CLOSE
Home Tags E-commerce

Tag: e-commerce

Sorpresa, i retailer “fisici” favoriti per la spesa online (e Amazon soffre)

Sorpresa sorpresa: i retailer “fisici” registrano i maggiori incrementi nella spesa online nel mercato americano rispetto ad Amazon, nonostate l’acquisizione di Whole Foods. Lo rivela un’analisi di Bricks Meets Click che sottolinea come i consumatori che ordinano generi alimentari online dalle insegne fisiche tradizionali spendono una media di 200 dollarial mese, molto al di sopra degli acquirenti di Amazon che ordinano meno frequentemente e spendono solo 74 dollari mensilmente per i generi alimentari.

Anche un rapporto di Bloomberg raffigura una Amazon pigliatutto in altri settori, ma che continua a lottare nell’industria alimentare che negli USA vale 840 miliardi di dollari. Secondo il rapporto, i recenti dati dei sondaggi dei consumatori rilasciati dagli analisti di UBS indicano una diminuzione del numero di membri Prime che hanno fatto acquisti presso Whole Foods nel 2018 rispetto al 2017.
Non sembra insomma siano bastate ad Amazon l’acquisizione per 13,7 miliardi di dollari di Whole Foods nel 2017 e nemmeno la consegna in due ore per imporsi nell’ampio ma difficile mercato della spesa di tutti i giorni.

Una possibile spiegazione viene dalla copertura del servizio: nel 2019 saranno nove su dieci le famiglie americane che avranno accesso alla consegna della spesa online, rispetto al 69% nel 2017, grazie ai grandi investimenti da parte delle insegne di tutte le dimensioni. Il che rende i servizi di consegna di generi alimentari di Amazon piuttosto comune, secondo David Bishop, un partner di Brick Meets Click.

Secondo il rapporto di Bloomberg, Walmart, Kroger e Target – che hanno aumentato gli investimenti in tecnologia, nei punti vendita e nella consegna dell’ultimo miglio – hanno tutti un vantaggio su Amazon grazie al fatto di avere più negozi.

Le analisi riguardano il mercato americano: i numeri italiani della spesa online sono molto più piccoli ma sicuramente, proprio perché si tratta di un mercato più avanzato nell’online, danno uno sguardo interessante sul futuro della Gdo anche nei nostri lidi.

Amazon a Natale sbanca e registra il maggior numero di articoli ordinati di sempre nel mondo

Un regalo gigante sotto l’albero se l’è trovato Amazon quest’anno, quando ha battuto tutti i record di vendite natalizie registrando stagione con il maggior numero di articoli ordinati di sempre in tutto il mondo.

Un successo prima di tutto “in casa”: durante questa stagione natalizia, decine di milioni di persone nel mondo hanno iniziato il periodo d’uso gratuito o hanno attivato la loro iscrizione ad Amazon Prime. E sono stati venduti milioni di dispositivi Amazon in più rispetto allo stesso periodo del 2017.

Le piccole e medie imprese che vendono su Amazon hanno vissuto la migliore stagione natalizia, con il numero di articoli venduti in crescita a un ritmo più veloce rispetto ai prodotti venduti direttamente da Amazon: oltre il 50% degli articoli venduti sul sito provenivano infatti da piccole e medie imprese. Si tratta di prodotti appartenenti a tutte le categorie. Tra gli articoli più venduti quest’anno ci sono il nuovo Echo Dot, la serie L.O.L. Surprise! Glam Glitter per i giocattoli, capi Carhartt per gli articoli moda e cuffie senza fili Bose QuietComfort tra i prodotti di elettronica.

Tra i dispositivi Amazon i prodotti più venduti sono stati i nuovi Echo Dot, Fire TV Stick 4K con il nuovissimo Alexa Voice Remote e Amazon Echo.

