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La Linea Verde punta agli amanti della cucina spagnola con la Tortilla DimmidiSì

L’interesse degli italiani per la cucina internazionale può dare lo spunto all’innovazione. L’esempio arriva da La Linea Verde, che presenta la Tortilla DimmidiSì, declinando al vegetale una ricetta classica della tradizione gastronomica spagnola. Lo spazio, a giudizio dell’azienda, c’è: secondo i dati GFK Sinottica 2024, il 56% degli italiani consuma cibi stranieri, con un incremento del 15% rispetto al 2019, e se da un lato la cucina cinese e giapponese restano tra le più apprezzate, dall’altro si registra una forte crescita di attenzione per quella messicana e spagnola.
La Tortilla DimmidiSi è proposta in tre varianti: Classica con patate; Con Zucchine, definita dall’azienda più fresca e leggera; Alla Campesina, arricchita con un mix di verdure fra cui zucchine, spinaci e peperoni, per chi predilige i sapori decisi. Senza glutine e senza conservanti, le referenze si prestano a diversi momenti di consumo: come piatto principale, abbinate ad un’insalata fresca, o a cubetti, servite come aperitivo. Il formato da 250 g è adatto sia per la condivisione sia per il consumo individuale come piatto unico. Il target sono i cosiddetti urban tasters, consumatori pronti alla sperimentazione e inclini alla convivialità, alla ricerca di soluzioni che siano salva-tempo senza trascurare la dimensione del gusto. Le tonalità vivaci del packaging mirano a valorizzare gli ingredienti e conquistare visibilità nel banco frigo dell’ortofrutta, mentre il film della confezione trasparente offre una chiara percezione del contenuto.
La nostra azienda è da sempre pioniera nell’accogliere e anticipare i food trend – dichiara Matteo Laconi, Direttore Marketing La Linea Verde Group – investendo costantemente in innovazione per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. La crescente inclinazione verso la fusione gastronomica e un desiderio di esplorare sapori nuovi sono per noi un’opportunità per integrare elementi esotici nelle preparazioni quotidiane, offrendo al pubblico esperienze culinarie uniche. Il nostro obiettivo è attrarre un pubblico giovane, sempre più attento alla praticità e al gusto, ma anche alla possibilità di condividere e sperimentare nuovi orizzonti gastronomici, senza mai compromettere la qualità che da sempre contraddistingue i nostri prodotti”.

Riso Scotti in formato cups con “Apri, Scalda e Gusta come vuoi!”

Ovviamente a base di riso, ma proposto in una versione che ne esalta la praticità. La linea “Apri, Scalda e Gusta come vuoi!” di Riso Scotti è composta da cups che si conservano a temperatura ambiente e si preparano in un solo minuto grazie al passaggio in microonde o in padella. La confezione stessa è stata studiata per un consumo immediato, senza bisogno di piatti o stoviglie. Si tratta di basi di riso cotto a vapore – quindi né troppo secco né troppo umido, per garantire una consistenza ideale – in quattro varianti: Basmati, Chicco Lungo, Integrale, Venere. Senza altri ingredienti aggiunti, le cups di Riso Scotti sono pensate per chi desidera semplicità e benessere nella propria alimentazione quotidiana, combinando la comodità di un piatto pronto con la versatilità del riso. Possono essere personalizzate con verdure, carne, pesce o salse, in modo da realizzare un piatto unico. Il target individuato da Riso Scotti è chi cerca soluzioni per il lunch box o per una cena veloce, ma la linea risponde anche alla tendenza del meal prep, permettendo di organizzare i pasti in anticipo. Le cups di riso “Apri, Scalda e Gusta come vuoi!” di Riso Scotti sono disponibili per l’acquisto online sull’e-shop ufficiale dell’azienda www.risoscotti.biz, al prezzo di 2 euro ciascuna, oppure su Amazon.

