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Tech: i 10 trend del 2016 secondo Gfk. Così cambieranno i consumi

 

Tech, sempre più tech: il 2016 si prospetta sempre più connesso. Ma quali sono i trend emergenti? Ce lo racconta il report Tech Trends 2016, elaborato da GfK.

I primi, grandi protagonisti saranno gli Invisible analytics: parliamo di tutti quei dati che i consumatori si lasciano alle spalle. Tracce, anche anonime, delle loro interazioni online con le imprese: dagli acquisti (alimentari e non) all’ora in cui usano l’home banking, dagli annunci che hanno visto ai marchi che ricercano. L’analisi di questi dati raccolti in maniera passiva, in qualche modo a “invisibili”, sarà sempre più fondamentale per le aziende che vogliono comprendere a fondo il consumatore e le sue abitudini.

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E poi c’è la Realtà virtuale: negli ultimi anni si è investito molto in questa tecnologia, con lo sviluppo di display montati sulla testa (HMD) per un’esperienza di gioco “immersiva”. Secondo Gfk, il mercato dell’intrattenimento sarà un banco di prova, che consentirà di creare maggiore consapevolezza sulle potenzialità della realtà virtuale. In futuro, la RV potrà essere applicata anche in altri settori, come i viaggi, la vendita al dettaglio e l’istruzione.

Parlando poi di Tecnologie Indossabili sarà il caso di fare un debito distinguo: quelle di fascia alta (Google Glass e Apple Watch ) incuriosiscono, certo, ma non vanno bene per tutte le tasche. Diverso è invece il discorso per contapassi e fitness tracker – che rappresentano da soli circa il 58% del volume delle vendite di wearables in Europa. E che spiegano bene l’evoluzione del settore.

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Smart Home. Secondo uno studio internazionale di GfK, il 50% delle persone pensa che le tecnologie connesse alla “casa intelligente” avranno un impatto significativo sulla vita quotidiana nei prossimi cinque anni. Tuttavia, per essere davvero “smart” la casa del futuro dovrà essere anche semplice e connessa, con tutti i dispositivi in grado di comunicare tra di loro. Al momento la situazione non è così idilliaca, a causa di un mercato frammentato e di numerose criticità in tema di tutela della privacy e protezione dei dati. Per sviluppare pienamente questo settore sarà fondamentale una maggiore collaborazione.

Quanto ai droni, nonostante l’attenzione crescente dei media, essi non sono propriamente una novità. L’utilizzo dei droni a scopi commerciali è già realtà – dalle riprese aeree alla mappatura del paesaggio, dalle consegne commerciali alla distribuzione di aiuti, fino all’agricoltura meccanizzata – ma le potenzialità di questi dispositivi non sono state ancora completamente esplorate.

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Intelligenza artificiale. Home Cube, Power Badge, RankBrain, Hound: termini ancora poco noti, ma a partire dal 2016 potrebbero entrare a far parte del vocabolario della tecnologia di consumo. Secondo il Financial Times, “L’intelligenza artificiale è la tendenza più interessante negli investimenti in start-up dall’avvento dei Big Data”. Colossi come Apple, Facebook e Google stanno già investendo in maniera significativi in questo settore. E a breve potrebbe essere normale avere un assistente personale robotico basato sull’intelligenza artificiale.

Video. Il consumo di video negli ultimi anni è cresciuto oltre ogni previsione, e l’online sta rapidamente diventando il canale privilegiato per questo tipo di contenuti. Il consumatore connesso oggi può guardare contenuti video su qualsiasi piattaforma e in qualsiasi momento, dai brevi clip sui social media, allo streaming di film e alle smart TV. Secondo le ultime previsioni, entro il 2019 circa l’80% di tutto il traffico internet dei consumatori sarà costituito da contenuti video. Un mercato in costante evoluzione e con un potenziale enorme per le imprese.

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Pagamenti da mobile. I consumatori connessi sono sempre più propensi a pagare beni e servizi con il proprio smartphone. Nella realtà, però, la situazione è ancora frammentata: nei mercati maturi permane una certa resistenza, mentre in Asia e Africa c’è molta apertura nei confronti dei pagamenti da mobile. Nel corso del 2016, produttori e rivenditori dovranno 3 confrontarsi sempre di più con questo tema, per riuscire a far fronte alle nuove abitudini di pagamento dei consumatori.

Automobili connesse. L’idea della vettura connessa non è nuova, ma è solo negli ultimi cinque anni – con la diffusione capillare degli smartphone – che è diventata parte dell’esperienza quotidiana. Quasi tutti i produttori di apparecchiature e accessori hanno nel proprio listino dispositivi in grado di connettersi e offrire un’esperienza sempre più ricca per il guidatore.

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Stampa 3D. Anche se non è ancora entrata a far parte della vita quotidiana, la stampa 3D sta diventando una tecnologia sempre più accessibile per consumatori e imprese, grazie anche ai costi sempre più ridotti. Un mercato dal potenziale enorme, che nessuna azienda può permettersi di ignorare.

Gdo e mobile: siamo alla fase di avvio, ma cresce la consapevolezza

Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Mobile B2C Strategy del Politecnico di Milano, che oggi a Milano ha presentato i risultati della ricerca 2015, ci parla di come la Gdo, dopo anni di “arretratezza digitale”, si stia finalmente avvicinando a una strategia mobile. Se il 2015 è stato l’anno della consapevolezza, molto resta ancora da fare a livello di organizzazione e cultura aziendale. Sono necessari il ripensamento dei processi del back-end e l’integrazione con gli altri punti di contatto, che il mobile potenzia in quanto unico dispositivo che si ha sempre con sé, anche nel punto vendita. Che la strategia mobile debba assumere un ruolo di guida lo si capisce dai numeri dell’Osservatorio e dalla ricerca effettuata da Doxa: 3 italiani su 4 utilizzano lo smartphone nel processo d’acquisto, il 27% lo uso per la spesa alimentare e il 44% ha un’app di un’insegna della GDO sullo smartphone.

Smaterializzazione della carta fedeltà come prima fase ma anche couponing, gamification, lista della spesa, mobile commerce e click and collect sono le direzioni prese dalle insegne nazionali. Che si stanno impegnando sempre di più: perché il futuro, ormai ci sono pochi dubbi, è qui.

Il totem va in esterno senza problemi con ouTon di Dominodisplay

Attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con qualsiasi condizione atmosferica, perché resiste a temperature che vanno dai -30 ai +50°C:  il totem multimediale ouTon per esterni di DominoDisplay.com, società del Gruppo Masserdotti, garantisce resistenza e visibilità anche fuori dal punto vendita. Consentendo tra l’altro di essere sempre “presenti” (come lo sono i siti di e-commerce in fondo) con i propri clienti.

ouTon_DominoDisplay_300dpiUn sistema di raffreddamento stabile permette infatti al dispositivo di adattarsi a ogni temperatura senza l’ausilio di condizionatori o ventole di raffreddamento. Una novità che, tra l’altro, abbatte i costi di esercizio e di manutenzione. Il monitor integrato Samsung, nelle due versioni da 46 e 55 pollici che raggiunge i 3000 nit (10 volte più dei monitor da interno), il vetro polarizzato e la regolazione automatica giorno/notte assicurano immagini vivide e precise e una visualizzazione dei contenuti chiara e leggibile in ogni momento, anche con l’esposizione solare diretta.

Ideato dal reparto R&D di Domino Sistemi – società del Gruppo Masserdotti – ouTon è costituito da una struttura monolitica composta da un’anima in alluminio e una base in ferro e vetro anti vandalismo per una maggiore solidità e sicurezza. Come vuole lo spirito dei tempi è anche personalizzabile, tramite pellicole adesive e pannelli che possono essere progettati ad hoc, il che consente di adattare il totem a ogni esigenza di comunicazione, con risultati di grande impatto visivo.

L’hardware interno è garantito da Samsung, ma ouTon può essere equipaggiato con Palinsesto, il software proprietario per la gestione, la programmazione e il controllo diretto di contenuti via Internet di Masserdotti che permette anche agli utenti meno evoluti di pianificare messaggi da remoto in tempo reale dando vita a vere e proprie reti di Digital Signage. E-Lab, il customer service 2.0 di DominoDisplay.com. assicura formazione, consulenza e assistenza in tempo reale grazie a canali e dipositivi evoluti.