 

Assistente vocale sempre più indispensabile (tanto che il 25 ha fatto crash)

I clienti hanno utilizzato Alexa per ascoltare centinaia di milioni di ore in più di musica durante le festività da servizi come Amazon Music, Spotify, Tidal e Apple Music, tra gli altri. Hanno chiesto ad Alexa di accendere le luci delle loro vacanze decine di milioni di volte, con la richiesta numero uno: “Alexa, accendi l’albero di Natale”.
Sempre più indispensabile, in questa stagione festiva rispetto alla precedente Alexa ha attivato otto volte più promemoria, ha fissato più di cento milioni di timer e i clienti hanno richiesto quasi 3 volte il numero di ricette e hanno domandato ad Alexa consigli relativi alla cucina due volte in più. Alexa ha contribuito a preparare centinaia di migliaia di cocktail – con lo zabaione e il Moscow Mule come bevande più richieste. La canzone più ascoltata nelle vacanze dai clienti è stata “All I want for Chrismas is you” di Mariah Carey. I clienti di tutto il mondo hanno chiesto ad Alexa quanti giorni o notti mancano fino a Natale durante le festività natalizie – i clienti nel Regno Unito sono stati i più entusiasti, facendo la richiesta il doppio delle volte dei clienti in qualsiasi altro Paese. Mai come prima d’ora i clienti di tutto il mondo hanno utilizzato la propria voce per fare acquisti attraverso Alexa Shopping, con una crescita di 3 volte rispetto all’anno scorso.

Un surplus di lavoro per l’assistente vocale e i server che interpretano le richieste dei milioni di utenti che ha portato a una defaillance in alcune parti d’Europa proprio la mattina di Natale, con clienti indignati che protestavano sui social. Il problema è stato prontamente superato però secondo l’azienda.

 

I prodotti più venduti su Amazon

Date queste premesse, diventa dunque sempre più attendibile il borsino di Amazon dei prodotti più venduti su Amazon.it. Eccolo:

Giocattoli In Italia: L.O.L. Surprise!, Ravensburger Italy Puzzle 3D Eiffel Tower, Taboo di Hasbro Gaming, Monopoly – Classico, Twister di Hasbro Gaming, Cicciobello Mille Baci Bambolotto Parlante di Giochi Preziosi.
Nel mondo: L.O.L. Surprise! Glam Glitter Series con 7 sorprese, Nerf N-Strike Elite Strongarm Blaster, Melissa & Doug Scratch Art Rainbow Mini Notes con penna in legno, Crayola Inspiration Art Case, e il LEGO Creator Mighty Dinosaurs Toy.

Prodotti di elettronica: In Italia esclusi i dispositivi Amazon: Apple AirPods; Xiaomi Mi Band 3 Wristband Activity Tracker Nero OLED, Senza Fili, Huawei P20 Lite Smartphone 5.84″ FHD+ 64GB, Dual SIM, Nero e Huawei Mediapad T3 Tablet WiFi.
Nel mondo: Bose QuietComfort 35 (Series II) Wireless Headphones, il televisore Samsung Flat 65″ 4K UHD 8 Series Smart LED TV, Apple iPad (Wi-Fi, 32GB) in Space Gray, Wemo Mini Smart Plug, Blue Yeti USB Microphone in Blackout, Wyze Cam 1080p HD Indoor Wireless Smart Home Camera, and HP Sprocket Photo Paper.

Amazon Moda Uno dei marchi più popolari venduti su Amazon durante le festività natalizie è stato Carhartt, con oltre un milione di articoli ordinati. Amazon Essentials insieme ad Adidas, Columbia, e Nike sono tra i brand moda maggiormente inseriti nella Lista dei desideri durante le Feste. Lo stile Athleisure è arrivato in cima alla lista dei trend di Natale e i clienti Amazon hanno selezionato i loro regali tra i prodotti dei loro marchi più amati come Alo Yoga, Nike, Adidas e Monrow.

Wardrobing no grazie, la tecnologia Checkpoint System dice stop

È un costo secco, una perdita e un danno per l’ambiente, insomma è una vera piaga per il retailer il wardrobing, una pratica sempre più diffusa che vede gli acquirenti online acquistare un capo, indossarlo e poi restituirlo.

I resi totali nel settore retail hanno raggiunto i 642,6 miliardi di dollari l’anno, valore che colloca il fenomeno al 21° posto tra i principali ranking economici mondiali. Mentre molti sono da attribuire alla qualità del prodotto, alla taglia sbagliata o semplicemente ad un ripensamento del consumatore, esiste una tendenza crescente, quella del “wardrobing”.

Una soluzione viene da Checkpoint Systems, con il lancio europeo della nuova generazione di soluzioni R-Turn Tag sviluppata proprio per consentire ai retailer di ridurre il numero di resi fraudolenti.

