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Würth Italia inaugura a Castenedolo la sua prima Casa della Vite

Ampio assortimeno, consegna espressa, progetti su commessa: ecco le peculiarità de “Casa della Vite”, il nuovo concept inaugurato da Würth Italia a Castenedolo (BS). Il negozio, che si rivolge alla clientela B2B, si caratterizza infatti per una proposta innovativa rispetto agli altri 160 punti vendita italiani del Gruppo, che diventeranno 170 entro la fine del 2019 (in previsione, inoltre, altre 25 aperture nel 2020). 

A differenza degli altri punti vendita “tradizionali” dell’Azienda, che hanno in stock circa 1000 referenze tra quelle a più alta rotazione, presso la “Casa della Vite” vi sono 5000 prodotti (tre volte più di un normale pdv) e l’80% di questi appartengono al settore viteria. A differenza di un negozio “standard”, che  tiene infatti in stock solo le misure più richieste dalla clientela, presso la “Casa della Vite” è possibile trovare anche prodotti di gamma difficili da reperire sul mercato – ad esempio i bulloni M24- oltre ad utensili correlati, come trapani e pinze. 

Oltre a ciò, presso la “Casa della Vite” è possibile offrire al cliente progetti su commessa, rendendo così possibile l’acquisto di quantità di prodotto anche minime.

Altro tratto distintivo del nuovo punto di vendita è la possibilità per il cliente di ricevere la consegna in cantiere in solo quattro ore entro un raggio di 20 km: se si ordina entro le 9 del mattino la consegna è garantita entro le 13; se si ordina entro le 13 la consegna è garantita entro le 17. Merito dell’accordo con il corriere Icarry, attivo da agosto 2019, che garantisce velocità ed efficienza al servizio.

Roberto Paglierani, Responsabile della Vendita Retail e Membro della Direzione Generale di Würth Italia ha così commentato l’apertura: “La prima Casa della Vite nasce a Brescia perché questa è la prima città italiana per numero di realtà collegate alla minuteria metallica, Würth Italia crede molto in questo territorio, tanto che ci sono due ulteriori aperture previste nella provincia bresciana entro il 2020. Riguardo al concept “Casa della Vite” è già previsto un secondo store a Vicenza, la seconda piazza nazionale. Nei nostri progetti futuri – ancora – Padova, Bergamo e Milano, con la volontà di rispondere alle esigenze di tutto il nord Italia.” 

Obiettivo dell’Azienda è quello di arrivare entro il 2025 a 12 “Case della Vite” nel Nord Italia, considerando che questo è un settore molto produttivo per l’Azienda, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 74 milioni di euro per il solo settore viteria.

Cushman & Wakefield advisor nella vendita di Barberino Designer Outlet

Il Team di Retail Capital Markets di Cushman & Wakefield ha assistito European Outlet Mall Fund, (gestito da Nuveen Real Estate) nella vendita di Barberino Designer Outlet, situato a Barberino del Mugello, Firenze.

Barberino Designer Outlet è un outlet consolidato, aperto nel 2006 e con GLA di circa 27.000 mq, dal design distintivo che ne riflette lo status di destinazione fashion di primo livello.

Il design del complesso è infatti ispirato alle ville nobiliari rinascimentali che caratterizzano la regione storica del Mugello; la struttura si configura in due piazze aperte principali con viali che percorrono i lati dello splendido corso d’acqua che attraversa l’outlet e che sono collegati tra loro da cinque ponti pedonali.

Barberino Designer Outlet beneficia, oltre ai 2.400 parcheggi, di un eccellente merchandising mix di circa 130 punti vendita caratterizzato da brand premium e luxury e da una ottima offerta di food & beverage.

L’outlet ospita marchi come Michael Kors, Dolce & Gabbana, Liu Jo, Hugo Boss, Tommy Hilfiger, Polo Ralph Lauren e Nike. L’ottima offerta merceologica di Barberino Designer Outlet lo qualifica come destinazione di riferimento per lo shopping sia per gli abitanti dell’area, sia per i turisti.

Andrea Orsa, Head of Retail Capital Markets Cushman & Wakefield Italia, commenta: “Grazie al merchandising mix d’eccellenza con brand premium e luxury, ma anche al design elegante ed accogliente, Barberino Designer Outlet è una destinazione di riferimento sia per i quasi 3 milioni di abitanti che risiedono nel bacino a 60 minuti d’automobile, sia per il grande e sempre crescente numero di turisti che visitano la Toscana e Firenze in particolare. Inoltre, l’apertura nel 2016 della Variante di Valico, il nuovo tratto autostradale che collega la provincia di Bologna e Barberino del Mugello, ha reso Barberino meta più comoda da raggiungere per gli abitanti della provincia di Bologna e rappresenta un’opportunità importante per un’ulteriore crescita dell’attrattività dell’outlet.”

Carlo Vanini, Head of Capital Markets Cushman & Wakefield Italia, commenta: “Gli Outlet Centers sia in Italia che in Europa hanno dimostrato in questi anni di essere un prodotto particolarmente resiliente con ottime performance soprattutto per i centri di fascia alta come Barberino Designer Outlet, molto apprezzati dai consumatori. Tali caratteristiche rendono l’asset class particolarmente interessante per investitori di lungo periodo.  In un mercato immobiliare nazionale ed europeo che sta vedendo un rallentamento degli investimenti Retail Out of Town, la transazione di Barberino Designer Outlet dimostra come ci sia ancora forte interesse da parte degli investitori per quegli immobili che hanno solidi fondamentali e che sono ben consolidati nelle loro aree di riferimento e non può che essere un segnale positivo e di fiducia per tutto il mercato.”

Coop: ulteriore 5% di sconto ai titolari del reddito di cittadinanza

Coop attiva una campagna solidale, per venire incontro a chi si trova in condizioni quotidiane di difficoltà, sfruttando lo strumento che attualmente è in vigore, ovvero la carta del reddito di cittadinanza.  In questo modo in tutte le cooperative di consumatori presenti in Italia (una rete di oltre 1100 punti vendita) – a chi si presenta con la card del reddito di cittadinanza – verrà riconosciuto uno sconto ulteriore pari a un 5% sulla spesa effettuata. Stando agli ultimi dati presentati dall’Inps una platea di circa 840 mila nuclei familiari pari a un potenziale di circa 2 milioni di persone, per il 60% residenti al Sud.  Per Coop un investimento stimato di oltre 7 milioni di euro all’anno, in linea con analoghe operazioni precedenti. La carta del reddito di cittadinanza infatti si inserisce nel percorso di carte di solidarietà a favore di fasce economicamente deboli inaugurato con la Social Card nel 2008 dall’allora Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti e proseguito con il Reddito di Inclusione varato dal Governo Renzi. Nel primo caso venne sollecitata dal Governo allora in carica e poi stipulata una convenzione per riconoscere ai possessori delle social card uno sconto ulteriore nelle spese effettuate. Nella situazione attuale invece la campagna Coop è puramente volontaria e un unicum al momento nel panorama della moderna distribuzione italiana.

Tecnicamente lo sconto coinvolge anche i detentori della pensione di cittadinanza, è applicato da subito da ciascuna delle cooperative aderenti a tutti i clienti, fatta eccezione per Coop Alleanza 3.0 che, per motivi tecnici, applica lo sconto solo ai soci e socie dal 1 agosto.

“La carta del reddito di cittadinanza è lo strumento che permette il nostro intervento –spiega Luca Bernareggi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) nessuno ci ha obbligato a investire in tal senso, ma siamo convinti di operare così facendo in linea con ciò che devono fare delle cooperative di consumatori quali noi siamo, ovvero andare incontro a quelle famiglie che vivono sulla loro pelle gli effetti di una crisi da cui non siamo ancora usciti. Non risolveremo così facendo i problemi di nessuno, ma riteniamo comunque di dare un aiuto concreto”.

 

WOMO sbarcherà in India con un flagshop a Mumbai

WOMO, il brand di cosmetica per l’uomo di proprietà di Percassi sbarca in India, grazie a un accordo di distribuzione in esclusiva a lungo termine siglato con  Genesis Luxury, società che fa capo a Reliance Brands Limited.

L’accordo prevede entro il primo semestre del 2020 l’apertura di un flagship store a Mumbai, in cui verranno offerte le linee di prodotto WOMO e i servizi di taglio e rasatura di Bullfrog, il barbershop fondato da Romano Brida e acquisito da Percassi nel 2014. Questa partnership prenderà in esame anche altre possibili opportunità multicanale nel Paese nel prossimo futuro.

L’ingresso di WOMO nel mercato indiano si inserisce in una strategia di espansione a livello globale, che prevede anche un consolidamento della presenza del brand in Italia, attraverso l’apertura di nuovi store monomarca.

 

Stefano Percassi, Fondatore e Presidente di WOMO, ha dichiarato: “L’accordo siglato con Reliance Brands per il lancio di WOMO in India è per noi motivo di grande soddisfazione. Questa partnership ci permetterà di sfruttare al massimo le opportunità multicanale nel mercato indiano, che ben si adattano alla nostra offerta, e sono certo che darà un impulso determinante all’internazionalizzazione del brand”.

Sanjay Kapoor, Fondatore e Presidente di Genesis Luxury ha aggiunto: “Gli uomini indiani sono diventati sempre più consapevoli della propria immagine e non esitano a prestare attenzione al loro benessere personale e al proprio aspetto fisico. Per i marchi WOMO e Bullfrog è quindi il momento perfetto di fare il loro ingresso in India, rappresentando una scelta perfetta per i moderni gentlemen. Credo che nessun altro brand sia in grado di capire meglio di WOMO e Bullfrog le esigenze di un uomo moderno dalla vita frenetica”.

La rete di WOMO

WOMO conta attualmente sette store, di cui sei in Italia (a Milano, Riccione e Bolzano) ed uno in Svizzera (a Zurigo), oltre ad essere disponibile in 29 Paesi europei attraverso il canale e-commerce. Bullfrog, che unisce l’arte della rasatura dei barbieri italiani con le atmosfere delle barberie di strada nordamericane, è presente in tutti gli store WOMO e ha sei punti vendita in franchising (di cui 5 in Italia ed uno a Monaco di Baviera).  I suoi prodotti sono anche disponibili in 250 negozi (di cui 200 in Italia e 50 in Europa) tramite accordi di distribuzione in esclusiva.

Conad: nel 2019 fatturato, utile e redditività in crescita

Conad ha presentato alla comunità finanziaria i risultati del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e approvato dall’assemblea dei soci e il piano di sviluppo per il triennio 2019-2021. Erano presenti 150 rappresentanti del mondo finanziario nazionale, interessati all’andamento del gruppo anche alla luce dell’acquisizione delle attività di Auchan Retail Italia comunicata lo scorso 14 maggio.

Il fatturato 2018 si è attestato a 13,5 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2017), in costante crescita da dieci anni, dai 9,3 miliardi di euro del 2009 agli attuali 13,5 miliardi.

L’Ebitda del conto economico aggregato dei bilanci consolidati del consorzio e delle sette cooperative associate – Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, Conad Centro Nord, Conad del Tirreno, Conad Sicilia, Nordiconad e PAC 2000A – è cresciuto del 2,1%, a 420,9 milioni di euro rispetto ai 412,1 milioni del 2017. A tale dato va aggiunto quello dei singoli soci imprenditori per un valore stimato nell’ordine del 2,1%.

L’Ebit si è attestato a 239,7 milioni di euro (227,2 milioni nel 2017).

In crescita anche l’utile di esercizio, a 164,5 milioni di euro dai 148,5 milioni del 2017 (+3,1%).

Il patrimonio netto aggregato ha raggiuto i 2,5 miliardi di euro (+6,8% rispetto al 2017) e consente di affrontare con la necessaria solidità economica un piano di investimenti 2019-2021 di 1,3 miliardi di euro – di cui 530 milioni nel corso del 2019 – finalizzati al rinnovamento della rete di vendita, a investimenti ordinari e al miglioramento dell’efficienza logistica. Il piano non comprende gli investimenti in operazioni come quella con Auchan Retail Italia.

«I risultati conseguiti nel 2018 sono riconducibili ai continui investimenti economici, al nostro modello imprenditoriale cooperativo – che ci ha consentito di affrontare la crisi economica limitandone gli effetti e, soprattutto, di creare occupazione: sono oltre tremila i nuovi occupati solo nel 2018 – e alla marca del distributore», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Investiamo costantemente notevoli risorse economiche nella crescita e nello sviluppo del nostro sistema, nella formazione di nuova imprenditoria, in particolar modo giovanile, preferendo ciò ad altre operazioni di speculazione immobiliari e finanziarie. La finanza è necessaria per la crescita delle imprese e la ripresa del Paese; quando si trasforma in un’attività speculativa, i risultati creano effetti traumatici sull’economia reale che sono sotto gli occhi di tutti».

Il trend positivo di Conad nel 2018 è proseguito nei primi quattro mesi del 2019 in un mercato in crescita dello 0,6% (fonte: Nielsen, a parità di negozi), attestandosi al 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Performano bene gli ipermercati (15,1%), gli store Sapori&Dintorni (9%) e i discount Todis (7,4%). Incremento a due cifre per i servizi Conad: crescono i fatturati dei PetStore (36%), dei distributori di carburanti (26,1%) e dell’ottico (18,9%), mentre quello delle parafarmacie reg 

 

 

Lidl lancia il suo anatema sulle stoviglie monouso di plastica

Lidl Italia mette al bando le stoviglie monouso di plastica sostituendole con alternative “green” biodegradabili e compostabili, calcolando così di togliere dal mercato circa 450 milioni di unità tra piatti, bicchieri e posate in plastica che corrispondono a quasi 2.000 tonnellate annue.

Con questa scelta radicale, che coinvolge l’intera rete vendita, Lidl anticipa di due anni il recepimento della direttiva Europea sul tema. Una scelta che si inserisce nel più ampio impegno preso da Lidl lo scorso anno che si pone l’obiettivo di ridurre il consumo di plastica di almeno il 20% entro il 2025. I nuovi prodotti in fibra vegetale compostabile hanno un packaging interamente riciclabile e sono realizzati da aziende italiane.

Abbiamo deciso di muoverci in anticipo rispetto al recepimento della direttiva europea – spiega Afferma Eduardo Tursi, Amministratore delegato Acquisti e Marketing di Lidl Italia – perché l’impegno di ridurre del 20% l’impiego di plastica entro il 2025 per noi è prioritario e non può attendere. I nostri clienti troveranno piatti, bicchieri e posate di nuova generazione, biodegradabili e compostabili che, opportunamente smaltiti, si trasformeranno in nuove risorse.”

Le nuove referenze comprendono piatti piani e fondi, tre tipologie di bicchieri e posate prodotte in PLA, Mater-Bi e polpa di cellulosa. Una gamma innovativa di prodotti che porta il marchio Aromata, la private label sviluppata da Lidl grazie a una stretta collaborazione con i propri fornitori. Il risultato è una linea interamente compostabile che contribuisce a dare vita a nuove risorse, e che allo stesso tempo non rinuncia al vincente binomio qualità prezzo che contraddistingue la Catena.

Questo impegno rientra in un’ottica più ampia di responsabilità sociale: numerose sono infatti le iniziative per ridurre l’utilizzo di plastica che Lidl Italia ha già intrapreso. Un esempio virtuoso è il recupero delle plastiche da imballo che l’Azienda trasforma ogni anno in nuova materia prima da riutilizzare.

 

 

Le nuove tecnologie danno sicurezza. Ma quante aziende le utilizzano?

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Le nuove tecnologie piacciono. E rassicurano. Peccato però che le aziende del Food & Beverage, pur percependone l’importanza per la sicurezza alimentare, non siano ancora del tutto consapevoli di come applicarle. Ecco in estrema sintesi una delle principali evidenze emerse dall’indagine Il futuro della sicurezza alimentare: quale il prossimo passo? condotta da DNV GL e GFSI (The Global Food Safety
Initiative) su oltre 1.600 professionisti del settore in tutto il mondo. Lo studio ha infatti evidenziato come soltanto 1 azienda su 10 utilizzi già oggi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza alimentare. Migliori gli scenari futuri: da qui a 3 anni si prevede infatti che il rapporto salga a quasi 4 su 10.

Ma quali sono le nuove tecnologie più diffuse?
I dati indicano sensori e beacon (44% oggi, 56% fra tre anni) seguiti dalla blockchain (15% oggi, 40% fra tre anni). Il problema è che in mancanza di idee chiare in materia, gli investimenti sono anch’essi fluttuanti: più di un quarto delle aziende intervistate dichiara di non sapere quanto investirà in soluzioni digitali nei prossimi 12-18 mesi, mentre il 14% risponde che non effettuerà alcun investimento.

Unrecognizable female supermarket customer reaches for fresh oranges while shopping for produce. Focus is on a shopping basket filled with leafy greens and fresh oranges.

“Le tecnologie digitali come la blockchain hanno già trasformato molti settori, specialmente nel mondo retail, ma la nostra indagine suggerisce che per molte aziende queste tecnologie devono ancora passare dall’essere oggetto di discussioni teoriche, a possibilità di applicazione concreta,” commenta infatti Luca Crisciotti CEO di DNV GL – Business Assurance.

A intuire il valore della blockchain sono soprattutto le aziende asiatiche, il 57% delle quali prevede di utilizzare questa tecnologia entro tre anni, una percentuale significativamente più alta che nelle altre regioni.

Se poi andiamo a guardare le motivazioni che portano le azuiende a implementare la sicurezza alimentare, vederemo che sl primo posto svetta la salvaguardia della salute dei consumatori (88%), seguita da leggi e normative (69%) e dalle esigenze/richieste dei consumatori (60%). I benefici commerciali ottengono invece un punteggio più basso (30%), a suggerire che la sicurezza alimentare sia percepita più come un prerequisito che come un differenziale competitivo.
E quali sono le paure peggiori?
I rischi operativi (76%), come le contaminazioni, sono percepiti come la minaccia più evidente, seguiti dai rischi associati alla mancanza di una cultura della sicurezza alimentare (30%) e alla conformità con le normative (28%). I timori per i rischi operativi sono particolarmente sentiti in Europa (82%) rispetto alle altre regioni.

Ma come disinnescare (o quanto meno ridurre la minimo) i rischi?

A questo scopo, le aziende si concentrano sui sistemi di sicurezza alimentare: HACCP (85%), procedure per garantire la sicurezza nelle fasi iniziali di progettazione di un prodotto (68%) e un sistema di gestione (es.ISO 22000) che copra i requisiti di produzione e permetta al contempo di ottenere un miglioramento continuo (66%).

Infine, è stato chiesto al campione, perché ricorrere alle certificazioni.
Una netta maggioranza di aziende ha risposto di vedere la certificazione come un requisito per fare business (79%) mentre, più di metà (53%) ha detto di considerarla anche come un modo per migliorare ulteriormente la sicurezza alimentare.Metodologia dell’indagine

L’indagine è stata condotta tra novembre e dicembre 2018 e ha interessato 1.643
specialisti di aziende Food & Beverage lungo tutta la catena del valore in Europa,
Nord America, Centro-Sud America e Asia.

Il campione è costituito da clienti di DNV GL – Business Assurance e da aziende certificate secondo almeno un programma di certificazione riconosciuto da GFSI.

Nel campione sono state considerate come LEADER 241 aziende in totale, che rappresentano il 15% di tutti i rispondenti e l’analisi delle loro risposte offre spunti di approfondimento sulle buone pratiche e la filosofia delle aziende che presentano un approccio più maturo alla sicurezza alimentare.

Le Terrazze celebrano i 50 anni dello sbarco sulla luna

In occasione del 50° anniversario del primo sbarco sulla Luna, avvenuto il 20 luglio del 1969, il Centro Commerciale Le Terrazze dedica un intero mese alla celebrazione di questo straordinario evento storico. Da sabato 29 giugno a domenica 28 luglio, i visitatori del centro potranno godere di un’esperienza immersiva ed emozionale a tema “spaziale”.

L’area dedicata, che si trova al 1° piano zona food court, internamente sarà divisa in molteplici ambienti funzionali che si svilupperanno lungo un percorso didattico ed emozionale al tempo stesso.

La prima area, denominata MOONLAND, sarà un “panorama lunare”. I visitatori avranno la possibilità di immergersi in un suggestivo ambiente “spaziale” fatto di rocce, crateri, sassi e di desolati e malinconici paesaggi lunari.

La seconda area denominata “Immersive Cine Experience” prevede una stanza di proiezione immersiva, per vivere un’esperienza indimenticabile. Attraverso un documentario realizzato per l’occasione, sarà possibile ripercorrere, grazie a immagini e suoni reali, il viaggio dalla Terra alla Luna. La modalità cinema immersivo sfrutta infatti la proiezione su schermo curvo e la tecnologia di proiezione grandangolare.

Una terza area sarà dedicata alla Virtual Experience e permetterà ai visitatori di trovarsi per qualche minuto “sulla Luna”. Indossando i caschi VR, ci si troverà istantaneamente nel mare della Tranquillità, luogo dell’allunaggio del 1969; ma non solo, i visitatori potranno godere di paesaggi suggestivi e l’emozionante tramonto della Terra regalerà un’esperienza indimenticabile.

All’esterno sarà allestita un’area mostra con pannelli su cui saranno illustrati diversi contenuti riguardanti il nostro satellite: geografia, fisica, chimica e una sezione dedicata alle esplorazioni spaziali che hanno portato un passo alla volta allo sbarco sulla Luna. A completare la mostra anche schermi che riprodurranno in loop alcuni brevi documentari divulgativi.

L’area mostra sarà fruibile dal pubblico tutti i giorni senza vincoli di orario, mentre l’area MOONLAND, l’Immersive Cine Experience e l’area VR saranno visitabili dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21 e il weekend dalle 11 alle 15 e dalle 17 alle 21.

La sera del 16 luglio dalle ore 20.00, in collaborazione con IRAS La Spezia (Istituto Ricerche Astronomiche Spezzino), il Centro Commerciale regalerà a tutti i clienti un’esperienza indimenticabile: saranno posizionati sul tetto del centro commerciale (parcheggio scoperto all’ultimo livello) diversi telescopi. Si potrà osservare “da vicino” l’eclissi lunare prevista per la sera di martedì 16 luglio. Gli esperti di IRAS accompagneranno i partecipanti in un’esperienza unica ed emozionante.

 

Decisioni più veloci con la piattaforma “Always-on Marketing Mix Effectiveness” di IRI

Foto di Benjamin Wiens da Pixabay

In un mercato che brucia le tappe, ogni azienda ha bisogno di soluzioni precise e affidabili, ma anche veloci. E il campo del brand marketing non sfugge a questa necessità. E’ dunque in questo scenario che si inquadra il nuovo prodotto di IRI, dedicato alle aziende del mondo del Largo Consumo Confezionato. Parliamo della  piattaforma “Always-on Marketing Mix Effectiveness”, una innovativa soluzione che verrà presentata al primo IRI International Growth Summit, in programma dal’8 al 10 luglio a Londra.

“Alle aziende del settore del Largo Consumo Confezionato, occorrono circa 20 settimane per avere a disposizione analytics utili al business; in un contesto fortemente dinamico e in continuo cambiamento, è necessario ridurre i tempi” spiega infatti Constantinos Kotopoulos, ACE Managing Director, Solutions and Innovation di IRI. “La piattaforma Always-on Marketing Mix Effectiveness una soluzione semplice che integra velocemente i sistemi e i processi dei clienti. In sintesi: entrano nella piattaforma informazioni ed immediatamente escono analisi”. 

“Always-on Marketing Mix Effectiveness”, basata su tecnologia Liquid Data e su piattaforma di visualizzazione Unify, permette alle aziende di misurare, ottimizzare e pianificare le strategie di brand marketing, ad inclusione di pricing e media, per raggiungere gli obiettivi prefissati. La piattaforma è in grado di evidenziare le tendenze dei mercati e permette in tal modo alle organizzazioni commerciali di ottimizzare la propria strategia ed adattarla velocemente al contesto in cui operano, reagendo alle attività della competition.  Inoltre consente di connettersi a qualsiasi fonte di dati, che siano informazioni di IRI, del cliente o provenienti da fonti terze, API o file.  

“Always-on Marketing Mix Effectiveness” armonizza le diverse fonti tra loro e produce un’unica versione delle informazioni, misurazioni, insights, simulazioni e scenari di ottimizzazione attraverso le applicazioni  “IRI’s Marketing Foresight” e “Price and Promotion”. 

Un’interfaccia web intuitiva e facile da usare permette ai clienti di monitorare le performance dei media, dei prezzi e delle promozioni in tempo reale, consentendo di intraprendere azioni correttive in qualsiasi momento.   

Esempi di applicazione

IRI Marketing Foresight – Visualizzazione e pianificazione dello scenario  

Permette agli operatori di settore di simulare un piano marketing dettagliato e di utilizzare dei tool di ottimizzazione per misurare in modo continuativo le attività media applicando eventuali azioni correttive al mutare delle variabili considerate. 

Utilizza metriche di performance precise fornite da IRI Media Models  per implementare  gli scenari più recenti e consentire l’ottimizzazione dei piani e dei budget media allocati tra brand e canali diversi con lo scopo di accrescere il ROI. Le analisi si basano su IRI Liquid Modeling ™, la piattaforma di machine learning più avanzata del settore, in grado di operare su più dimensioni come brand, cliente, segmento, geografia, canale, negozio e periodo.

IRI Media Models

Forniscono alle aziende che operano nel mondo del Largo Consumo Confezionato una visione completa delle performance dei media combinando i dati a livello di singolo negozio con altre informazioni relative a ciascun brand, categoria o prodotto.  In questo modo si ottengono informazioni utili per supportare la definizione della strategia media e produrre simulazioni su diversi scenari eventuali, sulla base di tecnologia IRI Liquid Modeling ™.

IRI Price & Promotion

Produttori e distributori possono pianificare, attuare e misurare le strategie di prezzo e promozioni; inoltre possono conoscere il loro posizionamento competitivo e ottimizzare l’everyday price e le offerte a seconda delle richieste degli shopper di riferimento. Le analisi si basano su IRI Liquid Modeling ™.

 

 

Soulgreen debutta a Oriocenter con un corner di 45 mq

Soulgreen Bowl

Soulgreen, il brand del food che propone una cucina «plant-based» e gluten free fondato da Stefano Percassi, il prossimo 6 luglio aprirà il suo secondo store in Italia a Oriocenter (BG).

Per il nuovo locale Soulgreen di Orio è stato scelto un format diverso da quello del primo locale Soulgreen presente a Milano: è un corner di 45 mq con cucina a vista, funzionale alle modalità di consumo dei clienti che in un mall in genere ricercano un servizio rapido nei diversi momenti della giornata: dalla colazione al pranzo, dagli spuntini alla cena. I clienti potranno così ordinare “to go”, per asporto o scegliere di accomodarsi ai tavoli della food court in cui il locale è presente per gustare il piatto scelto.

“Sono felice di aprire nella mia città e proprio ad Oriocenter un nuovo locale Soulgreen”, ha commentato Stefano Percassi, fondatore del brand del food plant based. “Credo molto in questa iniziativa, e quello che vorrei trasmettere alle persone attraverso Soulgreen è la filosofia che ne sta alla base, il profondo rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente, perché ognuno di noi attraverso le sue scelte alimentari può contribuire alla salvaguardia del pianeta e al sostegno delle persone meno fortunate di noi”.

L’offerta

Uno dei punti di forza della proposta food di Soulgreen sono le “bowl”, i recipienti-terrina che ad Oriocenter potranno essere completamente personalizzati dal consumatore con gli ingredienti che più si addicono ai suoi gusti e necessità nutrizionali.

ThaiBowl

Tra gli altri piatti presenti nel menu i burger vegetali, accompagnati da patatine e salse vegane, oltre alla pasta gluten free – sia italiana che nella variante più internazionale dei noodle -, alle zuppe e vellutate.

Per la colazione, Soulgreen offrirà delle proposte gourmet dolci e salate, tutte gluten free e vegane, preparate fresche tutti i giorni: dai pancake ai cookie, dal classico pane e marmellata alle torte e muffin, oltre agli sfiziosi ed esotici toast all’avocado. Il tutto accompagnato da tè, caffè e cappuccini realizzati con latte vegetale, che sarà offerto anche in alcune varianti “SuperFood” come quelle alla curcuma e al matcha, oltre alle classiche spremute, ai succhi di frutta e agli smoothie.

A completare le proposte durante le calde giornate estive i gelati, i sorbetti vegani e i thè freddi fruttati serviti con panna montata a base di latte di cocco.

Acqua, fonte di libertà

I clienti di Soulgreen potranno usufruire gratuitamente dell’acqua, un bene pubblico al quale tutti dovrebbero avere libero accesso secondo la filosofia del brand. Per limitare l’uso della plastica, saranno inoltre in vendita delle borracce riutilizzabili, o in alternativa verranno forniti dei bicchieri in materiale biodegradabile.

Charity

Dalla sua costituzione nel 2017, Soulgreen è inoltre attiva in progetti di charity per sostenere il programma Proud to Give Back, dando supporto a bambini in difficoltà e malnutriti. E lo store di Oriocenter, assieme a quello di Milano in piazza Principessa Clotilde, sarà coinvolto in questo programma, che è parte integrante della filosofia di Soulgreen. Ogni anno Soulgreen è attivo nel sostegno alimentare di circa 300 bambini malnutriti di diversi Paesi, e dopo l’India e la Thailandia, quest’anno è stata selezionata l’Eritrea con un progetto di Mission Bambini.

 

 

 

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