CLOSE
Home Tags GFK

Tag: GFK

Tecnologia di consumo in crescita: le previsioni di GFK

Dopo un 2019 stabile,  nel 2020 per il mercato globale della Tecnologia di consumo si prevede una crescita del 2,5%. Secondo le stime di GFK, infatti, il giro d’affari dovrebbe raggiungere i 1,05 trilioni di euro* a livello globale e  – come nel 2019 – la regione Asia-Pacifico continuerà a rappresentare il mercato più importante, con una quota pari al 43% del fatturato globale.

Dopo un 2019 turbolento, la diffusione del 5G riporterà alla crescita il settore delle Telecomunicazioni. La domanda di Smartphone verrà trainata dalla Cina e dai Paesi emergenti dell’Asia. Innovazione, Performance e Premium continueranno ad essere i principali trend che influenzeranno le decisioni di acquisto. Nel 2020 i consumatori presteranno ancora maggiore attenzione alla convenienza, alla salute e al benessere. Anche per questo, continuerà a crescere la domanda di Piccoli Elettrodomestici, sia nei Paesi sviluppati che in quelli emergenti.

Un altro tema centrale per i consumatori sarà la sostenibilità ambientale, anche nell’ambito dei prodotti tecnologici.

Tecnologia di consumo: l’evoluzione dei singoli comparti

Nel corso del 2020, secondo le stime GfK il settore delle Telecomunicazioni rappresenterà oltre il 43% del mercato TCG, per un giro d’affari pari a 454 miliardi di euro a livello globale. Al secondo posto il Grande Elettrodomestico con un fatturato stimato di 187 miliardi di euro. Si prevede che il settore IT e Attrezzature per Ufficio rappresenterà il 15% della spesa, seguito dall’Elettronica di consumo con una quota del 14%.   Ancora in crescita il Piccolo Elettrodomestico, che nel corso del 2020 arriverà a pesare il 9% del totale mercato TCG, per un fatturato globale di 97 miliardi di euro.

I consumatori sono alla ricerca di esperienze significative

Nel 2020 i consumatori saranno ancora più informati, più digitali e più esigenti e questo porterà ad una crescita di tutti i prodotti che offrono esperienze appaganti. Prestazioni elevate, innovazione e design ricercato sono le caratteristiche più apprezzate dai consumatori, come dimostrano i trend positivi di prodotti come i TV OLED (+19% a valore), i PC portatili per il Gaming (+15%) e gli aspirapolvere senza fili (+23%). Gli Smartphone con schermo grande almeno 6″ hanno rappresentato il 73% delle vendite nei primi nove mesi del 2019, mentre i modelli dotati di telecamere posteriori con più di 20MP hanno raggiunto una quota pari al 26% del totale mercato.

Secondo quanto emerge dalla ricerca internazionale GfK Consumer Life, il 46% dei consumatori è disposto a spendere di più per prodotti che semplificano la vita. Questa attitudine si riflette nel successo crescente di prodotti come i robot aspirapolvere (+18% a valore), le lavasciuga (+29%) e gli Smartwatch (+48%).

Tecnologia di consumo: in contrazione i primi 9 mesi

La Tecnologia di Consumo segna il passo: nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2019, GfK infatti, registra un leggero peggioramento (-1,0% a valore) del mercato italiano del comparto che sviluppa un fatturato complessivo pari a 9,9 miliardi di euro.

Secondo le rilevazioni realizzate, le vendite nei punti vendita tradizionali decrescono del -3,5% rispetto ai primi nove mesi del 2018, mentre si conferma il trend positivo del canale online (+14,5%), che arriva a rappresentare il 16,1% delle vendite a valore, nonostante l’alta stagionalità delle vendite su Internet debba ancora arrivare.

Continua la performance negativa del comparto Telecom (-3,8%) che, pur continuando a essere il più importante per fatturato complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods (38,2% del valore,) fa segnare un terzo trimestre ancora negativo.

Flette anche il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio (-0,5%), confermandosi comunque il secondo settore per importanza, con una quota pari al 19,1% del totale valore del mercato.

Grazie soprattutto agli ottimi risultati del comparto Home Care, cresce ancora il Piccolo Elettrodomestico (+7,8%) che arriva a rappresentare il 9,5% del totale mercato. A fine settembre si conferma positivo anche il trend del Grande Elettrodomestico (+2,1%) che guadagna importanza e arriva a pesare il 14,8% del mercato TCG.

Ottima la performance del comparto Home Comfort (trattamento aria, condizionamento, riscaldamento) che registra una crescita del +38,3% nei primi nove mesi del 2019. La destagionalizzazione dei prodotti e una estate particolarmente lunga e calda hanno influenzato positivamente il risultato di questo segmento.

L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) ha registrato una flessione del -6,0% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questo comparto e quello della Fotografia (-7,3%) rappresentano i due settori più negativi della Tecnologia di Consumo nei primi nove mesi dell’anno.

Il canale distributivo più rilevante per fatturato sviluppato, gli Electrical Retailer (Grandi e Piccole superfici specializzate in Elettronica di Consumo), crescono del +2,0% così come i Mass Merchandiser (+1,9%) che includono anche i Pure Player Specialist. I canali specialistici fanno registrare la performance più negativa (-10,4%) penalizzati soprattutto dagli specialisti in Telefonia.

L’ultimo mese rilevato, settembre 2019, evidenzia un trend negativo del –2,0% per il mercato italiano della Tecnologia di Consumo, in attesa dell’ultimo trimestre dell’anno che è sempre il più importante per fatturato generato e che potrebbe cambiare il trend dell’intero anno 2019. Lo scorso anno, infatti, la settimana del Black Friday ha fatto registrare una crescita record del +42% per il mercato italiano della Tecnologia di Consumo.

Metodologia: GfK POS Tracking

Attraverso la metodologia del Retail Panel, GfK Italia rileva in maniera continuativa (su base mensile o settimanale) gli acquisti effettuati nel nostro Paese – sia online che offline – del comparto dei beni durevoli di consumo. I dati riportati in questo comunicato sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e settembre 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con lo stesso periodo del 2018.

Come andrà il Black Friday 2019? Le previsioni di GFK

Lo scorso anno le vendite nella settimana del Black Friday hanno superato i ricavi del Natale in Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia e Brasile. Cosa succederà quest’anno, visto che il Black Friday cade il penultimo giorno del mese, a sole 3 settimane dal Natale e in prossimità del giorno di paga per molte persone? Secondo le indagini GfK, supererà tutti i precedenti record di vendita. Lo scorso anno la crescita delle vendite è stata importante soprattutto nel settore Tech & Durables: l’Italia ha registrato un +42% rispetto al 2017. Molto positivo il trend anche in Germania e Francia, cresciute rispettivamente del +15% e del +13%, mentre la Spagna ha visto una crescita più contenuta (+7%).

Ma quale sarà l’atteggiamento dei consumatori? Secondo quanto emerge dallo studio GfK Black Friday il 73% degli italiani conosce bene il Black Friday e il 43% dichiara di avere un forte desiderio di fare acquisti durante questa occasione.

Lo scorso anno, inoltre, il 45% degli italiani ha acquistato i regali di Natale durante il Black Friday, percentuale che sale all’83% tra chi ha effettuato gli acquisti online.

Rispetto al passato, oggi i consumatori sono più esperti e passano molto più tempo a fare ricerche prima di fare acquisti. Secondo lo studio GfK FutureBuy, quasi la metà (45%) dei consumatori europei confronta i prezzi più spesso rispetto al passato. Questo succede ancora di più prima del Black Friday, quando i consumatori sono incoraggiati a confrontare i prezzi per cercare l’offerta migliore.

Un’altra caratteristica comune ai consumatori di tutto il mondo è la ricerca della semplicità. Un numero crescente di persone pensa di “avere troppa scelta” quando effettua degli acquisti: ne sono convinti il 42% dei consumatori in Europa e il 67% in APAC. Ridurre il numero degli articoli in promozione può quindi aiutare il percorso di acquisto dei consumatori durante il Black Friday.

Secondo i dati GfK POS Tracking, nella settimana del Black Friday 2018 il prezzo medio di vendita è incrementato in tutta Europa. In Germania, ad esempio, la Tecnologia di consumo ha registrato forti incrementi a valore (+65% rispetto alla settimana precedente), in particolare per quanto riguarda Smartphone e TV.