Il wardrobing è assai praticato da una particolare categoria di acquirenti, gli acquirenti compulsivi, spesso caratterizzati da un basso potere d’acquisto ma che sono soliti andare alla ricerca di un cambio di look anche ogni settimana. Due terzi (64,5%) dei retailer ha dichiarato di essersi imbattuto in clienti che hanno utilizzato il prodotto solo una volta per poi restituirlo e chiederne il rimborso, con “wardrober” seriali che restituiscono anche 20 prodotti all’anno. Questa cifra aumenta quanto più il cliente è certo che il negozio non rifiuterà la merce. Per esplorare le abitudini dei “wardrober” e il loro impatto sull’industria del Retail un giornale spagnolo El Español ha intervistato una “wardrober” di 29 anni, che ha spiegato la sua dipendenza: “Quando devo partecipare a un evento importante, come una conferenza, desidero un outfit diverso per ogni giorno. Compro quindi cose che poi so già che darò indietro, le voglio solo indossare una volta, è come avere a disposizione un’intera collezione ogni stagione”.

Proprio come i taccheggiatori, molti “wardrober” condividono tra loro informazioni su come e dove è più facile praticare wardrobing, aggravando il problema per i retailer. E per ogni articolo acquistato online o in negozio con l’unico scopo di poterlo restituire in un secondo momento aumenta anche il rischio per il negoziante di esaurire le scorte a magazzino. I prodotti acquistati online e poi restituiti in negozio creano, tra l’altro, un problema di logistica.

 

Come contrastare il wardrobing

È importante che i retailer si avvalgano di una rigida politica di restituzione, che però non allontani i clienti. Proprio per questo motivo Checkpoint Systems ha sviluppato R-Turn Tag: si tratta di una semplice etichetta, che può essere personalizzata con il marchio del retailer, da applicare agli articoli in negozio. L’etichetta rimane applicata fino al momento in cui il cliente non indossa la merce, rimuovendola quindi una volta giunto a casa. Il meccanismo di chiusura di cui è composta si rompe manualmente con poche semplici torsioni, senza doversi avvalere di utensili aggiuntivi.

“I retailer sono stati vittime di resi fraudolenti per molti anni e solo ultimamente le aziende stanno realizzando a quanto ammonti il costo reale di tale fenomeno – spiega Irene Fernandez, Product Management Europea di Checkpoint Systems -. È importante ovviamente che i retailer non smettano di accettare resi, poiché dopotutto la maggior parte di questi vengono effettuati proprio perché un articolo ha un difetto o è della taglia sbagliata.  Altrettanto fondamentale però è introdurre nuove pratiche che limitino la possibilità per gli utenti disonesti di acquistare un prodotto, indossarlo e poi restituirlo. R-Turn Tag è la risposta tecnologica più evoluta a questa criticità e sta già consentendo ai retailer europei di fare passi da gigante nell’affrontare il fenomeno del wardrobing”.

Con 3D e realtà aumentata Amazon mostra il prodotto come mai prima

Tre nuove funzionalità che consentono di toccare (quasi) con mano e comunque visualizzare il prodotto ambientato nella propria casa da tutti gli angoli e chiedere personalizzazioni sulla base delle proprie preferenze: le ha introdotte Amazon. Si tratta di Amazon ScoutAmazon AR View e Amazon 360 View e si possono utilizzare su una selezione di prodotti dedicati alla casa (dalla cucina alla sala da pranzo, dalle camere da letto al giardino: il catalogo sarà ampliato costantemente nel corso dei mesi). 

“Stiamo utilizzando le ultime e più innovative tecnologie di intelligenza artificiale e realtà aumentata per sviluppare funzionalità che permettano ai nostri clienti di vivere una vita più facile e confortevole – ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it -. Le nuove funzionalità permettono ai clienti di scegliere, tra la vasta selezione di prodotti presenti, quelli che si sposano meglio con lo stile della propria abitazione. Sarà infatti possibile vedere numerosissimi elettrodomestici e oggetti di arredo nella dimensione e scala reale all’interno dell’ambiente in cui verranno posizionati prima ancora di acquistarli, permettendo in questo modo un risparmio di tempo e denaro”.

Insomma per vincere una sfida con il “fisico” che forse si riteneva più facile di quanto si pensava solo qualche anno fa, è necessario fare scendere in campo le tecnologie più avanzate. Che qui di seguito vi spieghiamo in modo più specifico:

Amazon Scout è un’esperienza visuale che permette al cliente di sfogliare il catalogo di prodotti per la casa e creare il proprio feed personalizzato. Al cliente basterà mettere un like a una foto (cliccando il pollice in alto) o mettere un dislike (cliccando il pollice in basso) per ricevere in tempo reale suggerimenti personalizzati e trovare i prodotti più adatti al proprio stile, estratti da una selezione di migliaia di suggerimenti visivi. Questa innovativa funzionalità è resa possibile grazie all’intelligenza artificiale e può essere usata tramite tutti i browser. 

Amazon AR View disponibile per iOS e Android, permette ai clienti di vedere i prodotti oggetto di loro interesse direttamente nelle proprie abitazioni grazie alla realtà aumentata. Basta cliccare sull’AR View, quando disponibile, per attivare la funzione. È sufficiente puntare il proprio Smartphone sul punto della casa dove si vuole vedere l’anteprima del prodotto perché esso appaia, qualche secondo dopo, sullo schermo del proprio cellulare con la possibilità di guardarlo da diversi punti di vista e angolature. È possibile anche scattare foto o fare video al prodotto per poterlo comparare con altri al momento dell’acquisto.

Amazon 360 View è un nuovo modo di vedere l’anteprima del prodotto a 360 gradi, permettendo di osservare l’oggetto da tutte le angolature prima di completare l’ordine. È accessibile direttamente dalla pagina dei prodotti disponibili su Amazon.it. 

Anche sui regali di Natale incombe l’incubo contraffazioni

Purtroppo neanch a Natale i contraffattori vanno in vacanza. Stando infatti alla nuova ricerca di MarkMonitor pare che consumatore su tre (30%) abbia inavvertitamente acquistato un prodotto falso, e che il 68% di questi prodotti contraffatti siano stati comprati come regali di Natale.

La paura delle frodi online e dei falsi è sempre presente, in particolare durante la stagione festiva. Il 45% dei consumatori infatti teme di acquistare prodotti falsi come regalo di Natale, il 46% è preoccupato di utilizzare la propria carta di credito online e il 53% non acquista tramite i social media.

 

I risultati della ricerca mostrano che, nonostante non tutti gli acquisti di Natale vengano fatti online, i consumatori spendono la maggior parte del loro denaro in rete (sui marketplace 37% e sui siti ufficiali dei brand 17%), mentre il 38% spende la maggior parte del proprio budget di Natale nei negozi fisici.

I consumatori, inoltre, hanno dimostrato un maggior livello di consapevolezza in termini di sicurezza quando effettuano acquisti sui marketplace online (88%), tramite i link nei risultati di ricerca (63%) e sulle app degli smartphone (59%).

Paradossalmente, i consumatori che acquistano inconsapevolmente prodotti contraffatti lo hanno fatto proprio sui marketplace (26%), tramite app su smartphone (17%), dai risultati dei motori di ricerca (13%) e post sponsorizzati sui social media (11%). Ciò si verifica a dispetto del fatto che molti canali, come ad esempio i marketplace, abbiano in atto programmi per mitigare il rischio di vendita di prodotti contraffatti.

“I consumatori stanno diventando più accorti nel loro comportamento d’acquisto online, tuttavia non è ancora abbastanza. Sono tuttora vittime dei contraffattori, vengono ingannati e indotti a comprare prodotti falsi. Sempre più spesso guardano ai brand come guida e protezione, ed è di fondamentale importanza che i brand si assicurino di fare tutto il possibile per proteggere i consumatori, non solo a Natale ma durante tutto l’anno” afferma Chrissie Jamieson, Vice President Marketing di MarkMonitor.

La ricerca mostra inoltre che la maggioranza (88%) dei consumatori che sono stati truffati dai contraffattori crede che i brand dovrebbero fare di più per proteggerli.

“Gli acquirenti stanno spendendo sempre più soldi online, il che aumenta il rischio di frodi o di comprare inavvertitamente un prodotto contraffatto. Questo mette in evidenza la natura onnicomprensiva della protezione del brand attraverso tutti i canali, anche quelli ritenuti più affidabili dai consumatori. In definitiva, non si tratta solo dei brand e di proteggere la propria reputazione e i propri guadagni, né si tratta di evitare che i consumatori abbiano problemi o perdano il proprio denaro. Molti prodotti contraffatti, di elettronica, cosmetica e perfino giocattoli, rappresentano infatti un enorme rischio per la salute fisica e il benessere dei consumatori.

Il report completo è disponibile qui: www.markmonitor.com/shoppertrust

Nota metodologica

L’indagine è stata commissionata da MarkMonitor e condotta dalla società indipendente specializzata in ricerche di mercato Vitreous World. Il campione intervistato è formato da 2.600 adulti provenienti da cinque Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania e Italia. Le interviste sono state condotte online durante Novembre 2018.

La ricerca ha coinvolto 2600 consumatori tra Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia e Italia per valutare il comportamento nei confronti dello shopping online, l’acquisto di prodotti contraffatti e il ruolo dei brand.

 

E-commerce natalizio: ecco la Top 15 dei siti più gettonati (in Italia)

In un mondo dell’e-commerce sempre più competitivo, quali sono le piattaforme più popolari che affilano le armi per le spese natalize, sfidando apertamente i negozi “fisici”? Fa una classifica dei primi 15 SEMrush, una piattaforma SaaS per la gestione della visibilità online, che ha analizzato i negozi online attivi sul mercato Italiano.

Abbastanza scontato risuta il podio, con Amazon leader indiscusso, non solo italiano, per il traffico organico. Quanto a Amazon.it negli ultimi sei mesi ha registrato una crescita del 22% di traffico organico. Meno scontato il secondo posto con un mese complicato, giugno, per Apple.com. In Italia il sito di Apple ha avuto un calo di traffico piuttosto significativo in questo periodo, però già a luglio la situazione è cambiata e con una crescita molto positiva e il rientro a delle metriche sufficienti.

La suddivisione del traffico è un momento molto importante per la strategia di qualsiasi sito e-commerce. Per i siti del commercio elettronico il traffico statisticamente è diviso per il 56,98% da desktop e per il 43,02 % da mobile. Questo può essere anche notato controllando il traffico desktop dei siti di Amazon (traffico desktop 82.034.766 /traffico mobile 63.049.011), Apple (traffico desktop 15.923.339 /traffico mobile 7.659.171) e Ebay (traffico desktop 13.985.655 /traffico mobile 9.440.649) che è molto più grande rispetto al mobile.

Se osserviamo i dati di ebay.it è molto interessante notare che il tempo medio di visita del sito è più alto rispetto ai primi due leader ed è uguale a 14:13 minuti, e anche la frequenza di rimbalzo del 24,37% è più bassa di Amazon e Ebay.

Un’altra curiosa statistica è dedicata ai prodotti più pubblicizzati dai siti e-commerce più maggiori in Italia: bicicletta bambina per Amazon.it, selfie stick per Apple.com e City of bones, primo libro della saga di Cassandra Clare, su Ebay.it.

I freschi del futuro? Guardate la fabbrica di piante idroponica cinese di Jd.com

Un retailer cinese, il più grande, Jd.com, ha aperto una immensa fabbrica di coltivazioni idroponiche. In partnership con la giapponese Mitsubishi Chemical, la fabbrica, che naturalmente sfoggia le più innovative tecnologie nel campo, si estende su un’area di 11.040 metri quadri sui quali sono coltivati, con un sistema combinato di luce solare diretta e artificiale, cavoli, lattuga rossa e verde, coriandolo, spinaci che da dicembre sono venduti – freschi freschissimi – online o nei negozi fisici di Jd.com, 7FRESH. Ma si prevede già di estendere la gamma disponibile.

Nella nuova struttura, temperatura, umidità, luce e fertilizzante liquido sono automaticamente controllati dal sistema di gestione della fabbrica, consentendo una produzione più standardizzata di verdure di alta qualità senza la preoccupazione dei cambiamenti stagionali. Non solo: gli spinaci prodotti nella struttura contengono l’80% in più di folato, il 32% in più di vitamina C, il 25% in più di potassio e il 37% in più di fosforo rispetto a quelli coltivati ​​sul campo. Nel frattempo, la tecnologia rende superflui i pesticidi e gli agrofarmaci, riducendo la necessità di lavaggio.

La produzione è maggiore rispetto ai sistemi agricoli tradizionali: 19 lotti di spinaci in un anno, rispetto a solo 4 all’anno in un campo o ai 6 all’anno in una serra. Richiede solo mezzo litro d’acqua per far crescere le verdure. La fabbrica è integrata con la rete logistica della catena del freddo di JD, quindi gli ortaggi possono finire sulla tavola dei consumatori lo stesso giorno in cui vengono raccolti.

“La JD Plant Factory di Tongzhou segna l’ingresso di JD all’inizio della catena di produzione di alimenti freschi, permettendoci di garantire che i prodotti freschi che vendiamo siano stati trattati con la cura che JD applica a tutto ciò che facciamo – spiega Xiaosong Wang, Presidente di JD FMCG e aziende alimentari -. La tecnologia della supply chain di JD, la rete logistica e le competenze di e-commerce combinate con la sofisticata tecnologia di Mitsubishi Chemical ci consentono di creare un modello completamente nuovo per l’agricoltura e di coltivare uno stile di vita sano e fresco in Cina.”

Infine, tutte le colture prodotte nella nuova fabbrica di JD sono tracciate dal momento in cui vengono piantate al momento della consegna, un passo verso il futuro della produzione alimentare e della vendita al dettaglio, poiché i consumatori di tutto il mondo richiedono sempre più trasparenza. In Cina, in particolare, i consumatori attribuiscono grande importanza alla sicurezza alimentare dopo che l’uso eccessivo di fertilizzanti, il deterioramento ambientale e il rapido aumento della popolazione hanno causato problemi al suolo.

La spesa online aumenta del 13% in tutto il mondo: i dati Kantar Worldpanel

Cresce l’e-commerce anche della spesa alimentare, in tutto il mondo: la conferma viene dagli ultimi dati di Kantar Worldpanel, che registrano un +13% di vendite online di generi alimentari a livello globale nei 12 mesi terminati a giugno 2018 e ora rappresentano il 6,3% di tutte le vendite di beni di largo consumo (FMCG) in tutto il mondo. In totale, le vendite di FMCG (online e offline) aumentano dell’1,6%  sebbene sia la crescita dell’e-commerce più lenta in cinque anni.

I maggiori contributi alla crescita del commercio elettronico di beni di largo consumo vengono dalla Cina continentale e dagli Stati Uniti, entrambi cresciuti del 30%, in linea con il tasso di crescita medio delle vendite globali di beni di largo consumo online nell’ultima metà del decennio. In termini di quota online delle vendite totali, le economie asiatiche sono all’avanguardia. La Corea del Sud è in testa alla classifica con una quota di mercato del 19,9%, seguita dalla Cina continentale (9,5%), dove l’accesso alle aree rurali è cruciale nell’espansione della penetrazione del commercio elettronico. Seguono Taiwan (8,0%), Giappone (7,6%), Regno Unito (7,2%) e Francia (5,6%).
 “>Seguono Taiwan (8,0%), Giappone (7,6%), Regno Unito (7,2%) e Francia (5,6%).

FMCG crescita a valore

Country

Total FMCG value growth (online and offline)

Online FMCG value growth

Globale

1.6%

13.0%

Cina

4.5%

30.0%

US

0.5%

30.0%

Taiwan

3.7%

23.4%

Corea del Sud

4.5%

20.0%

Spagna

3.3%

11.7%

Francia

1.3%

6.5%

UK

3.4%

4.6%

Giappone

-0.1%

1.2%

Fonte: Kantar Worldpanel, 12 medi terminanti a giugno 2018

 

Online FMCG velore vendite, % sulle vendite totali FMCG

E-Commerce quota a valore (%)

12 m/ a giugno 2017

12 m/a giugno 2018

Globale

5.8%

6.3%

Corea del Sud

16.6%

19.9%

Cina

7.3%

9.5%

Taiwan

6.5%

8.0%

Giappone

7.6%

7.6%

UK

7.1%

7.2%

Francia

5.2%

5.6%

Spagna

2.1%

2.3%

US

1.7%

2.2%

Portogallo

1.5%

1.7%

Malesia

1.0%

1.5%

Thailandia

0.8%

1.2%

Vietnam

0.3%

1.2%

Argentina

0.7%

1.1%

Brasile

0.1%

0.1%

Fonte: Kantar Worldpanel, 12 medi terminanti a giugno 2018

 

I pure players battono i retailer tradizionali
I giocatori online puri come Amazon, Alibaba e JD.com attirano nuovi acquirenti, mentre i rivenditori tradizionali vedono un calo dei clienti online. In Asia, i pure players hanno compiuto passi significativi nel consolidare la crescita del loro mercato nell’ultimo anno: nella sola Corea del Sud, i giocatori puri rappresentano ora l’84,5% del mercato FMCG online e attirano tre su quattro acquirenti di generi alimentari online.
Giocatori puri rispetto ai rivenditori tradizionali (offerta di mattoni e malta e e-commerce), percentuale di condivisione del valore online
 Quota di valore (%)

Pure players vs retailer tradizionali
% quota a valore dell’online

Value share (%)

Pure players

Retailer tradizionali

Global

58.3%

41.7%

Corea del Sud

84.5%

15.5%

Cina

98.9%

1.1%

Taiwan

67.5%

32.5%

UK

16.0%

84.0%

Spagna

21.0%

79.0%

Argentina

4.4%

95.6%

Source: Kantar Worldpanel, 12 months ending June 2018

 
Comportamenti d’acquisto: mobile, non sempre, arrivano gli abbonamenti
Quasi nove  acquirenti cinesi su 10 preferiscono utilizzare il proprio smartphone per fare acquisti online di FMCG. Per contro, solo il 29% degli acquirenti britannici preferisce il mobile: quasi la metà dei consumatori nel Regno Unito utilizza un laptop, così come francesi e spagnoli.
Eric Batty, direttore globale dello sviluppo del business e-commerce di Kantar Worldpanel, commenta: “Il fatto che il 90% dei consumatori cinesi utilizzino i loro smartphone per acquistare generi alimentari online è sconcertante e mostra cosa si può ottenere. I rivenditori e i marchi europei hanno molto da imparare – hanno un’enorme opportunità di aumentare le vendite tra un pubblico più dinamico ed esperto che preferisce fare acquisti in questo modo. Tuttavia, è fondamentale che adottino un approccio Paese per Paese per riconoscere i diversi dispositivi, siti Web e app che gli acquirenti scelgono di utilizzare in diversi mercati geografici “.

La consegna a domicilio di generi alimentari online è stata adottata da quasi tutti gli acquirenti online britannici e cinesi, ma c’è una crescita in Francia e in Spagna. Nel frattempo, i consumatori britannici si stanno progressivamente spostando verso un nuovo modello: gli abbonamenti, utilizzati dal 16,1% degli acquirenti online del Paese, rappresentano un’opportunità per il resto dell’Europa e nella Cina continentale.

“Solo un quarto della popolazione mondiale attualmente acquista i propri prodotti alimentari online, quindi sarà fondamentale attrarre nuovi acquirenti offrendo un’esperienza di shopping semplice e comoda, sia online che offline” afferma Stéphane Roger, global shopper e retail director presso Kantar Worldpanel.
rappresenterà . Mentre la terraferma
“Prevediamo che entro il 2025 oltre il 10% delle vendite globali di FMCG avverranno online. Cina e Stati Uniti continueranno a fare strada e i mercati asiatici rimarranno all’avanguardia nell’adozione online, ma c’è ancora molto da giocare in tutto il mondo, specialmente esplorando le opportunità di investire in mercati emergenti come India, Indonesia, Brasile, Messico e Africa”.

Bennet, partnership con Supermercato24 per la consegna della spesa in un’ora

Si estende la partnership tra Supermercato24 e Bennet: il servizio, inizialmente attivo a Torino, sarà esteso anche alle aree di Como, Brescia e Busto Arsizio (VA), consentendo anche ai clienti di queste città di ricevere la spesa direttamente a casa, in giornata o anche entro un’ora, agli stessi prezzi del punto vendita e con la possibilità di scegliere i prodotti tra uno dei più vasti assortimenti della spesa online in Italia.

L’accordo riguarderà 11 punti vendita, e renderà disponibili sulla piattaforma di Supermercato24 un totale di 12.000 referenze. Saranno, inoltre, circa 1.200 i prodotti in offerta e oltre 1.200 i prodotti freschi disponibili sulla piattaforma per la consegna a casa in giornata.
I clienti potranno anche scegliere tra un vasto assortimento di private label: dai prodotti di prima scelta della linea Specialità Gourmet, ai prodotti bio di Eco, dal gusto de Le Delizie dell’Orto e della Cascina delle Delizie, a Mon Desir e Vivisì.

Supermercato24 è l’unica piattaforma per la spesa online che consente di scegliere il proprio supermercato di fiducia, dove un personal shopper si recherà e farà la spesa, consegnandola poi all’indirizzo e all’orario desiderato, anche a un’ora dall’ordine. Sarà cura dello stesso personal shopper contattare telefonicamente il cliente per ogni necessità. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, dalle ore 9 alle ore 20, a un costo di consegna di 4.90 euro, senza canone aggiuntivo di iscrizione al servizio.

“Siamo entusiasti della nostra collaborazione con Bennet, che si sta ampliando per raggiungere un numero maggiore di clienti, non solo nelle grandi città ma anche in quelle a media-bassa densità, dove è più difficile usufruire dei vantaggi della spesa online – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato24 -. Siamo certi che, insieme a un partner di rilievo come Bennet, potremo offrire agli abitanti di Torino, Como, Brescia e Busto Arsizio un servizio sempre più capillare ed efficiente, con la consegna della spesa a casa dal proprio supermercato preferito in giornata e anche in un’ora”.

“Con la partnership fra Bennet e Supermercato24 affianchiamo due brand importanti nel settore retail proseguendo il nostro percorso di innovazione nei modelli commerciali – commenta Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet -. In particolare estendiamo un servizio che, mettendo a valore le nostre competenze distintive in termini di assortimento, prezzo e qualità, offrirà ai consumatori un’esperienza di acquisto ancora più comoda, semplice e veloce”.

Tra aragoste e aspirapolveri robot cosa si sono comprati i cinesi nel Single’s Day

Il Single’s Day (il “Black Friday dei cinesi) delle meraviglie ha fatto notizia per avere segnato un nuovo record di vendite settimana scorsa, ma cosa si sono comprati davvero i Millennials cinesi l’11/11 di quest’anno? Ce lo dice questa infografica di Jd.com, che sottolinea il successo dei prodotti di alta gamma, spesso europei, con Dyson, Sephora, Hansgrohe e Grohe tra i marchi più richiesti. Creando un infografica dà anche uno sguardo dentro le loro vite. Fatte di aragoste canadesi (12 tonnellate vendute) e vasetti di yogurt (2 milioni) a tavola. Ma anche di aspetti più quotidiani come le lenti a contatto (+279% sull’anno scorso) e i profilattici (80 milioni, 5 volte in più del 2017). Cresce la voglia di viaggiare (+158% di biglietti per l’estero venduti) e di una casa tecnologica, fatta di aspirapolveri robot, frigoriferi con schermo e poltrone massaggianti. Bacardi ha sbancato aumentando le vendite di otto volte e gli orologi svizzeri Mido in due ore hanno vebduto com  in un’intera giornata.

In totale le evndite di JD.com hanno raggiunto un record di 159,8 miliardi RMB (Yuan, circa 20 miliardi di Euro) lo scorso 11 Novembre che è stato anche il primo i cui il gigate dell’e-commerce cimese ha “aperto” ai negozi fisici in una logica di partnership multicanale.

“C’è un notevole cambiamento in Cina verso la qualità rispetto al prezzo, che vediamo nel crescente numero di consumatori disposti a pagare di più per prodotti di marca e importati – spiega Lei Xu, Chief Marketing Officer di JD.com e CEO di JD Mall -. Grazie alla politica di tolleranza zero verso i falsi e alle innovazioni in settori come la tracciabilità blockchain per la sicurezza dei prodotti, JD ha guadagnato la fiducia di consumatori e marchi, ed è in una posizione unica per soddisfare tale domanda.”

JD ha venduto più di 400 milioni di articoli offerti dal suo gruppo di business Fast-Moving Consumer Goods and Foods, intercettando i nuovi gusti del consumatore cinese emergente della classe media. La quantità di cibo fresco importato venduto è raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’acqua minerale francese Perrier Cognac Martell hanno venduto 10 volte in più rispetto allo scorso anno, l’olio d’oliva spagnolo Betis 6 volte. I clienti hanno anche acquistato oltre 29.500 tonnellate di articoli come carne, verdura, frutta e frutti di mare.

A sottolineare la nuova strategia mutlicanale proprio il “giorno dei single” JD ha aperto il suo più grande negozio 7FRESH a Langfang, nella provincia di Hebei, accogliendo più di 10.000 clienti in una sola ora. 7FRESH è il supermercato di prodotti alimentari freschi offline di JD. Oltre a 7FRESH, il portafoglio di JD include molti altri formati di negozi, tra cui punti cendita di alimentari senza operatore.

“Dopo oltre un decennio di sviluppo della tecnologia e dell’infrastruttura per la nostra attività di vendita al dettaglio, passeremo il prossimo decennio a potenziare gli innovatori del retail online e offline – ha affermato Jianwen Liao, Chief Strategy Officer di JD.com -. Vediamo un futuro del retail senza confini e stiamo lavorando per portare i consumatori ad acquistare tutto ciò che vogliono, quando e dove vogliono”.

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare