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Food waste: Epta e Gruppo Abate insieme per recuperare le eccedenze

Food waste,  le cifre sono da paura e panico: ben 88 milioni di tonnellate. A tanto ammonta, infatti, lo spreco alimentare annuo degli Stati membri dell’Unione Europe. E ciò comporta una perdita stimata di 143 miliardi di euro. A dirlo è una recente ricerca di FUSIONS, progetto finanziato dall’European Commission Framework Programme 7.

Serve muoversi. E in fretta. Per questo, in linea con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Settembre scorso, il traguardo fissato dall’UE è dimezzare entro il 2030 i rifiuti alimentari pro capite della Grande Distribuzione e dei nuclei domestici, che insieme generano circa il 60% degli sprechi.

Epta e Gruppo Abate

Nel nostro Paese, lo scorso marzo, è stata approvata alla Camera la Legge anti spreco (si attende il passaggio al Senato), che favorisce il recupero delle eccedenze, prevede che anche gli enti pubblici, e non solo le onlus, potranno essere considerati “soggetti donatori” e stabilisce (in virtù di un emendamento) che si potranno donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze.

Nel nostro paese, sensibile al tem, ci si è mossi per limitare il food waste e le sue ricadute economico-sociali.

Bene lo stestimonia l’accordo tra Epta con il suo marchio Costan e il Gruppo Roberto Abate, associato a Selex, che dal 2015 combatte lo spreco alimentare donando tutte le eccedenze ai bisognosi grazie ad un accordo con Banco Alimentare. I prodotti, in prevalenza freschi, vengono ritirati nei punti vendita e distribuiti agli assistiti con pasti preparati nelle mense dei poveri e nelle strutture residenziali o offerti alle famiglie in difficoltà. Nel 2016 Roberto Abate ha incrementato il numero di supermercati coinvolti, includendo anche il nuovo superstore Famila di Siracusa, realizzato insieme a Costan. Un punto vendita dove efficienza e solidarietà si incontrano grazie alla scelta di banchi refrigerati all’avanguardia, che migliorano la shelf life delle referenze, mantenendo inalterate le proprietà nutritive e le qualità organolettiche dei cibi.

William Pagani, Group Marketing Director di Epta commenta: “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato a questo importante progetto, che ci permette di dimostrare la nostra capacità di offrire sistemi di refrigerazione integrati in grado di soddisfare ogni esigenza della committenza, rispondendo, al contempo, agli obiettivi comunitari di lotta agli sprechi, in linea con la nostra strategia di diffondere una cultura del valore del cibo e della sua corretta conservazione, nel pieno rispetto delle norme igieniche e di sicurezza alimentare.

Saclà lancia lo spot dedicato al pesto alla genovese 4xMe. Per single e non solo

Saclà, confermando la sua capacità di ascoltare le necessità culinarie delle famiglie italiane, sia che si tratti di nuclei piccoli sia che si parli di famiglie numerose, lancia il Pesto monoporzione 4xMe, espressamente dedicato alle esigenze dei single.

Come indica il nome stesso, infatti, la confezione è composta da 4 vaschette monoporzione da 45 grammi ciascuna, per un totale di 180 grammi che costituiscono una dispensa di pesto sempre fresco e pronto per ogni evenienza..utilissimo nel caso in cui si presenti a pranzo un ospite inatteso.

Ma 4xMe non è solo innovazione tecnologica: ogni vasetto di Pesto contiene anche tradizione e naturalità. Infatti ogni anno per la produzione del pesto, Saclà raccoglie 1.200 tonnellate di basilico fresco dai campi, che viene lavorato nelle successive 24 ore, dando vita a 80 ricette diverse e 18 milioni di vasetti preparati nel rispetto della tradizione con Grana Padano DOP, pinoli, olio extra vergine. In realtà da agosto 2016 le varianti saranno 82, a seguito del lancio del nuovo Pesto alla Genovese Senza Aglio 4xMe.

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Lo spot

Per promuovere il prodotto, da domenica 10 luglio è on air il nuovo spot, il cui tema conduttore è il verde brillante della distesa di basilico.

La naturalezza del campo si contrappone con lo stile moderno della campagna pubblicitaria che con ironia e leggerezza riprende un giovane che sfoglia i petali di un rametto di basilico, come una margherita, nella speranza che il suo ospite venga per pranzo, pronto ad accoglierne uno, due, tre, nessuno grazie alla sua scorta modulabile di Pesto alla Genovese 4xMe.

La campagna è firmata dall’agenzia pubblicitaria LoRo e durerà 3 settimane, fino al 30 luglio. I formati sono di 15”, con adattamenti a 10”.

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Conferma e riscoperta caratterizzano il payoff della campagna di comunicazione “Ah! E’ Saclà”, che viene utilizzato nello spot in modo giocoso per il suo significato ambivalente: “Il tradizionale pesto per la prima volta in un formato monoporzione? Che bella idea! Ma certo, è Saclà!”, piuttosto che “Il tradizionale pesto per la prima volta in un formato monoporzione? Che fantastica novità! Non sapevo che fosse di Saclà!”. Ad ogni modo, Ah! È Saclà!

Lidl apre ad Agrigento e prosegue nella sua strategia di crescita

Lidl apre un nuovo punto vendita ad Agrigento, in Via Leonardo Sciascia.

Il nuovo supermercato occupa una superficie di oltre 1.000 mq e mette a disposizione della clientela un ampio assortimento di prodotti, oltre l’80% dei quali Made in Italy.

La struttura, moderna e lLidl Agrigento_casseuminosa, è costruita utilizzando materiali altamente coibentanti che riducono al minimo il consumo di energia. Ciò testimonia la sensibilità dell’azienda verso i temi della sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico.

 

I REPARTI

I clienti del nuovo supermercato di Via Sciascia potranno approfittare delle offerte su frutta e verdura, carne e latticini, surgelati, insaccati, prodotti per la pulizia della casa, l’igiene personale e il fai da te.  Lidl Agrigento_bake off[1]Un ampio reparto panetteria accoglierà gli agrigentini all’entrata, sfornando tutto il giorno pane, croissant e altre prelibatezze. Per evidenziare il forte legame con il territorio siciliano, Lidl ha aggiunto all’assortimento prodotti locali, oltre alla già affermata linea “Italiamo” che racchiude il meglio del patrimonio gastronomico del nostro Paese. Di recente ingresso proprio nella linea “Italiamo”, “Che Seppia”, il piatto vincitore del talent show culinario “La Ricetta Perfatta”, andato in onda su Canale 5 e ideato per mettere alla prova chef amatoriali provenienti da tutta Italia con l’obiettivo di vedere la loro ricetta del cuore proprio sugli scaffali Lidl.

IL PROFILO OCCUPAZIONALE

A gestire il punto vendita ci sarà un affiatato team di 18 collaboratori, di cui 15 giovani del luogo, età media 26 anni, assunti proprio in occasione dell’apertura.

Lidl Agrigento_teamTali assunzioni si collocano all’interno di un più ampio piano di ricerca di personale che prevede l’ampliamento della rete commerciale in Sicilia dove Lidl è già presente con 34 punti vendita e una piattaforma logistica a Misterbianco.

In Italia dal 1992, Lidl attualmente può contare su una rete di oltre 570 punti vendita sul territorio italiano. L’inaugurazione del punto vendita di Agrigento rientra in un piano di crescita e di espansione che vedrà l’apertura di 30 nuovi supermercati entro la fine dell’anno.

 

 

 

 

Divertente e sexy, così vedo il punto vendita del futuro

Un luogo dove fare esperienze, multisensoriali e dunque concrete ma anche virtuali, grazie alla tecnologia. Dovrà essere questo il punto vendita del futuro secondo Dietmar Dahmen, tedesco cresciuto in California e oggi residente a Vienna, futurologo ed esperto in innovazione. Obiettivo: dare al cliente un motivo per entrare e acquistare lì, invece che online. Una questione che riguarda in modo particolarmente stringente il grocery e i supermercati: perché darsi la pena di perdere tempo a recarsi in un punto vendita, quanto trovo esattamente gli stessi prodotti online? Ecco allora entrare in campo la tecnologia, che rende in modo relativamente economico la visita in negozio un’esperienza divertente, che vale la pena fare.

Tra le frontiere più interessanti che potrebbero cambiare il punto vendita fisico del futuro (e lo stanno già facendo ora) ci sono i robot e la realtà virtuale.

«La realtà virtuale è un modo per creare un modello previsionale e ci permette di entrare in luoghi dove non siamo veramente, come un nuovo negozio – dice Dahmen -. Il trucco con l’esperienza online è che deve fare in modo di sostituire l’assenza di altri sensi. Ad esempio in negozio puoi toccare un tessuto, online no, però puoi zoomare e vedere la trama, o puoi ingrandire e camminare in un asola o un particolare del vestito e questa è un’esperienza che ti lascia a bocca aperta. La realtà virtuale aiuta a sperimentare un prodotto in modo più intimo e migliore di quanto sia mai stato possibile, senza essere alla presenza del prodotto.

I robot sono già una realtà i Giappone, dove in molti negozi di Tokyo si trovano i robot Pepper. “Ho visto Pepper al lavoro a Tokyo. Il punto è che l’interazione tra umano e umano va bene, ma in certi casi può far sorgere imbarazzo, invece a una macchina puoi dire e chiedere quello che vuoi. Un’altra modalità di interazione che si affianca al vis à vis e all’interazione macchina con macchina.

Per guardare la versione inglese video: https://youtu.be/Mrc8NCRpoN0

Un hub di servizi: a Torino debutta il Carrefour Market Urbano

Un supermercato dove, oltre alla spesa di tutti i giorni, è possibile trovare tutta una serie di servizi come l’elettricista, l’idraulico, il sarto, il calzolaio, la stampa foto e molto altro: nasce a Torino in Corso Turati 29D il nuovo format urbano di Carrefour. Continua dunque l’esplorazione dell’insegna francese verso nuovi format che si avvicinino alle esigenze di un cliente sempre più mutevole ed esigente, 24 ore su 24, con poco tempo a disposizione e che desidera trovare tutto in un solo posto: non solo prodotti, ma anche servizi.

Il nuovo format, che si sviluppa all’interno del concept Market H24, ha debuttato con il claim “Ci pensa market”! è un luogo dove, grazie alla Blue Box, è possibile usufruire di numerosi servizi professionali pensati per rispondere alle necessità quotidiane più frequenti. In modo pratico e veloce sarà infatti possibile richiedere, fino alle 22, 7 giorni su 7, l’assistenza immediata per molti servizi di gestione domestica come l’elettricista, il fabbro, la stampa foto, il sarto, il calzolaio e molti altri ancora, oltre l’ormai consolidato servizio lavanderia.

Il rinnovato punto vendita Market Urbano, dopo un completo restyling, si estende su una superficie di 785 mq attraverso spazi pensati per ogni tipo di necessità, che si rifanno all’idea della “piazza” del Mercato, con prodotti selezionati che guardano al benessere e alla valorizzazione del territorio. Tra i reparti serviti, di fianco alla gastronomia e alla rosticceria, si trova il corner delle patatine fritte e servite al momento per un servizio take away. Non mancano gli ormai consoldati (nelle aperture recenti) corner con i succhi freschi e i distributori di frutta secca pensati per gli amanti del benessere, ma anche il sushi, l’etnico, la zona bio e quella dedicata a tè e infusi, la cosmesi e il make up. Arricchiscono l’offerta un settore di monoporzioni da asporto sia pronti da mangiare sia da cucinare, a base di carne o di pesce, e una vasta gamma di prodotti bio che free from (senza glutine, senza lattosio, senza zucchero…)

In prossimità dell’ingresso c’è infine un innovativo Market Cafè, una sorta di urban center 3.0 dove i clienti, oltre a degustare caffè, spremute e brioches, potranno caricare il proprio cellulare ed utilizzare tablet messi a disposizione, con collegamento gratuito a internet.

carrefour-torino2«Abbiamo scelto Torino, una città importante in una Regione chiave per lo sviluppo del Gruppo, per dare il via a una formula innovativa di offerta coerente con la strategia di Market, l’insegna che da sempre è caratterizzata da un forte valore sociale – spiega Stephane Coum, direttore supermercati Carrefour Italia -. Infatti, con “Ci pensa Market”, nel caso del modello “Urbano”, abbiamo voluto dare una risposta concreta a tutte quelle esigenze quotidiane dei nostri clienti, soprattutto a chi vivendo da solo in una grande città, cerca un unico punto di riferimento a supporto dei molti servizi che vanno al di là della spesa di ogni giorno. Unire innovazione alla semplificazione della vita dei nostri clienti, come anche dimostrato con la formula H24, sono solo alcuni dei valori che guidano l’impegno quotidiano di Market».

Simply parte con la spesa online a Milano

Cresce la febbre da spesa online, e Simply si attiva con nuove modalità multicanale. Il servizio, per ora attivo solo su Milano e in 35 comuni della provincia, si svolge con tre modalità: consegna a casa, ritiro in negozio (in sette supermercati milanesi) o ritiro presso il Chronodrive Auchan di Rozzano, servizio inaugurato a ottobre 2013 che assicura di preparare la spesa entro due ore dall’ordine online e di caricarla in auto in 5 minuti. Abbiamo chiesto un approfondimento a Marco Filipponi, Responsabile Loyalty e Ecommerce di Auchan Retail Italia.

Quali sono i programmi di espansione?
La nuova piattaforma e-commerce Spesasimply.it si inserisce nella strategia multicanale di Auchan Retail Italia con l’obiettivo di arrivare a garantire la massima scelta su dove fare la spesa (ipermercato, supermercato, superette, online) e su come ritirarla (in store, con l’auto o a casa).

Quali i tempi per la diffusione sul territorio nazionale?
Si valuteranno i ritorni del servizio, appena partito a Milano e hinterland, e le potenzialità delle altre città.

Quali sono i numeri di Chronodrive?
Il punto vendita Chronodrive di Rozzano, all’interno di un bacino d’utenza locale, ha consolidato una base di clienti fedeli che ormai considera il servizio insostituibile. Come punto di ritiro di spesasimply.it, il servizio drive potrà essere utilizzato e apprezzato anche da clienti milanesi che si muovono con l’auto.

Dopo che per anni le insegne della Gdo sono state alla finestra a guardare l’e-commerce che cresceva negli altri settori, sembra che ora sia davvero arrivato il momento di buttarsi nella mischia. Lo confermano gli ultimi numeri dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, che vedono il Food&Grocery tra i settori emergenti e rilevano come il 27% degli italiani usa ormai lo smartphone per la spesa alimentare e il 44% ha un’app di un’insegna della GDO sullo telefonino. (vedi anche l’intervista a Marta Valsecchi Gdo e mobile: siamo alla fase di avvio, ma cresce la consapevolezza).

Il servizio al momento è attivo nei comuni di Milano, Baranzate, Novate Milanese, Cormano, Cusano Milanino, Bresso, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Vimodrone, Segrate, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Melegnano, Carpiano, Locate di Triulzi, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, Basiglio, Lacchiarella, Casarile, Vernate, Binasco, Zibido San Giacomo, Assago, Buccinasco, Corsico, Noviglio, Gaggiano, Trezzano Sul Naviglio, Cesano Boscone, Cusago, Settimo Milanese, Pero.

È Zalando il sito più friendly, ma sono buone le perfomance della Gdo sul web

È Zalando il sito migliore, in termini di navigabilità, usabilità e risultati di ricerca: è il risultato del report di giugno di BEM Research, che ha analizzato l’andamento sul web di 205 brand operanti in 10 diversi settori economici.  L’azienda tedesca di abbigliamento ha totalizzato 65,5 punti indice superando di misura Mondo Convenienza, che si ferma a 64,5. Seguono Ipermercati Iper, poi Ikea e Intesa SanPaolo. Rientrano nella top-ten anche Toys Center, Divani&Divani, Made, Quixa (che segna l’avanzamento maggiore in classifica) e Genertel.

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Buone performance per le insegne della Gdo

Nonostante le insegne della Gdo siano dei relativi newcomer nell’arena dell’e-commerce, e in misura minore del web, con la dovuta eccezione di Esselunga, le cose stanno cambiando. L’ingresso di nuovi attori nelle venite online (l’ultimo in ordine di tempo è Simply, e poi c’è iper, che piazza un ottimo terzo posto nella classifica intersettoriale) sta cambiando le carte in tavola. E dunque, se l’arredamento può contare su quattro società nelle prime dieci posizioni in classifica generale, grazie alle performance di Mondo Convenienza, Ikea, Divani&Divani e Made, considerando l’indice di performance online settoriale sono le assicurazioni a comportarsi meglio su Internet (38,4 punti indice di media), ma seguite dalla grande distribuzione (36,2). L’arredamento chiude il podio con 35,7 punti indice su 28 marchi analizzati. La media generale di tutti i 205 brand si attesta a 33,7 punti, in calo dello 0,7% in un mese.
bemresearch1Nessuna società dell’editoria rientra nella top-ten, ma il comparto, con la più folta pattuglia di brand, può contare sui siti web con i tempi di caricamento più rapidi e con la migliore usabilità tra tutti i dieci settori presi in esame.
«Le aziende che si rivolgono direttamente al pubblico per vendere i loro prodotti online sono quelle più performanti su Internet – spiega Mariachiara Marsella, responsabile marketing online di BEM Research – . L’Italia, più in generale, deve lavorare di più per attrarre aziende straniere nel suo mercato: delle 205 società con un sito Internet in lingua italiana analizzate, ben 126 sono nate in Italia e 62 sono europee. Al di fuori dei confini continentali, si rivolgono ai consumatori italiani 12 aziende statunitensi e 5 società giapponesi».

Asiago Dop eccellenza e qualità in Gdo per la tavola di tutti i giorni

Nasce in un territorio incontaminato, che rappresenta una delle località più eleganti e meta preferita dal turismo: l ’Altopiano di Asiago, da cui il formaggio Asiago Dop prende il nome e dove viene prodotto fin dall’anno Mille. E’ una perla agroalimentare delle nostre montagne, nelle sue tipologie fresco e stagionato, che rappresenta una filiera dinamica e affiatata intorno al suo Consorzio, che ne garantisce l’eccellenza e ne protegge la Denominazione.

Grazie all’efficace applicazione del piano di crescita programmata, garantendo un trend di sviluppo costante e regolare di produzione, vendite ed export, l’Asiago Dop vede una crescita nel 2015 delle produzioni totali che raggiungono  1.642.368 forme, con un aumento dell’1% complessivo rispetto all’anno precedente. Il merito va alla strategia di sostegno ai produttori e all’azione di valorizzazione che il Consorzio di Tutela ha attuato nell’anno appena trascorso; l’aumento produttivo si conferma e consolida anche per “l’Asiago DOP Prodotto della Montagna”, che nasce interamente al di sopra dei 600 metri in 52.802 forme nelle due tipologie, fresco e stagionato.

Sul mercato interno, il formaggio Asiago prosegue il suo cammino di sviluppo sostenibile e può contare oggi su un  positivo aumento delle famiglie acquirenti  e un indice di penetrazione sull’universo dei consumatori del 53%, con un aumento, rispetto al 2014, del 2,5% (dati GFK-Eurisko), a fronte del perdurare di un trend di mercato che ha visto la riduzione della spesa media d’acquisto.

“Il 2015 ha dimostrato che favorire condizioni di maggiore equilibrio tra offerta complessiva e domanda del mercato è la strada da percorrere, a vantaggio di tutta la filiera produttiva così come dei consumatori” – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni.- “In quest’ottica, il piano di equilibrio dell’offerta varato dal Consorzio rappresenta un imprescindibile strumento per ottenere una crescita a ritmi sostenibili, alzando allo stesso tempo l’asticella della qualità. Questa è la direzione che perseguiremo con energia anche nei prossimi anni”.

Per quanto riguarda i mercati esteri, le esportazioni di formaggio Asiago nel 2015 si consolidano dimostrando una volta di più, che i fattori di tipicità propri delle produzioni DOP sono l’elemento chiave di successo dell’offerta italiana di qualità nel mondo. I primi dieci mesi del 2015 si chiudono con un + 6% della vendita a volume mentre sono da segnalare, tra i paesi più dinamici del 2015, l’Australia e le conferme dei mercati “storici”: USA, Svizzera, Francia e Germania.

di Guido Montaldo

 

Rinnovati i vertici di Coop Lombardia

Daniele Ferrè presidente, il nuovo consigliere Alfredo De Bellis vicepresidente vicario e il consigliere Daniela Preite vicepresidente: l’Assemblea Generale dei Delegati di Coop Lombardia ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa che, nella prima riunione, ha scelto i nuovi vertici.

Daniele Ferrè, 60 anni, è Revisore Ufficiale dei Conti. In cooperativa dal 1986 ha guidato la Direzione Sviluppo e Gestione del Patrimonio Immobiliare fino al 2011, anno in cui gli è stata affidata la Vicepresidenza della Cooperativa oltre alla Vicepresidenza del Consiglio di Amministrazione di Coop Consorzio Nordovest. Il 18 marzo di quest’anno è stato nominato Presidente di Coop Lombardia ed è stato riconfermato alla presidenza dall’Assemblea Generale.

Alfredo De Bellis, 45 anni, nel 2002 è entrato in Coop Lombardia al Settore soci e consumatori, del quale viene nominato Responsabile nel 2010 e Direttore nel 2014. È stato il coordinatore delle attività in Expo per conto di Coop Lombardia.

Daniela Preite, 46 anni, è SDA Professor di Public Management & Policy presso la SDA Bocconi School of management e Professore Aggregato presso l’Università del Salento. È Consigliere d’Amministrazione della cooperativa dal 2011.

 

Coop primo distributore italiano con il 18,7% di quota di mercato

Coop primo distributore italiano: ancora una volta l’insegna riconferma il suo primato con il 18,7% della quota di mercato, un fatturato di 12,5 miliardi e un mantenimento dei livelli occupazionali (54.000 dipendenti).

Ad attestarlo i Bilanci 2015 delle imprese del sistema. La redditività complessiva dell’aggregato delle grandi Coop è in notevole miglioramento, un trend che dimostra la tenuta di Coop in un contesto economico reso difficile (e non vanno molto meglio i primi mesi del 2016) dalla crescente concorrenza e dalla complessità dei nuovi consumatori.

I punti di forza

Coop nel 2015, in linea con la missione cooperativa, ha rafforzato la strategia sulla convenienza anche a scapito dei margini sulle merci. È in fase di lancio il nuovo Prodotto a Marchio Coop che, generando  impatti positivi nel corso del 2015, ha inciso sulle vendite per oltre il 26%, un dato stabile rispetto al 2014. Positiva è l’alleanza internazionale con Leclerc, Rewe e Delhaize; Coopernic sta generando sul fronte degli acquisti significativi risparmi per Coop.

Le iniziative

Continua a crescere la base sociale delle cooperative che supera gli 8 milioni e mezzo di soci, si confermano le principali iniziative Coop sia con il mondo della scuola (i percorsi di educazione al consumo consapevole hanno coinvolto nel 2015 circa 268.000 studenti e oltre 15.000 insegnanti), che sul versante della lotta allo spreco (donate 5.143 tonnellate di merce per un valore complessivo pari a 24 milioni di euro).

La conferma

Marco Pedroni, riconfermato al secondo mandato come Presidente di Coop Italia, afferma: “Siamo di fronte a una sfida che come Coop vogliamo e dobbiamo affrontare rilanciando su una strategia che è quella del “cibo buono e sicuro per tutti”, guardando anche a quel 40% di famiglie che continua ad avere difficoltà. Per farlo manterremo alto il presidio sulla convenienza, senza perdere di vista i valori, rinnoveremo profondamente il Prodotto a Marchio Coop, conterremo i costi e continueremo a lavorare sul versante dell’innovazione, valorizzando l’esperienza avviata un anno fa in Expo”.

 

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