Tutti pazzi per l’intelligenza artificiale, ma a cosa serve nel retail?

Un settore sempre più al centro dei pensieri ma anche concretamente dei progetti dei retailer, sia online sia nel punto vendita: è quello dell’intelligenza artificiale, che già nel 2012 Gartner prevedeva avrebbe gestito entro il 2020 l’85% dei loro rapporti con le aziende senza interagire con una persona (e già i chatbot si diffondono a macchia d’olio). McKinsey profetizza come già ora il 59% della produzione mondiale può essere robotizzata. Venendo a casa nostra, l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, stima che il 39% dei CIO italiani vede la Business Intelligence, i Big Data e gli Analytics come priorità d’investimento principale nel 2017 per l’innovazione digitale.
Se ne è parlato in occasione di Essentials Milano 2017 organizzato da Salesforce.com, piattaforma CRM numero uno al mondo, a Milano la scorsa settimana dove sono state presentate le soluzioni potenziate dall’Intelligenza artificiale, i trend e la visione sull’evoluzione futura della relazione di un’azienda con i propri clienti, temi che abbiamo trattato nell’intervista a Maurizio Capobianco.

 

Gdo all’avanguardia tra le Pmi

Secondo l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, il mercato degli Analytics è cresciuto del 15%, raggiungendo il valore di 905 milioni di euro, con le soluzioni di Business Intelligence che valgono l’80% del mercato. In prima fila ci sono le grandi imprese (sopra i 249 addetti), che hanno implementato soluzioni di Descriptive Analytics nell’80% dei casi, e quelle di predictive analytics nel 30%. Il settore più interessato nel mercato degli Analytics è quello bancario (29%), seguito da manifatturiero (22%), telecomunicazioni e media (14%), Pubblica Amministrazione e sanità (8%)

Nelle PMI (10-249 addetti) le percentuali hanno ancora ampi margini di crescita: il 26% ha adottato descrittive Analytics e il 16% ha implementato le predictive Analytics, ma qui, alle spalle del settore banche e assicurazioni (55%), troviamo la GDO (47%) e seguono, più distaccati, Pubblica Amministrazione e sanità (39%) e manifatturiero (34%).