La logistica delle spedizione, lo rivelano varie ricerche, è un aspetto sempre più cruciale dell’e-commerce e delle vendite online, con consumatori che si aspettano consegne gratuite ed efficaci, con vari punti di contatto. Ma soprattutto veloci. E cosa c’è di più veloce, nel traffico cittadino, di una bicicletta che sfreccia ovunque, zone pedonali comprese? Senza parlare della sostenibilità ambientale e dell’allure “green”, una preoccupazione per una fascia di clienti sempre più ampia.
Così ha pensato PrimoTaglio, portale di 400 prodotti italiani d’eccellenza, anche freschi, che assicura consegne entro 48 ore dall’ordine, in collaborazione con PonyZero, giovane startup che offre servizi di consegne in bicicletta. Per ora il servizio è attivo a Milano città, a breve si estenderà a Torino. Tutto ciò è possibile grazie a biciclette dotate di cassoni coibentati, progettati per preservare la catena del freddo, dalla presa del box fino al recapito a casa del consumatore. Soluzioni di nicchia? Non tanto. “Con la crescita esponenziale dell’e-commerce, stiamo assistendo anche a un incremento significativo delle consegne ‘ultimo miglio’, che oggi sono per lo più effettuate da furgoni certamente non ecologici e spesso riempiti solo in parte” spiega Antonio Romano, responsabile di PrimoTaglio. Basti pensare che persino il best in class Amazon, lo scorso dicembre, testava la consegna di pacchi tramite bicicletta: un mezzo più ecologico (e realistico) degli elusivi droni.
PrimoTaglio è un brand della società E-food, che fa capo al gruppo alimentare Amodio, consegna attualmente a Milano, Monza e Varese e provincia, e presto anche a Torino e Roma, 6 giorni su 7, dal martedì alla domenica.
Andamento dell'e-Commerce in Europa, fonte eCommerce Foundation. L'Italia è tra i "Paesi emergenti".
È uno dei settori per cui nel 2015 si prevede la maggior crescita: stiamo parlando del grocery e dell’e-commerce, matrimonio da anni contrastato e ritardato, un po’ come quello dei Promessi Sposi, in Italia, fanalino di coda rispetto agli altri grandi Paesi europei. Ma forse qualcosa si sta muovendo, almeno a giudicare dalle previsioni dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano. I dati sono stati presentati nel corso della decima edizione del Netcomm eCommerce Forum. «Continuiamo a pensare che ci sia un grande potenziale dietro questo mondo, per questo continuiamo a tenere separato il dato Grocery, che riguarda solo le vendite online da supermercato, da quello dell’enogastronomia» ha detto Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano. Nel 2015 si prevedono vendite in questo canale di 195 milioni di euro, contro i 161 milioni del 2014 e con un incremento del 21%. La quota di mercato resta esigua, fissa com’è da anni all’1%, ma nel momento in cui altri attori (oltre a Esselunga, l’unica insegna a fare e-commerce estensivamente) decideranno di impegnarsi in forze le cose potrebbe davvero cambiare.
Passando ai dati generali, prosegue la costante crescita a doppia cifra che caratterizza l’eCommerce in Italia a partire dal 2010: dopo aver ottenuto un incremento del 16% nel 2014, l’eCommerce registrerà per il 2015 un’ulteriore crescita del 15% che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di Euro. Gli acquisti tramite Smartphone crescono del 78% nel 2014 e stanno registrando un’ulteriore crescita del 68% nel 2015, con un valore triplicato in due anni, da un totale di 610 milioni nel 2013 a 1,8 miliardi di € nel 2015. Tra i prodotti, l’Informatica fa registrare l’incremento più elevato (+26%), seguita a ruota dall’Abbigliamento, che registra un +23%, e dall’Editoria e dal Grocery, che balzano avanti del 21%. Turismo e abbigliamento si confermano i due comparti che spingono maggiormente l’export dell’eCommerce italiano portandolo a crescere del 18% nel 2015 e a raggiungere una quota superiore ai 3 miliardi di Euro.
“In Italia la penetrazione dell’eCommerce sul totale del mercato retail sta crescendo e passa dal 3,6 al 4% nell’ultimo anno”, ha detto ancora Perego -.“Un ruolo chiave, in questa crescita, ce l’hanno anche settori “emergenti” per il nostro eCommerce, come ad esempio l’Arredamento che raggiunge quota 350 milioni di Euro, +75% rispetto al 2014, e il Food&Wine enogastronomico che sfiora i 260 milioni di Euro, in crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Ne sta beneficiando sopratutto la vendita di prodotti, che nel 2015 pareggerà quella di servizi, passando dal 46 al 50% delle vendite online da siti italiani.”
Allargando lo sguardo all’Europa, le previsioni per il 2015 sono a 470 miliardi di euro di fatturato complessivo di beni e servizi acquistati tramite e-Commerce, con una preponderanza del 54% dei beni rispetto al 46% dei servizi. Gli e-shopper europei superano ormai i 230 milioni di individui e sono circa 2,5 milioni i posti di lavoro che direttamente o indirettamente l’eCommerce sta generando nel Vecchio Continente. Nel corso del 2014 il 60% delle vendite online si sono concentrate in tre Paesi: UK con 122 miliardi di euro, Germania con 70 miliardi, Francia con 56,8.
Le potenzialità del canale dunque sono immense, ma non proprio ben colte nel nostro Paese, come sottolinea Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. “Oltre ai numeri positivi e di crescita a doppia cifra che da anni segnaliamo, va rimarcato che le imprese italiane che vendono online sono oggi solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto. L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, moda, arredo, design, vino e prodotti alimentari-gastronomici di qualità. Tutte le piccole e medie imprese italiane che producono e/o commercializzano questo tipo di prodotti hanno degli spazi di mercato straordinari. Tecnicamente stiamo parlando di una platea di oltre un miliardo di consumatori che abitualmente compra online, affascinata dal Made in Italy in tutte le sue sfaccettature, e di 4,2 miliardi di individui che quotidianamente sono su Internet. Ma stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale di domanda che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati”.
Fare in modo che i migliori prodotti food&wine italiani siano alla portata di tutti è il senso della piattaforma di e-commerce di Eataly Net. Ma non solo. Il portale è la fusione tra negozio alimentare ed esperienza digitale, che consente di conoscere i segreti delle buona tavola e la cultura italiana del cibo attraverso news, ricette, approfondimenti.
E così, dopo il gradimento degli utenti riassunto in 60 mila ordini, 300 mila utenti unici al mese, 30 milioni di pagine viste nel 2014 solo per il sito italiano, a cui si aggiungono 25 mila ordini e 10 milioni di visite se si considera il sito dedicato agli USA è un fatturato di 5 milioni di euro complessivamente, arrivano i premi. Eataly si è aggiudicato il titolo di miglior sito alimentare e retail 2014 nel corso della quarta edizione del Netcomm E-commerce Award, premio organizzato dal Consorzio Netcomm Italia in collaborazione con TVN Media Group
“L’e-commerce è un settore molto delicato, in cui bisogna puntare sempre al massimo della qualità attraverso una selezione attenta dei prodotti offerti e del packaging – afferma Franco Denari, CEO e co-founder di Eataly Net – Credo che l’elemento vincente di Eataly Net sia il potenziamento dell’esperienza dell’utente in un’ottica omni-channel, grazie alla sinergia tra canale online e negozi fisici e la possibilità di conoscere la storia di prodotti e produttori. La continua attenzione verso gli ultimi sviluppi tecnologici ci ha portato a lanciare un sito specificatamente pensato per l’m-commerce e a sviluppare un’app nativa iOS e Android, a breve disponibile: in questo modo la user experience cross-device sarà sempre più integrata. Già oggi i clienti del negozio Eataly Smeraldo trovano sugli scaffali un QR code che li indirizza direttamente alla corrispondente categoria nello Store Online, un progetto pilota che potrà essere esteso in futuro a tutti i punti vendita”.
La piattaforma è disponibile in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), propone oltre 3.500 prodotti, raggiungendo con le spedizioni tutta l’Europa, il Nord America e il Giappone. Ma il successo non si ferma qui: sono infatti già previsti futuri rollout per i paesi extra Unione Europea, anche in vista di Expo. Inoltre, dopo l’ottimizzazione del sito in versione mobile per smartphone e tablet, per quest’anno è previsto il lancio di un’app nativa per iOS e Android e i primi test per la vendita di prodotti freschi online.
eBay, tra le dot com più “antiche” e di successo, non è nuova a iniziative di vendita promozionale “fisica”, che spesso colgono occasioni festive quali il Natale (vdi il temporary di Londra) o eventi speciali. Non poteva quindi mancare l’occasione ghiotta del Fuorisalone durante la Milano design week per presentare un’altra iniziativa che unisce e-commerce e showroom fisico in un contesto ludico e promozionale. Si chiama GIARDINO MOBILE, e ha l’obiettivo di promuovere prodotti per la casa e per il giardinaggio. Ovvero la seconda Categoria su eBay Italia nel 2014 per volumi di vendita, con un acquisto ogni 7 secondi, mentre la categoria Giardino e Arredamento da esterni registra un oggetto venduto ogni 35 secondi e una crescita pari al 36% nel 2014.
Il gioco di parole Mobile gioca sul doppio senso di complemento d’arredo, Mobile come Salone del Mobile, come mobilità è dispositivo mobile in inglese. Già perché il Giardino mobile è installato dentro un Airstream, icona americana di avventure on the road, e si sposta tra i luoghi del design, da Brera a via Tortona.
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Al suo interno, sono esposte tre diverse situazioni lifestyle abitative esclusivamente dedicate all’ambiente giardino ideate con oggetti acquistati nel marketplace e secondo differenti fasce di prezzo (€400 – €700 – €1.000) per ribadire la versatilità e la dinamicità di eBay.
Non poteva manca l’integrazione digitale: tablet station e video wall connessi in rete, offrono l’opportunità ai visitatori di vivere live l’esperienza eBay, di navigare tra gli oltre 800 milioni di oggetti in vendita in ogni momento e di fare shopping nel bel mezzo della Milan Design Week.
Carozzi Formaggi allarga i canali e le opportunità di vendita lanciando La Formaggeria, il sito web dedicato all’acquisto dei formaggi Carozzi, uno strumento che strizza l’occhio soprattutto al mercato globale. L’azienda della Valsassina, che ha come principale canale distributivo la GDO (che copre il 40% delle vendite), si lancia nell’e-commerce con un sistema strutturato in ogni minimo dettaglio: dalla navigazione sul sito al servizio di consegna, dall’ordinazione alla possibilità di effettuare resi – qualora il prodotto venga mantenuto intatto. Uno degli atout del servizio è la consegna veloce, che è assicurata entro le 24 ore su tutto il territorio nazionale, ad esclusione di Lazio (Rieti), Abruzzo (Chieti/L’Aquila), Molise (Isernia), Puglia, Basilicata, Calabria e le Isole per i quali occorrono 48 ore, mentre in Europa e nel mondo è garantita in pochi giorni: un servizio innovativo, mai realizzato da altri produttori di formaggio. Affinché i prodotti vengano consegnati integri e non perdano alcuna delle loro proprietà, la spedizione è realizzata attraverso contenitori isotermici resistenti in cartone e polistirolo espanso che garantiscono un’ottima conservazione, aiutati inoltre da buste di refrigerante sigillate che permettono di mantenere la temperatura corretta all’interno.