 

 

Valerio Scanu, con Melegatti, raggiunge la vetta social a colpi di buzz

Valerio Scanu: è proprio lui ad avere ricevuto il maggior numero di citazioni e – quindi- a far esplodere i buzz. Ma non come concorrente di Amici (per altro ex concorrente) ma in qualità di testimonial del brand Melegatti. A dirlo è la classifica Top Social Celebrities di Blogmeter.

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Seguono in seconda posizione dalla showgirl Michelle Hunziker, volto della campagna pubblicitaria del formaggio svizzero Emmentaler, e Marco Bianchitestimonial di ben De RicaRio Mare e Orogel.

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Per Bianchi, però non c’è vera unanimità. Se il web lo premia con convinzione come volto di Orogel (binomio prediletto), ne critica le performances in abbinamento a Rio Mare. È infatti emerso che alcuni utenti del social web non considerano coerente la scelta di Bianchi di rappresentare contemporaneamente un brand come Orogel, che richiama il mondo del bio e del green, e un brand di prodotti in scatola, considerati dagli stessi poco salutari.Schermata 2016-02-02 a 11.41.39

Considerando le social performance dei profili ufficiali delle food celebrities, è Antonio Banderas, volto di Mulino Bianco, ad avere la meglio con oltre un milione di interazioni. Segue al secondo posto Chiara Maci, testimonial di Osella e regina per engagement su Instagram, mentre al terzo posto troviamo ancora Michelle Hunziker per Emmentaler. Il post e il tweet più coinvolgenti appartengono invece al vincitore di Tale e Quale Show, Scanu.Schermata 2016-02-02 a 11.41.56

E infine, eccoci alla classifica generale: qui, incontrastato per numero di citazioni, domina Fedez scelto da Baci Perugina come ambassador della nuova campagna di San Valentino #UnBacioMagnifico.

Sia acquisisce T-Frutta, l’app che fa guadagnare sulla spesa

Un incontro del destino quello tra Sia, società europea attiva nel campo dei pagamenti digitali, e Ubiq, la start-up che nel 2012 ha lanciato T-Frutta, l’app ideata da un team dell’Università di Parma e che trasferisce al consumatore gli sconti offerti dalle marche trasformandoli in denaro che viene accreditato sul conto corrente dopo che ha effettuato l’acquisto di prodotti in promozione, presso qualsiasi negozio. Sia ha rilevato il 69% (51% acquisito più aumento di capitale) di Ubiq, ed entra dunque nel mercato del couponing. La start-up parmigiana nel 2015, dopo sette mesi di attività, ha fatturato circa 800mila euro, ha 35.000 utenti attivi, e ha gestito più di 112mila scontrini erogando un cash-back ai consumatori di oltre 300.000 euro.

 

Couponing, un mercato da 70 milioni di euro e cresce il digital

Nata nel maggio 2015 e attiva in quattro province italiane (Milano, Modena, Roma e dall’inizio del 2016 Monza-Brianza) T-Frutta è la prima app in Italia che consente ai consumatori di guadagnare denaro quando acquistano prodotti delle marche in promozione, semplicemente fotografando lo scontrino. L’App legge le informazioni contenute nella ricevuta e consente di accumulare un credito che viene versato su conto corrente bancario, PayPal o tramite assegno e può essere quindi speso liberamente, senza alcun vincolo o obbligo di nuova spesa o conversione in buoni. A seguito dell’acquisizione, il servizio sarà estesa progressivamente a tutto il territorio nazionale entro l’estate.

Grazie a questa acquisizione Sia si rivolge da un lato ai consumatori più orientati all’uso di strumenti digitali (come app, wallet e mobile payment) e interessati alle promozioni personalizzate, dall’altro alle industrie di marca che cercano nuove modalità di contatto e di fidelizzazione della clientela. Con il sistema T-Frutta infatti le aziende di marca possono raggiungere direttamente il consumatore finale, promuovendo i prodotti in modo innovativo e su target specifici di clienti.

Il mercato italiano dei coupon cartacei ammonta a circa 70 milioni di euro. Le industrie di marca stanno mostrando una crescente attenzione verso lo strumento del coupon digitale, che presenta un tasso di redemption superiore (35%) rispetto a quello cartaceo (13%).

Schermata 2016-01-26 alle 23.07.22Tra le aziende del largo consumo che hanno già inserito i loro prodotti su T-Frutta figurano Procter & Gamble, Unilever, Bolton Food, San Pellegrino, Lavazza, Ferrero, Barilla, Grandi Salumifici Italiani, Heineken, Nivea Beiersdorf, Conserve Italia, ParmaReggio, Monini, Ponti, Auricchio, Branca, Campari, Parmalat, Fater, Rana, Alpro e Auricchio.

Il megastore di Mango a Barcellona punta sul digital signage

Foto: Bianca Mantegazza.

Schermi ovunque, di grandi dimensioni, soluzioni di design, assortimento ampio su tutte le linee donna, uomo e bambino e ampi spazi, su una superficie di 2500 mq: è d’impatto il flagship che Mango ha aperto di recente nel cuore di Barcellona, sulle Ramblas.

Proprio nella città che l’ha visto nascere e dove nel 1984 ha aperto il primo negozio, il marchio di abbigliamento spagnolo ha evidenziato la sua nuova strategia fatta di punti vendita grandi (dagli 800 mq in su) dove mostrare tutte le sue collezioni. Una strategia partita nel 2013 e che ha già portato all’apertura di 150 megastore. Lo store occupa un edificio storico d’angolo e lotta per accaparrarsi l’attenzione del turista con 8 vetrine su strada. Realizzato con una ristrutturazione durata due anni e un investimento di 25 milioni di euro, impiega 60 persone. È ancora un work in progress: il piano dedicato ai bambini infatti dovrebbe aprire a febbraio.

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Moda fast e strategie digital

L’utilizzo ampio del digital signage ha lo scopo non solo di fornire una shopping experience più coinvolgente, ma risponde alla nuova strategia del marchio spagnolo e che partirà a febbraio con la collezione primaverile: presentazione di nuovi articoli ogni 15 giorni distribuiti in tutti i negozi “per rispondere alle esigenze del mercato” e dunque cambio della comunicazione in tempo reale, che si concretizzerà con una nuova campagna lanciata ogni mese con un diverso testimonial (a febbraio la prima sarà la top model americana Kendall Jenner). Di conseguenza non sarà più stampato il catalogo cartaceo, che veniva diffuso in 22 milioni di copie. Occhi puntati invece sull’e-commerce, che oggi risponde per il 10% delle vendite.

Mango ha oltre 2.700 punti vendita in 109 Paesi, e ha chiuso l’anno finanziario 2014 con un fatturato di 2,017 miliardi di euro, + 9.3% sul 2013, e un EBITDA di 223 milioni di euro.

Otto Group e il suo nuovo, tecnologico shopping multicanale

Basteranno pochi secondi ai clienti di Otto Group (il secondo retailer online più grande al mondo, al quale fanno riferimento oltre 120 brand inclusi BonPrix, Otto, Crate & Barrel e Hermes) per acquistare i loro prodotti preferiti.

E questo grazie a un accordo con Powa Technologies e alla nuova funzionalità Powa Tag.

Saranno sufficienti un semplice touch di smartphone e un punto di ingaggio come QR code, Audio Tag, beacon Bluetooth, NFC e social media e i consumatori saranno immediatamente connessi.

Una svolta importante per il mobile e-commerce del Gruppo che, si stima, potrebbe raggiungere il valore di 573 miliardi di euro in due anni.

E la partnership con PowaTag permetterà senza dubbio all’azienda di valorizzare al meglio i suoi asset, offrendo ai clienti un’esperienza di acquisto multicanale.

PowaTag è “a prova di futuro” e grazie alla sua piattaforma multi-dimensionale è in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori . Il trigger più recente utilizza la tecnologia di riconoscimento visivo, che permette ai consumatori di acquistare un prodotto in pochi secondi semplicemente inquadrando con lo smartphone l’inserzione pubblicitaria senza dover ricorrere alla scansione del QR Code.

“PowaTag è una soluzione estremamente intelligente perchè trasforma i dispositivi mobili in una porta d’accesso per effettuare gli acquisti. Grazie alla sue caratteristiche e alla sua presenza globale, PowaTag può migliorare considerevolmente l’esperienza di shopping dei nostri clienti”, ha dichiarato Hanjo Schneider, membro del Consiglio esecutivo di Otto Group.

“I dispositivi mobili hanno agito da catalizzatore per creare una nuova generazione di consumatori sempre connessi e che vogliono interagire con i brand in maniera personalizzata. Otto Group ha pienamente riconosciuto i cambiamenti radicali che si stanno verificando nel settore retail e abbracciando PowaTag sarà in grado di andare incontro alle mutate abitudini dei consumatori, soddisfando le loro crescenti richieste di libertà e flessibilità all’acquisto”, ha dichiarato il CEO e fondatore di Powa Technologies Dan Wagner.

L’e-couponing di Kiwari è sempre più mobile-friendly

Ormai tutte le ricerche concordano nell’indicare nel mobile il canale più dinamico e utilizzato: non a caso Kiwari BuonMercato, portale di eCoupon che festeggia i due anni di attività, lancia la nuova app “Sconty – Il Buono del Risparmio” con molte novità e potenzia il network di siti partner.

È infatti online la nuova versione mobile-friendly di Sconty.it, il sito proprietario di KiwariBuonMercato, e la nuova app “Sconty – il Buono del Risparmio” disponibile negli store di Apple e Google Play e presto anche su Windows store. L’app di Sconty oltre ad ottimizzare l’esperienza di ricerca di coupon digitali direttamente da dispositivi mobili, permetterà di stampare gli eCoupon direttamente da mobile.

Non solo: grande novità della versione 2.0 di Sconty sono gli instant coupon, buoni sconto digitali abilitati per la diretta presentazione in cassa dei coupon attraverso lo smartphone senza necessità di stampa fisica. Come richiesto da un consumatore sempre più digitale e favorevole ad esperienze di consumo orientate al mobile.

L’App di Sconty inoltre è integrata con i sistemi di iBeacon e di geo-localizzazione, così da comunicare in maniera mirata e targetizzata con gli utenti ingaggiati durante le campagne di eCouponing, guidandoli nella shopping experience all’interno del punto vendita.

Per venire incontro alle crescenti esigenze di sostenibilità ambientale poi, non solo i buoni elettronici saranno ora stampabili direttamente da smartphone, ma sarà ridotto del 30% il consumo di carta ed inchiostro, mantenendo inalterati gli standard di sicurezza e leggibilità. Sarà infatti possibile stampare fino a 4 buoni sconto per pagina, uno in più rispetto ai portali di riferimento.

Potenziati anche i canali di comunicazione delle campagne di eCoupon, con la possibilità per i brand di avere all’interno del marketplace di Sconty.it una landing page personalizzata, dedicata alla promozione del proprio buono sconto attraverso video, immagini o ricette di cucina. Le ricette ad esempio sono un modo per offrire spunti su come utilizzare i coupon presenti sul portale. L’introduzione di questi nuovi strumenti di comunicazione potenzia l’eco delle iniziative di eCouponing generando viralità e creando dei meccanismi di engagement dell’utente ancora più forti rispetto alla sola pubblicazione del buono sconto sul sito web. Inoltre, la landing page personalizzata, grazie all’ottimizzazione SEO, darà la possibilità di indicizzare il buono sconto che apparirà fra i primi risultati dei motori di ricerca, dando maggiore visibilità alle referenze in promozione.

«Abbiamo deciso di festeggiare il compleanno di Sconty regalando importanti novità ai nostri clienti e ai consumatori italiani– afferma Marco Rivosecchi, presidente di Kiwari – ampliando il nostro Coupon Nework con l’entrata di cinque nuovi player come il Gruppo Espresso, Edenred, Volantino Facile, BuoniSconto.it e My Volantino. Queste nuove alleanze renderanno la community del Coupon Network che fa capo a Sconty.it, in partnership con Scontomaggio.com, Dimmicosacerchi.it, MYvoucher.biz, la più numerosa in Italia per la ricerca di buoni sconto digitali. Da oggi il Coupon Network di Sconty offre all’industria e alla distribuzione un bacino di contatti efficace e un sistema di relazionamento digitale evoluto con la propria customer base per il successo delle proprie iniziative promozionali».

Shoprite punta sul frigo di famiglia, firmato Samsung

Shoprite sceglie la “spesa intelligente”. E coinvolge in questo progetto il frigo di famiglia.

