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Campagna pomodoro: Conserve Italia cerca 1350 lavoratori stagionali

Per le attività di trasformazione del pomodoro da industria, Conserve Italia è pronta ad assumere circa 1.350 lavoratori stagionali che saranno impegnati tra la seconda metà di luglio e la fine di settembre negli stabilimenti del Gruppo cooperativo. In particolare, si tratta di 500 addetti per il sito di Pomposa (Ferrara), 200 per quelli di Ravarino (Modena) e Dodici Morelli (Ferrara), 200 per Albinia (Grosseto) e 450 per Mesagne (Brindisi). In questi siti produttivi si lavora il pomodoro conferito dai soci agricoltori delle cooperative locali, materia prima con cui si realizzano prodotti commercializzati in Italia e in oltre 70 Paesi con i marchi Valfrutta, Cirio, Jolly Colombani e Pomodorissimo – Santarosa (in licenza), oltre che con la marca del distributore.

I profili richiesti riguardano le attività produttive, tecniche e logistiche nel periodo di massimo impegno degli stabilimenti. Agli addetti stagionali verranno affidate mansioni che riguardano le fasi di conferimento della materia prima, la trasformazione del prodotto, il controllo qualità, la gestione dei magazzini, la pulizia e altro ancora; il personale sarà inquadrato con contratto a tempo determinato stagionale, legato alla durata delle attività di trasformazione. Il riferimento è il CCNL Cooperative trasformazione prodotti agricoli. Il lavoro è organizzato in turni a ciclo continuo e per fare richiesta occorre essere maggiorenni. Non è necessariamente richiesta una pregressa esperienza nel settore.

Si può presentare la propria candidatura rivolgendosi agli stabilimenti interessati oppure inviando il curriculum a selezione@ccci.it inserendo nell’oggetto “Campagna 2024” seguito dall’indicazione del sito produttivo.

Più occupati nel retail: addetto vendite e specialista food le figure maggiormente ricercate

Sono oltre 440 mila gli occupati nel settore distributivo del retail con un trend in crescita del +7% tra il 2018 e il 2022 e con un aumento degli addetti over 50, che rappresentano quasi il 24% del totale. Il numero degli occupati under 30 è pari al 19,5%, maggiore della media italiana (13%); la tipologia contrattuale più diffusa nel settore è il tempo indeterminato (86%) mentre l’incidenza del part-time è del 44%; l’occupazione femminile raggiunge il 63%, superiore alla media nazionale del 42%. Cresce il turnover, passato dall’8,2% del 2021 al 13,3% del 2022. Sono alcuni dei dati emersi dalle elaborazioni di PwC e dalle ricerche condotte in collaborazione con ADAPT su un campione rappresentativo delle aziende associate a Federdistribuzione, presentate in occasione del convegno “Il lavoro nel settore retail 2030. La sfida del lavoro sostenibile per i lavoratori e imprese”, organizzato da Federdistribuzione e ospitato e patrocinato dal CNEL, con la partecipazione di politici, organizzazioni sindacali ed esperti.

Dai dati raccolti dalle aziende risulta che nel 2024 i profili più ricercati nel settore retail riguardano l’area dei servizi operativi (90,3%), in particolare l’addetto alle vendite (61,6%) e lo specialista settore food (14,3). Lato recruitment, si rileva come i canali gestiti direttamente dalle aziende, in particolare i profili social e le agenzie per il lavoro, siano quelli più efficaci. Emerge inoltre l’impegno delle imprese per nuovi progetti nell’area attraction, recruitment e retention e per iniziative mirate alla conciliazione vita-lavoro e a una organizzazione del lavoro più vicina alle esigenze dei lavoratori.

