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Koch amplia la sua gamma con i tortelloni ricotta e spinaci

Koch, azienda specializzata nella produzione di pasta e prodotti surgelati arricchisce la sua gamma con i nuovi tortelloni ripieni di ricotta e spinaci.
Versatili, facili e veloci da preparare, i tortelloni Koch sono realizzati come da tradizione, con farina e uova di prima qualità; vengono poi farciti con ricotta e spinaci freschi ed infine surgelati.
Non contengono additivi e conservanti e sono pronti in pocho tempo: è sufficiente lasciarli scongelare a temperatura ambiente per circa 30 minuti, tuffarli in abbondante acqua salata e insaporirli con il sugo che si preferisce.
I tortelloni ricotta e spinaci di Koch sono disponibili nei supermercati nel reparto surgelati nel formato da 500 grammi.

AuchanSpeedy aiuta a saltare la cassa. Entro il 2018 sarà disponibile in 50 pdv

Si chiama AuchanSpeedy e (primo in Italia) è un servizio che permette di saltare il passaggio in cassa. Realizzato da Auchan in collaborazione con Mastercard, AuchanSpeedy è fruibile dai possessori de LaTua!Card – il programma fedeltà di Auchan Retail Italia – e si aggiunge agli attuali sistemi di cassa tradizionale e self.

Il funzionamento è immediato: attraverso l’uso di una app su smartphone, è possibile scansionare i prodotti e acquistarli con una delle carte di pagamento registrate nel proprio wallet digitale attraverso Masterpass.

Inoltre, garantisce un’esperienza di acquisto semplice e sicura, attraverso la totale integrazione con i sistemi di vendita e di cassa, e grazie ad un sofisticato back-end che consente il controllo sull’acquisto di prodotti non vendibili ai clienti di età inferiore ai 18 anni.

Il servizio è attivo nei punti vendita di ultra prossimità MyAuchan a Milano, in Corso San Gottardo, e nel supermercato Auchan di via San Bartolomeo a Brescia. I due punti vendita sono l’espressione della strategia multiformato e multiservizio del gruppo, che nel corso del 2017 ha avviato la trasformazione dei propri punti vendita sotto l’insegna unica. Con l’obiettivo di ampliare la gamma di servizi moderni e in linea con l’evoluzione dei trend, AuchanSpeedy sarà attivato in un totale di 50 punti vendita entro la fine del 2018. 

“Auchan è impegnata a sviluppare soluzioni innovative per dare la possibilità di fare la spesa dove vuoi, quando vuoi e come vuoi, anche per i sistemi di pagamento. Per questo non abbiamo sviluppato uno store senza casse, ma abbiamo strutturato un negozio dove il cliente può scegliere come fare la spesa e come pagarla. In questa strategia si inserisce lo sviluppo del figitale, inteso come unione tra fisico e digitale, e diamo ai clienti la possibilità di ordinare i prodotti desiderati online ma anche direttamente nel punto vendita, decidendo come riceverli, a domicilio o con il ritiro in store”, dichiara Stefano Ghidoni, Direttore Cliente e Innovazione di Auchan Retail Italia.

“Mastercard e Auchan annunciano il lancio dell’app Auchaspeedy che, grazie all’integrazione con la piattaforma Masterpass, consentirà ai clienti di fare la spesa in maniera semplice, veloce e in totale sicurezza. Attraverso la collaborazione con i retailer, vogliamo offrire ai consumatori soluzioni di pagamento sempre più innovative grazie all’uso del dispositivo mobile” – afferma Massimiliano Gallo, Vice President, Business Development di Mastercard

Con NonCiFermaNessuno Penny Market e Banco Alimentare donano kit merenda

Quest’anno si chiama “Dona con un click un Penny KIT!” ma è ormai giunto alla quarta edizione #NonCiFermaNessuno, il tour motivazionale organizzato per tappe ideato e promosso da Luca Abete, inviato e reporter di Striscia la Notizia, con la partecipazione di Penny Market, food donor dell’iniziativa per il secondo anno consecutivo. Anche per questa edizione inoltre si rinnova la collaborazione tra Banco Alimentare e Penny Market per dare un aiuto concreto a migliaia di bambini in difficoltà. Dopo i 15.000 chili di riso donati lo scorso anno, l’impegno di questa edizione sarà quello di raccogliere quanti più kit merenda possibili grazie all’interazione degli utenti sul sito www.noncifermanessuno.org.

Con un semplice click sarà infatti possibile partecipare attivamente all’iniziativa benefica che prevede la distribuzione di migliaia di kit merenda composti da succhi di frutta, cracker e barrette di cioccolato a marchio Penny per i bambini meno fortunati. Le azioni compiute all’interno della Community si trasformano così in gesti di solidarietà concreti.

#NONCIFERMANESSUNO è un progetto motivazionale nato nel 2014 da un’idea di Luca Abete che si concretizza in un tour universitario volto a spronare e motivare i giovani per spingerli a provare, rischiare e costruire il proprio futuro. Il tema che accompagnerà tutto il tour 2018 è quello del sorriso che va valorizzato e portato al massimo delle sue potenzialità grazie all’idea comunicativa di una portentosa “pasta dentifricia”, resa unica dalla molecola dell’”ottimismo attivo”, garanzia di sorrisi più grandi e di una vita migliore e più consapevole. 

«Da diversi anni sosteniamo attivamente il Banco Alimentare e il progetto #NONCIFERMANESSUNO. Anche per il 2018 abbiamo deciso di partecipare in qualità di food donor a questa iniziativa benefica che vuole andare incontro ai bambini meno fortunati – ha detto Roberto Fagnani, CFO di Penny Market –. Siamo da sempre vicini alle comunità in difficoltà e non ci tiriamo indietro davanti ad iniziative come questa che riescono a coinvolgere i più giovani rendendoli parte attiva in un progetto di solidarietà che mira non solo a dare un aiuto concreto ma anche a diffondere ottimismo e positività».

Da diversi anni Penny Market affianca la Fondazione Banco Alimentare in diverse iniziative di solidarietà. Gli alimenti non più vendibili nei punti vendita e nei centri di distribuzione vengono donati alla Rete Banco Alimentare per essere ridistribuiti gratuitamente ad associazioni e strutture caritative di assistenza ai più bisognosi. Solo nel 2017 Penny Market ha donato circa 271 tonnellate di merce proveniente dai negozi e 59 tonnellate di merce dai magazzini.

Foto: Facebook NonCiFermaNessuno

L’omnicanalità non passa per i beni di lusso, ma il futuro è tra pop up e mobile app

Sembra paradossale ma la digitalizzazione dei processi di acquisto procede molto a rilento per i prodotti e i beni di lusso, malgrado una clientela che risulta tecnologizzata e connessa come, se non più, rispetto alla media. E allora qual è il problema? Fondamentalmente uno: le case produttrici diffidano dai processi di acquisto digitale perché temono che essi possano essere percepiti dal cliente come deludenti rispetto all’esperienza sartoriale che si vive nei negozi che vendono prodotti di alta gamma. La paura di perdere il controllo sull’immagine del marchio e la difficoltà a gestire contemporaneamente i circuiti online e fisici spiegano la riluttanza di alcuni marchi di lusso a offrire percorsi in parallelo alla clientela.

 

Digitale raddoppierà in cinque anni

Esiste quindi una questione aperta. Il cambiamento dell’approccio e dei comportamenti della clientela è inarrestabile, l’omnichannel sta diventando un fattore essenziale di crescita e presenza sul mercato, e anche le aziende del lusso devono adeguarsi, scendendo dalla torre d’avorio di una fruizione tradizionale, affascinante ma limitata. Quindi i marchi del lusso e i loro rivenditori devono ripensare il loro approccio al digitale, studiando e adottando nuove soluzioni tecnologiche. Anche perché si calcola che nel 2025 il commercio elettronico varrà 70 miliardi di Euro nel settore del lusso, pari al 18% delle vendite totali, il triplo del 2015. Secondo il rapporto The New Luxury World of 2020 redatto da ContactLab e Exane BNP Paribas, le vendite generate dal digitale raddoppieranno entro 5 anni e i clienti online saranno in grado di generare fino alla metà delle vendite di un’azienda. Il successo di un brand dipenderà quindi sempre più dalla sua capacità di tenere conto dei profili digitali dei clienti e di sviluppare iniziative per ogni canale di vendita. I clienti con identità digitale rappresenteranno circa il 90% della base di contatti tra potenziali clienti (45%) e clienti contattabili sia tramite e-mail che tramite notifica push (41%).

 

Pop up e app di pagamento tra le soluzioni

E quindi come soddisfare questa clientela sempre più esigente e tecnologica? Una soluzione certamente non esaustiva ma interessante è data dai cosiddetti pop-up store, che consentono ai brand di estendere al punto vendita fisico l’offerta disponibile su Internet e di lanciare con successo un prodotto attraverso una comunicazione efficace sui social network, trasformandolo in evento. In questo modo i brand possono testare un mercato specifico, soddisfare la voglia del pubblico di sentirsi parte di qualcosa di speciale e catturare un maggior numero di consumatori, fidelizzandoli come fossero parte di un club esclusivo.

Un’altra modalità innovativa ci viene offerta dall’esperienza cinese. Secondo una ricerca di Bain&Company l’80% dei consumatori cinesi acquista prodotti di lusso all’estero, e questo ha incoraggiato i brand del lusso a sviluppare una strategia omnicanale in grado di offrire un’esperienza di acquisto confortevole, sicura e veloce. La più diffusa modalità di pagamento dei consumatori cinesi si chiama Alipay, che conta su 520 milioni di utenti attivi e 175 milioni di transazioni giornaliere, e che è stata adottata anche dai negozi Printemps in Francia e dai punti vendita Lacoste negli Stati Uniti d’America. Altri brand di lusso dei gruppi LVMH, Richmond e Kering stanno lavorando a questo progetto. Interessante anche il caso di WeChat Pay, sistema di pagamento dell’App di messaggistica WeChat che conta ben 900 milioni di utenti. Diversi brand del lusso hanno già realizzato alcune campagne di vendita ad hoc per questo supporto. Tra i primi Christian Dior, che con una campagna di personalizzazione online per la sua borsa Lady Dior, ha permesso ai clienti di scegliere il colore, il design e gli accessori ed acquistarli direttamente tramite l’applicazione WeChat e ha venduto in 24 ore tutte le borse a un prezzo di 3500 euro l’una. Particolarmente interessanti per questo sviluppo dell’eCommerce del lusso sono i millennial cinesi, sempre molto informati sulle tendenze e le mode e influenzati dai social network WeChat e Weibo e dai cosiddetti Kol (key opinion leader).

E l’Italia? La multicanalità da noi sta crescendo grazie al supporto di innovative soluzioni di mobile payment. Per sfruttare i molteplici canali di vendita, l’azienda dovrà lasciare la scelta del canale al cliente e personalizzare l’esperienza in base a ciascun tipo di consumatore.

 

 

Pagamenti digitali a 46 miliardi di euro, la metà via contactless e mobile

Vale circa 46 miliardi di euro il mercato dei pagamenti innovativi, che ormai costituisce il 21% del totale dei pagamenti digitali con carta, i quali nel 2017 hanno raggiunto i 220 miliardi, con una crescita di più del 10%. Un balzo che in buona parte è dovuto al cambiamento nell’approccio e nelle abitudini dei consumatori e degli esercenti, che hanno privilegiato le modalità più innovative di pagamento digitale (eCommerce, ePayment, Mobile Payment & Commerce, Contactless Payment, Mobile POS) che valgono oggi il 21% del totale dei pagamenti digitali con carta, mentre nel 2016 si fermavano al 15%. Sono i dati emersi dalla nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano presentati oggi in occasione dell’evento “Mobile Payment & Commerce: allacciate le cinture!”.

La componente di maggior valore del New Digital Payment si confermano l’eCommerce e l’ePayment. L’acquisto di beni e servizi e il pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite PC o tablet con carta di credito o tramite Wallet (esclusi i pagamenti veicolati tramite home banking) valgono infatti 20,3 miliardi di euro, +10% rispetto al 2016. I pagamenti contactless con carta da parte loro crescono di oltre il 150% e sfiorano i 18 miliardi di euro (l’8% del transato con carta). Sono circa 400 milioni le transazioni effettuate in modalità senza contatto dai possessori delle carte (l’11% delle transazioni con carta e oltre il 15% delle transazioni con carta in negozio).

Numeri attribuibili alla svolta nell’approccio e nelle abitudini dei consumatori e degli esercenti più che alla crescita dell’infrastruttura, ormai consolidata: quasi 1 carta su 2 (51 milioni di carte a fine 2017, con un incremento del 28% rispetto al 2016) e oltre 1 POS su 2 (1.400.000 a fine 2017, con un incremento del 40% rispetto al 2016) sono contactless. E la crescita è destinata a proseguire prepotente: si stima che i pagamenti contactless entro il 2020 varranno tra i 50 e i 90 miliardi di euro.

Ancora marginale il contributo dei pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment), malgrado la crescita da 10 a 70 milioni del transato, che nel 2020 potrebbe valere dai 3,2 ai 6,5 miliardi di euro. Già forte invece la componente Mobile Remote Commerce, che sale dai 3,5 miliardi del 2016 ai 5,8 del 2017, con un +65%.Rallenta invece la crescita del Mobile Remote Payment, che vale comunque quasi 800 milioni di euro. Cresce il transato dei Mobile POS, che raggiunge i 900 milioni di euro (+9% rispetto al 2016): a fine 2017 si contano 90.000 unità attive (+6%, erano 85 mila nel 2016).

Da notare anche l’importanza dei Mobile Remote Payment, ovvero i pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto e taxi che valgono oltre 120 milioni di euro (+33% rispetto al 2016). In particolare, crescono il Mobile Parking, che supera i 27 milioni di euro (+63% rispetto al 2016), il Car e il Bike Sharing, che insieme raggiungono i 76 milioni di euro (+41% rispetto al 2016). Restano invece pressoché stazionari i volumi di transato relativi al settore Taxi (attivi in oltre 45 comuni) e TPL (quasi 100 comuni), rispettivamente pari a 4 e 13 milioni di euro transati nel 2017.

«La crescita dei New Digital Payment – nota Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce – proseguirà nei prossimi anni (superando nel 2020 i 100 miliardi di euro), a scapito di strumenti di pagamento più inefficienti come il contante e, in parte, in sostituzione degli Old Digital Payment. Il contributo maggiore a questa crescita sarà probabilmente riconducibile ai Contactless Payment e ai Mobile Proximity Payment, finalmente in fase di decollo».

Il mondo dei pagamenti è in continua evoluzione e tutti gli attori in gioco devono prestare attenzione al futuro. Che nei prossimi anni riserva varie novità che già si intravedono: dal Mobile Wallet evoluto che integra pagamento digitale e carte fedeltà all’autorizzazione dei pagamenti attraverso i tratti biometrici della persona, fino ai trasferimenti di denaro in meno di 10 secondi in modalità peer to peer ed Instant Payment.

Si confermeranno i principali trend che riguardano i pagamenti tramite smartphone, l’evoluzione delle nuove monete virtuali (blockchain e criptovalute), oltre all’Intelligenza Artificiale applicata al mondo delle transazioni; senza dimenticare le applicazioni legate all’Internet of Things, con automobili in grado di pagare il parcheggio e frigoriferi “smart” capaci di effettuare la spesa in autonomia.

 

 

Franciacorta Village con il +46% è leader negli acquisti tax-free in Italia

Franciacorta Outlet Village attira da lontano: nel 2017 ha registrato infatti una crescita a doppia cifra, del 46%, degli acquisti fuori campo-euro. Un ottimo risultato specie se paragonato al dato nazionale del +5,6% (Milano fa segnare un +8%), che conferma come destinazione shopping e turistica gettonata anche dai visitatori provenienti da fuori i confini della UE. Tanto più in un anno che avrebbe potuto far pensare a cali di presenze visto la presenza di eventi internazionali di grande rilievo quali The Floating Piers nel 2016 ed Expo nel 2015. Il che rende il Village franciacortino attore leader per quanto attiene il tasso di crescita negli acquisti tax-free in Italia (dati Global Blue).

Anche le registrazioni delle transazioni effettuate, vale a dire il numero di scontrini emessi con il tax-refund segna un +30,4% del Village contro un +4,2% del dato nazionale mentre la spesa media è cresciuta al Village del 12% rispetto al 1,3% in Italia, con un trend di crescita continuo e sostenuto dal 2011 ad oggi.

«Queste peraltro sono stime parziali – sottolinea Gianluca Rubaga, center manager dell’outlet franciacortino – innanzitutto perché la rilevazione riguarda gli acquisti sopra la soglia dei 154 euro, indispensabile per accedere al tax free, e anche perché sappiamo che non tutti i clienti scelgono di utilizzare questo servizio di tax refund che prevede il rimborso dell’Iva sugli acquisti in dogana. È comunque un dato estremamente positivo perché indice di un’attrattività del contesto grazie ad una sempre rinnovata offerta shopping con l’inserimento di nuovi brand premium di appeal internazionale».

Tra i clienti internazionali che frequentano il Village al primo posto spiccano i russi con il 50% degli acquisti tax free e un tasso di crescita nel 2017 del +64%, seguiti da Israele (+39,5%) e Ucraina (+20,8%), Cina, Svizzera ed Emirati.

 

Turismo e retail: Franciacorta prima destinazione turistica della zona

Il binomio turismo e retail del resto è sempre più in primo piano: in una ricerca commissionata da Bresciatourism nel 2017 sulla Web Reputation il centro outlet di Rodengo Saiano figurava tra le prime dieci attrazioni turistiche della Provincia di Brescia (su 392 rilevate) e prima destinazione della Franciacorta.

Per incrementare questo tipo di flussi il Village organizza da oltre un anno il servizio di collegamento giornaliero dal centro di Milano. Lo Shopping Shuttle permette alla clientela internazionale che soggiorna nel capoluogo meneghino di raggiungere la Franciacorta in modo diretto e di visitare grazie al pacchetto – organizzato con il patrocinio del Consorzio Franciacorta – il Wine Tour in una delle celebri cantine della zona. Un servizio di cui hanno usufruito lo scorso anno 3000 clienti individuali.

La valenza turistica di Franciacorta Outlet Village è frutto di un costante lavoro di affiancamento a tutte quelle realtà ricettive e istituzionali che operano per la valorizzazione del nostro territorio. Una filosofia comune a tutti gli outlet della Land of Fashion di proprietà del fondo americano Blackstone e gestiti da Multi Outlet Management Italy (Palmanova, Mantova, Valdichiana e Puglia oltre a Franciacorta), che lavorano per essere punti di partenza per la scoperta dei propri territori di appartenenza oltre che mete di shopping per il turista in Italia. 

Mantova Outlet Village firma accordo di collaborazione con il Mart di Trento e Rovereto

Mantova Outlet Village firma un accordo di collaborazione con il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che prevede la promozione e valorizzazione dei rispettivi asset, l’organizzazione di eventi, la distribuzione di materiali promozionali nel Village e nelle tre sedi del Mart, lo scambio di visibilità tramite canali e materiali di comunicazione, adv e prodotti selezionati.

Attualmente il Village sta collaborando alla promozione della mostra “Realismo Magico”, dedicata all’arte italiana del primo Novecento, in corso al Mart. La grande esposizione presenta capolavori di alcuni tra i maggiori maestri italiani come Felice Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi e Achille Funi. Nel corso del 2018 “Realismo Magico” sarà riallestita in importanti musei europei, a Helsinki e a Essen.

Per il 2018, il Mart offre il biglietto ridotto a tutti i visitatori in possesso della Village Card Mantova Outlet Village.

“Negli ultimi anni abbiamo investito molto sulla cultura organizzando e ospitando iniziative gratuite, da concerti a mostre fotografiche, ma non sono mancate rassegne di cinema d’essai, incontri con scrittori, rappresentazioni liriche e mostre di artisti locali. Proprio per la sua ispirazione a “Promotore della Cultura”, il Village, da anni, collabora attivamente con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e Palazzo Ducale, a cui oggi si aggiunge il prestigioso Mart”, ha dichiarato Sara Sirocchi, Marketing Manager del Mantova Outlet Village.

“Fin dalla sua fondazione il Mart ha stretto collaborazioni con soggetti privati con i quali condividere programmi e obiettivi. Creare valore aggiunto rendendo virtuoso il connubio tra economia e cultura è il fine della partnership sottoscritta con Mantova Outlet Village”, ha aggiunto Vanessa Vacchini, Marketing Manager del Mart di Rovereto.

Satur apre a Deruta e rafforza la presenza del Gruppo Galileo in Umbria

Si rafforza ancora la presenza di Galileo S.P.A. in Umbria con l’apertura di un nuovo punto vendita Satur all’interno di Della Rena Life & shopping, il parco commerciale situato all’uscita Deruta Nord della E 45, la cui inaugurazione è prevista il 6 marzo, alle ore 17, alla presenza delle autorità cittadine.

In questo modo salgono a 7 punti vendita della catena nella regione: a Terni (2), Spoleto, Foligno, Perugia, Gualdo Tadino, Deruta) su un totale di 50 negozi in tutta Italia.

Il nuovo store Satur prevede 6 nuovi addetti, tutti assunti a livello locale e con una età media di 28 anni, una supeficie di 450 metri quadri  e un assortimento di 3000 referenze.

Ad accogliere il cliente saranno le collezioni Villa d’Este Home Tivoli, marchio di punta dell’azienda per quanto concerne il tableware: coloratissimo e cosmopolita nelle sue tante collezioni, ricche di molteplici riferimenti esotici. Proseguendo il percorso, troviamo una sezione dedicata ai piccoli elettrodomestici a marchio Kooper, mentre a parete è esposto l’allestimento dei materiali da cucina: pentole, padelle, teglie…

L’esposizione comprende naturalmente anche tutto quello che serve a soddisfare le esigenze quotidiane: tessile casa e bagno, complementi d’arredo e pulizia.

Donne e lavoro: il sogno è lavorare in proprio. La ricerca Metro

Donne e lavoro: il sogno è mettersi in proprio con un’attività tutta loro. Ecco quanto emerge da una ricerca svolta da METRO su 10 Paesi (Cina, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia e Turchia) che ha coinvolto 10.000 persone.

Tuttavia, contrariamente a quanto possa aver detto Calderón de La Barca, la vita non è sogno e di fatto bisogna fare i conti con la realtà e la realtà ha spesso un volto diverso.

Prendiamo la situazione in Italia, per esempio: sul 56% di donne che aspirano a un’attività in proprio solo il /% è realmente fiduciosa di riuscire nell’intento.

Perché tanta sfiducia?

Per la crisi economica (60%), innazitutto, ma anche per la mancanza di supporti finanziari (51%) e per la percezione di un numero eccessivo di tasse (48%).

Anche sul fronte dei pregiudizi (sulla loro competenza e sulla dedizione al lavoro) la via delle donne è piuttosto accidentata; all’estero ne è convinto il 56% delle donne imprenditrici e il 48% degli imprenditori di sesso maschile, mentre in Italia si sale rispettivamente al 62% e al 50%.

“Dai dati della ricerca emergono ancora forti pregiudizi verso il lavoro autonomo delle donne” – commenta Manuela Mallia, Responsabile Horeca Branding & Innovation METRO Italia. – un approccio nuovo potrebbe essere inaugurato facendo leva sulle motivazioni che spingono le donne a desiderare di mettersi in proprio. In Italia il motore principale è la passione. Per il 42% delle intervistate lavorare a qualcosa di coinvolgente è il principale motivo per cui aprirebbero la propria attività. Lavorare sulla passione e incentivarla ci sembra un buon inizio per scardinare la situazione in favore delle donne”.

 

 

MD Spa apre a Salerno, in affiliazione, un secondo punto vendita

MD S.p.A, bissa a Salerno, con l’apertura di un secondo pdv in città.

Il nuovo store MD, di proprietà della Ponte dei Diavoli Srl, si sviluppa su oltre 1000 mq e impiega 11 dipendenti.

 “Salerno è una città che punta sul commercio e noi abbiamo voluto contribuire in modo attivo all’economia di questo bellissimo territorio – afferma il presidente di MD S.p.A Patrizio Podini. Inoltre il turismo qui è continuamente in crescita, in virtù della sua vicinanza alla costiera amalfitana e ad altre importanti località turistiche. L’ubicazione dello store, tra la Strada statale 88 dei Due Principati, la Tangenziale di Salerno e l’Autostrada E45, è stata scelta per soddisfare il vasto bacino di utenza, che attualmente è poco servito da discount, e per offrire a residenti e turisti prodotti di qualità a prezzi concorrenziali”.

Gli spazi

L’MD di via Irno accoglie i clienti in un ambiente luminoso, 3 casse e 6 corsie di vendita. All’ingresso il reparto ortofrutta a libero servizio offre frutta e verdura di stagione anche da agricoltura biologica insieme alle oltre 2000 referenze a marchio privato tra cui linee di prodotti salutistici, per intolleranti, vegani o vegetariani e prodotti DOP e IGP. Troviamo poi i reparti di gastronomia e macelleria assistiti e un laboratorio a vista per il pane in doratura, senza dimenticare l’area dedicata al “no food” con tanti articoli del “bazar”: elettrodomestici, casalinghi e articoli high tech a costi concorrenziali rispetto agli specialisti del settore.

 

 

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