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Rapporto Coop 2025: i consumi nell’età del caos

Dall’imprevedibilità al caos: visto con gli occhi degli italiani – attraverso il filtro del Rapporto Coop 2025, di cui a Milano è stata presentata l’anteprima digitale – il mondo è avviato su una parabola poco rassicurante. Come di consueto, l’Ufficio Studi di Ancc-Coop racconta l’evoluzione dei consumi partendo da un’analisi ad ampio raggio sugli scenari globali – economici e non solo – e gli stati d’animo degli italiani, ma stavolta la premessa geopolitica è fondamentale, perché alle grandi perturbazioni (difficili se non impossibili da prevedere) del passato recente, come la pandemia e l’inflazione, si è aggiunta la guerra. Il conflitto è diventato la modalità prioritaria di risoluzione delle controversie internazionali, aumenta la spesa militare (2,7 trilioni di dollari nel 2024, +17% rispetto al 2022), si chiudono le frontiere e cambiano i rapporti di forza tra le potenze. La stessa logica del conflitto dalla geopolitica si estende alle relazioni commerciali – bombardate da Donald Trump a suon di dazi – con la metà delle imprese esportatrici che prevede un calo dei flussi commerciali nel 2025. E dunque non stupisce che la preoccupazione sia il nuovo mood degli italiani. Abbandonata la serenità e la fiducia caparbia che avevano ostentato negli anni difficili della pandemia e del post-Covid, negli ultimi mesi gli italiani sembrano aver intuito i molti rischi che si prospettano. Dalle risposte alla domanda sullo stato d’animo provato pensando al futuro dei prossimi 12/18 mesi, emerge che rispetto al 2022 cresce il timore (dal 20% al 39%), prende quota l’inquietudine (dal 24% al 37%) e l’allerta (dal 16% al 25%), mentre si riducono repentinamente serenità (dal 34% al 24%) e fiducia (dal 27% al 24%).

L’ECONOMIA ITALIANA RALLENTA
A complicare il quadro, il Rapporto sottolinea come l’Italia sembra aver esaurito l’abbrivio della crescita record del periodo post pandemico, con un andamento del Pil molto meno entusiasmante. Le stime dei previsori macroeconomici individuano per il biennio 2025-2026 una crescita su base annua del Pil di mezzo punto percentuale, mentre le previsioni degli opinion leaders intervistati dagli autori dello studio sono anche più pessimistiche (+0,1% nel 2026). A fronte di un’occupazione in aumento (sono 840.000 i nuovi occupati), fa difetto all’Italia la produttività per ora lavorata che è prevista in decrescita fino al -1,4%, in maniera opposta rispetto al resto dell’Europa. E proprio questa mancata crescita non fa ripartire l’ascensore sociale fermo da anni, mentre rimane ingessata la situazione dei redditi delle famiglie in un Paese dove oggi il 10% della popolazione detiene il 58% della ricchezza (peggio di noi solo i tedeschi).

L’IMPATTO SULLA SPESA DELLE FAMIGLIE
Nel 2024 la spesa complessiva delle famiglie italiane è salita del +0,5% rispetto a cinque anni fa, ma oltre la metà è assorbita dalle spese obbligate (abitazione, utenze domestiche, trasporti e cibo) e non si discostano da queste voci le intenzioni di acquisto per i prossimi 12-18 mesi. Il risparmio persiste come driver primario per il 42% degli italiani e il Rapporto Coop si spinge a dire che ad essere messa in discussione è l’essenza stessa della società dei consumi e che pare oramai arrivato il tempo del deconsumismo. L’ipotesi suona forse un po’ azzardata, ma comunque si fonda sull’intenzione (emersa da una survey condotta ad agosto su un campione di 1.000 italiani rappresentativo della popolazione dai 18 ai 65 anni) di voler acquistare solo le cose indispensabili o di seconda mano, riparare gli oggetti piuttosto che sostituirli.
E anche quando si torna a spendere in acquisti tecnologici (16,5 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi, +1,2% su base annua), lo si fa privilegiando l’utilità alla gratificazione: tra i top ten delle vendite spiccano gli apparecchi per la cura dentale e una miriade di elettrodomestici piccoli o grandi (dalle friggitrici alle macchine da caffè all’aspirapolvere). All’opposto si spende meno in elettronica di consumo, tanto che gli acquisti annui di smartphone si riducono di 2 milioni di unità rispetto al 2022.

IDENTITÀ ALIMENTARE IN EVOLUZIONE
Veniamo al rapporto – ancora privilegiato – con il cibo. Rispetto al 2022 gli italiani che si identificano con un’identità alimentare ancorata esclusivamente alla tradizione scendono dal 34% al 22%, mentre cresce la percentuale di chi autodefinisce il proprio stile associandolo ad abitudini alimentari innovative (dal 23% al 31%) o mixa tradizione e innovazione (dal 30% al 38%). Nei primi 6 mesi del 2025 la spesa reale per la ristorazione fuori casa è però calata di un -2,2% e un italiano su 3 vi rinuncerà ulteriormente nei mesi a venire.
Contestualmente si registra una ripresa importante nei carrelli della spesa; le vendite nella grande distribuzione sono cresciute del +3,8% a valore e del +2% a volume nei primi sei mesi dell’anno. A fare da traino frutta e verdura e altri comparti del fresco; gli italiani sembrano non poter rinunciare più ad un cibo salutare e 7 su 10 dichiarano di leggere abitualmente le etichette nutrizionali dei prodotti che acquistano. I carrelli si riempiono così di frutta esotica, latte fermentato, pane, yogurt, olio, meno zucchero, meno sale, meno carboidrati e sono i cibi ultraprocessati a perdere appeal; più compaiono additivi in etichetta e più diminuiscono le vendite. In questo trend accelera anche il biologico con una crescita delle vendite a valore molto importante anche nel Sud d’Italia; sono poi 8,4 milioni gli italiani che nei prossimi mesi aumenteranno questi acquisti.

TUTTI A DIETA
Perfetto controaltare di questi comportamenti, secondo il Rapporto Coop, è il fatto che il cibo ha acquisito nella percezione corrente e maggioritaria una funzione di alleato della salute. Quasi 1 italiano su 4 controlla il peso almeno una volta a settimana e di qui presumibilmente il boom di vendite delle bilance sia per la persona che per gli alimenti. Le prime registrano un aumento esponenziale nei primi sei mesi dell’anno pari a oltre il +55% (ne sono state vendute oltre 432.000 in più), le seconde si attestano su un +5,5%.
Il mantra del perdere peso spiega anche l’altra grande passione degli italiani ovvero la dieta iperproteica che già coinvolge il 17% della popolazione, con le vendite dei sostitutivi vegetali della carne che nell’ultimo anno crescono del +20,9% (10 volte di più delle carni stesse), seguite da uova (+7,8%) e legumi (+5,0%).

