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Heidi Klum firma una propria collezione per Lidl

Heidi Klum, icona della moda e modello di stile, affianca Lidl nel suo ingresso nel mondo del fashion, firmando per l’insegna una propria collezione. La linea, in cui si riflette la personalità di Heidi, sarà presentata a fine anno in esclusiva presso tutti i punti vendita Lidl.

“La collaborazione con Lidl mi ha da subito entusiasmato, mi sono divertita molto a disegnare questa collezione, per cui spero davvero che possa piacere a tutti. Ritengo il progetto ben riuscito, non solo per la passione che ci ho messo, ma anche per l’apporto di Lidl, che si è posta l’obiettivo di offrire prodotti di ottima qualità ad un prezzo davvero accessibile. È fantastico quello che siamo riusciti a creare insieme: la moda è sinonimo di divertimento e tutti dovrebbero potersi permettere questo piacere” – Dichiara Heidi Klum durante l’annuncio della collaborazione.

La “Lidl Fashion Week”

Lidl concentrerà l’offerta moda durante le cosiddette “Lidl Fashion Week”: settimane tematiche che si ripeteranno più volte l’anno e permetteranno l’acquisto di articoli fashion nei punti vendita Lidl di tutto il mondo. Saranno appuntamenti dedicati alla moda, nei quali Lidl presenterà in esclusiva le sue collezioni. Questo percorso inizia proprio con Heidi Klum.

La Coop svizzera lancia Karma, nuovo format di supermercato 100% vegetariano

Un supermercato vegetariano e vegano non è una novità. Lo è però la prima insegna di un grande gruppo della grande distribuzione dedicato interamente al mangiare sostenibile. Accade in Svizzera, un Paese sempre all’avanguardia nella grande distribuzione “illuminata”, che spesso lancia le nuove tendenze che vengono imitate dagli altri Paesi vicini. Qui Coop ha inaugurato il primo negozio del concept Karma, pensato per soli prodotti vegetariani e vegani. Il punto vendita, grande 140 metri quadri, si trova a Zug, a Sud di Zurigo, ed è il primo spin-off di quella che finora era soltanto una linea “private label” di Coop. Il suo successo, dovuto al fatto che attualmente il 40% degli Svizzeri si dice flexitariano, ovvero tende a consumare sempre meno carne, ha convinto Coop ad aprire, il 30 maggio scorso, questo negozio nella stazione ferroviaria della cittadina svizzera. Un nuovo punto vendita di questo brand sarà presto aperto nella stessa Zurigo. E preso la Svizzera potrebbe essere invasa da questi negozi.

 

Uno su tre è bio

Il negozio Karma propone prodotti vegani e vegetariani al 100%. A parte i prodotti freschi (frutta e legumi, prodotti da forno) gli altri sono tutti di marchi specializzati, poi naturalmente ci sono quelli della private label Karma. Un alimento su tre è certificato bio o equo e solidale. Il negozio propone anche cosmetici e un assortimento di prodotti di cancelleria.

Una quarantina di prodotti (tra cui pasta, cereali, frutta secca) sono venduti sfusi, per acquistarne solo la quantità necessaria ed evitare quindi sprechi.

Panini, smoothie, insalate e anche gli hot dog vegani sono prodotti sul posto e possono essere anche consumati nel negozio.

Un piccolo bar serve caffè e tè, e un assortimento di miscele vegane è proposto da asporto. C’è anche il Golden Latte Vegano, prodotto che riscuote grande successo nei cantoni.

Sono anche venduti “breakfast bowls” per un pranzo veloce da consumare sul treno, in ufficio, a casa (e in effetti siamo proprio in una stazione). A pranzo e a cena l’offerta è ulteriormente arricchita. Alla fine delle corsie un espositore propone gli ingredienti necessari alla preparazione della ricetta della settimana, che cambierà ogni volta e sarà ideata in sinergia con il sito di ricette di Coop Fooby.

Grande attenzione è rivolta anche all’ambiente, fresco, allegro, colorato. Il negozio è arredato interamente con materiali naturali e di riciclo. La musica diffusa dagli altoparlanti è volutamente rilassante per rendere l’esperienza della spesa meno stressante del solito.

Tutti pazzi per l’intelligenza artificiale, ma a cosa serve nel retail?

Un settore sempre più al centro dei pensieri ma anche concretamente dei progetti dei retailer, sia online sia nel punto vendita: è quello dell’intelligenza artificiale, che già nel 2012 Gartner prevedeva avrebbe gestito entro il 2020 l’85% dei loro rapporti con le aziende senza interagire con una persona (e già i chatbot si diffondono a macchia d’olio). McKinsey profetizza come già ora il 59% della produzione mondiale può essere robotizzata. Venendo a casa nostra, l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, stima che il 39% dei CIO italiani vede la Business Intelligence, i Big Data e gli Analytics come priorità d’investimento principale nel 2017 per l’innovazione digitale.
Se ne è parlato in occasione di Essentials Milano 2017 organizzato da Salesforce.com, piattaforma CRM numero uno al mondo, a Milano la scorsa settimana dove sono state presentate le soluzioni potenziate dall’Intelligenza artificiale, i trend e la visione sull’evoluzione futura della relazione di un’azienda con i propri clienti, temi che abbiamo trattato nell’intervista a Maurizio Capobianco.

 

Gdo all’avanguardia tra le Pmi

Secondo l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, il mercato degli Analytics è cresciuto del 15%, raggiungendo il valore di 905 milioni di euro, con le soluzioni di Business Intelligence che valgono l’80% del mercato. In prima fila ci sono le grandi imprese (sopra i 249 addetti), che hanno implementato soluzioni di Descriptive Analytics nell’80% dei casi, e quelle di predictive analytics nel 30%. Il settore più interessato nel mercato degli Analytics è quello bancario (29%), seguito da manifatturiero (22%), telecomunicazioni e media (14%), Pubblica Amministrazione e sanità (8%)

Nelle PMI (10-249 addetti) le percentuali hanno ancora ampi margini di crescita: il 26% ha adottato descrittive Analytics e il 16% ha implementato le predictive Analytics, ma qui, alle spalle del settore banche e assicurazioni (55%), troviamo la GDO (47%) e seguono, più distaccati, Pubblica Amministrazione e sanità (39%) e manifatturiero (34%).

 

Vent’anni e non sentirli: Colette è ancora il negozio più trendy di Parigi, ecco perché

Dopo vent’anni, compiuti lo scorso marzo, Colette, lo store multiprodotto di Rue Saint Honoré 213 a Parigi, è ancora considerato uno dei negozi più interessanti e innovativi del mondo. Eppure ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 20 marzo 1997: nel mondo, ma anche, e tanto, nel retail. Intanto, sui suoi minimalisti banchi bianchi sono passate 8600 marche e 400mila prodotti, scelti con gusto infallibili dalle fondatrici, madre e figlia, Colette Roussaux e Sarah Andelman.

L’idea iniziale e che non è mai cambiata, semplice ma geniale, è quella di proporre i marchi e prodotti introvabili altrove a Parigi. Tra i punti di forza la selezione accurata dei prodotti con poche tipologie per genere (il che rende la scelta facile rispetto perché è provato che troppe opzioni confondono e allontanano dall’acquisto) e il range di prezzo, che va dai gadget di pochi euro al capo d’alta moda all’opera d’arte. 

[Not a valid template]Come ha spiegato Sarah in un’intervista al Figaro. “Siamo libere, e ci lasciamo sempre la possibilità di cambiare. Nulla è acquisito o definitivo. Questo negozio è come un interminabile puzzle dove si può sempre aggiungere dei pezzi per farlo evolvere”.Il negozio resta rigorosamente chiuso la domenica, nonostante turisti e parigini non mancherebbero, ma per un motivo semplice: il giorno di festa è utilizzato per riallestire completamente vetrine e assortimento interno. Il che ha parecchi vantaggi: chi conosce il brand sa che fa meglio ad acquistare subito un articolo che la settimana dopo potrebbe non esistere più, e inoltre è portato a tornare spesso per vedere le novità. Insomma: uno dei punti di forza di Colette è la capacità di rinnovare costantemente l’assortimento. Quindi tenete conto che se ci andate domani troverete certamente tutto cambiato!

Smart Card: la strategia di marketing giusta nella piccola e grande distribuzione

Quando si appronta la strategia di marketing per il proprio Store o Catena di distribuzione, riveste un ruolo fondamentale anche l’utilizzo di smart card, uno strumento formidabile per costruire relazioni proficue e fidelizzare i clienti. La fedeltà di un consumatore (loyalty) è uno dei pilastri del marketing, e sono proprio le tessere punti, le tessere fedeltà, le gift card che rappresentano una delle forme meglio riuscite e conosciute di Gamification. In questo caso il processo di communication design si attua mediante il conferimento di motivazioni secondarie all’acquisto o più banalmente premi.

E visto che così come dichiara il Rapporto Nielsen del 2016 Il 74% degli italiani è iscritto ad almeno un programma fedeltà presso uno o più rivenditori, è proprio sulle card che bisogna puntare, per differenziare il proprio brand all’interno di un mercato sempre più vasto. La personalizzazione dell’offerta è il passo successivo, perché occorre quindi mettere in atto azioni di marketing che differenzino i contenuti delle singole iniziative, non annoino mai il cliente, così da non perdere la propria efficacia. Il compenso in denaro non può più essere considerato l’elemento differenziante. Si tratta quindi di mettere in cantiere progetti altamente coinvolgenti, sconti e offerte personalizzate e ritagliati su misura del cliente.

Con l’avvento del web poi il consumatore desidera sempre di più un’esperienza di shopping multicanale, nell’ambito della quale la dimensione fisica e digitale siano complementari ad un unico percorso di acquisto. Solo le smart card hanno il corretto supporto tecnologico per diventare parte fondante di una strategia di marketing di questo tipo.

Sia che si tratti di una riduzione sull’acquisto successivo o un trattamento Vip, è essenziale che la relazione tra azienda e cliente sia solida e fondata sulla trasparenza e l’affidabilità. Per questo è importante scegliere con una certa accortezza a chi rivolgersi per la realizzazione delle tessere fedeltà o loyalty card, o acquistare strumenti per prodursele autonomamente, ottenendo comunque risultati eccellenti. Il settore delle carte magnetiche offre ampia scelta di soluzioni con caratteristiche differenti come il materiale, lo spessore, la finitura, il colore, e la grafica. Anche la tecnologia, dal chip alla semplice banda magnetica, contact o contacless, può variare molto.

Publicenter è da anni leader sul mercato in questo campo e offre servizi ad elevati livelli. Specializzata nella produzione di fidelity card e smart card in PVC, anche per importanti gruppi della retail e GDO, offre al cliente un’ampia gamma di personalizzazioni possibili.

Apple Pay disponibile ora anche per i clienti di Supermercato24

Anche Supermercato24 da oggi mette a disposizione dei suoi clienti Apple Pay: in questo modo basterà un semplice tocco per pagare la spesa con la propria carta di credito. Supermercato24 estende così i metodi di pagamento a vantaggio dei suoi clienti, che vanno ad aggiungersi a quelli già in uso, dalla carta di credito sino al pagamento in contanti alla consegna della spesa.

“Supermercato24, è nato dall’esigenza sempre più forte nella nostra società contemporanea di un servizio in grado di offrire uno dei valori più preziosi, il tempo – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato 24 – Attraverso il sito www.supermercato24.it, è possibile scegliere il proprio supermercato di fiducia, selezionare i prodotti in pochi minuti, e farsi consegnare la spesa all’indirizzo desiderato in giornata e anche in un’ora, dal personal shopper che l’ha realizzata. Siamo molto orgogliosi di essere una delle prime realtà italiane a poter offrire ai nostri clienti la possibilità di pagare anche con l’innovativo sistema Apple Pay in totale sicurezza”.

La sicurezza
Dal punto di vista di sicurezza e privacy gli utenti sono tutelati dal sistema: quando si utilizza una carta di credito o di debito con Apple Pay, infatti,i numeri di carta effettivi non vengono memorizzati sul dispositivo né sui server Apple. Viene assegnato, invece, un unico Device Account Number criptato e salvato in sicurezza nel Secure Element del proprio dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un codice di sicurezza dinamico, che viene cioè creato appositamente per l’operazione e non più utilizzabile in seguito.

I dispositivi
Per pagamenti di beni o servizi con app o con Safari, Apple Pay funziona con: iPhone 6 e versioni più recenti, iPhone SE, iPad Pro, iPad Air 2 e iPad mini 3 o versioni successive. È possibile inoltre utilizzare Apple Pay con Safari su tutti i Mac introdotti sul mercato dal 2012 in poi che supportano il sistema operativo macOS Sierra e confermare il pagamento con iPhone6 o versioni più recenti, Apple Watch o con il Touch ID del nuovo MacBook Pro.

 

Correlati: Apple Pay  sbarca in Italia e Carrefour rende subito disponibili i pagamenti

E-Marco Polo, l’e-shop di Alibaba porta in Cina il Made in Italy

Diverse migliaia di prodotti venduti, oltre 100 referenze disponibili di food&beverage, 11.000 follower, 150.000 visitatori unici mensili: sono alcuni numeri dei primi tre mesi di operatività di E-Marco Polo, l’e-shop B2C  di Alibaba, che opera su su Tmall Global (la piattaforma e-commerce cross-border dedicata esclusivamente ai prodotti/brand stranieri e non presenti in Cina) e si rivolge  alle aziende che intendono operare nel mercato cinese.  

La società è una delle più importanti iniziative strategiche di “sistema Paese” ed è nata in seguito al Memorandum di Intesa siglato tra il Governo Italiano e il Gruppo Alibaba.  Ha come partner industriali il Gruppo Cremonini, leader nella produzione e distribuzione di prodotti del food&beverage, la società di consulenza strategica specializzata su innovazione e internazionalizzazione delle imprese The Cambridge Management Consulting Labs (CMC Labs), e come partner finanziari Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Le opportunità

I vantaggi per le aziende offerti da E-Marco Polo si possono riassumere nella semplificazione di accesso al mercato cinese; nell’opportunità di dare grande visibilità ai prodotti presso il pubblico cinese grazie alla vetrina dedicata al Made in Italy su Tmall Global e al supporto di campagne marketing; l’ottimizzazione dei costi operativi e i risparmi sui costi fissi; la gestione completa della supply chain con servizi garantiti dai partner di Alibaba.

Le opinioni

“E-Marco Polo – ha spiegato il CEO Stefano Scarsciotti – è una vetrina B2C che funge da “general contractor” e permette di vendere i prodotti direttamente con un servizio “end-to-end”, con le attività di logistica a supporto dei processi di export/import, marketing, customer care, oltre alle strategie e alle azioni di brand-marketing. Grazie alla nostra piattaforma flessibile e modulare, copriamo l’intera “value chain” dell’export in Cina”.

Augusto Cremonini, Presidente di E-Marco Polo, ha ricordato che la società “capitalizza l’enorme esperienza nella distribuzione internazionale del Gruppo Cremonini e il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per l’e-commerce di prodotti alimentari. Alibaba è il leader mondiale coprendo il 54,2% del mercato online cinese B2C e la sua piattaforma Tmall Global conta migliaia di vetrine. Considerando che la cucina italiana è la più apprezzata a livello mondiale, riteniamo che E-Marco Polo possa dare enormi vantaggi alle esportazioni dei produttori del nostro paese, soprattutto a quelli di piccole e medie dimensioni”.

PRO SUS presenta la nuova linea bio

PRO SUS, il marchio della Cooperativa Produttori Suini – che coinvolge una sessantina di soci tra Lombardia, Emilia Romagna e Toscana – ha presentato a TUTTOFOOD le nuove proposte della Linea Premium Skin e il debutto della Linea Bio.

PRO SUS, infatti, si è impegnata nel sostenere l’estensione della linea della gamma Premium Skin, presentata con un nuovo layout di packaging, e la conversione di tutta la produzione al senza glutine.

Quanto alla gamma, passerà dagli attuali sette prodotti a 16 nuovi pack Premium Skin, sempre a peso fisso, in formati che vanno dai 180 ai 250 grammi.

Ed eccoci alla seconda novità presentata in Fiera dalla Cooperativa: il debutto della linea bio, proposta sia in vaschetta Skin che tradizionale, nata grazie alla sinergia con cinque aziende socie della Cooperativa, recentemente convertite al biologico. Questi bacini produttivi rispondono a regole molto ferree dove le caratteristiche principali del capitolato biologico prevedono norme relative all’alimentazione, per la maggior parte derivata quasi esclusivamente da cereali nobili bio, precise direttive sugli spazi a disposizione degli animali, raddoppiati rispetto all’allevamento convenzionale, la possibilità per i suini di uscire all’aperto e tempi di svezzamento doppi rispetto a quelli degli allevamenti classici.

Nel dettaglio, l’offerta bio si compone di quattro referenze della linea Premium Skin, leggermente ricettate e disponibili a peso fisso, e di quattro in vaschetta Atm.

I valori di PRO SUS

I prodotti PRO SUS derivano da una filiera garantita “dai campi alla tavola”, grazie alla caratteristica fondante dell’azienda: la sua natura cooperativa, che fa interamente capo al mondo allevatoriale-agricolo. I soci possono contare su 10mila ettari di terreni di proprietà, dove vengono coltivati i cereali che alimentano i suini. Da sempre, PRO SUS fa della macellazione e lavorazione della carne suina di origine italiana la propria attività principale, con una distinzione ben precisa: la tracciabilità della filiera. Nell’impianto di Vescovato (Cr) vengono macellati solo suini italiani che rientrano nei circuiti Dop Parma e San Daniele, oltre il 70% sono conferiti da allevatori associati alla Cooperativa, PRO SUS, nel suo ruolo di capo filiera, è in grado di garantire anche l’origine nazionale degli animali forniti dai terzi. Questa garanzia di origine 100% italiana è un importante valore aggiunto dei prodotti dell’azienda.

Il carrello di domani? Scopriamolo tra le novità Tuttofood

Sale spray, aceto balsamico solido, caffè verde, taralli al cioccolato. Tanti cibi che vengono incontro alle esigenze alimentari più diverse, ai regimi alternativi per necessità, salute, etica, ideologia. Sono i prodotti che troveremo nel carrello del futuro prossimo. Quelli che concorrono al premio #atuttainnovazione, che sarà assegnato ai prodotti nuovi o migliorati, che soddisfano nuove esigenze del cliente sotto l’aspetto qualitativo, del contenuto tecnologico o delle prestazioni, nel corso di Tuttofood, la fiera internazionale del B2B dedicata al food & beverage organizzata da Fiera Milano dall’8 all’11 maggio 2017. A valutare i prodotti, che arrivano da aziende italiane e straniere, saranno gli esperti di Ipsos, società leader nei servizi di ricerca di marketing. Ecco una carrellata di quelli più interessanti.

Stefania Scarpa

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Crisi di lettura? Milano s’inventa Foodicola e tra i giornali spunta il panino

Un panino tra i giornali? Succede a Milano con l’iniziativa del Comune Foodicola che dal 4 all’11 maggio in occasione di Milano Food City intende trasformare 18 edicole da rivendite di libri e quotidiani a infopoint turistici e di servizio per i cittadini e i visitatori dei grandi eventi in città.

La stampa soffre, le vendite dei quotidiani languono e le edicole certo non fanno affari d’oro: ma se alle letture, più o meno buone, si aggiunge il Re Mida di inizio millennio, il food e la tradizione enogastronomica in tutte le sue declinazioni, allora le cose cambiano.  Tra i protagonisti di questo curioso “restyling” c’è Rovagnati, che darà la possibilità di gustare una michetta con prosciutto Gran Biscotto, affettato al momento con la storica rossa Berkel.

Il percorso attraverso i Rovagnati point partirà da p.zza XXV Aprile, proprio vicino al primo Rovagnati Bistrò Italiano, che, insieme al secondo recentemente inaugurato in Corso Garibaldi 41, invita ad un aperitivo milanese, offrendo gratuitamente un calice di Franciacorta Camossi a chi presenterà lo scontrino di acquisto della michetta al Gran Biscotto.

Per ogni panino, che avrà il costo di soli 3 euro, saranno donati 0,50 euro all’Associazione Pane Quotidiano, che ha come obiettivo primario quello di assicurare ogni giorno, e gratuitamente, cibo alle fasce più povere della popolazione. Insieme alla michetta, sempre presso lo stand Rovagnati, sarà possibile acquistare una bottiglia d’acqua minerale Norda.

L’iniziativa prevede anche degustazioni e show cooking in compagnia di chef affermati. Foodicola nasce con lo scopo di valorizzare specifici alimenti italiani, dai formaggi ai salumi passando per la birra biologica. 

 

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