Un lavoro attrattivo
Il tema della percezione del mondo del lavoro nel settore retail è stato oggetto di una rilevazione presentata dal Prof. Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos. In un contesto caratterizzato da una forte influenza dell’ingresso delle nuove generazioni nel mercato del lavoro, lo studio mette in luce come 4 italiani su 10 reputino la distribuzione moderna attrattiva dal punto di vista lavorativo. I più interessati al settore dal punto di vista occupazionale sono coloro che danno molta importanza all’ambiente di lavoro, alla costruzione di una relazione basata sulla fiducia e sulla collaborazione. Il report evidenza alcuni punti di attenzione nella percezione del lavoro nel settore distributivo, legati principalmente al tema della conciliazione vita-lavoro e ai ritmi di lavoro richiesti. Allo stesso tempo emerge come le persone che hanno già lavorato nel retail esprimano verso il settore un giudizio reputazionale sensibilmente più elevato, evidenziando una professionalità ricca che include la propensione al lavoro di squadra, il problem solving, la capacità di ascoltare e di comunicare, oltre alla gestione di situazioni di stress. La ricerca sottolinea anche le opportunità di sviluppo per il settore sul piano reputazionale attraverso la valorizzazione dei punti di forza come la crescente presenza territoriale, l’evoluzione tecnologica, il dinamismo, la capacità di adeguarsi alle esigenze della clientela, così come il valore del ruolo svolto dalle aziende della Distribuzione Moderna a vantaggio dell’economia del Paese, considerando in particolare le ricadute occupazionali e il portato in termini di innovazione tecnologica.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Tra le nuove sfide per il mercato del lavoro si affaccia anche quella posta dall’intelligenza artificiale: le sue implicazioni nel settore retail, assieme all’analisi del regolamento UE sull’IA, sono stati i temi al centro dell’intervento di Michele Faioli, Professore associato del Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha messo in luce le potenzialità di utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare il processo di matching, ossia di allineamento, fra le competenze richieste a livello aziendale e quelle offerte dai potenziali candidati, così come per supportare le politiche di sviluppo del personale mediante la costruzione di percorsi formativi mirati alle necessità aziendali e dei lavoratori (es. reskilling/upskilling), in un’ottica di maggiore sostenibilità complessiva del mercato del lavoro.

“Oggi il settore retail si confronta con sfide cruciali, legate alle transizioni digitali e demografiche, ai processi di profondo cambiamento e di innovazione a cui assistiamo. Dalla risposta che saprà dare a queste sfide ne va del benessere del Paese, perché la rete della distribuzione moderna è elemento fondamentale per la tenuta e la coesione del tessuto sociale. Il recente rinnovo del contratto collettivo nazionale siglato da Federdistribuzione e sindacati va quindi accolto con particolare soddisfazione. È stata una bella notizia, che conferma il buono stato di salute del sistema di relazioni industriali”, ha dichiarato Renato Brunetta, Presidente del CNEL.

“L’evoluzione del mondo del lavoro emerge con forza dall’esperienza quotidiana delle imprese e le ricerche ne fotografano gli aspetti più rilevanti che riguardano le nuove generazioni, ma che investono anche la dimensione intergenerazionale dei lavoratori nelle organizzazioni. Interpretare questi cambiamenti, interrogarsi su quali possano essere le possibili soluzioni, sostenibili sia per le persone sia per il sistema economico e imprenditoriale, sono priorità che richiedono il confronto attivo e la collaborazione tra le parti sociali, le aziende con le proprie associazioni datoriali di categoria e le istituzioni pubbliche. Solo attraverso il dialogo costante, supportato da un osservatorio del mondo del lavoro basato sulle evidenze dei dati, può alimentare nuove progettualità da parte delle imprese, favorite anche dall’introduzione di politiche e strumenti normativi specifici, per la creazione di luoghi di lavoro in sintonia con le dinamiche di progressivo cambiamento tecnologico, demografico e dei bisogni delle persone”, ha aggiunto Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione

Il convegno ha ospitato anche due tavole rotonde moderate da Mariangela Pira, giornalista di SkyTg24. Nella prima Fabrizio Russo, Segretario Generale di Filcams – CGIL, Vincenzo Dell’Orefice, Segretario Generale Aggiunto di Fisascat – CISL e Paolo Andreani, Segretario Generale di Uiltucs – UIL, hanno dialogato sulla conciliazione vita-lavoro, sull’utilizzo di nuovi strumenti di welfare in linea con i bisogni emergenti dei lavoratori, oltre che su argomenti quali formazione, mismatch delle competenze e percorsi di carriera. Le politiche di welfare pubblico, gli interventi normativi per favorire politiche fiscali e gli incentivi a vantaggio dei lavoratori e dell’occupazione sono stati invece al centro del dibattito della seconda tavola rotonda, a cui hanno preso parte Nunzia Catalfo, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’On. Walter Rizzetto, Presidente della XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato) della Camera dei Deputati, Maurizio Sacconi, Presidente dell’Associazione Amici di Marco Biagi, nonché ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e la Sen. Cristina Tajani, membro della VI Commissione (Finanze e Tesoro) del Senato della Repubblica.

Ccnl: siglato il rinnovo da Federdistribuzione e sindacati

Federdistribuzione e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro della distribuzione moderna organizzata. Dopo un confronto costruttivo tra le parti, il percorso negoziale si è concluso con un accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno.

Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello. A copertura del periodo di carenza contrattuale si prevede altresì la corresponsione di una una tantum di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.

Diverse le tematiche affrontate dal punto di vista normativo: dalla lotta alla violenza di genere al graduale innalzamento dell’orario minimo dei lavoratori part-time come ulteriore risposta al lavoro “disagiato”, dall’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend al rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavoro. Viene poi aggiornata la classificazione del personale con l’impegno delle parti ad un confronto attivo e costante per valorizzare ulteriormente i ruoli e le professionalità distintive del settore.

“Abbiamo raggiunto l’accordo che fornisce risposte economiche ai lavoratori per i prossimi anni, tenuto conto di quanto già erogato nei mesi scorsi, e introduce novità normative a un settore che è in continua evoluzione e che necessita di soluzioni specifiche. Il percorso che abbiamo avviato per dare identità e specificità alle grandi imprese del retail che operano in Italia è per noi un impegno ineludibile. La Federazione continuerà a essere l’interprete primario del settore distributivo moderno in Italia, convinta che la crescita, la capacità di generare investimenti, occupazione e valore per il territorio, da parte delle imprese associate, convivano con una visione più moderna, ma non precaria, del lavoro. Federdistribuzione proseguirà quindi questo percorso, in un costruttivo confronto con le parti sindacali, con la stessa passione, determinazione e, soprattutto, con la stessa coerenza, dimostrate dalle aziende che hanno creduto nel percorso negoziale fino al rinnovo odierno” ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione.

Parte a Bari e Brescia il nuovo corso di formazione duale di Lidl

Dopo l’avvio delle classi di Firenze e Roma, questa settimana partirà anche in Puglia e in Lombardia il progetto “Lidl 2 your career”, il percorso di formazione e lavoro progettato e realizzato da Lidl Italia in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) e l’ITS Academy Machina Lonati di Brescia. In questa seconda edizione, il progetto arriverà a formare e assumere 115 apprendisti Assistant Store Manager.

Giovedì 30 novembre verrà inaugurata la classe di Bari presso la Camera di Commercio della città, mentre il giorno successivo vedrà l’inaugurazione della classe di Brescia presso l’ITS Machina Lonati.

“Lidl 2 your career” coinvolge giovani tra i 18 e i 29 anni, assunti con contratto di Alto Apprendistato per 2 anni presso punti vendita Lidl dislocati in tutta Italia, con alternanza tra formazione on-the-job, lavoro negli store e lezioni in aula ITS in ambito marketing, sales e retail. Quasi il 70% del percorso avviene in azienda e ogni apprendista è seguito in aula e in azienda da tutor appositamente formati e certificati da AHK Italien. Al termine del percorso, gli apprendisti otterranno un doppio titolo: il Diploma terziario ITS come “Tecnico Superiore per il Marketing e l’Internazionalizzazione delle Imprese” e una certificazione AHK Italien che attesta le competenze acquisite secondo il profilo tedesco di Store Manager. “Lidl 2 your career” si propone come modello standardizzato per la formazione e l’assunzione di apprendisti Assistant Store Manager in tutta Italia, con un approccio che può essere replicato anche in altri settori e per altri profili professionali. In questo senso, la prospettiva è di sistema: per altre imprese che vogliono sperimentare il modello duale, per lo sviluppo dell’Istruzione Tecnica Superiore in Italia, per la standardizzazione della figura del tutor aziendale e la diffusione del contratto di Alto Apprendistato.

“Lidl 2 your career è un esempio importante della diffusione della formazione duale nel nostro Paese” ha dichiarato il Consigliere Delegato AHK Italien, Jörg Buck. “La chiave del modello duale è il ruolo attivo delle imprese nel processo di formazione: il percorso è avviato dall’azienda e gli apprendisti sono integrati contrattualmente in azienda fin dal primo giorno. I contenuti formativi sono strutturati in modo mirato per i bisogni specifici della singola impresa e il know-how viene trasmesso in modo pratico ed efficace, grazie anche alla presenza di trainer certificati. In sintesi, per le aziende significa investire davvero nello sviluppo di giovani talenti, e un progetto quale il percorso avviato con Lidl dimostra che la formazione duale, svolta con standard nazionali, è possibile in Italia”.

“Come Azienda riteniamo un privilegio, oltre che un dovere, farci carico della formazione dei giovani e offrire loro l’opportunità di costruirsi un futuro professionale di successo” ha aggiunto Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Grazie alla stretta collaborazione tra Lidl e AHK Italien siamo riusciti a quadruplicare l’offerta passando da una classe l’anno scorso a ben quattro quest’anno. Chiaro segnale che c’è spazio in Italia per questo tipo di percorso, alternativo e differenziato rispetto a quello universitario, e che i ragazzi sono pronti a cogliere questa opportunità”.

Leroy Merlin apre la prima scuola di formazione in Italia

Leroy Merlin è alla ricerca di giovani talenti da accompagnare in un percorso di sviluppo e formazione. A ottobre aprirà infatti la prima Scuola della vendita per formare i futuri venditori esperti nel settore della progettazione di ambienti interni alla casa. È possibile candidarsi in vista del recruiting day del 28 settembre 2023, nella sezione dedicata del sito. Da qui usciranno i possibili futuri collaboratori di Leroy Merlin, per i quali il 16 ottobre a Corsico (MI) si apriranno le porte della prima classe della Scuola della vendita.

Il talento ideale ha tra i 20 e i 27 anni, è neo-diplomato o neo-laureato ed è dotato di attitudine digitale, curiosità e proattività, capacità comunicative e relazionali, motivazione e passione per il mondo dell’arredo e del miglioramento della casa, anche senza aver maturato esperienza pregressa nel settore. L’obiettivo è infatti quello di formare venditori esperti di prodotti e servizi che faranno parte dei diversi Mondi Progetto di Leroy Merlin (bagno, pavimenti e rivestimenti, porte e finestre).

La scuola – la prima in Italia per Leroy Merlin – prevede un iniziale modulo di formazione di tre mesi full immersion, con lezioni di 8 ore al giorno (lunedì-venerdì) tra aula e on the job (in negozio). Gli studenti acquisiranno le conoscenze e le competenze dai collaboratori di Leroy Merlin (manager, venditori) e dai professionisti del network dei partner che l’azienda ha messo a disposizione per questo percorso di formazione onboarding finora mai realizzato in Italia. Una volta inseriti, saranno seguiti da tutor certificati e il loro apprendimento sarà costantemente monitorato: gli studenti potranno testare i propri progressi, cimentandosi con challenge e contest che gli permetteranno di evolvere come professionisti della progettazione di nuovi spazi per la casa.

Dopo la prima fase, inizierà l’affiancamento in negozio con l’inserimento in organico in veste di venditore junior, attraverso un contratto a termine finalizzato dopo sei mesi all’assunzione a tempo indeterminato come venditore esperto. I 16 futuri collaboratori saranno impiegati nei negozi di Corsico (MI), Rozzano (Mi), Carugate (MI) e Lissone (MB), in un contesto dinamico, accogliente e ideale per lo sviluppo del talento.

“In Leroy Merlin crediamo nello sviluppo del talento di tutti i collaboratori” dichiara Alberto Patti, Chief Operating Officer di Leroy Merlin Italia. “In particolare, i venditori rappresentano per noi il cuore del nostro business, perché sono loro che quotidianamente accompagnano il cliente nella realizzazione dei loro sogni, garantendo la loro soddisfazione, ispirandoli con idee e soluzioni sempre nuove. Con la Scuola della vendita facciamo un importante investimento sul capitale umano, inizialmente nella zona di Milano e Monza ma con prospettive di espansione anche in altre parti d’Italia dove siamo presenti con i nostri negozi. Da sempre ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro positivo ed inclusivo. Viviamo relazioni autentiche, basate sulla fiducia reciproca, verso il miglioramento continuo delle nostre competenze e performance. La Scuola è quindi sicuramente un’occasione per imparare un mestiere ma anche per entrare in una community in cui le persone sono sempre al centro”.

Nuovo piano strategico per Tonitto, aperte nuove posizioni anche per i giovani

Dopo aver chiuso il piano strategico quadriennale iniziato nel 2019 con risultati in linea con le attese di crescita del fatturato, Tonitto 1939 ha avviato un processo di trasformazione e managerializzazione dell’azienda con l’obiettivo di porre le fondamenta su cui appoggiare la crescita dei prossimi anni. In questa logica, accanto ai proprietari ed amministratori dell’Azienda, Luca Dovo e Massimiliano Dovo, il CDA ha visto l’ingresso di Alberto Piscioneri che con il compito di General Manager e Commercial Director supporterà il processo di managerializzazione coadiuvato dal nuovo management team appena costituito.

“La nostra volontà è continuare a crescere nel futuro prossimo” afferma Luca Dovo, AD Tonitto 1939. “Questi ultimi quattro anni ci hanno visti protagonisti del mercato pur con tutte le difficoltà relative alla situazione macroeconomica mondiale che hanno inciso non poco sul nostro sviluppo. La managerializzazione dell’azienda è un processo chiave per il nostro futuro e per la sostenibilità del nostro percorso nei prossimi anni. Per questo motivo nel pieno spirito di coesione del lavoro e dell’attuale trasformazione aziendale, abbiamo piena fiducia che assieme ai manager e ai professional che abbiamo scelto e che ogni giorno condividono i principi guida della Tonitto 1939, ovvero autenticità, bontà, sostenibilità e innovazione, andremo molto lontano”.

Con circa 50 dipendenti, Tonitto 1939, si prepara dunque a varare il nuovo piano strategico quadriennale che prevede, come già accaduto nel recente passato (con l’inserimento di 15 nuovi dipendenti dal 2022 ad oggi), anche l’ingresso di nuove risorse e investimenti in formazione. In tal senso, da segnalare due importanti posizioni strategiche attualmente aperte: Head of Quality Assurance e Responsabile Amministrazione e Finanza. È possibile candidarsi direttamente sul profilo Linkedin dell’azienda, dove sono presenti le Job Descriptions delle posizioni, o inviando un autocandidatura via email a candidates@tonitto.com

L’azienda prevede inoltre l’attivazione di diversi stages per giovani determinati e ambiziosi che vogliono cimentarsi in una nuova esperienza lavorativa. In questo senso, tutte le funzioni aziendali (Finance, Supply Chain, Industrial, Commerciale, Operations, R&D, Quality) sono alla ricerca di nuovi talenti che possano aggiungersi alla squadra e dare il loro contributo.

Giovani e lavoro, Lidl avvia le nuove selezioni per il progetto di formazione duale

Lidl Italia continua a investire sui giovani talenti e, a un anno dal lancio della prima edizione, avvia un nuovo ciclo di selezioni per il percorso di formazione duale “Lidl 2 your career”, in collaborazione con AHK Italien, la Camera di Commercio Italo-Germanica. Visto l’ottimo riscontro ottenuto dalla scorsa edizione, il progetto è stato riconfermato presso l’ITS Academy Machina Lonati di Brescia ed esteso anche a ITS Eccellenza Agroalimentare Toscana di Firenze e Fondazione ITS Servizi alle Imprese di Roma, permettendo così una copertura territoriale più ampia. Ciascun istituto avvierà una classe di 30 studenti, permettendo complessivamente a 90 ragazzi e ragazze – il triplo rispetto alla precedente edizione – di intraprendere il percorso biennale per diventare Assistant Store Manager in Lidl Italia.

“Quest’anno la seconda edizione di Lidl 2 your career triplica il numero di partecipanti con l’avvio di tre nuove classi di apprendisti” commenta Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia. “I giovani rappresentano il futuro del nostro Paese ma spesso sono in difficoltà ad orientarsi nel mondo del lavoro o non trovano realtà disposte a prendersi carico della loro formazione. Il nostro ambizioso obiettivo è offrire ai migliori talenti l’opportunità di costruirsi un futuro professionale di successo, attraverso un’offerta formativa innovativa e all’avanguardia. Un progetto che unisce il meglio della formazione terziaria professionalizzante italiana con gli standard di formazione duale tedeschi, per cui è stata naturale la scelta avere al nostro fianco AHK Italien, un partner esperto nella progettazione di percorsi duali”.

“Come AHK Italien lavoriamo da sempre per diffondere il modello duale in Italia. Nel progetto Lidl 2 your career, che quest’anno vede partire la sua seconda edizione, abbiamo curato la fase di progetto e avviamento delle attività applicando metodi e parametri del modello tedesco” ha aggiunto Joerg Buck, Consigliere Delegato Camera di Commercio Italo-Germanica. “Il risultato è che gli apprendisti assunti da Lidl vengono formati secondo un modello di sviluppo delle competenze professionali consolidato e riconosciuto, una garanzia tanto più importante ora che il progetto, dalla sola Lombardia, si estende a Lazio e Toscana. Sulla base dei risultati positivi dello scorso anno, siamo convinti che questo ampliamento gioverà non solo a Lidl ma anche alla diffusione della formazione duale in Italia nel suo complesso, ampliando le possibilità per i giovani coinvolti”.

Il biennio di studi vedrà l’alternarsi di fasi teoriche in aula e formazioni pratiche in punto vendita, con la finalità di conseguire un doppio titolo: il diploma di Tecnico Superiore, titolo di studi per la formazione terziaria corrispondente al V livello del Quadro europeo delle qualifiche EQF, accompagnato da una certificazione delle competenze professionali, rilasciata da AHK Italien sul profilo tedesco di riferimento. Fin dal primo giorno, gli studenti risulteranno assunti con un contratto di Apprendistato di alta formazione e ricerca, potendo così percepire uno stipendio mensile e accedere a tutti i benefit previsti per i collaboratori di Lidl Italia. Al termine dei due anni, i brillanti neodiplomati avranno acquisito tutte le competenze per ricoprire in autonomia il ruolo di Assistant Store Manager e verrà loro offerto un contratto di assunzione a tempo indeterminato presso i punti vendita Lidl di tutta Italia.

Le selezioni avranno luogo da giugno fino al termine dell’estate, mentre nei mesi di luglio e settembre l’Azienda organizzerà alcuni eventi di presentazione online, rivolti ai giovani e alle loro famiglie. Il form di iscrizione agli eventi di presentazione e tutte le informazioni sul percorso sono disponibili a questo link

Coop, firmato protocollo straordinario per lavoratori

Ieri è stato sottoscritto da ANCC Coop, da Confcooperative Consumo e Utenza e da A.G.C.I. AGRITAL e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil un Protocollo straordinario per i dipendenti da Imprese della Distribuzione Cooperativa con l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori in un contesto economico attuale straordinario, caratterizzato da un lungo periodo di pandemia che ha interessato tutto il mondo e dalla guerra in Europa.

L’Accordo prevede il riconoscimento di un importo una tantum pari a 350 euro lordi al IV livello e l’erogazione, a decorrere da aprile 2023, di una somma pari a 30 euro lordi di aumento mensile al IV livello come acconto sui futuri aumenti contrattuali.

La firma del Protocollo, si inserisce in un percorso consolidato di relazioni sindacali positive che, anche in questo contesto economico molto complicato con dinamiche che hanno determinato l’aumento dei costi di funzionamento, tensioni inflattive forti all’acquisto e una crescente minor capacità di spese delle famiglie del nostro Paese, ha consentito di trovare soluzioni tangibili a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori.

Amadori cerca personale, previste 700 assunzioni in tutta Italia

Il gruppo Amadori ha avviato un importante percorso di ricerca personale e assunzione per oltre 700 persone su tutti i siti principali della sua filiera integrata: in particolare in Romagna, per gli stabilimenti produttivi di Cesena e Santa Sofia (FC), per i siti in Abruzzo, a Mosciano S. Angelo (TE) e per le altre sedi in tutta Italia.

L’azienda sta cercando figure ad ogni livello professionale: dagli addetti alla produzione ai magazzinieri, da figure tecniche e ingegneristiche legate alla manutenzione a diversi ruoli tecnico-amministrativi, oltre a figure in ambito HR, Marketing, IT e commerciale.

Per facilitare il processo di selezione, Amadori ha riprogettato tutta la sezione “Lavora con Noi” del sito all’interno del quale si possono trovare tutte le opportunità di lavoro e a cui ci si può candidare. La sezione è completata da una serie di informazioni integrative e interviste ai dipendenti, che mirano a raccontare nel dettaglio la diversificata offerta professionale che Amadori propone lungo tutta la sua filiera integrata.

Questa importante campagna di recruiting conferma la strategia di sviluppo e crescita che Amadori sta perseguendo da diversi anni e che intende portare avanti attraverso importanti investimenti strategici, che stanno rendendo sempre più innovative e tecnologicamente avanzate le strutture produttive del Gruppo.

“Il gruppo Amadori dà lavoro oggi a quasi 9.500 persone, di cui 51% donne e il 49% uomini, in rappresentanza di oltre 80 nazionalità differenti: una comunità varia e integrata, che rappresenta la nostra forza ed esprime al meglio i valori aziendali”, ha dichiarato Flavio Amadori, presidente di Amadori S.p.A. “Investiamo da anni nella formazione professionale, attraverso la nostra Amadori Academy che, nel solo 2021, ha erogato oltre 54 mila ore di formazione ad ogni livello. Continueremo a investire in questo ambito strategico per tutti i dipendenti. Il nostro obiettivo è crescere insieme alle nostre persone”.

Questo piano di assunzioni su larga scala è coerente con la crescita a doppia cifra di Amadori che, grazie a un ambizioso piano di investimenti, punta a raggiungere i 2 miliardi di euro di fatturato nei prossimi 5 anni.

Amadori
Fondata nel 1969 e con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Il Gruppo, che può contare sulla collaborazione di oltre 9.000 persone, tutte in Italia, si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, formata da: 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e 1 in conto lavorazione, oltre 800 allevamenti sia a gestione diretta che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutto il Paese.

Action, 500 nuove assunzioni nel 2023

Action, la catena di discount non food a più rapida crescita in Europa che ha debuttato in Italia nell’aprile 2021 e conta già 500 dipendenti in 24 punti vendita in Lombardia, Piemonte e Veneto, prevede di assumere più di 500 persone nel 2023 per sostenere la crescita della sua rete di negozi nel Paese.

Il marchio, che ha debuttato in Italia nell’aprile 2021 a Vanzaghello (Milano) e Torino, punta ad espandere la propria presenza nel Nord Italia e verso le regioni centrali il prossimo anno prevedendo di raddoppiare le proprie dimensioni. Le posizioni aperte sono per impiegati di negozio, assistenti di negozio, store manager, regional manager in sei nuove regioni: Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Trentino-Alto Adige, oltre a Lombardia, Piemonte e Veneto, dove il marchio è già presente.

Oltre ai requisiti specifici richiesti per ciascuna figura professionale, come diploma di scuola superiore o universitario, esperienza nel campo della vendita al dettaglio e in particolare nei beni di largo consumo, Action richiede persone motivate ed entusiaste che sposino i valori del brand. Ma non solo. A livello centrale Action ha aperto la ricerca di altre figure professionali come facility store coordinator, real estate process coordinator, project manager, avvocati, HR business partner, compensation manager.

“Con la nostra rapida crescita, il prossimo anno raddoppieremo le dimensioni dell’Azienda in Italia” ha dichiarato Davide Patruno, HR Manager in Italia di Action. “Per tutte le posizioni che occupiamo – dai dipendenti dei negozi, ai real estate managers – condividiamo i valori di Action: orientamento al cliente, lavoro di squadra, semplicità, disciplina, attenzione ai costi e rispetto. Questi sono il fulcro del nostro successo, poiché forniscono la base per la nostra interazione reciproca, con i nostri clienti e i nostri partner commerciali”.

Lavorare in Action significa entrare in un programma di crescita professionale ed economica strutturato. Attualmente, più del 50% degli store manager è costituito da personale promosso internamente grazie a un percorso di formazione e crescita che accompagna i dipendenti dal momento in cui entrano a far parte della realtà Action.

“Siamo convinti che le promozioni interne siano un driver di ingaggio e fidelizzazione dei nostri dipendenti, così come gli elementi necessari per preservare il nostro DNA. La nostra rapida espansione ci dà la possibilità di offrire diverse opportunità di promozione interna perché per noi le persone sono la chiave del nostro successo. Il loro impegno e la loro energia ci consentono di soddisfare le nostre ambizioni”, ha concluso Patruno.

Per candidarsi basta collegarsi al sito https://it.action.jobs/job-alert selezionando l’area di interesse o la posizione che si desidera ricoprire.

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