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Retail Institute Italy presenta “Retail Tomorrow”, l’evoluzione del retail

Retail Institute Italy presenta la prima edizione del convegno “Retail Tomorrow: The evolution of Retail, innovation and disruption”.

Oggi siamo di fronte alla 4^ rivoluzione industriale, caratterizzata da una serie di nuove tecnologie che fondono il fisico e il digitale ed hanno radicalmente mutato la tipologia di interazione che il consumatore ha avuto per decenni con il punto vendita.
Quando si tratta di shopping e consumatore, inoltre, le discipline che vengono adottate hanno sempre bisogno di mantenere un grado di flessibilità e adattabilità all’evoluzione del mercato e del cliente.
Nel corso dell’evento indagheremo le strategie che retailer e brand stanno adottando, scoprendo
• Le strategie digitali per personalizzare la customer experience
• Store Innovation, trend e visioni di oggi e domani
• Il futuro dello shopper marketing nell’era della digitalizzazione del pdv
• Il consumatore al centro: digital shopper engagement

Dove e quando

Il convegno avrà luogo a Milano in data 25 Maggio presso lo Sheraton Diana Majestic, dalle ore 9.00 alle ore 16.00. L’accesso è consentito previa iscrizione.
Il format prevede una mattina con una plenaria d’apertura ( ore 9.00 – 11.15) e delle sessioni parallele di approfondimento ( ore 11.30-13.00). Dopo il light lunch ( ore 13.00 – 14.00), la sessione pomeridiana ( ore 14.00 – 16.00).

Clicca qui per il programma

 

Per info e modalità di partecipazione: convegni@retailinstitute.it

2017: momenti e occasioni di consumo, l’indagine Ipsos per TUTTOFOOD

2017, quale sarà il canale di consumo privilegiato dagli italiani?

Be’ la scelta non sarà univoca, a confermarlo è l’indagine Dal ristorante alla Rete. Le tendenze del food di domani”, promossa da TUTTOFOOD e condotta da Ipsos durante il mese di marzo 2017, con metodologia CAWI (interviste online) su un campione di oltre 800 soggetti tra i 18 e i 65 anni.

Il motivo ispiratore sarà sempre e comunque la ricerca della qualità. Ma il luogo in cui si cercherà di appagare questo bisogno non sarà monolitico.

L’agone, piuttosto, si presenterà quadripartito: preparazioni casalinghe, ordini on line, street food, ristorazione fuori casa.

A far pendere l’ago della bilancio per l’una o per l’altra soluzione saranno la contingenza, la disponibilità economica e il contesto sociale.

È un dato accertato che i consumi fuori casa siano in crescita (il40% del campione conferma di aver pranzato/cenato fuori casa almeno una volta a settimana) e che gli acquisti alimentari on line siano sempre più considerati una risorsa per risparmiare tempo ereperire prodotti “rari”, ma è vero anche che tra le pareti cansalinghe aumenta il tempo trascorso ai fornelli.

Rispetto alla media di un’ora e 15 minuti registrata nel 2015 e nel 2016, quest’anno, infatti, si registra un incremento sensibile, con una media di un’ora e 30 minuti, soprattutto legato al desiderio di fare bella figura in caso di ospiti.

Ma quali sono i piatti che gli italiani amano preparare?

 

Come primo, le preferenze degli italiani confluiscono sulla pasta a base di pesce (39%). Più distanti i primi al forno (18%) e i piatti di pasta a base di carne (17%). Più equilibrati i giudizi sui secondi: quelli di pesce (48%), soprattutto di mare (24%) sono leggermente preferiti ai secondi di carne (43%), tra i quali si registra la preferenza degli uomini per la carne rossa alla brace. Poco appeal, ancora, per i piatti (primi o secondi che siano) vegetariani).

Quanto ai vini, la differenza la fanno tanto il sesso quanto l’età: tra i bianchi, per esempio, lo Chardonnay (30%) è il  preferito dalle donne), mentre tra le bollicine il Prosecco è il “prodotto” deibaby boomer,  lo Champagne quello dei millennial,  lo Spumante dolce piemontese è infine il “beniamino” del gentil sesso. Le differenze anagrafiche colpiscono anche i rossi: se il Brunello di Montalcino (27-38%) è gettonatissimo dai tra i baby boomer, tra i Millennials le preferenze vanno al Chianti (22%).

Il consumatore e i suoi punti fermi

Dalle rilevazioni Ipsos effettuate con il sistema Behavioral Shopper-Lab, è emerso che durante il processo di acquisto il cliente è mosso da un forte legame affettivo con la sua marca abituale, acquistata nell’85% dei casi.

L’influenza dell’etichette è invece “ritardato” in quanto solo il 3- 9% le legge in store, ma sono importanti strumenti di loyalty, che permettono al consumatore di conoscere a fondo il prodotto (specialmente in relazione all’origine delle materie prime, tema ritenuto importante dal 94% degli intervistati) una volta acquistato.

 

 

 

 

Feltrinelli in pausa pranzo “sfama” la voglia di cultura

Feltrinelli disegna un volto nuovo per i suoi store, lanciando una nuova campagna per “palati” letterari, che trasforma la pausa pranzo in un’occasione  per trascorrere  il proprio break tra libri, musica, cinema, articoli di giocattolo e cartoleria.

L’iniziativa, chiamata “Ogni lunedì sconti golosi”, si pone infatti l’obiettivo di promuovere un momento culturale nel corso della giornata, invitando lettrici e lettori a passare in libreria per usufruire di di uno sconto del 15%  su tutti i libri e del 40% su cd, dvd, giochi e cartoleria.

L’appuntamento fisso è il lunedì di ogni settimana dalle 13 e alle 15, fino al 26 giugno e si unisce idealmente all’iniziativa “Al cinema con Feltrinelli” che, ogni mercoledì, permette di ricevere un ingresso per il cinema in omaggio.

La creatività della campagna – caratterizzata da affissioni, poster e flyer instore e la pianificazione social sui canali di Librerie Feltrinelli – è stata affidata a Havas Milan.

Per la comunicazione dell’iniziativa “Ogni lunedì sconti golosi” Librerie Feltrinelli si avvale della partnership con Edenred, inventore del buono pasto Ticket Restaurant® e leader nelle soluzioni per il welfare aziendale.

Franchising, un affare (da 23 miliardi di euro) per giovani

Il franchising? L’entry level dei giovani al mondo dell’imprenditoria. Lo dimostra un sondaggio del Centro Studi del Salone del Franchising Milano, la fiera di settore che si terrà dal 12 al 14 ottobre alle Fiera di Milano. Secondo l’indagine ogni anno 150mila giovani si avvicinano al franchising per verificare la possibilità di entrare nel mondo del commercio in affiliazione e unirsi ai 51mila franchisee che già gestiscono con questa formula un negozio o un centro servizi, generando un fatturato di 23 miliardi di euro (dato del 2016). Lo fanno non perché disoccupati o incapaci di trovare un posto fisso ma perché desiderano divenire imprenditori di se stessi e pensano di trovare nel franchising il modo di ricavare un soddisfacente successo economico.

 

Maschi, dal Nord, interessati a food e moda, già occupati

I 150mila giovani appartengono alla fascia tra i 25 ed i 35 anni e rappresentano il 32,5% dell’intero “popolo del franchising”, stimato in 500mila persone. La crescita dei giovani nell’ultimo biennio è ben definita: +29,5% nel 2015, +32,5 % nel 2016. Per il 60% sono maschi (ma tra gli under 35 le donne salgono al 45%), provengono prevalentemente dal Nord Italia (65%, contro i 22% del Sud e il 12,5% del Centro).

I settori commerciali più interessanti per i giovani sono il food (31,5%), la moda e l’abbigliamento (30%), gli articoli per la persona (12,5%).

Sono per lo più impiegati (27%), commercianti (15%), lavoratori autonomi (15%), piccoli imprenditori (10%), studenti (10%). Solo l’8% degli intervistati sono disoccupati. E la motivazione principale che li spinge verso il franchising è prima di tutto la voglia di auto-imprenditorialità (53%), l’aspirazione a soddisfazioni economiche (49%), la fiducia nella distribuzione moderna (25%). Mentre solo il 6% di essi è mosso dalla difficoltà di trovare un posto fisso. Insomma il franchising viene scelto più come strumento di crescita che non per disperazione. Infine, circa il 60% degli intervistati dichiara che ha fiducia nel franchising perché la formula riduce i rischi grazie alla presenza di un franchisor che mette a disposizione marchio, know-how e assistenza. E sono pronti a fare discreti investimenti in fase di avviamento: il 44,5% dichiara di voler improntare fino a un massimo di 25mila euro, e il 35,5% dichiara di esser pronto a arrivare fino a 50mila euro.

«Non sarà certo il franchising a sconfiggere la disoccupazione giovanile – ha commentato Antonio Fossati, Presidente di RDS Expo (società del Campus Fandango Club) che organizza il Salone Franchising Milano –. Però i dati del sondaggio sottolineano una ben definita tendenza giovanile a mettersi in proprio, già nota col fenomeno delle start up, che pone il franchising tra le forme moderne del retail più promettenti. E per incontrare i giovani, la trentaduesima edizione del Salone Franchising Milano ha organizzato, con Fandango Club, il talent show “Re.Start – Smart Up Your Business” aperto a tutti coloro che presenteranno progetti innovativi per il retail».

Ambrosia, il nuovo ristorante aperto dal Gruppo Ethos con NaturaSì

È nato Ambrosia, il nuovo e decimo ristorante di Gruppo Ethos, scaturito da una solida collaborazione con NaturaSì. Con questa apertura, l’obiettivo è quello di affrontare la criticità della sostenibilità ambientale odierna, ponendosi al centro della lotta contro l’industria chimica e la standardizzazione della produzione. L’offerta del nuovo ristorante, infatti, sarà costituita dai prodotti provenienti dalle cascine e dalle fattorie che riforniscono anche i negozi NaturaSì, con l’obiettivo di comunicare i valori del bio e preservare il benessere dell’uomo; il Sous- Chef di Acqua e Farina, Francesco Rapetti, sarà lo Chef di Ambrosia e con la sua maestria esalterà i sapori e giocherà con piatti sperimentali, dando luce a ricette incontaminate ed eccellenze gastronomiche di alto livello.

La Location

Il locale, sito in via Edmondo de Amicis 45, si caratterizza per il chiaro del parquet, i mattoni rossi alle pareti e grandi vetrate. La cucina a vista permette agli ospiti di seguire i movimenti degli Chef all’opera e di sentirsi maggiormente coinvolti ed incuriositi nella creazione delle proposte in menù. Il ristorante si affaccia su un giardino privato in cui la città lascia spazio alla natura per emergere nel suo splendore e nella sua tranquillità, allontanandosi così dalla frenesia cittadina.

Il Menù

In menù sono presenti piatti vegetariani, plant based, di terra e di mare, dagli antipasti ai dessert, con una scelta di pizze gourmet e classiche. Per i bimbi un menù dedicato che renderà l’offerta del ristorante adatta ai grandi e ai più piccoli. A pranzo possibilità di comporre il proprio menù, scegliendo tra diverse proposte di verdure, proteine e cereali.

Tra le scelte di beverage, vini biologici e naturali, altamente selezionati dai nostri esperti, la birra Libera in bottiglia e alla spina, prodotta direttamente dal Gruppo Ethos nell’impianto di produzione di Fabbrica Libera a Casatenovo, centrifugati 100% di frutta e verdura. Torrefazione libera e Distilleria Libera chiudono la proposta culinaria del nuovo locale, con un caffè biologico tostato a fuoco diretto e una gamma di amari e grappe artigianali.

 

Verifone punta a incrementare il numero di acquirenti cinesi

Verifone, leader mondiale nelle soluzioni di pagamento, offre la possibilità di effettuare acquisti in store tramite Alipay; la piattaforma di pagamento online più diffusa in Cina.

Grazie alla nuova soluzione di pagamento basata sul terminale mobile Verifone e355, i negozianti sono ora in grado di accettare, all’interno dei propri esercizi commerciali, pagamenti tramite l’App Alipay. È sufficiente per il negoziante catturare sullo smartphone del cliente, il QR Code generato dall’App Alipay e digitare l’importo per processare rapidamente il pagamento tramite il gateway gestito da Verifone e connesso ad Alipay (Ant Financial).

“L’applicazione Alipay integra numerose funzionalità aggiuntive destinate ai merchant – afferma Davide Loro, Product Manager – Advanced Projects and Solutions di Verifone – Dalle offerte mirate e/o geolocalizzate per incrementare il numero di turisti cinesi che entrano in negozio, alle promozioni durante l’acquisto che permettono di innalzare il valore del ticket medio fino a programmi loyalty e fidelity per facilitare il ritorno dei clienti.”

I vantaggi

La soluzione introdotta da Verifone offre ai tantissimi consumatori cinesi in Italia una esperienza di acquisto confortevole, sicura e veloce. La possibilità di effettuare il pagamento in lingua cinese, senza contanti, con una applicazione conosciuta e con valuta in Renminbi convertita in tempo reale, aiuta i negozianti ad incrementare le vendite garantendo ai propri clienti il massimo della sicurezza e della semplicità d’acquisto.

La tecnologia

Oltre al dispositivo mPOS, Verifone mette a disposizione un Gateway integrato per la gestione del pagamento elettronico, assicurando la rapidità e la sicurezza dell’intero processo, dalla scansione del QR code fino all’emissione dello scontrino fiscale ed all’accredito finale delle somme sul conto corrente dell’esercente.

L’applicazione permette inoltre ai negozianti di veicolare offerte mirate ai consumatore e di evidenziare la possibilità di effettuare il pagamento tramite app nel negozio.

L’intera applicazione di pagamento è concepita per minimizzare l’impatto dell’integrazione, all’interno del punto vendita e in contabilità, sia dal punto di vista software (i file di rendicontazione vengono personalizzati secondo le esigenze del cliente), sia dal punto di vista dell’hardware. Di qui la scelta di utilizzare il mobile POS Verifone e355 che unisce alle dimensioni estremamente contenute, il barcode reader integrato e la possibilità di integrare una piccola stampante bluetooth opzionale.

 
 

Esselunga conquista la Capitale con un superstore di 4600 metri quadrati

Apre il 5 aprile la prima Esselunga di Roma: già presente in sei regioni, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, il gruppo della grande distribuzione, dopo avere aperto il negozio di Aprilia nel 2014, arriva nella Capitale.

Il superstore è il 154esimo negozio della catena Esselunga, e vede impegnati complessivamente 171 dipendenti, 134 dei quali neoassunti provenienti dal territorio circostante. Tutto il personale nei mesi scorsi ha seguito un intenso programma di formazione per acquisire esperienza e professionalità.

Il punto vendita

Il negozio (ubicato i via Prenestina, all’angolo con viale Togliatti) si estende su ben 4600 metri quadri di superficie di vendita, ed è dotato di ampi parcheggi, a raso e interrati, in grado di ospitare oltre 800 automobili. L’intervento, nell’ambito del Programma di riqualificazione urbana denominato “Centro servizi Prenestino”, ha permesso di realizzare opere di urbanizzazione per circa 6,5 milioni di euro, conservando i resti di un acquedotto, di un’antica villa romana e di una necropoli ritrovate nel corso dei lavori.

I clienti potranno disporre di tutti i reparti che hanno contribuito al successo del marchio Esselunga: la frutta e verdura sfusa e confezionata con oltre 500 prodotti; la pescheria assistita e il banco del confezionato con il pesce fresco già pulito e non decongelato, e il pesce locale sbarcato ad Anzio e Terracina con la garanzia del marchio “Pescato nel mare Tirreno”; la macelleria con oltre 350 tagli e la gastronomia con più di 400 specialità; l’enoteca, dotata di una selezione di oltre 800 etichette e il non food.

Panettieri professionali, formati dalla “scuola dei mestieri” di Esselunga, offriranno ai clienti pane fresco sfornato per l’intera giornata oltre a una vasta gamma di pizze e focacce: quello di Roma è il 121° forno di Esselunga.

Esselunga a Roma proporrà piatti pronti e prodotti tipici locali, con la produzione di specialità laziali come la rosetta o la pizza alla pala.

Nella stessa area aprirà anche il Bar Atlantic, realtà consolidata nel campo della ristorazione presente già in 84 superstore della catena che offre la possibilità di consumare prime colazioni, pranzi, aperitivi, all’insegna della qualità secondo ricette accurate a base di ingredienti selezionati in vendita nel negozio. La scelta è molto ampia: primi e secondi, piatti di gastronomia, pizze e focacce, panini farciti, insalate, macedonie, torte, spremute di frutta fresca e tante altre specialità preparate al momento.

Correlati:

Esselunga nel 2016 utile a 7,54 miliardi (+3,1%), il 5 aprile debutto a Roma

 

Focelda inaugura un nuovo Cash&Carry a Roma Nord

Focelda, storica azienda specializzata nella distribuzione prodotti di informatica dei maggiori brand internazionali, ha inaugurato un nuovo Cash&Carry nella zona di Roma nord. 

L’obiettivo? Servire capillarmente la Capitale e rafforzare la sua presenza sul territorio nazionale, insieme agli altri Cash & Carry e alla sede centrale di San Cesareo, alle porte di Roma.

“È un segnale positivo che diamo al mercato – afferma Michele Palmese, CEO di Focelda – Dopo aver chiuso il 2016 con il fatturato in crescita e registrato un trend positivo negli ultimi anni, continua l’investimento della nostra azienda, in controtendenza con gli attuali scenari di mercato.   Siamo determinati nel perseguire il nostro obiettivo di rappresentare per i nostri clienti un partner distributivo di riferimento in grado di proporre sempre nuove offerte ed esclusivi servizi dedicati”.

Servizio

Il nuovo punto vendita di Via Boccea 307/A, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00 con orario continuato, si estende su una superficie di 250 mq. cui sono esposte oltre 5000 referenze e 80 marchi del settore IT ed elettronica di consumo. Con 6 postazioni di lavoro, 4 addetti vendita, 2 casse e un ufficio assistenza, i rivenditori saranno assistiti dal personale altamente qualificato e costantemente aggiornato.

Assortimento

Con oltre 70 brand a catalogo, 7000 rivenditori e un efficiente portale di e-commerce, 11 Cash&Carry , Focelda è una delle maggiori e storiche aziende distributive sul territorio che si è sempre contraddistinta per approcciare il mercato con flessibilità e crescente attenzione ai nuovi trend del settore.

Cosa cerca il nuovo consumatore, tra on e offline: ce lo dice l’analisi Total Retail di Pwc

Uno sguardo sulla spesa del futuro, improntata da quei Millennials che sono gli influenzatori della spesa di oggi e segnano la strada che prenderanno i trend di acquisti di domani: lo offre il “Total Retail 2017”, la ricerca di PwC che analizza i comportamenti di consumo online e l’attitudine alla multi-canalità di 24.500 consumatori in 32 Paesi, tra cui oltre 1000 italiani.

In primo piano emerge l’importanza dei social media, con il 56% degli italiani che è stato influenzato a spendere di più dall’interazione che ha avuto via social con un brand, e quasi il 60% che dichiara di sentirsi più coinvolto dal brand proprio attraverso i social media.

Rilevata anche l’importanza del punto vendita fisico, che resta di gran lunga il canale principale per gli acquisti: il 51% dei consumatori italiani lo visita almeno una volta alla settimana per effettuare i propri acquisti. Determinante sempre più sul prezzo emerge la richiesta di servizio: il 73% dei consumatori ricerca un addetto con profonda conoscenza dei prodotti, seguito al secondo posto da offerte real-time e personalizzate e dalla possibilità di verificare rapidamente lo stock di un altro negozio.

Elementi per lo più disattesi, con quasi la metà dei clienti che si dichiara insoddisfatta, con scollamenti significativi specie su temi come le offerte personalizzate (25 punti di scollamento) e la preparazione degli addetti e la possibilità di controllare la disponibilità dei prodotti altrove.

Come rileva Erika Andreetta, Partner PwC e Consulting Leader per il Retail e il Consumer. «Il tema chiave oggi non è più legato all’apertura dei negozi, bensì alle competenze: i retailer devono investire sulle competenze digitali e di operations dei propri team, perché sappiano gestire l’innovazione digitale, una supply chain sempre più complessa e il lancio di nuovi servizi per assicurarsi la fedeltà del cliente».

Anche perché la sfida sulla ricerca del prodotto è vinta a mani basse dal canale online, le cui percentuali prevalgono sul negozio in 10 categorie su 11, con picchi massimi nel settore “libri, musica e videogames” (74% vs 12%), ed “elettronica di consumo e computer” (68% vs 22%). L’unica eccezione riguarda la categoria dei generi alimentari, dove il negozio rimane il canale di ricerca preferito (46% vs 37%), indicando la sua importanza per tale filiera.

I consigli per i retailer che guardano al futuro? Trovare strade innovative per raccontare la propria storia e creare connessione con i consumatori, utilizzando i social media sia per informare sia per creare engagement con il consumatore, attraverso “storie a puntate” o iniziative di tipo emozionale. Rafforzare la fedeltà dei consumatori attraverso offerte personalizzate, accessi speciali a sconti e servizi premium come (per la moda) giornate di shopping dedicate, o la possibilità di ordinare in anticipo prodotti in serie limitata e occasioni esclusive di incontro con il designer. Assicurarsi una presenza online efficace e funzionale, attraverso un sito internet ottimizzato per ogni strumento, propri canali sui principali social media capaci di creare engagement con i clienti e garantire una shopping experience a 360 gradi. Sfruttare i benefici di una presenza offline, rendendo più accattivante lo store, creando un’esperienza di acquisto unica nel punto vendita, facendo sinergia tra l’offerta online e offline e investendo sul personale presente in store attraverso una formazione ad hoc.

Sul prossimo numeri di InStore l’analisi completa con i 10 “temi caldi” che i retailer devono affrontare oggi e che riflettono la sempre maggiore complessità del mercato.

Shop in Shop, si rinnova il format con la proposta firmata da Epta ed Elettrolux

Ha ormai assunto un ruolo significativo il trend di mercato che vede i consumatori protagonisti di occasioni di consumo alimentare extradomestico presso la Grande Distribuzione Organizzata, che tende sempre più ad accreditare i punti di vendita come potenziali centri di aggregazione e ristorazione. Freschi, naturali, buoni e sani, i piatti pronti destinati a questa tipologia di consumo coniugano gli elevati standard qualitativi della GDO, con le esigenze di varietà, innovazione e sostenibilità del target.  

È in questo scenario che si colloca l’area di ristoro progettata da Epta, in collaborazione con Electrolux Professional,  per rinnovare il format dello Shop in Shop.

Il nuovo corner  – presentato a Euroshop  ed ideale per essere installata all’interno di grandi spazi come aeroporti, stazioni e centri commerciali si caratterizza per un design che integra due sezioni all’interno di una struttura richiudibile, di cui una dedicata al take away e l’altra al consumo di delizie dine-in. Esempio di retail in-store restaurant, il nuovo concept offre la possibilità di essere aperto e chiuso grazie ad un semplice movimento della parte eat-in.

Epta ha dotato lo Shop in Shop di due nuovi plug-in, firmati Iarp: il semiverticale Joy 30 ed il verticale Glee, anche nella speciale versione Winery. Dalle linee squadrate, condividono la medesima estetica, per un appeal moderno e armoniosamente in linea con l’architettura dell’area. Infine, peculiarità degna di nota sono gli speciali ripiani reclinabili del verticale negativo Glee Winery, appositamente sviluppati per garantire una perfetta conservazione del vino oltre che per rendere estremamente visibili le pregiate etichette.

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