinare al proprio profilo la propria carta socio Coop, così da poter convertire i punti Coripet in punti della raccolta Coop: ogni 100 bottiglie conferite, si può richiedere l’accredito di 100 punti Coop. L’ecocompattatore sarà in funzione esclusivamente negli orari di apertura del supermercato. Nella giornata odierna proprio sul tema del riciclo si è tenuto un laboratorio per i più piccoli organizzato da Open Group. Per la cooperativa, la scelta del supermercato di Zola Predosa come punto vendita “pilota” di questo servizio si sposa con la forte sensibilità ambientale riscontrata in questo territorio, sostenuta anche dalle politiche dell’amministrazione locale. All’inaugurazione del nuovo eco-compattatore è infatti intervenuto anche il sindaco di Zola Predosa, Davide Dall’Omo.

“Con questo servizio vogliamo premiare i comportamenti virtuosi dei nostri clienti, e in particolare dei soci. Questo approccio corrisponde agli obiettivi del nostro nuovo Piano di sostenibilità, che punta proprio a creare un’alleanza con i consumatori, in favore dell’ambiente. Mettendo a disposizione servizi come questo, intendiamo stimolare e sostenere la responsabilità ambientale dei nostri soci, favorendo stili di consumo improntati all’economia circolare” ha detto Edy Gambetti, Vicepresidente di Coop Alleanza 3.0.

“È semplice parlare di sostenibilità ma non è da tutti poi scendere in campo, su base volontaria, come sta facendo Coop Alleanza 3.0. Questa prima installazione non solo da concretezza al suo storico impegno verso l’ambiente, ma contribuirà a dare un prezioso contributo al sistema Italia in vista degli imminenti obiettivi, ossia entro il 2025 i territori dovranno raccogliere almeno il 77% di bottiglie in Pet post consumo e il 90% nel 2030. Contestualmente chi utilizza questi contenitori per vendere i propri prodotti avrà l’obbligo di produrli con almeno il 25% di Pet riciclato entro il 2025 e il 30% nel 2030” ha aggiunto Monica Pasquarelli, Responsabile Installazione ecocompattatori Coripet.

Alleanze internazionali: dal 2025 Kaufland entrerà a far parte di AgeCore

Dal 1° gennaio 2025 Kaufland entrerà a far parte di AgeCore, alleanza strategica internazionale che già riunisce quattro grandi retailer indipendenti, leader nei loro mercati: Colruyt (Belgio), Coop (Svizzera), Conad (Italia) ed Eroski (Spagna). La decisione delle imprese di AgeCore di accogliere Kaufland come nuovo membro è basata su alcuni assunti fondamentali come i valori condivisi, che permetteranno ad AgeCore di rispondere ancora meglio alle sfide di mercati in rapida evoluzione, la strategia di sviluppo in linea con quella di AgeCore e dei suoi membri, e la volontà di aderire al progetto a lungo termine, consapevole che i membri attuali hanno una presenza nell’alleanza compresa tra i 10 e i 17 anni.

Kaufland, insegna della grande distribuzione internazionale, è parte del Gruppo Schwarz, una delle principali aziende di vendita al dettaglio di prodotti alimentari in Germania e in Europa. Kaufland ha la propria sede a Neckarsulm, nel Baden-Württemberg, e offre un ampio assortimento di prodotti alimentari (90%) e di articoli dedicati alle varie esigenze della vita quotidiana. I suoi oltre 1.550 negozi sono frequentati ogni anno da più di 1,4 miliardi di clienti, in Germania e in altri sette paesi. La società è in costante crescita, e nel 2023 ha raggiunto un fatturato di 34,2 miliardi di euro.

“Con l’entrata di Kaufland, confermiamo la nostra volontà di stringere collaborazioni di lungo termine con i nostri partner-fornitori” ha dichiarato Dirk Depoorter, CEO di AgeCore. “Nei prossimi anni tutti noi dovremo affrontare sfide impegnative e per questo, vogliamo rafforzare ulteriormente la collaborazione ed elaborare soluzioni nuove, volte a incrementare la sostenibilità delle filiere alimentari, avanzare nel percorso di digitalizzazione, guidare l’impatto dell’intelligenza artificiale, ridefinire il ruolo dei brand e sviluppare piani di crescita adeguati, in un momento storico caratterizzato da inflazione e difficoltà economiche”.

“Più di 350.000 collaboratori lavorano nei nostri 9.405 negozi, offrendo un’ampia gamma di prodotti, con l’obiettivo alla crescita delle nostre attività e di quelle dei fornitori. La convinzione di oggi e la sfida per il domani è che questi prodotti soddisfino le esigenze dei nostri 8,5 milioni di consumatori giornalieri”, continua Depoorter. “In un mondo che sta diventando sempre più globale, la cooperazione tra 5 distributori leader nazionali andrà a beneficio di quei consumatori, tra i quali più di 47,6 milioni sono titolari di carte fedeltà, servendo sia gli interessi dei fornitori sia i nostri”.

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