Grazie a una recente partnership con MasterCard, l’insegna vuole infatti offrire ai clienti un altro strumento per fare la spesa facilmente e senza soluzione di continuità, integrando il suo popolare servizio di spesa on-line, ShopRite da casa, con Groceries by MasterCard, l’app pre-caricata nel nuovo frigorifero Samsung Family Hub. In questo modo i consumatori potranno effettuare l’ordine direttamente dal proprio frigo, scegliendo tra la consegna a domicilio e il click and collect.

Il nuovo elettrodomestico, che ha debuttato lo scorso 5 gennaio, sarà in vendita dal prossimo maggio.

“Grazie alla partnership con Groceries by MasterCard – ha commentato Joe Sheridan, presidente e chief operating officer di Wakefern Food Corp – siamo in grado di rendere la vita ancora più facile ai nostri clienti che potranno ricorrere in ogni momento al servizio di spesa on demand (sia per rimpinguare la dispensa, sia nel caso in cui vogliano sperimentare una nuova ricetta!). La nuova tecnologia incorporata nel frigorifero Samsung Family Hub è infatti una finestra “casalinga” sui nostri punti vendita.”

I quattro motivi per cui le vendite online di Natale saranno record

Nello studio “Ready to Wrap” (“Pronti a impacchettare”), Demandware prevede che il periodo compreso tra il 19 novembre e il 26 dicembre rappresenterà quest’anno il 22% del totale delle vendite online, contro il 21% dello scorso anno.

Sulla base di dati storici relativi al periodo di picco, unitamente alle tendenze del 2015, Demandware identifica quattro fattori cruciali che porteranno a visite e transazioni record durante il periodo dello shopping natalizio.

Eccoli.

Dimenticate le letterine a Babbo Natale, controllate il carrello dei ragazzi
Cambia il modo in cui i consumatori navigano online, e il carrello si trasforma in una “lista dei desideri”. Grazie soprattutto all’aumento del tasso di acquisto via smartphone, Demandware stima che quest’anno i consumatori creeranno il 25% di carrelli in più.

Promozioni di Natale: picchi nel numero di spedizioni gratuite e aumento degli sconti
Il picco della stagione dello shopping è nota per gli sconti e le spedizioni gratuite, valore aggiunto ricercato dai consumatori. Quest’anno non farà eccezione: secondo Demandware l’82% degli ordini sarà spedito gratuitamente, dato in aumento rispetto al 73% del 2014. Inoltre, l’azienda prevede che in media gli ordini saranno scontati del 18%.

Il traffico si congestiona, e non solo nei parcheggi
La combinazione di una crescita costante nel 2015 e il forte periodo di picco dello scorso anno, congiuntamente alla disponibilità di un giorno in più tra la Festa del Ringraziamento e Natale 2015, suggerisce un aumento del 31% degli ordini a livello globale. Catalizzatore sarà il traffico online: la previsione è di un aumento del 22% delle visite per questo periodo di picco rispetto allo stesso periodo del 2014. Secondo le stime, i consumatori visiteranno lo stesso sito il 6% in più; su di esso ci sarà una crescita della spesa pari al 3%. Grazie all’aumento degli acquisti effettuati tramite più dispositivi e al miglioramento nell’utilizzo di device mobili per lo shopping, è possibile che tali dispositivi saranno largamente responsabili dell’aumento delle visite.

Telefoni in piena carica
Nel 2013, rispetto a computer e tablet, il 23% del traffico registrato nel periodo di picco è avvenuto tramite smartphone. Nel 2014, questa percentuale è salita al 33%. Quest’anno il tasso di crescita non si arresta: la quota prevista è al 47% a livello globale. Le previsioni per la percentuale di ordini indicano guadagni anche più alti – rispetto al 10% del 2013 e al 16% del 2014, si stima che il 23% degli ordini verrà effettuato tramite telefono. Lo smartphone sarà il dispositivo preferito per il traffico correlato al commercio digitale.

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Per Elana Anderson, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Demandare «I consumatori sono più propensi a effettuare acquisti utilizzando dispositivi differenti, ed è compito dei retailer unificare l’esperienza di acquisto del cliente attraverso smartphone, tablet e computer. Il segreto è creare la connessione per il cliente e per ognuno attuare un’esperienza di acquisto valida e personalizzata adattando ad ognuno le attività di commercializzazione e sfruttando i nuovi modi con cui i consumatori interagiscono con i brand».

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