A CACCIA DI CONVENIENZA
Seppure l’inflazione alimentare sia meno alta nel nostro Paese che nel resto d’Europa (nei primi sette mesi del 2025 la crescita è stata del +3,1% su base annua e del +29,1% rispetto al 2019 a fronte di una media Ue rispettivamente del +3,3% e del +38,5%), le persistenti difficoltà reddituali degli italiani fanno sì che resti alta anche a tavola la ricerca del risparmio e di soluzioni di maggiore convenienza. Secondo il Rapporto Coop, questa ricerca sembra rivolgersi però in minor misura all’utilizzo del discount che nel primo semestre 2025 registra una crescita a volume del +1,8%, ma piuttosto agli scaffati dei supermercati che mettono a segno un +2,7% dove si prediligono i prodotti in promozione e quelli a marchio del distributore. Infatti, il 40% degli italiani inizierà o aumenterà l’acquisto di prodotti alimentari in offerta/promozione (mentre solo il 5% smetterà o diminuirà); il 18% acquisterà più prodotti a marca del distributore, più del doppio rispetto a quelli che aumenteranno l’acquisto di marchi industriali (9%).
La debolezza della domanda è un fatto reale – ammette Domenico Brisigotti, Direttore Generale Coop Italia – e sembra destinata a intensificarsi, con un comportamento di acquisto sempre più orientato alla ricerca di risparmio nella spesa quotidiana. Per affrontare questo scenario, riteniamo di dover continuare e rafforzare il piano avviato quest’anno, che si concentra da un lato sulla convenienza della nostra marca privata disponibile in ogni segmento dell’offerta e dall’altro su un sistema di promozioni e comunicazione volto a valorizzare la generale proposta di tutela del potere d’acquisto delle famiglie da parte di Coop. La risposta dei consumatori è positiva: le vendite di Coop crescono più del mercato (un +0,8% rispetto alla media del retail) ed è migliorato anche il giudizio che i consumatori, oltre che i nostri soci, hanno della nostra offerta e del nostro posizionamento”.

IDEALISTI E PRAGMATICI
Gli italiani ritratti dal Rapporto sono persone consapevoli, leggono le etichette, vogliono esercitare con le loro azioni una difesa dell’ambiente – spiega Maura Latini, Presidente Coop Italia – e lottano contro il cambiamento climatico. Sono idealisti tanto quanto pragmatici. Credo che siano per queste componenti molto in linea con la nostra policy: una forte e diffusa marca Coop che oramai copre segmenti sia consueti che innovativi con prezzi accessibili per tutti, una importante presenza di marche leader e una politica per i prodotti locali specifica nei territori”.
Guardiamo con attenzione alle modifiche in corso dei comportamenti di acquisto – aggiunge Ernesto Dalle Rive, Presidente Ancc-Coop – e come datori di lavoro, le cooperative di consumatori hanno in Italia quasi 60.000 occupati, siamo disponibili a ragionare sulle modalità e sulla qualità della nostra offerta occupazionale che già vede a favore dei nostri dipendenti importanti misure previste dalle politiche di welfare e che si pone l’obiettivo di conciliare sempre di più tempi di vita e tempi di lavoro. Se su questi temi si dovesse sviluppare un confronto fra la grande distribuzione tutta e il Governo non ci sottrarremmo e porremmo in quella sede la necessità di una riflessione sulle attuali modalità di erogazione del servizio nelle giornate festive e domenicali. Inoltre, auspichiamo da parte del Governo interventi strutturali che possano mitigare le difficoltà in essere. La riduzione del cuneo fiscale per il ceto medio e politiche di sostegno e contrasto alla povertà ci vedono favorevoli e disponibili anche ad essere soggetti propositivi in un eventuale tavolo di discussione collegiale su temi di filiera che essendo tali non possono essere unilaterali, ma devono essere affrontati con tutte le organizzazioni coinvolte”.
Il “Rapporto Coop 2025 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” è redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop) con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto d’analisi di NielsenIQ e i contributi originali di Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi. Inoltre, il Rapporto per alcune sue parti si è avvalso dell’ausilio dei nuovi programmi di intelligenza artificiale generativa, tra cui Chat Gpt, Gemini e Midjourney.

Coop avvia una raccolta fondi per la popolazione di Gaza

Si chiama #CoopforGaza la raccolta fondi lanciata da Coop e finalizzata a sostenere l’attività svolta da Medici Senza Frontiere in 11 strutture mediche a Gaza, tra ospedali, ospedali da campo e centri di salute primaria. MSF è una delle poche organizzazioni umanitarie che ancora oggi continua a svolgere la sua attività nella Striscia, dove i circa 1.000 operatori e operatrici umanitari curano tutti coloro che ne hanno bisogno. Dall’inizio del conflitto MSF ha visitato oltre 1 milione di pazienti, operato 23.000 persone e assistito 13.000 parti. Le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione uno stanziamento di 500.000 euro, mentre le donazioni dei soci e dei consumatori possono confluire su un conto corrente dedicato su Banca Etica (IT77 B050 1802 8000 0002 0000 890). La raccolta si chiuderà il prossimo 30 settembre.

Un atto concreto per un impegno più ampio per la pace e per la solidarietà che sono da sempre nel dna di Coop – spiega Ernesto Dalle Rive, Presidente di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) –. All’unanimità tutte le cooperative di consumatori hanno deciso un primo stanziamento che avvii gli aiuti, e poi vogliamo permettere ai soci e ai clienti di contribuire a loro volta. Consideriamo questo atto come l’avvio di una campagna umanitaria che auspichiamo possa arrivare a coinvolgere, oltre al mondo Coop, anche altri operatori istituzionali ed economici. Non risolveremo i problemi di una popolazione che ora si trova sotto le bombe, ma daremo così un contributo rapido e concreto alle persone in questo momento maggiormente colpite. Al tempo stesso rinnoviamo l’appello al Governo italiano affinché si adoperi con il massimo impegno a riaprire i corridoi umanitari e auspichiamo la fine delle ostilità e la liberazione degli ostaggi israeliani dopo il brutale attacco del 7 ottobre. Una pace giusta è il punto di arrivo da conquistare”.

Ringraziamo Coop per aver scelto di sostenere i nostri progetti a Gaza – dichiara Stefano di Carlo, Direttore Generale di MSF –. Questa donazione si concretizzerà in medicinali, garze, attrezzature mediche e nel potenziamento di tutte le strutture mediche in cui operiamo. Mentre assistiamo allo smantellamento sistematico del sistema sanitario nella Striscia, con continui attacchi alle strutture mediche ormai in gran parte distrutte o non più funzionanti, queste risorse sono più essenziali che mai per continuare a garantire cure salvavita a chi ne ha un disperato bisogno”.

Nova Coop archivia il 2024 con ricavi lordi per 1,2 miliardi di euro

Vendite lorde dell’intera rete commerciale pari a 1 miliardo e 209,4 milioni di euro (+1,24%) e utile netto di 12 milioni di euro: si è chiuso così il 2024 di Nova Coop, che ha avviato le assemblee dei soci – in totale 589.666 iscritti, dato in crescita di oltre 6.700 unità sul 2023 dopo anni di flessione – per l’approvazione del bilancio civilistico e consolidato. Nel 2024, le vendite della rete tradizionale di supermercati e ipermercati hanno pesato sui ricavi per un importo di 1 miliardo e 85 milioni di euro, realizzando una crescita sull’anno precedente del 1,74%. A rete assoluta è salito il numero di scontrini battuti (+3,19% per un totale di 33,68 milioni), seppur con una lieve flessione del valore della spesa media, dovuto principalmente all’aumento della frequentazione dei punti ristoro, sui quali Nova Coop ha scelto da tempo di puntare sviluppando il format Fiorfiore Cafè.

MDD A QUOTA 35% A VOLUME
Il carrello della spesa di soci e clienti si è riempito di oltre 77 milioni di pezzi di prodotti a marchio (+5 milioni), con un aumento dell’incidenza di queste referenze nel confezionato, dove hanno raggiunto il 35% delle vendite in quantità (+3%). La cooperativa quantifica in 126 milioni di euro gli sconti complessivi (+18 milioni) ai propri soci. Proseguito l’ampliamento delle aree coperte dal servizio di home delivery (431 i codici di avviamento postale ora serviti in Piemonte) ed in parallelo è cresciuto il numero di spese prodotte, pari a 108.812, per un valore complessivo pari a 11,36 milioni di euro (+5,90%). Le vendite lorde delle cinque stazioni di carburante a marchio Enercoop si sono attestate a 107 milioni di euro. La gestione finanziaria ha generato utili per un valore di 44,3 milioni di euro come frutto del mix originato dalla presenza in portafoglio di titoli ad un buon livello di rendimento e dei risultati della gestione attiva del portafoglio.

GLI INVESTIMENTI SULLA RETE
Sviluppo e ammodernamento della rete di vendita hanno beneficiato di oltre 26 milioni di euro di investimenti complessivi, che sono stati usati per la ristrutturazione del Parco Commerciale Gli Orsi di Biella, per la trasformazione dei due punti vendita di Bra (Cn) e Tradate (Va) in superstore, per l’apertura di un nuovo superstore a Ivrea (To), di un Enercoop ad Asti, della prima stazione di autolavaggio a Vercelli e per la cantierizzazione di un ulteriore Enercoop a Domodossola (Vb), di prossima apertura.
Nova Coop ha chiuso l’anno con 4.570 dipendenti e un tasso di assunzione con forme di occupazione stabile (contratto a tempo indeterminato o apprendistato) pari al 99,26%. Nel corso dell’anno sono stati attivati 193 nuovi contratti nell’ambito delle iniziative di ampliamento della rete e del fisiologico turnover. Ai dipendenti e ai loro familiari sono stati riservati circa 850.000 euro di sconti sulla spesa, oltre ai benefici compresi nel  piano di welfare aziendale, per fruire di servizi quali assistenza e cura domestica, percorsi di aiuto allo studio, campagne medico pediatriche, bonus asilo nido e borse di studio per i figli dei dipendenti frequentanti un percorso di secondaria superiore o l’università.

LE INIZIATIVE A FAVORE DEL TERRITORIO
Nova Coop sottolinea che tra i suoi scopi sociali è centrale il rapporto con i territori che ospitano i negozi. Nel 2024, tra le molte attività svolte, sono stati donati prodotti non più vendibili ma ancora consumabili a enti del terzo settore per un valore commerciale di 9,6 milioni di euro (+20%), pari a 1 milione 385.000 pasti offerti gratuitamente a persone in condizione di difficoltà attraverso il progetto “Buon Fine”; sono stati distribuiti gratuitamente materiali scolastici alle scuole piemontesi con il progetto “Coop per la scuola” per un valore di 504.000 euro, coinvolgendo 3.185 istituti; sono state realizzate 746 iniziative con le scuole nell’ambito dell’offerta formativa gratuita “Saperecoop” su attività di educazione al consumo consapevole, coinvolgendo 13.059 studenti.

PATRIMONIO E PRESTITO SOCIALE
Il patrimonio netto, alla fine del 2024, ammonta a 870 milioni e 536.000 euro, con un incremento di oltre 18 milioni di euro sull’anno precedente, determinato per circa 12 milioni dall’utile di esercizio e per la restante parte dall’avanzo di fusione relativo alle attività di scissione di Koru, società partecipata insieme ad altre cooperative che possedeva il 3,3% del gruppo assicurativo Unipol. A fine 2024 erano 85.627 i soci prestatori della Cooperativa, con un’incidenza percentuale sulla base sociale totale del 14,52%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio della cooperativa corrispondeva a 0,75%. Il bilancio consolidato 2024 del Gruppo Nova Coop, che include i fatturati della cooperativa e quelli delle sue principali controllate Nova Aeg e Sviluppo Dora, registra un valore complessivo della produzione consolidata pari a 2 miliardi e 327 milioni di euro.
In un anno caratterizzato da un’inflazione ancora più marcata nel contesto delle materie prime alimentari, dall’aumento dei costi energetici e del lavoro, abbiamo continuato a proteggere il potere d’acquisto delle famiglie – spiega Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop – limitando per quanto possibile il trasferimento degli aumenti subìti sui prezzi di vendita per generare valore per la nostra comunità. Questo ha significato un forte impegno sul fronte dell’efficienza, una razionalizzazione interna dei costi e, inevitabilmente, un sacrificio sui margini. Una scelta coerente con i nostri valori, che ha ribadito ancora una volta la nostra missione mutualistica e sociale e ha accompagnato il nostro impegno nel difendere le quote di mercato, portandoci a incrementare in maniera significativa i volumi sull’anno precedente, a testimonianza di una dinamica commerciale vivace e ben radicata sul territorio. Inoltre, nel corso del 2024 abbiamo lavorato intensamente alla definizione del nuovo piano strategico che guiderà la nostra azione nei prossimi anni, identificando i tre driver fondamentali sui quali intendiamo puntare: l’innovazione, lo sviluppo e la competitività”.

La Coop di Avigliana si rinnova e diventa superstore

Nuova vita per la galleria commerciale Le Torri di Avigliana (TO), di proprietà di Nova Coop. I primi lavori hanno riguardato il punto vendita Coop, che nel 2025 compie trent’anni, riaperto con spazi completamente rinnovati negli ambienti, negli arredi e nell’identità visiva per accogliere il format superstore, migliorando l’efficienza complessiva del negozio. La riqualificazione è partita dalla riprogettazione dell’immagine esterna dell’edificio, con la tinteggiatura dei lati che affacciano sugli ingressi di via Cavalieri di Vittorio Veneto e di corso Laghi, seguendo un nuovo concept cromatico che accompagna l’introduzione di un nuovo logo per Le Torri, già visibile sull’ingresso principale e su tutta la segnaletica stradale. Anche il parcheggio superiore è stato coinvolto nella prima fase, con il rinnovo completo del manto di pavimentazione. Nei prossimi mesi i lavori proseguiranno all’interno: le attuali scale mobili verranno sostituite con un ascensore panoramico e sarà rifatta la pavimentazione. L’investimento complessivo di Nova Coop, comprensivo dei lavori di ristrutturazione del punto vendita e della galleria commerciale, è pari a 3,8 milioni di euro.
L’adozione di un nuovo format per il negozio Coop di Avigliana, a superficie destinata alla vendita invariata di circa 1.850 metri quadri, ha consentito di aumentare la profondità dell’offerta commerciale con l’introduzione di circa 800 referenze aggiuntive, tra novità di prodotto e di formato, grazie a una migliore suddivisione degli spazi merceologici. Di queste nuove referenze, il 75% appartiene alla categoria dei freschi e freschissimi. Vengono introdotte anche le aree “Il buono del Piemonte”, con eccellenze gastronomiche della regione realizzate dai produttori locali che collaborano con Nova Coop. A livello di servizio, a destra dell’ingresso si trova la postazione Novapoint dedicata a soci e clienti per richieste d’informazione, sottoscrizione e assistenza legate a prestito sociale, contratti di luce, gas e telefonia. I banchi assistiti sono stati riorganizzati in un’unica linea integrata comprendente Panetteria, Gastronomia – con ampliamento dell’assortimento rosticceria e banco caldo – e Macelleria, mentre la Pescheria mantiene la sua posizione precedente e sperimenta un nuovo fabbricatore del ghiaccio dal basso integrato nel banco, introdotto per la prima volta nella rete di vendita in occasione di questa ristrutturazione. Inoltre, ad Avigliana Nova Coop ha assunto la gestione diretta della Panetteria, iniziando a proporre il pane di produzione propria, realizzato con lievito madre e preparato presso l’ipermercato di Beinasco.
È stato poi introdotto un sistema di segnaletica e comunicazione digitale che agevola il cliente a completare la spesa in minor tempo, offrendo maggiori informazioni sui prodotti e servizi disponibili. Anche la barriera casse è stata ridisegnata posizionando le casse Fast Lane e Salvatempo in corrispondenza della conclusione dei percorsi di spesa. La riqualificazione degli spazi è stata l’occasione per migliorare le prestazioni energetiche del punto vendita sostituendo tutti i banchi frigo con modelli a più alta efficienza mentre, per quanto riguarda gli arredi dismessi, si è cercato di procedere in un’ottica di economia circolare, favorendo il riuso di una parte delle attrezzature in altri negozi.
Ad Avigliana abbiamo realizzato un’importante operazione di ristrutturazione del nostro punto vendita – spiega Fabio Lischetti, Direttore Vendite di Nova Coop – per rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori: fare la spesa in modo più semplice e frequente, offrire una maggiore profondità nell’assortimento alimentare unita a un importante presidio del non alimentare per fornire soluzioni adatte a qualsiasi stile di vita e di consumo, accompagnare il cliente nell’esperienza di acquisto ponendo attenzione al bisogno informativo e alla componente di servizio. Il negozio ora si presenta completamente rinnovato, con una formula che siamo convinti potrà soddisfare ancora di più le aspettative quotidiane della nostra clientela”.
Per Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop, “L’intervento che stiamo realizzando sulla galleria commerciale Le Torri avviene in concomitanza con importanti lavori di riqualificazione che stanno interessando la zona adiacente al nostro storico insediamento e testimonia la volontà della Cooperativa di rinnovare il lungo rapporto che la lega alla città dei laghi. In un momento in cui, su qualsiasi territorio, la competizione commerciale tra vecchi e nuovi concorrenti si fa sempre più serrata, il nostro negozio può contare su di una comunità di circa 10 mila soci e su di una fitta rete di relazioni con gli stakeholder territoriali attivate attraverso le nostre continue iniziative che toccano l’educazione alla salute, al consumo consapevole, la povertà alimentare e altri temi d’interesse generale. È questa la specificità che continueremo a garantire in un negozio rinnovato – conclude Dalle Rive – assieme ad un’offerta commerciale che rispecchia i nostri valori, per assicurare a tutti i clienti cibo buono, sicuro, rispettoso dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori al giusto prezzo”.

Fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia per dar vita a Unicoop Etruria

Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia hanno avviato un percorso di aggregazione deliberato dai rispettivi CdA che è stato presentato agli organismi di rappresentanza dei soci, al personale direttivo e alle organizzazioni sindacali. L’obiettivo è dare vita a una nuova e più forte cooperativa nel cuore dell’Italia Centrale che si chiamerà Unicoop Etruria Società Cooperativa. Aggregazioni di questo tipo sono state negli anni una costante tra le cooperative di consumatori. Il tema è stato al centro del Documento programmatico per il rinnovamento delle coop di consumatori approvato a settembre 2024 a Populonia (LI) dalle Cooperative del Distretto Coop Tirrenico e che, tra i suoi capisaldi per il futuro, sottolineava la necessità di nuove sinergie produttive, sociali ed economiche tra cooperative, ampliando il loro ruolo di collante sociale e di punto di riferimento per i servizi, la solidarietà e lo scambio culturale, capace di rispondere ai nuovi bisogni di una popolazione che, secondo le previsioni, sarà sempre più anziana e sola.

Una delle novità derivanti dal progetto sarà il coinvolgimento dei soci, che attraverso l’adozione di un nuovo modello di governance, rafforzeranno il loro ruolo nelle scelte e nei processi decisionali della cooperativa. Attualmente le due cooperative hanno un assetto di tipo tradizionale, mentre quello di Unicoop Etruria sarà basato su una divisione chiara di ruoli tra chi rappresenta i soci e chi ha la responsabilità della gestione, ovvero rispettivamente il Consiglio di sorveglianza e il Consiglio di gestione. Con questo tipo di organizzazione, definita dualistica, verrà dato maggiore potere e capacità di indirizzo ai soci, elemento essenziale per iniziare questo percorso. Intanto, in attesa delle doverose modifiche statutarie, le due cooperative proseguono un percorso di avvicinamento sia dal punto di vista della socialità, sia estendendo le sinergie già in essere su logistica, informatica, centrale acquisti. In questo percorso Unicoop Firenze sarà parte del progetto di rilancio avendo espresso una esplicita manifestazione di interesse ad una revisione dei perimetri delle cooperative per semplificare il sistema e renderlo più adeguato ai nuovi bisogni dei territori, dei soci e dei consumatori. Il percorso di Unicoop Etruria poggia su un piano industriale che prevede interventi per fare in modo che la nuova cooperativa risponda ancor di più alle esigenze dei soci e dei consumatori. Azioni sì complesse, ma chiare e definite che, nell’arco di un triennio, porteranno la nuova cooperativa ad avere una rete vendita produttiva, confermando l’insegna Coop leader economico e sociale nei territori storici, capace di anticipare le trasformazioni socioeconomiche e rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone.

“Il progetto di rinnovamento, consolidamento e sviluppo delle nostre cooperative non nasce oggi, lo stiamo realizzando passo dopo passo da tempo, in stretta sinergia col movimento cooperativo (ANCC e Distretto Coop Tirrenico). Siamo giunti ora al passaggio che rafforza i valori che stanno alla base della cooperazione di consumo, valorizza il ruolo dei soci e pone basi più solide per un riposizionamento favorevole sia in termini di prodotto che di prezzo” dichiara Antonio Bomarsi, Presidente di Coop Centro Italia.

“La nascente cooperativa sarà una realtà solida e protesa verso il futuro, impegnata per offrire prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato, per tutelare il potere d’acquisto, promuovere la solidarietà e la salvaguardia dell’ambiente. In sintesi, la nuova cooperativa, Unicoop Etruria, continuerà ad evolversi e per farlo ripartirà dalle proprie origini che oggi più che mai risultano attuali e vitali” aggiunge Simonetta Radi, Presidente di Unicoop Tirreno.

“Con il documento presentato a Populonia abbiamo tracciato un percorso per il rafforzamento della cooperazione tra consumatori del distretto tirrenico, partendo dall’analisi dei cambiamenti in atto nella nostra società – prosegue Roberto Negrini, Presidente del Distretto Coop Tirrenico -. L’aggregazione di due realtà importanti come Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia è un passo fondamentale per dare risposta alle nuove esigenze economiche e sociali del nostro territorio, frutto di un lavoro di squadra che procede da mesi con un obiettivo comune: centralità del socio, maggiore convenienza e incremento della solidità economica e patrimoniale del movimento cooperativo”.

“Questo processo di aggregazione è un esempio del dinamismo e della capacità di innovazione che hanno oggi le cooperative del consumo. Con questo passo Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia mettono al centro il socio e si pongono l’obiettivo di sviluppare l’offerta rivolta ai consumatori dei territori e le nuove esigenze del mercato – conclude Ernesto Dalle Rive, Presidente dell’Associazione nazionale delle coop dei consumatori – . Senza dubbio è un’operazione coraggiosa che consente a Coop di consolidare il ruolo di leader in quelle aree per in una fase non semplice a causa dell’andamento dei consumi”.

Ancc-Coop: Pedroni lascia, Ernesto Dalle Rive è il nuovo Presidente

Ernesto Dalle Rive è il nuovo Presidente dell’Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop), l’organismo nazionale di rappresentanza istituzionale di Coop. Nominato all’unanimità dalla Direzione Ancc, subentra a Marco Pedroni che, per motivi strettamente personali e per il raggiungimento delle condizioni di pensionamento, ha rassegnato le sue dimissioni. Confermato al fianco di Dalle Rive Renato Dalpalù, Presidente Sait.

Dalle Rive, torinese, attuale Presidente di Nova Coop dove ricopre il ruolo dal 2007, è un esperto del mondo cooperativo in cui è entrato professionalmente a partire dal 1990 ricoprendo vari incarichi direttivi in ambito sia piemontese che nazionale; tra questi ultimi è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Italia. Sotto la sua guida continua e si rafforza il percorso di cambiamento avviato con il nuovo assetto di governance delle strutture nazionali del sistema Coop sancito poco più di un anno fa con l’Assemblea dei Delegati. Nuovo assetto che riconosce all’Associazione Nazionale, oltre alle sue funzioni di rappresentanza e di gestione dei contratti di lavoro, l’essere luogo del confronto strategico per progetti comuni delle Cooperative e per l’elaborazione delle politiche ambientali e sociali di Coop.

“Affronto questa mia nomina con senso di responsabilità e profonda determinazione consapevole del ruolo che all’interno del movimento cooperativo svolge l’Associazione Nazionale a seguito del mandato affidatole da tutte le cooperative di consumatori – afferma il neo Presidente Ernesto Dalle Rive. Voglio ringraziare a nome di tutta Coop Marco Pedroni per il lavoro svolto nei vari ruoli che ha ricoperto in 32 anni di carriera. Il suo lavoro, la passione e l’impegno hanno caratterizzato l’intero suo percorso umano e professionale al vertice degli organismi nazionali (Coop Italia e Ancc).La fase che si apre ora è certamente all’interno  un contesto politico, sociale ed economico complesso nel quale, confermando i tratti distintivi della nostra offerta imprenditoriale, ci poniamo l’obiettivo di rafforzare e estendere le nostre quote di mercato volti a  tutelare sempre più gli interessi e i diritti dei nostri soci e clienti, coerenti con l’obiettivo di rappresentare, per la comunità che ci ospita, un elemento di valore aggiunto”.

Nova Coop, 5a edizione di Prodotti In Piemonte: circa 1000 le referenze coinvolte

Si svolgerà dal 3 al 23 ottobre la quinta edizione di “Prodotti in Piemonte. Il buono del nostro territorio”, l’iniziativa di Nova Coop che promuove l’economia locale e mette in luce le produzioni di eccellenza delle aziende alimentari piemontesi. Quest’anno sono 90 le imprese aderenti, per un totale di un migliaio di referenze, che per l’intero periodo della campagna saranno offerte in promozione con uno sconto del 20% in tutti i punti vendita Nova Coop. I prodotti interessati saranno facilmente riconoscibili grazie a etichette ed elementi segnaletici coordinati dell’iniziativa. Come d’abitudine la promozione di “Prodotti in Piemonte” sarà accompagnata da un catalogo di quaranta pagine, interamente dedicato alle storie d’impresa dei produttori selezionati, in distribuzione in un milione di copie presso tutti i punti vendita, e organizzato per capitoli tematici: salumi, formaggi e latticini; carni; pasta; forno; dispensa; acqua, bibite e birre; vino; ortofrutta.

Per il secondo anno inoltre la scoperta dei prodotti tipici del territorio continuerà con il “Porte aperte”: visite gratuite su prenotazione, aperte a tutti, presso le sedi e i musei aziendali di otto produttori piemontesi, per vedere come nascono i prodotti, seguendone le fasi di lavorazione, incontrando chi li realizza ogni giorno con passione, utilizzando solo materie prime di qualità. Gli appuntamenti con il “Porte aperte” si terranno dal 5 al 9 novembre e possono essere prenotati, fino ad esaurimento dei posti disponibili, telefonando al numero verde di Nova Coop Filo Diretto 800 238380.

L’appuntamento con “Il buono del nostro territorio” è nato originariamente per sostenere le filiere agroalimentari piemontesi e si è affermato come un cardine della collaborazione tra Nova Coop e le realtà produttive locali, che possono così accedere ad una platea di consumatori attenti all’origine e ai valori di cui i loro prodotti sono portatori. Un esempio di come anche le campagne commerciali possano veicolare attenzione al territorio e all’economia locale, favorendo la creazione di valore condiviso per tutti gli attori del patto produttivo. I fornitori piemontesi del Consorzio Nord Ovest – la realtà consortile che sovrintende agli acquisti per conto di Nova Coop, Coop Liguria e Coop Lombardia – sono più di 350 (+11 nell’ultimo anno e altri 3 sono in fase di attivazione), che contribuiscono alla base di assortimenti per un valore di oltre 75 milioni di euro. I prodotti piemontesi pesano particolarmente nella composizione dell’assortimento di reparti come la gastronomia, i salumi, i formaggi, il grocery (in particolare per vini, salse e condimenti, prodotti da forno), le carni e l’ortofrutta fresca e, anno dopo anno, riscuotono un apprezzamento crescente da parte dei clienti, trainato dall’affermazione dei vini piemontesi e dei formaggi dop e non.

A livello nazionale sono circa 50 le aziende del Piemonte fornitrici di prodotto a marchio Coop solo nel grocery, per un totale di circa 220 referenze che abbracciano tutti i campi della tradizione agroalimentare locale: dalle acque minerali ai biscotti, dai formaggi freschi e stagionati al pet food, dal riso ai prodotti al cioccolato fino ai dolci tradizionali delle festività.

“Il buono del nostro territorio è un progetto che punta a dare luce a tutte quelle realtà piemontesi che lavorano con passione e rispetto per le persone e per il loro territorio, realizzando prodotti di eccellenza e dimostrando di condividere nel modo più autentico i principi cardine della cooperazione di consumatori: controllo delle filiere e dei processi produttivi, attenzione all’impatto ambientale e sociale, tracciabilità assoluta, sicurezza dei prodotti e dei lavoratori. In quest’ottica, lavorare con le imprese del territorio significa aiutarle a crescere in un mercato più ampio, a diversificare i propri canali distributivi e il proprio pubblico, ad avere accesso a circuiti nazionali. La collaborazione con Coop garantisce tutto questo e richiede anche il raggiungere una tracciabilità totale e una qualità della filiera che rendono i prodotti più sicuri per il consumatore. Anno dopo anno siamo molto soddisfatti dei risultati positivi raggiunti da questa iniziativa che tiene alta l’attenzione dei nostri soci verso le imprese locali che realizzano prodotti di eccellenza” ha detto Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop.

Gli appuntamenti di Porte Aperte

Mebo Museum – Museo della birra e del formaggio (presso gli storici stabilimenti delle aziende Menabrea e Botalla Formaggi). Data Open Day: mercoledì 6 novembre 2024; Sede: via Ramella Germanin, 2, 13900 Biella; Orario di ritrovo: 9.30. Durata visita: 2 ore e 30 circa.

Mazzetti D’Altavilla Distillatori Data Open Day: Venerdì 8 novembre alle 10.30 e alle 15.30; Sabato 9 novembre alle 16.00; Sede: Viale Unità D’Italia 2 – 15041 Altavilla Monferrato (Al). Durata visita: 1 ore e 30 circa.

Teo Costa Azienda Agricola Data Open Day: mercoledì 6 novembre ore 10.00; Sede: Via San Salvario, 1 Castellinaldo d’Alba (Cn). Durata visita: 1 ore e 30 /2 ore circa.

Casa Walser -Nino Galli Salumificio Data Open Day: martedì 5 novembre alle ore 9:30; Sede:Via S. Anna, 17, 28881 Casale Corte Cerro (VB) . Durata visita: 2 ore e 30 circa.

Caseificio Persia Data Open Day: giovedì 7 novembre alle ore 15:00; Sede: Località Rivaira, 37 – Cavallermaggiore (Cn). Durata visita: 1 ore e 30 circa.

Caseificio Palzola Data Open Day: martedì 5 novembre alle 9.30 e 10.00; Sede: via Europa, 21 – Cavallirio (No) 28010 Cavallirio Durata visita: 1 ore e 30 circa.

Tenuta Roletto Azienda vitivinicola. Data Open Day: mercoledì 6 novembre alle ore 15.00; Sede: Via Porta Pia 69, 10090 Cuceglio (To). Durata visita: 2 ore e 30 circa.

Per prenotare: chiamare il numero verde Nova Coop Filo Diretto al numero 800 23.83.80. La partecipazione è aperta a singoli o piccoli gruppi. I posti sono limitati.

Nova Coop, ricavi in crescita nel 2023 (+3,07%). Decisiva la mdd

Vendite lorde in crescita del 3,07% a 1 miliardo e 194 milioni di euro, utile netto di 28,39 milioni di euro e patrimonio netto a 852 milioni e 462 mila euro con un incremento di oltre 30 milioni di euro sull’anno precedente: con questi dati Nova Coop (che serve Piemonte e alta Lombardia) archivia il 2023. A rete assoluta la Cooperativa registra un aumento degli scontrini battuti (+4,12%) e una lieve flessione dello scontrino medio (-0,26%). Questi ultimi aspetti sono segnali del ritorno del consumatore alle abitudini di acquisto del passato, registrato anche nella ripresa dei volumi di attività dei punti ristoro presenti nei negozi.

Il carrello della spesa si è riempito di 72 milioni di prodotti a marchio che, da soli, hanno rappresentato oltre il 32% delle vendite in quantità. Il 2023 è stato segnato dall’inserimento di una nuova linea di prodotti a marchio sviluppata appositamente per rispondere alla crescente domanda di forte convenienza e di sostegno al potere di acquisto delle famiglie, a cui Coop è da sempre sensibile. Un sostegno ai soci della Cooperativa è arrivato anche dai 108 milioni di euro di sconti complessivi di cui hanno potuto usufruire, per tramite di promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. Oltre 111 milioni di euro sono stati realizzati dalle quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop mentre le piattaforme di vendita online hanno totalizzato più di 11 milioni di euro, con oltre 104 mila spese digitali completate in un anno su Coopshop.it, piattaforma che è arrivata a servire oltre un terzo dei comuni piemontesi con le sue diverse soluzioni di consegna. A livello di gestione finanziaria, grazie alla quale sono stati generati utili per un valore di 17,8 milioni di euro, i rendimenti ottenuti sono il frutto di un mix tra la presenza in portafoglio di titoli con un buon livello di rendimento e dei risultati generati dalla gestione attiva del portafoglio.

La Cooperativa ha continuato ad ampliare e ammodernare la rete di vendita, con oltre 19 milioni di investimenti complessivi: in particolare è stato inaugurato il nuovo punto vendita di Alpignano (To) e ha debuttato a Torino un nuovo format urbano di vicinato con l’apertura di due punti vendita di proprietà in quartieri di forte transito e densità commerciale; importanti interventi di ristrutturazione hanno coinvolto il punto vendita di Alessandria e l’Ipercoop di Beinasco. Per quanto riguarda l’occupazione, l’anno si è chiuso con un organico di 4.629 dipendenti, confermando la propensione a privilegiare rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Circa il 99% dei lavoratori in organico è infatti assunto con una forma di occupazione stabile (contratto a tempo indeterminato o apprendistato), di questi sono 231 i nuovi contratti attivati nel 2023. Ai dipendenti e ai loro familiari sono stati riservati circa 800 mila euro di sconti sulla spesa mentre, tramite il piano di welfare aziendale, hanno potuto godere di risparmi complessivi per 1 milione e 450 mila euro per fruire di servizi quali assistenza e cura domestica, percorsi di aiuto allo studio, campagne medico pediatriche, bonus asilo nido e borse di studio per i figli dei dipendenti frequentanti un percorso di secondaria superiore o l’università.

Il rapporto con i territori è un elemento qualificante per l’attuazione degli scopi sociali della Cooperativa e concretizzarne la distintività. Avviene tramite iniziative sociali, sviluppo di politiche per le giovani generazioni, azioni di solidarietà territoriale e altre attività ancora, per entrare in relazione con chi, al di fuori dei negozi, promuove iniziative in sintonia con i temi e i valori della cooperazione. Nel 2023 con il progetto “Coop per la Scuola” sono stati distribuiti materiali scolastici per un valore di quasi 560 mila euro agli istituti piemontesi di ogni ordine e grado mentre 12.665 studenti hanno partecipato alle iniziative gratuite di Saperecoop sull’educazione al consumo consapevole. Nell’ambito della riduzione degli sprechi alimentari, il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili per un valore di quasi 8 milioni di euro, corrispondente a 1 milione 385 mila pasti offerti gratuitamente a persone in condizioni di difficoltà economica.

A fine anno erano 86.394 i soci prestatori della Cooperativa, con un’incidenza percentuale sulla base sociale totale del 14,82%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio della cooperativa, alla fine del 2023, è di 0,79, un dato nettamente inferiore a 3 che corrisponde al tetto massimo previsto per legge. Questo dato racconta della posizione di forte solidità di Nova Coop. Il bilancio consolidato 2023 del Gruppo Nova Coop, che include i fatturati della Cooperativa e quelli delle sue principali controllate Nova Aeg e Sviluppo Dora, registra un valore complessivo della produzione consolidata pari a 2 miliardi e 261 milioni di euro, con un utile netto consolidato di 28,39 milioni di euro.

“In un anno non semplice da affrontare per via degli aumenti dei costi di gestione ancora determinati dai processi inflattivi, abbiamo confermato la buona governance che distingue la nostra cooperativa e la rende da tempo una delle realtà più performanti del sistema Coop. Abbiamo difeso le quote di mercato nell’area in cui operiamo, proseguendo nell’azione di sviluppo ed efficientamento della rete commerciale, di rafforzamento patrimoniale e confermando una forte propensione all’innovazione, sia sotto il profilo dell’offerta commerciale sia nel rapporto con i territori che ci ospitano. Tutto questo mentre rilanciavamo l’impegno in difesa del potere di acquisto di Soci e consumatori, scegliendo di assorbire direttamente parte dei rincari che hanno caratterizzato i beni di largo consumo, e mentre proseguivamo con le nostre attività sociali, in coerenza con l’obiettivo di concentrare sul binomio salute-sicurezza gli sforzi per poter davvero rappresentare un elemento di valore aggiunto per i nostri clienti” ha commentato il Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive.

Restyling da 10 mln di euro completato per l’Ipercoop di Beinasco (Torino)

Giovedì 26 ottobre ha riaperto, completamente rinnovato, l’Ipercoop di Beinasco presso il Parco Commerciale Le Fornaci con orari che rimangono invariati: dal lunedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 21.00. Sono stati completati i lavori di ristrutturazione avviati ad aprile e adattato l’intera superficie commerciale al nuovo format di ipermercato di Nova Coop. L’Ipercoop di Beinasco è uno storico punto di riferimento del commercio torinese dal 1988: è il primo ipermercato del movimento cooperativo piemontese; ha subìto negli anni diversi interventi di restyling ed efficientamento energetico ed è stato sempre protagonista nell’innovazione (ad esempio nel 2017 è stato il primo punto vendita Nova Coop ad offrire la possibilità di fare la spesa on line su CoopShop.it con ritiro al Drive).

Complessivamente l’ipermercato è stato interessato da una razionalizzazione delle superfici di vendita e ora misura 4.500 metri quadrati e si caratterizza per una proposta più ampia di prodotti a marchio Coop. La novità di maggior impatto per il cliente abituale è che il punto vendita appare totalmente rinnovato e “ribaltato” rispetto alla prospettiva precedente. Il nuovo ingresso principale, collocato sull’area sinistra del punto vendita, permette l’accesso all’area non alimentare e promozioni, mentre un secondo ingresso consente l’accesso diretto alla nuova e ampia area freschi che caratterizza la parte destra del negozio.

La nuova collocazione valorizza la Piazza dei Freschi, con l’ortofrutta e i banchi di libero servizio che ospitano piatti freschi pronti, salumi e latticini. Attorno ad essi si affaccia la linea dei reparti serviti: la Forneria/Pasticceria, la Gastronomia, la Macelleria, la Pescheria e il Corner Sushi. Vicino all’ingresso dell’area freschi s’incontra il Fiorfiore Cafè completamente rinnovato, dotato di un’ampia area ristoro dove gustare sfiziose colazioni o le proposte di piatti freddi e caldi, appena cucinati, per la pausa pranzo. Accanto al nuovo ingresso principale è posizionato invece il Corner Servizi Novapoint, lo spazio unificato dedicato all’assistenza, al prestito sociale, al rilascio di informazioni e alle iniziative per i Soci. L’offerta è completata dai Corner Coop Salute e Coop Ottica.

Semplificare e favorire il percorso di acquisto dei consumatori, per una spesa più vicina alle esigenze di tutti i giorni, è la mission di un negozio che ora è dotato di un avanzato sistema di monitor digitali per illustrare informazioni commerciali e di servizio, riducendo fortemente il consumo di carta. Inoltre, è stato arricchito da tecnologie come le postazioni ZeroAttesa Gastronomia, che consentono ai clienti di inviare un ordine digitale per gli acquisti al banco servito della Gastronomia e ritirarlo poco dopo senza fare coda; di nuovi impianti frigo alimentari di ultima generazione e altri apparati di efficientamento energetico per minimizzare i consumi energetici e rendere l’intero negozio sempre più efficiente ed ambientalmente sostenibile.

La maggiore fruibilità nel design del punto vendita si traduce anche in vantaggi per i lavoratori. Ora i locali riservati al personale – uffici, spogliatoi e sale pausa – sono posizionati tutti allo stesso piano e sono state introdotte tecnologie e attrezzature ergonomiche che facilitano il lavoro del personale, come il meccanismo di caduta dall’alto del ghiaccio nel locale Pescheria o un sistema parzialmente meccanizzato per infornare il pane.

“Abbiamo scelto di svolgere i lavori di ammodernamento del punto vendita senza effettuare periodi di chiusura prolungati per poter dare continuità, negli acquisti, ai Soci e clienti che abitualmente ci frequentano, cercando di ridurre al minimo i disagi legati agli interventi” spiega Marco Gasparini, Direttore commerciale Nova Coop. “Ora potranno cogliere il rinnovamento in ogni aspetto, trovando al loro servizio un ipermercato dall’anima contemporanea: con un maggiore assortimento di prodotti freschi e freschissimi nei reparti, ancora più attenzione dedicata al servizio del consumatore e un’offerta sempre più completa di proposte e servizi a marchio che completano e qualificano ulteriormente la peculiarità della nostra offerta commerciale con la qualità e la convenienza di sempre”.

“Quest’anno l’Ipercoop di Beinasco raggiunge un traguardo davvero ragguardevole, trentacinque anni di attività per il negozio che rappresentò il primo ipermercato sviluppato in Piemonte dalle cooperative dei consumatori e una delle prime strutture di questa tipologia e metratura nel torinese” aggiunge Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop. “Sono stati investiti 10 milioni di euro nella ristrutturazione del punto vendita per rinnovare il proprio legame con il territorio e restituire un negozio ancora più accogliente, bello, moderno e funzionale. Il modo di fare la spesa è cambiato profondamente in questi anni, anche nelle grandi superfici di vendita, e il nuovo Ipercoop impiega la tecnologia per permettere di farla “presto e bene” ma anche per essere sempre più rispettosi degli impatti ambientali e attenti agli sprechi alimentari. Inoltre, il nuovo format accoglie l’ampliamento nell’assortimento del nostro prodotto a marchio, che sta rappresentando, insieme alle tante iniziative in corso, uno dei punti fondamentali delle strategie commerciali di Coop”.

 

A Torino arriva InCoop, nuovo format per Nova Coop: due le aperture

A Torino giovedì 29 giugno aprono i battenti due punti vendita InCoop in corso Inghilterra 49 e via Madama Cristina 143. Il format dei negozi di vicinato InCoop rappresenta una novità assoluta per Nova Coop, che ha scelto di misurarsi nella gestione di questa tipologia di punti vendita anche acquisendo direttamente i due spazi commerciali: 163 metri quadrati quello di via Madama Cristina, 207 metri quadrati quello di corso Inghilterra. L’investimento complessivo dell’operazione ammonta a 2,8 milioni di euro, che comprendono l’acquisto dei locali, il cantiere e l’allestimento. La progettazione del nuovo format urbano è stata eseguita per offrire un negozio di prossimità che disponga di un assortimento adeguato, nel quale sia facile realizzare una spesa di completamento e compiere sinergie con la spesa online ordinata sul portale Coopshop, la cui comunicazione sarà presente in negozio.

La collocazione ideale dell’insegna InCoop, come nel caso delle due aperture torinesi, si rivolge a zone densamente frequentate, sia residenziali, sia lavorative o ad alta attrazione commerciale. Con forte passaggio pedonale e vicinanza a fermate del trasporto pubblico. In termini di assortimento, ogni punto vendita conta 2.500 referenze, senza reparti servito ma con un’ampia disponibilità di prodotti già porzionati e confezionati a libero servizio. Al centro della proposta c’è il consumo alimentare con prodotti freschi, secchi e surgelati di ogni tipologia e prodotti freschissimi, ma anche carne e pesce, confezionati in atmosfera controllata. A completare la dotazione prodotti per la pulizia della casa, l’igiene personale, la carta casa e qualche accessorio no food. Uno dei punti forti sarà la disponibilità del pane fresco, prodotto con lievito madre e sfornato tutti i giorni dai panettieri degli ipermercati Coop.

“Vogliamo che i negozi a insegna InCoop si affermino come punti vendita di prossimità, nei quali poter ritrovare tutta la garanzia di qualità del nostro prodotto a marchio e i principali elementi di posizionamento che già connotano i nostri più recenti sviluppi della rete commerciale, all’insegna di una spesa che si può fare “presto e bene” spiega Fabio Lischetti, Responsabile rete vendita Nova Coop.

“L’arrivo di InCoop a Torino si configura nell’ambito di un percorso di restyling e ampliamento della nostra proposta di formati, che abbiamo intrapreso per rispondere alle esigenze di un mercato evoluto e competitivo come quello del nord Italia. I nuovi negozi di prossimità, la cui proposta è studiata per integrarsi con quella del nostro canale per la spesa in digitale o a una spesa settimanale effettuata presso i punti vendita di maggiori dimensioni, rappresenta un ulteriore tassello di quell’approccio di sviluppo omnicanale che è al centro del nostro approccio strategico” aggiunge Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop.

Anche i nuovi punti vendita InCoop aderiscono al programma di contrasto alla povertà alimentare “Buon Fine”, che recupera e redistribuisce alle onlus del territorio tutti i prodotti ancora edibili ma non più smerciabili. In corso Inghilterra le merci saranno ritirate dall’Arci – progetto Fooding per essere destinate al nuovo Frigo di quartiere collocato presso il Centro anziani “Edera” di via Pilo. In via Madama Cristina il ritiro sarà a cura della Casa del Quartiere di San Salvario, presso la quale verrà installato un ulteriore Frigo di Quartiere.

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