Consolidare la propria presenza nel Regno Unito ed in particolare a Londra. È questa la ragione che ha spinto Granarolo ad acquisire il 100% di West Horsley Dairy Limited, azienda di distribuzione di prodotti lattiero caseari (latte, panna, formaggi, yogurt) e prodotti per la colazione. Fondata da Philip e Catherine Colton nel 1992, opera con 73 dipendenti, disponendo di una flotta di 43 veicoli refrigerati che si muovono in tutto il sud-est dell’Inghilterra raggiungendo circa 500 clienti – prevalentemente ristoranti, pub, hotel – e con una buona copertura distributiva nell’area di Londra.
Nel 2024 West Horsley Dairy Limited ha fatturato circa 16 milioni di sterline (oltre 18 milioni di euro al cambio attuale).
IL PRESIDIO DEL MERCATO OLTREMANICA
In Inghilterra Granarolo è presente con Granarolo UK Ltd ed è cresciuta nel febbraio 2018 grazie all’acquisizione del 100% del Gruppo Midland Food, distributore di prodotti alimentari freschi, ambient e surgelati nel Regno Unito. In UK, Granarolo rappresenta oggi il 12,8% del dairy italiano esportato (fonte: Clal data + Sell-in data, volume a.t. luglio 2025).
In particolare, la crescita a volume di Granarolo nel Regno Unito è stata del +8,6% vs anno precedente (fonte: Clal data + Sell-in data, volume a.t. luglio 2025). Per Granarolo le vendite all’estero nel 2025 rappresentano circa il 40% del totale. L’azienda si è attestata tra i principali player nell’export di prodotti dairy italiani nel mondo, arrivando a rappresentare il 9,1% del totale (fonte: Clal data + Sell-in data, volume a.t. luglio 2025).
FOCUS SU HORECA E FOODSERVICE
Nel piano strategico 2026-2029 l’internazionalizzazione e in particolare UK e Germania in Europa rappresentano paesi target. “Il consolidamento in UK è un tassello importante della politica di crescita del gruppo all’estero – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo –. Il progetto è quello di far crescere in modo significativo i volumi del totale dairy italiano in UK, avendo come focus i mercati dell’horeca e del food service di Londra nel quale West Horsley ha consolidato la propria presenza”.
PIÙ ITALIA NELL’OFFERTA DELLA SOCIETÀ TARGET
“Puntiamo nel corso dell’anno ad integrare il portafoglio prodotti di West Horsley con la nostra vasta gamma di formaggi italiani freschi e stagionati – aggiunge Anthony Bosco, Chief Executive Officer di Granarolo UK – quali Mozzarella, Burrata, Stracciatella, Mascarpone, Parmigiano Reggiano Dop, Gorgonzola Dop e Pecorino Dop e altre specialità italiane”.
“Siamo lieti di cedere West Horsley Dairy a un’azienda come Granarolo, che ha fatto della qualità dei propri prodotti un valore fondamentale – commentano Philip e Catherine Colton, fondatori dell’azienda –. Siamo certi che sarà una combinata perfetta e che massimizzerà il valore dell’offerta di West Horsley, con grande soddisfazione dei numerosi clienti che negli anni hanno riposto in noi la loro fiducia”.
L’IDENTIKIT DEL GRUPPO
Il Gruppo Granarolo conta 15 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 in Germania e 1 negli Stati Uniti. Rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti oltre 475 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con circa 100 autocisterne, 500 automezzi per la distribuzione, che movimentano 900 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50.000 punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.
La compagine societaria è così composta: Granlatte 63,14%, Fondo Nazionale Strategico 15,27%, Intesa Sanpaolo S.p.A. 14,95%, Enpaia 4,58%, Azioni Proprie 2,06%.



“Si tratta di un investimento straordinario di patrimonializzazione”, commenta Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo S.p.A.. “Gli obiettivi che la Società intende raggiungere attraverso la realizzazione del nuovo Piano sono consolidare e incrementare la propria presenza sul mercato nazionale tramite la trasformazione digitale e l’innovazione della filiera del prodotto, rafforzare il proprio posizionamento a livello internazionale, innovare per anticipare nuove soluzioni di prodotto in un mercato in continua evoluzione”.
Insieme a Paltrinieri, protagonisti saranno i prodotti della gamma Granarolo Benessere Accadì, da sempre attenta ai bisogni dei consumatori: latte e formaggi senza lattosio, 100% italiani. Ed è proprio un sorso di latte Accadì a proiettare l’atleta olimpico in due dimensioni parallele: una costituita dall’acqua in una piscina, per rappresentare la leggerezza e il benessere fisico, l’altra fatta di gusto e sapore. Questo viaggio immersivo si conclude nella cucina di casa Paltrinieri, con la scoperta che per sentirsi bene bisogna prenderci gusto, anche a tavola.



Così il Presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari: «Da tempo abbiamo intrapreso un percorso per il ridurre il nostro impatto sull’ambiente, dove i nostri soci-allevatori sono chiamati a giocare un ruolo rilevante nella transizione sostenibile. Questa partnership con una realtà che negli anni ha maturato una grande competenza, partendo dal mondo agricolo, ci permetterà di dare vita a un’esperienza virtuosa di economia circolare, producendo energia per alimentare il processo produttivo, sia in stalla sia in stabilimento, e al contempo fertilizzante organico in un momento in cui l’attenzione alla sostenibilità diventa una priorità assoluta mentre il concime in commercio ha raggiunto quotazioni pari a +87% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Puntiamo a diventare autosufficienti sul piano energetico, eliminando CO2 dal territorio e ottimizzando la gestione agronomica dei terreni, con un notevole risparmio di costi e una miglior qualità del prodotto».
In sintesi, 3 sono i contributi importanti attesi dal processo produttivo dei nuovi impianti:
“Per quanto concerne le sole energie, se non avviene un’inversione di rotta, si tratta di una inflazione del 200% nel 2022 rispetto al 2021 e un rischio di oltre il 100% nel 2023 rispetto al 2022– dichiara il Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. È insostenibile anche da parte di una grande azienda, dal momento che si protrae nel tempo e che se fosse scaricata tal quale sul mercato colpirebbe significativamente i nostri consumatori e avrebbe inevitabili conseguenze sui consumi, con ricadute negative su tutta la filiera”.
“L’aumento del costo energetico sulla nostra organizzazione ha generato un impatto devastante, che sarebbe stato anche maggiore se non fossimo intervenuti con delle coperture ad hoc. Parliamo di un +220% di spesa registrato nel 2022 rispetto al 2021, e una stima di un +90% nel 2023 rispetto al 2022 – afferma Giovanni Pomella, AD di Lactalis in Italia. Le imprese sono allo stremo, hanno già fatto ben oltre le loro possibilità ed è arrivato il tempo della responsabilità pubblica. In questo drammatico frangente, come imprenditori abbiamo messo da parte le rivalità di mercato ed abbiamo unito il nostro appello al mondo politico per ribadire la necessità di intervenire responsabilmente a tutela dell’intera filiera e del consumatore”.
“Abbiamo trovato nella famiglia Cuomo un interlocutore di visione, abbiamo chiesto loro di rimanere in azienda per lavorare insieme allo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi mercati che sappiano valorizzare la storia e l’arte casearia di questo brand e di Granarolo. Da diverso tempo Granarolo sta concentrando la propria attenzione sul mercato dei formaggi, che valorizzano al meglio il latte dei nostri territori e sono un portabandiera del nostro migliore Made in Italy all’estero” commenta il Presidente di Granarolo S.p.A. Gianpiero Calzolari.
Mario Costa S.p.A. sviluppa un fatturato di circa 15 milioni di Euro (dato 2020) e lavora circa 20.000 tonnellate di latte/anno lombardo proveniente dal comprensorio definito dalla DOP. Appena fuori Novara si trova un caseificio tecnologicamente all’avanguardia e concepito secondo criteri di sostenibilità. Il fatturato è sviluppato principalmente sul mercato italiano, l’export rappresenta il 31% del fatturato e i paesi principali raggiunti oggi sono in Europa (es. Gran Bretagna) e oltreoceano (es. Giappone e Stati Uniti).