La ricerca di prodotti Premium non è solo un fenomeno indotto dalle promozioni, ma riflette alcuni cambiamenti nelle attitudini e nei desideri dei consumatori: infatti, una persona su due pensa che sia “importante concedersi qualcosa” di tanto in tanto. Anche la qualità è una caratteristica sempre più apprezzata: il 49% dei consumatori preferisce “possedere meno articoli, ma di qualità superiore” mentre il 45% “acquista solo da brand di fiducia” (GfK Consumer Life 2019).

Questi dati forniscono indicazioni importanti per le promozioni in programma nelle prossime settimane. Secondo Norbert Herzog, esperto GfK per la Tecnologia di consumo: “I consumatori amano fare buoni affari, ma vogliono anche trovare delle offerte trasparenti. L’offerta di prodotti premium, di qualità elevata e ad un prezzo interessante potrà sicuramente aiutare i consumatori a finalizzare le loro decisioni di acquisto”.

Tecnologia di consumo: ecco i trend che guidano il mercato

Sulla base di numerosi studi sul consumatore e sulle rilevazioni POS effettuati a livello internazionale, GfK ha identificato cinque trend che influenzano le decisioni di acquisto nella categoria dei Technical Consumer Goods in tutte i principali mercati, eccoli:

Performance: Il tema delle prestazioni è strettamente connesso con l’esperienza che i consumatori possono avere con i prodotti di fascia alta. Ad esempio, quando devono acquistare uno smartphone i consumatori ricercano una combinazione di display grandi (6-7″), fotocamere potenti (20MP+) e memoria ampia (128GB+). Nei primi sei mesi del 2019, i modelli che combinano queste caratteristiche hanno rappresentato circa il 16% a valore del segmento, per un fatturato di 33 miliardi di euro (+3% rispetto allo stesso periodo del 2018). I consumatori apprezzano queste funzionalità avanzate perché gli consentono di catturare i momenti speciali delle loro vite con foto e video (62%) e condividerli in qualsiasi momento (75%). Un altro esempio è rappresentato dal Grande Elettrodomestico, dove crescono soprattutto i modelli più grandi: le vendite di lavatrici con una capacità di 9 kg o superiore sono cresciute del 24% nella prima metà del 2019.

Semplificazione: Secondo la ricerca internazionale GfK Consumer Life, più della metà delle persone (52%) è sempre alla ricerca di nuovi modi per semplificarsi la vita. I dispositivi connessi possono essere di aiuto nella gestione della vita quotidiana, ma è importante proporre ai consumatori applicazioni concrete e migliorare la sinergia tra i vari dispositivi smart presenti in casa. Tra i prodotti più desiderati ci sono sicuramente quelli che consentono di semplificare operazioni di routine come la pulizia e il lavaggio. Ad esempio, le vendite di robot aspirapolvere sono cresciute del 18% a valore nei primi sei mesi del 2019 (contro un +11% dell’intero segmento dell’aspirazione). Molto positivo anche il trend per le lavasciuga (+13%), che consentono di avere due funzioni in un unico elettrodomestico, liberando spazio in casa ed eliminando la necessità di stendere.

Premium: Oggi più della metà delle persone (53%) pensa che le esperienze siano più importanti del possesso di beni, secondo quanto emerge dallo studio GfK Consumer Life Study. Un numero crescente di consumatori riflette la propria identità e i propri desideri nell’utilizzo di prodotti premium aspirazionali, che rappresentano una “coccola”, una concessione che fa stare meglio. In questa categoria rientrano ad esempio i notebook ultrasottili e i TV OLED, ma risultano in forte crescita (quasi +100%) anche i dispositivi di fascia alta per la cura dei capelli, con prezzo superiore ai 300 euro. 

Shopping senza barriere: Più di un quarto (29%) dei consumatori sceglie un determinato Retailer sulla base della convenienza, secondo quanto emerge dai dati di GfK Consumer Insights Engine. Un dato che riflette il desiderio di un’esperienza d’acquisto slegata dal luogo di vendita, accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Oggi i consumatori comprano su numerosi canali e si aspettano un’esperienza di acquisto fluida, online come offline, sempre e ovunque. Guardando al trend degli ultimi quattro anni è interessante notare come le vendite omnichannel siano cresciute di oltre il +60%, a fronte di un +25% registrato dai pure players. Un dato che dimostra l’importanza di offrire esperienze di acquisto senza barriere.

Mercati emergenti: nei Paesi in via di sviluppo la classe media è in espansione e questo comporta una forte domanda di Tecnologia di consumo, in una prospettiva pluriennale. Questi mercati tendono ancora ad avere fluttuazioni elevate, ma si stanno avviando verso una maturazione. Secondo le stime GfK, nel secondo trimestre del 2019 circa il 50% degli smartphone prodotti da brand cinesi è stato esportato in altre regioni (Paesi asiatici emergenti, Africa, Europa ecc.), con un incremento del +31% rispetto al 2016. 

Condizionatori con il vento in poppa, grazie a un giugno tropicale

Numeri record per i condizionatori d’aria, nel mese di giugno*. Secondo le rilevazioni GfK, infatti, si sono registrati numeri da record: +186% a unità e +176% a valore rispetto al giugno 2018**.

Di fatto, però, analizzando la performance nel primo semestre del 2019 (+65% a unità e +60% a valore), si regista una forte crescita del mercato dell’Aria Condizionata già dai primi mesi dell’anno, grazie al successo di attività promozionali fuori stagione, come dimostra il +45% registrato nel mese di gennaio. A maggio il mercato ha invece rallentato (-16% a unità e -15% a valore) a causa delle condizioni climatiche avverse.

Il vero boom delle vendite si è comunque registrato nel mese di giugno, complice la canicola inusitata, che ha contribuito alle ottime performance sia dei condizionatori fissi (+134% a unità) sia dei portatili (+290% a unità).

Da sottolineare come nel segmento dei condizionatori fissi la crescita sia guidata dalle classi ad alta efficienza energetica e dalla tecnologia “gas refrigerante R32”, che permette un importante risparmio e rappresenta ad oggi già il 60% del mercato.

Metodologia

I dati riportati in questo comunicato sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e giugno 2019 e il confronto è con l’andamento del mercato italiano nel primo semestre del 2018.

*Fonte: ECMWF, Copernicus Climate Change Service: https://climate.copernicus.eu/record-breaking-temperatures-june

Tecnologia di Consumo: andamento lento. Ma l’on line fa da traino

Foto di Dean Moriarty da Pixabay

Non rende certo euforici l’andamento, nel primo semestre, della Tecnologia di Consumo, che chiude la prima metà dell’anno con uno stentato -0,1% e un fatturato complessivo di 6,4 miliardi di euro*.

Meglio delle performance dl primo trimestre, (-0,6%), certo, ma niente di che.

Se però questo è il quadro a livello macro, poviamo a scendere nel dettaglio di on line e off line con l’ausilio delle rilevazioni GfK realizzate con metodologia Retail Panel.

Il quadro che ne emerge è più sfaccettato: se infatti le vendite nei punti vendita tradizionali decrescono del -2,1% rispetto al primo semestre del 2018, vediamo però che continua a crescere il canale online (+12,7%), che arriva a rappresentare il 15,7% delle vendite a valore, nonostante la bassa stagionalità del periodo.

Chi sale e chi scende

Analizzando poi i vari comparti troveremo che il Telecom, pur continuando a essere il più importante per fatturato (la telefonia è infatti responsabile del 38,2% del valore complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods) ha avuto una performance negativa (-2,6%). Al contrario, risulta molto positiva la performance del Piccolo Elettrodomestico (+8,1%) – grazie soprattutto al contributo del comparto Home Care. In crescita anche il Grande Elettrodomestico (+2,1%). Nel primo semestre del 2019, Piccolo e Grande Elettrodomestico arrivano a rappresentare rispettivamente il 9,5% e il 14,3% del totale mercato.

Cresce anche il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio (+0,4%), che si conferma il secondo per importanza, con il 19,6% del totale valore del mercato.

Ottima la performance del comparto Home Comfort (trattamento aria, condizionamento, riscaldamento), che registra un +61,4% nei primi mesi del 2019. Molto influenzato dalle condizioni meteo, questo settore cresce soprattutto per effetto dell’attività di “destagionalizzazione” dei prodotti e di un mese di giugno molto caldo, che ha visto quasi triplicare i fatturati rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) registra una flessione del -4,9% rispetto allo stesso periodo del 2018, così come il comparto della Fotografia (-11,5%).

I canali

Gli Electrical Retailer (Grandi e Piccole superfici specializzate in Elettronica di Consumo), crescono del +3,5% nel primo semestre 2019 mentre risultano in flessione i Mass Merchandiser (-0,9%) e i canali specialistici (-7,7%), penalizzati dalla performance dei Telecom Specialist.

 

*I dati riportati sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e giugno 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con l’andamento del mercato nel primo semestre 2018

Retail: come cambiano i bisogni del consumatore aumentato

Fabrizio Marazzi e Marco Pellizzoni

Il cambiamento dei consumi in Italia è stato uno dei focus dell’evento “The Augmented Era: Augmented Shopper, Retailer, Media & Brand”, che si è tenuto a giugno a Milano, organizzato da GFK. Il tema del retail è stato toccato in particolare da Fabrizio Marazzi, Solution Lead Market Insights e Marco Pellizzoni, Commercial Lead Consumer Panel di GfK Italia.

Dai dati presentati è emerso che oggi in Italia il retail è un mercato che si avvicina ai 100 miliardi di controvalore: in un anno vengono effettuati 3,3 miliardi di acquisti  che coinvolgono 25,9 milioni di famiglie con uno scontrino medio di 29 euro. Il 49% della spesa viene effettuato tra il venerdì e la domenica e domina la multicanalità: solo il 7% delle famiglie utilizza meno di 3 canali di vendita e ben il 71% ne usa più di 4.

In questo scenario in cui il drugstore ha una penetrazione di mercato di solo il 55,7% si affermano negozi specialistici, come quelli biologici che oggi raggiungono 1,7 milioni di famiglie. C’è di più: ben il 93% degli acquirenti ha provato un prodotto biologico nell’ultimo anno, un dato in crescita del 15% rispetto al 2013. Un dato come questo dimostra stiano cadendo le barriere alla prova che vanno ben oltre specifiche categorie di clienti: l’83% dei consumatori ha provato un prodotto senza lattosio, il 58% prodotti dichiaratamente a base vegetale e il 43% addirittura ha comprato prodotti senza glutine: non male per dei prodotti che rispondono a una malattia, la celiachia, che riguarda solo l’1% della popolazione. Il benessere è una moda e si slega sempre più dalla pura funzionalità, ha spiegato Marazzi.

Questo trend non è l’unico a cui assistiamo: un altro dato importante lo si ritrova nella ricerca di prodotti pronti, di veloce consumo. Non si amano le perdite di tempo e si cerca di concentrare i consumi in specifiche occasioni: la merenda, il momento di relax o il caffè.

Un discorso a parte merita la sostenibilità: è un tema su cui c’è sicuramente più attenzione, ma solo a certe condizioni, come quello di avere un prezzo equo. La disponibilità a spendere di più per prodotti sostenibili riguarda una fetta esigua della popolazione, almeno in Italia.

“Il carrello della spesa degli Italiani è un osservatorio privilegiato per conoscere a fondo il consumatore ‘aumentato’ di oggi. Sono in atto numerosi cambiamenti e nuovi orientamenti: benessere, servizio, green, specializzazione e ruolo per specifiche occasioni di consumo sono le parole chiave che orientano i nuovi trend. I grandi Brand sono di fronte ad un crocevia di possibili soluzioni per ritrovare la crescita e mai come oggi è centrale conoscere il consumatore per individuare la strada giusta” ha dichiarato Pellizzoni, secondo cui oggi il prodotto ideale per avere successo sul mercato è quello che combina questi 5 trend: prodotto benessere, venduto in un negozio verticale, rapido da preparare, da consumare in una specifica occasione e rispettoso dell’ambiente. 

Intercettare il consumatore evoluto al tempo della realtà aumentata. Le proposte di GFK

Foto di Tumisu da Pixabay

In un’ Augmented Era, con nuovi prodotti evoluti, nuove modalità di acquisto, anche i consumatori si rivelano Augmented, più liberi, informati, critici, disintermediati ma anche infedeli, ondivaghi, molto difficili da prevedere e trattenere:. La domanda allora è d’obbligo: cosa vogliono, cosa si aspettano e come fidelizzarli?

Delle strategie da adottare si è parlatoin occasione dell’evento annuale di GfK Italia intitolato: “The Augmented Era: Augmented Shopper, Retailer, Media & Brand”.

“Oggi – spiega Stefano Pironi, Key Account Manager di GfK Italia -è più che mai è fondamentale capire le logiche profonde di acquisto e le tendenze che guidano atteggiamenti e comportamenti dei «nuovi» individui-consumatori. Experience, qualità, disintermediazione, semplicità, personalizzazione, velocità, autenticità e sostenibilità sembrano essere le parole chiave per comprendere la complessa semplicità dei nuovi trend dell’Augmented Consumer”.

A seguire, Fabrizio Marazzi, Solution Lead Market Insights ha commentato gli ultimi trend del mercato Tech in Italia: “Nei primi quattro mesi del 2019, in Italia il mercato italiano dei Technical Consumer Goods ha registrato un leggero decremento del fatturato (-0,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un giro d’affari complessivo di 4,2 miliardi di euro. Rallenta la performance del settore Telefonia (+0,3%), positiva la performance del Piccolo Elettrodomestico (+8,9%), mentre IT e Grande Elettrodomestico risultano stabili. Negativo il trend (-7%) per Elettronica di consumo e Foto. Considerando invece il 2018, abbiamo invece registrato una flessione del -5,4% del mercato dell’Entertainment (supporto fisico di Musica, Video, Libro e Videogioco), che ha generato un fatturato pari a 1.850 milioni di euro. Questo settore ha subito maggiormente gli effetti dell’evoluzione digitale, che ha cambiato la fruizione del contenuto, portandola da possesso a streaming. Nell’ultimo anno gli streaming musicali sono stati più di 25 miliardi*, dato in crescita del 76% rispetto al 2017”.

Marco Pellizzoni, Commercial Lead Consumer Panel di GfK Italia, ha invece offerto una panoramica sul mondo FMCG: “Il carrello della spesa degli Italiani è un osservatorio privilegiato per conoscere a fondo il consumatore ‘aumentato’ di oggi. Sono in atto numerosi cambiamenti e nuovi orientamenti: benessere, servizio, green, specializzazione e ruolo per specifiche occasioni di consumo sono le parole chiave che orientano i nuovi trend. I grandi Brand sono di fronte ad un crocevia di possibili soluzioni per ritrovare la crescita e mai come oggi è centrale conoscere il consumatore per individuare la strada giusta”.

A ciascuno la sua shopping experience

In questo scenario di aumentata consapevolezza, ogni consumatore cerca il suo retail, come suggerisce – appunto – Paolo Baruta, Retail Lead Market Insight di GfK Italia.

“I consumatori ‘aumentati’ sono alla ricerca di Shopping Experience gradevoli, immediate, senza barriere e personalizzate sulla base delle loro esigenze. L’evoluzione del Retail oggi è caratterizzata da alcuni macro-trend: la crisi del format ultrageneralista e il successo crescente della specializzazione; la prossimità, intesa come vicinanza fisica ma anche temporale ai consumatori (es. orario di apertura prolungato); il territorio, che significa maggiore attenzione ai prodotti locali ma anche capacità di modulare l’offerta a seconda del contesto dove è inserito il punto vendita; la diminuzione della fedeltà dei consumatori; l’emergere di nuove forme di stagionalità, primo tra tutto il Black Friday, che lo scorso anno ha superato il periodo pre-natalizio per quanto riguarda le vendite a valore della Tecnologia di consumo; la digitalizzazione, che genera un incremento delle aspettative nei confronti del Retail. Cosa possono fare i Retailer per affrontare questo contesto sempre più complesso? Puntare sulla rilevanza, vale a dire con la capacità sfruttare la tecnologia (i Big Data) per conoscere meglio il consumatore e sviluppare codici comunicativi adeguati, offerte interessanti, assortimenti tarati ed efficienti”.

Il ruolo dei brand

La sfida della nuova era “aumentata” che stiamo vivendo non risparmia i Brand, come ha spiegato Chiara Galati, Sales Lead di GfK Italia nel suo intervento “Augmented Brand: attiviamo i super poteri”, nel quale ha introdotto tre concetti chiave per le marche che vogliono avere successo.

“Anche per i Brand, quella che abbiamo definito Augmented Era porta con sé nuove sfide e la necessità di cambiare approccio attivando dei… ‘superpoteri’! Tre le parole chiave che dovrebbero guidare i Brand in questo processo di trasformazione: innanzi tutto la Velocità, che significa capacità di ascoltare i consumatori (sempre più preparati e pronti a sperimentare), intercettarne i desideri e reagire in tempi brevissimi. La Flessibilità, che si concretizza nell’interazione e nel coinvolgimento dei consumatori, attraverso esperienze e contenuti coerenti con i valori della marca. Infine la Forza, vale a dire la capacità di essere “rilevanti” e di trasmettere fiducia e sicurezza ai consumatori.”.

Corsa contro il tempo

Nel suo intervento “Augmented Media nell’era del Bianconiglio” Giorgio Licastro, Solution Lead Media Measurement di GfK Italia si è concentrato sugli effetti paradossali di una maggior immersione nei media da parte degli Italiani, nonostante il tempo a disposizione per i prori interessi sia percepito come in costante contrazione.

“Gli italiani in media dispongono solamente di 4 ore e 54 minuti di tempo libero in una giornata, un dato tra i più bassi a livello europeo. Corriamo tra un impegno e un altro, con la sensazione che il tempo a disposizione non sia mai abbastanza, proprio come il Bianconiglio di Alice. In questo contesto, il tempo è una variabile sempre più preziosa e le persone sono alla ricerca di soluzioni per gestirlo meglio: 1 su 2 è disposto a pagare di più per prodotti che semplificano la vita. Nonostante la scarsità di tempo, oggi le persone dedicano più tempo alla fruizione dei Media (+15% negli ultimi 7 anni). Media anch’essi “aumentati” in termini di varietà e offerta di contenuti, spesso fruiti in contemporanea (second screen) e in competizione per accaparrarsi l’attenzione sempre più scarsa delle persone. Come fare quindi per conquistare il Bianconiglio? Fondamentale conoscere il proprio target e proporre contenuti personalizzati – quindi rilevanti – attraverso linguaggi e touchpoints dedicati che puntino ad un’«esperienza augmented» e completa (digitale e reale)”.  

In chiusura, Giuseppe Minoia, Insight Senior Advisor di GfK Italia ha sintetizzato le “10 parole per crescere meglio” che possono aiutare le imprese ad affrontare questa era “aumentata”:

  • Me-Brand: gli individui aumentati diventano Brand, protagonisti allo stesso livello dei marchi delle Imprese.
  • Media Liquidi: a servizio dei crescenti desideri di Entertainment, che significano più saperi e più divertimento.
  • La distribuzione diventa Retail Mobile, crollano i confini tra spazio fisico e digitale ed emerge la nuova dimensione “Phigital”.
  • I desideri vengono coltivati dai racconti, dalla Narratologia, dove contano i Nano Influencer.
  • Il Tempo diventa una variabile decisiva, perché tutto diventa Temporary.
  • Le imprese non possono non dotarsi di Smart Data, determinanti per arrivare prima degli individui che sembrano dire “Prova a prendermi!?”
  • Nell’era Augmented è fondamentale la Augmented Intelligence.

Tecnologia di consumo: calo dello 0,6% ma continua a crescere l’online

Foto di Gianni Crestani da Pixabay

Tecnologia di Consumo: dopo aver chiuso il 2018 con una crescita del 3%, il primo trimestre del 2019 fa invece  registrare un decremento del fatturato del -0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un fatturato complessivo di 3,3 miliardi di euro.

Ecco quanto emerge dalle rilevazioni GfK realizzate con metodologia Retail Panel.

Scendendo più nello specifico, vediamo peò che, mentre le vendite nei punti vendita tradizionali sono diminuite del -2,2%, continua invece a performare con successo l’online (+9,2%), che arriva a rappresentare nel primo trimestre del 2019 il 15,7% delle vendite a valore nonostante la bassa stagionalità del periodo.

Il comparto Telecom,  pur confermandosi il settore più importante con una quota del 39,2% sul  valore complessivo dei Technical Consumer Goods., sta però rallentando  attestandosi su un modesto  +0,3%.

Molto bene, invece, il  Piccolo Elettrodomestico (+9,6%) e il Grande Elettrodomestico (+1,7%) che arrivano a rappresentare rispettivamente il 9,8% e il 14% del totale Tecnologia di Consumo.

Nubi nere, invece per gli altri settori:

  • Il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio che flette del -0,8% (anche se si conferma il secondo per importanza);
  • L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) (-7,2% vs rispetto al 2018)  e il comparto della Fotografia (-23,3%).

 

Metodologia

Attraverso la metodologia del Retail Panel, GfK Italia rileva in maniera continuativa (su base mensile o settimanale) gli acquisti effettuati nel nostro Paese – sia online che offline – del comparto dei beni durevoli di consumo.

I dati riportati sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e marzo 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con l’andamento del mercato nel primo trimestre 2018.

Trend digitali e smart home: cosa ne pensano gli italiani. L’analisi GFK

Qual è il rapporto degli italiani con la sfera digitale? Quanto le nuove tecnologie stanno cambiando il loro modo di vivere dentro e fuori casa? E soprattutto: il digitale rende felici? Se ne è parlato nel corso dell’evento “Trend digitali: fra empowerment ed entertainment, dentro e fuori casa”, organizzato da GFK e inserito nel programma della Milano Digital Week 2019.

A proposito di “felicità digitale” si è aperto un vero e proprio dibatito. Ne è emerso che il cambiamento digitale fa scaturire nuove domande e nuovi bisogni tra gli italiani, il cui obiettivo è la Smartness. Anche per i Golden Agers, la generazione degli over che – secondo quanto emerge dalle analisi GfK – stanno scoprendo il digitale come strumento per sentirsi più attivi, più competenti, più resilienti e in definitiva più felici.

La conferenza è stata un’occasione per presentare alcuni risultati dell’ultima edizione di GfK SmartHom²e (SmartHome al quadrato), la soluzione che integra i risultati delle ricerche sulle attitudini dei consumatori con i dati di vendita dei dispositivi connessi, rilevati su oltre 43mila punti vendita in Italia tramite la metodologia GfK POS Tracking.

La via italiana alla Smart Home

Dall’analisi sono emersi sei segmenti di italiani con conoscenze, atteggiamenti, desideri e aspettative diverse nei confronti della Smart Home.

  • Enjoy your Smartness (11%): definiti anche Leading Edge Consumer (LEC): sposano il progresso tecnologico in tutte le sue accezioni. Sono principalmente coppie giovani e senza figli. La loro casa deve essere moderna, efficiente e tecnologica, proprio come loro!
  • High-Tech Practicality (18%): soggetti che conoscono alla perfezione (anche meglio dei LEC), le caratteristiche di molti, se non tutti i prodotti Smart. È un target prevalente giovane e molto esigente. Dato che spesso non sono ancora economicamente indipendenti, per questo cluster il prezzo rappresenta la principale barriera all’acquisto di prodotti Smart. Sono sempre alla ricerca della promozione migliore.
  • Vital Connectivity (17%): principalmente famiglie dall’alto tenore economico e culturale. Credono fermamente nel progresso tecnologico e utilizzano i prodotti Smart, costantemente e in modo funzionale ai propri bisogni. Per loro la parola d’ordine è efficienza, le soluzioni Smart devono semplificare la vita e offrire intrattenimento.
  • Routinely Home (21%): chi non ama la tecnologia ma dimostra un certo grado di diffidenza, pur riconoscendone le potenzialità e il ruolo nella società odierna. Conoscono la Smart Home ma non la vivono come un bisogno. In questo cluster si collocano prevalentemente famiglie con figli grandi.
  • Do-Smart-Yourself (14%): chi accetta i prodotti Tech nella propria vita, ma ha con loro un rapporto controverso. Sa usare molto bene lo Smartphone, ma ignora l’esistenza di molti altri prodotti “intelligenti”.
  • Passive People (20%): non dimostrano affinità o interesse nei confronti della tecnologia in generale. Sono nati in un’altra epoca e per questo motivo sono completamente estranei al concetto di Smart Home.

 

*Nota metodologica: Indagine single source realizzata da GfK con 1.200 interviste online, su un campione rappresentativo della popolazione italiana di Internet User con più di 14 anni.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare