CLOSE
Home Tags Distribuzione

Tag: Distribuzione

Di prossimità, in provincia e sostenibile: arriva la spesa online di CRAI

Il primo è partito a gennaio a Signoressa di Trevignano, 2mila abitanti in provincia di Treviso, ed entro fine anno saranno 250: sono i negozi del gruppo CRAI che hanno attivato l’e-commerce, in modalità consegna a domicilio o click&collect, o entrambe. Il servizio è disponibile sul sito Crai spesa online.

I 250 store che attiveranno il servizio.

“Iniziamo dal “cuore dell’Italia” dice l’Ad Marco Bordoli – che è poi il cuore della nostra rete, non dalle grandi città. Sono mercati non maturi, stiamo parlando della provincia italiana, piccoli centri spesso non coperti dai servizi delle maggiori insegne che hanno bisogno di essere coinvolti. Ma ci aspettiamo molto dalla fiducia che ripongono nei nostri associati, per questo abbiamo chiesto di mettere le foto dei dipendenti del negozio sul sito, perché sono loro che preparano la spesa e a loro si può fare riferimento”.

Un micro test sui primi store attivati vede i consumatori effettuare una spesa simile a quella del punto vendita fisico con una buona presenza di freschi,  e uno scontrino medio superiore. Il 37% degli ordini avviene da mobile, anche se non c’è ancora un’app dedicata. La fascia di età è giovane, con il 55% degli utenti che hanno 25-44 anni e il 60% donne.

L’obiettivo di fine anno è di arrivare a quattro ordini al giorno per punto vendita con una media di 35 euro a spesa, necessarie per raggiungere la sostenibilità economica del servizio. Un servizio al quale il 25% dei clienti si è detto molto o abbastanza interessato.

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano, scelto da CRAI per l’analisi e la progettazione del sistema di spesa online.

 

Fatturato 2017 a +5%

Nel 2017 il gruppo CRAI ha fatturato quasi 6 miliardi di euro, con una crescita del 5% a rete corrente e a conferma di una crescita costante negli ultimi 10 anni, “anni in cui il giro d’affari è triplicato, in un mercato non certo facile” ha detto Bordoli. Sono oltre 3400 negozi distribuiti in tutta Italia, guidati da oltre un migliaio di imprenditori.

Grande impegno è stato posto al rinnovo dei format: in corso l’adeguamento dei punti vendita di ultra-prossimità in Cuor di CRAI (oggi sono 30) e l’apertura delle grandi superfici CRAI Extra, anche queste a 30 punti vendita. Anche l’insegna Pellicano, acquisita nel 2016, è ormai attiva con 54 negozi presenti soprattutto al Sud.

Oltre al canale alimentare (65%), il 35% dei punti vendita sono specializzati nella distribuzione di prodotti drug/toiletries (igiene per la casa e la persona), facendo del Gruppo CRAI il secondo operatore del settore in Italia. Queste le seguenti insegne del canale drug/toiletries: Beautytù, BeautyStar, Cad, Caddy’s, Determarket, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi&Profumi, Smoll e Target.

Retail Plaza by TUTTOFOOD debutta a maggio, alla Milano Food City

Retail Plaza by TUTTOFOOD scalda i motori, per prepararsi al debutto di maggio all’interno di uno scenario d’eccezione: la Milano Food City, vero e proprio Fuorisalone del cibo, che per una settimana (dal 7 al 13 maggio) animerà la città meneghina, parlando di cibo e di alimentazione.

Perché questa scelta? Semplice: i tempi sono maturi. Dopo il consenso unanime riscosso nel 2017 dalla prima edizione di Retail Plaza (quattro giorni fitti di convegni, tavole rotonde e dibattiti tra protagonisti nazionali e internazionali) è giunto infatti il momento di guardare avanti e di ampliare gli orizzonti, riproponendo il progetto Retail Plaza in una formula più articolata e matura che dia voce al mercato espositivo e a quello dei retailer (sia italiani sia internazionali).

