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La sfida del retail omnichannel passa dalla supply chain integrata

Nello scenaro omnichannel che si sta configurando sempre di più la supply chain è l’elemento chiave per integrare i diversi canale e consentire di avere una visione comune dell’inventario. È, questa, secondo Franck Lheureux, GVP South & CE Europe di JDA, che abbiamo incontrato al Word Retail Congress, il fattore critico di maggiore impatto per il retail. Una più stretta integrazione tra eCommerce, gestione ordini e tutti gli elementi della supply chain sarà vitale per fornire un servizio migliore ai clienti, grazie alla maggiore reattività e, contemporaneamente, al miglioramento dell’efficienza aziendale.

La questione principale per i retailer è quella di presidiare i diversi canali facendo arrivare al cliente i prodotti in maniera profittevole. «La profittabilità è il mantra per i retailer».

Secondoi risultati di una indagine presentata da Jda al World Retail Congress, per il 71% degli intervistati la strategia omnicanale è una priorità, ma il 30% afferma di operare ancora per canali distinti,  il 31% dichiara di offrire un’esperienza omnicanale ai clienti, ma di essere ancora in difficoltà nel back-end e il 19%  dichiara di avere il back end allineato con il front end, ma che è troppo complesso e costoso. Solo il 16%, quindi, afferma di gestire l’omnicanalità con profitto.

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Anche il fattore tempo è determinante nell’organizzazione della supply chain, perché i cicli stanno accelerando. «I tempo oggi si misura in istanti – dice Lheureux – ed è importante per la profittabilità nella gestione della domanda dei clienti. Poiché è necessario rispondere istantaneamente agli ordini dei clienti occorre che l’inventario sia disponibile esattamente nel posto e nel momento in cui il cliente si aspetta che il prodotto sia consegnato».

In questo processo anche i punti vendita devono cambiare: la shopper experience dovrà essere arricchita e devono diventare luoghi di esperienza piacevole in sé. «Se non si connette emozionalmente il cliente con il brand, se non si crea interattività, si rischia di perdere la brand equity e di conseguenza i consumatori», sottolinea Lheureux.

negozio omnichanel

Si trasforma in Gourmet il primo Carrefour 24/24 (Milano, piazza Clotilde)

È stato il primo punto vendita in Italia ad adottare la formula, ormai presente in vari negozi dell’insegna francese, dell’apertura 24 ore su 24 sette giorni su sette: è il Carrefour milanese di piazza Principessa Clotilde, che ora cambia format adottando la formula gourmet. Tra le novità, un banco carni servito e, da fine settembre, il reparto sushi. realizzati al momento da un esperto sushi chef.

In assortimento, una vasta scelta di vini di qualità e birre artigianali, i prodotti della tradizione regionale condivideranno gli scaffali con le più importanti eccellenze italiane frutto del lavoro di produttori attenti alle tradizioni e alla qualità, come le pregiate carni piemontesi o toscane o il pescato fresco e i prodotti bio dell’ortofrutta.

Come si trasforma un supermercato di 500 mq nel format che punta sull’eccellenza dei prodotti della catena ce lo spiega il direttore del “mercato”, Luca Bresciani. «Abbiamo inserito nello staff un macellaio che propone specialità. Gli scaffali sono stati sviluppati in altezza per inserire nuove referenze. Accanto ai prodotti fissi ora si trovano le “asperity”, le specialità che proponiamo con una formula espositiva d’impatto, su scaffali di legno leggermente aggettanti rispetto al fronte della scaffalatura. Infine, per la prima volta abbiamo adottato la fila unica per acceder alle tre casse assistite, cui si affiancano quattro casse con self check out. Naturalmente dati gli spazi limitati non abbiamo l’intera offerta prevista dal format, ad esempio il panificio e la gastronomia sono ridotti».

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Nel punto vendita è attivo il servizio lavanderia, Clicca&Ritira, la spesa online con consegna a domicilio, e sono accettati tutti i tipi di buoni pasto, anche quelli elettronici. È anche possibile, con tessera sanitaria, ottenere le agevolazioni previste per chi soffre di celiachia.

Dice Stéphane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia: «Siamo particolarmente affezionati al punto vendita di Piazza Clotilde a Milano apripista in Italia del modello 24h che continua a rappresentare un successo in tutte le zone in cui è stato adottato. Carrefour ha da sempre innovato nella modalità di vendita e nell’offerta di servizi innovativi che vanno incontro allo stile di vita moderno e flessibile, un modus operandi che ha portato il Gruppo a essere il primo distributore europeo e uno dei punti di riferimento della spesa degli italiani. Il modello Gourmet è un esempio di come Carrefour lavori a stretto contatto con fornitori di prodotti di eccellenza».

Il primo Carrefour Gourmet d’Italia è nato a Milano, in Piazza Gramsci, seguito in città dal punto vendita di via Gustavo Modena e Piazzale Siena, quest’ultimo il primo Carrefour Gourmet 24h (vd la visita di InStore).

Il fast shopping di PowaTag arriva anche nella valigeria di lusso di Orobianco

Anche Orobianco abbraccia l’instant shopping di PowaTag nel suo monomarca di Milano e lo declina nel lusso. PowaTag è infatti una soluzione pensata per la multicanalità (adottata da oltre 1200 che supera il divario tra esperienza online e offline, perchè trasforma ogni singolo materiale di comunicazione in un punto vendita virtuale, attraverso una serie di punti di ingaggio tra cui QR code, Audio Tag, beacon Bluetooth, NFC e social media. Grazie a questa tecnologia, i clienti di Orobianco possono sperimentare il primo viaggio multicanale nella valigeria d’alta gamma TecknoMonster, punta di diamante del nel punto vendita monomarca di Milano.

https://youtu.be/632KV1mSZq0

«Il concetto di fast shopping si sposa perfettamente con la filosofia del nostro brand. Siamo pertanto orgogliosi di essere la prima luxury boutique in Italia ad adottare PowaTag, grazie alla quale velocizzeremo e semplificheremo il processo di acquisto», ha dichiarato Giacomo Valentini presidente di Orobianco Group.

Dopo aver scaricato l’app dall’Apple Store o, dal Google Play ed effettuata la registrazione in appena un minuto, ai clienti basterà inquadrare con uno smartphone il QR code riportato sul cartellino, per acquistare in maniera instantanea, semplice e sicura i prodotti Orobianco direttamente con lo smarphone.

«Siamo entusiasti – afferma il General Manager Italia di Powa Technologies, Germano Marano – di aiutare Orobianco ad essere il primo marchio di lusso italiano ad abbracciare quest’unione senza precedenti tra commercio offline e online».

In autunno il Retail Tour Virtuale di Kiki Lab

Tendenze e casi di innovazione e successo da New York, Cannes, Stoccolma, Nuova Delhi, Parigi, Barcellona e testimonianze del retail italiano anche quest’anno, tra ottobre e novembre, al centro del Retail Tour Virtuale di Kiki Lab.

In un pomeriggio di lavori Fabrizio Valente, fondatore di Kiki Lab, guiderà i partecipanti attraverso le tendenze del settore, presentando con dati e immagini le aree Retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero.

Due gli appuntamenti: il 28 ottobre a Brescia e il 12 novembre a Milano. I convegni saranno arricchiti da testimonianze aziendali: già confermati per Milano speech di Autogrill e Decathlon e per Brescia di Calze Ileana, Parliamo di thé e Italmark-Gruppo Odolini.

Per informazioni e iscrizioni: 030.221681 – kiki@kikilab.it

Fabrizio Valente è anche presente al World Retail Congress di Roma (8-10 settembre), dove modererà una delle sessioni parallele dedicate all’innovazione nel retail presentando e discutendo con i protagonisti due casi significativi: l’italiana Mr Fleming, catena di farmacie innovative e l’olandese Bilder & De Clercq, lo store che risponde alla domanda “che cosa preparo per cena?”, fornendo la risposta con cgli esatti ingredienti per comporre il piatto che si è scelto di fare.

In questo video alcune testimonianze di retailer Italiani protagonisti al World retail Congress di Roma

A ottobre la settimana Fairtrade torna a promuovere i prodotti equosolidali

Coinvolgerà centinaia di supermercati, bar e punti vendita di tutta Italia la campagna annuale di promozione del commercio equo Fairtrade, “The power of you – Dipende da te”, prevista dal 10 al 25 ottobre. Promozioni, incontri col pubblico e iniziative speciali in centinaia di negozi saranno l’occasione per diffondere l’idea di una spesa più sostenibile per l’uomo e per l’ambiente, garantita dal Marchio etico più diffuso al mondo.

 

Due testimonial dal mondo sostenibile
Della narrazione sul “potere delle scelte” saranno testimoni due produttori agricoli, ospiti in alcuni incontri col pubblico. Francisco Ramon Rivera Gonzalez, presidente dalla cooperativa Pantasma del Nicaragua, racconterà come avviene la coltivazione del caffè all’ombra nelle comunità della regione montuosa di una riserva naturale a nord della città di Matagalpa. Jocibel Belchior Bezerra invece, presidente della cooperativa di noci di anacardio di Cocajupi, porterà la voce delle comunità del nord-est del Brasile. Qui i raccoglitori, arrivati grazie a programmi di riforma agraria, ricollocamento o occupazioni di terre improduttive poi legalizzate, coltivano senza pesticidi e promuovono la fertilità del terreno, combattendo la siccità che ha colpito la zona.

Durante la campagna, il 14 ottobre è previsto il Fairtrade Day, che sarà celebrato all’interno di Expo con la presenza della presidente di Fairtrade International, Marike De Pena, Ambassador del progetto W.E.-Women for Expo, e della CEO Harriet Lamb. Il circuito Fairtrade è uno dei partner della società civile di Expo.

Nuovo layout, green e tecnologico: riapre il Superstore Conad a Pistoia

I tre soci. Da sinistra: Massimiliano Merildi, Mauro Matteini e Daniele Melani

Conad SuperstoreDopo un mese di chiusura per i lavori di ristrutturazione riapre domani il Superstore Conad in viale Adua a Pistoia, da ventisei anni punto di riferimento per la spesa quotidiana dei cittadini, all’insegna dell’efficienza energetica. con dotazioni tecnologiche avanzate e rivisto nel layout. La ristrutturazione ha interessato l’intero perimetro del punto di vendita, comportando la realizzazione, nella zona ingresso, di un nuovo spazio pizzeria al taglio e da asporto e la ristrutturazione di tutti i reparti freschi, dalla panetteria all’ortofrutta, dai latticini alla gastronomia e alla pescheria. Completamente nuovo anche il bar, ora posizionato all’ingresso.

Il nuovo punto di vendita di Viale Adua è stato ristrutturato ponendo massima attenzione all’innovazione e ai servizi. È dotato di tecnologie innovative e sostenibili – centrali frigorifere e nuovi banchi refrigerati ad alta efficienza, lampade a led per il sistema di illuminazione, tecnologie automatizzate per il sistema di climatizzazione e la catena del freddo, sistema di metering per il monitoraggio e la gestione dei consumi 24 ore su 24 – nell’ottica di ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre di circa il 40 per cento il consumo di energia rispetto a una struttura equivalente realizzata con tecnologie tradizionali.

Grande attenzione ed enfasi sono state dedicate a tutto l’assortimento fresco e freschissimo, alla valorizzazione dei prodotti del territorio e alla cantina, con etichette di vera eccellenza e grande assortimento di vini toscani. Rivista completamente anche tutta l’ambientazione e la comunicazione, nonché l’impiantistica, i reparti di lavorazione e le attrezzature.

Ancora una novità con Spesa al volo e le nuove casse Self Conad (4 sulle 14 complessive), che permettono di ridurre i tempi di attesa del cliente possessore di Carta Insieme Conad.

Con queste innovazioni i clienti possono fare la spesa in autonomia, con riservatezza e velocità. All’interno del punto vendita sono presenti anche due nuovissimi totem touch screen Digital Conad da cui il cliente può ordinare prodotti tecnologici e non, ampliando così l’offerta di qualità e servizio del negozio. Il Digital Conad vuol aprire la strada a

una nuova relazione con il cliente per garantire un assortimento il più ampio possibile, consentendogli di consultare, scegliere e pianificare la consegna in modo semplice e veloce.

Soddisfazione arriva dai tre soci Mauro Matteini, Daniele Melani e Massimiliano Merildi, proprietari di altri punti vendita in città e pronti per inaugurane un altro nuovo in Corso Gramsci: “Il nuovo superstore è funzionale, realizzato con la massima attenzione all’innovazione e al risparmio in campo energetico, moderno, con tanti servizi e tanta convenienza per soddisfare le esigenze di spesa dei cittadini”

I finalisti del World Retail Awards 2015

Come ogni anno a compendio del World Retail Congress (Roma, 8-10 settembre) saranno assegnati i prestigiosi World Retail Awards, suddivisi in cinque categoriee nel superpremio Retailer of the Year.

Solo due gli italiani presenti: Yoox Group nella categoria eCommerce retailer of the Year e Coop con ‘Chiedilo alla Coop’ nella categoria Retail Advertising Campaign. Le altre categorie sono: Young Retail Entrepreneur of the Year, Retail transformation and reinvention relativo progetti di reingegnerizzazione e riorganizzazione dell’attività in chiave di crescita sostenibile, e Store Design. Le liste di selezionati per le altre due categorie – Retail Transformation of the Year e Retailer of the Year – saranno rivelate a breve.

Ian McGarrigle, Presidente del World Retail Congress, dichiara: “Siamo molto contenti di vedere così tanti partecipanti in ogni categoria. Ancora una volta il calibro dei finalisti è davvero eccezionale con una rappresentanza variegata del mondo del retail. Sarà difficile stabilire il vincitore finale di ogni categoria; noi siamo comunque molto grati nei confronti di tutti quelli che hanno partecipato.”

Nella categoria Store Design sono sei i finalisti, tutti molto rappresentativi di linee di tendenza nel retail, dal food al lusso, dal gioco allo sport e all’auto. Questi ultimi due (Rockar e Rose Biketown) sono un esempio notevole di multicanalità e di integrazione tra canali online e of line. In particolare Rockar prefigura una possibile rivoluzione nel modo di vendere le auto.

Store Design of the Year

– Rose Biketown, Monaco by Blocher & Blocher
– Markthal, Rotterdam by MVRDV and Designers Winy Maas
– Hamleys World, Mosca by Fitch
– Galeria Melissa, Londra. Architetti: IDL e Melissa’s Muti Randolph
– Mad Cooperativet, Copenhagen by the Inhouse Concept design team e Cada Design
– Rockar, Bluewater, UK

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Questi gli altri finalisti

Young Retail Entrepreneur of the Year
Sponsorizzato da MasterCard
– Kunal Bahl, co-fondatore, Snapdeal Nitin Passi, fondatore, Missguided.com
– John Winning, AD, the Winning Group
-Bahman Nedaei, Zahir Dehnadi, co-fondatori, Navabi
– Gökhan Meriçliler, fondatore, Poi

Retail Advertising Campaign of the Year
– M&S per “Every Milestone”. RKCR/Y&R
– Coop Italia per “Chiedilo alla Coop”. Y&R Italia
– Intel per “Get In The Mix with NE YO”. Arc Worldwide, Chicago
– Continente per “Going to Continente Makes it Worth Your While”. By Fuel
– Watsons Taiwan per “Have a cozy and lazy life with Gudetama”. By Dentsu Taiwan
– M&S Food per “Adventures”. RKCR/Y&R

eCommerce Retailer of the Year
Sponsorizzato da JDA
-Jumia, Nigeria
– Matchesfashion.com, UK
– Michael Hill Jewellery, Australia
– Yoox Group, Italia
– Appliancesonline, Australia
– JD.com, Cina
– Mudo, Turchia

Tesco per incentivare i prodotti private label propone l’assaggio

Si chiama “Try before you Buy” il progetto pilota ideato da Tesco, la maggiore insegna britannica, in sei pdv del Regno Unito. Obiettivo: far assaggiare il prodotto private label per incentivarne le vendite. Si tratta di prodotti freschi pronti, in particolare quelli che si acquistano di solito per pranzo, come sandwich, insalate e torte. Un modo per migliorare l’immagine della marca commerciale, un po’ offuscata. La prima insegna del Regno Unito si trova in difficoltà nella “guerra dei supermercati” che imperversa ormai da tempo sul suolo di Albione, con i due discount tedeschi, Lidl e Aldi, che guadagnano quote di mercato anno su anno, grazie a prezzi aggressivi ma anche a campagne pubblicitarie a tappeto e a volte assai creative dove si tolgono gli abiti un po’ dimessi del discount, e si propongono come retailer capaci di proporre prodotti (anche) di qualità.

Ecco quindi Tesco passare al contrattacco. “Siamo veramente orgogliosi dei nostri prodotti e vogliamo aiutare i nostri clienti a comprarli con fiducia” ha detto un portavoce della compagnia.

 

Private label e scelte salutiste
Tesca mira a incentivare tutte le referenze a marchio commerciale, anche tramite una politica di selezione delle marche che potrebbe portare al “taglio” di un terzo delle referenze sugli scaffali, a favore della private label. Un modo per calmierare i prezzi e aumentare i margini.
È una strategia che punta, quanto meno nelle intenzioni dichiarate, anche a “educare” il consumatore a un’alimentazione più sana e sostenibile. In questo senso possono essere lette le innovative referenze veggie come gli spaghetti di verdure (Tesco Pam e le altre: le private label puntano sul vegetariano), la scelta di togliere gli snack e le bevande dolci dall’area casse (Tesco toglie i dolci dalle casse, decisione presa anche in alcuni U2 in Italia) e di ridurre lo zucchero dalle bevande Pl (Tesco ridurrà lo zucchero del 5% ogni anno nelle sue bevande gassate), e che ha già visto cadere “teste” importanti dall’assortimento, come i succhi zuccherati di Ribena e Capri Sun.

Centri commerciali, aumentano del 3,4% i visitatori nel 2014

Crisi alle spalle per i centri commerciali? Forse, quel che è certo è che nel 2014, secondo il rapporto rilasciato dall’ICSC, International Council of Shopping Centres, è aumentato il numero dei visitatori in Europa, dell’1,2%. Ed è proprio l’Europa del Sud che ha visto gli incrementi maggiori, con l’Italia, insieme a Spagna, Portogallo e Turchia, che ha segnato un +3,4% di visitatori sul 2013.

“I consumatori hanno votato con i loro piedi, dimostrando la loro preferenza verso il modello del centro commerciale – ha detto Mike Morrissey, vicepresidente esecutivo e chief global coordination officer di ICSC -. La ricerca mostra ancora una volta il desiderio delle persone di ottenere un’esperienza di acquisto e luoghi coinvolgenti, socializzanti e interessanti”. “Nonostante la crescita dell’e-commerce i centri commerciali europei stanno percorrendo la giusta via – ha aggiunto Alexander Otto, presidente del comitato esecutivo dell’ICSC -. Offrono un’esperienza unica che l’online non può dare. Dobbiamo raccogliere le sfide dei mercati odierni, coglierne i bisogni per rendere i nostri centri commerciali attraenti per i clienti di oggi e di domani”

La ricerca si basa su un campione di 400 centri che coprono una superficie di vendita di 18,6 milioni di metri quadri in tutta Europa.

 

Il pop-up Pantone Cafè trasforma caffè e panini in colore

Brandizzare il caffè o i panini, assegnando a ciascuno un colore. E non uno qualsiasi, ma una sfumatura precisa perché preso dalla palette più famosa del mondo, il catalogo di classificazione dei colori Pantone. L’ultima frontiera della store experience lato ristorazione si trova al Pantone Cafè nel Principato di Monaco. Nel pop up, aperto fino al 9 settembre presso il centro congressi Grimaldi Forum da Monaco Restaurant Group in collaborazione con Pantone, è possibile ordinare un gelato Vanilla Ice 11-0414, un pasticcino Pistachio Green 13-0221, un sandwich Tomato Red Mozza White 18-1660 o un succo Vibrant Orange 16-1364. Perché ogni voce nel menù è legata a un colore preso dai 2058 della gamma Pantone Goe System, attraverso un collegamento psicologico o intuitivo. I clienti sono invitati ad “assaggiare il colore” combinando vista, gusto e design in una sorta di “esperienza culinaria sensoriale”.
Il sistema di colori Pantone è utilizzato anche nel layout e nei complementi, dai tovaglioli ai bicchieri alle bottiglie, mentre le macchine dell’espresso riportano i tre colori fondamentali Ciano, Magenta e Giallo, sul quale si basano praticamente tutte le stampanti a colori.
Il concept sarà riprodotto in altre location come musei o luoghi legati al mondo della moda, in giro per il mondo.

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