 

 

Boom per la startup Saporeeto che punta al milione di fatturato

Una capacità produttiva di 250.000 porzioni al mese con un aumento del +600% tra agosto 2023 e agosto 2024, un milione di piatti pronti al mese entro il 2027, una crescita di fatturato da € 256.000 del 2023 al milione previsto per quest’anno e il traguardo fissato a €14 milioni entro il 2027: sono le cifre che, a un anno dal suo ingresso sul mercato per mano di Tommaso Pelladoni e l’incubatore Axxelera, attestano la crescita di Saporeeto, la startup food tech che intende rivoluzionare il mercato dei pasti pronti puntando su sostenibilità e R&D. Una crescita che ha trovato terreno fertile in un mondo fortemente dinamico, quello del food & beverage, popolato da consumatori sempre più consapevoli e inclini a preferire alimenti poco impattanti sull’ambiente, non senza un occhio al portafoglio e alla semplicità di preparazione.

“Questi numeri ci confermano quello in cui abbiamo creduto fortemente sin dal primo giorno, vale a dire la portata innovativa del nostro progetto e l’impatto positivo che questo avrebbe potuto avere sui consumatori. L’aspetto a cui teniamo molto, infatti, e su cui puntiamo di più è la parte di ricerca e sviluppo che avviene nel nostro Food Lab, dove testiamo e assaggiamo in continuazione nuove ricette da proporre al mercato: a quello italiano, da cui siamo partiti, e presto anche a quello straniero, verso il quale stiamo già muovendo i primi passi”, commenta Tommaso Pelladoni, General Manager di Saporeeto.

A guidare la produzione di Saporeeto, che entro il 2027 si propone di raggiungere 1 milione di pasti realizzati ogni mese, è il trend dei flexitariani, che secondo un recente studio di Ipsos interessa il 12% degli italiani che seguono questo regime alimentare tutto l’anno (il 30% solo saltuariamente). Globalmente invece, quasi il 70% degli intervistati abbraccia questo genere di alimentazione, che prevede un consumo ridotto di carne e pesce per motivi di salute, etici o economici, scegliendo alternative vegetali e sostituendo la carne con le verdure (nel 57% dei casi), altre proteine animali (48%) e con i legumi (42%). Quando intervistati sul perché assumano questo tipo di alimenti, il 38% dei partecipanti dichiara di volersi prendere cura della propria salute preventivamente, il 16% per dimagrire e il 32% per ragioni economiche.

Tra i milestone per il futuro prossimo di Saporeeto, attualmente presente in cinque insegne della Gdo tra le più diffuse del Nord Italia, c’è l’approdo su alcuni marketplace italiani nel corso del 2025, oltre alla partecipazione alle fiere del settore, nazionali e internazionali. “La cucina per noi italiani fa parte del quotidiano, è tradizione e storia, ma anche legami, ricordi. Ecco perché nei nostri piatti pronti portiamo l’incontro fra questi aspetti e l’innovazione, le nuove tendenze delle persone, le necessità che non sono più quelle di una volta ma che vertono sempre più in direzione di un atteggiamento salutare e sostenibile. Saporeeto è un laboratorio di idee e di open innovation, sia verso il consumatore finale che le aziende e i retailer. Il nostro team di R&D, infatti, è a disposizione anche del settore B2B, per chi vuole sviluppare piatti pronti di qualità e ottimi al gusto in private label”, conclude Pelladoni.

Noi&Voi, la nuova linea di piatti pronti di C3

La linea di ready meals Noi&Voi, a base vegetale, rappresenta una categoria in forte crescita che premia la richiesta di prodotti sani ad alto contenuto di servizio. La linea si articola in sei referenze: Riso basmati, Riso Integrale e selvaggio, Insalata di riso, Farro alla Mediterranea, Paella di verdure, Cous Cous con verdure, in comode confezioni doypack da 220g. Cotti a vapore, senza conservanti, con l’aggiunta di olio extra vergine di oliva italiano, i ready meals possono essere gustati al momento o scaldati direttamente nella confezione al microonde per 90 secondi, o in padella.

“La nuova linea di ready meals Noi&Voi conferma la forte sinergia del Consorzio con i maggiori brand dell’industria e l’evoluzione costante del nostro marchio nell’ampia offerta di linee di prodotti. L’apprezzamento dei consumatori verso i prodotti salutistici e innovativi e light ci vede coinvolti in questo comparto che continua a registrare una crescita rilevante sul mercato, in linea con i nuovi stili di vita” afferma Eugenio Morlacchi, Direttore Commerciale di C3.

