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Coop for Kyoto: premiata la pizza green di Roncadin

Coop for Kyoyo premia la pizza green di Roncadin che fa risparmiare l’equivalente di 1 chilometro di macchina, pari a 63 milioni di chilometri all’anno. La premiazione si è svolta il 2 dicembre nell’ambito della manifestazione “Sette Green Award” a Milano. Partito nel 2006, quando Coop ha invitato i fornitori di prodotto a marchio a adottare azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sancite dal Protocollo di Kyoto, il progetto Coop for Kyoto ha visto fin dal suo esordio la collaborazione di Bureau Veritas Italia (organizzazione internazionale che si occupa di certificazione, nonché uno dei partner di Coop in questa iniziativa) che ha il compito di raccogliere e verificare i dati.

Roncadin si è aggiudicata il premio grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico sul coperto che produce ogni anno di circa 1,2 milioni di kilowatt ora, pari al 7% del fabbisogno dell’azienda. In virtù di questa implementazione, Roncadin Spa produce pizze immettendo nell’ambiente ben 671 tonnellate di Co2 in meno, equivalenti a 238 tonnellate di petrolio. Il restante fabbisogno di Roncadin è acquistato da un fornitore che utilizza esclusivamente energia idroelettrica e eolica. Con questi interventi, la produzione delle pizze a Meduno (Pn) ora è totalmente ecologica, con un risparmio nell’ambiente complessivo pari a 6.785 tonnellate di Co2, corrispondenti a 2.134 tonnellate di petrolio, equivalenti al consumo elettrico annuale medio di 4.185 nuclei famigliari.

« Il risparmio energetico è un asset fondamentale per la nostra azienda e prevede un programma miglioramento continuo che interessa anche l’ottimizzazione dei consumi elettrici per la produzione – afferma Roncadin – ».

Dopo l’introduzione di un impianto luci totalmente a tecnologia led, infatti, nel 2014 l’azienda ha studiato un sistema di ottimizzazione dei consumi dei tunnel di surgelazione. E adesso, grazie a un sistema di sensori, si può modulare la temperatura in base alle necessità e al carico complessivo.

L'azienda vista dall'alto
L’azienda vista dall’alto

La scheda dell’azienda

In Roncadin lavorano 336 persone, il fatturato del 2013 è stato di 56 milioni di euro, mentre quello stimato per il 2014 è 70 milioni di euro. Il 29% del fatturato è generato da clienti italiani, mentre il restante 71% da clienti stranieri. Nel 2013 ha prodotto 44 milioni di pizze, mentre la quota stimata per il 2014 è 65 milioni.

Obiettivi futuri

Nel 2015, la quota di fatturato che sarà dedicata a tali investimenti salirà al 1,5% per cento, con un focus specifico all’abbattimento dei consumi energetici ai forni di cottura. Per lo stesso anno si prevede di alimentare tutti i forni con energia rinnovabile.

 

Debutta a Verona a maggio Fruit Gourmet Expo, la fiera dell’ortofrutta

Una nuova fiera internazionale dedicata all’ortofrutta, vista in chiave di eccellenza alimentare del nostro Paese: padrone di casa è Verona Fiere che dal 5 al 7 maggio 2015 metterà in scena Fruit Gourmet Expo, progetto b2b che farà dialogare tra loro produzione, distribuzione e ristorazione e rappresenterà tutta la filiera, dal prodotto ai macchinari.

Fruit Gourmet Expo, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali e sta chiudendo accordi di collaborazione con importanti istituzioni dedicate al settore ortofrutticolo come Fruitimprese Veneto e Ortofrutta Italia, e con quelle dell’Ho.Re.Ca come FIPE-Federazione italiana pubblici esercizi e Federalberghi, è organizzata direttamente da Veronafiere – ente fieristico con oltre 10 fiere dedicate al settore in portafoglio tra le quali Vinitaly, Fieragricola, Sol&Agrifood – e NCX Drahorad, azienda italiana che da più di trent’anni si occupa di sviluppo commerciale e marketing dell’agroalimentare, in particolare nel settore ortofrutticolo.