La possibilità di una sinergia tra la propria manifestazione e il Comune di Milano, ha quindi costituito per TUTTOFOOD un’opportunità da cogliere al volo.

Il progetto

Declinato in workshop, convegni, eventi instore e tavole rotonde, il progetto si dipanerà nell’arco temporale del biennio 2018-2019.

Il suo principale elemento di novità, cifra distintiva dell’edizione 2018 che candida TUTTOFOOD come la piattaforma moderna di comunicazione e di creazione di valore, è il duplice target del progetto.

Retail Plaza, infatti, si rivolge tanto alla comunità business quanto a quella consumer, con la costruzione di storytelling ad hoc. L’obiettivo principale è quello di rendere protagonista il trade, dando visibilità ai vari attori della distribuzione moderna davanti ad un pubblico eterogeneo e composito.

Quello che Retail Plaza si propone è fare formazione, diffondere cultura, condividere idee, proporre aggiornamenti, animare dibattiti. E per riuscire nell’intento è indispensabile parlare a tutti (produttori, distributori e consumatori), adottando codici linguistici coerenti, comprensibili e adeguati a ciascun target.

È con questi propositi, quindi, che Retail Plaza by TUTTOFOOD, si prepara al suo esordio nella Milano Food City e vi dà appuntamento dal 7 al 13 maggio 2018 per condividere l’esperienza di una comunicazione d’eccellenza su scala globale. 

 

Con Be Human Unieuro chi gioca accumula punti grazie alla gamification

Accumulare punti sulla propria carta fedeltà non solo tramite gli acquisti, ma anche giocando: è questa la innovativa logica che sta al cuore del mondo di Be Human, la gamification realizzata dal Gruppo Roncaglia per la nuova edizione di Unieuro Club.

Il programma fedeltà di Unieuro che si è rinnovato dal primo marzo scorso e conferma la collaborazione, ormai pluriennale, fra le due aziende.

Tratto distintivo del progetto è una forte impronta creativa e interattiva incentrata sul tema della tecnologia. All’interno della nuova Be Human, che proseguirà fino a febbraio 2019, ci sono quattro aree di intrattenimento: Be passionate, Be original, Be trendy, Be ready. Attraverso i percorsi e gli aneddoti di queste nuove attività, i clienti Unieuro possessori della Unieuro Card possono scoprire i piccoli segreti che rendono la tecnologia una nostra utile alleata.
La nuova edizione mira a rafforzare l’integrazione della piattaforma loyalty all’interno del sito e-commerce. Ma resta la centralità dello store fisico, che anzi quest’anno è ancor più protagonista grazie a una serie di attività nel punto vendita che richiedono l’interazione dell’utente tramite il proprio smartphone e l’app Unieuro.
“Per Unieuro abbiamo ideato decine e decine di attività, integrando sempre di più i diversi canali di comunicazione – spiega Paola Langella, Loyalty & Promotion Specialist del Gruppo Roncaglia -. Quest’anno possiamo dire di aver raggiunto un livello ottimale, che permette al brand di comunicare con i suoi clienti attraverso il sito internet, il punto vendita e una app dedicata, il tutto sempre in ottica mobile oriented”.
Un loyalty program ancora più ricco secondo Santa Maccarone, CRM Director di Unieuro, “ci consente di avere una relazione continuativa sui vari canali con i nostri clienti e di premiarli quotidianamente grazie a un’intensa attività di gamification”.
Perché, come rileva Giulia Roncaglia, azionista del Gruppo, “per i brand è sempre più strategico puntare sull’engagement della propria audience, perché un programma loyalty efficace non è più fatto di raccolte punti, ma riguarda le idee, i processi, le tecnologie e le interazioni che coinvolgono i consumatori con il brand”.

Il piano quadriennale di MD: un miliardo di investimenti e 45 nuove aperture l’anno

“Tra il 2018 e il 2021 contiamo di aprire in media 45 nuovi punti vendita all’anno dai 1.500 ai 2.000 metri quadri, a cui continuerà ad affiancarsi la ristrutturazione di centinaia di filiali, creando lavoro per altre 2.200 persone, con una media di 550 nuove assunzioni ogni anno. Investimento previsto: oltre un miliardo di euro”. Lo ha dichiarato Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD S.p.A., alla convention nazionale del Gruppo, che ha riunito a Sorrento lo scorso 8 aprile più di 1000 addetti provenienti da tutta Italia: dirigenti delle sedi di Gricignano e Trezzo d’Adda, quadri, store manager, affiliati e partner.

Patrizio Podini.

Un piano ambizioso dettato dal momento cruciale che sta vivendo il retail: “Oggi siamo di fronte a un momento storico della distribuzione, italiana e mondiale, a cui risponderemo con una crescita decisa, continua e determinata” ha detto Podini.

Sviluppo della rete, potenziamento dell’offerta dei freschi, qualità e controlli ai massimi livelli, potenziamento della squadra anche grazie all’ingresso di nuove figure manageriali di primo piano, comunicazione: sono queste le linee guida per la crescita del gruppo nei prossimi quattro anni. 

Il primo step di questa accelerazione verso la crescita si è visto già il 18 gennaio di quest’anno quando il gruppo di Podini si è aggiudicato all’asta per oltre 13 milioni il terreno delle ex acciaierie di Cortenuova (Bg) destinato alla realizzazione del più grande polo logistico in Italia nel canale discount, che si estenderà per una superficie intorno ai 270.000 metri quadri, con un investimento di 80 milioni di Euro per la riqualificazione e ristrutturazione dell’area.

 

Nuovi manager

Durante la convention sono stati presentati ufficialmente i nuovi manager che affiancheranno il Cavaliere nel programma di sviluppo quadriennale delineato: il direttore generale Piermario Mocchi e il direttore commerciale Vittorio Amatucci, ruolo inedito in MD, ma in linea con il nuovo corso seguito dall’azienda.

Le due figure, che rispondono direttamente al Presidente e al CDA in cui siedono anche i figli Maria Luisa e Marco Podini, provengono entrambe dal mondo della grande distribuzione.

Mocchi, milanese, classe 1964, dopo la laurea in economia aziendale in Bocconi comincia il suo percorso professionale all’interno dell’attività di famiglia, un’azienda all’ingrosso di prodotti alimentari poi confluita nel Gruppo Garosci di Torino. Segue la fusione con il gruppo francese Promodes e, successivamente, con il Gruppo GS. Impegnato nella distribuzione non più come imprenditore, ma come manager, Mocchi assume una serie di incarichi di grande responsabilità, prima nel Gruppo Carrefour che nel 2000 ha acquisito GS, poi in Artsana Prenatal dove fino al 2015 ricopre il ruolo di direttore generale Italia e Grecia. Gli ultimi due anni lo hanno visto impegnato come Consulente/Advisor per Fondi di Investimento Europei e promotore di Start Up attraverso IAG (la principale Associazione Italiana di Business Angel).

Vittorio Amatucci, nato a Napoli nel 1969, debutta negli anni ’90 nel settore informatico che lascerà nel 1995 per la Gdo, dove comincia ad operare in diverse realtà per approdare in Multicedi nel 1998. Direttore acquisti nel 2004, arrivare nel 2006 al ruolo di direttore commerciale e infine a direttore marketing nel 2014. Segue importanti progetti tra i quali l’avvio dell’insegna locale Decò, il freezer Center Decò Superfreddo, fino alle campagne di comunicazione e marketing locali e nazionali.

“Due figure professionali che provengono dagli estremi d’Italia – così li presenta Podini sul palco della convention – che coniugano al meglio l’anima di MD, dove il Nord e il Sud vincono insieme. Vanno a completare una squadra vincente, in un mercato di grandi cambiamenti e sfide a cui il Gruppo risponde come sempre prontamente con investimenti significativi e grande dinamismo”.

 

Comunicazione, la strana coppia (Clerici-Podini) protagonista

Alla convention è intervenuta anche Antonella Clerici, dall’inizio del 2017 testimonial MD con una campagna – tormentone.  Ma da qualche tempo gli spot vedono la partecipazione di un co-protagonista d’eccezione, lo stesso Patrizio Podini che si è calato perfettamente nel ruolo di guida di una divertita e complice Antonella alla scoperta della qualità nei punti vendita MD. Il binomio funziona, tanto che oltre alle radio nazionali, è stata pianificata una campagna stampa sulle principali testate femminili, famigliari e gossip, che vanno ad affiancarsi alla classica affissione con cui il volto sorridente di Antonella che gioca con prodotti MD, dall’ortofrutta al non food, ci sorride da tutte le strade d’Italia. E per la coppia artistica Clerici – Podini si prospetta un periodo di collaborazione che continuerà almeno per tutto il 2019.

Antonella Clerici firma anche per MD il “Blog di Antonella” che rappresenta uno degli interventi di comunicazione web dell’Azienda che sta dando le maggiori soddisfazioni.
La strategia digitale del Gruppo per il 2018 prevede restyling del sito aziendale, la realizzazione di nuovi video istituzionali, il potenziamento dei canali social con l’affiancamento di Facebook con i nuovi canali Instagram e Linkedin, e la realizzazione di una nuova App

Pur con il solo canale Facebook attivo a quella data, su un totale di 22 insegne analizzate a gennaio 2018 da Blogmeter, MD si è piazzata al 1° posto fra le insegne discount per quanto riguarda l’engagement totale su Facebook (e 4° assoluta sempre considerando Facebook).

È di questi giorni anche l’avvio sulle testate del Gruppo Editoriale Citynews di una nuova campagna MD che sceglie il format delle news di prossimità come ulteriore touch point per promuovere e divulgare le proprie promo di periodo.

Retail Plaza: non solo business community

Retail Plaza by TUTTOFOOD? Un progetto innovativo rivolto sia alla business community sia ai cittadini.”

Pochi tratti, ma essenziali, sono sufficienti a Davide Pellegrini, professore  di marketing all’Università di Parma, per descrivere il format che egli stesso e Claudia Maccarini, project manager area Retail, hanno contribuito attivamente ad ideare.

“L’obiettivo– prosegue infatti – è quello di parlare non a dei semplici consumatori, ma a cittadini,  interlocutori socialmente connotati e interessati a valori più profondi come la salute e l’alimentazione, concetti fondanti del progetto Retail Plaza.”

E che il fil rouge sia il cibo in tutte le sue implicazioni, appare chiaro fin dal primo convegno che “aprirà le danze” il prossimo 8 maggio, dal titolo emblematico: “Trasparenza, salute e identità”.

“L’appuntamento– precisa Pellegrini – farà il suo esordio su un palcoscenico d’eccezione: la Milano Food City, importante momento di confronto sul cibo, nel corso del quale il capoluogo meneghino si candiderà come punto di riferimento del settore, proprio come già accade per il Salone del Mobile e per la Settimana della moda.”

Il Food, dunque, leit motiv di Retail Plaza, sarà il protagonista del ciclo di incontri che si succederanno nel tempo, fino ad arrivare al coronamento finale, nel corso di TUTTOFOOD 2019.

L’evento dell’8 maggio

Cibo: trasparenza, salute e identità: il titolo, senz’altro evocativo, sfrutta la carica semantica potente di tre parole  oggi sempre più diffuse e su cui alcune insegne della GDO (Viaggiator Goloso, Gruppo Vegè, Carrefour e Coop Lombardia) saranno chiamate a confrontarsi davanti a un pubblico eterogeneo.

“Si tratta di termini polivalenti dal significato composito. Il concetto di Trasparenza, per esempio, fa senz’altro  riferimento al prodotto, alla chiarezze delle informazioni in etichetta e alla tracciabilità della filiera, ma riguarda anche l’attitudine a gestire i dati dei clienti con linearità, chiarezza e onestà. Quello di Saluteconcerne in generale la salubrità dei prodotti (troppo spesso in passato, compromessa dagli scandali alimentari) ma coinvolge anche quelle peculiari declinazioni  richieste  da specifiche esigenze dietetiche. Infine, introducendo il concetto di Identità si è voluto sottolineare come il Made in Italy sia strettamente correlato al food, ma anche come le marche d’insegna di fascia alta garantiscano e si facciano garanti della riconoscibilità della catena.”

Gli interlocutori

“Come ho anticipato – spiega Pellegrini – l’intento di Retail Plaza by TUTOOFOOD, quest’anno, è quello di ampliare la platea dei suoi interlocutori, coinvolgendo sempre di più anche la distribuzione internazionale. Grazie al feedback della precedente edizione (cui hanno preso parte insegne come Jerónimo MartinsZabkaPicknpay) infatti, è emersa  con chiarezza la spiccata (e crescente) propensione che anche i retailer esteri  stanno dimostrando nei confronti del food made in Italy.

Sul fronte società civile, prosegue Maccarini, (composita platea di giovani studenti, lavoratori, pensionati, casalinghe, neo mamme ecc.) l’obiettivo è, invece, quello di creare un engagement che renda il pubblico parte attiva in questo dialogo sul cibo, sui suoi valori, sulle sue prerogative nutrizionali. In occasione della prossima Milano Food City, per esempio, il coinvolgimento avverrà attraverso un programma di cashback che consentirà ai consumatori di prodotti bio “far fruttare la propria spesa” e di prendere parte all’evento dell’ 8 maggio.”

Schär presenta la nuova colazione senza glutine

Cambia la colazione gluten free grazie a Schär, l’azienda italiana leader del senza glutine. Del resto, si tretta del pasto più importante della giornata, che deve garantire energia e nutrienti adeguati per affrontare gli impegni quotidiani.

«La colazione è il primo, vero e proprio, pasto della giornata – spiega il Prof. Luca Piretta, specialista in Gastroenterologia, Endoscopia Digestiva e Scienza della Nutrizione Umana, membro del Dr. Schär Instituteche dovrebbe fornire in media 350-450 calorie, corrispondenti al 20% circa del fabbisogno energetico giornaliero. Per questo saltarla potrebbe comportare sonnolenza, difficoltà di concentrazione ed ipoglicemia. Ciò vale anche per i celiaci e per gli intolleranti al glutine che, come tutti, necessitano del corretto apporto di vitamine, sali minerali e proteine, ma soprattutto i carboidrati, tra i costituenti principali della nostra alimentazione perché facili da digerire e assimilare in quanto costituiscono l’energia “pulita” per il nostro organismo. Anche per la colazione del mattino, i celiaci possono, quindi, scegliere prodotti con carboidrati naturalmente privi di glutine, che sostituiscono egregiamente i cereali vietati e contare, così, su un’alimentazione varia ed equilibrata. Anche i grassi devono essere presenti nel primo pasto della giornata, anche se in quantità ridotte – continua Piretta –  Solitamente, se parliamo di prima colazione all’italiana, l’apporto di grassi è dato dal consumo di latte vaccino, intero o parzialmente scremato, ma non sono rari i casi in cui alla celiachia e all’intolleranza al glutine si accompagna anche l’intolleranza al lattosio. Sappiamo, infatti, che il deterioramento della mucosa intestinale può portare a una carenza di lattasi, inibendo così la completa idrolizzazione del lattosio con il conseguente mancato assorbimento dei monosaccaridi derivati (glucosio e galattosio). Anche in questi casi non bisogna eliminare dalla propria dieta il latte e i suoi derivati: in commercio esistono prodotti “delattosati”, che possono essere consumati in tutta sicurezza oppure consumare formaggi stagionati che hanno perso il lattosio durante la stagionatura». 

Nonostante circa 7 milioni di Italiani saltino ancora la prima colazione, va sottolineato come – nel nostro Paese – l’abitudine più radicata resti quella della prima colazione casalinga, anche se sta emergendo un nuovo trend di consumo all’insegna di una scelta salutistica e naturale, che vede frutta fresca e secca, centrifugati, tisane e tè affiancare gli alimenti classici della colazione all’italiana.  

Osservatorio Aidepi/Doxa 2016

«Non possiamo non apprezzare il ‘rito’ quotidiano della prima colazione in famiglia – rimarca la Dott.ssa Elena Dogliotti, biologa nutrizionista, membro del Dr Schär Instituteun grande classico della tradizione italiana che prevede il consumo di prodotti da forno, in abbinamento ad una bevanda calda, come latte, caffè, caffelatte, cappuccino o tè, e a spremuta d’arancia, marmellata, miele, cereali, muesli e yogurt. Il nostro modello di prima colazione, rispetto, ad esempio, a quella anglosassone prevalentemente a base di alimenti salati, è, infatti, meglio articolato e risponde a due obiettivi: smaltire la bile e migliorare i processi digestivi, mettendo stomaco e intestino in condizioni ideali per il resto della giornata. E questo vale anche per la prima colazione senza glutine. Oggi sono molti gli Italiani, soprattutto donne, che hanno disturbi collegati all’assunzione di glutine, un pubblico molto vasto e sempre più esigente che però – grazie all’innovazione nei processi produttivi e allo sviluppo di prodotti alimentari gluten-free – non deve più rinunciare al piacere di una gustosa prima colazione casalinga. Sempre senza perdere di vista la varietà e il gusto, caratteristiche fondamentali di un’alimentazione sana bilanciata e piacevole, a iniziare proprio dalla prima colazione».

Proprio per rispondere ai bisogni di tutti i consumatori gluten-free, Schär punta sempre di più non solo sulla grande attenzione alla Ricerca & Sviluppo, sulla scelta di materie prime e ingredienti di qualità a cominciare dai cereali naturalmente privi di glutine, come riso, mais, quinoa, teff, amaranto, grano saraceno che contengono molte vitamine del gruppo B, e sull’utilizzo di tecniche produttive d’avanguardia ma anche sul gusto. Gusto è sinonimo di sapore, piacere, gioia, godimento e soddisfazione… imprescindibili soprattutto quando si parla di prima colazione! 

Con Schär, la prima colazione è sempre un dolce risveglio grazie alla bontà e alla varietà rappresentata dai suoi tre “mondi”: la colazione classica, con i gustosi croissant, o i tanti biscotti della tradizione (Gran Risveglio, Petit, Frollini); la colazione benessere, con tanti prodotti ricchi in fibre (Carrotinis, Biscotto all’Avena, Cereal Bisco) e il piacere leggero di Bon Raisin, e la colazione golosa, con le nuove crostatine alla nocciola, i soft waffel e le torte (Lemon Cake, Marble Cake). E fino al 3 agosto, c’è ancora più gusto a fare colazione con i prodotti Schär (Carrotinis, Gocce di Luna, Hoops, Gran Risveglio, Biscotto all’avena, Frollini, Soft Waffle, Croissant Ambient, Petit, Bon Raisin, Bon Choc): è appena partita, infatti, la grande raccolta punti “Il Buongiorno che ti premia” per collezionare l’esclusivo set colazione e rendere ancora più allegra la tavola.

Il Gruppo Dr. Schär e il marchio Schär

Riconosciuto come pioniere e leader indiscusso nel mercato Europeo del senza glutine, il Gruppo Dr. Schär ha costruito una vasta offerta di prodotti senza glutine di alta qualità, innovativi e sicuri, garantendo sapore e varietà. Con oltre 150 prodotti, Schär risulta essere il marchio più forte del Gruppo Dr. Schär. Schär lavora da sempre al fianco di esperti per garantire non solo un’ampia gamma di prodotti, ma anche consulti e servizi che rendono più facile la vita a chi deve o vuole seguire una dieta senza glutine. Per ulteriori informazioni visita il sito www.drschaer.com o www.schaer.com.  

www.schaer.com

www.facebook.com/schaer

 

Kiko vs Wycon, il concept è copiato, il tribunale dà ragione a Kiko

È copia di concept, e non s’ha da fare: anche la Corte d’appello conferma la prima sentenza nella battaglia legale intrapresa da Kiko nei confronti di Wycon per la difesa del concept dei propri negozi.
La precedente sentenza del Tribunale di Milano in relazione al riconoscimento della protezione del design dei negozi KIKO in base al diritto d’autore risale all’ottobre 2015. Con sentenza n. 1543/18 pubblicata lo scorso 26 marzo, la Corte d’Appello di Milano ha convalidato l’inibitoria, con l’ordine di modificare i negozi Wycon Cosmetics presenti sul territorio nazionale entro 150 giorni dalla notifica della sentenza esecutiva e il pagamento di una penale di 10.000 euro per ogni negozio non modificato entro i termini stabiliti.

Non solo: Wycon dovrà risarcire KIKO per i danni ad essa procurati nella misura di 716.250 euro, comprensivi delle spese sostenute dal brand per il concept degli store realizzato dallo Studio Iosa Ghini.
Con questa sentenza la Corte d’appello ha quindi riattestato che il concept di arredamento che caratterizza i negozi del brand ideato e fondato nel 1997 da Percassi ha “carattere originale e creativo” e che merita tutela ai sensi della Legge sul Diritto d’Autore.
La Corte d’Appello ha altresì confermato il giudizio del Tribunale di Milano sulla colpevolezza di Wycon di “concorrenza parassitaria”, per avere posto in essere “un comportamento di pedissequa imitazione del complesso delle attività commerciali e promozionali” di Kiko.
Mentre KIKO esprime naturalmente “grande soddisfazione per questo importante risultato”, da Wycon si dichiara “in netto disaccordo con tale pronuncia, che sarà oggetto di impugnazione in Cassazione. Wycon ritiene infatti che le domande svolte da Kiko siano infondate, come già riconosciuto in diversi altri procedimenti giudiziari sia in Italia sia all’estero”.

E ora i dash button di Amazon diventano virtual e personalizzabili, e la spesa è instantanea

E ora i dash Button, icona pop di Amazon, diventano virtuali e, soprattutto, personalizzabili: la novità approdata oggi sul sito della dot com di Jeff Bezos consente di ordinare nuovamente i propri prodotti preferiti creando un apposito bottone.

Nati come pulsante fisico da attaccare sulla lavatrice (dal nome si capisce quale sia stato il primo, che consentiva di riordinare istantaneamente il detersivo preferito quando era quasi finito) sono diventati presto decine, “abbinate” a ogni tipo di prodotto, dalla pasta al caffè in capsule. Ora la versione Virtual, dedicata ai clienti Prime, può essere abbinata a qualsiasi prodotto in modo rapido, sia attraverso l’app gratuita Amazon Shopping sia sul sito web, in ogni momento e in ogni luogo.

I Virtual Dash Button sono semplici da creare, personalizzare e organizzare, e non hanno costi aggiuntivi. Si possono creare quanti Virtual Dash si desideri, associati ai milioni di prodotti idonei alla spedizione Prime, veloce e gratuita.

 

Come una lista della spesa

I Dash Button sono raccolti nella pagina dedicata “I tuoi Dash Button”, visibile su desktop o mobile, che diventano così una lista della spesa personalizzata e cliccabile.

Nel momento in cui un cliente acquista un prodotto su Amazon che può essere tipicamente acquistato di nuovo, Amazon creerà automaticamente un Dash Button Virtuale che sarà visualizzato nella pagina “I tuoi Dash Button”; inoltre, il cliente può anche creare in prima persona dei nuovi Dash Button Vituali dalla pagina Dettagli prodotto, per gli articoli disponibili con la spedizione Prime.

Una selezione di Dash Button dei clienti sarà anche mostrata nell’homepage di Amazon.it.

Il cliente potrà vedere il prezzo del prodotto e accettare immediatamente o meno, con la conferma dell’ordine che sarà mostrata subito dopo, nella stessa pagina.

Per ulteriori informazioni, occorre cliccare al seguente link: www.amazon.it/ddb/learn-more 

Anche a Pasqua avanzano i pagamenti con carta: +17% nel tradizionale (e cresce l’online)

Sempre più tramite carta, e sempre più online: anche le vacanze di pasqua appena trascorse confermano un trend che sembra inarrestabile verso la digitalizzazione del commercio. Lo evidenzia SIA, società che gestisce circa la metà delle operazioni di pagamento con carte di debito, credito e prepagate in Italia la quale riferisce come siano stati 15 milioni circa i pagamenti con carte di debito, credito e prepagate, emesse in Italia e gestite da SIA, durante le festività di Pasqua (da sabato 31 marzo a lunedì 2 aprile 2018), rispetto ai 12,1 milioni dell’anno scorso (+23,5%) quando il ponte di Pasqua cadde tra il 15 e il 17 aprile.

Di questi quasi 4 milioni sono relativi ai pagamenti online, pari al 26,5% del totale, in crescita del 44% circa rispetto al 2017 quando erano stati 2,8 milioni.

Nel commercio tradizionale, i pagamenti con carta sono aumentati del 17,5% raggiungendo quest’anno gli 11 milioni contro i 9,3 milioni del 2017.

 

Nel 2017 SIA ha gestito il clearing di 13,1 miliardi di transazioni, 6,1 miliardi di operazioni con carte, 3,3 miliardi di pagamenti, 56,2 miliardi di transazioni finanziarie e trasportato in rete 784 terabyte di dati. Il Gruppo si compone di otto società: la capogruppo SIA, le italiane Emmecom (applicazioni innovative di rete), P4cards (processing monetica), SIApay (servizi di incasso e pagamento evoluti) e Ubiq (soluzioni tecnologiche innovative per il marketing), Perago in Sudafrica, PforCards in Austria e SIA Central Europe in Ungheria. Il Gruppo, che conta attualmente oltre 2.000 dipendenti, ha chiuso il 2017 con ricavi pari a 567,2 milioni di Euro.

Alibaba, gigante cinese dell’e-commerce, spiega al mondo cos’è il (suo) New Retail

La spesa scelta tra i banchi e gli scaffali del negozio fisico che viene spedita a casa, una gigantesca vending machine che sceglie il modello e il colore dell’automobile che si vuole provare, ma anche il modello del centro commerciale tra schermi e connessioni, nel nome della omnicanalità: in questo video che tratta l’evoluzione del commercio cinese con l’arrivo dell’e-commerce il gigante cinese Alibaba spiega agli americani, creatori della grande distribuzione, del mall e pure dell’e-commerce e fino a poco fa di praticamente ogni formato commerciale on e offline, il modello cinese del “new Retail”.  Ma anche, i grocerant, con l’integrazione tra retail e ristorazione.

Su questo fronte, l’ultima notizia è l’acquisizione da parte di Alibaba Group della totalità delle azioni di Ele.me, un principale servizio di delivery della Cina, per “approfondire l’integrazione della piattaforma nell’ecosistema di Alibaba’s ed espandere ulteriormente la strategia tecnologica del New Retail per i servizi locali.

Provocazione o spunto, chi saprà raccogliere il guanto della sfida? Forse, uno suggerimento anche per i retailer nostrani.

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare