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DeCicco’s, quando la mission è “quality first”

DeCicco’s è una piccola catena la cui avventura imprenditoriale ebbe inizio nel 1972; oggi opera con 13 store nello stato di New York, ponendosi all’avanguardia nel campo dei supermarket upscale.
Ad avviare il tutto furono i tre fratelli John, Joe e Frank che gestivano un piccolo negozio nel Bronx.
Specializzati nella gastronomia italiana, che godeva di un crescente favore come stile culinario, i fratelli DeCicco iniziarono una crescita che li ha portati ad essere un punto di riferimento per chi segue le tendenze avanzate della distribuzione grocery americana.
Va detto: le zone limitrofe alla Grande Mela sono tra i luoghi dove la concorrenza tra supermercati è più agguerrita e spietata.
Dunque l’approccio di DeCicco’s è improntato a creare un’eccezionale fedeltà in località che pure sono a bassa densità abitativa.
Pertanto, negli ultimi dieci anni, partendo dalle originarie, usuali soluzioni dei primi supermercati, l’azienda è passata a sperimentare, con audacia, nuovi formati tagliati su misura per le famiglie di ceto medio alto, che vivono nelle tranquille cittadine che formano il corollario della megalopoli.

Birra, prima donna
Questo nuovo approccio ha ottenuto, conseguentemente, numerosi e prestigiosi riconoscimenti.
In particolare la fama dei DeCicco si lega alla loro passione (un po’ strana per degli italo-americani) per la birra.
Infatti, nei loro ultimi, spettacolari flagship questo prodotto occupa un ruolo di grande rilievo. Basti pensare, allora, che Chris DeCicco, un membro dell’ultima generazione di questa famiglia di commercianti ha ricevuto l’onorificenza della Knighthood of the Brewers Mash Staff di Bruxelles, nonché diversi premi per il miglior assortimento di birre.
Il posizionamento dei DeCicco tuttavia li pone a confronto con la nuova tendenza che attira nuovi player e che si sviluppa nel medesimo territorio ad opera di altre insegne prestigiosissime quali Kings e Balducci’s che perseguono il medesimo obiettivo, ovvero fidelizzare le famiglie più abbienti attraverso un’offerta di specialità gastronomiche e di raffinati servizi inarrivabili per le grandi catene
preesistenti in quell’area.

Lo store di Armonk
La nostra case history fa riferimento allo store aperto circa tre anni fa ad Armonk, un piccolo agglomerato situato nella bassa valle dell’Hudson River, di cui l’edificio edificato ex novo in sostituzione di un precedente supermercato riprende i canoni architettonici. La sua estetica richiama un grande cottage, con tetti grigi spioventi e ampie finestrature quadrettate.
L’interno si sviluppa su una pianta rettangolare suddivisa in tre reparti nettamente divisi. Il primo a cui si accede è dedicato all’ortofrutta, con una insolita disposizione asimmetrica dei banchi.
Degno di nota è l’ elegante chiosco che vuole simulare il tratto dei mercati rionali mediterranei, (almeno come sono immaginati dagli americani).
I prodotti esposti con ordine perfetto sono tutti di prima scelta, ovvero selezionati, calibrati e dotati ciascuno di un minicodice a barre riconoscibile alle casse.
I frutti sono disposti nella forma delle classiche piramidi come nella tradizione americana. Interessante notare poi il particolare delle banane appese invece che risposte sui piani e ciò al fine di garantirne la perfetta maturazione.
Un ulteriore punto di eccellenza è inoltre l’ampio assortimento di quarta gamma prodotta in store che suggerisce alla clientela una varietà di vegetable meal solutions molto raffinate.
Centralmente troviamo il reparto grocery che prevede due lunghi corridoi le cui quattro pareti sono dedicate rispettivamente agli armadi dei surgelati, ai display dei prodotti confezionati, alle bevande e, infine, al grocery non food, che copre una percentuale molto ridotta del fatturato totale. La terza area è dedicata alla gastronomia, ai prodotti freschi, al bakery, alla carne e al pesce.
È in quest’area che l’estetica raffinata voluta dalla famiglia DeCicco si esprime al meglio. La pescheria, il forno, la macelleria sono disposte lungo il perimetro abbellito da rivestimenti in pietra a vista, arricchita da una segnaletica in ferro battuto e da punti luce stilizzati che conferiscono all’ambiente un ulteriore tocco di sobria eleganza. Un altro tocco di raffinatezza è costituito dai lampadari a più luci anch’essi in ferro battuto posizionati sui banchi dell’ortofrutta e sull’isola
dei 400 formaggi americani e internazionali. Completa il disegno raccolto e familiare la controsoffittatura a cassettoni in stucco bianco.

Angolo degustazione, pista per le bocce

La peculiarità tutta speciale però è costituita dal mezzanino che copre la parte centrale del locale.
Vi si accede con una scala che, simpaticamente, cita ad ogni gradino una marca di birra. In quest’area che sovrasta il negozio vero e proprio si trova appunto il reparto delle birre, allineate sugli scaffali a centinaia e distinte per provenienza nazionale e internazionale.
L’area è inoltre destinata alla ristorazione e alla degustazione delle birre (i vini nello stato di New York devono essere venduti in negozi dedicati!) in occasione delle sessioni destinate al pairing, agli abbinamenti tra bevande e alimenti.
Un’altra soluzione sorprendente ed unica nel suo genere è sicuramente la pista per il gioco delle bocce anch’essa collocata sul mezzanino.
Questa insolita, giocosa occasione di socialità sottolinea, in modo espressivo, il legame che l’insegna ha stabilito con la piccola comunità di Armonk. Parliamo, infatti, di un piccolo paese di 4.000 abitanti, distante circa 70 km da New York. Immerso in una scenografia boschiva, inframmezzata da numerosi golf club, è il rifugio bucolico delle famiglie di commuter che lavorano a New York e percepiscono redditi superiori a 100.000 $.
Da aggiungere inoltre che com’è ormai pratica usuale in tutti gli USA, l’insegna è specializzata nell’organizzazione di eventi di ogni tipo, offrendo in quelle occasioni non solo una cucina raffinata, ma anche, addobbi floreali e allestimenti completi su specifica richiesta, per pranzi e cerimonie familiari o aziendali.
Infine, va detto che l’insegna è profondamente coinvolta nelle attività sociali delle comunità in cui è inserita.
L’azienda effettua, infatti, donazioni dell’1% delle proprie vendite al fine di sostenere in primo luogo le scuole della propria area, oltre ad altre associazioni no-profit. DeCicco’s entra dunque a far parte dei casi d’eccellenza delle superfici di media dimensione da studiare per chi voglia cimentarsi adeguatamente con il concetto di “negozio di vicinato”.

di Daniele e Loris Tirelli

Sanpellegrino lancia il contest Fine Dining su Carrefour.it

Sanpellegrino, azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi, lancia Fine Dining sullo shop online di Carrefour Italia. Un esclusivo concorso dedicato a tutti gli amanti delle bevande più famose d’Italia, sviluppato per vivere al meglio le imminenti festività Pasquali. Quale periodo migliore infatti per organizzare un brunch o un aperitivo in compagnia degli amici dove acqua S.Pellegrino, Acqua Panna, Sanbittèr e Bibite Sanpellegrino sono protagoniste?

Tutti coloro che vogliono aggiungere quel tocco in più alla propria tavola potranno accedere al contest acquistando sul sito Carrefour.it un mix di bibite, acque e aperitivi del Gruppo Sanpellegrino. Partecipando al concorso si avrà la possibilità di vincere numerosi premi come i set di bicchieri Bormioli, un set piatti S.Pellegrino Limited Edition per un’ospitalità a prova di ristorante stellato o ancora tanti buoni sconto per la propria spesa online da Carrefour.

Per gli amanti della tradizione italiana appassionati del beverage a regola d’arte, ogni occasione è il momento giusto per unire sapori unici a momenti indimenticabili di convivialità grazie al gusto inconfondibile delle acque e delle bevande Sanpellegrino. Fine Dining infatti non è solo l’esperienza di una bibita ma la possibilità di creare attimi di meraviglia da condividere insieme ai propri cari.

Acquistando sul Carrefour.it, in unico scontrino, 3 confezioni da 6 bottiglie di acqua S.Pellegrino o Acqua Panna e tre bevande a scelta tra Sanbittèr e Bibite Sanpellegrino, come l’Aranciata Amara o Chinò, sarà possibile accedere al contest. Con ogni scontrino si potrà provare a vincere immediatamente uno dei 17 Buoni Sconto del valore di €50 o uno dei 30 set da 6 bicchieri Bormioli e partecipare all’estrazione finale con in palio il set di piatti S.Pellegrino Limited Edition. Per tentare subito la fortuna basterà collegarsi al sito www.concorsofinedining.it, registrarsi, compilare l’apposito form con i dati del documento d’acquisto e caricarne l’immagine. Il concorso Fine Dining sarà attivo dal 23 marzo fino al 11 aprile 2018 con estrazione finale entro 8 maggio 2018.
Per maggiori informazioni e per consultare il regolamento completo, è possibile visitare il sito www.concorsofinedinig.it o chiamare il numero verde 800-682330.

Nonno Nanni lancia una nuova linea di formaggi freschi biologici

Nonno Nanni lancia sul mercato un’intera nuova linea di formaggi freschi biologici: Stracchino, Robiola e Fresco Spalmabile.

La nuova linea, che utilizza esclusivamente latte 100% biologico italiano, proveniente da filiere certificate,  nasce con la volontà di continuare lungo la tradizione tracciata dalla linea classica ma avvicinandosi alle esigenze di quei consumatori che oltre a cercare in un prodotto bontà, genuinità e rispetto per l’ambiente, desiderano dei prodotti certificati bio e realizzati solo con materie prime biologiche. 

Le vacche, dalle quali proviene il latte biologico, crescono in allevamenti sicuri e selezionati,  e la lavorazione della materia prima ha luogo nello storico caseificio Nonno Nanni, attraverso processi rigorosamente tracciati: dall’arrivo del latte in azienda alla selezione dei fermenti lattici, fino al confezionamento del prodotto finito.  

Qui, tra le verdi colline del Montello, ogni singola fase del processo di produzione è registrata e rigorosamente controllata da parte del laboratorio interno e dall’organismo esterno indipendente CCPB, uno dei più autorevoli enti certificatori a livello internazionale, accreditato dal Ministero per le Politiche agricole.

Il packaging

Anche il pack della linea Nonno Nanni Biologico rispecchia questa scelta consapevole, a favore dell’ambiente. L’incarto è fatto con un materiale particolare che ricorda la texture della carta naturale. Ai colori neutri, tipici di un prodotto biologico, e al logo di certificazione BIO, Nonno Nanni associa i suoi segni distintivi: insalata e pomodoro e, naturalmente, la dicitura “Latte 100% italiano”, a sottolineare la qualità e l’autenticità del prodotto.

La nuova linea Biologica è già disponibile all’interno dei punti vendita della GDO e del normal trade. Lo Stracchino Biologico e la Robiola Biologica, in particolare, sono disponibili sia nel formato per il libero servizio (rispettivamente nelle confezioni da 125g e 100g) sia in quello per il reparto gastronomia (200g per lo Stracchino e 100g per la Robiola). Il Fresco Spalmabile Biologico è invece disponibile nella vaschetta richiudibile da 150g per il libero servizio.

 

 

Pasquetta con burattini al Mantova Outlet Village, sul palco errante di un’Ape car

Pasquetta all’insegna dello spettacolo, quella organizzata  dal Mantova Outlet Village e dedicata ai bambini e alle loro famiglie.

Lunedì 2 aprile, infatti, a partire dalle ore 15.30 e con spettacoli a ripetizione fino alle 18.30, presso la playground del Village, si terrà lo spettacolo di burattini, a guanto e bastone, dal titolo “Uno sciame di burattini”, protagonisti Fagiolino, Sandrone (burattini della tradizione) e l’immancabile “Purgante San Pellegrino”. Lo spettacolo sarà animato in baracca e montato sull’Ape car del suo ideatore: Maurizio Corniani, erede della storica compagnia della Famiglia Corniani.

L’intento di Corniani è quello di continuare il percorso nella ricerca e nel recupero della tradizione, prendendo da vecchi copioni delle farse, le così chiamate “comiche finali” e mettendole insieme, ha dato vita e allestito questo spettacolo che si rifà per stile e modi al fare i burattini di un tempo. Perfetto connubio tra vecchio e nuovo questa produzione aiuta a non dimenticare il modo di una volta di fare i burattini, divertendo le nuove generazioni con cose semplici, immediate che divertivano il pubblico di circa un secolo fa. 

“L’ape car – ha spiegato Corniani -è il palcoscenico su quale viene allestita una vera e propria baracca, con teli, scene e luci. I miei spettacoli vogliono rifarsi alle antiche tradizioni, al tempo in cui i burattini si facevano “per strada”. Seguendo le orme di mio padre, il burattinaio Augusto Corniani, il mio intento è quello di fare rivivere lo spettacolo come si faceva un tempo, quindi tutti seduti a terra attorno ad un umile mezzo di trasporto. I protagonisti assoluti sono Fagiolino e Sandrone che, affiancati da altri personaggi, racconteranno e sbeffeggeranno il modo odierno di vivere legato al consumismo e ai beni materiali”.

Jiffy arriva nei pdv Iper, La Grande I: si paga con un’app e un QRCode

ingresso e barriera casse di Iper Arese

Si chiama Jiffy ed è il nuovo sistema introdotto da UBI Banca e SIA nei punti vendita Iper, La grande I (Gruppo Finiper). Il risultato? Da oggi 4 negozi dell’insegna (Seriate, Orio al Serio, Rozzano e Vittuone) sono precursori di uni’nnovazione nel comparto della GDO che a breve coinvolgerà gli altri 23 punti vendita del gruppo, fino a coprire i restanti ipermercati in 7 regioni. Jiffy funziona tramite un’app, un QRcode e (naturalmente!) uno smartphone. La dinamica è facile e veloce: una volta terminati gli acquisti, aprendo l’app di pagamento e inquadrando con il proprio smartphone il QRCode generato dalla cassa, il cliente potrà completare il pagamento con un semplice tocco sulla schermata. Il servizio è attivo anche nei punti self-service.

Evidenti i benefici di questa tipologia di pagamento: il cliente può effettuare un pagamento in pochi semplici passaggi e con addebito diretto sul proprio conto corrente o sulla propria carta con IBAN mediante una transazione in ambiente bancario sicuro protetto da credenziali di accesso o dai più evoluti sistemi biometrici; l’esercente dispone, dal canto suo, di una modalità innovativa di gestione e incasso dei pagamenti.

“Oggi tagliamo un altro importante traguardo nella digitalizzazione della moneta in Italia”, afferma Natascia Noveri, responsabile Marketing di UBI Banca. “Dopo aver introdotto per primi il trasferimento di denaro via smartphone grazie alla partnership con SIA, ora portiamo il sistema peer to peer di Jiffy anche nel mondo della GDO grazie alla visione innovativa condivisa con Iper. Semplicemente inquadrando un QR Code con il proprio smartphone il cliente potrà pagare la spesa velocemente e in totale sicurezza. Nessun dato bancario viene condiviso col merchant. Siamo certi che abilitare i consumatori ad usare con maggiore frequenza e facilità il proprio smartphone per pagare nei luoghi che abitualmente frequentano, contribuirà a far crescere ulteriormente l’adesione al cashless in Italia. Questo è il primo importante passo di un percorso di continua innovazione nel P2B che porterà altre interessanti novità a breve”.

“Grazie a questo accordo Iper, La grande i rende disponibile ai propri clienti – in possesso o meno di Carta Vantaggi – una modalità di pagamento innovativa aggiungendo un importante tassello alla digitalizzazione dell’esperienza d’acquisto”, afferma la Direzione Servizi Informativi di Iper Montebello Spa. “Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo tecnologico e applicativo a cui la nostra azienda guarda con favore per offrire alla clientela servizi all’avanguardia”.

“La partnership con UBI e Iper segna un’ulteriore e fondamentale tappa nell’evoluzione digitale di Jiffy dalla modalità P2P a quella del P2B”, commenta Marco Polissi, Responsabile Jiffy di SIA. “L’apertura al canale della Grande Distribuzione Organizzata dimostra ancora una volta la flessibilità e l’innovazione del servizio che tramite uno smartphone offre diverse opportunità di utilizzo: dai trasferimenti istantanei di denaro tra privati agli acquisti presso i negozi, fino ai pagamenti nei supermercati”.

Aperture della settimana: Coop, Penny, SiDi, Pittarosso, Lush

Un Supermercato Piccolo (Végé) apre a Castello di Cisterna

Un’impresa storica del Sud, Si.D.I. Piccolo Srl, attiva da 70 anni nella Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio nell’area metropolitana di Napoli e nel Salernitano, socia di Gruppo VéGé, ha inaugurato un punto vendita  a insegna Piccolo a Castello di Cisterna (NA).
Il nuovo supermercato ha una superficie commerciale complessiva di 3.300 metri quadrati, di cui 1.300 dedicati a laboratori di pasticceria, panetteria e gastronomia per garantire a qualsiasi ora della giornata la disponibilità di prodotto fresco di produzione propria ai banchi del servito.
Tra i  reparti dedicati ci sono pescheria, macelleria, salumeria e una fornitissima enoteca oltre.
Non mancano un ristorante e bar/caffetteria interni. Il parcheggio esterno disone di 400 posti auto gratuiti.
Il punto vendita, che occupa circa 90 dipendenti, è il primo della Gdo nell’area metropolitana a Est di Napoli ad applicare l’orario di apertura non-stop dalle 8 alle 24. 

“La nostra è una presenza ampiamente consolidata a Castello di Cisterna, dove possiamo dire di essere di casa con un supermercato attivo da tempo – ha detto Raffaele Piccolo, titolare Si.D.I. Piccolo Srl -. L’apertura del punto vendita a Castello di Cisterna è motivo di grande soddisfazione per noi, sia perché ci offre l’opportunità di dare massimo spazio e risalto alla cultura del cibo di qualità che distingue da sempre la nostra offerta, sia perché si tratta di un importante passo in avanti nel progetto di sviluppo della rete vendita messo a punto in collaborazione con Gruppo VéGé”.

 

La Coop i Gelsi di Modena riapre rinnovata

Riapre la Coop “I Gelsi”, in via Vignolese 835, a Modena. La Coop si sviluppa su una superficie di 1.500 metri quadrati e impiega 105 lavoratori, 18 in più rispetto a prima dell’inizio dei lavori.
Complessivamente le iniziative di rilancio del centro commerciale, il cantiere del supermercato e dell’area “Salute & Benessere Coop”, insieme all’apertura del pet store “Amici di casa Coop”, hanno richiesto un investimento di oltre 4,7 milioni di euro.
Con i lavori di restyling trova spazio con affaccio in galleria il nuovo punto ristoro “Buona pausa Coop”, con 135 posti a sedere per un momento di pausa o un pranzo veloce. Si parte dalla colazione, con un buon caffè o un cappuccino accompagnato da un assortimento ampio di paste dolci e salate, spremute ed estratti. All’ora di pranzo ci sono oltre 190 ricette tra primi, secondi, contorni, insalate e piatti freddi, pizze classiche e alla pala, preparate anche nel forno a legna. L’area – dotata di wi-fi e prese per ricaricare cellulari e tablet – è stata pensata anche per eventi e ospita “Seminar libri”, lo spazio dedicato al book-crossing di Coop Alleanza 3.0.

Grazie ai lavori di restyling è stato ampliata e rinnovata l’area “Salute & Benessere Coop”, con tre farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop, oltre a prodotti per la cura della persona.
Nell’ambito del rilancio della galleria commerciale è da inserire anche l’apertura, a fine febbraio, del negozio dedicato agli animali domestici, “Amici di casa Coop”, anch’esso con affaccio in galleria.
Fino al 7 aprile, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 riceverà un buono spesa di 25 euro, utilizzabile entro il 22 aprile nella Coop rinnovata.
I clienti possono pagare la spesa in 11 casse di cui 4 fai-da-te e 7 tradizionali.

Photo © Elisabetta Baracchi

 

Un nuovo Penny Market debutta a Bisceglie: è il 365° in Italia

È il 47° Penny Market della Puglia e il secondo in città quello inaugurato a Bisceglie, in Via Bovio n. 324/326. L’apertura, 365a della rete italiana, insieme alle altre 20 previste per quest’anno fa parte del progetto di espansione di Penny Market Italia, all’interno di un piano d’investimenti che tocca i 167 milioni di euro tra il 2018 e il 2019. Il punto vendita di Bisceglie prevede l’inserimento di nuovo personale che andrà ad aggiungersi ai quasi 4.000 dipendenti italiani.
Ampio lo spazio ai prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi, Pane Fresco – preparato durante tutto l’arco della giornata – e la Cantina dei Vini, con circa 100 tipologie in assortimento. All’interno del punto vendita sarà presente anche la Macelleria, dove i clienti potranno apprezzare il meglio dei prodotti regionali disponibili e un banco Gastronomia e circa 60 prodotti a marchio privato CUOR DI TERRA con le migliori tipicità dei prodotti italiani.

Il layout e le caratterizzazioni interne sono il frutto dello sviluppo del nuovo concetto “Ambiente 3.0” di Penny Market, progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. Gli accorgimenti verso l’efficienza energetica – isolamento, Led per l’illuminazione del negozio, nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione – contribuiranno a risparmi annui fino a 32.000 Kwh che si possono tradurre in circa 8,98 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate, con una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a 19,20 tonnellate.

 

Lush apre nella stazione di Termini a Roma

Ha aperto il 2 marzo in Stazione Termini a Roma il più grande negozio Lush in Europa in una stazione ferroviaria.
Lush Roma Termini si sviluppa su una superficie di 140 metri quadri progettata interamente nel nome della sostenibilità.
Il negozio conferma il piano di sviluppo del brand, che vede ad oggi la capitale protagonista indiscussa dell’espansione su territorio nazionale.

“Siamo orgogliosi di proseguire l’ampliamento della nostra rete di punti vendita nella capitale e regalare ai cittadini romani e a tutti i viaggiatori d’Italia un negozio capace di rispecchiare al meglio lo spirito innovativo di Lush. La scelta stessa della location racconta e abbraccia a pieno la filosofia del nostro brand, da sempre attento all’impatto ambientale anche in tema di trasporti. Viaggiamo da sempre,
e dove possibile, in treno piuttosto che in aereo e prediligiamo sempre i mezzi pubblici per ridurre quanto più possibile le emissioni di Co2. Questo nuovo store si aggiunge ai quattro negozi presenti in città e si affianca al negozio di Milano Stazione Centrale, a conferma di un percorso di crescita insieme a Grandi Stazioni Retail, nostro partner privilegiato sia per quanto rappresenta che per la sua peculiare presenza in tutto il territorio nazionale. Il nuovo store si colloca in una posizione strategica e di collegamento per tutto il territorio nazionale; rappresenta il nostro ringraziamento alla città di Roma e si propone di attrarre i viaggiatori che transitano dalla Stazione Termini, prediligendo il treno per i propri spostamenti a indicare una scelta 100% etica e sostenibile” ha detto Alessandro Andreanelli, Amministratore Delegato di Lush Italia.

 

Pittarosso arriva a Chiari (Bs)

PittaRosso, uno dei maggiori protagonisti italiani nella vendita di calzature e pelletteria con oltre 200 punti vendita in Italia e all’estero, ha aperto un nuovo punto vendita a Chiari (BS). Il nuovo negozio, con superficie di oltre 1.600 metri quadri, si trova all’interno di un Parco Commerciale completato dal food (Penny Market) e altri importanti tenant (Tigotà, MaxiZoo e KIK, quest’ultimo del gruppo tedesco Tengelmann)
Il brand, di proprietà del Fondo Inglese Lion Capital dal 2014, a seguito del passaggio di proprietà per 300 milioni dalla 21 Investimenti della famiglia Benetton, ha chiuso l’esercizio 2017 con un fatturato di oltre 400 milioni, in crescita rispetto al 2016.
L’advisor per il nuovo punto vendita è Luca Parrino Retail.

Samsung Pay è arrivato, anche nella Gdo: è sempre più facile pagare via smartphone

È sempre più semplice pagare la spesa con lo smartphone: dopo Apple, arriva – è anzi già attivo da giovedì 22 marzo – Samsung Pay, il sistema di pagamento via mobile di Samsung Electronics. L’Italia è la ventiduesima nazione in cui il servizio sarà attivo, la sesta in Europa.

 

La sfida eterna, Apple vs Samsung

Due player forti ora si sfideranno sul mercato dei pagamenti. Apple ha optato per il lancio a maggio 2017 con tre attori – Unicredit, Carrefour Banca e Boon – per poi andare ad aggiungere progressivamente gli altri (Banca Mediolanum, American Express, Widiba, Edenred, N26, Nexi, CartaBCC di Iccrea Banca, HYPE, Buddybank, Allianz e Bunq). Samsung a marzo 2018 ha scelto fin da subito di partire con tutte le principali banche italiane: Banca Mediolanum, BNL, CheBanca!, Hello Bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e Unicredit.

Le scelte delle banche italiane in ambito Mobile Proximity Payment.

Unicredit, Banca Mediolanum e Nexi hanno deciso di offrire ai propri clienti entrambe le soluzioni; Intesa Sanpaolo, BNL o CheBanca! hanno invece scelto di salire a bordo solo di Samsung Pay (per il momento). Tale scelta è conseguenza anche del modello di business dei due giganti: se Apple chiede alle banche associate una percentuale per ogni transazione (inferiore allo 0,15%), Samsung propone un modello di partnership, senza retrocessione economica di una fee. Oltre alle soluzioni device-based dei due produttori di smartphone, compatibili solo con alcuni modelli di device, alcuni gruppi finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Nexi, MPS, BNL ed Hello Bank!) hanno investito anche in soluzioni proprietarie che consentono di estendere il servizio anche ai possessori di altri device (in genere Android).

 

70 milioni di pagamenti via mobile in negozio nel 2017

Nel 2017 in Italia sono stati transati oltre 70 milioni di euro tramite smartphone all’interno dei negozi, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016, da circa 500.000 utenti che hanno pagato almeno una volta con un servizio di Mobile Proximity Payment. Tra le componenti che hanno contribuito a questa crescita c’è certamente l’arrivo di Apple Pay e della sua portata mediatica. Samsung ha l’opportunità di dare un’ulteriore accelerata al settore, forte anche del 35% degli utenti smartphone che possiede uno dei suoi device: numeri più che interessanti per giocare un’ottima partita.

“Con la partnership fra Bennet e Samsung affianchiamo due brand importanti – ha commentato Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, che da subito ha attivato Samsung Pay nei suoi punti vendita – in particolare presentiamo un servizio davvero innovativo che attraverso l’app di Samsung offre la possibilità di salvare i dati della carta Bennet Club, rendendo il momento del pagamento ancora piu’ veloce”.

Per utilizzare Samsung Pay è necessario essere in possesso di uno smartphone Samsung compatibile (per ora: Galaxy Note 8, S8 e S8+, A8, S7 e S7edge, Galaxy A5 2016-2017 e tra qualche settimana anche sugli S9 ed S9+) e una carta di pagamento appartenente ai circuiti bancari abilitati. Il servizio sia attiva accedendo all’app e registrandosi al servizio col Samsung Account, selezionando “aggiungi carta” per registrare la propria carta di credito. Per pagare è sufficiente far scorrere il dito dal basso verso l’alto sul display dello smartphone e avvicinare il telefono al POS dopo aver autorizzato la transazione con la scansione della propria impronta digitale o dell’iride (o l’inserimento di un PIN).

Samsung Pay funziona quasi ovunque venga accettata una carta di credito, debito o prepagata e supporta sia la tecnologia NFC (Near Field Communication) sia MST (Magnetic Secure Transmission), che consente di pagare su tutti i POS in circolazione, anche se non sono contactless. All’interno del Wallet, gli utenti possono virtualizzare le carte fedeltà di alcuni esercenti e accedere a una sezione “coupon” dalla quale possono usufruire di sconti dedicati.

 

Lidl si impegna a ridurre la plastica, -20% entro il 2025

Un impegno concreto per ridurre la plastica prodotta, un problema sempre più pressante: lo ha lanciato Lidl Italia che si è fissata l’ambizioso traguardo di ridurre l’utilizzo di plastica di almeno il 20% entro il 2025. Un obiettivo concreto, che si pensa di raggiungere rivedendo packaging e repackaging delle proprie private label, che rappresentano circa l’85% dell’assortimento. Non solo: entro il 2025 gli imballaggi in plastica dei prodotti private label saranno riciclabili al 100%, sostenendo in tal modo la strategia sulle plastiche recentemente presentata dalla Commissione Europea.

Il discount tedesco già da alcuni anni si occupa del tema, impegnandosi a ridurre gradualmente l’uso di questo materiale negli imballaggi e a migliorarne contemporaneamente le possibilità di riciclo. Fissando questi nuovi importanti goal, l’Insegna sostiene in maniera coerente il proprio piano di CSR, seguendo il motto aziendale “Sulla via del domani”.

“Da tempo lavoriamo in stretta collaborazione con i nostri fornitori, al fine di capire come possiamo ridurre la plastica o adottare soluzioni alternative. Lidl Italia offre già un ampio numero di referenze sfuse nel reparto frutta e verdura, ma il progetto di ottimizzazione del packaging che abbiamo avviato abbraccia anche altre categorie merceologiche e porterà ad una sensibile diminuzione dell’impiego di materie plastiche, fino a giungere, entro il 2025, al traguardo di meno 20%” ha detto Eduardo Tursi, Amministratore Delegato Acquisti di Lidl Italia.

In quest’ottica che sono già state ridotte le dimensioni dell’imballaggio degli anacardi “Alesto” di circa il 20% a confezione: un esempio di come Lidl punti a rispondere al meglio al crescente desiderio dei consumatori di una maggiore sostenibilità in termini di packaging.

Inoltre, Lidl promuove un processo virtuoso su tutto il territorio, non solo prevedendo uno smaltimento dei rifiuti attento all’ambiente in tutte le strutture di propria pertinenza, ma anche rendendo disponibili per i clienti, in tutti gli oltre 600 punti vendita, appositi contenitori per la raccolta differenziata. Per i materiali plastici nello specifico, l’Azienda ha implementato un processo ad hoc, che coinvolge tutti i negozi e le 10 piattaforme logistiche per consentire il recupero delle plastiche da imballo.

“Già oggi prevediamo il riciclo di tutta la plastica e le pellicole utilizzate per l’imballo e il trasporto dei nostri prodotti. Basti pensare che lo scorso anno abbiamo trasformato 1.600 tonnellate di plastica trasparente, 120 tonnellate di colorata e altrettante di rigida, in nuova materia prima che potrà essere riutilizzata per diversi scopi” conclude Tursi.

Aperture della settimana: Maxi Zoo, Md, Lego, Coop, Nau!

Ecco le più recenti nuove aperture nel retail.

Una stazione Coop ad Altamura
Il 14 marzo ha debuttato ad Altamura (Ba) il distributore di carburante a marchio Coop sito sulla S.S. 99 di Matera, km 2+932 lato destro.
Ampio circa 600 metri quadri, l’impianto eroga benzina, diesel e gpl, ed è dotata di 18 postazioni di rifornimento: 8 erogatori fai-da-te di diesel-benzina e 4 ad alta portata per camion sempre aperti, 4 erogatori di gpl e 2 postazioni di Adblue serviti da addetti dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Il distributore impiega 3 lavoratori. La stazione di servizio è gestita da Carburanti 3.0, la società controllata di Coop Alleanza 3.0 attiva nella gestione stazioni di carburanti a marchio Coop, presenti nei territori in cui opera la Cooperativa.
Attualmente Carburanti 3.0 gestisce una rete di 25 impianti a marchio coop in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia che nel 2017 hanno erogato circa 300 milioni di litri di carburanti.

 

I mattoncini Lego arrivano a Chieti
Il Gruppo LEGO in partnership con Percassi ha inaugurato il 15 marzo a Chieti il nuovo LEGO Certified Store all’interno del Centro Commerciale Megalò – Località Santa Filomena – Chieti Scalo. Il punto vendita, di oltre 170 metri quadri, è il primo in Abruzzo e il tredicesimo di una serie di negozi gestiti da Percassi, che ha in programma di aprirne degli altri sul territorio nazionale nel corso dei prossimi anni.
All’interno del LEGO Certified Store, con “Pick a Brick” sarà possibile acquistare mattoncini sfusi tra una vasta scelta di pezzi disponibili. “Build a mini” consnete invece di costruire, personalizzare e acquistare la propria minifigure, scegliendo ogni più piccolo dettaglio del personaggio collezionabile LEGO, dal cappello al colore degli abiti.

 

MD debutta a Castel San Pietro Terme (BO)
Giovedì 15 marzo ha aperto i battenti un nuovo punto vendita di MD S.p.A, in via Emilia Ponente. Il punto vendita, disposto su 1100 metri quadri a pianta rettangolare, ha 6 corsie simmetriche illuminate da impianti LED di ultima generazione e a basso impatto ambientale e impiega 16 dipendenti, tutti della zona, con un’età media di 30 anni. L’apertura di Castel San Pietro Terme arriva dopo altre 4 aperture MD in Emilia Romagna. Nel corso del 2017 il Gruppo ha inaugurato un punto vendita a Imola e nel 2016 a Parma, Mirandola e Carpi. “Da diverso tempo poniamo grande attenzione nei confronti di questa Regione in cui crediamo e in cui continuiamo ad investire” afferma Patrizio Podini, presidente di MD S.p.A.
All’esterno dell’MD in via Emilia Ponente, aperto da lunedì a domenica dalle ore 8.00 alle ore 20.00, sono presenti 108 posti auto a disposizione del pubblico.

 

Un Maxi Zoo per i pet di Chiari (BS)
Durerà un lunghissimo weekend, dal 23 al 25 , l’ inaugurazione del nuovo store Maxi Zoo a Chiari in Via Brescia, accanto a Penny Market. Tra giochi e incontri gratuiti dedicati a tutte le famiglie: a due e a quattro zampe. Parte del gruppo tedesco Fressnapfcon, la più importante catena retai leuropea dedicata ad alimenti e accessori per animali, Maxi Zoo porta a Chiari una nuova concezione di pet store: competenza del personale, completezza dell’assortimento (per tipologia e fasce di prezzo) e la qualità dell’offerta. Il nuovo punto vendita di Chiari si sviluppa su una superficie di 544 metri quadri e offrirà più di 8.000 articoli, di cui 3.000 a marchio esclusivo. Presenti specifici corner dedicati agli accessori, alla cura e al benessere dell’animale. Per tutta la durata dei tre giorni di festa inaugurale, verrà applicato un extra sconto del -20% su tutti i prodotti in assortimento, compresi quelli già i promozione.
Nel punto vendita prenderà servizio uno staff di 7 persone, tutti professionisti assunti e della zona, che hanno in comune la passione per gli animali e una solida formazione fornita dal programma di training della Maxi Zoo Academy.
Nato in Germania nel 1990, oggi il Gruppo Fressnapf è presente in 11 Paesi e conta più di 1.400 punti vendita in tutta Europa. 

 

Gli occhiali NAU! aprono il 45° store in Lombardia

NAU! festeggia il 45esimo punto vendita in Lombardia, grazie all’apertura del secondo store nella città di Mantova, che va ad aggiungersi a quello già presente in Corso Re Umberto I. Per questa nuova apertura NAU! ha scelto il “Centro Commerciale La Favorita”.  All’interno del negozio occhiali da sole e da vista, per uomo, donna e bambino fanno bella mostra di sé sui display, pronti da provare in tutta libertà. NAU! introduce nuove collezioni ogni 30 giorni sempre in edizione limitata: ogni acquisto, dunque, regala la soddisfazione di entrare in possesso di un oggetto pressoché unico, caratteristica non da poco per chi ama distinguersi con dettagli esclusivi.
NAU! è il primo brand italiano di occhiali con negozi monomarca su tutto il territorio nazionale e nel mondo, ha una rete distributiva composta da oltre 140 store monomarca, tra negozi diretti ed in franchising, in Italia, Spagna, India, USA, Iran e Cina e più di 700 dipendenti. Nel 2017 la società si è aggiudicata il premio di Legambiente “Campione dell’economia circolare”.

Cresce l’export per l’Italia, toccando nel 2017 la quota record di 40 mld

Come si dice? Da cosa nasce cosa. E dalla crisi dei consumi che per un decennio ha imperversato nel nostro Paese, è nata (o meglio si è fortemente rafforzata) una diversa strategia commerciale basata sull’export.

Non è un caso, infatti che dal 2007 (anno d’esordio della crisi) al 2017 il valore delle esportazioni agroalimentari italiane è passato da 22 ad oltre 40 miliardi di euro, record storico, sebbene ancora lontano dall’ambizioso traguardo che il Paese si è dato dei 50 miliardi al 2020.

Ecco una delle evidenze principali della relazione di Nomisma presentata in occasione del convegno “L’agroalimentare italiano alla prova dell’internazionalizzazione”, evento organizzato presso il Savoia Hotel di Bologna dallo studio legale LS Lexjus Sinacta e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Ioanna Stavropoulou (Granarolo spa), Giordano Emo Capodilista (Confagricoltura), Massimiliano Montalti (Assologistica), Andrea Villani (A.G.E.R.), Damiano Frosi (Politecnico di Milano).

Nonostante questo l’Italia non è ancora sul podio dei paesi esportaori, ma in Europa detiene il 5° posto dietro Olanda, Germania, Francia e Spagna. Evidentemente la reputazione da sola non è in grado di sancire il successo. Servono anche organizzazione, competenza e conoscenza, caratteristiche appannaggio delle imprese più strutturate.

Il nostro Paese, ancora, sconta un po’ il vezzo del piccolo è bello: basti pensare che in Italia solamente l’1,7% delle imprese alimentari ha più di 50 addetti – contro il 10,5% della Germania o il 4,1% della Spagna – ed è in grado di esportare circa il 30% della propria produzione.

Questa peculiarità spiega anche la nostra ridotta presenza sui mercati lontani:  i due terzi dell’export agroalimentare italiano, infatti, sono ancora destinati a mercati “di prossimità”, cioè Paesi dell’Unione Europea, mentre la restante quota si distribuisce tra America (13,5%), Asia (9%), altri Paesi Europei (7,6%), Africa (2,4%), sebbene – e da qui si comprendono le ulteriori potenzialità inespresse del food&beverage italiano – nell’ultimo decennio il nostro export agroalimentare sia cresciuto del 229% verso il Medio Oriente, del 197% in Asia centrale, del 163% in Asia Orientale e del 123% nei paesi del centro-sud America.

A proposito di queste criticità, Denis Pantini, Responsabile dell’Area Agroalimentare di Nomisma ha commentato: “Affinché l’export dei prodotti agroalimentari italiani aumenti, è indispensabile che si allarghi la base delle imprese esportatrici, in larga parte riconducibili ad aziende medio-grandi e rappresentanti una quota ancora ridotta del totale, meno del 20% del settore”.

Le criticità

Sul mercato internazionale, le opportunità di crescitanon mancano: nei prossimi 5 anni, infatti, ci si attende i corrispondenza a un incremento del reddito pro capite, una ulteriore crescita dei consumi alimentari in molti dei principali mercati mondiali: Stati Uniti (+24%), Cina (+44%), India (+85%), Russia (+45%), Corea del Sud (+22%), Canada (+35%).

Il problema dell’Italia è quello della concorrenza di altri paesi agguerriti, specializzati e con condizioni fiscali ben diverse. Non dimentichiamo, infatti, che tra le difficoltà che rendono la vita difficile alle PMI italiane in questa corsa all’export, figurano dazi e barriere non tariffarie che rappresentano spesso ostacoli insormontabili. Tra il 2012 e il 2016 il numero di misure sanitarie e fitosanitarie e barriere tecniche e commerciali è aumentato rispettivamente del 43% e 99%, per non parlare dei dazi medi all’import che in alcuni casi sono superiori al 30% ad valorem. In quest’ottica, gli accordi commerciali giocano certamente un ruolo di primo piano; ne è una dimostrazione quanto sta accadendo sul mercato del vino in Cina, dove Australia e Cile, grazie ad accordi bilaterali che hanno azzerato i dazi all’importazione, insieme hanno eroso più del 10% del mercato a Francia, Italia e Spagna (che all’opposto non godono di queste agevolazioni).

 

Fonte: Nomisma Agrifood Monitor

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