“Nell’anno che ci vede protagonisti di Expo 2015 con la realizzazione e il coordinamento del Padiglione del Vino Italiano VINO A Taste of Italy, realizzato in concerto col Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Padiglione Italia, abbiamo valutato di proporre al mercato una iniziativa fortemente innovativa e originale, un format che sappia valorizzare in chiave gourmet la frutta e la verdura di qualità e creare un punto d’incontro internazionale tra la produzione ortofrutticola d’eccellenza e la cucina d’autore. In sintesi, ripensare l’ortofrutta nell’ottica di una maggiore valorizzazione delle produzioni, con l’obiettivo di aumentare le conoscenze del consumatore finale e, quindi, creare maggiori e migliori occasioni di consumo e di business” spiega Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
Fruit Gourmet Expo conterà sulla consolidata attività di internazionalizzazione che Veronafiere mette in atto sulle manifestazioni in portafoglio dedicate al settore agroalimentare, costituita da una rete di oltre 20 delegati internazionali, buyer provenienti da oltre 60 nazioni in tutto il mondo e tre società che presidiano i mercati mondiali strategici.
La manifestazione sarà suddivisa tra un’area b2b, per facilitare l’incontro domanda-offerta soprattutto per le aziende medio-piccole che hanno maggiore bisogno di sostegno e promozione nell’approccio al mercato e all’export, un’area expo, spazio espositivo dedicato ai produttori nazionali ed internazionali di ortofrutta,  una di contenuto con workshop formativi, educational e workshop, un’area gourmet, denominata Fruit Lab, riservata agli show cooking dove i top brand diventano protagonisti grazie agli chef più noti, e una sezione dedicata all’innovazione tecnologica e ai macchinari al servizio dell’intera filiera.

Sul fronte della comunicazione estremamente attivo sarà il blog della manifestazione, che ospiterà contributo da esperti del calibro di Pietro Leemann, chef e patron del ristorante Joia di Milano a Simone Salvini, Executive Chef di Organic Academy, Accademia di Alta Cucina Vegetariana, Giancarlo Minguzzi, Presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna e Alessandro Zani, Direttore Generale di Granfrutta Zani.

Presentato a Parma il documento UE sulla sicurezza alimentare

Si è aperta ufficialmente ieri la due giorni parmense dedicata a EXPO 2015: una fondamentale tappa di avvicinamento all’Esposizione Universale di Milano, a meno di sei mesi dall’apertura ufficiale.

EXPO Milano 2015, infatti, d’accordo e in collaborazione con BIE – Bureau International des Expositions, ha scelto Parma per ospitare il Collegio dei Commissari Generali.

Dagli Usa ai Paesi del Golfo, dalla Russia alla Cina, dall’America Latina all’Europa, sono 150 i Commissari arrivati da tutto il mondo nella città emiliana per prendere parte al Collegio: questo appuntamento rappresenta l’occasione per informare i Paesiche hanno già aderito e sottoscritto il contratto di partecipazione in merito alle attività della società organizzatrice EXPO Milano 2015. E per presentare lo stato di avanzamento dei lavori del sito che ospiterà fisicamente l’evento.

In apertura del summit Diana Bracco, Presidente di EXPO Milano 2015 e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia per Expo 2015 ha spiegato le ragioni della scelta di Parma per l’evento: «La città di Parma è una delle capitali mondiali dell’alimentazione. Oltre a ospitare alcune tra le  più importanti industrie del settore, è la sede di EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, e vanta una grande tradizione per quanto riguarda le eccellenze del Made in Italy. Due plus notevoli, se si considera che proprio il food – con il tematismo “Feeding The Planet, Energy For Life” – sarà il filo conduttore di EXPO 2015».

Il momento più significativo della prima delle due giornate del Collegio dei Commissari Generali di EXPO Milano 2015 è stato rappresentato dall’intervento di David Wilkinson, Commissario Generale designato dall’UE per EXPO Milano 2015. Parlando alla platea dei 150 Commissari riuniti e alla presenza del neo Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e dei rappresentanti delle Istituzioni e del sistema economico parmense, Wilkinson ha illustrato il programma scientifico della UE per l’Esposizione Universale. In particolare, il Commissario Generale UE per EXPO Milano 2015  ha evidenziato il significativo lavoro già svolto per organizzare oltre 200 eventi scientifici pubblici nei sei mesi dell’evento.

Inoltre Wilkinson ha voluto anticipare ai presenti una sintesi del documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security”, alla cui stesura ha lavorato un Comitato scientifico di Direzione, presieduto dall’ex Commissario all’Agricoltura Franz Fischler, con il contributo di EFSA. Questo policy paper – che nella sua interezza verrà presentato a marzo 2015 – intende essere il riferimento per un dialogo e un confronto costruttivi tra le Istituzioni e gli stakeholder e i cittadini durante i workshop, i seminari e le conferenze che animeranno EXPO 2015.

«Il policy paper che abbiamo voluto anticipare a Parma – spiega David Wilkinson – ruota intorno ai concetti di sicurezza alimentare e di cibo sostenibile, per tutti. La nostra mission è stimolare il cambiamento attraverso la ricerca e la condivisione della conoscenza. Abbiamo individuato sette aree chiave di intervento: la riduzione degli sprechi; il miglioramento della salute pubblica attraverso l’alimentazione; la gestione più efficace della risorsa terra; la sostenibilità dei prodotti agricoli; il miglioramento del cibo sotto il profilo qualitativo e della sicurezza alimentare; l’ottimizzazione dei commerci internazionali; una maggiore equità sociale. I benefici che ci attendiamo riguardano la crescita economica, la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente».

Fondamentale ai fini della stesura del documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security” è stato il confronto con EFSA. Questo il commento di Alberto Spagnolli, capo dell’Ufficio del Direttore Esecutivo: «La sicurezza degli alimenti è una componente fondamentale del dibattito che si svolge intorno a EXPO 2015 e in qualità di agenzia europea per la sicurezza alimentare EFSA rappresenta una voce importante in questo dibattito. Contribuiamo attivamente alla riflessione scientifica lanciata dall’Unione Europea in occasione di EXPO, che allo stato attuale è sintetizzata nel documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security”. EFSA organizzerà una serie di attività all’interno di EXPO e in particolare una conferenza scientifica per fare il punto della situazione sulle sfide e opportunità future nell’ambito della sicurezza alimentare, ponendo l’accento su due temi principali: l’analisi dei rischi da un lato e scienza, innovazione e società dall’altro».

Al summit ha partecipato anche il neo Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha dichiarato: «EXPO 2015 rappresenta per noi un’occasione formidabile per attrarre visitatori e turisti nella nostra Regione che si trova a pochi chilometri da Milano, per presentare al mondo la ricchezza e l’eccellenza di questa terra, prima al mondo per numero di DOP e IGP».

Con l’etichetta elettronica ogni prodotto è connesso

Come rendere un negozio realmente multicanale? Con l’Electronic Shelf Labeling (ESL), che consente nella sua evoluzione più recente e grazie alla tecnologia NFC (ora disponibile su quasi tutti i telefoni, iPhone 6 incluso) e il Product Positioning System (PPS) di geo-localizzare gli oggetti all’interno del negozio. Ogni oggetto.

Il video di Ses mostra le potenzialità per l’utente finale: faccio la spesa a casa, arrivo in negozio e mi trovo un percorso già consigliato con evidenziata la posizione degli articoli che voglio acquistare, ottengo degli alert per i prodotti a rischio per le mie intolleranze, se ho tempo tocco l’etichetta e mi guardo un video o ascolto i suggerimenti per acquistare prodotti correlati (senza dovermi affannare ad andarli a cercare poi in giro per il negozio), pago ed esco dopo aver fatto una spesa veloce ed efficiente.

Le potenzialità sono se possibile ancora più ricche per il back office. Si possono infatti utilizzare schermi per mostrare ai clienti prezzi e informazioni sulle promozioni con un sistema sincronizzato con il back office del negozio e con le casse e gestibile anche attraverso un’applicazione mobile. A porte chiuse poi, si può “switchare” la modalità di visualizzazione delle etichette e utilizzare il posizionamento per rifornire gli scaffali con precisione e velocità e fare un inventario.

Et voilà, le magasin est connecté.

Con il Gigante Selex si rafforza

Con la chiusura di Centrale Italiana, Il Gigante entra in Selex e porta in dote al gruppo storico della Distribuzione Organizzata 1 miliardo di euro di fatturato, una rete di 53 ipermercati e supermercati (35 in Lombardia, 15 in Piemonte e 3 in Emilia Romagna) e 5.500 dipendenti.

insegne Selex
Le insegne del gruppo Selex al 1 gennaio 2015

È l’ultimo (per il momento) episodio del risiko che si è innescato nella Gdo italiana dopo la cessazione dell’attività della centrale guidata da Coop Italia. Con l’ingresso de Il Gigante – ha detto Maniele Tasca, Direttore Generale del Gruppo Selex nel suo intervento all’assemblea semestrale dove è stato dato l’annuncio – Selex si conferma capace di attrarre aziende imprenditoriali italiane di grande qualità ed affidabilità grazie ad una centrale che offre sinergie, vantaggi economici e, soprattutto, l’ambiente ideale per lo sviluppo di competenze e strumenti indispensabili per competere». La centrale è, come noto, ESD Italia, alla quale fanno capo Agorà Network, Acqua e Sapone e il Gruppo Sun che a livello internazionale è Socia di EMD – European Marketing Distribution.

Con il nuovo socio, il Gruppo Selex consolida il suo ruolo di terza forza della distribuzione italiana incrementando ulteriormente la sua attuale quota del 10,8% (dati IRI canale I+S+ST+CC a giugno 2014) che dagli attuali

Soddisfatto si dice il presidente e fondatore de Il Gigante Gicancarlo Panizza: «Selex è un gruppo composto da imprese italiane che hanno in comune il forte legame che le unisce al territorio ove operano; la stessa caratteristica è presente anche in Gigante; Selex è un ottimo tavolo di confronto formato da aziende che vogliono essere protagoniste in un mercato difficile ed innovativo senza dimenticare le proprie origini e la propria distintività».

Gli fa eco il presidente di Selex Dario Brendolan: «L’adesione de Il Gigante al nostro Gruppo è un segnale positivo per il 2015 e ci rafforza in regioni per noi molto importanti. Nuove energie per contrastare un periodo difficile che non ci ha impedito, tuttavia, di mantenere anche quest’anno una grande attenzione alla qualità e convenienza nei nostri punti di vendita».

A fine 2014 il Gruppo Selex è composto da: 17 imprese associate; 2.549 punti di vendita tra supermercati, supermercati integrati, superstore, ipermercati, superettes, mini mercati, hard e soft discount, cash & carry e dà lavoro ad oltre 31 mila dipendenti.

E per il 2015 Selex prevede investimenti per 135 milioni di euro con 47 aperture di nuovi punti di vendita e la ristrutturazione di 46 punti di vendita. Lo sviluppo occupazionale sarà di 800 nuovi addetti.


 

Simply City: nuovo punto vendita a Catania

Simply® Italia, per venire incontro alle nuove esigenze di risparmio delle famiglie siciliane,  ha aperto al pubblico nei giorni scorsi il supermercato di via Muscatello a Catania con la nuova insegna Simply City, offrendo prezzi bassi tutti i giorni nel cuore pulsante della città.

Freschi di qualità e risparmio quotidiano sono le parole d’ordine del nuovo Simply City, che gioca sull’essenzialità e sulla luminosità per amplificare le sensazioni dimensionali.

Entrando nel punto vendita, l’ampia piazza dei freschi accoglie il cliente con una reparto gastronomia arricchito da gustosi piatti pronti e una rifornita tavola calda, al quale segue la panetteria con diverse varietà di pane e focaccia sfornati in giornata, uno spazioso mercato di frutta e verdura della migliore qualità e la macelleria con un mondo di elaborati a banco servito.

Dotato di un comodo parcheggio di 40 posti auto, il nuovo supermercato di via Muscatello ha un’area vendita di 850 metri quadri e un assortimento di oltre 6.300 referenze, con un’offerta ampia e profonda di prodotti a marchio Simply, che offrono sempre un notevole risparmio. La nuova politica di convenienza è stata anche declinata sui reparti freschi, con l’inserimento di un prezzo fisso per frutta e verdura e un abbassamento importante del costo al chilo della carne e della gastronomia.

Il percorso d’acquisto

Per fare più velocemente e più semplicemente i propri acquisti, nel nuovo Simply City i clienti sono facilitati da percorsi specifici: Verdenatura Bio, Prodotto Vegano e Sapori dal mondo raggruppano prodotti biologici, senza proteine animali ed etnici per soddisfare le nuove tendenze di consumo; Senza glutine e Senza lattosio segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più evidenzia particolari ricettazioni per sentirsi in forma e rafforzare le proprie difese. Inoltre, il percorso Esclusivo Simply indica produzioni realizzate unicamente per l’insegna; mentre all’interno del percorso Prodotto locale si potranno trovare i sapori e tradizioni del territorio, che oltre al risparmio per i clienti garantiscono un concreto sostegno alle piccole medie imprese locali: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, anche regionali, punto di forza dell’insegna. Da sempre, infatti, Simply avvia progetti di partnership con produttori della zona, per favorire l’economia del territorio che ospita i propri punti vendita. Questa attenzione è dimostrata nell’assortimento, dove il 20% dei prodotti provengono da aziende siciliane.

 

Otto tendenze per la supply chain dell’industria manifatturiera e il retail

Non sono previsioni di mercato né tendenze di consumo. Sono considerazioni sul grande cambiamento che il settore manifatturiero sta attraversando e che ha impatti sul cambiamento della supply chain: i vecchi paradigmi che influenzavano produzione e distribuzione sono alle spalle, e si sta delineando un insieme completamente nuovo di sfide e di opportunità. A fare queste considerazioni è Stefano Scandelli, Vice President Sales South Europe di JDA Software, l’azienda che a livello globale è impegnata nella fornitura di soluzioni per la gestione dei processi di supply chain, pianificazione della produzione, retail planning, store operation e category management.

I tempi di attuazione di queste linee di tendenza possono essere variabili, ma ci sembra un serio controbuto per comprendere e affrontare questi cambiamenti anche da parte del sistema del largo consumo, e non solo.

1) I social media guideranno sempre di più la previsione della domanda per le aziende CPG.
In passato, la pianificazione della domanda di prodotti da parte dei consumatori si basava esclusivamente su fattori quali stagionalità, tendenze e dati storici. Poichè i consumatori di oggi sono sempre più online, i social media sono diventati un buon indicatore sui comportamenti di acquisto; le informazioni che arrivano dai canali social sono così significative che le aziende CPG non possono più ignorarle. I dati non strutturati rilevabili dai social media ammonteranno al 20% dei dati utili per la previsioni sulla domanda e le informazioni provenienti dai canali di vendita non sono quindi più sufficienti per prevedere i trend della domanda  e il loro impatto su esigenze di approvvigionamento e produzione.

2) Personalizzazione dei beni di consumo e dell’esperienza d’acquisto si imporranno sempre di più come un fattore competitivo determinante per le aziende CPG.
Tradizionalmente, la nozione di valore dei beni si è basata su riconoscimento di marchio, prezzo, caratteristiche e disponibilità, mentre oggi si estende anche all’esperienza complessiva del cliente. Sebbene nel settore manifatturiero la tendenza a rivolgersi direttamente al cliente non sia una novità, a prosperare saranno quelle aziende che offriranno ai propri clienti un’esperienza di acquisto unica, quale parte integrante della loro proposizione esclusiva di vendita (USP, Unique selling proposition). La personalizzazione svolgerà un ruolo sempre più importante, poiché i consumatori ricercano prodotti esclusivi. Le aziende manifatturiere devono garantire che le proprie supply chain supportino in modo efficace questo cambiamento. I programmi di brand loyalty delle aziende CPG entreranno in competizione con programmi simili dei retailer.

3) La diffusione della produzione personalizzata su vasta scala incrementerà l’esigenza di supply chain sempre più segmentate.
Il desiderio da parte dei consumatori di ricevere un servizio più personalizzato e i progressi in campo tecnologico sono i due fattori che porteranno alla diffusione della produzione personalizzata su vasta scala. Malgrado vi sia sempre meno spazio di manovra per ridurre i costi di produzione, vedremo le aziende manifatturiere ampliare il loro portfolio di prodotti per differenziarsi e offrire valore aggiunto. Essenziale per il successo di un tale approccio sarà la capacità di segmentare le supply chain per conciliare le richieste della clientela con l’esigenza di massimizzare la redditività dei processi produttivi.

4) Smartphone, tablet e mobile: i paradigmi  del mondo consumer guideranno sempre di più anche l’organizzazione dei processi produttivi.
Come accade in molti altri settori, anche in quello manifatturiero osserveremo un passaggio dai tradizionali sistemi software aziendali ad applicazioni business simili a quelle di tipo consumer. Queste app orientate ai ruoli e alle attività, accessibili tramite smartphone e tablet, offriranno alle aziende manifatturiere l’opportunità di ristabilire un contatto con la forza lavoro e ricavare informazioni dalla gestione dei processi per applicarle al reparto produttivo, con evidenti vantaggi e miglioramenti per quanto attiene disponibilità di dati, miglioramento del time to market e del servizio alla clientela, capacità di attrarre forza lavoro altamente specializzata ed avvezza ad utilizzare dispositivi di nuova generazione.