“Guardiamo al futuro della Mdd sempre più al servizio e alla sostenibilità. Il marchio Noi&Voi, denominatore comune per le insegne del gruppo, si evolve costantemente registrando un crescente apprezzamento da parte dei consumatori per la qualità al miglior prezzo tutti i giorni dell’anno. Anche in un momento difficile come quello attuale, la scelta è quella di rimanere comunque fedele alla propria mission applicando la politica commerciale dell’everyday low price”.

Gruppo Beretta, raffica di novità e fatturato oltre il miliardo di euro

Prima il Covid, poi l’esplosione dei costi legata anche al conflitto scatenato dalla Russia contro l’Ucraina, infine l’inflazione generalizzata e galoppante. Guardando al contesto, verrebbe da dire che non è mai un buon momento per innovare, soprattutto in una categoria come i salumi, che scontano una naturale diffidenza del consumatore verso le novità. Ma un capitano di categoria per restare tale deve assumersi i suoi rischi ed è quanto ha fatto il Gruppo Beretta, presentando in occasione di Tuttofood una raffica di nuovi prodotti. Nato nel 1812 a Barzanò, in Brianza, come negozio di salumeria, il gruppo ha superato nel 2022 – complice l’inflazione – la soglia del miliardo di fatturato, attestandosi a 1.087 milioni di euro.

Tra mercato italiano ed estero c’è stata una perfetta parità – dichiara Enrico Farina, Direttore Marketing di Gruppo Beretta – mentre la produzione complessiva ha raggiunto le 160.000 tonnellate. In base ai dati Circana, nell’ambito del largo consumo in Gdo, comprensivo di cura casa e persona, siamo la 23esima azienda per fatturato, a fronte del 25esimo posto di due anni fa. Il gruppo ha 3.500 dipendenti in ben 29 siti produttivi nel mondo, anche perché è quello con il maggior numero di Dop e Igp prodotte internamente e non solo commercializzate, il che impone di produrre nelle aree tipiche. Ai tre stabilimenti negli Usa a breve se ne aggiungerà un quarto, a mezz’ora circa da New York, mentre quello cinese sta raddoppiando la sua capacità produttiva. Infine, siamo la marca più conosciuta nei salumi in Italia, con il 40% di Top of mind, a fronte del 9% del secondo competitor. Nella notorietà spontanea arriviamo al 64%, mentre nostri concorrenti si fermano al 28% circa. E siamo noti anche per l’innovazione”.

E qui arriviamo alle novità, a cominciare da Puro Beretta, linea nata nel 2018 che oltre a essere senza antibiotici, ora è anche senza conservanti. La nuova ricetta delle tre referenze – Il Cotto, Il Crudo e Il Pollo – sostituisce il conservante nitrito di sodio con una miscela di estratti naturali derivanti da alcuni frutti e ortaggi del Mediterraneo, particolarmente ricchi di polifenoli, in grado di assolvere alle stesse funzioni. La shelf life resta identica, mentre il packaging è stato rivisto per comunicare ancora più efficacemente le informazioni principali al consumatore, aumentandone la leggibilità. “Non è il primo prosciutto cotto senza conservanti – precisa Farina – ma è il primo senza antibiotici e conservanti, passaggio fondamentale, anche perché siamo riusciti a mantenere intatte le caratteristiche organolettiche, così come il colore roseo e la consistenza”.

Referenza simbolo di Beretta sono i Salamini: “Il segmento dei salami snack cresce a doppia cifra – sottolinea Farina – ed è l’unico in controtendenza in un mercato del libero servizio che dall’inizio del 2023 ha cominciato ad arretrare non solo a volume, come accaduto nella parte finale del 2022, ma anche a valore”. Due i nuovi formati proposti: Salamini Aperibag è una confezione da 112 g, richiudibile, ideata per i momenti di condivisione, come le feste e gli aperitivi casalinghi; Salamini Pocket è un formato da 5 Salamini (28 g) da portare con sé per uno snack o una merenda in tutte le occasioni di consumo. Inoltre, la famiglia degli Originali Salamini Beretta si allarga con gli Snack di Bovino con Bresaola, variante pensata per ampliare il target di riferimento con uno prodotto ad alto contenuto proteico, visto che ha 37 g di proteine per 100 g.

A cavalcare il trend delle proteine è soprattutto Protein, una nuova linea di snack composta da tre referenze in stick a base di carne di bovino, suino e tacchino con grammature comprese fra i 48 g e i 52 g e un elevato apporto proteico per porzione in evidenza sulle confezioni: 23 g per gli stick di tacchino, 22 g per gli stick di suino e 19 g per gli stick di bovino. La linea Protein si contraddistingue per un packaging chiaro, dai colori impattanti, che consente di conservare i prodotti fino a 22°C rendendoli adatti al consumo fuori casa e dunque anche al canale vending. Nell’ambito degli aiuti in cucina arrivano Stick di pancetta affumicata, Stick di pancetta dolce, Listarelle di guanciale 100% Italiano, in vaschetta monodose da 100 g caratterizzata da una creatività colorata e sviluppata in verticale, a rappresentare una ricetta e quindi un possibile utilizzo.

Forte dell’expertise maturata con il Bacon Fette, prima referenza di mercato nel mondo delle pancette affettate, Fratelli Beretta ora presenta Bacon x Burger, la cui caratteristica distintiva è il taglio: la pancetta affumicata si presenta in sei fette più spesse per ottenere un effetto croccantezza ancora maggiore. Realizzato con materia prima 100% italiana, Bacon x Burger è disponibile in vaschette da 40 g, quantità ideale per comporre due hamburger e ridurre gli sprechi, ed è caratterizzato da un packaging che richiama lo street food a stelle e strisce. Il suggerimento di Beretta ai retailer è di prevedere per questa referenza una doppia esposizione, rispettivamente tra i salumi a libero servizio e nel banco macelleria. Infine, novità anche per i piatti pronti Viva La Mamma Beretta: il brand rilancia nel segmento dei risotti pronti, in cui rivendica la leadership con circa un 50% a volume, e propone un Risotto ai Formaggi (prezzo consigliato 3,49 euro), aggiungendo poi alla gamma anche gli Spaghetti alla Carbonara (3,89 euro) e una Insalata di Pasta (3,99 euro) da poter consumare calda o fredda.

La Linea Verde a Cibus, qualità, networking ed entusiasmo

Due giorni fa si è chiusa con successo la 21° edizione di Cibus International Food Exhibition. La Linea Verde, in quanto leader di IV gamma e player ai vertici del mercato dei piatti pronti freschi, ha partecipato con convinzione alla più importante fiera internazionale sull’agroalimentare italiano che ha richiamato migliaia di visitatori. Tanta la soddisfazione del gruppo bresciano per le occasioni proficue di networking e la vivace presenza sullo stand di stakeholder, clienti e stampa.

“La Linea Verde non poteva mancare a Cibus dove ci auguriamo, per le prossime edizioni, che la presenza dell’ortofrutta sia sempre più numerosa in rappresentanza di un comparto di primo piano del food Made in Italy” dichiara Domenico Battagliola.

La fiera è stata l’occasione per far conoscere e assaggiare le novità della stagione, fra cui la nuova insalatona con Speck e Brie, il Poke con Tonno affumicato certificato Dolphin Safe, l’estratto Purple Energy ai Frutti di Bosco e la Limited Edition Vintage Cedrata e Chinotto sempre nella gamma degli estratti freschi. Ottimi i feedback di coloro che hanno avuto modo di vedere e gustare e prodotti.

Proprio il Poke con Tonno affumicato e la Limited Edition Vintage degli Estratti sono stati esposti nella speciale area espositiva “Cibus Innovation Corner”, dedicata ai 100 prodotti più innovativi tra quelli presenti in fiera.

Ossobuco Gourmet, una prelibatezza firmata Recla

Recla amplia la gamma dei “piatti pronti” lanciando l’Ossobuco Gourmet in grammatura da 450g, un piatto della tradizione culinaria italiana realizzato da Recla in collaborazione con tre famosi chef altoatesini d’eccellenza.

Per la sua preparazione si utilizza solo carne fresca di suino di primissima qualità, lavorata dai mastri macellai di Recla e accompagnata da un delizioso sugo a base di pomodoro, verdure fresche ed erbe aromatiche.

La precottura sottovuoto a bassa temperatura per diverse ore rende l’Ossobuco Gourmet di Recla un piatto tenero e ricco di gusto, rigorosamente senza lattosio e senza glutine.

All’interno della confezione sono presenti 2 ossobuchi equivalenti a due porzioni; la cottura sottovuoto (“sous-vide”) consente una lunga conservazione del prodotto fuori dal frigo a temperatura ambiente, senza l’utilizzo di conservanti aggiunti.

L’Ossobuco Gourmet di Recla è un prodotto che risponde al trend in crescita dei piatti pronti gourmet: è infatti pronto da portare in tavola in circa 10 minuti, con cottura in pentola o in microonde. Il packaging illustra chiaramente al consumatore i plus del prodotto e le modalità di preparazione, con l’aggiunta di aneddoti sulla storia del piatto, consigli degli chef e un QR code con le ricette. L’apertura sul retro consente inoltre di vederne il contenuto.

I nuovi piatti pronti di Alce Nero

Gusto, benessere, praticità: un connubio possibile e sempre più ricercato. Le abitudini di consumo cambiano, gli stili di vita si evolvono ed Alce Nero continua ad intercettare prontamente le rinnovate esigenze dei consumatori.

In vista dell’autunno, Alce Nero lancia sul mercato una ricetta assolutamente innovativa, a basso contenuto di grassi saturi e fonte di proteine, a base di ingredienti biologici vegetali. Nascono così i piatti pronti biologici surgelati fonte di proteine Alce Nero, preparabili in soli otto minuti di cottura. Due le referenze: Orzo e Spinaci in crema di Ceci e Farro e Cavolo Nero in crema di Borlotti. Studiate per offrire sapori, consistenze e nutrienti diversi in un unico piatto, uniscono la cremosità dei legumi e delle patate ai cereali e verdure in pezzi. Le materie prime utilizzate sono tutte biologiche, 100% italiane, coltivate nelle zone più vocate della penisola. Sono accuratamente selezionate e controllate in ogni fase, dalla coltivazione alla raccolta, fino alla trasformazione. La preparazione inizia con la cottura dei legumi, delicatamente lavorati insieme alle patate. Si ottiene così una cremosa purea, che viene successivamente surgelata in forma di piccole sfere, e unita ai cereali e alle verdure per realizzare il prodotto finito.

Perfetti per tutta la famiglia, i nuovi piatti pronti fonte di proteine Alce Nero rappresentano una soluzione molto versatile e completa, ideale anche per una pausa pranzo a casa, gustosa e rapida. Ottimi anche in purezza, possono essere esaltati da un filo d’olio extra vergine di oliva a crudo. Questi mix di ingredienti diversi sono stati studiati da Alce Nero per poter essere gustati come piatto principale, senza affiancare altre portate.

Orzo e Spinaci in crema di Ceci Alce Nero è una pietanza che unisce il sapore delicato dell’orzo alla dolcezza dei ceci.

Farro e Cavolo Nero in crema di Borlotti Alce Nero combina invece il sapore deciso dei borlotti al cavolo nero in foglie e al farro, per un gusto pieno e intenso.

I nuovi piatti pronti biologici surgelati fonte di proteine Alce Nero sono disponibili in formato da 350 grammi, confezionati in buste 100% riciclabili nella carta.

Piatti pronti: la sfida è cominciata. L’analisi di Iri

Il 2020 ha portato con sé uno stravolgimento delle abitudini di consumo. I comparti del Food, nello specifico, hanno beneficiato dello spostamento dei consumi dal fuori casa verso un consumo più casalingo. Nel suo complesso, l’Alimentare Confezionato – nelle diverse componenti ambient, fresco e freddo – ha mostrato un incremento a valore pari al +8.5% (Totale Italia, incluso il Discount), attestandosi come il secondo comparto per dinamicità di tutto il Largo Consumo Confezionato. Di pari passo con l’aumento dei consumi in casa, nel 2020 anche il Food Delivery si è rivelato un settore particolarmente vivace: come riportato da un’analisi di GfK Sinottica in riferimento ai mesi di marzo e aprile 2020 (periodo del picco della pandemia), il mondo del Food Delivery ha raggiunto tassi di crescita del +70% e secondo le stime dell’osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano, l’anno scorso il settore della consegna del cibo a casa ha generato un fatturato pari a oltre 706 milioni di euro, con una crescita complessiva pari al +19% rispetto al 2019.

Al contrario, con l’arrivo della pandemia, il mondo dell’Out of Home – in costante crescita fino al 2019 – è stato messo inevitabilmente a dura prova. In questo contesto, il mondo dei Piatti Pronti ha visto nascere una nuova ed inaspettata sfida, concretizzatasi nel venir meno delle occasioni di consumo “on the go”, che molti di questi prodotti, soprattutto quelli freschi, hanno l’obiettivo di soddisfare. In riferimento al 2020 è quindi importante analizzare il piatto pronto nella sua accezione più ampia, includendo anche le tecnologie ambient e frozen, che completano l’offerta insieme ai freschi.

Il mercato dei piatti pronti

Il servizio dedicato al monitoraggio dei mercati del Largo Consumo, IRI Liquid Data, evidenzia che la dimensione del mercato dei Piatti Pronti – che include le tipologie Fresche, Surgelate ed Ambient – supera i 1.5 miliardi di euro (Anno Terminante Febbraio 2021 – Totale Italia + Discount) con una crescita del +7.2% a valore e del +3.6% a volume. In base al canale distributivo considerato le performance di questi prodotti presentano alcune differenze: l’Ipermercato conferma la sua difficoltà anche in questo frangente e resta in territorio negativo (-1.2% a valore) insieme al Libero Servizio Piccolo (-5.4% a valore). In entrambi i canali l’assortimento è in riduzione; fenomeno evidente soprattutto nell’Ipermercato, che perde oltre 17 referenze medie a scaffale, attestandosi complessivamente su un’offerta di circa 400 referenze. Al contrario, la dinamicità dei Piatti Pronti è visibile soprattutto nei Supermercati, che segnano un +8.3% (Anno Terminante a febbraio 2021) e nei Discount, che risultano essere il canale più performante anche grazie ad un assortimento in crescita, in controtendenza rispetto agli altri canali (+4.7 referenze medie).

La componente Fresca è quella che ha un peso maggiore e rappresenta oltre il 63% del fatturato totale con un incremento del +7.8% rispetto all’anno terminante a febbraio 2020. Il mondo dei Surgelati vale circa un quarto dell’intero mercato ed è il segmento più dinamico, sfiorando una positività del +9%; mentre la componente Ambient – che pesa poco più del 14% – si conferma come la meno performante tra le tre componenti che costituiscono il mercato dei Piatti Pronti. Il confronto con le dinamiche del 2018 e del 2019 rivela come, ancora una volta, il 2020 abbia portato una rottura con il passato: negli scorsi anni infatti i Piatti Pronti Freschi raggiungevano tassi di crescita vicini alla doppia cifra e la loro componente di servizio e praticità costituiva uno dei principali driver di acquisto per i consumatori. Nel 2020, pur restando in territorio positivo, i Freschi hanno quasi dimezzato la crescita a favore delle altre tecnologie, in particolar modo del Surgelato. Le motivazioni sono presto chiare se si pensa agli accaparramenti già ampiamente analizzati nei primi mesi di Lockdown e alla generale tendenza degli shopper a fare maggiori scorte per ridurre le visite ai punti di vendita.

Primi piatti vs secondi piatti

Negli ultimi anni, abbiamo visto maturare il fenomeno legato ai Primi Piatti Pronti, nel quale il comparto del Fresco si è imposto in modo preponderante con un’abbondanza di offerta legata a zuppe, paste da forno ed insalate pronte. Oggi il primo Piatto “Chilled”, che rappresenta il 15% del totale Piatti Pronti, vale circa 240 milioni di euro ed è la tipologia che segna il passo peggiore con oltre 9 milioni di fatturato persi negli ultimi 12 mesi (Anno Terminante febbraio 2021 – Totale Italia + Discount). Insalate di riso e zuppe sono i principali driver di questo rallentamento: si tratta di un chiaro effetto del venir meno di buona parte delle occasioni di consumo a cui si rivolgono e della marginale importanza che ha assunto nel corso del 2020 la funzione di praticità e servizio che questa tipologia di prodotti svolge intrinsecamente. Al contrario, i Primi Piatti Ambient mostrano buone performance, ma solo grazie al segmento Etnico (+17.8% a valore) che raggiunge un fatturato ormai prossimo ai 30 milioni di euro, confermando che sempre più gli italiani apprezzano anche la cucina estera.

L’offerta dei Secondi Piatti invece, sviluppa complessivamente oltre 733 milioni di euro e cresce a doppia cifra sia nel Freddo che nel Fresco. In entrambi i comparti, il pesce è la proteina che guida questi importanti trend: da un lato troviamo le preparazioni ricettate surgelate che raggiungono i 98 milioni di Euro (+18.7% verso i 12 mesi precedenti), dall’altro il principale driver positivo del comparto è il Sushi, con oltre 150 milioni di euro di fatturato e una crescita percentuale che sfiora il +28% a totale Italia. In crescita sostenuta anche i Secondi piatti Ricomposti (+11% a valore), grazie principalmente agli Hamburger di Prosciutto Cotto. Infine, torna in terreno positivo anche il segmento dei Piatti Pronti Freschi Vegetariani, che a partire dalla seconda metà del 2017 aveva ha segnato un forte rallentamento, sfociato a partire dall’anno seguente in un’importante razionalizzazione dell’offerta. Oggi l’assortimento medio di un punto di vendita è composto da circa 15 referenze (Totale Italia + Discount), numero che fa tornare lo scaffale ai livelli del 2016 e determina un calo di oltre il 20% rispetto ai due anni seguenti. Nell’Anno terminante a Febbraio 2021 la componente “veg” all’interno dei Secondi Piatti Pronti Freschi fattura 86 milioni di € e arriva a pesare quasi il 6% del fatturato dei Piatti Pronti nel loro complesso. La crescita negli ultimi 12 mesi è superiore al 15% ed è trasversale a tutte le tipologie di prodotto, compreso il Burger – la categoria con più referenze – che aveva mostrato i segni più evidenti di crisi e saturazione dell’offerta. La chiave vincente, in questo segmento giovane e in continua evoluzione, è stata l’innovazione che ha saputo indirizzarsi in modo più mirato verso un’esperienza di gusto, slegando definitivamente in concetto di «Veggie» da quello di dieta e privazione.

Piacere Mio! E Surgital debutta in GDO

Si chiama Piacere Mio! ed è la prima gamma Surgital di piatti pronti surgelati monoporzione rivolta alla Grande Distribuzione. Un brand nuovo con alle spalle tutta l’expertise di un’impresa da 40 anni leader della pasta fresca surgelata per ristorazione e catering.

L’approdo in Gdo è frutto anche di una profonda conoscenza del mercato, nel quale il comparto dei piatti pronti monoporzione surgelati di livello gastronomico risulta non ancora pienamente presidiato. Piacere Mio! infatti rappresenta una novità per l’Italia, che va a intercettare un target potenziale di quasi 9 milioni di consumatori (fonte GfK, dicembre 2018).

La nuova linea, disponibile da settembre 2019, è composta da 6 referenze che conquisteranno gli estimatori della pasta italiana: Garganelli con Ragù ricco e piselli, Tortelloni dal cuore morbido di ricotta e spinaci con burro e salvia, Cappelletti al prosciutto crudo in crema di Parmigiano Reggiano, Spaghetti alla carbonara con guanciale di Norcia, FusiIli con pomodori datterini, olive leccino e capperi e Penne integrali con crema di Taleggio e cavolo nero.

Tra i plus del lancio:

  • gli ingredienti, DOP e selezionati, privi di conservanti, coloranti e aromi aggiunti.
  • il formato monoporzione in un piatto riciclabile progettato per il rinvenimento in microonde in soli 4 minuti e mezzo o in padella in 5/6 minuti.

Piacere Mio! si rivela, quindi una soluzione time saving dall’alto contenuto di servizio, che si rivolge a un target pragmatico, che per esigenze di tempo e praticità dirige le proprie scelte alimentari verso prodotti veloci e funzionali dalla preparazione alla fruizione, senza rinunciare all’appagamento del palato e alla qualità.

Il lancio di questa nuova linea sarà supportato da una campagna advertising nazionale integrata con attività di geo-localizzazione strategica che utilizzano le nuove tecnologie per spingere il drive to store, un sito web dedicato (piaceremio.com) e una social strategy dai contenuti virali per generare passaparola e fidelizzare le community.

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