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Italiani innamorati dei legumi: Bonduelle evidenzia numeri e abitudini in una ricerca

Il 10 febbraio si celebrerà la Giornata Mondiale dei Legumi: per l’occasione Bonduelle ha svolto una ricerca per analizzare abitudini, preferenze e motivazioni che portano gli italiani a un crescente consumo di legumi.

Il primo dato importante che emerge riguarda la “legumania” crescente che sta interessando più del 90% dei consumatori nel nostro Paese. Non si tratta di una moda passeggera ma di un vero e proprio trend culinario: per il 45% degli intervistati infatti, i legumi sono un elemento cardine della dieta quotidiana. Buoni e nutrienti, questi vegetali sono considerati tra gli alimenti più versatili del pianeta, ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo, grazie alla presenza di vitamine del gruppo B, ferro, rame, magnesio, zinco, fosforo, ma anche fibre, carboidrati e proteine. L’84% conosce queste proprietà nutritive e, a qualsiasi età, i benefici dei legumi sono il motivo principale per cui vengono inclusi nella propria dieta. Le generazioni più giovani tengono in considerazione soprattutto l’ambiente: due intervistati su tre si dicono consapevoli dei benefici ambientali del consumo di legumi e un terzo di loro favorisce il consumo di proteine vegetali proprio per una maggiore attenzione all’ambiente.

Il 48% dei rispondenti ritiene però che i benefici dei legumi non siano sufficientemente comunicati ai consumatori, e il 90% di questi è dell’avviso che le aziende, le scuole e le istituzioni debbano avere un ruolo attivo nell’educazione e promozione del consumo di legumi.

Per quanto riguarda le abitudini di consumo invece, i legumi in vetro o in latta si confermano tra i preferiti, in particolare ceci e fagioli borlotti. A contribuire alla popolarità dei legumi sul territorio italiano ci sono pure la tradizione mediterranea e le ricette popolari, ma in crescita sono le tendenze contemporanee provenienti dalla ristorazione internazionale che portano a sperimentare sfiziosità etniche per viaggiare col palato.

Legumi, quotazioni all’ingrosso raddoppiate nell’ultimo ventennio

Da quanto emerge dalle elaborazioni di BMTI sui dati rilevati nei mercati all’ingrosso della rete Italmercati, nell’ultimo ventennio sono raddoppiati i prezzi all’ingrosso dei legumi principalmente consumati: lenticchie, fagioli borlotti, fave e ceci.


Tra le cause, due fattori: da una parte l’aumento del consumo di questi prodotti a favore di regimi alimentari che prediligono proteine vegetali; dall’altro, un aumento del consumo legato allo stabilizzarsi in Italia di diverse popolazioni che hanno mantenuto le loro tradizioni culinarie in cui è previsto un alto utilizzo di legumi.

Per far fronte all’aumento della domanda, anche la produzione italiana degli ultimi venti anni è nettamente aumentata.

Sebbene quelle dei legumi siano quotazioni piuttosto regolari e non soggette a bruschi cambiamenti, per alcuni di essi i prezzi sono più che raddoppiati negli ultimi venti anni. In particolare quelli delle lenticchie, che nel 2005 erano intorno ai 0,80 euro/Kg, nel 2022 hanno raggiunto quasi i 2,00 euro/Kg. Raddoppiati anche i prezzi dei fagioli borlotti che da 1,10 euro/Kg nel 2005 a quasi 2,00 euro/Kg nel 2022 mentre per i ceci è stato registrato un picco dei prezzi intorno al 2018 a causa di una forte siccità che ha coinvolto il Messico e altri Paesi del Nord America, rientrato negli anni successivi e riconducendo il prezzo da 2,70 euro/Kg ai 2,00 euro/kg.

ILTA Alimentare presente a MARCA con la sua linea AMÍO

ILTA Alimentare, società fondata nel 2015 con sede a Venezia, specializzata nella selezione, confezionamento e commercializzazione di legumi e cereali, e conosciuta grazie al brand AMÍO, da gennaio ha conquistato la Spagna con la linea dei mix denominati Armonia de Legumbres AMÍO che saranno distribuiti in 400 supermercati appartenenti alle tre catene spagnole Consum, AhorraMas ed Eroski.

Nel Retail italiano, il brand AMÍO è presente  con tre linee di prodotto:

  • la linea mainstream “Le nostre selezioni” in dodici referenze tra lenticchie, fagioli, ceci e piselli selezionati da AMÍO e confezionati con un packaging riciclabile;
  • la linea BIO da Filiera 100% italiana, tracciata fino al campo di coltivazione e composta da 10 referenze tra legumi secchi e cereali provenienti da circa venti aziende dislocate in Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria che hanno aderito al progetto di Filiera di ILTA Alimentare;
  • la linea ZuppamiXlegumi, una linea di 5 mix con legumi e cereali ideali per le zuppe, realizzata con la collaborazione di Smartfood, programma di ricerca in Scienza della Nutrizione e Comunicazione promosso dalla Fondazione IEO – CCM. Si tratta di un raro esempio in cui un’azienda ha affidato a un team di ricerca legato a un IRCCS (Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico) la formulazione di un prodotto per la grande distribuzione.

ILTA Alimentare sarà presente per la prima volta a Marca dal 16 al 17 gennaio 2019 nei padiglioni di Bologna Fiere (Padiglione 30 – Stand E/41).

Chi è ILTA

ILTA Alimentare S.p.A. opera nel suo stabilimento di 6.000 mq situato a Marghera, una posizione strategica nel territorio europeo. Gli impianti sono dotati di tecnologia d’avanguardia per la pulitura e il confezionamento dei legumi garantendo i più alti standard qualitativi (certificazioni BRC British Retailer Consortium, IFS International Food Standard e BIO).

I legumi e i cereali che arrivano nello stabilimento di Marghera (Ve) vengono processati, controllati e confezionati in un pack ad alto livello di servizio destinato a soddisfare i mercati di tutta Europa nei canali modern trade, food service e industria.

Nel mese si settembre 2018 è stato sottoscritto un aumento di capitale di 8 milioni di euro che ha portato a 11,5 milioni di euro il capitale sociale di ILTA Alimentare. Questo aumento di capitale è legato alla crescita dei volumi di produzione registrate nell’ultimo esercizio, all’aumento delle commesse da parte di primari gruppi europei e alla conseguente necessità di raddoppiare la capacità produttiva delle linee di confezionamento presso lo stabilimento di Venezia. Inoltre, per integrare verticalmente la filiera produttiva, è stato deciso di effettuare investimenti diretti sulla produzione agricola così da poter avere un controllo totale del prodotto dal campo al piatto del consumatore. 

 

 

SmartFood Ieo sviluppa per Amìo una linea ideata utilizzando ricerche scientifiche

Si fa presto a dire sano, naturale, nutrizionalmente corretto, ma non sempre ciò che sembra, magari per una scelta di packaging azzeccata, è: ILTA Alimentare allora con il brand AMÍO ha deciso di affidare a SmartFood, il programma di ricerca in Scienza della Nutrizione e Comunicazione promosso dalla Fondazione IEO – CCM lo sviluppo di una linea, ZuppamiXlegumi, con tre nuovi mix a base di legumi e cereali.

Sugli scaffali da novembre con Esselunga, prima catena a commercializzarla nella Gdo, la linea Amìo di compone di ZuppamiXlegumi e Avena, ZuppamiXlegumi e Farro e ZuppamiXlegumi e Grano Saraceno. Per la prima volta un’azienda alimentare sottosta ai “diktat” di un ente scientifico per la realizzazione di un suo prodotto. Non si tratta di un bollino su un articolo preesistente, ma dell’ideazione vera e propria di una linea realizzata utilizzando ricerche scientifiche.

 

Alternativa bilanciata per un pasto completo vegetale

Come ha sottolineato oggi alla presentazione oggi della linea Lucilla Titta, coordinatrice del Programma SmartFood IEO, i mix sono stati interamente ideati da SmartFood, e alla base della scelta c’è il piatto alimentare di Harvard. «Con una porzione di mix (una confezione ne contiene circa quattro, ndr), e l’aggiunta di frutta e verdura si ottiene un pasto completo e bilanciato, l’equivalente proteico di un pasto con un primo di pasta e un secondo di carne. Ma le proteine dei legumi, che garantiscono la stessa quantità di aminoacidi, non portano con sé quei fattori di rischio legati alle proteine animali, come grassi saturi e sale, mentre apportano fibre e sali minerali molto utili come prevenzione verso tumori e malattie cardiovascolari. Il nostro consiglio è di utilizzare proteine vegetali un minimo di tre giorni a settimana».

I mix sono scelti sulla base dei loro profili nutrizionali e sono combinati insieme per creare il giusto mix di carboidrati e proteine all’interno di ricette dove gli ingredienti si sposano perfettamente, con un tempo di cottura omogeneo (e non è necessario l’ammollo), un gusto bilanciato e un elevato contenuto di fibra alimentare, proteine e sali minerali, tutti derivanti da fonti di origine vegetale. I tre Mix sono stati formulati per tutti ma ognuno ha una caratteristica che lo rende più adatto alle diverse esigenze delle donne, degli uomini, dei bambini e degli anziani.

«SmartFood è il programma di Ieo con due obiettivi: ricerca e divulgazione. Con questo progetto abbiamo davvero annullato la distanza tra scienza e popolazione arrivando concretamente fino alla tavola del consumatore» ha concluso Titta.

 

Una categoria che vale 110 milioni di euro, in crescita

«I legumi hanno oggi un mercato del tutto diverso rispetto a solo dieci anni fa – ha detto Fabrizio Cantoni di ILTA Alimentare – passando da cibo povero ad alimento a tutto tondo sdoganato dagli chef stellati e dalla ristorazione, nonché alternativa valida (e spesso ricercata da vegetariani, vegani e flexitariani) alle proteine di origine animale. Il mercato dei legumi secchi vale in Italia 110 milioni di euro, dati Nielsen, con 30 mila tonnellate e una crescita costante che l’anno scorso è aumentata per i mix del 2% a volume. Ma nella Gdo i legumi si stanno diffondendo anche in altri ambiti come i precotti e i piatti pronti».

Parlando del progetto ha detto: «Abbiamo seguito una strada chiara, ogni fase è stata certificata da SmartFood. Ora la sfida sarà far capire il valore del prodotto al consumatore, e lo faremo anche con delle comunicazioni instore. Esselunga ci ha già adottati, e stiamo parlando con varie catene nazionali, da nord a sud, per l’inserimento a scaffale. È un progetto che va spiegato, complesso, che racchiude in sé una serie di esigenze: nutrizionali, ma anche di gusto e di praticità». 

 

Etichetta, sito, social, tra comunicazione ed educazione 

«Siamo un’azienda digital first, il nostro sito e la pagina Facebook contengono anche ricette ideate dallo chef Franco Aliberti, ma anche informazioni e consigli nutrizionali; inoltre sfatiamo una serie di falsi miti sul fronte della nutrizione» spiega Cantoni. Che sottolinea poi la centralità dell’etichetta: tutte le informazioni e le frasi riportate sul pack sono scientificamente giustificabili. E questo, nella confusione imperante, vuole un certo tipo di consumatore.

AMÍO nasce nello stabilimento veneziano di ILTA Alimentare Spa, azienda italiana fondata nel 2015 e parte di ILTA Commodities SA basata a Ginevra. Il gruppo, che da oltre quarant’anni seleziona e vende in tutto il mondo legumi e cereali, è presente nelle più importanti aree di produzione nel mondo.

 

 

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