5) Le aziende manifatturiere focalizzate sui costi saranno sempre meno competitive e dinamiche
Chi si focalizzerà esclusivamente sul costo si troverà in una posizione di svantaggio. Innovazione e maggiori profitti, saranno appanaggio di quelle aziende manifatturiere focalizzate sui prodotti e sul servizio clienti.

6) La stampa 3D segnerà la fine del settore manifatturiero di fascia bassa
Mentre il costo della stampa 3D si riduce, vedremo emergere una quantità sempre maggiore di aziende manifatturiere quick-turn, che offrono prodotti industriali di fascia inferiori, come piccole parti di ricambio. Tuttavia, nel lungo termine, proprio come il settore del turismo è passato dalla vendita di biglietti aerei da parte delle agenzie di viaggio a processi di vendita online, così i sistemi di fascia media verranno fabbricati dai negozi 3D, mentre le attività manifatturiere di fascia bassa verranno svolte dai consumatori stessi. Questa evoluzione è altresì riconducibile alla tendenza a rendere i prodotti CPG unici e individuali.

7) La stampa 3D aumenterà la globalizzazione del settore manifatturiero e relegherà nel passato i problemi di inventario
La stampa 3D aumenterà il livello di globalizzazione per molte aziende manifatturiere più piccole, che in passato non potevano permettersi centri di distribuione di prossimità. I prodotti a basso volume saranno prodotti localmente con la stampa 3D, con un impatto positivo sui costi di  realizzazione  e spedizione. Inoltre, le problematiche relative alla gestione degli inventari saranno superate, poiché parti di ricambio e componenti possono essere fabbricati in-country e on-demand. A fronte della riduzione dei tempi di progettazione e dei cicli di produzione, le supply chain nel settore manifatturiero dovranno diventare molto più agili e operare secondo la logica del real-time. In futuro, prodotti semplici quali piccole parti di ricambio, giocattoli in plastica o involucri per smartphone verranno principalmente venduti a livello globale, grazie alla possibilità di scaricare un file di stampa 3D.

8) Internet of Things (IoT) guiderà la comparsa della supply chain intelligente: dalla pianificazione della produzione al servizio post-vendita
Lo IoT avrà un ruolo sempre più preponderante ed offrirà alle aziende manifatturiere un livello maggiore di intelligence per rendere più profittevoli i processi di  supply chain. Grazie a sensori incorporati (ad esempio chip RFID, codici QR) nei prodotti, sarà possibile tenere traccia di questi articoli in tempo reale lungo l’intera supply chain, abilitando una pianificazione e una produzione molto più efficienti. Altri chip intelligenti collegati ai prodotti comunicheranno attivamente ai macchinari e alle apparecchiature produttive quali fasi successive di lavorazione sono necessarie. L’IoT supporterà anche la pianificazione e la soddisfazione future della domanda, poiché la tecnologia sarà in grado di notificare in modo intelligente e preventivo quando è necessario effettuare il rifornimento (ad esempio distributori automatici, cartucce delle stampanti, forniture per frigoriferi). Macchinari e apparecchiature invieranno automaticamente informazioni sulle prestazioni al produttore, al fine di rilevare anticipatamente esigenze di assistenza/manutenzione o sostituzione di parti di ricambio prima che si verifichi il guasto. La maggior parte delle automobili di fascia media e alta è già dotata di questa funzione. La pianificazione automatizzata di appuntamenti per l’assistenza è il passo successivo.

Simply: la famiglia cresce con il nuovo pdv a Viterbo

Si allarga la famiglia Simply a Viterbo. Ha infatti aperto le porte in Piazzale degli Etruschi il Simply Market di Santa Barbara, un nuovo negozio a insegna affiliato alla Cooperativa Etruria, master franchisee di Simply® Italia. Il supermercato, che si presenta come un punto di riferimento per una spesa comoda, funzionale e soprattutto conveniente, offre un’opportunità di lavoro a dieci persone, ricollocando tutti i dipendenti della passata gestione. Una squadra prevalentemente al femminile, dove contano l’esperienza e la conoscenza del cliente. Alla cerimonia di inaugurazione, a cui hanno partecipato tanti abitanti del quartiere, erano presenti Don Claudio, il parroco di Santa Barbara, per la benedizione, il direttore generale di Cooperativa Etruria, Graziano Costantini, e l’amministratore del supermercato, Stefano Catoni.

“Santa Barbara è un quartiere popoloso, circa diecimila abitanti con un’alta percentuale di anziani – spiega Stefano Catoni – Tenere aperto un supermercato, in questo contesto, significa offrire un servizio alla comunità e garantire un presidio che acquista anche una valenza sociale. Per me è una grande soddisfazione aver rilevato questa attività mantenendo tutti i posti di lavoro in un momento come questo. Mi accompagnano in questa nuova avventura imprenditoriale una insegna e una Cooperativa che sono sinonimi di qualità, affidabilità ed esperienza”. “Quando apriamo un nuovo supermercato è sempre un bel giorno – commenta il direttore generale di Cooperativa Etruria, Graziano Costantini – perché significa che riusciamo a mantenere occupazione sul territorio anche in un momento in cui fare sviluppo è davvero difficile. Con il nuovo punto vendita Simply® portiamo a Viterbo un’opportunità di spesa “sotto casa”, rapida ma completa, capace di coniugare qualità e convenienza. Ricordo, per esempio, che fino al 31 gennaio i prezzi di tutti prodotti a marchio Simply® saranno bloccati e potranno solo scendere, per dare un piccolo, grande aiuto nella spesa di tutti i giorni dei nostri clienti”.

Il supermercato. Il negozio è stato completamente rinnovato per rendere la spesa ancora più facile e piacevole. La novità più interessante, però, riguarda l’assortimento: fra i tanti prodotti a disposizione, i clienti troveranno prodotti biologici e una selezione di produzioni del territorio, distinte dal logo “Sapori&Valori”. La qualità dei prodotti, dalla gastronomia alla panetteria, passando per il reparto macelleria e l’ortofrutta, è garantita da un’attenta ricerca di fornitori, privilegiando quelli locali. Tra le novità anche i distributori self-service di cereali e pet food, che permetteranno di ridurre la quantità di rifiuti (contenitori, ma anche packaging e imballaggi) e le emissioni di Co2 in atmosfera e oltre 100 prodotti senza glutine, selezionati per te tra le migliori marche del settore. L’intervento sul negozio interesserà presto anche la struttura, in chiave ecosostenibile: nel 2015 saranno installati pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edifico.

 

Retail Tour Kiki Lab, un webinar alla scoperta dei trend e delle innovazioni

Dopo il successo dei Ki-Best di Brescia e Milano, Kiki Lab ripropone i contenuti del retail tour virtuale in 15 città del mondo, in un Webinar l’11 dicembre alle 17.30.

Costo di partecipazione : 200€. È previsto uno sconto: 50% per i lettori di inStore

Per informazioni e iscrizioni: contattare Kiki Lab: 030 22.16.81 – kiki@kikilab.it – www.kikilab.it

Fabrizio Valente guiderà i partecipanti attraverso le tendenze del settore, presentando con dati e immagini le aree Retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero.

Il webinar presenta con dati e immagini le aree retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero, rappresentativi di 9 tendenze principali.

Servizio 360°. «Ogni donna tedesca lo sa, e lo impara da bambina. Ogni negozio DM è uno spazio accogliente sia per provare i primi trucchi da ragazzina, sia per cambiare i pannolini ai figli», spiega Désirée Carraro. «Con tanti dettagli di servizio: pulsanti per far aprire una cassa se le code si allungano e lenti di ingrandimento sui carrelli per facilitare la lettura delle etichette».
Personalizzazione. Nivea è uno dei brand più popolari nel mondo intero. Nei suoi flagship oggi offre con successo non solo i prodotti, ma anche  servizi e personalizzazioni.
Efficienza per i clienti. «Nel negozio di Luxottica Sunglasses Hut di Times Square a New York ad accogliere i clienti c’è un dj con musica a palla. E, fuori, un distributore automatico di occhiali, in funzione anche col negozio aperto» spiega Valente.
Multisensor. Nel nuovo format aperto nel Centro Commerciale urban chic di ‘So Ouest’, Leclerc valorizza l’assortimento con un’ampia scala di prezzi. Come quelli della cantina da 1,90 fino a oltre 7.000 euro per le bottiglie pregiate, con un sommelier a disposizione per le degustazioni e gli eventi. Paris.
Scelta2. In una società che invecchia è possibile lanciare con successo concept che superano i format tradizionali. Acuitis a Parigi integra prodotti e servizi per migliorare la vista con quelli per migliorare l’udito.
Coinvolgimento attivo. «Che cosa ci fa una donna con il velo in aeroporto con un trolley in una mano  e l’altra mano impegnata a fare gesti strani nel vuoto? Semplice, è nel corner retail di Angry Bird a Doha, il famoso videogioco dei simpatici ‘uccellini arrabbiati’, che sta giocando con un sistema di interazione a distanza» – spiega Valente. Doha.
Tech e digital. Un concept a New York di occhiali 100% a marca privata, con prezzi accessibili e ottima qualità, che parte con l’on-line e poi apre negozi. Warby Parker, in una logica cross-canale, ha anche realizzato il progetto di uno scuolabus arredato come una biblioteca che porta in giro per gli USA le nuove collezioni.
Storytelling. Il nuovo concept di Nespresso a Londra racconta la storia del brand e l’essenza del prodotto attraverso un’esperienza educativa, innovativa e personalizzata. I clienti possono così sperimentare divese miscele e vivere la filosofia della marca.
Greentailing. Il produttore inglese Nudie Jeans (oltre 1.750 punti vendita rivenditori nel mondo) ha aperto 4 flagship ‘repair shop’ dove offre ai clienti riparazioni gratis. A vita. Sono anche previste spedizioni a casa, sempre gratuite, di kit di riparazione.

Riapre l’IperSimply di Loreto

È completamente rinnovato il punto vendita Ipersimply in attività da dieci anni a Loreto, nelle Marche che riapre domani 26 novembre. Nei suoi 2.500 metri quadrati di superficie presenta circa 14 mila referenze e da lavaoro a 600 addetti.

«Anche in questo periodo di profonda crisi e forte concorrenzialità – spiega il direttore di Area Simply® Italia Alfredo Sanasi – abbiamo deciso di investire nel supermercato di Loreto, che continua a essere di riferimento importante per gli acquisti della zona per, offrire alla comunità locale un assortimento ancora più conveniente e funzionale. La trasformazione del punto vendita ci consentirà di consolidare la nostra presenza sul territorio marchigiano, tutelando sia i nostri collaboratori sia gli imprenditori delle attività commerciali presenti all’interno della nostra galleria».

E il territorio assume un ruolo importante nell’offerta del punto vendita, con l’attenzione dedicata valorizzazione delle produzioni locali dimostrata nell’assortimento del reparto gastronomia, dove il 10% dei prodotti proviene dal territorio del punto vendita, come nella tradizione di Simply.

La convenienza è garantita  dall’offerta ampia e profonda di prodotti a marchio Simply, che offrono mediamente un risparmio del 30% rispetto ai leader, dalle promozioni quindicinali sui prodotti delle Grandi Marche e dall’Operazione Salvaspesa, cioè il blocco dei prezzi di 300 prodotti di uso quotidiano fino al 31 dicembre.

Altre caratteristiche: la parafarmacia con 500 referenze di farmaci da banco, senza obbligo di ricetta medica e prodotti omeopatici, oltre che circa 2.800 prodotti di erboristeria, dermocosmetici, integratori dietetici, integratori per sportivi e prodotti di veterinaria; l’enoteca con oltre 1000 etichette di vini da tavola e da degustazione provenienti sia da realtà vitivinicole nazionali sia da cantine e vitigni locali; la grande piazza dei freschi.

Il percorso della spesa è facilitato da sette percorsi specifici: Verdenatura Bio, Verdenatura Eco e Equo e solidale che  raggruppano prodotti biologici e a ridotto impatto ambientale per scelte di consumo consapevole; Senza glutine e Senza lattosio che segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più e Leggerezza più che evidenziano particolari ricettazioni per sentirsi in forma rinunciando al superfluo e rafforzando le proprie difese. Infine, all’interno del percorso Prodotto locale si possono trovare sapori e tradizioni del territorio: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, anche regionali, punto di forza dell’insegna.

Dieci le casse in barriera, tra cui la cassa prioritaria per disabili e donne in gravidanza.

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