Prodotti tra tradizione e innovazione I prodotti di Carozzi Formaggi si dividono oggi in otto principali categorie: il taleggio DOP, il quartirolo DOP, il gorgonzola DOP, i formaggi a crosta lavata (caratterizzati dal lavaggio periodico della crosta con una soluzione salina al fine di eliminare muffe e favorire la crescita di batteri rossi che ne contraddistinguono il colore esaltando il sapore), i formaggi a crosta naturale, i formaggi freschi ed, infine, i formaggi di capra, gli yogurt con latte vaccino e la novità di quest’anno, che viene incontro alle esigenze nutrizionali e consumistiche più attuali: lo yogurt di capra. Ottenuto utilizzando latte di capra italiano, grazie ad una lavorazione artigianale in impianti tradizionali e all’aggiunta di frutta è un prodotto capace di unire le qualità dello yogurt come il rafforzamento del sistema immunitario, l’arricchimento della flora intestinale e la digeribilità, alle proprietà del latte di capra, più tollerabile del vaccino, ricco di calcio, fosforo e vitamine e, dopo quello d’asina, il latte più simile al materno. Carozzi formaggi ha 30 dipendenti e un fatturato di quasi 13 milioni di euro e produce 2 milioni di chili di formaggi l’anno. L’export vale per 1,8 milioni di euro, di cui 513mila euro negli USA e il resto in Europa, ma l’azienda sta avvicinando anche nuovi mercati come Cina, Giappone e Sud Africa.
Per ora è presente solo in due degli 82 centri commerciali del circuito, Angoulême e Cognac, ma sarà presto esteso in tutta la Francia il nuovo servizio di click and collect di aushopping.com, il sito dei centri commerciali di Auchan. Una sorta di gigantesca galleria in cui è possibile acquistare online tutti i prodotti delle realtà presenti nel centro, per poi andare a ritirarli a un punto di prelievo presso il centro stesso. Emblematica è la storia del sito: lanciato nel 2010 come megastore interamente virtuale, dove il cliente faceva shopping tramite un avatar, il progetto era stato abbandonato nel 2013 e ora torna rinnovato, scegliendo di agganciarsi al punto vendita “reale”: un ulteriore dimostrazione che l’alleanza tra fisico e virtuale è la strada che il cliente richiede per fare acquisti in libertà. Il ritiro, che coinvolge anche le insegne non presenti nel centro commerciale scelto, è sempre gratuito. Auchan da parte sua continuerà ad utilizzare il suo sistema di e-commerce.
Dopo Izy, il sistema adottato da Chronidrive/Auchan, Carrefour Belgio testa la sua versione dello scanner per fare la spesa online, da casa, e averla consegnata o ritirarla in store: Connected Kitchen. La “cucina connessa” permette di fare la lista della spesa in tempo reale scansendo il codice a barre o dettando il prodotto al dispositivo. Il data base ha a disposizione 1,3 milioni di codici compresi quelli della “concorrenza”, per i quali verranno proposte delle alternative tra i 17mila articoli presenti nel paniere dell’e-commerce Carrefour. Il dispositivo, in fase di test da aprile, sarà poi messo a disposizione della clientela.
Siamo i secondi produttori mondiali di vino, con 4,4 milioni di ettolitri prodotti ed un giro d’affari di 14,6 miliardi di euro. Ma tra i Paesi produttori siamo ultimi nelle vendite online, che, nonostante crescite annue del 30% e un mercato promettente, sono ferme allo 0,2%. Un problema che penalizza sopratutto l’export e grandi mercati promettenti come la Cina, dove il food&wine è un settore in grande espansione.
È ciò che emerge dalla ricerca “La rivoluzione dei canali online nel mercato del vino” condotta da Tannico.it, sito di e-commerce da 30mila bottiglie al mese, che offre dati sull’orientamento della domanda di vino online. In Italia il canale è per ora limitato allo 0,2% contro una media mondiale dell’1,8%. La Cina, che anno dopo anno sta incrementando il proprio mercato, è il Paese con la penetrazione del canale online più alta, pari al 27%, quadrupla rispetto al Regno Unito “fermo” al 6,8%.
Il grande successo dell’e-Commerce in Cina è legato al fatto che questo canale si presenta come il mezzo più efficace e veloce per accedere al mercato del vino, un settore sostanzialmente nuovo e privo di canali di vendita radicati nel territorio.
Fonte dati: Osservatorio Federvini.
In Italia la situazione è opposta: il vino è parte integrante della cultura popolare e la capillarità dei produttori distribuiti sul territorio ha fatto sì che la domanda si indirizzasse principalmente sul canale fisico. La grande distribuzione coinvoglia l’86,3% delle vendite; il restante 13,7% comprende la vendita diretta e il canale internet con un valore complessivo di 12 miliardi di euro. Il canale online presenta dunque grandi opportunità in un Paese con 16 milioni di acquirenti online. “Sono oltre 500 le cantine che si appoggiano a Tannico per la vendita dei loro prodotti, il 200% in più rispetto all’anno precedente – commenta Marco Magnocavallo, fondatore di Tannico.it -. Tannico, nell’ultimo anno, ha riscontrato un aumento delle vendite del 300%, per un totale di 200.000 bottiglie di vino vendute nel solo anno 2014, a dimostrazione del fatto che le opportunità di mercato ci sono. Per il 2016 prevediamo di raggiungere un volume di fatturato di 10 milioni”.
Su e giù per lo Stivale chi e cosa si compra online Dalla ricerca elaborata da Tannico, sulla base delle vendite degli ultimi due mesi, la Valle D’Aosta risulta in testa alla classifica delle regioni che spendono di più, con un ticket medio di 141,2 euro, seguita dalla Sardegna con una spesa media di 104,08 euro. Conquista il terzo posto l’Umbria con 103,79 euro, mentre nelle ultime posizioni sono occupate da Triveneto, Emilia-Romagna e Piemonte con uno scontrino medio di circa 100 euro. Il protagonista assoluto delle preferenze dei consumatori resta il vino rosso, con percentuali pari al 54% delle bottiglie acquistate sia al Nord Italia che nel Sud e nelle Isole, mentre al centro si attesta al 53%. Il vino bianco è più apprezzato al Centro con percentuali d’acquisto pari al 33%, mentre nel resto d’Italia gli acquisti di bianco oscillano tra il 29 e il 28%. Il frizzante viene invece preferito al Nord e al Sud, dove raggiunge il 15% delle bottiglie vendute, mentre al Centro si ferma al 12%. Chiudono i vini dolci con una quota pari al 2% in tutto il Belpaese.
Andando più nello specifico, quali sono per gli uvaggi più venduti online? Il capolista dei vini acquistati online su Tannico nel 2014 è il Prosecco, seguito da Lambrusco e Gewürztraminer. Si spartiscono le restanti posizioni a pari merito, con il 5% del totale venduto, Franciacorta, Nebbiolo, Colli Orientali del Friuli, Sauvignon e Valpollicella. Ultimi due posti per Chardonnay e Pinot Nero.
Analizzando invece regione per regione, emerge che, tendenzialmente, gli uvaggi più acquistati al sud sono quelli provenienti dal nord Italia e viceversa. Come a dire che per acquistare i vini del territorio difficilmente si ricorre al web. Così, il Gewurztraminer primeggia in regioni come Campania, Calabria e Sicilia, mentre in Veneto non risulta neppure nei primi 5. Il lambrusco conquista la vetta di Valle D’Aosta, Puglia e Calabria. Insolito anche il Trentino Alto Adige, che nella top 5 include il toscano Morellino di Scansano e il Nero di Troia, assente però nella sua regione d’origine, la Puglia.
“L’e-Commerce del vino si mostra un’efficace strumento per ‘esportare’ il vino non solo all’estero, ma anche in aree del Belpaese diverse da quelle di origine. I produttori di vino che si aprono al canale e-Commerce possono così accedere a un mercato più ampio, non legato al territorio di produzione e basato esclusivamente sulla domanda dei clienti. L’offerta è in fase di strutturazione: il numero di cantine che aderiscono è ancora limitato, ma in crescita; la domanda, invece, sta registrando incrementi significativi. L’intero comparto Food&Wine nell’e-Commerce sta crescendo a doppia cifra. Sia gli operatori che i produttori hanno quindi in mano l’opportunità di costruire un nuovo mercato” conclude Magnocavallo.
Uno dei 74 pdv Chronodrive, un “pure player” del click and drive attivo dal 2004. In Italia ha due punti vendita, a Rozzano e Torino. È una società del Groupe Auchan.
Accorciare il processo di acquisto e renderlo sempre più immediato e condiviso: è ciò che chiede un consumatore sempre più indaffarato e insofferente alle code e ai tempi d’attesa (vd Tecnologie, gli italiani sono pronti all’omnicanalità nel retail). Una delle soluzioni trovate è il click and collect che in Francia ha avuto una grande diffusione. Anche grazie alla rete dei Chronodrive, che ha appena presentato una innovazione per rendere il processo ancora più semplice e veloce.
Si chiama Izy (ma è una start up commercializzata in USA con il nome hiku) ed è un piccolo dispositivo tondo e bianco, magnetizzato che si può tranquillamente lasciare attaccato al frigo, con incorporato un lettore di codice a barre e un riconoscitore vocale. Per elaborare la lista della spesa dunque è sufficiente avvicinarlo al codice a barre del prodotto da “rimpiazzare”, oppure dettarlo e sarà immediatamente trasmesso (via wi-fi) e inserito in un elenco sull’app Chronodrive del proprio smartphone, la quale può anche essere mandata alla persona che poi effettuerà l’ordine (o il ritiro). In caso di indicazione generica (spaghetti, vino) l’App suggerisce delle opzioni basate anche sulle precedenti scelte dell’utente.
Il dispositivo è stato testato l’anno scorso su 150 clienti e secondo il magazine Linéaires il 70% delle ricerche sono state effettuate via voce, con una spesa media più alta del 5%. Il dispositivo Izy è in vendita a 14,90 euro per la prima settimana di promozione, e in seguito a 29,90 (79 USD negli USA) e con esso Chronodrive si propone di raggiungere i suoi 20mila clienti più “digitalizzati”.
https://youtu.be/lIGA1wDKtv8
Amazon Fresh il marchio Amazon dedicato all’e-commerce dei freschi, ha lanciato un sistema molto simile negli USA, chiamato Dash.
Come si vede curiosamente entrambi i retailer hanno deciso di utilizzare lo stesso concetto per pubblicizzare la nuova tecnologia: è talmente facile che potrebbe usarla anche un bambino…
ConTonno Callipo, nelle due versioni “Tonno e fagioli” e “verdure grigliate e Tonno”, è stato eletto Prodotto dell’Anno 2015 per la categoria Conserve.
I ConTonno Callipo sono ideali da consumare come contorno o piatto veloce per tutte le occasioni.
Prodotti e distribuiti dalla Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA, l’azienda calabrese che da oltre 100 anni è leader nella produzione di tonno e conserve ittiche di alta qualità, sono disponibili in due diverse varianti, confezionate in vasetto di vetro: “Verdure grigliate e Tonno” e “Tonno e fagioli”.
L’idea di utilizzare il vetro come packaging nasce circa 20 anni fa dalla volontà dell’azienda di valorizzare anche visivamente la qualità del proprio tonno, conservare e meglio preservare le caratteristiche organolettiche del prodotto, lavorato completamente in Italia a partire dal pesce intero, e soddisfare cosi un consumatore sempre piu attento alla qualità e alla genuinità di quello che mangia ma che, al tempo stesso, presta maggiore interesse anche al contenitore e non solo al contenuto.
In vendita nei canali del retail e della GDO si possono acquistare anche online sul sito Internet dell’azienda dedicato all’e-commerce e raggiungibile all’indirizzo http://shop.callipo.com al prezzo di 2,90 euro ciascuno.
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