In quel lontano 2005 a esordire nei punti vendita italiani furono cinque referenze, tuttora in commercio: Quattro Formaggi, Pesto Sfizioso, Spinaci, Tonno e soprattutto Salame, definito ancora oggi il prodotto di punta della gamma, arrivata a contare 14 referenze. Compie vent’anni Pizza Ristorante, marchio di cameo che raggiunge oltre 2,5 milioni di famiglie con circa 16 milioni di pizze all’anno, che generano il 13% del fatturato complessivo dell’azienda, per un totale di oltre 300 milioni di pizze in due decenni.
In realtà l’anniversario è doppio, perché ricorrono anche i 40 anni dalla nascita del marchio in Germania, a Bielefeld sede del gruppo nel mondo.
PIÙ DI UNA SEMPLICE RISERVA DA FREEZER
“Da sempre i consumatori riconoscono a Pizza Ristorante un’esperienza di gusto inimitabile, conferita dalla sua caratteristica base sottile e croccante e dalle abbondanti farciture che arrivano fino al bordo – sostiene – Riccardo Panichi, Executive Marketing Manager di cameo –. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Pizza Ristorante non è considerata una semplice riserva da conservare nel freezer: nella maggior parte dei casi viene scelta al supermercato e portata direttamente in tavola la sera stessa, segno di un legame autentico con le abitudini di consumo quotidiane. Siamo orgogliosi di poter festeggiare questo importante traguardo dei vent’anni insieme alle famiglie italiane e, con il lancio della nuova limited edition, ci auguriamo di raggiungere un numero sempre più alto di consumatori”.
EDIZIONE LIMITATA CON UNA NOTA DI TARTUFO
Per celebrare la ricorrenza, l’offerta si arricchisce infatti di un’edizione limitata: Pizza Ristorante Funghi e Pancetta con una nota di Tartufo. Una combinazione che mira ad arricchire la linea di un gusto sofisticato e ricercato.
L’azienda – specializzata in torte, dessert e pizze – sottolinea che i vent’anni di Pizza Ristorante non sono un punto d’arrivo, ma una tappa di un percorso che continua a guardare avanti. Le esigenze alimentari si evolvono, la sensibilità verso la sostenibilità cresce e cameo dichiara di accompagnare questi cambiamenti lavorando su ricette che rispettino i più alti standard di qualità, su nuovi formati e su processi produttivi sempre più sostenibili. È così che, nel 2025, è stato ridotto lo spessore della pellicola di plastica che avvolge le pizze, utilizzando il 14% di materiale in meno. Un cambiamento che si traduce in un risparmio, nel mondo, di 310 tonnellate di plastica all’anno.


La squadra manageriale oggi è composta dai sei soci: Giacomo Bartoloni, Alessandro e Alessio Coppari, Luigi Gagliardini, Giovanni Pantaleoni e Massimo Romani. Grazie all’esperienza del gruppo imprenditoriale, in breve tempo la società ha messo su un team di quindici collaboratori specializzati del territorio e a distanza di appena due anni dal lancio sul mercato arriva a produrre cinquemila pizze al giorno.
“Il nuovo stabilimento di Chicago, frutto di un investimento di 30 milioni di euro, è un passo importantissimo per la crescita di Roncadin, la realizzazione di un progetto al quale lavoriamo duramente da anni e che aprirà a nuove e grandi opportunità per il Gruppo Roncadin e le sue persone, nonché per la filiera e il Made in Italy legato alla produzione della pizza surgelata – dichiara l’Amministratore Delegato Dario Roncadin -. Produrre direttamente negli USA per noi vuol dire poter servire al meglio un mercato strategico, dove siamo entrati nel 2013 importando le pizze prodotte a Meduno. In tutto il Nordamerica (USA e Canada) le nostre specialità sono risultate subito molto apprezzate, diventando riconosciute per le loro caratteristiche autenticamente italiane: il 68% sono destinate alle marche dei distributori locali, mentre il brand Roncadin rappresenta il 32% delle vendite”.
Intuite le potenzialità di questo mercato, Roncadin si è ben presto messa al lavoro per poter avere una presenza diretta: la scelta è caduta su Chicago, la “città del food” statunitense, al centro di un’area di notevole importanza logistica. L’acquisto della struttura è avvenuto all’inizio del 2023, nell’estate di quell’anno sono stati assemblati in Italia i materiali che costituiscono la linea produttiva attuale, il cui montaggio è iniziato a dicembre ’23. A questa linea, nei progetti dell’azienda, se ne affiancherà a breve una seconda (sempre della capacità di 30 milioni di pizze all’anno, che porterà quindi a raddoppiare i volumi); Roncadin sta inoltre valutando la possibilità di installare una linea dedicata alle pinse. Ogni linea richiede il lavoro di 100 addetti circa. A Chicago opera un reparto R&D indipendente e la direzione dell’azienda è affidata ad Alessio Lucchese, CEO di Roncadin INC: friulano, si è trasferito nel 2013 negli USA con la famiglia per seguire il progetto sin dall’inizio ed elaborare il piano di sviluppo della produzione per i prossimi anni. “Sono estremamente orgoglioso di vedere quanto Roncadin, in questi dieci anni, abbia contribuito alla diffusione dell’autentica pizza italiana negli Stati Uniti. Tutto ciò grazie a un team, formato da persone italiane e americane, che valorizza la diversità e la ricchezza di ogni individuo. Non vediamo l’ora di partire e di dimostrare cosa sapremo fare” ha detto Lucchese.
“Il business di Roncadin avrà grandi benefici dalla possibilità di rispondere ancora più velocemente alle richieste del mercato locale, dove essere presenti direttamente rappresenta, per i nostri clienti, una garanzia di affidabilità – prosegue Dario Roncadin. Al contempo si libera capacità produttiva nel nostro stabilimento di Meduno, attualmente quasi al limite: perciò potremo servire meglio anche il mercato italiano ed europeo. Non dover trasportare i prodotti dall’Italia agli USA inoltre comporta un significativo risparmio di emissioni inquinanti, e questo per una Società Benefit e B Corp come Roncadin è un tema importante. Infine, avere uno stabilimento a Chicago sarà un’opportunità per tutti i dipendenti del gruppo, che se vorranno potranno partecipare a programmi di scambio e fare esperienza negli Stati Uniti. Stiamo anche pensando di organizzare iniziative che coinvolgano i figli dei nostri dipendenti”.

Nel messaggio inviato ai lavoratori, Dario Roncadin ha spiegato cosa sta succedendo e quali azioni l’azienda ha deciso di intraprendere. «Nelle ultime settimane i costi energetici sono aumentati a dismisura – spiega sempre Roncadin – senza considerare che stiamo partendo già da prezzi folli che hanno portato a chiudere temporaneamente molte aziende. Anche in Roncadin, già da nove mesi, siamo in balia dei continui aumenti dei prezzi. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e dobbiamo combattere insieme questa battaglia che viene determinata anche da piccoli gesti. Su due temi abbiamo segnalato alle nostre persone che possono dare una mano fin da subito. Il primo è lo spreco energetico: partendo dagli uffici, ma anche in tutte le aree produttive, siamo tutti impegnati a spegnere luci, PC e macchinari inutilizzati. Il secondo è lo spreco di materie prime in linea e nelle cucine: stiamo lavorando a nuove soluzioni per recuperare il più possibile».
Dario Roncadin, amministratore delegato di Roncadin dichiara: «L’attenzione alla filiera è da sempre un punto cardine dell’attività di Roncadin e l’accordo stipulato con Intesa Sanpaolo ci permetterà di valorizzare ancora di più questo aspetto chiave per la competitività della nostra azienda e di tutto il sistema-Italia. Lavoriamo costantemente per avere una filiera sempre più sostenibile, corta, locale e che favorisce produttori attenti alla qualità, alla sostenibilità e al benessere dei lavoratori. Un impegno in linea con la nostra scelta, compiutasi a fine 2021, di diventare Società Benefit, portatrice di un modello di sviluppo basato sulla responsabilità verso l’ambiente, il territorio e le persone. Grazie al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, dunque, potremo portare nel mondo con ancora maggiore efficacia la bandiera del miglior Made in Italy, quello che è anche sinonimo di sviluppo condiviso e crescita del bene comune».


